L'eco di Vittorio Toso Borella

Nel bicentenario della nascita di Vincenzo Zanetti, nell'isola di San Giorgio, all'interno dello spazio dedicato a "Le stanze del Vetro", una mostra racconta il rapporto tra il Vetro di Murano e la Biennale di Venezia negli anni 1912-1930, quelli che si possono considerare una nuova "Golden Age" del Vetro di Murano, dopo i fasti vissuti al tempo della Serenissima.
Sono anni dove emergono grandi artisti e in cui l'antica arte della lavorazione del vetro muranese torna a essere protagonista di eventi internazionali.
Tra gli artisti citati spicca il nome di Vittorio Toso Borella, mio antenato, anch’egli come me pittore su vetro, come lo fu suo padre Francesco Toso Borella, pittore e scultore, e come altri artisti e artiste di famiglia quali Angelo, Marco (mio omonimo), Linda, Rosalia e Alice Toso Borella, secondo una tradizione che appartiene alla mia famiglia da oltre 6 generazioni.
Un riconoscimento a un contributo prezioso che i Toso Borella hanno saputo dare all'arte vetraria nei secoli (furono iscritti nel Libro d'oro dal 1605) e che sono onorato di poter continuare ad interpretare nella Murano d'oggi.
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www.marcotosoborella.it