ENGLISH TRANSLATION: The old law of the bel canto: never an AA [open/spread, as in speech], but put the AA in the position of U-O-A: OOOO-OHHH-AWWW... *only* with the [slight] opening of the mouth do you change the vowel but remaining always in the *position* of the OO. Never an AA... never a [tight/spread] É, always EU. Never a [tight/spread] EE. That is: always go through-and it's an old rule of the castrati; they always went *through* the OO. It's a very personal thing, naturally, but for "placing" the voice *properly*, it's a very good exercise. And for example, start with the mouth closed... (This is what I learned from [Rodolfo] Celletti, who is a great connoisseur [of singing and the voice])... and I'll show you something that will be useful to you. [She vocalizes Eb-G-Bb with mouth closed and with throat and tongue in the position of a deep OO.] OO-OH-AW OO-OH-AW Only [change the vowel] with the opening of the mouth; don't change the resonance or the position [of the throat]. This is a law [of the old school].
+trrill THE TEXT SCROLLING AT THE BOTTOM OF THE VIDEO: The vowel that is the reference point is the [deep] OO. We must think all the other vowels through the position of the [deep] OO... and no vowels with the "open" timbre. The A is pronounced AW; the E is pronounced EU; the EE is pronounced as in French. This type of exercise causes a "verticalizing" of the opening of the mouth, as the OO vowel lowers the larynx and raises the soft palate, shaping the position that Garcia identifies as the "closed" timbre.
Lei, la Kabaivanska, parla di un discorso meccanico-tecnico per professionisti, riservato ad esperti del settore in senso pratico, gli altri non lo possono capire per mancata esperienza: cambia lo spazio che resta tendenzialmente rotondo internamente alla bocca e c'è più uso delle labbra per articolare le vocali, questa la differenza tra parlato e canto lirico. Con tale sistema che si è sempre usato, da parte di chi ha cantato molto bene, compresi Gigli ma anche Danise o Pinza etc., la lista dei grandissimi è lunga (specialmente nella prima metà del Novecento), l'intelleggibilità del testo viene garantita benissimo e non c'è alcun stravolgimento delle vocali come qualcuno sostiene, ma per i mediocri c'è sempre la possibilità di fare diversamente e tentare di mantenere le vocali esattamente come quando si parla, dalle basse ai sopracuti liberamente spaccandosi la voce, e spaccando le orecchie ai sordi che ci sono oggi tra il pubblico, specialmente poi nel passaggio e negli acuti!!!
Hay muchísimos ejercicios con diferentes vocales para acercar al estudiante de canto a las sensaciones adecuadas que le permitan la activación de su completa musculatura. Evidentemente esta maravillosa soprano tiene hermosamente trabajada su colocación y ella se acomoda perfecto con estas vocales, pero con esa calidad de emisión de voz bien timbrada y laringe baja todo le queda divino.
Celletti, all'inizio del suo libro "La grana della voce", pubblicato nel 2000, ricorda l'importanza di suggerire, in merito a cosa si debba indicare al cantante per insegnargli a "coprire" il suono, il "famoso pensare alla U con la gola in posizione di A (...alla maniera del famoso baritono De Luca che prescriveva "gola aperta e vocale chiusa")"
Io ci sono arrivato da solo a furia di svariate prove e riprove. Gigli stesso consigliava di eseguire tutte le vocali nella stessa posizione della "O".
Si parla di canto "colto" e di consigli mirati ad ottenere un buon risultato in questa disciplina. Gli stili di canto possono essere applicati soltanto dopo una corretta padronanza della tecnica vocale: postura, inspirazione, controllo dell'espirazione con la muscolatura costale ed addominale (muscoli inspiratori ed espiratori), rilassamento "attivo", risonanze e vocal tract per lo più nella parte posteriore (cavità oro faringea), laringe in posizione neutra. La posizione delle labbra ed ancor più il modo di pronunciare le vocali vengono solo in un secondo momento: in ogni caso ogni vocale ha la sua "storia" anche perché i muscoli laringei delle corde vocali risentono dell'azione di altri muscoli utilizzati per la pronuncia delle vocali. Quindi ognuno ha il suo stile di canto preferito ed all'interno di questo il proprio modo di cantare.
Antonio de Lucia negli anni 1958 conobbi una bellissima giovane donna che aveva una voce Meravigliosa di una estensione vocale incredibile di più di 4 ottavi. quando cantava l'aria di Tosca e il repertorio il pubblico di quest'epoca impazziva della bellezza unica della sua voce . non aveva studiata mai la tecnica con un maestro di canto lirico . aveva lavorata una volta sola con la Riccardi e dopo un'ora di studio la Riccardi disse: - mia cara, non posso insegnarti ,canti meglio di me . questo era nel 1958 ... no comment. p.s. perché la lirica degli anni 1958 purtroppo non esiste più ? il mondo della lirica moderna purtroppo ha cambiato molto e anche i valori hanno cambiato .... povera giovane generazione .
@@bodiloto salve :) Esistono persone particolarmente dotate e la tecnica vocale non va imparata ma riscoperta ed allenata, è qualcosa che siamo potenzialmente in grado di fare già da soli. Tuttavia non credo che la cantante di cui lei parla la conoscesse senza mai aver preso una lezione. I maestri in genere sono come il vento sulle vele: chi naviga è il cantante; evidentemente l'esempio che mi ha descritto è quella di un navigatore provetto con particolari abilità tali da andar bene anche con poco vento.
@@antoniodelucia5069 carissimo Antonio, la bellissima giovane donna di quale sto parlando aveva una voce divina e faceva quello che voleva con la sua voce . quando cantava il repertorio del contralto vero à volte chiudevo i miei occhi e sentivo la voce del tenore drammatico così impressionante era il registro grave della sua voce e nello stesso tempo la stessa giovane donna cantava dei la bemolli nel registro sovracuto con una dolcezza e bellezza unica . aveva una voce divina,unica nella sua bellezza . poi cantava il repertorio del mezzosoprano con una voce scurissima . nel repertorio del soprano drammatico era al livello della Callas,la giovane Tebaldi e compagnia e aveva voce di una bellezza rara . come attrice era unica . non aveva studiata mai il canto lirico e cantava con pianissimi, mezza voci da impazzire della loro bellezza ! di più metteva la sua anima e cuore nel suo canto ! già à soli 16 anni cantava ''vissi d'arte'', ''mio babbino caro'' , la morte di Cio-Cio-San con una vocalità molto vicina alla voce della Ponselle ma con un registro acuto strepitoso . dieci anni dopo quando cantava gli uomini nella sala impazzivano della bellezza unica della sua voce, questo fatto rendeva le donne gelose ... cantava l'arie di Tosca, Lucia,Leonora,Aida,Andrea Chenier ... con una bellezza artistica tipica sua,infinita . quando interpretava ''la mamma morta'' o ''vissi d'arte''della tristezza nella sua voce io piangevo con lacrime di coccodrillo ... durante la mia lunghissima vita soltanto due soprani mi hanno fatto piangere con il loro canto. e' vero e come, la mia amica ha presa una lezione sola con La Riccardi,sono testimone . tutto qua . p.s. quando questa bellissima giovane donna cantava spesso dimenticavo dove mi trovo. era al livello artistico delLa Ponselle, La Callas, La Tebaldi /giovane/ e compagnia . purtroppo ha sposata un signore molto ricco e abbandonò la lirica per fare la mamma ... anzi vecchio à volte non capisco le donne ... il vecchio
@@bodiloto SUCCEDE! MIA NONNA EBBE UNA AUDIZIONE ALLA SCALA CON GHIRINGHELLI IL QUALE LE DISSE TESTUALMENTE " VOCI COSI' NE NASCONO OGNI 100 ANNI". LEI RIFIUTO' L' INGAGGIO PERCHE' IL MARITO NON GRADIVA .... LEI ERA DIPLOMATA AL SANTA CECILIA IN PIANOFORTE MA MAI AVEVA AVUTO UN MAESTRO DI CANTO, SOLO DI SPARTITI!!!
@@marialuisaseminara4113 Lo so . Anch’io degli anni 1958 conobbi uno soprano drammatico che cantava con una estensione di 4 ottave… Gli uomini impazzivano per la bellezza divina della sua voce e anche era bellissima giovane donna… Non aveva studiata mai la tecnica e cantava dal La naturale grave quello dei bassi e baritoni al La naturale sovracuto con una facilità disarmante. Poi si sposò con un ricco signore e diventò una mamma di tre bellissimi ragazzini… Abbandonò la scena per sempre. Questa giovane donna quando interpretava Vissi d’arte faceva piangere tutto il pubblico, anch’io piangevo… Cordialità il vecchio PS Questi due casi sono la prova che non c’è bisogno di studiare ciecamente, basta di avere una bellissima voce e talento. Purtroppo le scuole moderne stanno uccidendo senza nessuna pietà le voci dei giovani cantanti. 🌹
Mi sembra abbastanza illogico come metodo. E' l'esatto opposto rispetto a quanto affermato dalla scuola Garcia/Llopart/Kraus, secondo cui la voce deve essere posizionata sempre tra la "i" e la "a", mai sulle vocali scure come "o" e "u", che fanno perdere proiezione e rendono il suono innaturale e troppo coperto.
a me il professore di musica delle medie mi ha insegnato di impostare la bocca sulla vocale O, io ci ho provato diverse volte ma mi viene una voce tremante a parte che non ho fatto una scuola di canto però mi sono sentito in passione quando provavo sensazioni buone. Comunque devo provare anche tra la a e la i come hai detto tu
@@bodiloto forse lei non ha conosciuto Pola, Polverosi, Campogalliani, ecc, resta inteso che non tutti siamo uguali e ad alcuni la U porta il suono indietro, come ad alcuni la I chiude la gola.
PERCHE' in inglese? Raina parla benissimo italiano. L' ho co osciuta molti anni or sono quando studiava con Zita Fumagalli La incontravo un paio di volte alla settimana...Bella voce. Bella presenza. Molto simpatica. Veniva a prenderla il marito (primo marito). Ciao Raina, sono la moglie di Mark, ricordi?
@@bodiloto All' epoca assistevo alle lezioni di Raina con Zita Fumagalli. Mio marito studiava con Zita.La voce non era bellissima tuttavia sotto la guida di Zita era gradevole. Niente a che vedere con Tebaldi naturalmente Aveva una certa presenza scenica e, probabilmente, sapeva " muoversi" in un ambiente estremamente difficile. La " voce" non era sufficiente come Lei ben sapra'. Cordiali saluti
Perché la U bene fatta ti da la verticalità del canto, cioè, la profondità e la punta, la U entra rimbalza nel appoggio del diaframma e esce pulita. Questa è la risposta che stai cercando.
Ero convinto che il Belcanto fosse creazione italiana... e che la lingua italiana avesse cinque vocali: a, e, i, o, u; ma l'adorabile soprano sembra abbia deciso di riformarle ed abbellirle con la pronuncia mista di suoni teutonici..
Ma che teutonici, per favore. La Bulgaria non c'entra niente con l'aggetivo "teutonico". E poi, foneticamente, le vocali sono 7 in italiano, non solo le 5 grammaticali. Sia meglio informato, prima di condividere opinioni azzardate. Grazie.
difatti dice che è una cosa personale. kraus era.un tenore lirico leggero al quale, nella sua categoria è più facile cantare con i suoni aperti negli acuti. ma tutti bene o male nel centro usano la u/o altrimenti s spinge su posizioni larghe e tutti cantano come gli sfascioni di oggi
Ti spiego, questo metodo, che tutti grandi lo hanno utilizzato, è un metodo che funziona con quasi tutti, la U bene fatta ti da la verticalità del canto, cioè, la profondità è la punta, la U entra rimbalza nel appoggio del diaframma e esce pulita.
La U ti apre la gola, cioè ti libera il suono. Per esempio, Kraus per natura aveva la gola già aperta, la Freni è un altro esempio di gola aperta per natura. Invece, Maria Callas non aveva una tecnica perfetta, si sente a una rigidità piccola nella gola. Lauri Volpi, aveva una tecnica un po' particolare, non così lontana di questa che se spiegha in questo video.
Ciao, questo è un estratto di un video da me elaborato e pubblicato a Gennaio 2015, che hai ricaricato sul tuo canale senza averne il consenso. Ti pregherei gentilmente di eliminarlo, altrimenti dovrò fare segnalazione per violazione di copyright.
+Stecco Max era apparso su RAI 3, pensavamo che interessasse divulgare una affermazione pubblica di una celebre cantante come la Kabaivanska, ma evidentemente in Italia ognuno deve e pretende di avere i diritti degli altri, non c'è problema vorrà dire che nel caso lo ripubblicheremo direttamente dalla trasmissione registrata su VHS dalla Tv pubblica, ma non vediamo il senso di ciò, in quanto si dovrebbe capire in Italia che si deve lavorare assieme per lo scopo comune della qualità dell'arte che ormai invece anche per i vari orticelli provinciali e le varie lotte ridicole tra i singoli è in completo declino... qui si voleva solo rendere più semplice diffondere il punto dalle riprese Rai in cui la Kabaivanska afferma ciò che spiega sulla U, niente di più, ma evidentemente gli italiani non sono intelligenti e continuano le assurde guerre per risplendere nel loro singolarismo... con questo sistema avete già fallito in partenza qualsiasi tipo di lavoro artistico
Ior Tredici Ior Tredici, vorrei solo precisare che il video di cui si tratta e' un estratto del video RAI 3 sul quale e stato fatto un personale lavoro di elaborazione, selezione e sottotitolatura: per questo trovo scorretto riproporlo cosi' come e' stato da me modificato, integrato e pubblicato. Se desideri divulgare la lezione della Kabaivanska dovresti avere l' accortezza di pubblicare il video RAI 3 nella sua versione originale.
segnala questo cazzo, imbecille. Anzitutto, nessuna remora né pietà per la RAI che fa pagare il canone, secondo, questo è un video informativo ed educativo la cui divulgazione deve essere incoraggiata, specie per chi vive all'estero e non può guardare le trasmissioni rai. Per cui, vai a fare in culo, non rompere il cazzo, cacati in mano e prenditi a schiaffi
si certo e le posizioni, il suoni tutti nelle stesse posizioni, preparare gli intervalli, il passaggio di registro tutte minchiate. Ha parlato il saggio.
Non sono un saggio...credo che aprire bene la gola (a sbadiglio) e appoggiare il fiato sul diaframma,(muovendolo)...il più è fatto!!! Si può cantare qualsiasi opera...il resto lo lascio a lei...le posizioni il passaggio di registro ecc ecc...certo sono cose importanti,ma vengono facendo quello che ho scritto!!! cordiali saluti
Queste semplificazioni possono andare bene per chi ha la voce già naturalmente impostata. Innanzitutto le ricorderei una cosa di anatomia base: il diaframma è un muscolo che funziona a riflesso e non si può "dargli dei comandi". Quando pensiamo di "dare un colpo di diaframma" o altro semplicemente muoviamo dei muscoli circostanti. Esso funziona da solo quando gli abilitiamo lo spazio intorno. Un altro punto è che una gola spalancata non comporta automaticamente una fonazione giusta; è una cosa molto individuale. Poi ricordiamoci che la Kabaivanska - pur avendo fatto una carriera prevalentemente con le opere ottocentesche e del verismo - dimostra qui una tecnica molto più antica, dell'era quando la nobiltà e la bellezza del suono furono la cosa fondamentale, quando il diapason non era tirato alle stelle e quando gli strumenti non ebbero la potenza degli strumenti moderni. Emettere i suoni sguaiati da cantante di provincia in un'opera verista non è proprio una buona base tecnica... né la sono i consigli tecnici semplificati.
Happy Birthday, Raina Kabaivanska! 🎉🎊🎁🎂🎈
ENGLISH TRANSLATION:
The old law of the bel canto: never an AA [open/spread, as in speech], but put the AA in the position of U-O-A:
OOOO-OHHH-AWWW...
*only* with the [slight] opening of the mouth do you change the vowel but remaining always in the *position* of the OO. Never an AA... never a [tight/spread] É, always EU. Never a [tight/spread] EE.
That is: always go through-and it's an old rule of the castrati; they always went *through* the OO. It's a very personal thing, naturally, but for "placing" the voice *properly*, it's a very good exercise. And for example, start with the mouth closed... (This is what I learned from [Rodolfo] Celletti, who is a great connoisseur [of singing and the voice])... and I'll show you something that will be useful to you.
[She vocalizes Eb-G-Bb with mouth closed and with throat and tongue in the position of a deep OO.]
OO-OH-AW
OO-OH-AW
Only [change the vowel] with the opening of the mouth; don't change the resonance or the position [of the throat]. This is a law [of the old school].
+trrill THE TEXT SCROLLING AT THE BOTTOM OF THE VIDEO:
The vowel that is the reference point is the [deep] OO. We must think all the other vowels through the position of the [deep] OO... and no vowels with the "open" timbre. The A is pronounced AW; the E is pronounced EU; the EE is pronounced as in French.
This type of exercise causes a "verticalizing" of the opening of the mouth, as the OO vowel lowers the larynx and raises the soft palate, shaping the position that Garcia identifies as the "closed" timbre.
Lei, la Kabaivanska, parla di un discorso meccanico-tecnico per professionisti, riservato ad esperti del settore in senso pratico, gli altri non lo possono capire per mancata esperienza: cambia lo spazio che resta tendenzialmente rotondo internamente alla bocca e c'è più uso delle labbra per articolare le vocali, questa la differenza tra parlato e canto lirico. Con tale sistema che si è sempre usato, da parte di chi ha cantato molto bene, compresi Gigli ma anche Danise o Pinza etc., la lista dei grandissimi è lunga (specialmente nella prima metà del Novecento), l'intelleggibilità del testo viene garantita benissimo e non c'è alcun stravolgimento delle vocali come qualcuno sostiene, ma per i mediocri c'è sempre la possibilità di fare diversamente e tentare di mantenere le vocali esattamente come quando si parla, dalle basse ai sopracuti liberamente spaccandosi la voce, e spaccando le orecchie ai sordi che ci sono oggi tra il pubblico, specialmente poi nel passaggio e negli acuti!!!
Ior Tredici Ben Detto!,,
Hay muchísimos ejercicios con diferentes vocales para acercar al estudiante de canto a las sensaciones adecuadas que le permitan la activación de su completa musculatura. Evidentemente esta maravillosa soprano tiene hermosamente trabajada su colocación y ella se acomoda perfecto con estas vocales, pero con esa calidad de emisión de voz bien timbrada y laringe baja todo le queda divino.
Celletti, all'inizio del suo libro "La grana della voce", pubblicato nel 2000, ricorda l'importanza di suggerire, in merito a cosa si debba indicare al cantante per insegnargli a "coprire" il suono, il "famoso pensare alla U con la gola in posizione di A (...alla maniera del famoso baritono De Luca che prescriveva "gola aperta e vocale chiusa")"
Splendida a 57 anni...meravigliosa
Veramente Raina non ha 57 anni...DOCUMENTATI! A meno che il video non risalga a 30 anni fa
@@marialuisaseminara4113 infatti il video ha 30 anni
@@eugeniogentili1048 c’è n’è per tutti gusti davvero.in ogni modo il mio commento non voleva mettere in moto nessuna classifica o competizione
Grazie infatti nel 1968 era GIA' in carriera viveva a Milano e studiava con ,Zita Fumagalli ( mio marito era un suo collega). Saluti
My first and main teacher was teaching me to sing all vowels trough U.
❤
Io ci sono arrivato da solo a furia di svariate prove e riprove. Gigli stesso consigliava di eseguire tutte le vocali nella stessa posizione della "O".
Si parla di canto "colto" e di consigli mirati ad ottenere un buon risultato in questa disciplina. Gli stili di canto possono essere applicati soltanto dopo una corretta padronanza della tecnica vocale: postura, inspirazione, controllo dell'espirazione con la muscolatura costale ed addominale (muscoli inspiratori ed espiratori), rilassamento "attivo", risonanze e vocal tract per lo più nella parte posteriore (cavità oro faringea), laringe in posizione neutra.
La posizione delle labbra ed ancor più il modo di pronunciare le vocali vengono solo in un secondo momento: in ogni caso ogni vocale ha la sua "storia" anche perché i muscoli laringei delle corde vocali risentono dell'azione di altri muscoli utilizzati per la pronuncia delle vocali. Quindi ognuno ha il suo stile di canto preferito ed all'interno di questo il proprio modo di cantare.
Antonio de Lucia
negli anni 1958 conobbi una bellissima giovane donna che aveva una voce Meravigliosa di una estensione vocale incredibile di più di 4 ottavi.
quando cantava l'aria di Tosca e il repertorio il pubblico di quest'epoca impazziva della bellezza unica della sua voce .
non aveva studiata mai la tecnica con un maestro di canto lirico .
aveva lavorata una volta sola con la Riccardi e dopo un'ora di studio la Riccardi disse:
- mia cara, non posso insegnarti ,canti meglio di me .
questo era nel 1958 ...
no comment.
p.s.
perché la lirica degli anni 1958 purtroppo non esiste più ?
il mondo della lirica moderna purtroppo ha cambiato molto e anche i valori hanno cambiato ....
povera giovane generazione .
@@bodiloto salve :)
Esistono persone particolarmente dotate e la tecnica vocale non va imparata ma riscoperta ed allenata, è qualcosa che siamo potenzialmente in grado di fare già da soli. Tuttavia non credo che la cantante di cui lei parla la conoscesse senza mai aver preso una lezione. I maestri in genere sono come il vento sulle vele: chi naviga è il cantante; evidentemente l'esempio che mi ha descritto è quella di un navigatore provetto con particolari abilità tali da andar bene anche con poco vento.
@@antoniodelucia5069
carissimo Antonio,
la bellissima giovane donna di quale sto parlando aveva una voce divina e faceva quello che voleva con la sua voce .
quando cantava il repertorio del contralto vero à volte chiudevo i miei occhi e sentivo la voce del tenore drammatico così impressionante era il registro grave della sua voce e nello stesso tempo la stessa giovane donna cantava dei la bemolli nel registro sovracuto con una dolcezza e bellezza unica .
aveva una voce divina,unica nella sua bellezza .
poi cantava il repertorio del mezzosoprano con una voce scurissima .
nel repertorio del soprano drammatico era al livello della Callas,la giovane Tebaldi e compagnia e aveva voce di una bellezza rara .
come attrice era unica .
non aveva studiata mai il canto lirico e cantava con pianissimi, mezza voci da impazzire della loro bellezza !
di più metteva la sua anima e cuore nel suo canto !
già à soli 16 anni cantava ''vissi d'arte'', ''mio babbino caro'' , la morte di Cio-Cio-San con una vocalità molto vicina alla voce della Ponselle ma con un registro acuto strepitoso .
dieci anni dopo quando cantava gli uomini nella sala impazzivano della bellezza unica della sua voce, questo fatto rendeva le donne gelose ...
cantava l'arie di Tosca, Lucia,Leonora,Aida,Andrea Chenier ... con una bellezza artistica tipica sua,infinita .
quando interpretava ''la mamma morta'' o ''vissi d'arte''della tristezza nella sua voce io piangevo con lacrime di coccodrillo ...
durante la mia lunghissima vita soltanto due soprani mi hanno fatto piangere con il loro canto.
e' vero e come, la mia amica ha presa una lezione sola con La Riccardi,sono testimone .
tutto qua .
p.s.
quando questa bellissima giovane donna cantava spesso dimenticavo dove mi trovo.
era al livello artistico delLa Ponselle, La Callas, La Tebaldi /giovane/ e compagnia .
purtroppo ha sposata un signore molto ricco e abbandonò la lirica per fare la mamma ...
anzi vecchio à volte non capisco le donne ...
il vecchio
@@bodiloto SUCCEDE! MIA NONNA EBBE UNA AUDIZIONE ALLA SCALA CON GHIRINGHELLI IL QUALE LE DISSE TESTUALMENTE " VOCI COSI' NE NASCONO OGNI 100 ANNI". LEI RIFIUTO' L' INGAGGIO PERCHE' IL MARITO NON GRADIVA .... LEI ERA DIPLOMATA AL SANTA CECILIA IN PIANOFORTE MA MAI AVEVA AVUTO UN MAESTRO DI CANTO, SOLO DI SPARTITI!!!
@@marialuisaseminara4113
Lo so .
Anch’io degli anni 1958 conobbi uno soprano drammatico che cantava con una estensione di 4 ottave…
Gli uomini impazzivano per la bellezza divina della sua voce e anche era bellissima giovane donna…
Non aveva studiata mai la tecnica e cantava dal La naturale grave quello dei bassi e baritoni al La naturale sovracuto con una facilità disarmante.
Poi si sposò con un ricco signore e diventò una mamma di tre bellissimi ragazzini…
Abbandonò la scena per sempre.
Questa giovane donna quando interpretava Vissi d’arte faceva piangere tutto il pubblico, anch’io piangevo…
Cordialità
il vecchio
PS
Questi due casi sono la prova che non c’è bisogno di studiare ciecamente, basta di avere una bellissima voce e talento.
Purtroppo le scuole moderne stanno uccidendo senza nessuna pietà le voci dei giovani cantanti.
🌹
gut
Mi sembra abbastanza illogico come metodo.
E' l'esatto opposto rispetto a quanto affermato dalla scuola Garcia/Llopart/Kraus, secondo cui la voce deve essere posizionata sempre tra la "i" e la "a", mai sulle vocali scure come "o" e "u", che fanno perdere proiezione e rendono il suono innaturale e troppo coperto.
a me il professore di musica delle medie mi ha insegnato di impostare la bocca sulla vocale O, io ci ho provato diverse volte ma mi viene una voce tremante a parte che non ho fatto una scuola di canto però mi sono sentito in passione quando provavo sensazioni buone. Comunque devo provare anche tra la a e la i come hai detto tu
La voce si imposta sulla U, questo è il bel canto all'italiana. Se vuoi una bella voce spigolosa e strillata impostala pure con la I
@@bodiloto forse lei non ha conosciuto Pola, Polverosi, Campogalliani, ecc, resta inteso che non tutti siamo uguali e ad alcuni la U porta il suono indietro, come ad alcuni la I chiude la gola.
@@bodiloto Николай, Вы считаете, что Барра учил неправильно, уделяя особое внимание фонеме U?
Sarebbe stato bello fare una bella conferenza con Kraus.
PERCHE' in inglese? Raina parla benissimo italiano. L' ho co osciuta molti anni or sono quando studiava con Zita Fumagalli
La incontravo un paio di volte alla settimana...Bella voce. Bella presenza. Molto simpatica. Veniva a prenderla il marito (primo marito). Ciao Raina, sono la moglie di Mark, ricordi?
@@bodiloto All' epoca assistevo alle lezioni di Raina con Zita Fumagalli. Mio marito studiava con Zita.La voce non era bellissima tuttavia sotto la guida di Zita era gradevole. Niente a che vedere con Tebaldi naturalmente
Aveva una certa presenza scenica e, probabilmente, sapeva " muoversi" in un ambiente estremamente difficile. La " voce" non era sufficiente come Lei ben sapra'. Cordiali saluti
Qui è piu per la scuola sulla Uh - th-cam.com/video/pH13jobIwX4/w-d-xo.html
qualcuno le ha mai chiesto: PERCHE'?
Perché la U bene fatta ti da la verticalità del canto, cioè, la profondità e la punta, la U entra rimbalza nel appoggio del diaframma e esce pulita. Questa è la risposta che stai cercando.
Stesse cose diceva Kraus.
Veramente Kraus diceva di cantare tutte le vocali attraverso la "i", non la "u".
Tommaso Palermo
Non è vero .
il vecchio
Ero convinto che il Belcanto fosse creazione italiana... e che la lingua italiana avesse cinque vocali: a, e, i, o, u; ma l'adorabile soprano sembra abbia deciso di riformarle ed abbellirle con la pronuncia mista di suoni teutonici..
Ma che teutonici, per favore.
La Bulgaria non c'entra niente con l'aggetivo "teutonico".
E poi, foneticamente, le vocali sono 7 in italiano, non solo le 5 grammaticali.
Sia meglio informato, prima di condividere opinioni azzardate.
Grazie.
Je
Per niente d'accordo....non siamo tutti uguali, si pensi ad Alfredo Kruas.
+Ilvermibaleno infatti la Kaba non era un granchè... c.v.d.
(diversamente da Kraus, GLV, Callas, ecc)
difatti dice che è una cosa personale. kraus era.un tenore lirico leggero al quale, nella sua categoria è più facile cantare con i suoni aperti negli acuti. ma tutti bene o male nel centro usano la u/o altrimenti s spinge su posizioni larghe e tutti cantano come gli sfascioni di oggi
Ti spiego, questo metodo, che tutti grandi lo hanno utilizzato, è un metodo che funziona con quasi tutti, la U bene fatta ti da la verticalità del canto, cioè, la profondità è la punta, la U entra rimbalza nel appoggio del diaframma e esce pulita.
La U ti apre la gola, cioè ti libera il suono. Per esempio, Kraus per natura aveva la gola già aperta, la Freni è un altro esempio di gola aperta per natura.
Invece, Maria Callas non aveva una tecnica perfetta, si sente a una rigidità piccola nella gola.
Lauri Volpi, aveva una tecnica un po' particolare, non così lontana di questa che se spiegha in questo video.
Armida Rossini
durante la sua lunghissima carriera Alfredo Kraus non ha cantato mai con ''i suoni aperti'' come pretende Lei ,e' un fatto !
Ciao,
questo è un estratto di un video da me elaborato e pubblicato a Gennaio 2015, che hai ricaricato sul tuo canale senza averne il consenso. Ti pregherei gentilmente di eliminarlo, altrimenti dovrò fare segnalazione per violazione di copyright.
+Stecco Max era apparso su RAI 3, pensavamo che interessasse divulgare una affermazione pubblica di una celebre cantante come la Kabaivanska, ma evidentemente in Italia ognuno deve e pretende di avere i diritti degli altri, non c'è problema vorrà dire che nel caso lo ripubblicheremo direttamente dalla trasmissione registrata su VHS dalla Tv pubblica, ma non vediamo il senso di ciò, in quanto si dovrebbe capire in Italia che si deve lavorare assieme per lo scopo comune della qualità dell'arte che ormai invece anche per i vari orticelli provinciali e le varie lotte ridicole tra i singoli è in completo declino... qui si voleva solo rendere più semplice diffondere il punto dalle riprese Rai in cui la Kabaivanska afferma ciò che spiega sulla U, niente di più, ma evidentemente gli italiani non sono intelligenti e continuano le assurde guerre per risplendere nel loro singolarismo... con questo sistema avete già fallito in partenza qualsiasi tipo di lavoro artistico
Ior Tredici Ior Tredici, vorrei solo precisare che il video di cui si tratta e' un estratto del video RAI 3 sul quale e stato fatto un personale lavoro di elaborazione, selezione e sottotitolatura: per questo trovo scorretto riproporlo cosi' come e' stato da me modificato, integrato e pubblicato. Se desideri divulgare la lezione della Kabaivanska dovresti avere l' accortezza di pubblicare il video RAI 3 nella sua versione originale.
segnala questo cazzo, imbecille. Anzitutto, nessuna remora né pietà per la RAI che fa pagare il canone, secondo, questo è un video informativo ed educativo la cui divulgazione deve essere incoraggiata, specie per chi vive all'estero e non può guardare le trasmissioni rai. Per cui, vai a fare in culo, non rompere il cazzo, cacati in mano e prenditi a schiaffi
Denya Gantenbein una donzella
Basta respirare bene sul diaframma e aprire la gola...il resto sono fesserie!!!
si certo e le posizioni, il suoni tutti nelle stesse posizioni, preparare gli intervalli, il passaggio di registro tutte minchiate. Ha parlato il saggio.
Non sono un saggio...credo che aprire bene la gola (a sbadiglio) e appoggiare il fiato sul diaframma,(muovendolo)...il più è fatto!!! Si può cantare qualsiasi opera...il resto lo lascio a lei...le posizioni il passaggio di registro ecc ecc...certo sono cose importanti,ma vengono facendo quello che ho scritto!!! cordiali saluti
Insomma, mi viene la voglia di sentirla cantare.
Queste semplificazioni possono andare bene per chi ha la voce già naturalmente impostata. Innanzitutto le ricorderei una cosa di anatomia base: il diaframma è un muscolo che funziona a riflesso e non si può "dargli dei comandi". Quando pensiamo di "dare un colpo di diaframma" o altro semplicemente muoviamo dei muscoli circostanti. Esso funziona da solo quando gli abilitiamo lo spazio intorno. Un altro punto è che una gola spalancata non comporta automaticamente una fonazione giusta; è una cosa molto individuale. Poi ricordiamoci che la Kabaivanska - pur avendo fatto una carriera prevalentemente con le opere ottocentesche e del verismo - dimostra qui una tecnica molto più antica, dell'era quando la nobiltà e la bellezza del suono furono la cosa fondamentale, quando il diapason non era tirato alle stelle e quando gli strumenti non ebbero la potenza degli strumenti moderni. Emettere i suoni sguaiati da cantante di provincia in un'opera verista non è proprio una buona base tecnica... né la sono i consigli tecnici semplificati.
Docteur Miracle se ti va possiamo condividere ognuno le nostre ricerche vocali assieme...dallo scambio s impara sempre