Aperitivo al "Presidio Gulfa" Valle del Belìce: da "Bella ciao" alla disco dance 18/03/2024

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  • เผยแพร่เมื่อ 13 ก.ย. 2024
  • Questo video lo dedico a quelli che, in questi mesi, hanno avuto la puzza sotto il naso nei confronti degli Agricoltori e Allevatori. Alludo a coloro che hanno sposato fake news presentando gli Agricoltori italiani come violenti alla guida di trattori che ribaltavano tutto. Foto di Bruxelles o francesi o di altri Paesi europei spacciate per immagini italiane. Alludo a coloro che hanno parlato di Agricoltori che infestano le loro colture con quintali di pesticidi. Alludo a coloro che hanno accusato gli Allevatori di inquinare i terreni e distruggere l’ecosistema. Alludo ancora a coloro che hanno scambiato i piccoli Agricoltori per feudatari. Andrebbe registrato tutto ciò che si denuncia nei vari presidi sparsi su tutto il territorio nazionale. Ogni presidio, che rappresenta una zona, andrebbe visitato per comprendere le istanze che, in ciascuno di esso, sono denunciate, ma anche le proposte che si avanzano alle nostre Istituzioni. Purtroppo, l’indice accusatore, di certa opinione pubblica, è puntato contro il mondo agricolo, quando, invece, si dovrebbe puntare nei palazzi del potere di Bruxelles in primis e a seguire in quelli dei governi nazionali. L’indice va puntato contro coloro che quotidianamente pianificano la terza guerra mondiale, contro coloro che dissipano il danaro pubblico in armamenti, contro coloro che favoriscono le grandi multinazionali a discapito delle piccole e medie imprese, a discapito dei nostri agricoltori e allevatori, a discapito della sanità, dei trasporti, della rete idrica e di tanti altri settori vitali per l’economia di un Paese.
    Il cielo è nuvoloso oggi, ma non piove. C’è il tipico e distruttivo vento di marzo. I bacini d’acqua in Sicilia si stanno prosciugando e l’unico della mia zona, il Lago Arancio, ora si dice che è infestato dall’alga rossa e ora si dice che l’acqua si può prelevare. L’estate è alle porte, la siccità avanza e Bruxelles pensa agli armamenti.
    Se non piove, l’acqua sarà razionata per tutti anche per gli indifferenti, per i qualunquisti e per quelli che pensano di dissalare l’acqua marina. Stiamo attenti ai cambiamenti climatici! Stiamo attenti a quelle multinazionali che acquistano i nostri terreni per issare gigantesche pale eoliche dalla terra verso il cielo o che occupano terreni coltivabili con enormi distese di fotovoltaico, mentre le bollette dell’energia elettrica diventano sempre più insostenibili! Nessuno di noi è contrario alle energie pulite, ma che trovino una giusta collocazione. Perché il governo dei proclami non favorisce il fotovoltaico sui tetti degli edifici pubblici e delle nostre case? Stiamo attenti alle navi con grano Extra UE che attraccano nei nostri porti! Il grano canadese al glifosato o quello ucraino resti nei porti di partenza o sbarchi altrove. Stiamo attenti a tutti quei prodotti extra UE che arrivano nella grande distribuzione e da qui sulle nostre tavole. Leggiamo le etichette! Leggiamo non solo le scadenze, ma soprattutto la provenienza e se quei Paesi rispettano gli stessi parametri nostri! Poniamoci una domanda: chi ci guadagna in tutto questo caos, in questa ragione del più forte?
    L’agricoltore, alla fine, è costretto a svendere, a perdere, a subire, a chiudere!
    E poi c’è chi storce il naso per un aperitivo in cui ciascuno porta qualcosa da condividere, perché la condivisione è socializzazione, è riconoscere gli uni gli altri. Conoscersi e riconoscersi: agricoltori, allevatori, sindaci, intellettuali, artisti, sacerdoti, commercianti, semplici cittadini che prestano orecchio, che riflettono, che s’interrogano. Potrei scrivere ancora a lungo, ma rischio che nessuno legga quelle 3937 parole che sintetizzano un mondo complesso, ma vitale. Ci sarebbe tanto da dire e da scrivere. Infine, l’Italia può ancora rinascere. Attenzione, e lo diceva Don Milani, ci restano soltanto due armi: lo sciopero e il voto. Facciamone bon uso!
    Sambuca di Sicilia (AG), 26 marzo 2024
    Franco Lo Vecchio.

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