Perché devo cambiare io?
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- เผยแพร่เมื่อ 8 ก.พ. 2025
- Perché devo cambiare io?
Perché devo cambiare io? Il pensiero infantile ci dice che deve cambiare la realtà, ovvero le persone che ci sono vicine, il mondo, la società, tutto quello che è esterno a noi. E perché dovrebbe cambiare? Per adattarsi ai nostri desideri. Ci aspettiamo che siano gli altri a cambiare e quando parliamo di cambiamento, riguarda spesso qualcuno che non siamo noi!
Il vero cambiamento, in realtà, dipende da noi! E solo noi possiamo cambiare e produrre il cambiamento di cui abbiamo bisogno.
E' necessario partire dalla considerazione del fatto che noi siamo degli elaboratori di informazioni, non come dei computer, ma nel senso che creiamo la realtà che poi viviamo. Diamo significato alle nostre sensazioni, le uniamo in percezioni e, successivamente, con i significati che diamo, costruiamo la nostra vita.
La percezione dipende da noi, dalle nostre ferite, dal nostro vissuto personale, che determina, appunto, la nostra percezione presente. Finché non andiamo in una posizione da osservatori, noi crediamo che quella è la realtà.
Il vero cambiamento avviene quando siamo in grado di mettere in discussione quello che percepiamo. La resistenza al cambiamento più grande è le paura di invalidare la nostra percezione. In una logica separativa ed egoica, difendiamo con forza la nostra percezione, quella che noi consideriamo la realtà.
Perché devo cambiare io? Questa è la domanda spontanea che ci poniamo...
Perché, in realtà, se io costruisco la prigione della mia percezione delle cose, solo io ho la chiave per uscirne. Quando io modifico il mio modo di sentire, allora si amplia la mia realtà.
Una pratica molto efficace per andare oltre questa visone limitata e oltre le resistenze al cambiamento è la seguente: chiedersi, scrivendolo, almeno tre significati alternativi per ogni cosa che percepiamo.
A cosa serve questa pratica?
Innanzitutto, serve per produrre una disidentificazione dall'idea fissa che abbiamo riguardo qualcosa, ad essere fluidi, a divenire consapevoli che noi non siamo le nostre idee. Questo, inizialmente, produce incertezza, paura del cambiamento; poi però, porta ad avere una visione più ampia della realtà.
Quindi, per capire perché devo cambiare io e per produrre un cambiamento vero, devo prestare attenzione ai miei meccanismi di attaccamento (il mio è meglio e lo difendo) ed identificazione (se cambio la mia idea perdo la mia identità).
Cambiare vuol dire aggiungere possibilità, ampliare la nostra visione del mondo.
Se non siamo disposti ad abbandonare le nostre certezze, non abbiamo possibilità di esplorare, di evolvere, di vivere.
E tu, riconosci i tuoi attaccamenti? Cosa ostacola il cambiamento?
#AntonioQuaglietta #Psicologia #Cambiamento
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Illuminante come sempre … grazie 😊
Ciao Emanuele Platania, grazie di cuore🙏
Ho riascoltato diverse volte questo video e ogni volta è come se lo ascoltassi la prima volta, grazie infinite perché in me si è spalancata una finestra sulla vita che mi resta da vivere e mi ha donato occhi nuovi❤
Ciao @newnike6235, grazie di cuore🙏
Perché devo cambiare io?
Per migliorare me stesso ed il mondo che mi circonda.
Se per il fatto che sono introverso mi devo impegnare a salutare le persone che incontro è un gesto che se ripetuto in modo genuino e sincero non solo mi da più sicurezza ma poi sarà quella persona a salutarmi e magari a rendere più bella e colorata la giornata.
Grazie Antonio!!
Grazie a te, Riccardo
👍🏻
Parole meravigliose! Grazie!
Ciao Daniele T., grazie di cuore a te.🙏🏻
Video Magnifico x Insegnamenti e contenuto
Grazie di cuore Sei un Maestro
Grazie di cuore a te, Emi!
Bellissima pagina
Ciao Giacomo Nalin, grazie di cuore🙏🏻
Anche quando non hai ruoli... Ma sei identificato col pensiero che li vorresti.. Stai comunque male e ti senti perso... Ma disidentificarsi da tutto ciò è difficile.. Ma hai perfettamente ragione quando dici che l'identificazione porta infelicità! Grazie Antonio, sempre illuminante!
Grazie di cuore a te, Francy!
Buonasera, come sempre video interessantissimo, ho avuto un'esperienza simile, con la differenza che la persona non mi diceva "non posso", ne nulla, anzi anche quando mi cercava lei(quasi sempre), all'improvviso scompariva e bloccava(sui social e telefonicamente), in seguito con insulti e altrettanto improvvisamente, per poi dirmi, dopo giorni anche, che non poteva perdere tempo e aveva da fare altro. Io non l'ho presa bene per niente e alla lunga sono scoppiato, dopo esserci passato sopra mille volte e cercando di spiegare ed esigere almeno motivazioni e comunicazione prima di tali gesti, tutto vano. Morale della favola, quando ho cominciato a cercare io e a pretendere spiegazioni, sono stato svalutato e sospettato anche di essere un "vampiro energetico" ed un egoista che vuole comunicare con la forza anche quando l'altro non vuole(dopo 1 mese di silenzio punitivo trallaltro). Non riesco proprio a pensare male di questa persona nonostante tutto, anche se l'ho fatto nei momenti di esaurimento in cui ero anche ferito, l'ho anche svalutata per difendermi alla fine, mi sono anche pentito e scusato, cosa che mai ha fatto lei, ma ormai la fiducia mi rendo conto sia troppo compromessa, da entrambe le parti. Entrambi con problemi in infanzia, orsi che vivono da soli e con la paura dell'abbandono. Una esperienza così non l'avevo mai realmente vissuta, dopo che io stesso ho predicato e spiegato che nessuno era nella ragione o nel torto, che non volevo lottare ne fare guerre per la ragione, ma è finita esattamente così, seppur con le mie scuse. Mi chiedevo se per difendermi valga la pena di rompere i rapporti in questo modo, quasi arrendendosi.
Ciao Joram Motorsport, grazie della condivisione.
Grazie Sergio poi per una giornalista come la Annunziata dove i pensieri sono espressi e nn messi in un carion ,,,, comincio ad andare a vapore . Pagano Giuseppe 👍🏻
Ciao ascoltarti mi fa bene grazie
Ciao girolama rocchieri, grazie di cuore a te.🙏🏻
Essere aperti aiuta a crescere l'ho appreso in famiglia, sul lavoro, nel campo della ricerca, nello sport, nel quotidiano..Ci si misura e si capisce che cosa sai fare e cosa puoi o vuoi scegliere.
Ciao Margherita Zanardi, grazie della condivisione.🙏
Più ti ascolto più capisco e faccio pace ☮️ con il mondo. Grazie
Ciao Sabrina Menegatti, grazie di cuore a te.🙏🏻
potrei ascoltare per ore...spero di riuscire a mettere in pratica...ciò che mi ha colpito di più, devo cambiare io senza pretendere che lo faccia l'altro..
Ciao Michela De Rose, grazie.
Grazie, come un vecchio detto Zen "è meglio un ciabattino che sa di non essere un ciabattino che un monaco che pensa di essere un monaco :)"
Grazie di cuore a te, Ivanlupus!
"Io non sono la mia mente" sei un vero risvegliato(Budda)😊
Se riusciamo a vedere in ogni cosa qualcosa da cui trarre valore,ci dimentichiamo del nostro bisogno di avere ragione sull'altro , ogni conflitto porta e comporta vittime.
Grazie mille 😘
Grazie di cuore a te, Antonio!
basta una frase da portarsi e casa. impara da uno che ne sa più di te per migliorarti😘😘il
Grazie, Cinzia!
11:45 se io costruisco la prigione della mia percez delle cose solo io ho la chiave x uscirne
12:30 dare almeno 3 significati alternativi per ogni cosa che percepiamo
14:00 smetterla di attaccarci (attaccam) ad un' idea che poi diventa un' ideologia che poi diventa conflitti= spaccatura. Divisione. Separazione
15:00 Bisogno di certezza o essere fluidi ma io non sono le mie idee. É possib che due idee che apparentem sono in contrasto producono una differenza produttiva
19:35 chiusi mentalm xò illusi e potremo dire di avere ragione
20:50 Voler avere ragione tutto x essere confermati tutti che ci fanno l applauso. Abbiamo il pubblico poi xò siamo infelici xchè non evolviamo
21:43 meccanismo 🥇
26:34 la fuga
Gli estremi sono sempre disfunzionali
28:45 ....lasciare qualcosa non x fuggire non xchè non va bene ma semplicem xchè un ciclo si è chiuso
Grazie come sempre, Emi!
Grazie, davvero molto istruttivo... È strano, ero po' stanca di questi video, li trovavo ripetitivi, ma in quest'ultimo ritrovo tutto il mio interesse. Spiegare come cambiare ti fa cambiare o, meglio, il contrario... Mah!
Grazie di cuore, Daniela!
Ti seguo da tempo i tuoi video sono fantastici.
Sono una consulente ho fatto un master e ho studiato tantissimo il libro struttura della magia...lo conosci?
Mi puoi consigliare un libro sul cambiamento...
Grazie per questo video ho letto tutti i libri che tu consigli.
Cordialità Elena
Ciao Elena. Certo che conosco “La struttura della magia” è il libro immancabile sul metamodello linguistico. L’ho letto almeno 5 volte e venti anni fa lo citavo anche a memoria 😀. Il problema dei libri su tecniche e modelli è che spesso mancano di cornici di riferimento e visioni dell’umano. Per contro, molti libri di psicologia, spesso, mancano di strumenti pratici, concreti ed efficaci.
Quello che cerco di fare è proprio unire una visione evolutiva dell’umano a strumenti che possono essere concretamente di aiuto.
Un libro per me molto bello, che apre un mondo è “Fare pace con se stessi” di Thich Nhat Hanh. Se in lo hai letto...
Ho appena terminato il lavoro sul mio prossimo libro che uscirà a settembre e conterrà proprio 64 temi e ci sarà, per ognuno, una pratica specifica. Vi informerò sull’uscita appena la decidiamo con la casa editrice.
Grazie 🙏
Ma se ognuno cercasse la persona migliore, nessuno vorrebbe quella inferiore, non riesco a capirlo questo. Sul fatto di dire no, l'ho fatto con una persona, non dando ragione su tutto, proprio perché quello che hai esposto è anche il mio pensiero e io stesso mi sento stimolato da chi non mi dà ragione e non mi loda su tutto, il risultato è stato appunto che l'altra persona ha provato rabbia e alla fine si è incrinato tutto il rapporto.
Ciao Joram Motorsport, grazie della condivisione.
. A proposito del naufragio sull isola c'è un bel libro ,Il Signore delle Mosche, che racconta cosa potrebbe accadere...
Grazie per il suggerimento, Francesco
Perchè in tutti i casi, che lo si voglia o no, il nostro corpo e la nostra mente cambiano. Se ce ne 'rendiamo conto' e ne 'teniamo conto' ci inseriamo nella vita, altrimenti la subiamo.
Buon onomastico a tutti gli 'Antonio', da te in poi
Grazie per il tuo contributo, Martino!
SE SERVE PERCHE' NO?
E sì allora ha r cosa m i. Ha dimo
Ciao Moira Caravello, mi spiace ma non si capisce il commento. Grazie.