Buongiorno professore é sempre un grande piacere seguirla! Glielo dico da ex imprenditore di una aziendina di 50/60 dipendenti che ho dovuto dirigere da giovanissimo( appena diplomato),essendo proprietà familiare. Per gli imprenditori andare al sodo é questione di sopravvivenza industriale. E lei é un mago in questo. Ogni argomento va trattato con rispetto e impegno , si tratti effetto fotoelettrico o teoria dei campi....Grazie un caro saluto e grazie perché umanamente risponde a tutti , abbassandosi al livello di conoscenza di ciascuno. Davvero ammirevole!
Bellissima spiegazione. Che tra l'altro insegna, nella sua storia, quanto i nostri paradigmi, spesso legati alla nostra comune percezione del mondo, influenzino i giudizi su teorie nuove ed apparentemente sconclusionate. Molto importante è farsi una solida base logica e matematica su cui ragionare ... la logica oltrepassa i limiti dell'animale che siamo 🙂
Buongiorno professore. Chiedo scusa subito per la mia ignoranza... Volevo chiederle un chiarimento se possibile (o alla comunity). La frequenza specifica del fotone è dovuta ad una sua vibrazione intrinseca (quindi energia che vibra localmente nel "pacchetto" o Quanto) o è legata alla sua velocità nello spazio , o altro da me non preso in esame? Grazie in anticipo 😅
Buongiorno sig. Zanatta. La frequenza dei fotoni non dipende dalla velocità perché la velocità dei fotoni nello spazio è la velocità della luce (costante universale). Dipende invece dalla sorgente emettitrice e nel campo del visibile è correlata al colore del fotone stesso (rosso bassa frequenza, blu-viola alta frequenza). Spero di aver interpretato bene la sua domanda
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu Buongiorno Professore e grazie intanto per avermi risposto. Mi sono espresso male con "velocità"; intendevo velocità di spin, ma probabilmente è costante pure questa 😅. Io volevo sapere, essendo la frequenza un'oscillazione nel tempo, cosa effettivamente "oscilla" nel fotone... E lui che oscilla nello spazio o "qualcosa" nel "pacchetto" internamente? O sono tutti i fotoni insieme che oscillano alla frequenza impressa dalla sorgente? O sono lontanissimo dalla spiegazione fisica? Grazie ancora.
Complimenti professore per la chiarezza. tuttavia mi rimane un dubbio, ma mentre immagino che il numero degli elettroni strappati sia in relazione con la corrente misurata dall'amperometro non mi è chiaro come si misura l'energia cinetica dell'elettrone o come si esplica sperimentalmente, oppure può essere solo misurata come differenza tra le energie e quindi aumenta e diminuisce con il variare della frequenza della luce? grazie cristian
@@cristiannoseda6993 ma grazie a Lei per il commento. Spero di ritrovare un po' di tempo libero per entrare più nei dettagli e rispondere magari con una videolezione anche alla sua curiosità. Un saluto
Veramente affascinante la natura , i suoi misteri iilgenio di coloro che li hanno studiati e capiti. Mi trovo ad osservare la linea rossa del tempo che scorre del video sperando che si allunghi
Ottima spiegazione, come sempre! 👏🏻 Un solo dubbio: può essere che nel disegno relativo all'esperimento di Lenard siano invertiti i segni (+) e (-) del generatore di tensione? Perché, così come sono, non mi torna...
Anche nella meccanica classica spesso si tende a confondere i due concetti di energia e potenza. Nella luce si tende a credere che un'elevata potenza della sorgente luminosa e quindi dell'intensità luminosa, sia equivalente ad una maggiore energia rilasciata. Questo perché l'effetto fisico percepito é un aumento di temperatura che però è la conseguenza di un aumento di "vibrazione" dei fotoni, non di una elevata energia per singolo fotone come accade con la variazione della frequenza.
Se la pendenza della retta è la costante di Plank, visto il suo valore piccolissimo, non sarebbe stato corretto disegnare tali rette con pendenze pressoché nulle, cioè quasi orizzontali?!?
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu La ringrazio per la cortese e solerte risposta. Ho rivisto il video ed avevo evidentemente frainteso. Perdoni la sciocca domanda.
Professore sono un ragazzo di 25 anni... Ormai è da un po' che la seguo. Da sempre la fisica mi ha attratto sin da piccolo ma la paura per la matematica non mi ha fatto prendere questa strada in precedenza. Lei consiglia a persone della mia età di iscriversi ad un corso triennale in fisica? Lei quando ha iniziato a capire che era un appassionato di fisica? E quanti sacrifici e impegno ha messo a riguardo?
caro Alessandro. Comincio col dirti che 25 anni non sono mica tanti: puoi fare quello che vuoi, hai tutta la vita davanti (hai presente la canzone "si può fare" di Branduardi?). Detto questo per quanto riguarda la fisica: tutto dipende dal perchè. Chiediti perchè, qual è lo scopo di fare fisica? Se è per tuo piacere personale, fallo senza indugio. Se è per fare carriera nell'ambito della fisica, allora diventa più difficile, perchè alla tua età moti saranno già al dottorato di ricerca, se non oltre. Tuttavia di per sè non vuol dire niente, se ti senti di farlo, troverai sicuramente una tua strada. Certo la matematica conta, non ti nego che devi conoscerla e bene. Ma anche su quello non è così tardi come puoi pensare: serve molta umiltà e pazienza e soprattutto devi trovare un insegnante che ti sostenga nei momenti critici, una guida che ti dia anche solo una piccola mano. Per il resto puoi sempre provare e poi cambiare idea, lascia perdere la paura, la passione vincerà qualsiasi paura non dubitare. Per quanto mi riguarda io ero indeciso sulla strada da prendere all'università. Sicuramente le facoltà scientifiche, soprattutto fisica e ingegneria, sono davvero toste, richiedono sacrificio e dedizione e a volte rischiano di alienarti. Ma ti dirò la verità, ho cominciato ad amare la fisica una ventina d'anni fa, e dopo 6-7 esami di fisica! Ti sembrerà strano ma, a parte fisica II (elettromagnetismo e quantistica), il resto della fisica mi lasciava perplesso. Quando ho cominciato ha insegnarla, lì è scattato l'amore, tutto quello che avevo studiato prendeva piano paino forma e ho cominciato ad apprezzare una frase che mi ronzava in testa: "tutto è fisica". Poi ho studiato filosofia, specialmente gli antichi greci, e tutto mi si è chiarito. Ma ognuno ha la sua strada, quindi costruisci la tua con coraggio! Un caro saluto
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu grazie professore per la sua celere risposta. Le sue parole mi saranno sicuramente di aiuto nel prendere una decisione se intraprendere o meno questa carriera. Sa, magari non conoscendo bene la matematica potrei sempre prendere spunto Faraday :) Sarebbe molto interessante anche ascoltarla mentre parla della filosofia greca... Infatti ho notato che ha già citato Democrito e Leucippo. Continuerò a guardare il resto dei suoi video con passione cercando anch'io di capire il "perché" di tutto ciò. Grazie
Buongiorno Professore, mi permetto di segnalarle quello che è chiaramente un lapsus e che non inficia assolutamente la bontà del suo video. Lo faccio solo perché vedo che nelle informazioni iniziale non è riportata nessuna errata corrige in merito. Circa al min 25 lei mostra il fatto che l' equazione che mette in relazione le tre energie in gioco (quella cinetica dell' elettrone, del fotone e quella di estrazione) sia in pratica del tipo di primo grado con termine noto "q" ----> y = mx + q. Niente di più corretto. Quando poi riporta l' equazione in questione scrive: Energia dell' elettrone = Energia del fotone + Energia di estrazione. Naturalmente quel segno "+" è in realtà un meno, come peraltro da lei correttamente riportato circa 3 minuti prima. D' altronde perché la retta intersechi l' ordinata nel semispazio negativo la "q" deve esser per forza negativa. Ovvio trattarsi di un lapsus dovuto al riporto "secco" delle funzione generica precedente. Come dicevo, oltre a non diminuire la brillantezza della sua lezione, questo non diminuisce nemmeno un pò la mia ammirazione per Lei ed il suo lavoro. Un saluto aurelio tontini P.S. Stamattina mi sono svegliato con un forte torcicollo. Non escludo che possa aver detto qualche stupidaggine. Nel caso lascio a Lei il compito di eliminare il mio post. Grazie
Sig. Tontini la ringrazio per la precisazione del mio lapsus e di avermelo segnalato, è, come lei dice, un mio errore. Le auguro una pronta guarigione dal torcicollo! Un caro saluto
sto componendo in questi giorni l'elaborato di maturità al liceo scientifico e questi video mi stanno dando un grandissimo aiuto. COMPLIMENTIIIIII ❤️❤️❤️
Non fa una piega, o come rendere semplice e piano il racconto di come si giunse a stabilire che l'energia è quantizzata. Una spiegazione che procede quanto dopo quanto, come un giallo dove si deve scoprire l'assassino ..
mi scusi prof. (forse mi sbsglio) , ma nel disegno al min. 8.26 c'è qualcosa che non capisco : cosa ci fà un generatore? mi sembrerebbe più corretto un utilizzatore.
probabilmente il generatore server per creare un campo elettrico sotto il cui influsso gli elettroni sono diretti verso il collettore ed essere quindi rilevati dall'amperometro. Senza generatore non tutti gli elettroni sarebbero andrebbero al collettore ed, una volta arrivati non è detto che sarebbero diretti verso il l'amperometro (essendo tolti dalla piastra di sinistra questa si carica positivamente). IL segno dei poli del generatore invece mi lascia perplesso.
No, sig. Mamone, perchè nel legame metallico si ha la sovrapposizione degli orbitali atomici di ogni atomo che implica la formazione di una nube di elettroni che così sono liberi di spostarsi tra gli atomi. Il che significa che è impossibile stabilire il livello energetico dell'ettrone che salta
Effetto fotoelettrico attivando la proteina G attraverso la luce. I citocromi hanno diversi livelli di assorbimento alla luce. I miei colleghi pensano di attingere quanto più energia attraverso fotoni ma sbagliano perchè provocano una reazione tensoattiva. L'emzima MPO è detto anche verdoperossidasi.
Complimenti professore, ogni volta video sempre più interessanti, un solo appunto, 0,7 x10 alla meno 15 non è la frequenza del viola, ma di un infrasuono esageratamente basso, (troppo basso) .
Chiedo venia sig. Grossi! il risultato è 10 alla + 15 Hz (che corrisponde al viola)! Ho fatto un errore di segno, di quelli per cui rimprovero i miei allievi ahahaha. Grazie per la segnalazione!
Buongiirno Professore: é sempre un piacere ascoltarla ma, come ormai avrà capito (ed anch'io capisco qui, di me stesso) come nella lingua, anche in fisica mi piace astrarmi nella "poesia" ed allora, provoco una "domanda". Ho metabolizzato l'idea (mi corregga subito, se sbaglio) che anche l'elettrone ha una sua onda di trasporto e, la sua massa, altro non è che l'interferenza dell'onda col campo di Highs. Ma la sua esistenza è necessaria per creare legami atomici quindi molecole e dunque, la materia che ci circonda, comprese le lastre dell'esperimento. Detta così, la realtà materiale, è solo l'espressione di un interagire tra talune onde ed i campi su cui queste onde si muovono e ciò che a noi resta di percepibile (grazie ai nostri sensi) é la interpretazione della realtà dovuta alla nostra interconnessione neurale. Così, vediamo, ciò che la luce ci consente di elaborare con la vista; ciò che tocchiamo é ciò che gli atomi che compongono le cose trasmettono ai nostri atomi che compongono quelle cose; lo spostamento delle onde acustiche viebe elaborato dal nostro udito... Insomma, ciascun essere vivente sembrerebbe essere, così, caratterizzato, da un modello interpretatvo di interazione delle energie che mantengono in equilibrio il nostro universo e ciò che distingue un uomo da un animale o da una pianta, é il livello di interpretazione dell'universo ovvero é il migliore livello di interazione tra le energie che ci riguardano direttamente e tutto ciò che "non" ci appartiene, ma nel quale siamo immersi. Siamo una sorta di computer evoluti ed il livello di evoluzione dell'uomo, rispetto alle altre soecie viventi, sembra quello più elevato. Vengo al punto. Se tutto è onda, con capacità d'interagire con i campi o con altre onde, in realtà, anche l'elettrone non nasce come particella e dunque, la sua esistenza è presente nell' energia che trasporta e non nella massa che lo. manifesta al nostro percepibile. Ora, modificando l'impostazione iniziale e quindi, partendo dal presupposto che l'onda luminosa manifesta, anch'essa, la sua presenza, con i fotoni (privi di massa) non potrebbe essere che in realtà, gli elettroni che "escono" dalla piastra, in direzione dell'altra piastra, siano, invece, il manifestarsi dell'interferenza tra l'onda di luce e l'onda dell'atomo con la quale la luce interagisce? Volgarmente, anziché pensare all'ellettrone come "pallina" periferica che si distacca dalla periferia atomica, grazie alla spinta energetica del fotone, sia proprio il fotone stesso (amassico) che interferisce con l' orbita energetica dell'atomo che lambisce, dando luogo ad una sorta di rimbalzo sulla piastra ed essendo attratto dall'anodo, anziché seguire una traiettoria ottica, devia il suo normale percorso fisico? Insomma, tutto é energia, l'energia si sposta come onda, si manifesta come fotone ed il suo interagire con i campi nei qualli tutto fluttua, manifesta l'energia stessa, sottoforma di quanti di energia ovvero, particelle, che danno esistenza alla materia. Se vogliamo, la materia non esiste, ma é solo espressione fisica dell'energia di cui siamo fatti (compreso i nostri sentimenti - la nostra anima - che sono più reali del re! e che manifestano la nostra presenza nelle nostre azioni) e tutto é in divenire: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Buona domenica.
Sig. Fontana le sue idee sono sempre più evolute. Direi che un fisico quantistico specializzato in teoria a loop risponderebbe pressappoco come lei! Personalmente concordo abbastanza con quello che scrive anche se ho ancora le mie riserve sull'eccesso interpretativo di queste teorie. In particolare, e qui le mando un messaggio di riflessione, non sono mai d'accordo riguardo le analogie coi computer. Credo che siano uno dei grandi limiti interpretativi della realtà, anche se usatissime, perché sono miopi quanto la nostra società e incastrati in una visione parziale, disumana e mitizzata della scienza contemporanea (che peraltro rischia di prendere proprio questa piega). Lei fa eccezione perché la sua visione poetica le rende capace di vedere oltre, dubito invece che un fisico quantistico troppo addentro la sua materia sia in grado di dare una lettura profonda come la sua. Ma forse il mio è un pregiudizio. Complimenti comunque è grazie del commento
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu grazie a Lei, compresa la comprensione (scusi il gioco di parole) umanista del mio concetto (a loop? 🤔... dovrò approfondire). Anche per me non siamo computer ed il computer per me è (e resta!!!) un esempio: credo che agli occhi di Colui che ha fatto il mondo, valgo molto di più (ma non voglio offendere il pensiero di chi non crede e quindi qui mi fermo). Però - mi consenta - non ha risposto alla domanda che gli avevo fatto. In parole povere, é certo che siano davvero gli elettroni (palline) che si staccano da una piastra (orbitali) e raggiungono l'altra? é da escludere che siano i fotoni che intrragendo con la piastra, si massifichino in elettroni e rimbalzino sulla piastra venendo attratti dall'altra? se nell'esperimento non si attiva la differenza di potenziale che "respinge" gli elettroni, quel raggio di luce che fine fa?
@@giovannino1962 ah sì pensavo di averlo scritto; il suo modello e quello delle palline descrivono entrambi benissimo il fenomeno. Il suo poi estende il concetto ad altri effetti ma nel 1905 non si poteva pretendere di più!
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu scusi se insisto sulla domanda e su questo concetto, certo, aveva già risposto. È malposta la domanda. Più che sulla teoria della mia domanda (ma credo che il riferimento al 1905 é già una risposta: andava bene allora) vorrei sapere se qui ed ora, sia assodato, conclamato ed accertato che le famose "palline" sono le stesse che giravano attorno agli atomi del metallo e l'energia luminosa é servita solo a farli staccare dal loro atomo: in definitiva la mia "poesia" va trattata solo come una lirica, ormai da declamare ma non da applicare ai casi concreti.
forse ho capito.. bisogna creare la differenza di potenziale per permettere agli elettroni di "staccarsi " dalla piastra "illuminata" e viaggiare verso l'altra.
esattamente, o meglio tengo la ddp in modo che gli elettroni staccati dalla piastra a causa della luce incidente non viaggino sparpagliati ma siano attratti dal collettore (anodo) e quindi la corrente possa fluire poi nel circuito
Ho fatto una stupida scoperta nel 1977 da bambino 12 enne, da un semplice (chiodo) OA85 un diodo a baffo di gatto al (anodo) tungsteno e germanio saldato sul reoforo con lo stagno che è il catodo, che alimentandolo a 9V inversamente si è illuminato come una lampadina da 75 W, tutto racchiuso da un cilindro in vetro, al confronto dei LED del 1962 si mostravano pallidi fatti con silicio drogato con arsenico e gallio e contatti e substratto in argento o oro e ora in alluminio che fa da specchio e la capsula fa da lente plastica anti riciclo, la cosa divertente :( e che nel 2010 gli scienziati scoprano il silicio e germanio drogati di stagno si illumina meglio e si fanno pure i migliori LASER a diodi a semiconduttori e si abbattono pure costi e inquinamento, fatta presente questa bella notizia del 1977 ben 44 anni dopo, non sanno che rispondere se hai la laurea al Faggin o al Oliver Twist.
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu è cmq un azzardo. Se no Heißemberg si offende. Come lo si spiega il principio che ha scoperto lui, se non con un essere ludopatico..? Uffa, sto facendo troppe domande. Ma toglietemi il telefono dalla mani
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu oppure posso rispondere così ad Einstein: " Dio non gioca a dadi con noi ". - beh, allora sarà una partita di poker! Perché è sempre lì che mescola le carte 😂😂😇
no no...Dio gioca ai dadi. Come tutti gli déi del resto. Non fanno altro. Ecco perché il dio é sempre assorto e indifferente. E se tirano piú di due dadi, la somma delle facce gli fa sempre ... Infinito!( Barano....?) Mah... E se ne tirano solo uno? Meglio tacere: é il nostro dado personale. Finché rotola ridiamo...Ma quando si ferma...meglio non guardare!!!! Ma noi ce ne freghiamo... Orsú! Che c'entra con la fisica? Niente! Ma mi piacciono i dadi. Soprattutto i knhorr!!
@@massimobertini9510 posso provare a fare chiarezza: siccome dio onnipotente, per vedere soddisfatto la sua unica volontà necessitava solo del libero arbitrio, ha delegato nella libertà il suo spirito di onnipotenza. Quindi ci sarà sempre disordine perché è necessario alla comprensione. E cioè alla spontanea formazione dell'ordine nel bel mezzo del caos. Il disordine è necessario all'ordine emergente. Che però non è detto che si formi ovunque..
Buongiorno professore é sempre un grande piacere seguirla!
Glielo dico da ex imprenditore di una aziendina di 50/60 dipendenti che ho dovuto dirigere da giovanissimo( appena diplomato),essendo proprietà familiare. Per gli imprenditori andare al sodo é questione di sopravvivenza industriale. E lei é un mago in questo. Ogni argomento va trattato con rispetto e impegno , si tratti effetto fotoelettrico o teoria dei campi....Grazie un caro saluto e grazie perché umanamente risponde a tutti , abbassandosi al livello di conoscenza di ciascuno. Davvero ammirevole!
Bravo Professore, semplice e bella spiegazione anche per i profani.
Bellissima spiegazione.
Che tra l'altro insegna, nella sua storia, quanto i nostri paradigmi, spesso legati alla nostra comune percezione del mondo, influenzino i giudizi su teorie nuove ed apparentemente sconclusionate.
Molto importante è farsi una solida base logica e matematica su cui ragionare ... la logica oltrepassa i limiti dell'animale che siamo 🙂
Bravo, bravo, bravo. Finalmente uno che spiega, non racconta!
prof una domanda, al minuto 25:40 Eel = Ef + Wf ma poco prima era Eel = Ef - Wf
sì mi scuso per il lapsus. L'equazione corretta è la seconda col segno meno per la Wf
Un bellissimo video che chiarisce tanti piccoli dubbi. Complimenti.
straordinaria spiegazione, mille complimenti professore!!
Buongiorno professore. Chiedo scusa subito per la mia ignoranza...
Volevo chiederle un chiarimento se possibile (o alla comunity).
La frequenza specifica del fotone è dovuta ad una sua vibrazione intrinseca (quindi energia che vibra localmente nel "pacchetto" o Quanto) o è legata alla sua velocità nello spazio , o altro da me non preso in esame? Grazie in anticipo 😅
Buongiorno sig. Zanatta. La frequenza dei fotoni non dipende dalla velocità perché la velocità dei fotoni nello spazio è la velocità della luce (costante universale). Dipende invece dalla sorgente emettitrice e nel campo del visibile è correlata al colore del fotone stesso (rosso bassa frequenza, blu-viola alta frequenza). Spero di aver interpretato bene la sua domanda
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu Buongiorno Professore e grazie intanto per avermi risposto. Mi sono espresso male con "velocità"; intendevo velocità di spin, ma probabilmente è costante pure questa 😅. Io volevo sapere, essendo la frequenza un'oscillazione nel tempo, cosa effettivamente "oscilla" nel fotone... E lui che oscilla nello spazio o "qualcosa" nel "pacchetto" internamente? O sono tutti i fotoni insieme che oscillano alla frequenza impressa dalla sorgente? O sono lontanissimo dalla spiegazione fisica? Grazie ancora.
Complimenti professore per la chiarezza. tuttavia mi rimane un dubbio, ma mentre immagino che il numero degli elettroni strappati sia in relazione con la corrente misurata dall'amperometro non mi è chiaro come si misura l'energia cinetica dell'elettrone o come si esplica sperimentalmente, oppure può essere solo misurata come differenza tra le energie e quindi aumenta e diminuisce con il variare della frequenza della luce? grazie cristian
principalmente è proprio come ha intuito Lei: si misura la differenza di energia
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu grazie per il tempo dedicatomi.
@@cristiannoseda6993 ma grazie a Lei per il commento. Spero di ritrovare un po' di tempo libero per entrare più nei dettagli e rispondere magari con una videolezione anche alla sua curiosità. Un saluto
Bravissimo a spiegare! Complimenti
grazie!
Che meravigliosa spiegazione!!!GRAZIE!!!
Veramente affascinante la natura , i suoi misteri iilgenio di coloro che li hanno studiati e capiti. Mi trovo ad osservare la linea rossa del tempo che scorre del video sperando che si allunghi
Ottima spiegazione, come sempre! 👏🏻
Un solo dubbio: può essere che nel disegno relativo all'esperimento di Lenard siano invertiti i segni (+) e (-) del generatore di tensione? Perché, così come sono, non mi torna...
Caspita sì! Ho invertito il + col - grazie mille per la segnalazione! Lo metterò in descrizione. Complimenti per l'attenzione!
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu m lo
Anche nella meccanica classica spesso si tende a confondere i due concetti di energia e potenza.
Nella luce si tende a credere che un'elevata potenza della sorgente luminosa e quindi dell'intensità luminosa, sia equivalente ad una maggiore energia rilasciata.
Questo perché l'effetto fisico percepito é un aumento di temperatura che però è la conseguenza di un aumento di "vibrazione" dei fotoni, non di una elevata energia per singolo fotone come accade con la variazione della frequenza.
giusta e pertinente osservazione. Grazie
Se la pendenza della retta è la costante di Plank, visto il suo valore piccolissimo, non sarebbe stato corretto disegnare tali rette con pendenze pressoché nulle, cioè quasi orizzontali?!?
Fantastica lezione fantastici scienziati con il super Einstein
arrivo tardi, ma ho una domanda lo stesso. Come fanno in“fotoelettroni“ a viaggiare più lentamente o più velocemente? Non viaggiano a C e basta?
Attenzione I fotoelettroni sono elettroni che interagiscono con i fotoni, non sono fotoni! Dunque NON viaggiano a c
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu La ringrazio per la cortese e solerte risposta. Ho rivisto il video ed avevo evidentemente frainteso. Perdoni la sciocca domanda.
Simpatica spiegazione ;) Grazie!
Professore sono un ragazzo di 25 anni... Ormai è da un po' che la seguo. Da sempre la fisica mi ha attratto sin da piccolo ma la paura per la matematica non mi ha fatto prendere questa strada in precedenza. Lei consiglia a persone della mia età di iscriversi ad un corso triennale in fisica? Lei quando ha iniziato a capire che era un appassionato di fisica? E quanti sacrifici e impegno ha messo a riguardo?
caro Alessandro. Comincio col dirti che 25 anni non sono mica tanti: puoi fare quello che vuoi, hai tutta la vita davanti (hai presente la canzone "si può fare" di Branduardi?). Detto questo per quanto riguarda la fisica: tutto dipende dal perchè. Chiediti perchè, qual è lo scopo di fare fisica? Se è per tuo piacere personale, fallo senza indugio. Se è per fare carriera nell'ambito della fisica, allora diventa più difficile, perchè alla tua età moti saranno già al dottorato di ricerca, se non oltre. Tuttavia di per sè non vuol dire niente, se ti senti di farlo, troverai sicuramente una tua strada. Certo la matematica conta, non ti nego che devi conoscerla e bene. Ma anche su quello non è così tardi come puoi pensare: serve molta umiltà e pazienza e soprattutto devi trovare un insegnante che ti sostenga nei momenti critici, una guida che ti dia anche solo una piccola mano. Per il resto puoi sempre provare e poi cambiare idea, lascia perdere la paura, la passione vincerà qualsiasi paura non dubitare. Per quanto mi riguarda io ero indeciso sulla strada da prendere all'università. Sicuramente le facoltà scientifiche, soprattutto fisica e ingegneria, sono davvero toste, richiedono sacrificio e dedizione e a volte rischiano di alienarti. Ma ti dirò la verità, ho cominciato ad amare la fisica una ventina d'anni fa, e dopo 6-7 esami di fisica! Ti sembrerà strano ma, a parte fisica II (elettromagnetismo e quantistica), il resto della fisica mi lasciava perplesso. Quando ho cominciato ha insegnarla, lì è scattato l'amore, tutto quello che avevo studiato prendeva piano paino forma e ho cominciato ad apprezzare una frase che mi ronzava in testa: "tutto è fisica". Poi ho studiato filosofia, specialmente gli antichi greci, e tutto mi si è chiarito. Ma ognuno ha la sua strada, quindi costruisci la tua con coraggio! Un caro saluto
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu grazie professore per la sua celere risposta. Le sue parole mi saranno sicuramente di aiuto nel prendere una decisione se intraprendere o meno questa carriera. Sa, magari non conoscendo bene la matematica potrei sempre prendere spunto Faraday :)
Sarebbe molto interessante anche ascoltarla mentre parla della filosofia greca... Infatti ho notato che ha già citato Democrito e Leucippo. Continuerò a guardare il resto dei suoi video con passione cercando anch'io di capire il "perché" di tutto ciò. Grazie
Bravissimo 👏
e alla fine: chapeau! prof.!
Grazie della spiegazione ! Come si capisce/misura la velocità degli elettroni?
ottima domanda. Ci sono stati vari metodi, conto di spiegarli in una lezione apposita
Ma gli elettroni non vanno sempre alla velocità luce ?
Buongiorno Professore,
mi permetto di segnalarle quello che è chiaramente un lapsus e che non inficia assolutamente la bontà del suo video.
Lo faccio solo perché vedo che nelle informazioni iniziale non è riportata nessuna errata corrige in merito.
Circa al min 25 lei mostra il fatto che l' equazione che mette in relazione le tre energie in gioco (quella cinetica dell' elettrone, del fotone e quella di estrazione) sia in pratica del tipo di primo grado con termine noto "q" ----> y = mx + q.
Niente di più corretto.
Quando poi riporta l' equazione in questione scrive:
Energia dell' elettrone = Energia del fotone + Energia di estrazione.
Naturalmente quel segno "+" è in realtà un meno, come peraltro da lei correttamente riportato circa 3 minuti prima.
D' altronde perché la retta intersechi l' ordinata nel semispazio negativo la "q" deve esser per forza negativa.
Ovvio trattarsi di un lapsus dovuto al riporto "secco" delle funzione generica precedente.
Come dicevo, oltre a non diminuire la brillantezza della sua lezione, questo non diminuisce nemmeno un pò la mia ammirazione per Lei ed il suo lavoro.
Un saluto
aurelio tontini
P.S. Stamattina mi sono svegliato con un forte torcicollo.
Non escludo che possa aver detto qualche stupidaggine.
Nel caso lascio a Lei il compito di eliminare il mio post.
Grazie
Sig. Tontini la ringrazio per la precisazione del mio lapsus e di avermelo segnalato, è, come lei dice, un mio errore. Le auguro una pronta guarigione dal torcicollo! Un caro saluto
sto componendo in questi giorni l'elaborato di maturità al liceo scientifico e questi video mi stanno dando un grandissimo aiuto. COMPLIMENTIIIIII ❤️❤️❤️
Mi fa molto piacere! In bocca al lupo
Non fa una piega, o come rendere semplice e piano il racconto di come si giunse a stabilire che l'energia è quantizzata.
Una spiegazione che procede quanto dopo quanto, come un giallo dove si deve scoprire l'assassino ..
Grazie mille! Procedere quanto dopo quanto è bellissima
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu Grazie a lei!
mi scusi prof. (forse mi sbsglio) , ma nel disegno al min. 8.26 c'è qualcosa che non capisco : cosa ci fà un generatore? mi sembrerebbe più corretto un utilizzatore.
probabilmente il generatore server per creare un campo elettrico sotto il cui influsso gli elettroni sono diretti verso il collettore ed essere quindi rilevati dall'amperometro. Senza generatore non tutti gli elettroni sarebbero andrebbero al collettore ed, una volta arrivati non è detto che sarebbero diretti verso il l'amperometro (essendo tolti dalla piastra di sinistra questa si carica positivamente). IL segno dei poli del generatore invece mi lascia perplesso.
Si può verificare se l'energia di estrazione di un metallo sia come valore l'energia per far saltare l'ultimo elettrone di strato orbitale?
No, sig. Mamone, perchè nel legame metallico si ha la sovrapposizione degli orbitali atomici di ogni atomo che implica la formazione di una nube di elettroni che così sono liberi di spostarsi tra gli atomi. Il che significa che è impossibile stabilire il livello energetico dell'ettrone che salta
grazie come sempre
Effetto fotoelettrico attivando la proteina G attraverso la luce. I citocromi hanno diversi livelli di assorbimento alla luce. I miei colleghi pensano di attingere quanto più energia attraverso fotoni ma sbagliano perchè provocano una reazione tensoattiva. L'emzima MPO è detto anche verdoperossidasi.
Complimenti professore, ogni volta video sempre più interessanti, un solo appunto, 0,7 x10 alla meno 15 non è la frequenza del viola, ma di un infrasuono esageratamente basso, (troppo basso) .
Chiedo venia sig. Grossi! il risultato è 10 alla + 15 Hz (che corrisponde al viola)! Ho fatto un errore di segno, di quelli per cui rimprovero i miei allievi ahahaha. Grazie per la segnalazione!
Così abbiamo avuto l'occasione di farci una risata; complimenti ancora professore, appuntamento al prossimo video!
Buongiirno Professore: é sempre un piacere ascoltarla ma, come ormai avrà capito (ed anch'io capisco qui, di me stesso) come nella lingua, anche in fisica mi piace astrarmi nella "poesia" ed allora, provoco una "domanda".
Ho metabolizzato l'idea (mi corregga subito, se sbaglio) che anche l'elettrone ha una sua onda di trasporto e, la sua massa, altro non è che l'interferenza dell'onda col campo di Highs. Ma la sua esistenza è necessaria per creare legami atomici quindi molecole e dunque, la materia che ci circonda, comprese le lastre dell'esperimento.
Detta così, la realtà materiale, è solo l'espressione di un interagire tra talune onde ed i campi su cui queste onde si muovono e ciò che a noi resta di percepibile (grazie ai nostri sensi) é la interpretazione della realtà dovuta alla nostra interconnessione neurale. Così, vediamo, ciò che la luce ci consente di elaborare con la vista; ciò che tocchiamo é ciò che gli atomi che compongono le cose trasmettono ai nostri atomi che compongono quelle cose; lo spostamento delle onde acustiche viebe elaborato dal nostro udito...
Insomma, ciascun essere vivente sembrerebbe essere, così, caratterizzato, da un modello interpretatvo di interazione delle energie che mantengono in equilibrio il nostro universo e ciò che distingue un uomo da un animale o da una pianta, é il livello di interpretazione dell'universo ovvero é il migliore livello di interazione tra le energie che ci riguardano direttamente e tutto ciò che "non" ci appartiene, ma nel quale siamo immersi.
Siamo una sorta di computer evoluti ed il livello di evoluzione dell'uomo, rispetto alle altre soecie viventi, sembra quello più elevato.
Vengo al punto.
Se tutto è onda, con capacità d'interagire con i campi o con altre onde, in realtà, anche l'elettrone non nasce come particella e dunque, la sua esistenza è presente nell' energia che trasporta e non nella massa che lo. manifesta al nostro percepibile.
Ora, modificando l'impostazione iniziale e quindi, partendo dal presupposto che l'onda luminosa manifesta, anch'essa, la sua presenza, con i fotoni (privi di massa) non potrebbe essere che in realtà, gli elettroni che "escono" dalla piastra, in direzione dell'altra piastra, siano, invece, il manifestarsi dell'interferenza tra l'onda di luce e l'onda dell'atomo con la quale la luce interagisce?
Volgarmente, anziché pensare all'ellettrone come "pallina" periferica che si distacca dalla periferia atomica, grazie alla spinta energetica del fotone, sia proprio il fotone stesso (amassico) che interferisce con l' orbita energetica dell'atomo che lambisce, dando luogo ad una sorta di rimbalzo sulla piastra ed essendo attratto dall'anodo, anziché seguire una traiettoria ottica, devia il suo normale percorso fisico?
Insomma, tutto é energia, l'energia si sposta come onda, si manifesta come fotone ed il suo interagire con i campi nei qualli tutto fluttua, manifesta l'energia stessa, sottoforma di quanti di energia ovvero, particelle, che danno esistenza alla materia.
Se vogliamo, la materia non esiste, ma é solo espressione fisica dell'energia di cui siamo fatti (compreso i nostri sentimenti - la nostra anima - che sono più reali del re! e che manifestano la nostra presenza nelle nostre azioni) e tutto é in divenire: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
Buona domenica.
Sig. Fontana le sue idee sono sempre più evolute. Direi che un fisico quantistico specializzato in teoria a loop risponderebbe pressappoco come lei! Personalmente concordo abbastanza con quello che scrive anche se ho ancora le mie riserve sull'eccesso interpretativo di queste teorie. In particolare, e qui le mando un messaggio di riflessione, non sono mai d'accordo riguardo le analogie coi computer. Credo che siano uno dei grandi limiti interpretativi della realtà, anche se usatissime, perché sono miopi quanto la nostra società e incastrati in una visione parziale, disumana e mitizzata della scienza contemporanea (che peraltro rischia di prendere proprio questa piega). Lei fa eccezione perché la sua visione poetica le rende capace di vedere oltre, dubito invece che un fisico quantistico troppo addentro la sua materia sia in grado di dare una lettura profonda come la sua. Ma forse il mio è un pregiudizio. Complimenti comunque è grazie del commento
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu grazie a Lei, compresa la comprensione (scusi il gioco di parole) umanista del mio concetto (a loop? 🤔... dovrò approfondire).
Anche per me non siamo computer ed il computer per me è (e resta!!!) un esempio: credo che agli occhi di Colui che ha fatto il mondo, valgo molto di più (ma non voglio offendere il pensiero di chi non crede e quindi qui mi fermo).
Però - mi consenta - non ha risposto alla domanda che gli avevo fatto.
In parole povere, é certo che siano davvero gli elettroni (palline) che si staccano da una piastra (orbitali) e raggiungono l'altra? é da escludere che siano i fotoni che intrragendo con la piastra, si massifichino in elettroni e rimbalzino sulla piastra venendo attratti dall'altra?
se nell'esperimento non si attiva la differenza di potenziale che "respinge" gli elettroni, quel raggio di luce che fine fa?
@@giovannino1962 ah sì pensavo di averlo scritto; il suo modello e quello delle palline descrivono entrambi benissimo il fenomeno. Il suo poi estende il concetto ad altri effetti ma nel 1905 non si poteva pretendere di più!
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu scusi se insisto sulla domanda e su questo concetto, certo, aveva già risposto.
È malposta la domanda.
Più che sulla teoria della mia domanda (ma credo che il riferimento al 1905 é già una risposta: andava bene allora) vorrei sapere se qui ed ora, sia assodato, conclamato ed accertato che le famose "palline" sono le stesse che giravano attorno agli atomi del metallo e l'energia luminosa é servita solo a farli staccare dal loro atomo: in definitiva la mia "poesia" va trattata solo come una lirica, ormai da declamare ma non da applicare ai casi concreti.
forse ho capito.. bisogna creare la differenza di potenziale per permettere agli elettroni di "staccarsi " dalla piastra "illuminata" e viaggiare verso l'altra.
esattamente, o meglio tengo la ddp in modo che gli elettroni staccati dalla piastra a causa della luce incidente non viaggino sparpagliati ma siano attratti dal collettore (anodo) e quindi la corrente possa fluire poi nel circuito
Ho fatto una stupida scoperta nel 1977 da bambino 12 enne, da un semplice (chiodo) OA85 un diodo a baffo di gatto al (anodo) tungsteno e germanio saldato sul reoforo con lo stagno che è il catodo, che alimentandolo a 9V inversamente si è illuminato come una lampadina da 75 W, tutto racchiuso da un cilindro in vetro, al confronto dei LED del 1962 si mostravano pallidi fatti con silicio drogato con arsenico e gallio e contatti e substratto in argento o oro e ora in alluminio che fa da specchio e la capsula fa da lente plastica anti riciclo, la cosa divertente :( e che nel 2010 gli scienziati scoprano il silicio e germanio drogati di stagno si illumina meglio e si fanno pure i migliori LASER a diodi a semiconduttori e si abbattono pure costi e inquinamento, fatta presente questa bella notizia del 1977 ben 44 anni dopo, non sanno che rispondere se hai la laurea al Faggin o al Oliver Twist.
Effetto fotoelettrico la pista al selenio per la registrazione del suono sulla pellicola cinematografica
verissimo! Non ci avevo pensato! grazie
Il colore nero assorbe energia e la emana in radioattività.
Complimenti davvero per tutto sono appassionato di Fisica mi piacerebbe poter parlare con te di fisica fammi sapere.
Scrivimi una mail! tempo e impegni permettendo proverò a scambiare qualche riga volentieri
E il cemento.😊
Protoni
Bravissimo professore 😉👍👋
Dio non gioca a dadi con noi...!!?
- beh, ma se fossero scacchi, non sarebbe cmq un azzardo..?
Ahahaha bella Endri, però per gli scacchi serve intelligenza e visione, invece a dadi può giocare chiunque
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu è cmq un azzardo. Se no Heißemberg si offende. Come lo si spiega il principio che ha scoperto lui, se non con un essere ludopatico..? Uffa, sto facendo troppe domande. Ma toglietemi il telefono dalla mani
@@LALUCEDELLAFISICAProfGhisu oppure posso rispondere così ad Einstein:
" Dio non gioca a dadi con noi ".
- beh, allora sarà una partita di poker!
Perché è sempre lì che mescola le carte
😂😂😇
no no...Dio gioca ai dadi.
Come tutti gli déi del resto. Non fanno altro. Ecco perché il dio é sempre assorto e indifferente.
E se tirano piú di due dadi, la somma delle facce gli fa sempre ... Infinito!( Barano....?) Mah...
E se ne tirano solo uno? Meglio tacere: é il nostro dado personale.
Finché rotola ridiamo...Ma quando si ferma...meglio non guardare!!!!
Ma noi ce ne freghiamo... Orsú!
Che c'entra con la fisica? Niente!
Ma mi piacciono i dadi. Soprattutto i knhorr!!
@@massimobertini9510 posso provare a fare chiarezza: siccome dio onnipotente, per vedere soddisfatto la sua unica volontà necessitava solo del libero arbitrio, ha delegato nella libertà il suo spirito di onnipotenza. Quindi ci sarà sempre disordine perché è necessario alla comprensione. E cioè alla spontanea formazione dell'ordine nel bel mezzo del caos. Il disordine è necessario all'ordine emergente. Che però non è detto che si formi ovunque..
Ahi una hai una htlm.😂