Ritornando alle persone che agiscono comportamenti passivi aggressivi, mi fai prendere consapevolezza di cose nuove e cioè del fatto che l altro cerca da dentro di danneggiare l altro o possederlo o controllarlo, infatti io avverto sentimenti di viscida intrusione nel rapportarmi in particolare ad una persona a me vicino che agisce tali comportamenti. Quindi sono sentimenti di aggressività primitivi non accettati che l altro ha nei confronti del suo interlocutore. Grazie.
Ecco, mi sorgeva il dubbio che di gente con questo meccanismo ce ne fosse parecchia 😅 e se anche persone così dette "sane" possono agirlo ogni tanto, mi spiega meglio la situazione. Dunque la patologicita' nasce quando il meccanismo vien fuori spesso. Grazie P. S. Dopo una discussione con una persona che aveva agito un comportamento proiettivo, mi sono scusata del nulla 😅 Per fortuna ero anche abbastanza distaccata ed ho potuto anche restare vigile e non reagire. Si sentiva che non era in sé nella discussione e che fosse eccessivamente ed inspiegabilmente agitata.
no, da chi proietta ma, adesso che mi ci fa pensare, già la frase e il tema della colpa avrebbero una valenza anche se dette da chi è oggetto della ip !
Non ho ancora finito di vedere, ma scrivo altrimenti dimentico: se si è coscienti che chi si ha di fronte sta agendo in questi termini, qual'è la giusta risposta? (Capisco quanto deve essere complesso rispondermi dal fatto che non riuscirei ad articolare la domanda meglio di cosí. 😅) ...finito di guardare il video. Confermo la domanda rinnovando la mia gratitudine per il suo sforzo di condivisione.
Domanda comprensiva. Dipende la finalità del legame, ovvero l'aspettativa di costruttività. Se si vuole far migliorare il legame occorre far notare la dinamica così che (col tempo, non subito... Nell'immediato mi aspetto un'opposizione) le cose migliorino. Se non ci interessa la relazione, semplicemente NON colludere, non innervosirsi dando espressione all'emotività occulta altrui, girare i tacchi e prendere il largo, sennò in pratica si inizia un gioco nel quale, per i motivi spiegati nel video, si è perso in partenza.
Prima pensavo che il soggetto attribuisse un suo comportamento ad altre persone, mentre ora mi pare di capire che il soggetto cerca di provocarlo questo comportamento...
Ho letto che nell identificazione proiettiva si ha un impoverimento di emozioni in chi la subbisce , leggevo Bion ; ma in chi subbisce il danno tra virgolette e irreversibile? : come viene descritta e come se l altro non solo getta nell altro ma puo anche prendere emozioni , vissuti personali dell altra persona ,che viene appunto impoverita di esperienze vtali ; e tutto inconsciamente, ho capito bene ? Oltre le giuste osservazioni che ha fatto lei nel video . Ho provato questo con un paziente , ma non capivo il perche , mi ha illuminato un amico
Be', partiamo dal fondo. Nella dinamica terapeutico-psicologica non credo vi sia (o vi debba essere) il problema che i vissuti del paziente invadano così pesantemente il professionista da impoverirlo cronicamente (e soprattutto inconsciamente, ovvero senza che neanche se ne renda conto il professionista!). In una relazione intima continuativa, invece il pericolo c'è di un certo grado di impoverimento o passivo adeguamento ai meccanismi dell'altro, il quale, proprio con l'identificazione proiettiva, inietta nell'altro ma, ovviamente, lo fa per "prendere" quella certa espressione emotiva che non accetta in sé e fa vivere nell'altro. Questo meccanismo circolare del dare e prendere è esattamente proprio dell'identificazione proiettiva se pensiamo che essa è tipica delle fasi infantili più arcaiche, nelle quali questo movimento di vissuti interiori circola fra bambino e madre, e la madre, quindi, dovrebbe prestarsi al "gioco" proiettivo del bimbo per restituirgli i vissuti in forma bonificata e perciò non più persecutoria.
@@Psicologoinrete ah , molto complesso, non sono psicologo , ma mi rendo conto della complessità , mi ricorda la follia a due , lessi tempo fa e rimasi sconvolto da queste dinamiche . Grazie dott Pedrazzi
Ritornando alle persone che agiscono comportamenti passivi aggressivi, mi fai prendere consapevolezza di cose nuove e cioè del fatto che l altro cerca da dentro di danneggiare l altro o possederlo o controllarlo, infatti io avverto sentimenti di viscida intrusione nel rapportarmi in particolare ad una persona a me vicino che agisce tali comportamenti.
Quindi sono sentimenti di aggressività primitivi non accettati che l altro ha nei confronti del suo interlocutore. Grazie.
Ecco, mi sorgeva il dubbio che di gente con questo meccanismo ce ne fosse parecchia 😅 e se anche persone così dette "sane" possono agirlo ogni tanto, mi spiega meglio la situazione.
Dunque la patologicita' nasce quando il meccanismo vien fuori spesso.
Grazie
P. S. Dopo una discussione con una persona che aveva agito un comportamento proiettivo, mi sono scusata del nulla 😅
Per fortuna ero anche abbastanza distaccata ed ho potuto anche restare vigile e non reagire. Si sentiva che non era in sé nella discussione e che fosse eccessivamente ed inspiegabilmente agitata.
La frase dell’esempio “ah quindi sarebbe colpa mia!?” è detta da chi è oggetto dell’identificazione proiettiva?
no, da chi proietta ma, adesso che mi ci fa pensare, già la frase e il tema della colpa avrebbero una valenza anche se dette da chi è oggetto della ip
!
Non ho ancora finito di vedere, ma scrivo altrimenti dimentico: se si è coscienti che chi si ha di fronte sta agendo in questi termini, qual'è la giusta risposta?
(Capisco quanto deve essere complesso rispondermi dal fatto che non riuscirei ad articolare la domanda meglio di cosí. 😅)
...finito di guardare il video. Confermo la domanda rinnovando la mia gratitudine per il suo sforzo di condivisione.
Domanda comprensiva. Dipende la finalità del legame, ovvero l'aspettativa di costruttività. Se si vuole far migliorare il legame occorre far notare la dinamica così che (col tempo, non subito... Nell'immediato mi aspetto un'opposizione) le cose migliorino. Se non ci interessa la relazione, semplicemente NON colludere, non innervosirsi dando espressione all'emotività occulta altrui, girare i tacchi e prendere il largo, sennò in pratica si inizia un gioco nel quale, per i motivi spiegati nel video, si è perso in partenza.
Quando pubblicherà il prossimo video sulla scissione?
Pubblico un video a settimana di questa serie, quindi una settimana da oggi
@@Psicologoinrete ok, grazie!
Prima pensavo che il soggetto attribuisse un suo comportamento ad altre persone, mentre ora mi pare di capire che il soggetto cerca di provocarlo questo comportamento...
Sono fenomeni diversi. Lei si riferisce alla proiezione pura.
Ho letto che nell identificazione proiettiva si ha un impoverimento di emozioni in chi la subbisce , leggevo Bion ; ma in chi subbisce il danno tra virgolette e irreversibile? : come viene descritta e come se l altro non solo getta nell altro ma puo anche prendere emozioni , vissuti personali dell altra persona ,che viene appunto impoverita di esperienze vtali ; e tutto inconsciamente, ho capito bene ? Oltre le giuste osservazioni che ha fatto lei nel video . Ho provato questo con un paziente , ma non capivo il perche , mi ha illuminato un amico
Be', partiamo dal fondo. Nella dinamica terapeutico-psicologica non credo vi sia (o vi debba essere) il problema che i vissuti del paziente invadano così pesantemente il professionista da impoverirlo cronicamente (e soprattutto inconsciamente, ovvero senza che neanche se ne renda conto il professionista!). In una relazione intima continuativa, invece il pericolo c'è di un certo grado di impoverimento o passivo adeguamento ai meccanismi dell'altro, il quale, proprio con l'identificazione proiettiva, inietta nell'altro ma, ovviamente, lo fa per "prendere" quella certa espressione emotiva che non accetta in sé e fa vivere nell'altro. Questo meccanismo circolare del dare e prendere è esattamente proprio dell'identificazione proiettiva se pensiamo che essa è tipica delle fasi infantili più arcaiche, nelle quali questo movimento di vissuti interiori circola fra bambino e madre, e la madre, quindi, dovrebbe prestarsi al "gioco" proiettivo del bimbo per restituirgli i vissuti in forma bonificata e perciò non più persecutoria.
@@Psicologoinrete ah , molto complesso, non sono psicologo , ma mi rendo conto della complessità , mi ricorda la follia a due , lessi tempo fa e rimasi sconvolto da queste dinamiche . Grazie dott Pedrazzi
I covert lo fanno sempre.
"MA CHE CASINO È?!" 😂