Grazie per i suoi podcast, li sto ascoltando tutti e sono molto interessanti. Se posso permettermi una piccola correzione... il libro di King è uscito in Italia nel 2001 per la Sperling&Kupfer nella splendida traduzione del compianto Tullio Dobner. Saluti e ancora grazie per il suo lavoro.
Ottimo davvero. Incoraggiante per me che pensavo di esser fatta a rovescio nel non programmare una storia. Verissimo che abbandonare una storia significa poi non trovarla interessante. Per me molto utili le tecniche contro lo scoraggiamento: in quest'ultimo anno ero caduta nell'abitudine di far leggere mentre scrivevo. Errore gravissimo. Grazie di tutto.
ll libro è uscito in italia nel 2001 NON LA PRIMA NEL 2015 2000 - On Writing Titolo originale: On Writing - A Memoir of the Craft (Ed. Scribner, 2000) Titolo italiano: On Writing - Autobiografia di un mestiere (Ed. Sperling & Kupfer, 2001) Traduzione italiana: Tullio Dobner
Grazie per questi preziosi consigli, solo che francamente non riesco proprio a comprendere il n. 28, infatti non riesco a capire come si possa scrivere con passione e di getto senza avere in mente un tema di fondo, uno scopo finale da raggiungere. Certamente nei miei allenamenti settimanali, alcune volte mi ritrovo a scrivere a ruota libera per poi incanalarmi senza volerlo verso un tema centrale ma in quei casi mi accorgo che sono meno potente, come a camminare senza meta. Non so, forse è una mia peculiarità...
Le sue lezioni sono mi sono state molto molto utili e di conseguenza mi sembra corretto ringraziarla e augurarle buon lavoro. Grazie ancora ......e complimenti. Avvolte ho letto di diversi autori i quali hanno impiegato anche anni e anni per scrivere un romanzo. Com'è possibile??? È il caso di David Foster Wallace o di Winslow e di molti altri. P.s. Non riesco a scrivere Con il computer. Sento il bisogno di usare carta e penna ...può essere un problema ??? Per quanto riguarda la paura ne ho molte .... Ancora complimenti e grazie.
Se può essere utile provo a fornire qualche elemento. Quanto ad opere che hanno richiesto anni, a volte decenni, per essere completate (e talvolta per restare incompiute 🙂), generalmentesi tratta di testi estremamente elaborati dal punto di vista stilistico . Flaubert, Joyce, e da noi Gadda e D'Arrigo sono i primi esempi che mi vengono in mente. Ci sono perfino autori che a distanza di tempo hanno riscritto da cima a fondo opere già pubblicate, ed anche di successo. Pensa ad Henry James, Balzac, il nostro Raffaele La Capria. Quanto all'utilizzo del PC, per millenni se ne è fatto a meno 🙃. Per cui è pienamente legittimo continuare a farlo.Ci sono grandi autori che ancora scrivono a macchina ,stranamente in prevalenza americani: DeLillo, McCarthy, Auster. E lo stesso King ha usato a lungo la stilografica.
complimenti per la chiarezza. Sono solo all'inizio dell'inizio... e avrei una domanda: a tuo modo di vedere sarebbe meglio cominciare a scrivere senza avere una struttura di base, oppure comincuare a scrivere solo dopo averne creata una con i classici punti di svolta, mid point, ecc? Grazie
Per esperienza ti posso dire che la maggior parte delle persone che vogliono provare a scrivere lo fanno senza avere una struttura, ma poi questa mancanza si "paga", nel senso che bisogna tornare indietro a sistemare e non è sempre facile. All'inizio, però, se non hai mai lavorato a una progettazione narrativa seria, potresti trovarlo difficile e potresti sentirlo come un lavoro "freddo" che ti fa perdere la spinta creativa della scrittura. Vai dunque per gradi: scrivi quello che ti viene, come ti viene, senza limitarti/autocensurarti, e nel frattempo comincia a studiare le tecniche narrative. Buona scrittura! :)
Penso che anche in lingua italiana il libro fosse disponibile ben prima del 2015, direi una decina di anni prima. In questo momento non ho a portata di mano la mia copia per verificare l'anno preciso.
Sul far leggere le proprie bozze agli altri, la mia opinione è che bisogna scegliere le persone giuste: dovrebbe essere il tipo di persona che ti dice onestamente cosa gli piace o meno senza ipocrisie, che ama la lettura e che ha un po' di sale in zucca. Per avere una opinione basta far leggere solo il primo capitolo, non l'intero libro, che sarebbe troppo dispersivo per questo fine.
Ciao ti sto seguendo da un po sei molto brava e lavori bene. A me S.K. non piace. Avrei preferito leggere i consigli di altri scrittori che ritengo molto piü capaci di lui. E poi da uno che utilizza team di ghostwriters per scrivere interi pezzi di libro che cosa mi devo aspettare?
Grazie per ogni video e podcast tutti interessanti e devo ammettere che questo è un metodo chiarissimo grazie anche a Stephen King ❤ buona serata ❤
Le tue lezioni sono davvero interessanti. Grazie.
Grazie per i suoi podcast, li sto ascoltando tutti e sono molto interessanti. Se posso permettermi una piccola correzione... il libro di King è uscito in Italia nel 2001 per la Sperling&Kupfer nella splendida traduzione del compianto Tullio Dobner. Saluti e ancora grazie per il suo lavoro.
Lezione preziosa e gradevole grazie di cuore
Interessante e stimolante. girovagando senza meta , mi sono imbattuto nel tuo lavoro. mi piace. penso che ascolterò tutti gli episodi. Grazie e ciao
Ottimo davvero. Incoraggiante per me che pensavo di esser fatta a rovescio nel non programmare una storia. Verissimo che abbandonare una storia significa poi non trovarla interessante. Per me molto utili le tecniche contro lo scoraggiamento: in quest'ultimo anno ero caduta nell'abitudine di far leggere mentre scrivevo. Errore gravissimo. Grazie di tutto.
Verissimo.
Ottimo video brava continua senza fermarti
Grazie!
grazie, sei bravissima
ll libro è uscito in italia nel 2001 NON LA PRIMA NEL 2015
2000 - On Writing
Titolo originale: On Writing - A Memoir of the Craft (Ed. Scribner, 2000)
Titolo italiano: On Writing - Autobiografia di un mestiere (Ed. Sperling & Kupfer, 2001)
Traduzione italiana: Tullio Dobner
Grazie per questi preziosi consigli, solo che francamente non riesco proprio a comprendere il n. 28, infatti non riesco a capire come si possa scrivere con passione e di getto senza avere in mente un tema di fondo, uno scopo finale da raggiungere. Certamente nei miei allenamenti settimanali, alcune volte mi ritrovo a scrivere a ruota libera per poi incanalarmi senza volerlo verso un tema centrale ma in quei casi mi accorgo che sono meno potente, come a camminare senza meta.
Non so, forse è una mia peculiarità...
Le sue lezioni sono mi sono state molto molto utili e di conseguenza mi sembra corretto ringraziarla e augurarle buon lavoro. Grazie ancora ......e complimenti. Avvolte ho letto di diversi autori i quali hanno impiegato anche anni e anni per scrivere un romanzo. Com'è possibile??? È il caso di David Foster Wallace o di Winslow e di molti altri. P.s. Non riesco a scrivere Con il computer. Sento il bisogno di usare carta e penna ...può essere un problema ??? Per quanto riguarda la paura ne ho molte .... Ancora complimenti e grazie.
Se può essere utile provo a fornire qualche elemento. Quanto ad opere che hanno richiesto anni, a volte decenni, per essere completate (e talvolta per restare incompiute 🙂), generalmentesi tratta di testi estremamente elaborati dal punto di vista stilistico . Flaubert, Joyce, e da noi Gadda e D'Arrigo sono i primi esempi che mi vengono in mente. Ci sono perfino autori che a distanza di tempo hanno riscritto da cima a fondo opere già pubblicate, ed anche di successo. Pensa ad Henry James, Balzac, il nostro Raffaele La Capria. Quanto all'utilizzo del PC, per millenni se ne è fatto a meno 🙃. Per cui è pienamente legittimo continuare a farlo.Ci sono grandi autori che ancora scrivono a macchina ,stranamente in prevalenza americani: DeLillo, McCarthy, Auster. E lo stesso King ha usato a lungo la stilografica.
complimenti per la chiarezza. Sono solo all'inizio dell'inizio... e avrei una domanda: a tuo modo di vedere sarebbe meglio cominciare a scrivere senza avere una struttura di base, oppure comincuare a scrivere solo dopo averne creata una con i classici punti di svolta, mid point, ecc? Grazie
Per esperienza ti posso dire che la maggior parte delle persone che vogliono provare a scrivere lo fanno senza avere una struttura, ma poi questa mancanza si "paga", nel senso che bisogna tornare indietro a sistemare e non è sempre facile.
All'inizio, però, se non hai mai lavorato a una progettazione narrativa seria, potresti trovarlo difficile e potresti sentirlo come un lavoro "freddo" che ti fa perdere la spinta creativa della scrittura. Vai dunque per gradi: scrivi quello che ti viene, come ti viene, senza limitarti/autocensurarti, e nel frattempo comincia a studiare le tecniche narrative.
Buona scrittura! :)
@@Libroza grazie. il tuo lavoro è una vera e propria spinta motivazionale. a cominciare dalla musichetta iniziale! Grazie ancora
Penso che anche in lingua italiana il libro fosse disponibile ben prima del 2015, direi una decina di anni prima. In questo momento non ho a portata di mano la mia copia per verificare l'anno preciso.
Sul far leggere le proprie bozze agli altri, la mia opinione è che bisogna scegliere le persone giuste: dovrebbe essere il tipo di persona che ti dice onestamente cosa gli piace o meno senza ipocrisie, che ama la lettura e che ha un po' di sale in zucca. Per avere una opinione basta far leggere solo il primo capitolo, non l'intero libro, che sarebbe troppo dispersivo per questo fine.
grazie
Per non saper né leggere, né scrivere (ok, non potevo esimermi dal dirlo) l'ho appena ordinato: grazie del consiglio.
Brava
Consiglio n.18 non provare a creare una trama, questa si paleserà da sola .... se ti chiami Stephen King ... 😁
Ciao ti sto seguendo da un po sei molto brava e lavori bene. A me S.K. non piace. Avrei preferito leggere i consigli di altri scrittori che ritengo molto piü capaci di lui. E poi da uno che utilizza team di ghostwriters per scrivere interi pezzi di libro che cosa mi devo aspettare?