Da bambini traumatizzati, abbiamo sempre sognato che qualcuno venisse a salvarci. Non abbiamo mai sognato che, in effetti, saremmo stati noi stessi da adulti. Grazie Professore ❤
Sarebbe l'ora nel 2022 di inserire psicoeducazione nei ragazzi a scuola, basta davvero poco per essere dei futuri genitori migliori. Le prossime generazioni potrebbero giovarne tantissimo
Si eviterebbero tante sofferenze ai ragazzi e in seguito sofferenze dei genitori, che ingenuamente si domandano: ma dove ho sbagliato? Avendo per sempre lacerato la loro relazione con i figli.
Grazie Prof, per anni le parole offensive di mio padre mi sono rimbombate nella testa e nel cuore, ancora adesso, se solo penso a mio padre piango perchè non mi capacito e non accetto quel vissuto. Sono scappata di casa a 19 anni, per una sua violenta agressione e da allora sono in fuga dall'amore. Mai tornata a me stessa, non so nemmeno se esiste una me stessa capace di avere una relazione. Spesso quando lo penso cerco di pensarlo come un bambino immaturo e lo guardo cercando di perdonarlo. Ho dovuto vivere anni con la rabbia a fior di pelle, la mia frustrazione di non sentirmi amata e accettata per quello che ero. Poi ho studiato e lavorato e per anni non ho mai chiesto nulla, ma anche i miei traguardi erano nulla per loro, non ho mai potuto davvero condividere le mie gioie e i miei successi con loro. Io lo so bene che non ne erano consapevoli, ma anche 2 anni di analisi non hanno fatto di me una persona che riesce a fidarsi dell'amore. A 55 anni ho davvero poco da sperare, ma ho imparato a stare meglio con me stessa e a sciogliere quella rabbia in compassione. Grazie vorrei abbracciarla per la sua delicatezza e generosità.
Io ho 18 anni e sto attraversando un periodo pressoché parallelo al suo, però mi sto capacitando e rendendo consapevole di tutto quello che mi circonda ragionando su ogni dettaglio con cognizione di causa, e sto iniziando ad imparare a basare le mie idee e i miei pensieri seguendo le persone che più ammiro e da cui denoto maggiore positività, e scoprire il mondo in largo grazie ai media mi sta permettendo di uscire dalla visione nichilista in cui mi trovavo, però ho paura di completare il mio percorso, anche solo metà, troppo tardi. Vorrei poter crescere e seguire la vita che mi creo seguendo le mie regole, mi piacerebbe avere maggiori informazioni se lei ha voglia di condividerle, in caso contrario sono felice di aver letto questa sua testimonianza, che potrà sicuramente aiutare ad aprire gli occhi a tante altre persone come (incluso) me
@@AmichevoleCasperDiQuartiereIn prima istanza allontanarmi dalla famiglia, ma quello che ha fatto crescere la stima in me stessa è stato studiare quello che amavo e cioè la storia dell'arte e le lingue, e grazie allo studio ho capito che poi non ero quello che mi dicevano, anche se le mie scelte spesso erano denigrate e svalutate, sapevo che sarebbero state la mia forza. Ho sempre cercato di seguire gli amici che sentivo più sani e creativi, e credimi sarebbe stato facile prendere la cattiva strada, ero circondata da giovani disperati e disorientati. Ma io avevo una voce dentro che mi diceva: fidati di te e non tradirti, resta fedele a te stessa. Questo mi ha sempre fatto tornare a me e al mio bene. Nonostante ciò, a volte ricadute emotive arrivano, ma come dice il Prof. quella mail torna e ritorna, anche per 100 anni. So che devo ancora lavorare su di me, ma sento di sapere un po' di più quanto valgo e quanto amore potrei dare, non ho ancora aperto tutte le mie porte. Ci sono ancora delle stanze chiuse. Lo studio e le sane amicizie sono state per me la salvezza. Non ho mai seguito le mode giovanili, i miei idoli erano senza tempo. Grazie, ti auguro ogni bene. 💕 Ci vuole forza e coraggio per essere se stessi. Pochi vivono secondo la loro vera natura.
Pure io ho sofferto molto... Ma con il tempo impari ad amarti a vedere nuovi orizzonti.. I tuoi genitori sono uomini e donne che non ti toccano più.. I loro giudizi diventano lontani e indifferenza... Almeno per me.. È amo di più me stessa e quello che faccio... Con loro parlo per informarli della m vita... Ma non voglio giudizi e se me li danno io ribatti con lo stesso giudizio di disprezzo... Impara ad essere più dura!!!!!
Patrizia, grazie per il tuo commento che è davvero intriso di un vissuto doloroso ma consapevole. Mi sono commossa leggendoti e ti mando un abbraccio per la tua testimonianza, perchè sei espressione del bene tenace che resiste nonostante i molti angoli nefasti della vita. Ti auguro di trovare tutto ciò che intimamente desideri. Chiara
Io sono "guarita" da una situazione emotiva molto pesante quando mi sono affidata ad una psicanalista che mi ha aiutato a guardare il mio difficile passato da bambina, con una situazione familiare difficile da vivere. Ho curato i miei ricordi e ho ridato dignità ai miei genitori. È stata una svolta potente nella mia vita. Sono rifiorita. Grazie anche ad un percorso di fede.
Salve. È molto bello vedere i suoi video professore. Io sono un ragazzo di 25 anni e ho sempre vissuto in una famiglia molto giudicante. Adesso che sono adulto affronto tutti i problemi che le miei esperienze passate, eventi e situazioni vissute nella mia tenera età e nella mia adolescenza mi hanno portato. Mi sono accorto di essere un dipendente affettivo. Io e la mia ragazza ci siamo lasciati circa due mesi fa dopo 1 anno di relazione… fra di noi non andava più tanto bene e dopo una serie di sfortunati eventi ha deciso di lasciarmi e io non mi sono mai sentito così male in tutta la mia vita. Non voglio dilungarmi tanto però il nostro rapporto per me era tutto! Ho conosciuto nuovi amici, la sua famiglia e per me è stato come ricominciare da zero. È stato bellissimo perché nessuno mi giudicava e mi vedevano per quello che ero! E io ero tornato ad essere quel bambino spensierato di un tempo. Tuttavia questa separazione mi è servita molto per capire tantissime cose di me e di non dipendere mai da una persona ma solo da me stesso. Grazie per i suoi video e la sua saggezza!
Spot on!. La crescita in un ambiente familiare dove ho assistito mio malgrado a giudizi e paragoni costanti, pessimismo, invidia, ansia e preoccupazioni più o meno esagerate, polemiche sterili ha comportato l’adozione di schemi mentali, comportamenti automatici e visione della realtà totalmente scorretti e fonte di sofferenza autoprodotta. Il problema è che non è facile rendersene conto ma quando ciò avviene diventa una liberazione ed un’occasione unica, avendo davanti agli occhi tutto ciò che non va fatto per il perseguimento del benessere. Il tema è quindi come accorgersene e poi superare il livore per non aver avuto la possibilità di crescere in un ambiente scevro da tali comportamenti tossici. Potrei scrivere un libro su tutti gli errori che i miei genitori hanno commesso e sistematicamente commettono tuttora, creando prima a se stessi e poi a coloro che sono loro vicini disagio (magari amici e parenti e figli, i più sfortunati per ovvi motivi). Ogni singolo aspetto indicato è fonte di uno specifico problema per il figlio, fino a dotarlo di “occhiali “ in grado di fargli vedere il mondo, le persone e le situazioni quotidiane in modo del tutto distorto. Così è. Merito Suo di gettare luce su tali aspetti. ❤
Io ho vissuto in una famiglia pressoché matriarcale. Mia madre dettava e detta tutt'ora la "musica" che si ascolta in casa, dipende da lei se tutti sono felici o se tutti sono crucciati... Ho capito tardi di essere una sua copia, nelle relazioni, con i partner, con i colleghi... talmente per me era una dea che l'ho emulata in tutto, un vero "navigatore" di rotta! Sto cercando con la terapia di scardinare tanti meccanismi che non mi piacciono... è dura però... sono tanti gli anni che ho passato a cercare il suo amore incerto :)
Per anni oggi 55enne ma x anni hanno deciso x me i miei genitori oggi ho una mia famiglia ma quanta fatica x non essere copione che si ripete !!!!!grazie lei x me è una figura amica come ce ne sono poche !!!!❤️👍
Caro Antonino,la prego di continuare ad Accompagnarci,spiegarci, confortarci...Lei è Prezioso... Cresciuta in famiglia disfunzionale..Continuo ad osservare ed imparare... Grazie 🙏
Mio padre era un uomo che, secondo il suo pensare, andava capito con uno sguardo. La sua ossessione era la presunzione di poter gestire la mia ribellione, tipica di un adolescente e priva di una direzione costruttiva, senza l'uso della parola. Arrivò persino a guardarmi dal buio nella notte mentre dormivo. A sussurrarmi " vai a lavorare ". Può far ridere. In conclusione mi ritengo danneggiato per sempre sotto molti aspetti e in quanto erede della sua ossessione, per mia decisione e paura, non farò figli ma continuerò a fare l'artista. Lì la mia ossessione è una finestra verso il mondo e non fà male a nessuno. P.s. grazie per la delicatezza con cui affronti le tematiche che tratti.
I miei genitori, insicuri entrambi, agivano accompagnati da ignoranza e inconsapevolezza, per cui senza porsi tante domande, ma comunque al meglio delle loro possibilità culturali/sociali e maturità psicologica, hanno lasciato in me una traccia difficile da trasformare in resilienza o asserttività per garantirmi una vita più serena, come per esempio rabbia o autostima.
E interessante osservare come le persone reagiscano dopo aver vissuto la propria esperienza familiare, riproponendo per se la stessa esperienza o l’esatto opposto..a volte riproponiamo certi insegnamenti, a volte facciamo istintivamente l’opposto,positivi o negativi che siano questi ricordi.. ognuno reagisce in modo molto personale alla paura
La famiglia sbagliata ti può segnare.....noi con coraggio possiamo salvarci!Non è semplice....però ci si riesce....accettare i loro sbagli ci renderà migliori....il passato è parte di noi.....però il presente è il futuro sono nelle nostre scelte....
Ho fatto pace con mia madre durante la sua malattia, ora che non c'è più mi mancano tanto i nostri abbracci, sono stati riparatori e guaritori. Ho cspito che è stata una brava mamma, che mi ha amato,, a sui modo, e che sin da bambina ha visto i miei talenti, ma io ero troppo arrabbiata per vederlo grazie per l'opportunità . Saluti
Jean-Paul Sartre diceva così: “noi diventiamo ciò che siamo solo col radicale e profondamente insito rifiuto di ciò che gli altri hanno fatto di noi.” Sono d'accordo , ma più che "diventiamo" direi "noi ci apriamo alla nostra verità solo col...". Grazie sempre, Prof Tamburello, per i video.
Apprezzo tantissimo Prof. quando dice che abbiamo sempre la possibilità di scegliere chi vogliamo essere... Ogni storia è unica. Ogni vita affronta difficoltà e sofferenze. Ma anche le peggiori infanzie, gli esempi sbagliati o le esperienze più dolorose, possono essere compresi ed elaborati. Abbiamo la capacità di osservare, confrontare, comprendere i limiti, nostri e altrui. Per non essere vittime degli eventi e diventare invece i protagonisti delle ns vite, attraverso le ns scelte coraggiose, prima fra tutte il perdono.
Grazie Prof.e grazie anche ai nostri antenati, noi siamo la somma di tutti coloro che ci hanno preceduto, le memorie sono dentro di noi, ed è compito nostro riconoscere, tenere ciò che ci aiuta a stare bene e nel contempo lasciare andare ciò che è tossico per noi. A presto
A 14 anni ne ho 46 mi sono accorta di un modo manipolativo che aveva mia madre di creare i legami. Sensi di colpa , ricatti emotivi. E mi sono accorta che avevo appena fatto lo stesso. Ecco ho cercato di staccarmi totalmente da questo.
Carissimo Professore, la strada del ritorno come lei saggiamente la ha definita, è aperta per chi decide consapevolmente di fare i conti col proprio passato, metterci le mani, risistemarlo insieme ai propri confini. Ciononostante, non è mai facile e di aiuto comprendere cosa si è diventati avendo assorbito per osmosi, da spettatori bambini e inermi, ciò che non si vorrebbe mai insieme al ricordo stesso di certi traumi. Curare il ricordo e curare il trauma possono richiedere tempo ed energie ma si può, lo so bene perché lo sto affrontando nel mio percorso psicoterapeutico. Oneroso. Complesso. Ma indispensabile. Grazie per le sue parole e un caro saluto.
La mia famiglia mi ha influenzato ma è una cosa normale dato che anche io e mio marito ora influenziamo i nostri figli e così via. Tuttavia c'è sempre da migliorare, sperare, credere che tutto andrà bene, anche davanti alle disillusioni io non mi arrendo, amo la pace e il rispetto vicendevole, anche se non si verifica spesso io continuo a lasciarmi guidare dai miei buoni sentimenti GRAZIE ANTONINO
Lei è un grande Antonino. La mia famiglia mi ha segnato molto...adesso sono felice della persona che sono oggi ,come si dice, se non trai qualcosa di buono dalla sofferenza...è andata sprecata. Buona serata 😘
Io ho vissuto secondo schema se di questo si tratta, di un imprinting subdolo evidente e incontrollabile che mi ha portato fino alla soglia dei 50 anni a vivere una matrimonio tossico con un narcisista misogino e trovare in una vita parallela con i figli, il conforto la resilienza, così come vedevo mia madre ritrovare la sua luce e esprimere più liberamente la sua personalità meglio quando era senza il coniuge a casa e diversamente rendersi più neutra per evitare l'accumulo di stress a mio padre solito, a non essere comunicativo e affettuoso o interessato al momento del rientro a casa e a seguire. Grosse litigate a tavola e atmosfera tesa e un po infelice ,amara di fondo. Ricordi d'infanzia . Ebbene mia madre mi ha sempre sostenuto in questi anni di matrimonio: ma nn come si può pensare ma consolidando la mia distima per me stessa; dicendo lui lavora, è stressato, vabbè ormai è passata, ecc... ecc... Ho subito così anni di furiose litigate violente con il mio coniuge che si neutralizzavano nei giorni a seguire a forza di quotidianità e assurda perseveranza. Mi sento ancora adesso così stupida, ma così stupida che non trovo motivo se non quello che ero il peggiore nemico di me stessa. E quando dico è colpa dei miei, indifferenti coscienze, poi infine un po mi perdono.
Buongiorno Professore, personalmente mi sono accorta delle influenze familiari quando mi sono allontanata un po’, avendo frequentato l’università fuori sede. Ho ritrovato il mio carattere naturale, perdendo via via quei tratti di ansia e di agitazione non miei. Aggiungo che non condivido l’atteggiamento di chi, additando i genitori, si crea un alibi. Dal momento che vediamo cosa non ci è piaciuto, non possiamo non attuare un cambiamento. Cosiccome non possiamo che abbracciare e tenere stretto tutto quello che invece, dei nostri genitori ci è piaciuto e ci è stato più caro ❤ Come sempre grazie per i suoi video e spunti di riflessione ❤
9:45 questa frase da lei pronunziata è pura poesia, soprattutto per individui come il sottoscritto che, per sorte è stata influenzata negativamente dall'ambiente circostante fin dalla tenera età, sentirsi dire che la nostra vera natura il "Giacomo" il "Giuseppe" verrà fuori, senza troppi problemi con una buona dose di autoanalisi, è magnifico. La ringrazio ☺️
Io ho compreso i percorsi dei miei genitori , il loro Karma familiare, e ho onorato il loro percorso nonostante i loro sbagli , mi hanno insegnato ad essere ciò che sono e grazie a questo ho potuto aiutare i miei figli a non proseguire in quel karma , ma, e, sopratutto ringraziare ogni giorno ciò che sono e da dove vengono .. consiglio a tutti la lettura dei 7 specchi ESSENI , a me ha aiutato molto , Grazie dottore per la sua lucida e sempre chiara visione .
Le sue lezioni sono talmente ricche di argomenti fondamentali per il "buon vivere" che deploro i tempi della mia educazione in cui era quasi proibito consultare testi che avrebbero messo in discussione una educazione basata quasi esclusivamente sui "doveri". Grazie Professore della generosa professionalità offerta in tempi in cui una Società fatica a distinguere il bello da quello che.non lo è!
a me piace pensare che il cambiamento è possibile quando si cambia lo sguardo, si diventa un po' custodi e non più accusatori delle fragilità dei propri genitori...solo così si diventa custodi e non accusatori delle proprie fragilità e "mancanze" e solo così senza troppe forzature o costrizioni possiamo modificarle...sempre grazie per questi spunti prof Antonino🙏
Sono un uomo adulto, è un po' di giorni che la ascolto. Penso che saper chiedere aiuto è un primo passo e che, anche se è più facile essere tentati dal contrario, si può veramente sempre rinascere, anche dalle esperienze familiari più crude. Penso che imparare a piangere è una grande scuola. Penso che anche il tempo è una cura. A mio modesto parere la sua è una visione profonda, che sa di antico, di vero e di bello, ma soprattutto di vissuto. L'altra cosa bella è sentire uno psichiatra che parla di anima e di cuore. E questo modo di raccontare la vita fa comunità
X me che provengo da una famiglia con padre psicopatico e madre dipendente affettiva,( 😄sono nata sotto una buona stella!) questo video è molto interessante, ma i commenti che ho letto qui sotto, sono spettacolari, pieni di calore, incoraggianento e di umanità. 👍🙏
Grazie mille. Sono cresciuta in una famiglia come è capitato a lei persone con forti emozioni ho sempre guardato e preso le distanze nella mia mente dicevo quando sarò grande non sarò come loro e con la nascita di mio figlio tutto l'amore, la gentilezza e tutte le belle qualità che non avevo visto prima ho dato a lui e a tutti quelli che conosco. Non sarò mai come quello che ho visto.
Mi piace il modo pacato e il tono con il quale lei tratta i vari argomenti. Rispetto a quello di guardare il passato senza cadere nel giudizio negativo ma riguardare per capire meglio i significati che contengono. Spesso ci auto condanniamo e non riusciamo ad accettare i difetti e i limiti che esistono in ciascuno di noi. Dovremmo leggere più attentamente le mail restando positivi su noi stessi. È un compito impegnativo da cui a volte sfuggiamo.
Caro prof Tamburello, dopo tempo mi sono dedicata ad un suo video. Ed è stato uno dei video suoi più interessanti a mio parere, perché anche io ho sempre cercato di comprendere il motivo dei miei fantasmi interiori, quelli che odio di più ed ho sempre capito che derivassero da quello che ho assorbito durante tutta la mia intera vita. Vengo da una famiglia normalissima, fatta di litigi e armonia, di scontri e pacifismi. Ma quando ero piccola, circa 3 anni, i miei hanno deciso di separarsi per vari motivi che riguardavano non solo i loro caratteri diversi, ma più che altro per le rispettive famiglie con cui non andavano d'accordo e per l'immaturita' di mio padre che all'ora aveva poco più di 20 anni. E ricordo ancora bene certe scene ed immagini che sono come impresse nella mia mente come fossero delle fotografie, in cui facevo la trottola tra mio padre e mia madre ma soprattutto ricordo quando in mezzo alle loro discussioni accese c'ero sempre io ad assistere. E se pur non sia successo mai niente di grave, tranne una volta in cui mio padre tentó di aggredire mia madre fisicamente come a darle uno schiaffo, ricordo il senso di impotenza e allo stesso tempo la paura di voler proteggere entrambi. Crescendo le liti continuarono come da routine, con la differenza che nacque mio fratello, e lì il mio senso di protezione, quasi materno, uscì fuori. E quando capitavano le liti e le urla dei miei, prendevo sempre mio fratello e lo portavo in camera facendolo giocare per farlo allontanare da un momento che avevo gia vissuto io e che sapevo avrebbe fatto male. Oggi i miei stanno ancora insieme, e ancora non vanno d'accordo. Sono rimasti insieme per il bene nostro, dicono, ma oggi mi rendo conto quanto queste ferite del passato si ripresentano ad ogni minima cosa. Se non riesco ad ottenere un risultato dubito delle mie capacità il più delle volte, oppure se litigo con il mio fidanzato, solo dopo mi rendo quanto io abbia agito allo stesso modo in cui agiva mia mamma (in maniera troppo autoritaria) e questo mi distrugge. Dall'altro lato quando sento di essere troppo passiva ho paura perché in me rivedo il comportamento di mio padre e non lo riesco ad accettare. Quindi vivo costantemente divisa tra ciò che vorrei essere io come persona individuale ed indipendente, e ciò che sono, riflessa nei comportamenti dei miei genitori. Spero di riuscire a combattere questo mostro che mi fa sentire costantemente in colpa e insicura, e che finalmente riesca a riprendere in mano il controllo della mia persona senza essere condizionata dal mio passato. La ringrazio per questa sua analisi. È stata davvero utile a rafforzare in me la convinzione che si può essere ciò che si vuole, basta solo affrontare il problema con se stessi e voltare pagina
Mi arrivano troppe mai e finalmente ora capisco perchè. Mi è sempre stato detto e, a volte mi sono detta di non pensarci perché fa' solo male. Da ora in poi cercherò d'imparare a non cadere nei tranelli volontari tesi dalla famiglia
Grazie Professore, questo video tocca le corde del mio essere in maniera molto forte e delicata al tempo stesso. Io sono diventata, sono, sto cercando di essere "la me originale", la me che voglio essere, nonostante tutto. Nonostante la mia famiglia d'origine e le "contaminazioni" da essa subite. E grazie perchè nel passaggio in cui dice che una donna (specialmente) cambia, si ribella alla condizione nella quale si è incastrata per amore dei figli, per poter crescere loro liberi da quei condizionamenti...ho ritrovato la me trentenne che si è separata , contro tutti, con una bimba di 3 anni. Grazie perchè inconsapevolmente, io ho espresso e messo in pratica i concetti che lei sta esponendoci...e prenderne ulteriormente coscienza dopo più di venti anni, mi da una forza pazzesca! E' come se lei mi avesse messo un bollino di qualità ! :)
Buongiorno professore.Sono un ragazzo di 24 anni e sin da bambino ho sempre compreso i limiti,pregi e difetti dei miei genitori(separati).Con il passare degli anni ho cercato di analizzare a fondo tutte le sfaccettature dei loro caratteri.credo che alcune cose siano quasi impossibili da non insediarsi dentro di me(vedi dipendenza affettiva).Credo sia anche una questione non solo di noi che somigliano ai nostri genitori e a ciò che viviamo durante l infanzia ma piuttosto un discorso generale di genetica dell essere umano stesso.Tante volte ho dato la colpa di essere nato da due genitori così tanto diversi e di conseguenza nel sentirmi completamente diverso da tutti i miei coetanei,ma con il passare del tempo sto imparando ad apprezzare la mia unicità cercando di evitare pensieri oppositivi(proprio il sentirsi diversi) Grazie per il video e buona giornata
@@sorvegliatospeciale7816 non ho mai detto di aver sofferto o soffrire per la separazione dei miei genitori e tantomeno detto che devo alla loro separazione miei difetti.E indifferente il fatto che siano separati o meno per me.
@@sorvegliatospeciale7816 non definirti così, devi volerti bene, nessuno è un fallito, non significa nulla, è sbagliato rapportare il nostro essere più intimo a quello che pretende da noi la società. Ti abbraccio
Non ti devi preoccupare anche mia figlia ha il padre molti diverso da me.. Separati pure noi... Ma lei è unica e deve intendersi così... Unica è giusta perché è unica.. Sii sereno💜♥️
Buongiorno Prof, Sono d'accordo pienamente con lei. Ho cercato, cerco e cercherò di non ripetere gli errori di mia madre con i miei figli. A volte é più facile perché gli errori sono stati sentiti ne ho sofferto e quelli sicuramente non li ho commessi. Certamente alcuni li ho subiti senza fotografarli bene dunque forse li sto ripetendo . Grazie!
Credo che ognuno di noi abbia appreso dalla propria famiglia aspetti sia positivi che negativi che, spesso inconsapevolmente, emergono una volta diventati adulti. Penso sia importante riflettere che nessuno nasce genitore e non c'è un manuale per esserlo, osserviamoci e correggiamo quegli aspetti non sani e con morbidezza accettiamo i limiti dei propri famigliari e impariamo a correggere quegli aspetti per essere degli esseri umani migliori, perché per migliorare c'è sempre margine. Finché c'è vita c'è possibilità di evolversi.
Sì, è vero, lentamente puoi “diventare la persona che sei destinata ad essere”, bisogna ad ogni modo attraversare un lungo periodo di lutto, ribellione, forte amarezza per la persona che eri e che la tua famiglia ha cercato di umiliare, deformare, seppellire. Prima della compassione e comprensione per chi ci ha tolto tanto, ci vuole auto-consapevolezza, studio delle dinamiche familiari, allontanamento dalle persone che ti hanno influenzato fin da piccolo, mostrandoti una versione di te falsata e destrutturante. Questo va detto, a tutti quelli che sentono di essere stati penalizzati da legami genitoriali tossici, senza addolcire troppo la pillola. Il recupero è lento, a volte ci vuole una vita intera, troppi cosiddetti “esperti” non sanno come curare davvero le persone che hanno avuto questi cattivi esempi in casa, figli che entrano in collisione con la loro vita per mancanza di conoscenza vera sulle radici del loro malessere.
Martina, quanta profondità queste parole!Per anni e anni mi sono sentita esattamente come tu dici..una domanda: quando parli di allontanarsi dalle persone tossiche( in questo caso della famiglia d' origine) intendi proprio chiudere i ponti?
@@Ares829 grazie! Tratto di questi temi nei miei libri, e studio questi aspetti/legami familiari da tutta una vita. Credo che le persone vogliano guardare realmente in faccia la storia della propria famiglia e trovare dei giusti canali di guarigione.
@@sara-ny9kx Cara Sara, per ognuno è diverso, non vi è una regola fissa, seppure una certa distanza si dovrebbe per forza creare tra le due parti, per permetterci di guardare alle cose “dal di fuori”, per creare quello spazio emotivo che porta verso una lenta, ma ugualmente certa, guarigione.
Grazie professore per le parole che dice e per ciò che fa, spero un giorno di poterla incontrare e abbracciarla forte per restituire almeno una piccola parte dell'amore che da.
Sempre un piacere ascoltare argomenti molto profondi e utili alla crescita spirituale e psichica. Soffermarsi ad osservare il nostro aspetto che mi piace, è una cosa non facile ma è giusto farlo per capire, comprendere e poi agire nel modo il più corretto possibile. Si può fare e difatti io sto cercando di correggermi in alcuni miei comportamenti non equilibrati. Pian piano sono sulla via giusta. Mi sei di aiuto tu coi tuoi video e ho pure il supporto di una mia cara amica counselor.
Posso dire che sono una grande persona autonoma, fisicamente forte senza limiti , grazie alla incuria emotiva che mi è mancata dalla mia famiglia,ora ho tanto da insegnarmi la forza fisica non la sento ,la forza psicologica....cede
Il mio esempio più lampante è che ho fortemente deciso e sentito di separarmi proprio per l'esempio "sbagliato" dei miei genitori....o di mia mamma che ha tenuto duro e ha mantenuto la solidità famigliare, l'unione matrimoniale...proprio per noi figli. Sì.... tempo fa questo discorso andava di moda....vale tutt'ora per alcuni... Ma, tornando a me....non volevo ripetere quello sbaglio...ma il mio di errore è stato altrettanto grave. In sostanza ho corretto quello che mi sembrava un errore con un altro grande sbaglio. E sì.....ricade su questi nostri figli ancora "piccoli". Chissà quale giro faranno loro a loro volta....
Buonasera professore, la ringrazio in primis per tutti questi contenuti preziosi che condivide quotidianamente. Da qualche anno ho iniziato a pensare che iniziare un percorso di psicoterapia mi avrebbe fatto solo che bene, ma non sono mai riuscito a trovare la forza nonostante le persone a me più vicine sia siano già "incamminate". Grazie a lei ho avuto la spinta per fare il primo passo, e già in pochi mesi mi sento più sicuro di me stesso. L' ambiente familiare è il primo luogo in cui una persona (il bambino) si rapporta con il mondo, e purtroppo quando non è equilibrato può imprimere una visione distorta/complicata della vita. Personalmente i miei genitori (separati) mi hanno segnato molto (o quantomeno l'idea che io mi ero fatto di loro), anche a costo di non riconoscermi. Da quando ho trovato la forza di parlare con una psicologa mi sento molto meglio e sta iniziando piano piano a uscire fuori il mio vero "io". Grazie ancora, buon proseguimento di serata!
Sii sono profondamente d'accordo con il suo pensiero ,la famiglia ci plasma ,ci orienta poi spetterà a noi ,con le nostre esperienze ,scegliere ed imparare dagli sbagli , intraprendere al meglio il nostro percorso di vita .Grazie ❣️
Lei ci ha fatto un regalo immenso nel condividere la sua profonda saggezza, ascolto le sue preziose parole con il cuore trepidante, riesce ad esprimere concetti così profondi da colpire il centro del mio essere. Grazie davvero.
Grazie professore x questo argomento che lei ha ben spiegato ora capisco molte cose sul mio carattere pregi e difetti da chi li ho presi ... Se lei lo avrebbe spiegato qualche anno fa' sicuramente certi errori nel bene e nel male nella mia famiglia mi correggevo ..e pur vero che bisogna essere in 2 a farlo !! Ma chi lo sa bisognerebbe avere la sfera di cristallo se serviva a qualcosa 💔💔grazie x gli argomenti che lei spiega , ascoltandola si impara molto.. 🙏🙏🙏🙏❤️👏👏👏👏👏👏grazie
La mia famiglia mi ha reso insicura, con la sensazione di non essere capace, ho l'Animus completamente bloccato .. ho paura di agire. Questo confronto con il mio fratello maggiore mi fa ancora soffrire a 29 anni e credo che nessuno mi vuole davvero bene e può amarmi. Ancora oggi quando vedo che non considerano le mie esigenze mi arrabbio in modo incontenibile e non sono più lucida riempiendoli di parolacce e mi fa soffrire dopo farli soffrire . Ho provato con la meditazione e a distanza di 6 anni mi si ripresenta questa rabbia. A volte sono avvilita, voglio molto bene loro ma ho anche un disprezzo verso di loro e me stessa.
Prof....che tema enorme ha trattato, ci sono dentro. io ora riesco a vedere atteggiamenti familiari che non mi appartengono: ne ho preso le distanze. Certo, arrivare a guardare quegli atteggiamenti con serenità comporta un salto di maturità che non so se sono riuscita a fare, ma mi sto impegnando. A volte questi atteggiamenti negativi "ereditati" sono un fardello enorme per chi li ripropone inconsapevolmente. Ed è vero, si può sempre scegliere chi essere. Grazie mille ❤️
Sempre incantevole ascoltarla. Io ho vissuto in una infanzia con genitori e famiglia in generale apprensiva, e molto molto rigida, sebbene cerchi di nasconderlo a me stesso e la mia famiglia al mondo. A fin di bene? Fatico ancor oggi a vedere il bene di questo, fatico molto. Ovvio che la mia tendenza è esserlo con me stesso ancor oggi, da quasi adulto, e mi riferisco non all'età anagrafica, che adulta si potrebbe chiamare, ma all'esperienze fatte, troppo poche per quella artificiale ed esagerata compostezza impostami e che ha la tendenza a limitare la mia espressione di vita.
Non ho mai capito perché non ho mai amato mio padre e mia madre. Mai. Ho fatto ipnosi, analisi, di tutto. Non c'è nulla. Né una violenza, nulla di nulla. Però li guardavo da piccolo e pensavo "non posso essere loro figlio sono stato adottato". L'infanzia, l'adolescenza e parte di età adulta li ho passati lottando con il viso di mia madre triste. Non l'ho mai abbracciata, nemmeno mio padre. Li rispetto perché mi hanno cresciuto non mi hanno fatto mai mancare nulla, hanno provato a darmi amore, ma io li ho sempre rifiutati. Solo quando amo una Donna mi sento felice. A volte tiro le somme e sono certo che ho provato più dolore per la perdita di uno zio, una cara nonna e un'amico a 20 anni e il non dolore che proverò quando loro non ci saranno più. È, credetemi, terribile, non sentirsi figlio dei propri genitori, essersi autodeterminato in tutto ma non per assenza ma per rifiuto totale di modelli classici della società italiana. Evoluzione finale? Da un'anno e mezzo ho forte desiderio di diventare Papà. Analizzo se è egoismo, se è influenza sociale, ma al momento la risposta è: desiderio dell'anima. Voler creare un nuovo essere umano, prendermi cura, provare a tirar su un albero buono.
La ringrazio perche' la psicologia mi ha insegnato a riftettere leggo studio faccio mille cose ma quella piu' importante e' aiutare in chiesa tutti in quello che posso canto in chiesa e mi gratifica molto prego molto e la vita e' cambiata
Condivido pienamente le sue parole. Apprezzo la sua delicatezza e grazia nell’ esporre certi argomenti complessi e molto dolorosi. Negli ultimi anni sto proprio facendo questo lavoro di tornare a me stessa togliendo le influenze involontarie dei genitori. Senza più la rabbia adolescenziale ma consapevole, con maggiore delicatezza. La ringrazio per i suoi contenuti
Io sono cresciuta con un padre totalmente assente in tutto che si sentiva solo quando litigava con mia madre, e lei persona molto molto egoista, ma la cosa peggiore per me era ed è la loro ignoranza, su tutto. Ignoranti sulla vita, sulle emozioni, ignoranti di qualsiasi cosa, non solo culturalmente, e questo mi ha creato parecchi problemi. Ad oggi ancora non capiscono di aver sbagliato perché per loro l'aver avuto sempre "il frigo pieno" era indice di genitorialità perfetta. Piano piano dopo parecchi scivoloni, ho imparato ad accettarli per quello che sono, cercando di non ripetere i loro errori, ma piuttosto di accettare e perdonare i miei,analizzando con consapevolezza la mia persona e cercando di migliorare come posso.
L esempio della mail...meraviglioso.Grazie💞 io ho piuttosto continuamente il pensiero del mio ex ,dopo anni...come mai?lo sogno spesso,lo penso,lo paragono..mi sento in colpa x aver deciso di chiudere la storia..penso che,col senno di poi,nn dovevo farlo..sembra mancarmi.
Confermo. Pensieri ricorrenti acuiti da lutto di mia mamma cui mi legava (e mi lega perché mamma è viva in me, eccome!) un rapporto patologico di amore-odio: io bambina ho dovuto proteggerla e farle da madre, snaturandomi e violentandomi. Rabbia per aver dovuto svolgere tanti ruoli tranne quella di figlia, rimorso per nn averla amata abbastanza, rabbia verso di me per ritrovarmi metà.....lunga psicoterapia aperto il cuore e la mente, fuori tutti i ricordi con fotografie e psicologa vicino, riaprire cassetti della memoria, rivivere quei momenti e fare pace con emozioni lasciandole uscire da quei cassetti caotici da cui nascevano i pensieri cannibali di energia interna.....ora se mi vengono, lo accolgo e li ritengo meritevoli di esistere in me. Mi parlano di una bambina che ha dovuto farsi forza strenuamente e che ha dato il meglio in QUELLE condizioni. Per cui oggi sono fiera di lei e, ovviamente, accetto una me monca ab origine di moltissimi rami del mio albero che nn hanno POTUTO spuntare. Niente più rabbia, nè rimorsi, nè rimpianti. Ho finito di ritenere mia madre responsabile delle mie sofferenze. era malata ed io l'amavo. Punto. Un bambino fa di tutto per vedere la mamma stare meglio. Smuove il mondo. Anche se gli costa moltissimo. Oggi mi sento comoda in me stessa, nella mia scabrezza e nella mia solitudine che ho scelto. Se sono strana (secondo gli altri) è un problema loro. Sono estremamente empatica e sensibile e riesco a leggere il cuore degli altri. E ciò è un dono che devo amministrare. per nn soffrire troppo e per aiutare il giusto. Imparo dagli errori e dal troppo amore. Proiettarsi troppo fuori di sè è estremamente pericoloso.
Ciao capisco molto bene il tuo stato d animo e ti faccio i complimenti per la consapevolezza che ai acquisito immaggino con un gran lavoro interiore.quando dici pensieri cannibalizzatori di energia ai centrato il mio stato d animo . Ho dovuto fare da genitore a i miei malati di dipendenza dall' alcol e non si poteva toccare l argomento era tutto in tabù. Sono l unica della famiglia ad aver fatto psicoterapia .ora i miei sono morti ho solo una sorella ma non riesco ad avere rapporti per più di 10 minuti che mi rivengono in mente tutte le cose vissute in passato e soffoco della sua presenza .mi sono allontanata da tutti non sento legami ho solo mio marito e mio figlio che adoro.anchio sono una persona altamente sensibile e leggo i cuori e vengo investita dalla personalità altrui.
Salve io non ho trovato sofferenza, nella mia famiglia, unica sofferenza e stato la perdita dei miei genitori, grazie di aver risvegliato in me questo ricordo
Quel qualcosa che non va o non è andato nella tua famiglia e di origine e di appartenenza, lo puoi correggere e cambiare solo quando lo "vedi" e te ne rendi conto, è così che si spezza la catena, grazie.
Buongiorno professore, i miei genitori si sono separati bruscamente quando avevo 6 anni. Da allora ho avuto la presenza dominante di mia mamma e mia nonna materna che hanno controllato la mia vita e mi hanno sempre screditata. Siamo arrivati a un episodio allarmante lo scorso settembre che mi ha portata ad avere totale sfiducia negli altri: da allora ho preso consapevolezza tramite un'amica di aver avuto sempre a che fare con narcisiste covert che hanno continuato ad assillarmi nonostante la mia richiesta di non essere cercata. Sto andando da una psicoterapeuta almeno da fine ottobre. Per ora percepisco pochi risultati, forse un po' più di distacco e serenità. Avrei piacere che affrontasse il tema del narcisismo in famiglia
Ogni essere umano è un corpo è una mente!! La mente serve per pensare è possiamo essere anche positivi e non cogliere tutti i male del mondo per poi dire che sei quello che ho visto!! Se pensi positivo la vita ti regalerà tanto ❤️🇨🇺perché il male che ovunque.😉
L'influenza dei miei familiari ha cambiato le mie scelte di vita e percio' vorrei insegnare a miei figli a fare cio' che desiderano senza essere ostacolati dai pensieri o giudizi altrui
Se si è cresciute in una famiglia in cui si è fatto da genitore ai propri genitori sin da bambina perché emotivamente e affettivamente ecerbi e con qualche linea di narcisismo in più ho visto e sentito cose che credevo solo nei film di Kubrick e Tarantino potessero accadere.... Come si svolta?? Ho intrapreso un percorso di conoscenza profonda e consapevolezza dall'età di 19anni convertita al buddismo ma ho fatto e continuo a fare tutto ciò che è in mio potere fare per risanare.. E risanarmi...oggi a 42anni l'amore non decolla!!! Una bambina adultizzata dicono che respinge lei stessa l'amore.... Consigli? Infinitamente grazie 🙏🏼💚💭
Grazie per questo suo intervento. Le sue sono parole di speranza ma penso che le esperienze dolorose vissute da piccoli a causa di un genitore ti segni o per tutta la vita. Certo, ora, a 60 anni ho capito. Ma quanto mi è costato, in termini di rapporti con il mio partner e con i miei figli. Quanto male i ho fatto a loro per non aver capito prima cosa avevo subito. Ho capito, ma non sarò più la vera Tiziana che ero.
Infatti il prezzo e' troppo alto. Io non perdono proprio niente innanzitutto per l' enorme dolorosissima fatica che ho dovuto fare lavorando di giorno e studiando di notte non avendo risorse per costose lunghe terapie per rimettermi in piedi da due genitori narcisisti perversi e dico due mica uno. Si cresce con un senso di isolamento paura di morire abbandono svalutazione azzeramento di tutto. Critiche botte violenze fra loro e sui figli. Ao' tutto ha un limite. Karma o non karma a me chi mi rida' tutti i pianti i dolori e l' infanzia e l" adolescenza e anche gli anni successivi a combattere con memorie dolorose traumi e medicine? No no non c' e' prezzo per nessun rimborso. Ognuno deve tenersi la m. sua irrisolta no che distruggi altre vite per non aver lavorato su te stesso.
Si ritorna indietro sempre, è vero, in ogni circostanza, tornano sempre gli stessi meccanismi e pensieri, ad esempio per me il meccanismo è un grande senso di fallimento, mia mamma non stava bene, ho provato ad aiutarla, ero bambina ma all'età di 13 anni l'ho persa, mio papà mi ha sempre fatto sentire una fallita, sono stanca, questa sensazione la sento tanto sul lavoro e ci soffro parecchio, la gente mi calpesta e io stessa mi faccio calpestare. Vorrei essere grande, portare a casa risultati incredibili invece porto spesso delusione nelle persone e poca fiducia. Mi fa tanta rabbia e tristezza. Mi sta proprio sui coglioni. Voglio uscire da questa vita a testa alta. Mi rendo conto però che sul lavoro, fisicamente tengo sempre la testa bassa e faccio fatica a guardare i colleghi negli occhi.
Buon pomeriggio prof, domani sono esattamente 4 anni che è mancata mia madre e non ho ancora versato una lacrima. Ha sempre avuto una forte personalità e poco o per niente affettiva nei confronti miei e delle mie sorelle, non mi è stato insomma insegnato a volerle bene forse perchè nemmeno lei ha mai avuto slanci nei miei confronti anzi, di tutta la vita ricordo soprattutto il livore nei suoi occhi e nei suoi gesti mentre inveiva e mi picchiava per futilità. (Eppure una vita di 77 anni è lunga, ma se mi chiedono un ricordo di mia madre mi tornano in mente solo episodi che vorrei cancellare) E' rimasta vedova a 43 anni e da un lato l'ho capita nelle sue preoccupazioni ma papà è mancato anche a me e non è mai stato giusto che facessi da parafulmine per questa assenza. Il rapporto con le mie sorelle dalla sua dipartita è nullo nonostante non ci sia stato nessun litigio, nemmeno loro hanno mai mostrato empatia nei miei confronti e sono stata sempre io a far loro visita mentre andavo a trovare mia madre che abitava nello stesso stabile. Sono comunque andata avanti trovando serenità nei rapporti di amicizia che mi sono creata, con la vicinanza di un marito affettuoso e di un altrettanto figlio imponendomi di non far vivere a quest'ultimo mai e poi mai l'esperienza dolorosa toccata a me. Non le nego che pur andando avanti io senta comunque irrisolti i miei vuoti interiori, la mancanza di risposte ai tanti perchè, tutt'altro, questo mi causa sofferenza in molte circostanze, quando ci penso o quando vedo situazioni familiari che non ho mai avuto, penso però che dovrò conviverci, osservarli e trovare comunque un modo per sorridere ogni giorno per quello che ho. Grazie infinite per i suoi video e per la sua dolcezza.
Ecco scrivendo queste parole.. Dottore.. Capisco che il mio mondo.. Mi ha salvata parecchie volte... Ma non assomiglio ne a mia madre ne a m padre.. Il mio pensiero è sempre stato libero e critico..
vengo da una famiglia dissestata da molto tempo.. I miei si sono separati poco dopo il mio sesto compleanno e da lì credo sia partito tutto. Sono molto timido, provo vergogna a relazionarmi con le persone (specie con le ragazze), succede spesso che odio il mio corpo e me stesso. Con il tempo ho iniziato a pensare che questo mio modo di essere non fosse nient'altro che il riflesso dei comportamenti che i miei genitori hanno riversato nei miei confronti.. Ho ancora impressi i momenti delle liti che in un certo senso mi hanno segnato. Mi sento una persona diversa dalle altre, più riflessiva, introversa e che cerca di mettere il cuore in ogni cosa che fa, cercando di dare amore agli altri. Ho pochissimi amici, nel passato ho provato a stringere con delle persone ma alla fine dei conti ho capito che volevano soltanto soddisfare i proprio interessi e non erano compatibili con la mia persona. Davo troppo e ricevevo poco. Adesso però so che l'unica persona su cui posso contare è me stesso. Pensieri positivi e cercare di trarre sempre il meglio da ogni azione che faccio, senza più guardare cosa pensano gli altri. Avere paura serve per farti capire che sei in grado di superarla. Grazie prof per le riflessioni e per gli spunti, ora so di avere un amico in più al mio fianco
Buongiorno professore. Io purtroppo, pur non volendolo in modo consapevole, mi sono ritrovata a commettere gli stessi errori che ho visto fare dai miei genitori. Ho inflitto purtroppo ai miei figli lo stesso “trauma” che ho subito io.. e questa cosa mi sta logorando e distruggendo. Spero di riuscire a recuperare il nostro rapporto. Altrimenti avrò fallito anche io.
Ritornare a certi ricordi è doloroso per me ma mi serve come esempio negativo per gestire al meglio il rapporto con mia figlia. Cercando di essere l’opposto di quello che ho ricevuto , mi sento non un genitore perfetto ma sicuramente migliore. Il vuoto affettivo però che porto dentro ha condizionato inevitabilmente i miei rapporti.
Da bambini traumatizzati, abbiamo sempre sognato che qualcuno venisse a salvarci. Non abbiamo mai sognato che, in effetti, saremmo stati noi stessi da adulti. Grazie Professore ❤
Sarebbe l'ora nel 2022 di inserire psicoeducazione nei ragazzi a scuola, basta davvero poco per essere dei futuri genitori migliori. Le prossime generazioni potrebbero giovarne tantissimo
È davvero un ottima osservazione
Si eviterebbero tante sofferenze ai ragazzi e in seguito sofferenze dei genitori, che ingenuamente si domandano: ma dove ho sbagliato? Avendo per sempre lacerato la loro relazione con i figli.
Giusto!!
Vero
Lo dico sempre!
Grazie Prof, per anni le parole offensive di mio padre mi sono rimbombate nella testa e nel cuore, ancora adesso, se solo penso a mio padre piango perchè non mi capacito e non accetto quel vissuto. Sono scappata di casa a 19 anni, per una sua violenta agressione e da allora sono in fuga dall'amore. Mai tornata a me stessa, non so nemmeno se esiste una me stessa capace di avere una relazione. Spesso quando lo penso cerco di pensarlo come un bambino immaturo e lo guardo cercando di perdonarlo. Ho dovuto vivere anni con la rabbia a fior di pelle, la mia frustrazione di non sentirmi amata e accettata per quello che ero. Poi ho studiato e lavorato e per anni non ho mai chiesto nulla, ma anche i miei traguardi erano nulla per loro, non ho mai potuto davvero condividere le mie gioie e i miei successi con loro. Io lo so bene che non ne erano consapevoli, ma anche 2 anni di analisi non hanno fatto di me una persona che riesce a fidarsi dell'amore. A 55 anni ho davvero poco da sperare, ma ho imparato a stare meglio con me stessa e a sciogliere quella rabbia in compassione. Grazie vorrei abbracciarla per la sua delicatezza e generosità.
A volte ci si impiega davvero una vita, già..
Io ho 18 anni e sto attraversando un periodo pressoché parallelo al suo, però mi sto capacitando e rendendo consapevole di tutto quello che mi circonda ragionando su ogni dettaglio con cognizione di causa, e sto iniziando ad imparare a basare le mie idee e i miei pensieri seguendo le persone che più ammiro e da cui denoto maggiore positività, e scoprire il mondo in largo grazie ai media mi sta permettendo di uscire dalla visione nichilista in cui mi trovavo, però ho paura di completare il mio percorso, anche solo metà, troppo tardi. Vorrei poter crescere e seguire la vita che mi creo seguendo le mie regole, mi piacerebbe avere maggiori informazioni se lei ha voglia di condividerle, in caso contrario sono felice di aver letto questa sua testimonianza, che potrà sicuramente aiutare ad aprire gli occhi a tante altre persone come (incluso) me
@@AmichevoleCasperDiQuartiereIn prima istanza allontanarmi dalla famiglia, ma quello che ha fatto crescere la stima in me stessa è stato studiare quello che amavo e cioè la storia dell'arte e le lingue, e grazie allo studio ho capito che poi non ero quello che mi dicevano, anche se le mie scelte spesso erano denigrate e svalutate, sapevo che sarebbero state la mia forza. Ho sempre cercato di seguire gli amici che sentivo più sani e creativi, e credimi sarebbe stato facile prendere la cattiva strada, ero circondata da giovani disperati e disorientati. Ma io avevo una voce dentro che mi diceva: fidati di te e non tradirti, resta fedele a te stessa. Questo mi ha sempre fatto tornare a me e al mio bene. Nonostante ciò, a volte ricadute emotive arrivano, ma come dice il Prof. quella mail torna e ritorna, anche per 100 anni. So che devo ancora lavorare su di me, ma sento di sapere un po' di più quanto valgo e quanto amore potrei dare, non ho ancora aperto tutte le mie porte. Ci sono ancora delle stanze chiuse. Lo studio e le sane amicizie sono state per me la salvezza. Non ho mai seguito le mode giovanili, i miei idoli erano senza tempo. Grazie, ti auguro ogni bene. 💕 Ci vuole forza e coraggio per essere se stessi. Pochi vivono secondo la loro vera natura.
Pure io ho sofferto molto... Ma con il tempo impari ad amarti a vedere nuovi orizzonti.. I tuoi genitori sono uomini e donne che non ti toccano più.. I loro giudizi diventano lontani e indifferenza... Almeno per me.. È amo di più me stessa e quello che faccio... Con loro parlo per informarli della m vita... Ma non voglio giudizi e se me li danno io ribatti con lo stesso giudizio di disprezzo... Impara ad essere più dura!!!!!
Patrizia, grazie per il tuo commento che è davvero intriso di un vissuto doloroso ma consapevole. Mi sono commossa leggendoti e ti mando un abbraccio per la tua testimonianza, perchè sei espressione del bene tenace che resiste nonostante i molti angoli nefasti della vita. Ti auguro di trovare tutto ciò che intimamente desideri. Chiara
Io sono "guarita" da una situazione emotiva molto pesante quando mi sono affidata ad una psicanalista che mi ha aiutato a guardare il mio difficile passato da bambina, con una situazione familiare difficile da vivere. Ho curato i miei ricordi e ho ridato dignità ai miei genitori. È stata una svolta potente nella mia vita. Sono rifiorita. Grazie anche ad un percorso di fede.
Salve. È molto bello vedere i suoi video professore. Io sono un ragazzo di 25 anni e ho sempre vissuto in una famiglia molto giudicante. Adesso che sono adulto affronto tutti i problemi che le miei esperienze passate, eventi e situazioni vissute nella mia tenera età e nella mia adolescenza mi hanno portato. Mi sono accorto di essere un dipendente affettivo. Io e la mia ragazza ci siamo lasciati circa due mesi fa dopo 1 anno di relazione… fra di noi non andava più tanto bene e dopo una serie di sfortunati eventi ha deciso di lasciarmi e io non mi sono mai sentito così male in tutta la mia vita. Non voglio dilungarmi tanto però il nostro rapporto per me era tutto! Ho conosciuto nuovi amici, la sua famiglia e per me è stato come ricominciare da zero. È stato bellissimo perché nessuno mi giudicava e mi vedevano per quello che ero! E io ero tornato ad essere quel bambino spensierato di un tempo. Tuttavia questa separazione mi è servita molto per capire tantissime cose di me e di non dipendere mai da una persona ma solo da me stesso. Grazie per i suoi video e la sua saggezza!
Spot on!. La crescita in un ambiente familiare dove ho assistito mio malgrado a giudizi e paragoni costanti, pessimismo, invidia, ansia e preoccupazioni più o meno esagerate, polemiche sterili ha comportato l’adozione di schemi mentali, comportamenti automatici e visione della realtà totalmente scorretti e fonte di sofferenza autoprodotta. Il problema è che non è facile rendersene conto ma quando ciò avviene diventa una liberazione ed un’occasione unica, avendo davanti agli occhi tutto ciò che non va fatto per il perseguimento del benessere. Il tema è quindi come accorgersene e poi superare il livore per non aver avuto la possibilità di crescere in un ambiente scevro da tali comportamenti tossici. Potrei scrivere un libro su tutti gli errori che i miei genitori hanno commesso e sistematicamente commettono tuttora, creando prima a se stessi e poi a coloro che sono loro vicini disagio (magari amici e parenti e figli, i più sfortunati per ovvi motivi). Ogni singolo aspetto indicato è fonte di uno specifico problema per il figlio, fino a dotarlo di “occhiali “ in grado di fargli vedere il mondo, le persone e le situazioni quotidiane in modo del tutto distorto. Così è. Merito Suo di gettare luce su tali aspetti. ❤
Io ho vissuto in una famiglia pressoché matriarcale. Mia madre dettava e detta tutt'ora la "musica" che si ascolta in casa, dipende da lei se tutti sono felici o se tutti sono crucciati... Ho capito tardi di essere una sua copia, nelle relazioni, con i partner, con i colleghi... talmente per me era una dea che l'ho emulata in tutto, un vero "navigatore" di rotta! Sto cercando con la terapia di scardinare tanti meccanismi che non mi piacciono... è dura però... sono tanti gli anni che ho passato a cercare il suo amore incerto :)
Bella testimonianza.💙🙏
Brava!I traumi spesso ci conducono si strade che non sono nostre.
Un luminare come lei professore che si chiede "sto andando bene,?" Già solo questa frase è un insegnamento
Per anni oggi 55enne ma x anni hanno deciso x me i miei genitori oggi ho una mia famiglia ma quanta fatica x non essere copione che si ripete !!!!!grazie lei x me è una figura amica come ce ne sono poche !!!!❤️👍
Caro Antonino,la prego di continuare ad Accompagnarci,spiegarci, confortarci...Lei è Prezioso... Cresciuta in famiglia disfunzionale..Continuo ad osservare ed imparare... Grazie 🙏
Mio padre era un uomo che, secondo il suo pensare, andava capito con uno sguardo. La sua ossessione era la presunzione di poter gestire la mia ribellione, tipica di un adolescente e priva di una direzione costruttiva, senza l'uso della parola. Arrivò persino a guardarmi dal buio nella notte mentre dormivo. A sussurrarmi " vai a lavorare ". Può far ridere. In conclusione mi ritengo danneggiato per sempre sotto molti aspetti e in quanto erede della sua ossessione, per mia decisione e paura, non farò figli ma continuerò a fare l'artista. Lì la mia ossessione è una finestra verso il mondo e non fà male a nessuno.
P.s. grazie per la delicatezza con cui affronti le tematiche che tratti.
Mi complimento Marco
Onore a te ♥️
I miei genitori, insicuri entrambi, agivano accompagnati da ignoranza e inconsapevolezza, per cui senza porsi tante domande, ma comunque al meglio delle loro possibilità culturali/sociali e maturità psicologica, hanno lasciato in me una traccia difficile da trasformare in resilienza o asserttività per garantirmi una vita più serena, come per esempio rabbia o autostima.
E interessante osservare come le persone reagiscano dopo aver vissuto la propria esperienza familiare, riproponendo per se la stessa esperienza o l’esatto opposto..a volte riproponiamo certi insegnamenti, a volte facciamo istintivamente l’opposto,positivi o negativi che siano questi ricordi.. ognuno reagisce in modo molto personale alla paura
La famiglia sbagliata ti può segnare.....noi con coraggio possiamo salvarci!Non è semplice....però ci si riesce....accettare i loro sbagli ci renderà migliori....il passato è parte di noi.....però il presente è il futuro sono nelle nostre scelte....
Ho fatto pace con mia madre durante la sua malattia, ora che non c'è più mi mancano tanto i nostri abbracci, sono stati riparatori e guaritori. Ho cspito che è stata una brava mamma, che mi ha amato,, a sui modo, e che sin da bambina ha visto i miei talenti, ma io ero troppo arrabbiata per vederlo grazie per l'opportunità . Saluti
Jean-Paul Sartre diceva così: “noi diventiamo ciò che siamo solo col radicale e profondamente insito rifiuto di ciò che gli altri hanno fatto di noi.” Sono d'accordo , ma più che "diventiamo" direi "noi ci apriamo alla nostra verità solo col...". Grazie sempre, Prof Tamburello, per i video.
Per me Antonino è un essere fuori dal normale. Intelligenza allo stato puro
Apprezzo tantissimo Prof. quando dice che abbiamo sempre la possibilità di scegliere chi vogliamo essere... Ogni storia è unica. Ogni vita affronta difficoltà e sofferenze. Ma anche le peggiori infanzie, gli esempi sbagliati o le esperienze più dolorose, possono essere compresi ed elaborati. Abbiamo la capacità di osservare, confrontare, comprendere i limiti, nostri e altrui. Per non essere vittime degli eventi e diventare invece i protagonisti delle ns vite, attraverso le ns scelte coraggiose, prima fra tutte il perdono.
Grazie Prof.e grazie anche ai nostri antenati, noi siamo la somma di tutti coloro che ci hanno preceduto, le memorie sono dentro di noi, ed è compito nostro riconoscere, tenere ciò che ci aiuta a stare bene e nel contempo lasciare andare ciò che è tossico per noi. A presto
9:01 mi ha messo una pace nel cuore indescrivibile
A 14 anni ne ho 46 mi sono accorta di un modo manipolativo che aveva mia madre di creare i legami.
Sensi di colpa , ricatti emotivi.
E mi sono accorta che avevo appena fatto lo stesso.
Ecco ho cercato di staccarmi totalmente da questo.
Grazie per questo video Dottore, lei è sempre rassicurate le sue parole sono energeticamente curative
Eine sehr sehr klare verbalisiertes und formuliertes Erklärung.
Grazie
Carissimo Professore, la strada del ritorno come lei saggiamente la ha definita, è aperta per chi decide consapevolmente di fare i conti col proprio passato, metterci le mani, risistemarlo insieme ai propri confini. Ciononostante, non è mai facile e di aiuto comprendere cosa si è diventati avendo assorbito per osmosi, da spettatori bambini e inermi, ciò che non si vorrebbe mai insieme al ricordo stesso di certi traumi. Curare il ricordo e curare il trauma possono richiedere tempo ed energie ma si può, lo so bene perché lo sto affrontando nel mio percorso psicoterapeutico. Oneroso. Complesso. Ma indispensabile. Grazie per le sue parole e un caro saluto.
La mia famiglia mi ha influenzato ma è una cosa normale dato che anche io e mio marito ora influenziamo i nostri figli e così via. Tuttavia c'è sempre da migliorare, sperare, credere che tutto andrà bene, anche davanti alle disillusioni io non mi arrendo, amo la pace e il rispetto vicendevole, anche se non si verifica spesso io continuo a lasciarmi guidare dai miei buoni sentimenti
GRAZIE ANTONINO
Lei è un grande Antonino. La mia famiglia mi ha segnato molto...adesso sono felice della persona che sono oggi ,come si dice, se non trai qualcosa di buono dalla sofferenza...è andata sprecata.
Buona serata 😘
Grazie per la sua compassione Prof. Fa sempre bene al cuore. Arriva in una giornata in cui ho pensato di non avere speranza...
Io ho vissuto secondo schema se di questo si tratta, di un imprinting subdolo evidente e incontrollabile che mi ha portato fino alla soglia dei 50 anni a vivere una matrimonio tossico con un narcisista misogino e trovare in una vita parallela con i figli, il conforto la resilienza, così come vedevo mia madre ritrovare la sua luce e esprimere più liberamente la sua personalità meglio quando era senza il coniuge a casa e diversamente rendersi più neutra per evitare l'accumulo di stress a mio padre solito, a non essere comunicativo e affettuoso o interessato al momento del rientro a casa e a seguire. Grosse litigate a tavola e atmosfera tesa e un po infelice ,amara di fondo. Ricordi d'infanzia . Ebbene mia madre mi ha sempre sostenuto in questi anni di matrimonio: ma nn come si può pensare ma consolidando la mia distima per me stessa; dicendo lui lavora, è stressato, vabbè ormai è passata, ecc... ecc... Ho subito così anni di furiose litigate violente con il mio coniuge che si neutralizzavano nei giorni a seguire a forza di quotidianità e assurda perseveranza. Mi sento ancora adesso così stupida, ma così stupida che non trovo motivo se non quello che ero il peggiore nemico di me stessa. E quando dico è colpa dei miei, indifferenti coscienze, poi infine un po mi perdono.
Buongiorno Professore, personalmente mi sono accorta delle influenze familiari quando mi sono allontanata un po’, avendo frequentato l’università fuori sede. Ho ritrovato il mio carattere naturale, perdendo via via quei tratti di ansia e di agitazione non miei.
Aggiungo che non condivido l’atteggiamento di chi, additando i genitori, si crea un alibi. Dal momento che vediamo cosa non ci è piaciuto, non possiamo non attuare un cambiamento. Cosiccome non possiamo che abbracciare e tenere stretto tutto quello che invece, dei nostri genitori ci è piaciuto e ci è stato più caro ❤
Come sempre grazie per i suoi video e spunti di riflessione ❤
9:45 questa frase da lei pronunziata è pura poesia, soprattutto per individui come il sottoscritto che, per sorte è stata influenzata negativamente dall'ambiente circostante fin dalla tenera età, sentirsi dire che la nostra vera natura il "Giacomo" il "Giuseppe" verrà fuori, senza troppi problemi con una buona dose di autoanalisi, è magnifico. La ringrazio ☺️
Dopo un passato familiare difficile lei mi aiuta a riconciliarmi con la vita ❤
Quanto trovo carina tanto la melodia finale quanto il fatto che inizi quando il dott. Antonino sta chiudendo il suo discorso. Bello, bello, bello!
Io ho compreso i percorsi dei miei genitori , il loro Karma familiare, e ho onorato il loro percorso nonostante i loro sbagli , mi hanno insegnato ad essere ciò che sono e grazie a questo ho potuto aiutare i miei figli a non proseguire in quel karma , ma, e, sopratutto ringraziare ogni giorno ciò che sono e da dove vengono .. consiglio a tutti la lettura dei 7 specchi ESSENI , a me ha aiutato molto , Grazie dottore per la sua lucida e sempre chiara visione .
Le sue lezioni sono talmente ricche di argomenti fondamentali per il "buon vivere" che deploro i tempi della mia educazione in cui era quasi proibito consultare testi che avrebbero messo in discussione una educazione basata quasi esclusivamente sui "doveri". Grazie Professore della generosa professionalità offerta in tempi in cui una Società fatica a distinguere il bello da quello che.non lo è!
a me piace pensare che il cambiamento è possibile quando si cambia lo sguardo, si diventa un po' custodi e non più accusatori delle fragilità dei propri genitori...solo così si diventa custodi e non accusatori delle proprie fragilità e "mancanze" e solo così senza troppe forzature o costrizioni possiamo modificarle...sempre grazie per questi spunti prof Antonino🙏
Sono un uomo adulto, è un po' di giorni che la ascolto. Penso che saper chiedere aiuto è un primo passo e che, anche se è più facile essere tentati dal contrario, si può veramente sempre rinascere, anche dalle esperienze familiari più crude. Penso che imparare a piangere è una grande scuola. Penso che anche il tempo è una cura. A mio modesto parere la sua è una visione profonda, che sa di antico, di vero e di bello, ma soprattutto di vissuto. L'altra cosa bella è sentire uno psichiatra che parla di anima e di cuore. E questo modo di raccontare la vita fa comunità
X me che provengo da una famiglia con padre psicopatico e madre dipendente affettiva,( 😄sono nata sotto una buona stella!) questo video è molto interessante, ma i commenti che ho letto qui sotto, sono spettacolari, pieni di calore, incoraggianento e di umanità. 👍🙏
Grazie della sua esposizione, mi ha tolto un ran peso dal cuore 🙏
Grazie mille. Sono cresciuta in una famiglia come è capitato a lei persone con forti emozioni ho sempre guardato e preso le distanze nella mia mente dicevo quando sarò grande non sarò come loro e con la nascita di mio figlio tutto l'amore, la gentilezza e tutte le belle qualità che non avevo visto prima ho dato a lui e a tutti quelli che conosco. Non sarò mai come quello che ho visto.
Mi piace il modo pacato e il tono con il quale lei tratta i vari argomenti. Rispetto a quello di guardare il passato senza cadere nel giudizio negativo ma riguardare per capire meglio i significati che contengono. Spesso ci auto condanniamo e non riusciamo ad accettare i difetti e i limiti che esistono in ciascuno di noi. Dovremmo leggere più attentamente le mail restando positivi su noi stessi. È un compito impegnativo da cui a volte sfuggiamo.
Caro prof Tamburello, dopo tempo mi sono dedicata ad un suo video. Ed è stato uno dei video suoi più interessanti a mio parere, perché anche io ho sempre cercato di comprendere il motivo dei miei fantasmi interiori, quelli che odio di più ed ho sempre capito che derivassero da quello che ho assorbito durante tutta la mia intera vita. Vengo da una famiglia normalissima, fatta di litigi e armonia, di scontri e pacifismi. Ma quando ero piccola, circa 3 anni, i miei hanno deciso di separarsi per vari motivi che riguardavano non solo i loro caratteri diversi, ma più che altro per le rispettive famiglie con cui non andavano d'accordo e per l'immaturita' di mio padre che all'ora aveva poco più di 20 anni. E ricordo ancora bene certe scene ed immagini che sono come impresse nella mia mente come fossero delle fotografie, in cui facevo la trottola tra mio padre e mia madre ma soprattutto ricordo quando in mezzo alle loro discussioni accese c'ero sempre io ad assistere. E se pur non sia successo mai niente di grave, tranne una volta in cui mio padre tentó di aggredire mia madre fisicamente come a darle uno schiaffo, ricordo il senso di impotenza e allo stesso tempo la paura di voler proteggere entrambi. Crescendo le liti continuarono come da routine, con la differenza che nacque mio fratello, e lì il mio senso di protezione, quasi materno, uscì fuori. E quando capitavano le liti e le urla dei miei, prendevo sempre mio fratello e lo portavo in camera facendolo giocare per farlo allontanare da un momento che avevo gia vissuto io e che sapevo avrebbe fatto male. Oggi i miei stanno ancora insieme, e ancora non vanno d'accordo. Sono rimasti insieme per il bene nostro, dicono, ma oggi mi rendo conto quanto queste ferite del passato si ripresentano ad ogni minima cosa. Se non riesco ad ottenere un risultato dubito delle mie capacità il più delle volte, oppure se litigo con il mio fidanzato, solo dopo mi rendo quanto io abbia agito allo stesso modo in cui agiva mia mamma (in maniera troppo autoritaria) e questo mi distrugge. Dall'altro lato quando sento di essere troppo passiva ho paura perché in me rivedo il comportamento di mio padre e non lo riesco ad accettare. Quindi vivo costantemente divisa tra ciò che vorrei essere io come persona individuale ed indipendente, e ciò che sono, riflessa nei comportamenti dei miei genitori. Spero di riuscire a combattere questo mostro che mi fa sentire costantemente in colpa e insicura, e che finalmente riesca a riprendere in mano il controllo della mia persona senza essere condizionata dal mio passato.
La ringrazio per questa sua analisi. È stata davvero utile a rafforzare in me la convinzione che si può essere ciò che si vuole, basta solo affrontare il problema con se stessi e voltare pagina
Mi arrivano troppe mai e finalmente ora capisco perchè. Mi è sempre stato detto e, a volte mi sono detta di non pensarci perché fa' solo male. Da ora in poi cercherò d'imparare a non cadere nei tranelli volontari tesi dalla famiglia
Grazie Professore, questo video tocca le corde del mio essere in maniera molto forte e delicata al tempo stesso. Io sono diventata, sono, sto cercando di essere "la me originale", la me che voglio essere, nonostante tutto. Nonostante la mia famiglia d'origine e le "contaminazioni" da essa subite. E grazie perchè nel passaggio in cui dice che una donna (specialmente) cambia, si ribella alla condizione nella quale si è incastrata per amore dei figli, per poter crescere loro liberi da quei condizionamenti...ho ritrovato la me trentenne che si è separata , contro tutti, con una bimba di 3 anni. Grazie perchè inconsapevolmente, io ho espresso e messo in pratica i concetti che lei sta esponendoci...e prenderne ulteriormente coscienza dopo più di venti anni, mi da una forza pazzesca! E' come se lei mi avesse messo un bollino di qualità ! :)
Meraviglioso. Lo stesso video riguardato un'altra volta ti insegna ancora cose nuove, come un libro. Grazie Antonino!
Buongiorno professore.Sono un ragazzo di 24 anni e sin da bambino ho sempre compreso i limiti,pregi e difetti dei miei genitori(separati).Con il passare degli anni ho cercato di analizzare a fondo tutte le sfaccettature dei loro caratteri.credo che alcune cose siano quasi impossibili da non insediarsi dentro di me(vedi dipendenza affettiva).Credo sia anche una questione non solo di noi che somigliano ai nostri genitori e a ciò che viviamo durante l infanzia ma piuttosto un discorso generale di genetica dell essere umano stesso.Tante volte ho dato la colpa di essere nato da due genitori così tanto diversi e di conseguenza nel sentirmi completamente diverso da tutti i miei coetanei,ma con il passare del tempo sto imparando ad apprezzare la mia unicità cercando di evitare pensieri oppositivi(proprio il sentirsi diversi)
Grazie per il video e buona giornata
Io sono un fallito insicuro chiuso senza amici e vita sociale e i miei non sono separati, la separazione dei genitori da piccoli sono scuse.
@@sorvegliatospeciale7816 non ho mai detto di aver sofferto o soffrire per la separazione dei miei genitori e tantomeno detto che devo alla loro separazione miei difetti.E indifferente il fatto che siano separati o meno per me.
@@sorvegliatospeciale7816 non definirti così, devi volerti bene, nessuno è un fallito, non significa nulla, è sbagliato rapportare il nostro essere più intimo a quello che pretende da noi la società. Ti abbraccio
Non ti devi preoccupare anche mia figlia ha il padre molti diverso da me.. Separati pure noi... Ma lei è unica e deve intendersi così... Unica è giusta perché è unica.. Sii sereno💜♥️
Che meraviglia 🤩 Grazie Dottore.
Adoro questo canale, ho scoperto un mondo al quale mi sto appassionando!
Buongiorno Prof,
Sono d'accordo pienamente con lei. Ho cercato, cerco e cercherò di non ripetere gli errori di mia madre con i miei figli. A volte é più facile perché gli errori sono stati sentiti ne ho sofferto e quelli sicuramente non li ho commessi. Certamente alcuni li ho subiti senza fotografarli bene dunque forse li sto ripetendo . Grazie!
Grazie, professore ❤
Credo che ognuno di noi abbia appreso dalla propria famiglia aspetti sia positivi che negativi che, spesso inconsapevolmente, emergono una volta diventati adulti. Penso sia importante riflettere che nessuno nasce genitore e non c'è un manuale per esserlo, osserviamoci e correggiamo quegli aspetti non sani e con morbidezza accettiamo i limiti dei propri famigliari e impariamo a correggere quegli aspetti per essere degli esseri umani migliori, perché per migliorare c'è sempre margine. Finché c'è vita c'è possibilità di evolversi.
Sì, è vero, lentamente puoi “diventare la persona che sei destinata ad essere”, bisogna ad ogni modo attraversare un lungo periodo di lutto, ribellione, forte amarezza per la persona che eri e che la tua famiglia ha cercato di umiliare, deformare, seppellire. Prima della compassione e comprensione per chi ci ha tolto tanto, ci vuole auto-consapevolezza, studio delle dinamiche familiari, allontanamento dalle persone che ti hanno influenzato fin da piccolo, mostrandoti una versione di te falsata e destrutturante. Questo va detto, a tutti quelli che sentono di essere stati penalizzati da legami genitoriali tossici, senza addolcire troppo la pillola. Il recupero è lento, a volte ci vuole una vita intera, troppi cosiddetti “esperti” non sanno come curare davvero le persone che hanno avuto questi cattivi esempi in casa, figli che entrano in collisione con la loro vita per mancanza di conoscenza vera sulle radici del loro malessere.
Brava Martina, hai centrato il punto
Queste due righe dovrebbero essere imparate a memoria come l’ave Maria
Martina, quanta profondità queste parole!Per anni e anni mi sono sentita esattamente come tu dici..una domanda: quando parli di allontanarsi dalle persone tossiche( in questo caso della famiglia d' origine) intendi proprio chiudere i ponti?
❤️
@@Ares829 grazie! Tratto di questi temi nei miei libri, e studio questi aspetti/legami familiari da tutta una vita. Credo che le persone vogliano guardare realmente in faccia la storia della propria famiglia e trovare dei giusti canali di guarigione.
@@sara-ny9kx Cara Sara, per ognuno è diverso, non vi è una regola fissa, seppure una certa distanza si dovrebbe per forza creare tra le due parti, per permetterci di guardare alle cose “dal di fuori”, per creare quello spazio emotivo che porta verso una lenta, ma ugualmente certa, guarigione.
Grazie professore per le parole che dice e per ciò che fa, spero un giorno di poterla incontrare e abbracciarla forte per restituire almeno una piccola parte dell'amore che da.
Grazie professore ❤
Sempre un piacere ascoltare argomenti molto profondi e utili alla crescita spirituale e psichica. Soffermarsi ad osservare il nostro aspetto che mi piace, è una cosa non facile ma è giusto farlo per capire, comprendere e poi agire nel modo il più corretto possibile. Si può fare e difatti io sto cercando di correggermi in alcuni miei comportamenti non equilibrati. Pian piano sono sulla via giusta. Mi sei di aiuto tu coi tuoi video e ho pure il supporto di una mia cara amica counselor.
Posso dire che sono una grande persona autonoma, fisicamente forte senza limiti , grazie alla incuria emotiva che mi è mancata dalla mia famiglia,ora ho tanto da insegnarmi la forza fisica non la sento ,la forza psicologica....cede
Il mio esempio più lampante è che ho fortemente deciso e sentito di separarmi proprio per l'esempio "sbagliato" dei miei genitori....o di mia mamma che ha tenuto duro e ha mantenuto la solidità famigliare, l'unione matrimoniale...proprio per noi figli. Sì.... tempo fa questo discorso andava di moda....vale tutt'ora per alcuni...
Ma, tornando a me....non volevo ripetere quello sbaglio...ma il mio di errore è stato altrettanto grave.
In sostanza ho corretto quello che mi sembrava un errore con un altro grande sbaglio. E sì.....ricade su questi nostri figli ancora "piccoli".
Chissà quale giro faranno loro a loro volta....
Sempre illuminante!!! * Grazie e tante Benedizioni 🙏🏻⚖️♻️
Grazie mille per questa perle di saggezza
Curare il ricordo, un'espressione bella e fondamentale per ritrovare pace
Buonasera professore,
la ringrazio in primis per tutti questi contenuti preziosi che condivide quotidianamente.
Da qualche anno ho iniziato a pensare che iniziare un percorso di psicoterapia mi avrebbe fatto solo che bene, ma non sono mai riuscito a trovare la forza nonostante le persone a me più vicine sia siano già "incamminate". Grazie a lei ho avuto la spinta per fare il primo passo, e già in pochi mesi mi sento più sicuro di me stesso. L' ambiente familiare è il primo luogo in cui una persona (il bambino) si rapporta con il mondo, e purtroppo quando non è equilibrato può imprimere una visione distorta/complicata della vita. Personalmente i miei genitori (separati) mi hanno segnato molto (o quantomeno l'idea che io mi ero fatto di loro), anche a costo di non riconoscermi. Da quando ho trovato la forza di parlare con una psicologa mi sento molto meglio e sta iniziando piano piano a uscire fuori il mio vero "io".
Grazie ancora, buon proseguimento di serata!
Sii sono profondamente d'accordo con il suo pensiero ,la famiglia ci plasma ,ci orienta poi spetterà a noi ,con le nostre esperienze ,scegliere ed imparare dagli sbagli , intraprendere al meglio il nostro percorso di vita .Grazie ❣️
Lei ci ha fatto un regalo immenso nel condividere la sua profonda saggezza, ascolto le sue preziose parole con il cuore trepidante, riesce ad esprimere concetti così profondi da colpire il centro del mio essere.
Grazie davvero.
Meraviglioso come spiega la nostra natura!!!
Grazie professore x questo argomento che lei ha ben spiegato ora capisco molte cose sul mio carattere pregi e difetti da chi li ho presi ... Se lei lo avrebbe spiegato qualche anno fa' sicuramente certi errori nel bene e nel male nella mia famiglia mi correggevo ..e pur vero che bisogna essere in 2 a farlo !! Ma chi lo sa bisognerebbe avere la sfera di cristallo se serviva a qualcosa 💔💔grazie x gli argomenti che lei spiega , ascoltandola si impara molto.. 🙏🙏🙏🙏❤️👏👏👏👏👏👏grazie
Aldilà delle parole fantastiche del dottore che seguo sempre con piacere.. la soundtrack finale è veramente bellissima! Complimenti al compositore
La mia famiglia mi ha reso insicura, con la sensazione di non essere capace, ho l'Animus completamente bloccato .. ho paura di agire. Questo confronto con il mio fratello maggiore mi fa ancora soffrire a 29 anni e credo che nessuno mi vuole davvero bene e può amarmi. Ancora oggi quando vedo che non considerano le mie esigenze mi arrabbio in modo incontenibile e non sono più lucida riempiendoli di parolacce e mi fa soffrire dopo farli soffrire . Ho provato con la meditazione e a distanza di 6 anni mi si ripresenta questa rabbia. A volte sono avvilita, voglio molto bene loro ma ho anche un disprezzo verso di loro e me stessa.
Vivo la tua stessa esperienza e condizione. A 33 anni non so chi sono, cosa voglio e dove voglio andare.
MERAVIGLIOSO ☀️✌️👍☀️🌈
Prof....che tema enorme ha trattato, ci sono dentro. io ora riesco a vedere atteggiamenti familiari che non mi appartengono: ne ho preso le distanze. Certo, arrivare a guardare quegli atteggiamenti con serenità comporta un salto di maturità che non so se sono riuscita a fare, ma mi sto impegnando. A volte questi atteggiamenti negativi "ereditati" sono un fardello enorme per chi li ripropone inconsapevolmente. Ed è vero, si può sempre scegliere chi essere. Grazie mille ❤️
Dott Tamburello lei è un grande!
Sempre incantevole ascoltarla.
Io ho vissuto in una infanzia con genitori e famiglia in generale apprensiva, e molto molto rigida, sebbene cerchi di nasconderlo a me stesso e la mia famiglia al mondo. A fin di bene? Fatico ancor oggi a vedere il bene di questo, fatico molto. Ovvio che la mia tendenza è esserlo con me stesso ancor oggi, da quasi adulto, e mi riferisco non all'età anagrafica, che adulta si potrebbe chiamare, ma all'esperienze fatte, troppo poche per quella artificiale ed esagerata compostezza impostami e che ha la tendenza a limitare la mia espressione di vita.
Non ho mai capito perché non ho mai amato mio padre e mia madre. Mai. Ho fatto ipnosi, analisi, di tutto. Non c'è nulla. Né una violenza, nulla di nulla. Però li guardavo da piccolo e pensavo "non posso essere loro figlio sono stato adottato". L'infanzia, l'adolescenza e parte di età adulta li ho passati lottando con il viso di mia madre triste. Non l'ho mai abbracciata, nemmeno mio padre.
Li rispetto perché mi hanno cresciuto non mi hanno fatto mai mancare nulla, hanno provato a darmi amore, ma io li ho sempre rifiutati.
Solo quando amo una Donna mi sento felice.
A volte tiro le somme e sono certo che ho provato più dolore per la perdita di uno zio, una cara nonna e un'amico a 20 anni e il non dolore che proverò quando loro non ci saranno più.
È, credetemi, terribile, non sentirsi figlio dei propri genitori, essersi autodeterminato in tutto ma non per assenza ma per rifiuto totale di modelli classici della società italiana.
Evoluzione finale? Da un'anno e mezzo ho forte desiderio di diventare Papà. Analizzo se è egoismo, se è influenza sociale, ma al momento la risposta è: desiderio dell'anima. Voler creare un nuovo essere umano, prendermi cura, provare a tirar su un albero buono.
La ringrazio perche' la psicologia mi ha insegnato a riftettere leggo studio faccio mille cose ma quella piu' importante e' aiutare in chiesa tutti in quello che posso canto in chiesa e mi gratifica molto prego molto e la vita e' cambiata
Sei un grande. Complimenti e grazie del contributo che dai alla nostra società con i tuoi video.
Condivido pienamente le sue parole. Apprezzo la sua delicatezza e grazia nell’ esporre certi argomenti complessi e molto dolorosi. Negli ultimi anni sto proprio facendo questo lavoro di tornare a me stessa togliendo le influenze involontarie dei genitori. Senza più la rabbia adolescenziale ma consapevole, con maggiore delicatezza. La ringrazio per i suoi contenuti
La sua pacatezza nell'esporre è già motivo di presa di coscienza; grazie.
Io sono cresciuta con un padre totalmente assente in tutto che si sentiva solo quando litigava con mia madre, e lei persona molto molto egoista, ma la cosa peggiore per me era ed è la loro ignoranza, su tutto.
Ignoranti sulla vita, sulle emozioni, ignoranti di qualsiasi cosa, non solo culturalmente, e questo mi ha creato parecchi problemi.
Ad oggi ancora non capiscono di aver sbagliato perché per loro l'aver avuto sempre "il frigo pieno" era indice di genitorialità perfetta. Piano piano dopo parecchi scivoloni, ho imparato ad accettarli per quello che sono, cercando di non ripetere i loro errori, ma piuttosto di accettare e perdonare i miei,analizzando con consapevolezza la mia persona e cercando di migliorare come posso.
Meravigliose parole
L esempio della mail...meraviglioso.Grazie💞 io ho piuttosto continuamente il pensiero del mio ex ,dopo anni...come mai?lo sogno spesso,lo penso,lo paragono..mi sento in colpa x aver deciso di chiudere la storia..penso che,col senno di poi,nn dovevo farlo..sembra mancarmi.
Grazie professore 🙏
Confermo. Pensieri ricorrenti acuiti da lutto di mia mamma cui mi legava (e mi lega perché mamma è viva in me, eccome!) un rapporto patologico di amore-odio: io bambina ho dovuto proteggerla e farle da madre, snaturandomi e violentandomi. Rabbia per aver dovuto svolgere tanti ruoli tranne quella di figlia, rimorso per nn averla amata abbastanza, rabbia verso di me per ritrovarmi metà.....lunga psicoterapia aperto il cuore e la mente, fuori tutti i ricordi con fotografie e psicologa vicino, riaprire cassetti della memoria, rivivere quei momenti e fare pace con emozioni lasciandole uscire da quei cassetti caotici da cui nascevano i pensieri cannibali di energia interna.....ora se mi vengono, lo accolgo e li ritengo meritevoli di esistere in me. Mi parlano di una bambina che ha dovuto farsi forza strenuamente e che ha dato il meglio in QUELLE condizioni. Per cui oggi sono fiera di lei e, ovviamente, accetto una me monca ab origine di moltissimi rami del mio albero che nn hanno POTUTO spuntare. Niente più rabbia, nè rimorsi, nè rimpianti. Ho finito di ritenere mia madre responsabile delle mie sofferenze. era malata ed io l'amavo. Punto. Un bambino fa di tutto per vedere la mamma stare meglio. Smuove il mondo. Anche se gli costa moltissimo. Oggi mi sento comoda in me stessa, nella mia scabrezza e nella mia solitudine che ho scelto. Se sono strana (secondo gli altri) è un problema loro. Sono estremamente empatica e sensibile e riesco a leggere il cuore degli altri. E ciò è un dono che devo amministrare. per nn soffrire troppo e per aiutare il giusto. Imparo dagli errori e dal troppo amore. Proiettarsi troppo fuori di sè è estremamente pericoloso.
Ciao capisco molto bene il tuo stato d animo e ti faccio i complimenti per la consapevolezza che ai acquisito immaggino con un gran lavoro interiore.quando dici pensieri cannibalizzatori di energia ai centrato il mio stato d animo . Ho dovuto fare da genitore a i miei malati di dipendenza dall' alcol e non si poteva toccare l argomento era tutto in tabù. Sono l unica della famiglia ad aver fatto psicoterapia .ora i miei sono morti ho solo una sorella ma non riesco ad avere rapporti per più di 10 minuti che mi rivengono in mente tutte le cose vissute in passato e soffoco della sua presenza .mi sono allontanata da tutti non sento legami ho solo mio marito e mio figlio che adoro.anchio sono una persona altamente sensibile e leggo i cuori e vengo investita dalla personalità altrui.
Salve io non ho trovato sofferenza, nella mia famiglia, unica sofferenza e stato la perdita dei miei genitori, grazie di aver risvegliato in me questo ricordo
Quel qualcosa che non va o non è andato nella tua famiglia e di origine e di appartenenza, lo puoi correggere e cambiare solo quando lo "vedi" e te ne rendi conto, è così che si spezza la catena, grazie.
Molto interessante.
Buongiorno professore, i miei genitori si sono separati bruscamente quando avevo 6 anni. Da allora ho avuto la presenza dominante di mia mamma e mia nonna materna che hanno controllato la mia vita e mi hanno sempre screditata. Siamo arrivati a un episodio allarmante lo scorso settembre che mi ha portata ad avere totale sfiducia negli altri: da allora ho preso consapevolezza tramite un'amica di aver avuto sempre a che fare con narcisiste covert che hanno continuato ad assillarmi nonostante la mia richiesta di non essere cercata. Sto andando da una psicoterapeuta almeno da fine ottobre. Per ora percepisco pochi risultati, forse un po' più di distacco e serenità. Avrei piacere che affrontasse il tema del narcisismo in famiglia
Video interessante e davvero utile. Grazie
Grazie ❤️
Ogni essere umano è un corpo è una mente!! La mente serve per pensare è possiamo essere anche positivi e non cogliere tutti i male del mondo per poi dire che sei quello che ho visto!! Se pensi positivo la vita ti regalerà tanto ❤️🇨🇺perché il male che ovunque.😉
grazie di esistere
L'influenza dei miei familiari ha cambiato le mie scelte di vita e percio' vorrei insegnare a miei figli a fare cio' che desiderano senza essere ostacolati dai pensieri o giudizi altrui
Se si è cresciute in una famiglia in cui si è fatto da genitore ai propri genitori sin da bambina perché emotivamente e affettivamente ecerbi e con qualche linea di narcisismo in più ho visto e sentito cose che credevo solo nei film di Kubrick e Tarantino potessero accadere.... Come si svolta?? Ho intrapreso un percorso di conoscenza profonda e consapevolezza dall'età di 19anni convertita al buddismo ma ho fatto e continuo a fare tutto ciò che è in mio potere fare per risanare.. E risanarmi...oggi a 42anni l'amore non decolla!!! Una bambina adultizzata dicono che respinge lei stessa l'amore.... Consigli? Infinitamente grazie 🙏🏼💚💭
Grazie per questo suo intervento. Le sue sono parole di speranza ma penso che le esperienze dolorose vissute da piccoli a causa di un genitore ti segni o per tutta la vita.
Certo, ora, a 60 anni ho capito.
Ma quanto mi è costato, in termini di rapporti con il mio partner e con i miei figli.
Quanto male i ho fatto a loro per non aver capito prima cosa avevo subito.
Ho capito, ma non sarò più la vera Tiziana che ero.
Infatti il prezzo e' troppo alto. Io non perdono proprio niente innanzitutto per l' enorme dolorosissima fatica che ho dovuto fare lavorando di giorno e studiando di notte non avendo risorse per costose lunghe terapie per rimettermi in piedi da due genitori narcisisti perversi e dico due mica uno. Si cresce con un senso di isolamento paura di morire abbandono svalutazione azzeramento di tutto. Critiche botte violenze fra loro e sui figli. Ao' tutto ha un limite. Karma o non karma a me chi mi rida' tutti i pianti i dolori e l' infanzia e l" adolescenza e anche gli anni successivi a combattere con memorie dolorose traumi e medicine? No no non c' e' prezzo per nessun rimborso. Ognuno deve tenersi la m. sua irrisolta no che distruggi altre vite per non aver lavorato su te stesso.
Si ritorna indietro sempre, è vero, in ogni circostanza, tornano sempre gli stessi meccanismi e pensieri, ad esempio per me il meccanismo è un grande senso di fallimento, mia mamma non stava bene, ho provato ad aiutarla, ero bambina ma all'età di 13 anni l'ho persa, mio papà mi ha sempre fatto sentire una fallita, sono stanca, questa sensazione la sento tanto sul lavoro e ci soffro parecchio, la gente mi calpesta e io stessa mi faccio calpestare. Vorrei essere grande, portare a casa risultati incredibili invece porto spesso delusione nelle persone e poca fiducia. Mi fa tanta rabbia e tristezza. Mi sta proprio sui coglioni. Voglio uscire da questa vita a testa alta. Mi rendo conto però che sul lavoro, fisicamente tengo sempre la testa bassa e faccio fatica a guardare i colleghi negli occhi.
Buon pomeriggio prof, domani sono esattamente 4 anni che è mancata mia madre e non ho ancora versato una lacrima. Ha sempre avuto una forte personalità e poco o per niente affettiva nei confronti miei e delle mie sorelle, non mi è stato insomma insegnato a volerle bene forse perchè nemmeno lei ha mai avuto slanci nei miei confronti anzi, di tutta la vita ricordo soprattutto il livore nei suoi occhi e nei suoi gesti mentre inveiva e mi picchiava per futilità. (Eppure una vita di 77 anni è lunga, ma se mi chiedono un ricordo di mia madre mi tornano in mente solo episodi che vorrei cancellare) E' rimasta vedova a 43 anni e da un lato l'ho capita nelle sue preoccupazioni ma papà è mancato anche a me e non è mai stato giusto che facessi da parafulmine per questa assenza.
Il rapporto con le mie sorelle dalla sua dipartita è nullo nonostante non ci sia stato nessun litigio, nemmeno loro hanno mai mostrato empatia nei miei confronti e sono stata sempre io a far loro visita mentre andavo a trovare mia madre che abitava nello stesso stabile.
Sono comunque andata avanti trovando serenità nei rapporti di amicizia che mi sono creata, con la vicinanza di un marito affettuoso e di un altrettanto figlio imponendomi di non far vivere a quest'ultimo mai e poi mai l'esperienza dolorosa toccata a me.
Non le nego che pur andando avanti io senta comunque irrisolti i miei vuoti interiori, la mancanza di risposte ai tanti perchè, tutt'altro, questo mi causa sofferenza in molte circostanze, quando ci penso o quando vedo situazioni familiari che non ho mai avuto, penso però che dovrò conviverci, osservarli e trovare comunque un modo per sorridere ogni giorno per quello che ho.
Grazie infinite per i suoi video e per la sua dolcezza.
Professore la seguo sempre e trovo molto bello e interessante amo la psicologia in tutte le sue faccettature ha tutta la mia stima
Ecco scrivendo queste parole.. Dottore.. Capisco che il mio mondo.. Mi ha salvata parecchie volte... Ma non assomiglio ne a mia madre ne a m padre.. Il mio pensiero è sempre stato libero e critico..
Già amore. Già dopo pochi secondi!🫀💪🏻
Buone Feste.
Amo aiutare i giovani e non farli scoraggiare nello studio ma non farli mai mollare
vengo da una famiglia dissestata da molto tempo.. I miei si sono separati poco dopo il mio sesto compleanno e da lì credo sia partito tutto. Sono molto timido, provo vergogna a relazionarmi con le persone (specie con le ragazze), succede spesso che odio il mio corpo e me stesso. Con il tempo ho iniziato a pensare che questo mio modo di essere non fosse nient'altro che il riflesso dei comportamenti che i miei genitori hanno riversato nei miei confronti.. Ho ancora impressi i momenti delle liti che in un certo senso mi hanno segnato. Mi sento una persona diversa dalle altre, più riflessiva, introversa e che cerca di mettere il cuore in ogni cosa che fa, cercando di dare amore agli altri. Ho pochissimi amici, nel passato ho provato a stringere con delle persone ma alla fine dei conti ho capito che volevano soltanto soddisfare i proprio interessi e non erano compatibili con la mia persona. Davo troppo e ricevevo poco. Adesso però so che l'unica persona su cui posso contare è me stesso. Pensieri positivi e cercare di trarre sempre il meglio da ogni azione che faccio, senza più guardare cosa pensano gli altri. Avere paura serve per farti capire che sei in grado di superarla. Grazie prof per le riflessioni e per gli spunti, ora so di avere un amico in più al mio fianco
Se posso
quanti anni ha?
@@antonellabarbato1944 20
Buongiorno professore. Io purtroppo, pur non volendolo in modo consapevole, mi sono ritrovata a commettere gli stessi errori che ho visto fare dai miei genitori. Ho inflitto purtroppo ai miei figli lo stesso “trauma” che ho subito io.. e questa cosa mi sta logorando e distruggendo.
Spero di riuscire a recuperare il nostro rapporto. Altrimenti avrò fallito anche io.
Ritornare a certi ricordi è doloroso per me ma mi serve come esempio negativo per gestire al meglio il rapporto con mia figlia. Cercando di essere l’opposto di quello che ho ricevuto , mi sento non un genitore perfetto ma sicuramente migliore.
Il vuoto affettivo però che porto dentro ha condizionato inevitabilmente i miei rapporti.