La preghiera continua - Antonio Rigo
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- เผยแพร่เมื่อ 29 ก.ย. 2024
- La conferenza illustrerà il ruolo delle pratiche ascetiche e degli esercizi psicofisici nel tardo monachesimo bizantino (XIII-XIV secolo), dedicando particolare attenzione alla preghiera continua quale pratica volta alla liberazione dalle passioni e al raggiungimento della pace interiore necessarie alla totale dedizione a Dio (hesychia).
Bellissima conferenza inaspettata oltretutto,ho acquistato il libro, la seconda parte mi ha lasciato fuori dalla comprensione, il pellegrino parla di un viaggio a Gerusalemme partendo da Costantinopoli, per poi accennare all'autopsia di un ragazzo morto annegato, dove il medico parla di arresto cardiaco,scienza è medioevo,non è logicamente possibile che il pellegrino abbia fatto vari secoli di pellegrinaggio, ma allora il testo è molto più recente di quanto si pensa, francamente sé qualcuno mi può dare delucidazioni lo ringrazio.
Saluti
Sempre complimenti per il vostro grande lavoro di qualità
Se ci fossero scritte le fonti da poter andare a leggere visto che sono interessanti…
Ero convinto che l’esicasmo risalisse a prima della tarda età bizantina
Infatti questo è quello che dice la tradizione ortodossa.
Grazie! Video molto istruttivo intorno ad una pratica poco conosciuta. Oggi la massa non solo non prega nella forma continua, ma neanche in quella discontinua o perfino eccezionale. La preghiera è un atto di umiltà, perché l'uomo si fa "mendico" rispetto un Ente che lo sovrasta e supera in ogni senso. E' superiore alla carità, che fa invece sentire l'uomo "donatore" rispetto il bisognoso, assumendo rispetto lo stesso un senso di superiorità (rende orgogliosi). Quindi bisogna sempre unire alla carità la preghiera: sono un'unicum che non va mai vissuto a parte ante. Un saluto
Che volume basso