MONTE TUDAIO

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  • เผยแพร่เมื่อ 18 ก.ย. 2024
  • MONTE TUDAIO m.2140
    Regione: Italiane Veneto (Belluno)
    Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Carniche - Gruppo Catena Carnica
    Provincia: Belluno
    Punto di partenza: Chalet Pino Solitario (q. 880 m) - Pinié di Cadore - Altre cime della Val de Ciarié
    Versante di salita: W-S
    Dislivello di salita: 1260 m - Totale: 2520 m
    Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 5,30 h
    Difficoltà: E - A - F (scala difficoltà)
    Periodo consigliato: estate - inverno, dipende dalla neve
    Punti di appoggio: Chalet Pino Solitario (q. 880 m)
    Tipo di via: Via normale
    Tipo di percorso: Sentiero segnato
    Attrezzatura:
    Valutazione:
    Libro di vetta: si
    Cartografia: TABACCO N. 016 - Dolomiti del Centro Cadore 1:25000
    Introduzione:
    Rivestito di vegetazione e di scarsa rilevanza alpinistica, il Tudaio è il primo di una lunga catena di contrafforti dolomitici che fa parte delle Alpi Carniche, scandita dalla Bragagnina, Crissin, Pupera Valgrande, Brentoni e Cornon. Nel 1909/1912, sulle sue pendici W-S i genieri con operai locali costruirono un´ardita strada, lunga 8,3 km, per il transito delle artiglierie. Sulla vetta nel 1911/1915 sorse un grande forte, il cui cuore era costituito da una batteria dotata di 4 cannoni. L´apparato, protetto da una tripla cinta difensiva e servito da due teleferiche, avrebbe dovuto permettere a 200 uomini una resistenza ad oltranza, anche in caso di invasione nemica del Cadore. Fin dai primi giorni della Grande Guerra il forte fu tagliato fuori dalle operazioni, perchè troppo distante dalla prima linea. Divenuto di nuovo importante durante la ritirata di Caporetto, il 7.11.1917 entrò in azione sparando sulle truppe austriache giunte ad Auronzo e Santo Stefano, ma lo scarso esito dell´operazione indusse la guarnigione ad abbandonare l´opera dopo un sommario danneggiamento delle bocche da fuoco. Tra il 18 e il 26.10.1918, al momento di ritirarsi, gli austriaci distrussero il forte con robuste cariche di esplosivo.
    Accesso:
    Da Vigo o Laggio di Cadore, salendo alle case di Pinié e poi per stradina asfaltata, si raggiunge lo Chalet Pino Solitario (ottimo ristorante). Continuando per poco verso sinistra, ci si porta ad un parcheggio (tab., è consigliabile non lasciare cose di valore in automobile).
    Descrizione della salita:
    Traversate le ghiaie della Val de Ciarié, s´imbocca la stradina segnavia 339, che risale a tornanti larghi e mai troppo ripidi il vasto costone W del Tudaio. Dopo le prime curve e una breve galleria, si giunge al Pian de Liberal e si prosegue fino ad un secondo pianoro (La Busa), dove emergono i resti di una casermetta. La stradina si spinge quindi verso S, sorpassa altre due gallerie, raggiunge il Pian de le Mede e tocca un´altra galleria presso il Col Muto (qui è utile una torcia), Dai due finestroni interni si gode una bella vista su Auronzo e il Comelico. Si continua ancora verso S e si sale un po´ più ripidamente, superando un´ultima galleria, fino alla spianata antistante il forte. Un´ultima, breve galleria permette di entrare nell´edificio, dal quale si apre un vasto e istruttivo panorama sul Cadore e sul Comelico.
    Discesa:
    Come per la salita.
    Note:
    I lastroni di cemento deflagrato che giacciono disordinatamente in vetta (deturpata da antenne e ripetitori radiotelevisivi), sono una singolare meta turistica e un ottimo balcone su un meraviglioso panorama dolomitico. Da quassù merita anche riflettere sui fatti della storia. Lungo la salita, priva di difficoltà che non siano la lunghezza e il dislivello, entrambi piuttosto cospicui e che richiedono un minimo di allenamento, numerose tabelle segnaletiche offrono informazioni storiche e ambientali.

ความคิดเห็น • 2

  • @nazzarenoceretti8025
    @nazzarenoceretti8025 2 ปีที่แล้ว

    Bellissimo video 👍

  • @cenayan
    @cenayan 7 ปีที่แล้ว

    Conosco a memoria ogni tornante di quella salita da Piniè al Monte Tudaio. Sono salito lassù decine di volte. La prima volta che ci sono salito avevo quattordici anni e l'ultima volta nel 2010. Che emozione rivedere quei posti. Quando si arrivava alla fontana si riempiva la borraccia e poi via fino alla cima. Grazie per avermi fatto rivedere quei posti con quei panorami mozzafiato.