Lezione interessantissima, grazie. Mi ha permesso di ipotizzare che il pensiero di Bergson, con la sua teoria degli affetti possa essere inquadrato nella cornice del pensiero di Spinoza. Possiamo forse dire, mi corregga se sbaglio, che se le percezioni fossero chiare, allora la necessità di agire in reazione a loro sarebbe minima, in una logica panteistica in cui si deve conservare solo la totalità e non il mio corpo singolo. L'"oscurità" delle percezioni degli affetti potrebbe essere alla base di quelle che Spinoza chiamerebbe affetti passivi, passioni, da cui la visione sub specie aeternitatis potrebbe emendarci?
Libro straordinario
Brava. Grazie.
Lezione interessantissima, grazie. Mi ha permesso di ipotizzare che il pensiero di Bergson, con la sua teoria degli affetti possa essere inquadrato nella cornice del pensiero di Spinoza. Possiamo forse dire, mi corregga se sbaglio, che se le percezioni fossero chiare, allora la necessità di agire in reazione a loro sarebbe minima, in una logica panteistica in cui si deve conservare solo la totalità e non il mio corpo singolo. L'"oscurità" delle percezioni degli affetti potrebbe essere alla base di quelle che Spinoza chiamerebbe affetti passivi, passioni, da cui la visione sub specie aeternitatis potrebbe emendarci?