The Lotty mystery - part 2: Gun and cartridges

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  • เผยแพร่เมื่อ 28 ต.ค. 2024

ความคิดเห็น • 269

  • @Giovanni_GPP
    @Giovanni_GPP ปีที่แล้ว +5

    mi sono visto un poco della trasmissione televisiva Atlantide di LA7 del 03.05.23: un perfetto esempio di giornalismo da cialtroni.
    Antonio, tieni duro che sei bravissimo, ma con questa cultura dell'informazione non caverài un ragno del buco.
    ho grande stima del tuo metodo e del tuo impegno, ma la stupidità che ti fronteggia è incommensurabile.

    •  ปีที่แล้ว +3

      Grazie Giovanni, il mio vero problema è che sono troppo anziano, probabilmente non farò in tempo a veder crollare questi cartelli di carta, che però crolleranno.

  • @tommasotitta1155
    @tommasotitta1155 ปีที่แล้ว +6

    Gentile appassionato, seguo con interesse le sue ricostruzioni e ricerche. Mi perdoni se anche in questo caso le esprimo dubbi sulle sue conclusioni. Ribadisco che i miei intenti sono quelli di superare certe fragilità delle sue ipotesi, che ricordiamoci sono solo tali e benché verosimili secondo logica, debbano tutte essere dimostrate. Ciò detto, spero che quello che scrivo serva per rafforzare le sue ipotesi e, chissà, anche aiutare a trovare il modo di dimostrarlo nei fatti. Onestamente la sua conclusione non mi trova concorde, tuttavia non ho la presunzione di aver risolto il caso, per cui mi ricrederei volentieri se fosse dimostrato colpevole il suo sospettato, anzi me ne rallegrerei molto.
    Su Mele che organizza l'omicidio, in primis non ho chiaro quale sarebbe stato il movente. Si dice fosse "becco e contento", taluni parlano di questioni di denaro, ma non ho finora mai incontrato niente di solido in merito. Secondo, mi torna poco che chi organizza un omicidio si assenti da lavoro ma poi non si sia munito di un valido alibi, stesso dicasi dei Vinci e dei vari sardi più o meno sospettabili. Lo stesso alibi fallato di S.V ne è conferma.
    Terzo, benché scarsamente intelligente, come potrebbe un padre far rischiare la vita al proprio figlio con quella dinamica, sparando o facendo sparare, così ravvicinato al povero Natalino? E con quale crudeltà uccidere davanti ai suoi occhi la mamma? Io non posso credere che possa aver accettato questo rischio di uccidere e traumatizzare un povero bambino, oligofrenico sì, così scellerato difficile da accettare.
    Inoltre Natalino da adulto ha sempre affermato di non sapere riconoscere chi ci fosse, ha negato la presenza di qualsiasi persona a lui nota, le interviste sono pubbliche. Ciò a mio avviso conferma appunto che la sua testimonianza da bambino non fu genuina, oggi non avrebbe nessun problema ad accusare il padre o vari "Zio Piero".
    Venendo a Lotti motociclista, ci sarebbe da dimostrare che all'epoca possedesse una motoretta, così come nel '74.
    Infine, come osservato per il video precedente, ci sono perizie che certificano Lotti come persona normale, debole di personalità ma certo non un maniaco come il MDF, fattore che lo scagiona a mio avviso a priori dalla triste storia.
    La ringrazio per l'eventuale attenzione, nella speranza che ciò che le scrivo le possa servire nel prosieguo della sua attività di ricerca, che la possa condurre a scovare quell'orribile assassino.

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว +1

      Senz'altro risponderà Antonio (sebbene i momenti e i moventi del delitto del 1968 lui li abbia già bene sviscerati nei suoi video iniziali su questo canale - ci si arriva dalla playlist - e sul suo blog e nel suo lìbro), tuttavia voglio provare a intrufolarmi un po' anch'io. Anch'io un'ipotesi "mia" (sostanzialmente identica a quella d'Antonio, con una piccola puntualizzazione) dei moventi la ho scritta qua, più sotto, in una delle mie risposte a costantinosatta, per cui valga, da parte mia, quella.
      Comunque il delitto, in tale ipotesi, NON sarebbe stato organizzato da Stefano Mele (che fu forzato dal peso dei "doveri" verso il clan ad aggregarvisi sebbene svogliato), ma bensì dal clan dei suoi familiari.
      --- Quanto ai due fratelli Vinci, non si saranno predisposti nessun alibi solido per il semplice motivo che loro del fatto che quella sera sarebbe successo quel delitto non ne sapevano un bel niente.
      --- Quanto alle dichiarazioni di Natalino da adulto, l'obiezione a cui ora io sto rispondendo si basa sul presupposto che ora, da uomo fatto, sia sincero, quando dice di non ricordare nulla. Ma bisogna vedere se sia proprio vero, che è sincero, chissà! Non concordo con l'affermazione che se avesse visto padre e zii sulla scena del delitto non gli costerebbe nulla ammetterlo oggi. A parte l'ipotesi della rimozione sedimentatasi nel tempo per l'insopportabilità d'ammettere la visione del padre assassino della madre, ma, più prosaicamente, potrebbe anche essere che quegli zii abbiano dei figli (cugini, per Natalino) che al ricordo positivo dei loro babbi ci tengono e allora potrebbe anche essere che a Natalino gli pesi dar loro un dolore..

    •  ปีที่แล้ว +1

      Prendo atto della divergenza di opinioni, che, in quanto opinioni, difficilmente possono cambiare. Le consiglio di leggere il mio libro, capirà meglio il mio punto di vista, e in ogni caso non sarà tempo sprecato.

  • @mazzociompi9172
    @mazzociompi9172 6 หลายเดือนก่อน

    Premesso che ho visto solo i primi due video ma ancora non ho ascoltato di indizi seri a carico del lotti. Complimenti per l ottimo e interessante lavoro

    •  6 หลายเดือนก่อน

      Grazie.

    • @mazzociompi9172
      @mazzociompi9172 6 หลายเดือนก่อน

      @ ne approfitto per chiedere se è in previsione un qualche tipo di evento dal vivo dove poterla venire ad ascoltare

    •  6 หลายเดือนก่อน

      Il 18 maggio sarò a Pescia al book festival, parlerò dalle 16 alle 17.

  • @sandraferrari7817
    @sandraferrari7817 ปีที่แล้ว

    Dr, più ti seguo più comprendo il caso...Ennesima Congratulazione.Grazie.

    •  ปีที่แล้ว +1

      Grazie a te.

  • @khabirdandarth7849
    @khabirdandarth7849 10 หลายเดือนก่อน

    Grande come sempre, ben documentato e logico.
    Le posso dare completamente ragione per quanto riguarda le percorrenze in motorino del Lotti assolutamente possibili per esperienza, come sulla questione del presunto malloppo del Pacciani avendo buone conoscenze sull'economia di quegli anni.
    Badi bene che non sono contro, ma nemmeno a favore della sua ipotesi per mancanza di riscontri oggettivi più che altro.
    Sebbene sia possibile che il Lotti sia stato lo stalker della Locci ci sono una serie di coincidenze fortunose che avrebbero dovuto succedere quella notte :
    1) che appunto il Lotti avrebbe seguito la Locci proprio quella sera.
    2) che avrebbe dovuto più o meno assistere agli omicidi non visto, altrimenti avrebbe potuto fare la stessa fine dei due.
    3) che avrebbe dovuto vedere che l'autore o gli autori gettavano via la pistola in un luogo a lui vicino, sarebbe stato difficile ritrovarla in un luogo semibuio poco illuminato forse dai fari o dalla freccia se non sbaglio.
    In base a quanto ho capito di quello che lei dice, ne consegue che se fosse stato il Lotti a prendere la pistola era altrettanto consapevole che se e quando l'avesse usata ancora, nessuno avrebbe mai potuto sospettare di lui e questo calza poco con gli avvenimenti che si sono susseguiti.
    In pratica ci sono troppe pre-condizioni fortuite e coincidenze fortunate perché per quanto possibile un suo coinvolgimento, si possa ritenere il tutto realmente plausibile.
    Senza nessuna critica al suo veramente eccellente lavoro di ricostruzione storica per i posteri.

  • @angus7766
    @angus7766 ปีที่แล้ว +10

    😂😂e chi non mette il grasso sulla catena della bicicletta alle 7 del mattino prima di recarsi a lavoro!😂😂

  • @mauriziocorneli2773
    @mauriziocorneli2773 ปีที่แล้ว +6

    L'avvocato filastò spiega bene perché i bossoli erano spillati nel faldone, cio dovuto alla serietà eh scrupolo del dottor zuntini. Anche se c'era un colpevole non c'era un'arma.

  • @scuffiadiprua
    @scuffiadiprua ปีที่แล้ว +7

    Eh no! Il Mele non fu messo davanti al fatto che l'arma non fu ritrovata. Questa è una mera supposizione ed ha pure poco senso. L'arma, come si evince anche dai giornali, venne cercata per tutta la giornata del 24 e il responso sul suo mancato ritrovamento non poteva essere noto fin dalla mattina, perché la stavano cercando proprio in quel momento. Mele cambia versione nel corso dell'interrogatorio di garanzia. Il verbale dice che gli vennero lette le dichiarazioni del giorno prima e gli venne chiesto se le confermava, al ché Mele disse che confermava tutto tranne il fatto di aver gettato l'arma che, invece, aveva restituito a chi gliel'aveva fornita. Ora, la lettura del verbale rilasciato alla PG è il primissimo atto con cui si aprono tutti gli interrogatori di garanzia. Che avvenisse relativamente presto lo testimonia il fatto che Mele chiese di poter riposare perché era spossato dal giorno prima, ma ciò gli venne negato. Quindi, la ritrattazione di Mele è del tutto spontanea, segue immediatamente (se si escludono le ore di sonno) la precedente dichiarazione di averla gettata e non può essere stata indotta dal magistrato che ancora non aveva idea se l'arma sarebbe stata ritrovata nel corso delle ricerche. Natalino riferisce di aver visto gettare l'arma, ma riferisce una descrizione diversa, ma soprattutto era stato preso in casa dallo zio che aveva assistito agli interrogatori del giorno prima (ma non a quello di garanzia) ove aveva udito che il cognato aveva gettato l'arma.

    •  ปีที่แล้ว +4

      Ne ho parlato più volte e la vedo in modo assai diverso da lei. Come testimoniano le palandrane indossate da chi cercò l'arma, la ricerca iniziò assai presto, e che nell'interrogatorio Caponnetto non avesse messo di fronte Mele al mancato ritrovamento fino a quel momento mi pare davvero poco credibile. Altrimenti perché cambiare versione? In ogni caso risponda alla mia domanda in testa a questo video:
      th-cam.com/video/BJuLeHMXy-Q/w-d-xo.html

    • @lucam5925
      @lucam5925 ปีที่แล้ว +3

      @ Già qui direi che ha detto una cosa diversa, o se vogliamo, più precisa. Il fatto che Mele sia messo al corrente dell'andamento delle ricerche non appena svegliato e prima ancora di dare il via all'interrogatorio di garanzia è una sua ipotesi basata su quello che lei pensa debba essere un interrogatorio di garanzia e non un fatto derivato da atti scritti. Certamente ognuno ha diritto ad avere le sue, ma è sempre bene specificarlo chiaramente, perché chi non conosce la vicenda potrebbe ricevere inconsapevolmente informazioni errate e dio solo lo sa se ce n'è ancora bisogno in questa vicenda. Ribadisco che la sua opinione non ha davvero il minimo senso. E' una sua idea che sia abitudine degli investigatori mettere al corrente l'imputato appena sedutosi di fronte a loro dei loro progressi o mancanza di essi. Quanto alla ricerca della pistola, se vogliamo essere precisi, iniziò la sera precedente ad opera dei vigili del fuoco alla luce delle fotoelettriche, anche senza tirare in ballo gli impermeabili. Iniziò a causa del primo racconto di Mele. Proseguì il giorno dopo con l'intervento dei militari della caserma "Predieri "di Rovezzano che fecero intervenire anche le draghe per sondare il Vingone. Terminarono nel pomeriggio (fonti giornalistiche) E SOLO ALLORA si poté dire che l'arma non venne trovata. Ma, a suo dire, Caponnetto avrebbe reso edotto l'imputato, fin dal primo mattino, che l'esito notturno era stato negativo. Preveggenza? O macroscopica dabbenaggine? Ma stiamo parlando di professionisti dell'interrogatorio, eh, mica di dilettanti. Ripeto che la ritrattazione di aver gettato l'arma è conseguente alla domanda di rito fatta alla fine della lettura del verbale della notte precedente "Lei conferma quanto le ho appena letto?" "Confermo tutto, tranne di aver gettato l'arma che ho restituito al suo proprietario". E, scusi, ma se la sua ipotesi è che Mele davvero gettò l'arma a terra, perché mai avrebbe dovuto ritrattare in quel momento, di fronte ad affermazioni al massimo del tipo "la stiamo ancora cercando?". Se l'avesse buttata davvero poteva ben pensare che sarebbe stata senz'altro trovata durante le ricerche ancora in corso. Perché mai avrebbe dovuto cambiare versione? E se dopo aver ritrattato l'avessero infine trovata, non sarebbe stato peggio per lui? Piuttosto, la ritrattazione di Mele ci dice che dei due racconti a essere falso è il primo: quello dell'arma gettata e del comprensivo e generoso proprietario della stessa (magari era pure registrata) che fa spallucce e gli sorride con una pacca sulla schiena e un bel "pazienza". E lo riaccompagna a casa. Mele ritratta perché SA BENISSIMO che l'arma NON SARA' trovata. Lo sa per certo e non glielo dice, dubitando, Caponnetto. Riflettendo durante la notte, capisce che non ha senso mentire su quel punto, perché poi dovrebbe anche dire dove l'ha presa quell'arma che lui non ha mai avuto e che non si è trovata. Alla fine sarà costretto comunque dire che non era sua, che qualcuno gliel'ha fornita. Quanto a Natalino, purtroppo non ho molto tempo di seguire il video proposto. Lo farò, ma immagino mi chieda della testimonianza di Natalino che confermerebbe quanto detto dal padre. Lo fa solo per quanto riguarda una narrazione generica, ma i dettagli sono del tutto diversi e lo rileva anche Rotella. A Natalino viene fatta vedere una foto fatta DI GIORNO (la numero tre) che mostra il Vingone svariati metri davanti all'auto dove è morta sua madre e Natalino dice di aver visto lo zio Pietro (con la 't') gettare l'arma NEL CANALE sulla destra. Però non ha ancora detto di aver visto l'assassino uccidere sua madre. Ora, se davvero vogliamo prendere Natalino a conferma, allora la pistola è finita senz'altro nel Vingone e, non essendo stata ritrovata durante il dragaggio, presumibilmente è ancora là. La verità è che Natalino è solo a conoscenza DI UN RACCONTO sulla pistola che sarebbe stata gettata ma difficilmente potrà averlo visto nel buio pesto di quella notte, dall'auto nella quale ancora si trovava. Se davvero l'ha visto, allora l'assassino è lo zio Piero, ma l'arma vola altresì dritta nel canale. Difficile capire come si fa ad accettare senza battere ciglio un'irrealistica imbeccata da parte di Caponnetto al Mele e ad escludere, al contempo, un ben più plausibile inquinamento (voluto) del bimbo da parte del padre l'ultima notte che hanno passato insieme, oppure (accidentale) a causa dei racconti che lo zio Piero fa in casa sua, in presenza del bambino, mentre riferisce la confessione del Mele agli inquirenti, quando disse di aver gettato l'arma. Piero, di certo, non assistette alla ritrattazione.

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว

      @@lucam5925
      Dapprima una domanda: siamo sicuri che quando Caponnetto interrogò Stefano Mele (e lo mise di fronte al fatto che la pistola non si trovava) fosse "primo mattino"? Che non fosse pomeriggio?
      Poi, un po' di considerazioni, perché c'è qualcosa (non tutto, ma qualcosa sì) che mi pare illogico in quel che lei ha scritto:
      ---- Nella sua ipotesi, l'arma NON era stata lasciata lì, e Stefano Mele lo sapeva benissimo sin dal principio. Ok, dunque la domanda ovvia è: e allora perché mai disse invece che la pistola era stata mollata lì, nella sua prima versione? Gliene derivava qualche vantaggio? No. Anzi: se avesse detto. "La pistola? Boh? E che ne se so io?", questo avrebbe potuto essere funzionale a cercar di sostenere la tesi: "Io mica c'ero, lì, per poter sapere qualcosa dela pistola! Io sono estraneo al delitto, non c'ero, non ne sapevo nulla!". Ma invece dice una cosa (stupida, in questa ipotesi) che già gli precludeva ogni via di cercar di passare da innocente. Perché?
      ---- Inoltre, lei addebita esclusivamente ad imbeccata del padre la conferma (con qualche differenza) da parte di Natalino del "getto" della pistola. Bene, ma allora, poiché lei poche righe priù su ha escluso che quell'episodio sia avvenuto per davvero, e poiché secondo lei Stefano lo sapeva benissimo, mi spiega perché, non pago d'aver detto una bufala lui (che non serve a niente, non serve a farlo scagionare, non serve a far incriminare uno dei due fratelli Vinci -- meglio, più credibile e pertanto meglio funzionale come chamata a correo, sarebbe stato insinuare che il Vinci in questione l'arma se la fosse ripresa e poi ci avesse pensato lui a farla sparire chissà dove --, e non serve nemmeno a scagionare i propri familiari), non pago della bufala detta in prima persona, il Mele avrebbe dovuto sentire anche l'esigenza d'insistere, facendo pressioni sul bimbo perché confermasse lui pure? A che serviva, quella bugia, sì da doverla irrobustire?
      --- Inoltre, poiché il bimbo parlò della presenza dello zio Pietro (buio o non buio, vero o falso che fosse questo particolare della presenza dello zio), perché gli venne in mente di dirlo? Glielo suggerì il padre? E perché mai? O non s'era detto che il padre era ancora, mentre stava facendo il lavaggio del cervello al bimbo, arroccato sulla sua pristina tesi che il suo complice di quella sera fosse stato solo e soltanto Salvatore Vinci? E allora che faceva: istruiva il bimbo a infarcire d'elementi contraddittori la propria versione? No, via, in quella fase non è pensabile che questa genialata dello zio Pietro fosse venuta in mente al padre. Allora la presenza dello zio era farina del sacco del bimbo (o perché un ricordo vero, o perché bugia di cui però l'autore era il bimbo stesso)? Sì senz'altro. E allora, domanda: se era una bugia, perché mai al bimbo gli venne a mente di dire una cosa del genere? Non poteva dire d'aver visto solo il padre e il padre che buttava l'arma, come nella sua ipotesi il padre stesso gli aveva raccomandato? O cosa ci combinava introdurre la figura dello zio? E se putacaso, invece, il padre avesse voluto implicare anche i propri familiari, perché allora non aveva cominciato a farlo sin da subito, invece di fare il nome di Salvatore? E se invece non li voleva coinvolgere nelle indagini, allora perché avrebbe dovuto dire al bimbo di fare il nome dello zio? No, via: per forza di cose, bisogna che quell'accenno allo zio il bimbo l'avesse fatto "sua sponte", senza imbeccate (NOTA: che l'imbeccata fosse partita dagli inquirenti è altrettanto illogico, perché se lo avessero fatto loro, allora avrebbero dovuto usare quell'elemento per far partire un'imputazione ai famiiari, il che invece non fecero). E allora, perché a Natalino gli venne in mente lo zio? Potrebbe essere perché l'aveva visto (nonostante il buio, ma il commando omicida una torcia l'avrà avuta) per davvero?

    • @lucam5925
      @lucam5925 11 หลายเดือนก่อน

      @@grantottero4980 Sì, siamo sicuri. Quando l'interrogatorio di garanzia ebbe inizio, Mele chiese di poter rimandare perché era stanco, ma gli venne rifiutato. COme detto, la rilettura del verbale è il primissimo atto dell'interrogatorio di garanzia. In ogni caso c'è l'ora apposta sul verbale che è 9:50. L'ora apposta sui verbali, se non diversamente specificato, è l'ora di chiusura del verbale stesso. Invece, le operazioni di ricerca delle pistola iniziano la mattina alle 8:30 e la verbalizzazioni delle stesse avviene alle 17:00. Questa è l'ora in cui è certo che la pistola non è stata trovata.
      Riguardo il punto sul perché disse di aver gettato l'arma, possiamo solo fare ipotesi. Di certo non gliene veniva niente a dire di averla gettata o di averla tenuta, salvo il fatto che se sapeva di averla restituita, sarebbe venuto fuori che su questo aveva mentito. Ciò avrebbe peggiorato la sua situazione e Mele si deve essere risolto a dire che l'arma non era in suo possesso, ma non per averla gettata, bugia futile e facilmente smentibile. In questa ipotesi, sarebbe certamente stato nuovamente interrogato sul destino della pistola e, forse, Mele aveva intenzione di allontanare da sé quello scomodo oggetto, cosa che, di fatto, accadde. Quello che però non può essere assolutamente negato è che Mele di dichiarazioni sul destino dell'arma non ne fa una sola, ma ne fa due e che fra la prima e la seconda c'è solo una notte in cella alle Murate e niente di più
      Sulla testimonianza del bimbo, non deve sfuggire che lui accenna a Salvatore Vinci, ma per interposta persona (dice che fu Pietro a dire di aver visto Salvatore fra le canne. Io mi limito a rilevare che in presenza del cognato, Mele dice che era presente (ma non attivamente) SV, ma attribuisce a sé stesso l'omicidio. Il problema è: chi c'era con Mele quella notte? Perché che lui non fosse da solo è praticamente certo. Senza questa informazione, ogni ricostruzione delle dinamiche di quella notte diventa monca. Per esempio, Pietro c'era e fu visto? Oppure venne citato da padre? Non si sa con certezza. Mi limito a porre il problema, ma non ritengo di dover dare la mia soluzione.
      Sia come sia, non ritengo che Mele abbia fatto il nome dello zio al bimbo e neppure che avesse intenzione di farlo, che lo zio ci fosse o meno. Non credo nemmeno che gli abbia impartito istruzioni troppo complicate, come quelle che riguardavano il destino della pistola o la presenza di personaggi immaginari, piuttosto, è del tutto possibile che il bambino abbia ascoltato delle conversazioni nella famiglia di cui era ospite, fra cui il racconto di cosa suoo padre aveva detto ai Carabinieri mentre PM era presente. PM non poteva certo sapere che poche ore dopo suo cognato aveva cambiato versione.
      Infine, a me manca il verbale completo di ciò che Natalino raccontò a Caponnetto la sera del 24. in questo caso non è possibile stabilire quando Natalino racconta i singoli episodi.
      Ma quello che mi premeva dire è che l'ipotesi di arma gettata con tanto di proprietario che fa spallucce dicendo "pazienza" e che si allontana lasciandola lì, senza neppure rispedire Mele a pedate a cercarla è davvero assurda. Di certo lo è rispetto a un Mele che riceve un arma che restituisce dopo aver sparato.

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 11 หลายเดือนก่อน

      @@lucam5925 Ora è sera tarda e comincio a non esser più tanto lucido (il sonno si fa strada). Invece ho bisogno di rileggere bene quello che ha scritto (e anche un po' di riprendere il filo del discorso originario, che ho un po' perso, sono passate alcune settimane...). Direi dunque che ci aggiorniamo a domani o giù di lì, pardon

  • @sandraferrari7817
    @sandraferrari7817 ปีที่แล้ว

    Sei preparatissimo,tutti i tasselli al loro legittimo posto.Non è affatto facile x questo caso Terrificante!!!Mi si apre un altro scenario.Encomio.Grazie.👍👏

    •  ปีที่แล้ว +1

      Grazie a te.

  • @elmobuccino434
    @elmobuccino434 ปีที่แล้ว +2

    Stimo molto il suo lavoro x l’impegno la forza e la volontà che mette..
    Però faccio fatica a pensare che se fosse davvero lotti il mostro abbia colpito x la prima volta nel 74 all’età di 34 anni?
    Come è possibile che abbia avuto il suo primo impulso sadico così tardi?
    La maggior parte dei SK hanno colpito ad un età molto giovane se non adolescenziale!
    Però tutto può essere in questa storia.
    Ho molta stima di lei sig.segnini!

    •  ปีที่แล้ว +1

      Grazie. La mia ipotesi è che le motivazioni del Mostro, al di là di chi fosse stato, non erano di natura sessuale. Le consiglio di leggere il mio libro, per chiarirsi le idee su questa ipotesi, che non è applicabile al solo Lotti, ma riguarda una generica figura di serial killer, caso unico nel panorama criminologico mondiale.

    •  6 หลายเดือนก่อน

      @@elidecapannolo3317 Secondo il mio parere erano motivazioni paranoiche. L'individuo soffriva di una vita misera e cercò uno sciagurato riscatto nei delitti, godendo dell'eco sui media. In più penso che trovasse gusto nell'uccidere, come in una caccia abnorme.

    •  6 หลายเดือนก่อน

      @@elidecapannolo3317 Dai, a questo punto la deve dire.

  • @perronegabriele4325
    @perronegabriele4325 ปีที่แล้ว +3

    Buongiorno
    A mio modesto parere, mettendomi nei panni di un GL solitario, emarginato ecc., che segue l'ape regina sperando di trovare il coraggio e l' occasione di approcciarla, e in modo inaspettato assiste all' omicidio, commesso sicuramente da più persone...
    Io me la sarei data a gambe levate!
    Per il terrore di aver assistito a un duplice omicidio, per la paura di essere visto dagli assassini e quindi ucciso perché testimone...
    E invece lui sarebbe rimasto lì, aspettando che i responsabili si allontanassero, per raccogliere una pistola che lui non sapeva che sarebbe stata abbandonata sul posto.
    Tutto è possibile certo...ma mi sembra un po' inverosimile

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว

      Non è mica detto, né sostenuto da Antonio, che fosse rimasto ad osservare lì così tanto vicino. Magari, vista l'auto dei familiari che da vicino al cinema sbucava da un angolo e seguiva quella della donna col bimbo e l'amante (avrà magari riconosciuto il marito), potrebbe aver capito che stava per succedere qualcosa di brutto (potrebbe anche aver presunto che al massimo ci sarebbe stata una scazzottata), potrebbe esser rimasto prudentemente a distanza (anche a 3 - 4 km, anche in paese) e poi, troppo incuriosito di capire cosa fosse successo (e se già da altri pedinamenti aveva scoperto che la donna amava condurre le auto degli amanti a quel tratturo), potrebbe aver deciso d'andare a dare un'occhiata anche un'ora dopo Non è mica detto che fosse proprio lì accanto e proprio nel mentre...

    •  ปีที่แล้ว

      Mi associo alla risposta di grantottero. Aggiungerei che, come già numerose altre volte ho avuto occasione di ribadire, con la tecnica del "cosa avrei fatto io se fossi stato al suo posto" si va poco lontano. Come si fa a mettersi nei panni di un futuro serial killer, se lui lo fu?

  • @nicolamiraglia5604
    @nicolamiraglia5604 ปีที่แล้ว +1

    Ciao Antonio ,
    Io però non ho capito
    Sta benedetta scatola di cartucce come se l’è procurata??

    •  ปีที่แล้ว +1

      Io non posso saperlo, posso solo dire che non era impossibile. L'avrà comprata come avrebbe fatto qualsiasi altra persona priva di porto d'armi. Si sarà informato da qualche conoscente su armerie compiacenti, o privati, per eesmpio. Al tempo nella zona circolavano munizioni sottobanco tratte dai fanghi dell'Arno. Oppure avrà chiesto aiuto a un cacciatore, magari amico del padre.

    • @nicolamiraglia5604
      @nicolamiraglia5604 ปีที่แล้ว

      @
      È una risposta esaustiva e logica ma santo Dio sto mostro era proprio fortunato
      Trova una pistola fumante ..si procura una scatola di cartucce e se ne gira indisturbato per la provincia commettendo delitti efferati..
      Io non ho mai nascosto la mia perplessità su lotti .ho letto il tuo libro e per 3/4 lo trovo fantastico .
      Un revisionismo così marcato su lotti continua a lasciarmi perplesso ..non stupido ma nemmeno sto pozzo di scaltrezza.
      Però complimenti doverososissimi
      Ciao e alla prossima 😀

  • @pm-ty6rb
    @pm-ty6rb 9 หลายเดือนก่อน

    A capocchia 😂😂😂
    Io ti adoro!

    •  9 หลายเดือนก่อน

      Grazie, troppo buono/a.

  • @rubenmorandi6373
    @rubenmorandi6373 11 หลายเดือนก่อน +2

    Vorrei fare una considerazione sulle scatole di cartucce: se come sembra la pistola l'ha fornita Salvatore Vinci è logico pensare anche che avesse a disposizione delle cartucce come praticamente chiunque ha in possesso un'arma da fuoco.
    Ora immaginiamo i Vinci e cognato alla ricerca di una pistola per realizzare il loro piano: è facile immaginare che abbiano comprato oltre all'arma anche le cartucce perché chi ha in mente di compiere un delitto non andrebbe mai in un'armeria a richiedere delle cartucce portando anche la pistola magari con il rischio poi di essere riconosciuto e identificato a delitto avvenuto. E' logico pensare che abbiano comprato la pistola da qualcuno di cui si fidavano e che dallo stesso soggetto abbiano comprato anche le cartucce di cui aveva disponibilità (un paio di scatole?).
    A questo punto immaginiamoci questi soggetti che si preparano ad andare a compiere l'omicidio: sicuramente avranno programmato prima cosa fare della pistola; chi se la riporterebbe a casa? E infatti dalle dichiarazioni capiamo che l'arma è stata gettata in prossimità del luogo del delitto come forse avevano deciso in precedenza. E le scatole di cartucce? Chi le avrebbe tenute in casa? Non è più logico pensare che le avessero portate insieme alla pistola e a questo punto perché non supporre che le abbiano abbandonate nello stesso posto?
    Chi poi ha raccolto la pistola si è trovato anche le cartucce e non è neanche dovuto andare a comprarle.
    Ovviamente è un'ipotesi, ma perché escluderla a priori?

    •  11 หลายเดือนก่อน

      Francamente mi pare uno scenario poco probabile.

    • @rubenmorandi6373
      @rubenmorandi6373 11 หลายเดือนก่อน

      @ Perché?

    •  11 หลายเดือนก่อน

      @@rubenmorandi6373 Perché se ci poteva essere un motivo per lasciare la pistola sul posto, secondo me quello di coinvolgere chi l'aveva fornita (Salvatore Vinci), non ce n'era nessuno per le cartucce.

  • @emiliocenci8737
    @emiliocenci8737 ปีที่แล้ว +5

    Ottimo lavoro come sempre....Secondo Lei il mostro nel 1984 NON portava guanti...Possibile che sia lo stesso che nel 1985 produce la lettera " perfetta" ( niente impronte , niente dna ) ?

    •  ปีที่แล้ว +1

      Scrivendo la lettera decise di essere molto prudente, visto che evitò di scrivere. Dunque potrebbe essersi preoccupato anche delle impronte.

  • @grantottero4980
    @grantottero4980 ปีที่แล้ว +2

    Sai, Antonio, che c'è una cosa che hai ricordato, che mi ha incuriosito (perché non ci avevo mai pensato)?
    Se ho ascoltato bene, avvenuto il delitto Locci / Lo Bianco nella notte fra il 21 e il 22 Agosto, fu dunque non al mattino del 22, ma bensì del 23, che forze dell'ordine e perfino militari dell'esercito furono sparpagliati sul luogo del delitto per cercar (invano) di trovare la pistola, ho capito bene?

    •  ปีที่แล้ว +1

      Una ricerca era già stata fatta, penso. Quella fu la ricerca finale e definitiva.

  • @oxigeno81
    @oxigeno81 ปีที่แล้ว +1

    Grandissimo video come sempre. Trovo davvero interessante la possibile spiegazione della poca evidenza dei segni per la perizia del 68 da parte di Zuntini dovuta alla sua non esperienza con armi civili e di piccolo calibro: magari abituato con le armi da guerra, effettivamente nel 68 quelle impronte dovettero sembrargli poca cosa. Un'altra possibilità potrebbe essere la minore qualità dello strumento usato nel 68 rispetto al 74 ? Mi riferisco alla qualità del microscopio (immagino) usato nel 68 rispetto, magari, ad un modello più performante o più tecnologicamente avanzato usato negli anni successivi ?

    •  ปีที่แล้ว +1

      Ho pensato anch'io ai mezzi di osservazione di minor qualità. Si tratta si un'ipotesi possibile.

  • @MrBlue797
    @MrBlue797 ปีที่แล้ว +1

    Come sempre ottima analisi, complimenti. Off topic (ma neanche troppo): ho sentito che su Netflix faranno una miniserie di 4 puntate sul MdF, regia di Stefano Sollima. Prepariamoci 😱

    •  ปีที่แล้ว

      Grazie. Sulla fiction non saprei, qualcuno sa come sarà impostata?

    • @MrBlue797
      @MrBlue797 ปีที่แล้ว +1

      @ Sto cercando di reperire informazioni, a quanto ho capito hanno iniziato le riprese alcuni giorni fa. Cito da articolo su La Nazione: "La serie è basata su fatti realmente accaduti, testimonianze dirette, atti processuali e inchieste giornalistiche. “Tutto terribilmente vero. Perché crediamo che il racconto della verità, e solo quello - si legge in una nota della produzione - sia l'unico modo per rendere giustizia alle vittime. In una storia dove i mostri possibili, nel corso del tempo e delle indagini, sono stati molti, il nostro racconto esplora proprio loro, i possibili mostri, dal loro punto di vista. Perché il mostro, alla fine, potrebbe essere chiunque”. Stiamo a vedere...

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว

      @@MrBlue797
      Speriamo in bene! Ma tanto ottimista io non sono. Già il fatto che non abbiano interpellato Antonio per una consulenza sulla sceneggiatura, sembra preludere al fatto che la sua ipotesi non la vogliano inserire fra quelle che prenderanno in considerazione...mah! Staremo a vedere...

    • @marco-gb7if
      @marco-gb7if 10 หลายเดือนก่อน

      ​@@grantottero4980Per fare una miniserie di 4 puntate non serve interpellarlo. In 4 puntate metti solo gli avvenimenti principali che tutti conoscono.
      Lo interpellerei senz' altro se dovessi fare un documentario molto accurato.

    • @grantottero4974
      @grantottero4974 10 หลายเดือนก่อน

      @@marco-gb7if
      Mah! Staremo a vedere... Ma io parto pessimista già sin da ora...

  • @nicolobelletti5271
    @nicolobelletti5271 ปีที่แล้ว +4

    Lei non si presta ai revisionismi che sono usciti negli scorsi anni sulla Beretta,questo le fa onore.
    La pistola è unica in tutti i delitti e ha un origine precisa,l'avessero avuta questa fortuna chi indagava su Zodiac o su altri SK negli States.
    Che la famiglia Mele abitasse a San Casciano fino alla metà dei '60 è un elemento importante,se si vuole collegare 'Katanga' all'ape regina.
    Io sono un po' come un comunista nel 1989 davanti ai suoi video,sono un sardista che ormai si è rassegnato all'innocenza di SV (anche perché lo straccio ormai serve per non si può dire) anche grazie alle sue precisazioni.
    Anche se ho ancora parecchie riserve su GL in merito a:
    -Pistola
    -L'alcolismo (alcuni SK hanno abbassato la guardia perché storditi da droghe e altro,Dahmer) lei dice che forse l'alcolismo di GL è stato accentuato dalla stampa,ma morire di tumore al fegato a 62 non è normale per me e per potrebbe essere stato un ostacolo, perlomeno in fatto di lucidità,anche riguardo il percorso Scopeti-San Piero per la lettera.
    -La manutenzione dell'arma. Fondamentale per la stessa,GL non possedeva forse le informazioni basilari per pulire una Beretta.
    Con le dovute differenze,ad esempio parlando di pistole che hanno sparato per anni (le famose Beretta rubate all'armeria Volturno)
    i fratelli Savi sapevano alla perfezione la materia e raramente si inceppavano le armi usate.
    Ripeto: con le dovute differenze,più vicino a GL potrebbe essere Bilancia che era un criminuncolo ed era avvezzo alle armi
    -Dove ha preso le cartucce non avendo il porto d'armi e in epoca di terrorismo,forse però ha ragione lei ..qualche cacciatore.
    -Perché ha smesso?

    • @costantinosatta3512
      @costantinosatta3512 ปีที่แล้ว

      Il rebus è nel primo omicidio fatto con la pistola..pensandoci bene tutti i personaggi dal mele ai vinci al lotti e al Pacciani ma anche al legionario hanno tutti una cosa in comune...la perversione per il sesso sia etero che omosessuale...io sospetto che in quel giro si conoscessero tutti..il Pacciani tramite una testimonianza fatta dal vinci si conoscevano così come il vigilanti e altri....e probabilmente nel giro c'era una persona importante magari non il mostro ma ricattabile..per il resto il lotti non era deficiente ..le prove sul Pacciani non erano probanti...ma il mistero rimane..

    •  ปีที่แล้ว +1

      Senz'altro il fegato di Lotti doveva essere messo molto male, rimane il fatto che durante i processi era molto lucido, quindi non metterei l'alcolismo tra le cause di azioni stupide come quella di farsi condannare da innocente.
      Per l'arma non penso che fosse così difficile manutenere una beretta 70. Ebbe tutto il tempo per imparare anche da solo. C'erano poi le riviste di armi in edicola.

    • @Fabrizio-m8r
      @Fabrizio-m8r ปีที่แล้ว +1

      Mah ..avendo ascoltato tutti gli interrogatori in aula potrei affermare che il lotti di lucido non aveva nulla ...ad ogni domanda risponde come se non l.avesse capita e chissà perché ad ogni aiutino che da il Canessa dice " e l ho detto innanzi "ci sono troppi motivi per cui lotti non ha nessun titolo in questa storia non solo dalle improbabili confessioni ma anche dalle proprie capacità,dalla lettera alla doc della Monica ecc.infine visto che risulta tutto oggi un caso ancora aperto con nuovi ipotesi (non fatte da me o da you tuber) ma fatte da personale competente vuol dire che di risolto non c è davvero nulla.ps il mostro da quel di che sarà morto ridendo delle magistratura ..e se invece di concentrarsi sul grullo ci si concentrasse su qualche guardia caccia..carabiniere forestale? Un qualcuno che sa muoversi bene in mezzo quelle campagne e boschi ?qualcuno che conosce chi lo sta indagando tanto di mandargli una lettera? Comunque buon lavoro e qualsiasi conclusione uno si faccia comunque e' importante tenere viva la memoria delle povere vittime e dei familiari

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว

      @@Fabrizio-m8r
      A me pare invece (al di là del fatto che, ogni tanto, c'erano davvero alcune domande un po' maliziose che non si capivano bene...) che, di fronte a domande circa le quali il suo sesto senso lo avverte che c'è il rischio di cadere in contraddizione, faccia il furbetto prendendo tempo, dicendo che non ha capito, così facendo guadagnando alcuni secondi durante i quali rimugina un po' sull'insidia della domanda e allora, tanto per non sbagliare, decide d'usare la tattica dei pugili quando abbracciano l'avversario che era all'attacco per spezzarne il ritmo offensivo o delle squadre di calcio quando si salvano in calcio d'angolo: tira fuori che non ha capito, che si confonde, che non è in grado di rispondere.... e intanto ha eluso la domanda e ha imputato le contraddizioni alla confusione e ai ricordi sbiaditi... Un tatticone furbastro.

    • @faustocaruana3578
      @faustocaruana3578 หลายเดือนก่อน

      @nicolobelletti5271 concordo con le osservazioni sull'arma. E altra cosa che mi incuriosisce: come faceva a sapere che era una cal.22? Soprattutto se l'arma è stata trovata? Questa è una informazione necessaria per comprare le cartucce, e un non esperto non poteva che andare in armeria e chiedere "che cartucce debbo usare". E dubito ci fossero così tante armerie in zona (e se gestisco un'armeria e mi arriva un GL a farmi domande sull'arma, me lo ricorderei senz'altro).

  • @lorenzovezzali5920
    @lorenzovezzali5920 ปีที่แล้ว

    Interessante come sempre. Certo la questione delle munizioni è sempre spinosa. Forse si potrebbe ipotizzare che chi ha ucciso abbia nascosto pistola e proiettili per il rischio di subire perquisizioni? Anzi, magari teneva la pistola insieme ai proiettili in una borsa, un borsello o un tascapane e dopo il delitto li ha nascosti nella remota eventualità di recuperarli in seguito, ma qualcuno li ha trovati. Se il mostro non era esperto di armi magari non avrebbe nemmeno saputo come procurarsi i proiettili invece così si spiegherebbe che aveva solo quelli e usava quelli...

    •  ปีที่แล้ว

      Possibile, però non si spiegano le parole di Stefano Mele e figlio sulla pistola lasciata sul posto.

  • @carlobellinaso4974
    @carlobellinaso4974 5 หลายเดือนก่อน

    Buongiorno Antonio . Se possibile le vorrei chiederle un chiarimento : se ho capito bene qualcuno ( Lotti alias Cittadino Amico ) ha informato e chiesto in via anonima agli inquirenti di rintracciare il dossier dell'omicidio del '68 poiché lì avrebbero trovato i collegamenti con quelli del '74 e del '81 e quindi , così facendo , avrebbe cercato di depistare le indagini verso la pista sarda . La mia domanda è : come faceva Lotti a sapere che avrebbero trovato dei bossoli ? Secondo me non poteva saperlo ma , allora , come avrebbero collegato i delitti ? La medesima marca della pistola non sarebbe stata sufficiente a far riaprire le indagini anche perché l'omicidio del '68 era un delitto passionale , gli altri no . Seguo con molto interesse il suo vlog e ho già ordinato il libro su Amazon ; è un modestissimo contributo all'enorme lavoro che sta portando avanti alla ricerca almeno di una verità storica ( per la giudiziaria temo siamo fuori tempo massimo ) .

    •  5 หลายเดือนก่อน

      Il Mostro (nella mia ipotesi Lotti, forse aiutato da Pucci) avvertì le forze dell'ordine del collegamento del delitto di Signa con i suoi. Non poteva sapere se fossero o no ancora disponibili bossoli e proiettili di quel delitto di 14 anni prima, sapeva però che la pistola era la stessa. Dunque poteva ben sperare che s'indagasse comunque, magari consultando la perizia.

    • @carlobellinaso4974
      @carlobellinaso4974 5 หลายเดือนก่อน

      Lei ha affermato che Lotti , pur se astuto e millantatore , era di fatto un semi-analfabeta e difatti la busta che avrebbe spedito alla giudice Della Monica era zeppa di errori . Certamente non era in grado di scrivere lettere come fece "Cittadino Amico" quindi Lotti si fece aiutare da qualcuno che però doveva avere una fortissima motivazione personale per prestarsi a fare una cosa del genere . Questo qualcuno rischiava l'ergastolo .

    •  5 หลายเดือนก่อน

      Non credo che le "lettere" del cittadino amico fossero vere e proprie lettere, ma brevi messaggi. Pucci aveva la licenza elementare e poteva aver dato una mano. Non sappiamo quel che Lotti gli potrebbe aver fatto credere, sappiamo che Pucci avrebbe detto che Lotti gli diceva di sapere chi uccideva.

  • @giovannisatta771
    @giovannisatta771 ปีที่แล้ว

    Hahaha Antonio faccia attenzione che se a Mignini salta la mosca al naso viene qui a scrivere e darle dell'incompetente!
    Complimenti come sempre.

    •  ปีที่แล้ว +4

      Se si limita a quello ben venga.

  • @giuliog291
    @giuliog291 ปีที่แล้ว

    Ciao Antonio,
    pour parler, e indipendentemente dall'identità del mostro, e soprattutto perché vorrei la tua opinione, giacché sei sia estremamente preparato che estremamente logico e razionale e quindi conto su di te per evidenziare le lacune della mia ipotesi, seguimi un momento.
    SV portava la Massa, e forse la Locci, alle Cascine, per sesso occasionale con terzi.
    SV era un guardone.
    SV era bisessuale e aveva una relazione con entrambi i coniugi Mele.
    SV, o SM, o entrambi, sanno che stasera la Locci andrà con Lo Bianco.
    SV dice: Stefano, andiamo a guardare, e mentre guardiamo mi fai un pompino.
    Oppure SM dice: Salvo, non ce la faccio più, andiamo a dargli una fraccata di botte, è uguale (personalmente propendo per la prima, ma non è importante).
    Arriva il mostro principiante, non ancora scafato come negli anni ottanta, non si avvede dei due S, uccide i due amanti, vede Natalino, scappa.
    SM ricompone la moglie, recupera il bambino, sposta la freccia, eccetera; SV dice "uh Signùr, qui rischio di finire al gabbio io", e magari lo pensa pure SM, e da lì il comportamento schizofrenico successivo.
    In alternativa, tutto uguale ma i due S arrivano a omicidio compiuto, scattano i sospetti reciproci (anche su FV, PM e tutti gli altri) e le paure di pagarla da innocenti. SM si difende come può.
    Ecco qui, dunque, un serial killer unico dal '68 (ripeto, indipendentemente dall'identità, potrebbe anche essere Lotti stesso, non è importante per questa analisi), SM sulla scena del crimine, e i comportamenti altrimenti inspiegabili dei sardi spiegati.
    Aiutami a mettere alla frusta questa ipotesi.
    Grazie in anticipo, e dai per me il solito grattino a Rubber!

    •  ปีที่แล้ว

      Le due pecche maggiori.
      Quante volte la Locci si sarà appartata con qualche amante? E il maniaco arriva proprio quando Mele e Vinci stanno andando a ucciderla o comunque a darle una lezione?
      Natalino disse di aver visto lo zio Piero che buttava la pistola.

    • @giuliog291
      @giuliog291 ปีที่แล้ว

      @ hai ragione, posso solo dire che in ogni ipotesi sta almeno una coincidenza funambolica, questa è la mia, la tua è quella che Lotti fosse lì proprio quella sera, idem per gli altri che propendono per il passaggio di pistola, non parliamo poi dei traslochi della Bugli per i paccianisti e così via. Ma le coincidenze accadono.
      Su zio Piero chissà: nell' ipotesi della spedizione punitiva magari c'era anche lui; in quella del voyeurismo chissà quante pressioni anche contrastanti ha subito Natalino da chi gli stava intorno, in famiglia e fuori.
      ... comunque adesso voglio sapere anche le pecche minori! 😉
      Sei la mia peer review!

    • @giuliog291
      @giuliog291 ปีที่แล้ว

      @
      On a lighter note, sicuramente SV non imprecava in piemontese, questo lo ammetto 😉

  • @lorenzopiras2352
    @lorenzopiras2352 ปีที่แล้ว +2

    Buongiorno Dott. Segnini, come sempre tutto molto ben argomentato e che rispetta un filo logico anche nelle parti ipotizzate ma non dimostrabili ormai. Le volevo chiedere, visto che mi sembra non se ne faccia specifico riferimento nei video, se lei abbia ipotizzato come il Lotti si potesse essere procurato i proiettili, lo trovo un punto molto importante, visto che non penso fosse persona che frequentasse poligoni e non aveva modo di acquistare i proiettili legalmente, pertanto l’ipotesi più probabile è che qualcuno glieli abbia ceduti, quindi potrebbe esserci stato qualcuno che in qualche modo potesse sospettare qualcosa una volta scoppiato il caso mediatico del mostro di Firenze, cosa ne pensa?

    •  ปีที่แล้ว +3

      Senz'altro, potrebbe essere. Se gli bastarono due scatole, potrebbe però essersele procurate entrambe già nei primi anni, tipo 1970. L'ipotesi è plausibile essendo tutte le sue cartucce di produzione ante 1968.

    • @cristianronzi8117
      @cristianronzi8117 ปีที่แล้ว

      Ma è chiaro che Francesco vinci era il proprietario della pistola nel 68.che poi la cedette al pacciani.tant è che lo fecero fuori nel 93 x nn fargli dire la genesi della cessione della berretta.

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว

      ​@@cristianronzi8117
      A parte che è stata espressa un po' male la frase, detto così sembrerebbe che a morire ("fatto fuori") nel 1993 fosse stato Pacciani, quando invece fu Francesco Vinci, ma poi, a parte questo, è solo un'ipotesi (anche poco probabile), e non dimostrata da niente.
      La presunta conoscenza di Pacciani con FV da cosa risulterebbe?
      L'ipotesi più semplice per la morte violenta di FV è una di queste due: un regolamento di conti nell'ambito della mala (per altri motivi che esulavano dalla vicenda del MdF), oppure un tentativo di recupero crediti con le cattive maniere andato a finire in modo molto diverso da quanto previsto.

  • @ioshic9634
    @ioshic9634 6 หลายเดือนก่อน +1

    Buonasera Dr. Segnini. Come sempre ottima analisi. Sono anch'io, Grazie a lei, sostenitore della teoria Lotti.
    L'unica cosa su cui non mi trovo totalmente d'accordo è sul passaggio della pistola... Ho sempre avuto il sospetto che davvero il Salvatore Vinci fosse presente a Signa e autore materiale del delitto, assieme allo Stefano Mele ed al Mucciarini, e che la pistola Beretta fosse la sua... Ovvero l'unica calibro .22 non rintracciata dai carabinieri a Villacidro ed appartenuta precedentemente ad un sardo emigrato in Olanda a cui fu probabilmente rubata ....
    La domanda che mi porgo sempre e... il Salvatore Vinci girava tantissimo ed "approcciava" uomini e donne ovunque.. ma soprattutto... Il fatto dell'omosessualità del Vinci e dell'omosessualità del Lotti (vedasu la storia col Butini ... E la perizia formari-lagazzi) mi lascia sempre troppi... troppi sospetti sul contatto tra i due maturato in quel contesto li.
    Forse non un contatto diretto.. ma su quella linea.
    Il Vinci approcciava addirittura uomini e donne in autogrill, nei parchi e in cinema a luci rosse (che sappiamo che Lotti frequentava...)
    Che il Vinci non abbia mai detto niente a riguardo per discolparsi si spiega col suo carattere (non diceva nulla della sua vita) ma soprattutto non poteva dire di aver posseduto la pistola che .. alla prova balistica era certo che aveva uccisi la Locci-Lo Bianco dato che altrimenti avrebbero scoperto che l'autore materiale dell'omicidio dei due era davvero lui, assieme allo Stefano Mele ed al Mucciarini. E sarebbe andato sicuramente dritto in gallera sia per quel delitto che per possesso dell'arma, per falsa testimonianza... Per calunnia... Insomma, A VITA. Il Vinci era peraltro persona davvero "cattiva" nel più vero senso del termine e senza molti scrupoli. Della Steri penso sia lui l'assassino, dopo aver letto bene le indagini del Torrisi che, nonostante sia d'accordo con lei che errava nel considerare il Vinci il MdF, aveva ragione (ovviamente secondo il mio pensiero) sia su Signa che sulla Steri.
    Solo il Vinci quindi sarebbe sarebbe stato conoscitore della verità ma che non poteva assolutamente rilevare e far sapere.
    Le accuse al fratello francesco si spiegano con l'odio tra i due di lunga data e col traslare il fatto della famosa pistola non a lui ma ad un altro componente molto più credibile come mostro o come assassino della Locci.
    Insomma... Tutto girava attorno alla pistola per il Salvatore Vinci ed il contatto con Lotti che in qualche modo, a parer mio... È avvenuto nell'ambito di conoscenza diretta o comune.
    Anche potrei anche pensare ad un passaggio pistola - munizioni in toto.
    Sono certo come lei che il vero MdF sia Giancarlo Lotti ma che la pistola sia passata a lui successivamente ed in altro modo.
    Comunque il Lotti era il MdF... Convintissimo e grazie a Lei

    •  6 หลายเดือนก่อน

      Su Vinci la pensiamo in modo decisamente diverso. A mio giudizio la moglie si suicidò per la delusione ricevuta da Antonio Pili, che non l'amava.
      quattrocosesulmostro.blogspot.com/2019/02/omicidio-o-suicidio-1_31.html
      th-cam.com/video/GmIGGuNYmec/w-d-xo.html
      Penso poi che Vinci non avesse avuto a che fare con il delitto di Signa, per tante ragioni, ma che avesse solo venduto la pistola a Stefano Mele
      quattrocosesulmostro.blogspot.com/2020/11/salvatore-vinci-signa.html
      quattrocosesulmostro.blogspot.com/2020/11/salvatore-vinci-signa-approfondimenti-1.html
      th-cam.com/video/-m_c1_gnOcs/w-d-xo.html

  • @Spinzweb
    @Spinzweb ปีที่แล้ว +1

    Solo uno spunto di riflessione, senza assolutamente voler essere critico ma solo per mettere sul tavolo una riflessione, per ciò che riguarda il ritrovamento pistola senza munizioni a Signa. Se è vero che il mostro avrebbe potuto procurarsi munizioni in un secondo momento, appare comunque suggestivo che, senza aver avuto probabilmente contezza di quelli utilizzati nel 68, scelga proprio la stessa marca di munizioni per i suoi attacchi. Peraltro stessa marca e forse, con buona probabilità, stesso periodo (se non possiamo appunto parlare di lotti e scatole). Che ne dite?

    •  ปีที่แล้ว +2

      Pare che nel calibro 22LR fossero proprio le Winchester di gran lunga le munizioni più vendute. Lo stesso periodo di produzione si potrebbe spiegare con un acquisto di entrambe le scatole subito, già nel 1968, oppure da un acquisto in canali non ufficiali che riciclavano munizioni recuperate dai fanghi dell'Arno conseguenti all'alluvione del novembre 1966.

    • @scuffiadiprua
      @scuffiadiprua ปีที่แล้ว

      Non solo la stessa marca - meno venduta delle Fiocchi - ma anche la stessa scelta di cartucce ramate Super Speed che vengono prodotte per l'uso nei fucili e che nelle pistole, per le quali non sono consigliate, producono quel rigonfiamento rilevato sia nel '68 che nel '74.

    •  ปีที่แล้ว +1

      @@scuffiadiprua Penso che le cartucce ramate fossero quelle più facili da trovare, visto che venivano usate dai cacciatori.

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว

      ​@@scuffiadiprua
      Se aveva raccattato una pistola dentro la quale, in canna, era rimasta una cartuccia a palla ramata (come in effetti erano, per certo, i proiettili sparati a Signa), niente di più facile che abbia chiesto, a chi gliene forniva di nuove: "ne voglio una scatola di quelle come questa qui". Ed ecco spiegato perché le cartucce ramate (e perché proprio Winchester, peraltro vendutissime, e certamente identificate subito dal venditore grazie alla H stampigliata sul fondello del bossolo). Altrettanto probabile che l'interlocutore gli abbia spiegato: "Va bene, tanto ci vanno ugualmente, ma guardi che quelle più idonee ed economiche sarebbero quelle a piombo nudo". E che lo scambio di frasi sia finito con qualcosa come: "Vabbè, vabbè, si fa così: me ne dia una scatola d'un tipo e una scatola di quell'altro tipo"). Probabile, Ed ecco bello che spiegato come...

  • @sandraferrari7817
    @sandraferrari7817 ปีที่แล้ว

    Si,si, ottima esposizione,lo ripeto.Povero Mario Vanni e povero Pietro Pacciani...in genere Si paga x quello che si è... fatto,non quello che NON si è Mai fatto.👍..

  • @massimilianobianchi9704
    @massimilianobianchi9704 11 หลายเดือนก่อน

    La pistola utilizzata non era un arma da tiro a segno, l'unica da tiro a segno della serie 70 è la Beretta mod.76 e nel 1968 non era ancora in produzione, era sicuramente una calibro 22LR , verosimilmente una beretta serie 70 ma un arma comune e non sportiva.

    •  11 หลายเดือนก่อน

      E secondo lei in una Beretta della serie 70 la canna lunga a cosa sarebbe servita, se non ad aumentare la precisione nel tiro sportivo?

  • @mauriziocorneli2773
    @mauriziocorneli2773 ปีที่แล้ว

    Dott. Signini, se ben ricordo secondo la sua teoria la pistola del mostro è una Beretta 22 a cannalunga? Quali sono gli elementi che l'hanno portata a questa deduzione? Sicuramente saprà che i tecnici della Beretta di valtrompia parlano di canna corta e né spiegano anche i motivi. Saluti. Chiedo scusa per gli errori ortografici ma spesso uso il vocale.

    •  ปีที่แล้ว

      Non mi pare esistano certezze, sui giornali dell'epoca si leggono valutazioni piuttosto ondivaghe. Lei a quale fonte si riferisce?

    • @costantinoandruzzi2219
      @costantinoandruzzi2219 ปีที่แล้ว

      @ Non è neanche sicuro al 100% che la marca della pistola del Mostro fosse Beretta... comunque ho trovato questo interessante articolo: mostrologia.blogspot.com/2020/03/la-pistola-del-mostro.html

    • @mauriziocorneli2773
      @mauriziocorneli2773 ปีที่แล้ว

      @ ci sono dichiarazioni di Santoni Franchetti, alcuni articoli sulla nazione, e dichiarazioni di Sandro Federico, vedasi anche telefono giallo.

    • @mauriziocorneli2773
      @mauriziocorneli2773 ปีที่แล้ว

      @ comunque i tecnici della Beretta di Gardone val Trompia sono stati interpellati solo una ed unica è stata la loro valutazione.

    •  ปีที่แล้ว +1

      @@mauriziocorneli2773 La pistola di Signa era a canna lunga, lo disse Mele e non si vede perché non credergli. Un tecnico di valore, Gianfranco Guccia, intervistato da Cochi, confermò questo fatto per il potere di penetrazione dei proiettili nelle ossa. La pistola dal 74 in poi potrebbe essere stata un'altra? Io ci andrei piano, mi piacerebbe leggere questa perizia dei tecnici della Beretta, quali furono le basi del loro ragionamento. Si potrebbe anche pensare che il Mostro, da un certo punto in avanti, avesse cambiato la canna o più facilmente l'avesse segata. Se ha informazioni più precise su questa perizia dei tecnici me le indichi. Quali reperti esaminarono, e quando? Anche quelli di Signa?

  • @paolodabala2838
    @paolodabala2838 หลายเดือนก่อน

    Guarda che è proprio il fatto che sulla scena del delitto ci fosse il marito della vittima che secondo me rende impossibile che l'agguato si sia consumato nell'ambiente familiare, ciò che purtroppo pareva scontato agli inquirenti prima dell'avvento del mostro e che mette fuori strada anche te. Mele non era lì come protagonista dell'agguato, ma spettatore delle effusioni della moglie. Questo concorda sul fatto che non fosse notoriamente geloso, spiega perché fosse lì senza aver avuto bisogno di seguirla all'uscita del cinema (bastava mettersi d'accordo prima) spiega anche il controsenso logico per cui dopo anni di indulgente sopportazione, l'umo avrebbe invece improvvisamente maturato il progetto dell'omicidio, spiega anche la presenza del bambino (ti sembra possibile che avrebbero effettuato un agguato consapevoli che a bordo ci fosse anche il bambino e che il papà fosse d'accordo?). Spiega perché la donna lo portò con sé (sapeva che la casa sarebbe rimasta vuota...), spiega perché i più smaliziati "sardi", se davvero fossero stati coinvolti nell'omicidio, non avessero pensato ad più banale incidente (ti renderai conto che quell'agguato avrebbe subito fatto pensare al gesto di gelosia e che appena scoperto gli inquirenti sarebbero corsi direttamente a casa del marito, l'anello debole del gruppo), spiega perché Mele, sicuro che mai nessuno gli avrebbe creduto se avesse veramente raccontato ciò che aveva visto (ovvero il mostro in azione), abbia inventato una serie di versioni differenti sui complici. Quella dell'agguato per gelosia è una storia, lasciatelo dire, che fa acqua da tutte le parti, come altrettanto assurdo che uno organizzi un agguato (con inutile duplice omicidio oltretutto, quando lo scopo era invece di eliminare solo la donna!) e poi si faccia prendere dal panico perché non sa gestire la pistola e abbandoni l'arma sul luogo del delitto, quando sarebbe stato perlomeno ovvio buttarla nel vicino canale (anche se in verità, con un minimo di malizia sarebbe stato prima opportuno smontarla). Non lo ammetterai mai secondo me, perché sei giustamente affezionato alla tua idea, ma se pensi al marito guardone, alla moglie consenziente e al maniaco che capita lì per punire una sulla bocca di tutti, la storia diventa di una semplicità e coerenza disarmante.

    •  หลายเดือนก่อน

      Tanta fantasia che non tiene conto di indizi insuperabili, tra i quali quello di Natalino che vede lo zio Piero gettare via la pistola.

    • @paolodabala2838
      @paolodabala2838 หลายเดือนก่อน

      Se mi permetti non sono fantasie, ma un tentativo di razionalizzare.
      Se posso suggeriti un'ultima cosa, io eviterei di tenere in piedi una ricostruzione che balla da tutte le parti, per l'ennesima versione di un bambino che tra le tante cose ha detto di aver visto lo zio gettare la pistola.

    •  หลายเดือนก่อน

      @@paolodabala2838 Grazie del suggerimento, ma non ne ho bisogno. La mia ricostruzione fila perfettamente.

  • @Lukas-sj3mu
    @Lukas-sj3mu ปีที่แล้ว

    Sig. Segnini mi permetta, il Col. Zuntini nel 74 esaminando il rigonfiamento dei bossoli repertati a Rabatta ancora parla di “arma usurata e molla esausta”.

    •  ปีที่แล้ว

      Nella documentazione che ho io non l'ho trovato, forse lei ha qualche documento che io non ho. Se può mi indichi la fonte.

  • @GoPriBu
    @GoPriBu 10 หลายเดือนก่อน

    Domanda: il movente di Lotti qual era, se si assume che le perizie psichiatriche che lo reputano un individuo non psicopatico, siano corrette? Almeno il pacciani aveva dei trascorsi omicidiari in un contesto molto suggestivo, per non parlare delle violenze sessuali alle figlie, per quanto questo non significhi nulla dal punto di vista probatorio

    •  9 หลายเดือนก่อน

      A mio parere il Mostro uccise per una gelosia malata nel 1974 e per rabbia e divertimento negli anni '80. Era un individui frustrato che trovò uno sciagurato riscatto nella figura del Mostro. Penso che Lotti rientrasse perfettamente in questi panni.

    • @daimos5342
      @daimos5342 7 หลายเดือนก่อน

      ​@ una domanda vorrei farle,tutte le persone presenti in aula al processo sembrerebbero non aver paura di lotti,nessuno sapeva o sospettava di lui?aver davanti il vero mostro non doveva essere facile deporre ma neanche guardarlo in faccia.

    • @daimos5342
      @daimos5342 7 หลายเดือนก่อน

      ​@la seguo con interesse perché da ragazzino uscendo a San mauro a signa,c'era una certa Milva mattei, noi la chiamavamo pippa che fu uccisa nel 94 era nel giro della prostituzione e legata a vinci,quindi si sa le dicerie di paese a quel tempo erano tante e il mostro di firenze veniva nominato spesso,avendo vissuto anche gli anni del mostro la curiosità di capire il più possibile è insita in me come tanti altri.

  • @perronegabriele4325
    @perronegabriele4325 ปีที่แล้ว

    Altra considerazione...
    I responsabili rimasero per un po' sul posto, dovevano decidere cosa fare con Natalino, dovevano accordarsi su dove andare e cosa dire agli inquirenti...
    E il Lotti fermo lì, nascosto tra le frasche, ad aspettare non si sa cosa (se non di essere ammazzato).
    E poi si sarebbe procurato le cartucce forse da un amico cacciatore...ma il Lotti non aveva amici. E le cartucce ripescate dal fango dell'alluvione del 66 non credo fossero utilizzabili...
    A meno che le cartucce non fossero state fornite da un complice consapevole del loro utilizzo...
    In questo caso si dovrebbe concludere che esistevano davvero i compagni di merende, solo che non erano Pacciani Vanni e Lotti, ma Lotti e uno o più ignoti

    •  ปีที่แล้ว

      La storia delle cartucce è un falso problema, se le sarebbe potute procurare come se le procuravano tutti coloro che erano senza porto d'armi. Poi, che non avesse avuto amici amici può essere, ma qualche conoscenza l'avrà avuta anche lui.

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว

      Come già detto, nessuno pretende d'affermare che l'ipotizzato pedinatore in motorino della Locci fosse proprio lì fra le canne ad osservare. Si sarà trattenuto molto ma molto più a distanza (anche in paese, perché no, se aveva intuito che un auto coi familiari seguiva quella degli amanti?) ed aver preso coraggio ed aver deciso poi d'accaparsi anche parecchio tempo dopo. Anche un'ora dopo, perché no?
      Inoltre, su Lotti che "non aveva amici": e chi ce lo assicura? Di certo pochi, a fronte di tutti quelli del paese che invece si limitavano a provocarlo ogni tanto per ridere alle sue spalle, ma qualche amico o conoscente ce l'avrà avuto. Intanto, come minimo Vanni e Pucci, ma poi, soltanto loro? Se viene riferito che andò in Germania a trovare dei conoscenti, vorrà pur dire che una qualche forma di relazione amicale con questi sarà riuscito ad imbastirla... Anche da parte dello stesso datore di lavoro Scherma sembra da certi particolari di cogliere un filo d'atteggiamento benevolmente paternalistico nei confronti del Lotti (due auto usate comprate grazie agli anticipi stipendiali concessi, la. casa, pur malmessa, messagli a disposizione in comodato gratuito...). Insomma, non si può escludere che ci fosse qualcuno disposto a fargli dei piaceri... Non dico consapevolmente a fargli da favoreggiatore in delitti da serial killer, ma quando partì (solo nel 1981) la serie dei delitti vicini a casa sua e immediatamente connessi fra loro anche nelle prime dichiarazioni degli inquirenti alla stampa, chi gli aveva (forse) fonito le munizioni (magari anche già nel 1968 o giù di lì) pensando che fosse per scopi innocenti poteva anche essere già morto, chissà...

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว

      Che gli autori del delitto del 1968 si siano intrattenuti qualche minuto sulla scena del crimine (per estrarre il bambino dall'auto, per posare la pistola, per indicare al marito dove dirigersi con Natalino.... e poi il marito - lui soltanto col bimbo! Mentre gli altri s'erano già dileguati - per tirar su il cadavere della donna e allontanarne il viso dai genitali dell'amante...) è verosimile, ma tanto a lungo per accordarsi su cosa dire agli inquirenti non credo proprio: su una cosa così gli accordi saranno già stati presi in precedenza.

  • @crescenzopersico6907
    @crescenzopersico6907 ปีที่แล้ว

    in ansiosa attesa

  • @12345stella
    @12345stella หลายเดือนก่อน

    Ho una domanda: prendiamo per buono che il Lotti abbia raccolto l'arma da terra, quanti colpi erano presenti nel caricatore? Se escludiamo quelli che sono stati esplosi nell'omicidio di Meli, quanti colpi potrebbero essere rimasti nel caricatore? Negli omicidi successivi quanti colpi sono stati sparati? Io credo che più di 12 o 15 proiettili non entrino in un caricatore da 22mm, quindi se si contassero tutti i colpi esplosi dal mostro e fisserò di più ( io non lo so) la tesi del Lotti che la raccatta da terra non è credibile, perché avrebbe dovuto trovare anche altre pallottole, e non credo che il Meli abbia gettato la pistola insieme ha i proiettili in più, quindi basterebbe contare il totale dei proiettili e se sono di più della rimanenza di un caricatore usato vuol dire che l'assassino non aveva solo l'arma ma anche una scorta di proiettili e come faceva il Lotti a possederla?

    •  หลายเดือนก่อน

      Se vuole davvero confrontarsi con la mia proposta deve approfondire. Purtroppo questa vicenda è piena di luoghi comuni, che ostacolano l'appassionato superficiale, come il tormentone della stessa scatola di cartucce. Guardi almeno questo video
      th-cam.com/video/QqCe5nuZrqQ/w-d-xo.html
      In sequenza può guardare anche questi due, che aggiungono ulteriori elementi
      th-cam.com/video/gwNZK9Q8Okc/w-d-xo.html
      th-cam.com/video/-m8rAy9-akY/w-d-xo.html
      Attendo un suo nuovo intervento.

    • @12345stella
      @12345stella หลายเดือนก่อน

      La mia non è una critica, per molti aspetti sono portato anche io a credere che probabilmente il mostro sia il Lotti, comunque approfondirò grazie dei link.

    •  หลายเดือนก่อน

      Dopo averli visti mi faccia sapere che cosa ne pensa di questo tormentone della scatola di cartucce.

    • @12345stella
      @12345stella หลายเดือนก่อน

      L'ho visto e può essere, la tesi che i proiettili venissero dal mercato nero è plausibile, escluderei però la possibilità che le vendesse una armeria sotto banco, troppo rischioso per l'armiere, il gioco non verrebbe la candela, però invece è probabilissimo che qualcuno ne sia entrato in possesso dopo l'alluvione, erano in tanti a ripulire Firenze dal fango, potrebbe averle trovate qualcuno che ha sua volta le ha rivendute al mostro, tornerebbe anche il motivo per cui erano due tipi di proiettili, ramate e non, molto probabilmente il mostro ha preso quello che c'era disponibile, visto che probabilmente era materiale recuperato, quindi si tornerebbe, il maniaco trova l'arma, la prende e in seguito tramite qualche conoscenza le pallottole.

    •  หลายเดือนก่อน

      @@12345stella Gente del mestiere mi ha confermato che negli anni '60 comprare munizioni senza presentare il porto d'armi non era difficile. Di bracconieri ce n'erano parecchi e molti usavano le carabine 22, proibite per la caccia solo nel '77.

  • @lisoladiuilson2039
    @lisoladiuilson2039 4 หลายเดือนก่อน

    Da adulto Natalino ritrattò tutto e negò che il padre fosse presente.

    •  4 หลายเดือนก่อน

      Quello che disse Natalino adulto non conta, non poteva accusare i suoi parenti.

  • @Denis-e1b
    @Denis-e1b ปีที่แล้ว +2

    Mi e' arrivato ieri il suo libro , mi e' bastata la prefazione di suo figlio Andrea(nome anche di mio figlio )per capire che avrei avuto tra le mani un ottimo libro sono sicuro che dopo averlo letto completamente il mio giudizio sara' ancora maggiore buona giornata

    •  ปีที่แล้ว +2

      Speriamo. Se sì mi lasci una buona recensione su Amazon!

  • @TempoeMisuraMarcoBeltrandi
    @TempoeMisuraMarcoBeltrandi ปีที่แล้ว +3

    Quando ci sono sospettati o condannati deboli di mente diffidare delle indagini e dei processi che li vedono colpevoli, ancora di più se si tratta di vicende di 50 anni fa e oltre. Per me li Stefano Mele non c’era proprio. E non c’entra nulla con il 68.

    •  ปีที่แล้ว +2

      Dunque ignora gli elementi che lo mettono sulla scena del crimine. Faccia lei.

    • @TempoeMisuraMarcoBeltrandi
      @TempoeMisuraMarcoBeltrandi ปีที่แล้ว +2

      @ forse più che ignorare li interpreto diversamente. Come Lei interpreta diversamente le similitudini che ci sono, e sono tante, tra il delitto del 68 e quelli successivi. Non possono essere coincidenze per me . Ma lèggerò il suo libro.

    • @francescofabbri2142
      @francescofabbri2142 ปีที่แล้ว

      ⁠@@TempoeMisuraMarcoBeltrandi seguo il suo canale da tempo! Perché sono un gran appassionato e collezionista di orologi. Il suo (canale) è una perla rara.
      Detto questo: le consiglio assolutamente il libro di Segnini su Lotti. E parlo da lettore tendenzialmente scettico sulla colpevolezza di Lotti e molto vicino alle teorie su un colpevole mai convolto dalle indagini (Rosso del mugello etc..). Bisogna dire però, che nel libro, più che interpretazioni e opinioni personali, ci sono dei fatti oggettivi che si sedimentato pagina dopo pagina, creando alla fine qualcosa che è un po' di più di una semplice inquietante suggestione su Lotti. Magari si rimane della stessa idea, però le assicuro che quella del Lotti è una figura da scartare, se si vuole farlo, con molta meno faciloneria rispetto a quanto si tende a fare di solito.
      Saluti.

  • @Bubi.2021
    @Bubi.2021 ปีที่แล้ว +1

    👍🏾

  • @marcotecce8857
    @marcotecce8857 ปีที่แล้ว +1

    questa delle 35 pistole della perizia '68 unita ai deboli segni sui bossoli, però fanno molto pensare. poi lo Zuntini non andava al poligoni di tiro? mi sembra voler trattare da amatore un professionista. mah!: mi pare un po' tirata come asserzione

    •  ปีที่แล้ว +3

      Mi dia la sua interpetazione sul differente giudizio dato da Zuntini nel 1968 e nel 1974 sui rigonfiamenti dei bossoli. Lei pensa che se avessimo avuto professionisti capaci fin da quel lontano 1968 adesso saremmo qui a discutere? Non è un caso se il giudice Ferri criticò entrambe le perizie. Per esempio si chiese come aveva fatto Zuntini a ritenere a canna lunga la pistola del 1968, se non prendendo per buone le dichiarazioni di Mele, e su quella del 1974 scrisse di "perizia che non brilla per chiarezza", criticando le argomentazioni che portarono Zuntini a immaginare una pistola con caricatore da 10 colpi.

  • @davideraggi4766
    @davideraggi4766 ปีที่แล้ว

    A me pare impossibile che Natalino Mele non abbia visto o non si ricordi nulla.. a 6 anni inizi ad essere grandicello ed una notte del genere te la ricordi bene

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว

      Parve molto più lucido, a riguardo degli eventi di quella notte, sul subito (e vabbene che i ricordi erano freschi, ma era anche un bambino, mentre ora è un adulto) che non da adulto. Ma potrebbe essere che non gli vada di raccontare proprio bene e proprio tutto? Non lo so, è solo un'ipotesi, ma chissà...

  • @costantinosatta3512
    @costantinosatta3512 ปีที่แล้ว

    La chiave ..ricordando un mio vecchio collega..e vivo in toscana...la chiave del primo delitto e lì davanti a tutti..il mele i vinci il llotti il pacciani ecc avevano in comune tutti e dico tutti una perversione sessuale sia etero che omo...cose per pochi..io penso che il giro nella provincia di firenze avesse come base le cascine con alcuni ritrovi...io sospetto che si conoscevano tutti e in questo forse riesco a capire che il giro avesse toccato persone in vista..lo ha detto lei i vinci non erano gelosi della lotti e il mele raccontava che i mariti erano più loro che lui...e lui aveva avuto rapporti con gli stessi vinci..stessa cosa di diceva del lotti con pacciani...ma anche del vigilanti..si conoscevano...il rebus è li..

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว +1

      Ma è vero che (a parte, ovviamente Salvatore Vinci e poi anche Stefano Mele, perché plagiato da Salvatore) tutti quelli qui nominati avrebbero avuto in comune la caratteristica della bisessualità? Ma macché...!!! Quali sarebbero i (presunti) riscontri? Soltanto quanto dichiarato (e a riguardo del solo Pacciani, oltreché a riguardo di sé stesso. Anzi, no: a riguardo di sé stesso no, perché dichiarò d'essere stato costretto a forza) dal Lotti. E soltanto per un (presunto) episodio solo. Ma puzza tanto d'essere nient'altro che una delle sue numerose bugie. In questo caso: un tentativo misero d'alleggerire la portata della propria partecipazione ai delitti, per cercare di dimostrare d'essere stato costretto sotto ricatto (sennò si va a dire a tutto il paese che l'hai preso nel di dietro, sai?) e, così facendo, spuntare una condanna lieve. Altro? Nulla. E a riguardo degli altri nominati? Nulla. Niente riscontri concreti.
      E che riscontri ci sarebbero, del fatto (presunto) che i Compagni di Merende conoscessero o avessero conosciuto i Mele o i Vinci (tantopiù Vigilanti)? Nessuno..!!
      A meno che non si vogliano considerare riscontri seri e concreti le dichiarazioni della Ghiribelli degli ultimi tempi della sua vita, ormai in pieno declino alcoolico e ormai molto presa in questa fase dall'evidente piacere del suo ruolo da protagonista (tanto per intenderci: la sua fase del papiro egizio e della mummificazione), oppure le affermazioni del Calamosca con tutta probabilità molto ben calato nel tentativo di dare bufale in pasto agli inquirenti per cercar d'ottenere il riconoscimento della qualifica di colalboratore di giustizia e lucrare vantaggi giudiziari. Sarebbero questi, i riscontri affidabili? Direi proprio di no. E allora? Altri riscontri, più seri? Nessuno.
      E comunque, anche fosse stato vero (ammesso e non concesso) che si fossero conosciuti tutti e fossero tutti quanti stati dediti a giri gaudenti di orge et similia (ma anche il mezzo impotente, o comunque goffo anche nel sesso, Lotti? Anche l'ubriacone Vanni, che già a fine pomeriggio s'addormentava per il troppo vino? Anche loro imbarcati nella brigata? Anche Pucci?), che ne se sarebbero fatto, i gaudenti promiscui, di rinunciare a qualche allegra serata di sesso per andare invece ad impiegare il loro tempo per appostarsi nei boschi al fine d'ammazzare gente? Il caso aveva forse voluto che nella medesima provincia ci fossero e s'incontrassero non soltanto dei promiscui sessuali (fin lì, ci può anche stare), ma oltretutto anche dei promiscui sessuali che condividevano una patologia mentale comune a tutti, in base alla quale avevano tutti quanti delle pulsioni omicide e magari anche un po' necrofile? Ma è credibile, è realistico tutto questo?

    • @costantinosatta3512
      @costantinosatta3512 ปีที่แล้ว

      @@grantottero4980 si il mele andava a letto e faceva sesso con i vinci...non ho prove naturalmente ma i giri di scambisti e pervertiti so per sentito raccontare allora erano in pochi luoghi e per questo deduco il tutto.. comunque un compagno di cella del vinci non ricordo quale dei due al processo dichiarò che il vinci diceva che conosceva il Pacciani...il primo duplice omicidio il movente è stato dato per gelosia...ma ne il mele ne i vinci erano gelosi della lotti..rimane un altro movente..i soldi...visto che sappiamo che il vinci portava alle cascine la moglie per fare sesso con altri uomini e poi partecipare anche lui magari hanno provato a ricattare qualcuno..

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว

      @@costantinosatta3512
      Lo vedi? tu stesso lo scrivi "non ho prove". Guarda che te lo dico io, chi era il "compagno di cella del vinci" (che NON lo era), il quale sedicente compagno cercò di sostenere (evidentemente, per farsi accreditare come collaboratore di giustizia e lucrare un miglior trattamento carcerario, permessi-premio, etc.) la (bugia) che avrebbe sviluppato una amicizia in carcere con Francesco Vinci che gli avrebbe (secondo la bugia) confidato cose molto intime e compromettenti, tra cui nientemeno che avrebbe compiuto lui (Francesco Vinci) l'omicidio del 1968: era Giuseppe Sgangarella, ergastolano per aver violentato e ucciso una bambina di sei anni. Questo presunto ruolo di Sgangarella da testimone prezioso fu sputtanato clamorosamente in aula processuale, quando riscontri precisi forniti dimostrarono che lui NON aveva mai condiviso la cella con Francesco Vinci, col quale l'unica possibilità materiale di incrociarsi la ebbe, al centro clinico del carcere di Sollicciano (FI) solo per UN GIORNO (4 Luglio 1984)! E' mai pensabile che i due, sin lì dei perfetti sconosciuti l'uno per l'altro, incrociandosi per UN SOL GIORNO (sempreché si siano parlati per davvero), abbiano sviluppato in poche ore quel genere d'amicizia fatta di fiducia reciproca (in quell'ambientino, poi!) che potesse portare uno a confidare all'altro il segreto compromettente d'un suo delitto da ergastolo per il quale, sin lì, era stato scagionato??
      In merito, guàrdati, allora, quest'altro (ancor migliore) link qua sotto, vai! (leggi bene soprattuto nella seconda metà dell'articolo).
      mostrologia.blogspot.com/2019/12/francesco-vinci.html#francescovinci6
      Poi: che il Mele (stefano) andasse a letto, lui e sua moglie tutti e tre, con UNO dei fratelli Vinci (Salvatore) è vero e ammesso da tutti, sì (con l'altro fratello Vinci, Francesco, ci andava solo la moglie del Mele, lasciando il marito al palo). Ma è del tutto irrilevante ai fini di (tentar di) dimostrare una presunta conoscenza di tutti loro con Pacciani. E i giri di scambisti, ovviamente esistono ed esistevano, sì, ma questo mica significa che allora quelli del giro debbano conoscere tutti i contadini e/o i puttanieri della regione... E, SOPRATTUTTO, nei giri di scambisti la gente ci s'intrufola per tromb***, mica per andare ad ammazzare gente...

    • @frenkgsi
      @frenkgsi ปีที่แล้ว

      come medico sottolineo che le perversioni sessuali sono un'altra cosa. Nessuno di questi personaggi è classificabile come tale, attenzione all differenza tra l'uso comune delle parole e l'uso tecnico.

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว

      @@frenkgsi
      Ma infatti..!! Ben detto... 👍👍

  • @elliotcosimato8902
    @elliotcosimato8902 ปีที่แล้ว

    Il problema è che quei bossoli sarebbero dovuti essere repertati, sequestrati e consegnati all'ufficio corpi di reato perché erano cose pertinenti al delitto di omicidio, non che non fossero stati distrutti a seguito della sentenza di condanna. Può accadere e nella pratica accade, ma si tratta di un'anomalia persino passibile di conseguenze penali e disciplinari, non di una prassi.

    •  ปีที่แล้ว

      Non conosco a fondo i regolamenti, penso però che, avendoli Zuntini spillati alla sua perizia, è plausibile che nessuno fosse andato a cercarli. Diverso sarebbe stato se si fosse trattato di oggetti di valore o pericolosi in sequestro. A quel punto di cercarli ci sarebbero stati tutti i motivi.

    • @elliotcosimato8902
      @elliotcosimato8902 ปีที่แล้ว +1

      @ Ho avuto una breve ma intensa esperienza come carabiniere ausiliario alla fine degli anni 90 e la cosa che mi ha sempre meravigliato di questa vicenda dei bossoli è il fatto che fossero stati spillati e trattenuti nel fascicolo come un qualsiasi atto da notificare o da archiviare. In realtà si trattava di corpi di reato, di reperti che avrebbero dovuto essere posti a disposizione della procura (all'epoca del giudice istruttore) salvo che questa non disponesse altrimenti, cosa - quest'ultima - facilmente verificabile. Si trattava di un delitto eclatante, non del furto di una bicicletta e, per quanto i tempi fossero diversi, la gestione e le modalità di custodia di reperti così importanti mi è sempre sembrata insolitamente superficiale. Della mancata distruzione mi meraviglio meno, anche perché non è ben chiaro se il provvedimento di confisca conseguente alla condanna, sia stato trasmesso ( a quale organo?) per l'esecuzione. In tutto ciò preciso che la teoria del depistaggio non mi ha mai convinto, così come mi convince poco tutto il lavoro di Mignini, che penso non abbia dato grandi prove di sé in questo e altri casi.

    •  ปีที่แล้ว

      @@elliotcosimato8902 Le sue considerazioni sono molto interessanti e sarebbero da approfondire. A questo punto le chiedo: si può attribuire al fatto che Zuntini spillò i bossoli alla sua perizia e alla non custodia tra i corpi di reato la mancata distruzione dei bossoli?

    • @elliotcosimato8902
      @elliotcosimato8902 ปีที่แล้ว

      @ in base alla mia modestissima esperienza, il fatto stesso che reperti costituenti corpi di reato e nel contempo prove a carico dell'indagato vengano lasciate nel fascicolo pendente presso l'organo di polizia procedente e non depositate presso l'ufficio del giudice istruttore (o del procuratore) titolare delle indagini, rappresenta un'anomalia forte. Mi è capitato qualcosa di simile ma nel caso di suicidi, solo laddove la dinamica fosse chiara e il decesso fosse certificato da un medico legale che apponesse in calce al referto la formula "si esclude maleficio da parte di terzi". Per quanto riguarda la mancata distruzione, potrebbe trattarsi tranquillamente di un difetto di comunicazione intercorso tra l'ufficio giudiziario e l'organo di polizia; non era infrequente che la sentenza di condanna che disponeva la restituzione o la distruzione del bene non venisse trasmesso alla p.g. o che questa omettesse (colposamente) di procedere e la cosa finisse nel dimenticatoio perché nessuno accampasse titoli sui beni/reperti. Per come la vedo io, è abbastanza irrituale che venga disposta la distruzione di un reperto costituente fonte di prova in ordine a un delitto che non prevede prescrizione (parliamo di un duplice omicidio doloso aggravato). La prima domanda che mi farei è se esiste un verbale di sequestro e se vi viene dato atto del luogo e delle modalità di custodia dei reperti, da lì partirei per risalire a tutta la corrispondenza tra giudice e Carabinieri per capire se vi sia stato un corto circuito da qualche parte. Se la domanda è: "può accadere?", la risposta è sì. Al netto del momento storico diverso e delle regole procedurali all'epoca vigenti, non si trattò di una procedura ortodossa. Che il rinvenimento sia stato imbeccato o suggerito da una fonte più o meno anonima è possibile. Ma da qui ad intravedere un progetto di depistaggio ce ne passa, a mio avviso.

    • @carloeffigiati7275
      @carloeffigiati7275 หลายเดือนก่อน

      @@elliotcosimato8902 Quello che lei dice è di grandissimo interesse. Ma allora voglio sollevare una questione: il "cittadino amico" che invitò le autorità ad andarsi a rivedere il delitto di Signa era o una persona che SAPEVA che i bossoli erano ancora reperibili (aveva esaminato il faldone?), o una persona che lo RITENEVA ALTAMENTE PROBABILE perchè conosceva queste complicate procedure, che la maggior parte della gente ignora. Se fosse stato un appartenete alle forze dell'ordine che voleva fare la segnalazione senza assumersene la responsabilità? Ma in questo caso nemmeno il merito... La faccenda della segnalazione anonima secondo me rimane un grandissimo mistero. Coincidenza curiosa che sia andato presto smarrito il messaggio inviato dalsolerte cittadino...

  • @paolochessa9394
    @paolochessa9394 ปีที่แล้ว

    Io sono un po' scettico sull'ipotesi dell'abbandono dell'arma sul posto del delitto. Un'arma che uccide viene protetta generalmente, non si presta, non si getta dove capita, al massimo la si distrugge. Secondo me i bossoli ritrovati nel faldone 68 servivano per depistare e per poter compiere i successivi delitti più "tranquillamente". Gli inquirenti infatti avrebbero seguito per un bel po' la pista sarda. Solo che in questa ipotesi si incastra male il Lotti. In tutto il resto della storia il Lotti si incastra bene seguendo la sua ipotesi. Basterebbe il riscontro delle impronte o del DNA per togliere questi dubbi.

    •  ปีที่แล้ว +2

      I suoi dubbi sull'abbandono dell'arma tengono conto dei due racconti di Stefano Mele e figlio dei quali dico nel video successivo a questo? Non può metterli da parte, una spiegazione se la deve dare.
      Se vuol farla breve provi a rispondere alla domanda messa in testa qui:
      th-cam.com/video/BJuLeHMXy-Q/w-d-xo.html

    • @paolochessa9394
      @paolochessa9394 ปีที่แล้ว

      @ certo che tengono conto delle dichiarazioni del Mele e del figlio, penso che il primo abbia mentito e il secondo non era attendibile, detto questo, come ho già detto su altri punti della sua ipotesi non mi sento di escludere neanche questo anche se trovo assurdo che un assassino abbandoni l'arma del delitto. Ma questa storia è assurda lungo tutta la narrazione e non mi sorprenderebbe se fosse andata veramente così.

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว

      Un'arma che uccide non la si getta DI SOLITO anche perché di solito non capita che chi l'ha usata punti a far arrestare chi l'ha fornita.
      Ma se invece, contrariamente al solito, l'utilizzatore (ovvio che, nel dire questo, non sto pensando a Stefano, pur se indotto dagli altri a sparare un paio di colpi finali anche lui, ma piuttosto a qualche suo familiare / parente), punta a far arrestare l'incauto fornitore, allora ecco che il gesto diverso dal solito ci sta e si spiega.

    •  ปีที่แล้ว +1

      @@paolochessa9394 Però non ha chiarito la sorprendente coincidenza che entrambi avessero raccontato la stessa storia. Il difficile è qui. Si dice che il diavolo si nasconda nei particolari, e questo è senz'altro un caso.

    • @paolochessa9394
      @paolochessa9394 ปีที่แล้ว

      @ sono d'accordo però abbandonare l'arma del delitto sul posto rischiando di essere individuato come responsabile non trova sia ancora più sorprendente? Peggio ancora se l'arma abbandonata viene ritrovata e comincia a uccidere e puoi essere accusato di atri delitti. Lotti è più probabile che l'abbia rubata facendo dei lavori a casa dei sardi? Lotti era forse gia un assassino e rubando un 'arma che ha già ucciso si è creato una forma di protezione dalle indagini per sviluppare delitti più "gratificanti"

  • @Miendos
    @Miendos ปีที่แล้ว

    Ma se la pistola era di SV perché la diede a SM? Per compiere il delitto? E SV non si sarebbe opposto ad un proposito del genere?
    Volevo anche chiederti: la foto di Lotti ad 1:05:47 sai come e quando è stata fatta?

    •  ปีที่แล้ว

      Nel mio libro spiego bene l'interazione tra SV e i Mele, naturalmente secondo la mia ipotesi.

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว

      Io, qua sopra, rispondendo a un intervento di costantinosatta, ho cercato di dare una mia interpretazione alla (giusta) domanda sul perché Salvatore Vinci avrebbe dovuto fidarsi a dare un'arma di sua proprietà (o illecito possesso) all'inaffidabile Stefano Mele per compiere un omicidio sul quale e sui cui sviluppi lui (Salvatore) non avrebbe potuto avere alcun controllo. Secondo me (al di là del fatto che l'arma non era registrata a nome né suo, né di suo fratello, e pertanto questo riduceva già un po' i rischi, sol che nessuno degli acquirenti / l'acquirente cantasse), fondamentalmente dev'essere stato vero (come, parzialmente, da dichiarazioni di Stefano ai CC) che Stefano l'aveva presa con l'intento non d'ammazzarci la moglie, ma per farsene scudo nei confronti dei vecchi (Francesco Vinci) e soprattutto dei nuovi (i siciliani) amanti della moglie. Salvatore potrebbe aver pensato che, tanto, il mite Stefano quella pistola non la avrebbe mai usata al di là, tutt'al più, di mostrarla a qualche rivale, ragion per cui a lui la cosa non avrebbe portato nessun danno e, anzi, era una buona occasione per farsela strapagare più del suo valore di mercato da Stefano quale pollo da spennare. Calcolo presuntuoso e sbagliato, perché invece, quando i familiari di Stefano scoprirono che in casa c'era quel gingillo (che probabilmente Stefano, mentendo, non ebbe il coraggio di dir loro d'averla strapagata, inventandosi che Salvatore gliel'aveva solo prestata) quelli ebbero l'idea di farne ben altro utilizzo, di quell'arma, che non la sola difesa...
      INSOMMA, ricapitolando: nelle parole di Stefano agli inquirenti, una mezza verità (che l'intento per cui aveva comprato la pistola era difensivo, verso i siciliani) e una mezza bugia (che questa difesa la si intendeva sin dal principio come "difesa attiva", ammazzando per primi, cosa che invece NON era stata nelle intenzioni iniziali e pertanto mai detta a Salvatore, che non l'aveva previsto).

  • @lisoladiuilson2039
    @lisoladiuilson2039 4 หลายเดือนก่อน

    Nel 69 Lotti aveva 29 anni, potrebbe averli uccisi lui e no c'è stato alcun passaggio di pistola.

    •  4 หลายเดือนก่อน

      Gli indizi contro Stefano Mele e famiglia sono troppo evidenti, e non si possono mettere da parte.

  • @crescenzopersico6907
    @crescenzopersico6907 ปีที่แล้ว +2

    la prossima volta si potrebbe iniziare una mezzoretta prima

    • @brcndr73
      @brcndr73 ปีที่แล้ว +1

      E perché ?

    •  ปีที่แล้ว +5

      Si potrebbe organizzare un piccolo referendum, ne parlerò con Settimelli.

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว +2

      C'era anche la partita di calcio della nazionale, in TV... quindi sovrapposizione... stavolta sarebbe semmai stato meglio più tardi...
      Comunque, non tutti cenano presto (anche se è pur vero che chi la mattina si alza presto per andare a lavorare tende ad aver sonno, se si va troppo sul tardi. Insomma, è un po' come inseguire la quadratura del cerchio...).

  • @frati-rr4zw
    @frati-rr4zw 9 หลายเดือนก่อน

    Quindi un guardone , assiste per caso ad un omicidio ed invece di darsela a gambe si ferma e poi va a raccogliere l'arma col rischio poi di essere incriminati e condannato all'ergastolo? Francamente non lo ritengo plausibile

    •  9 หลายเดือนก่อน +1

      Potrebbe essere stato il raggio traente dell'Enterprise a raccogliere quella pistola.

  • @costantinosatta3512
    @costantinosatta3512 ปีที่แล้ว +1

    Altra cosa ..se non vuoi che qualcuno parli o lo elimini o lo rendi partecipe dei tuoi reati..e qui ci sono i sospetti per tutti e due

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว

      Per tutti e due chi?

    • @costantinosatta3512
      @costantinosatta3512 ปีที่แล้ว

      @@grantottero4980 sia in caso di eliminazione..vinci Malatesta...sia in caso di partecipazione..vedi Pacciani e lotti

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว

      @@costantinosatta3512
      Allora valga quanto (particolarmente per Vinci e Malatesta) ti ho già obiettato contro-commentando qui sotto...

  • @roll_another_one
    @roll_another_one ปีที่แล้ว

    O la pistola è la stessa dal 68, e quindi il MDF è nell'ambito dei sardi (non necessariamente SV, e non necessariamente lo stesso che uccise nel 68), o il mostro inizia nel 74, non ha niente a che fare col 68, e i bossoli del 68 sono un depistaggio, ergo le piste (un po' fantasiose) sull'eversione, il mostro agente segreto o superpoliziotto ecc ecc
    Il passaggio della pistola, dal mondo dei sardi a quello dei CDM è da considerarsi impossibile in mancanza di un forte inidizio in questo senso
    Adduco il solito disclaimer: sono miei punti di vista, ovviamente in mancanza di certezze TUTTO è possibile

    •  ปีที่แล้ว

      Risponda al quesito messo all'inizio di questo video
      th-cam.com/video/wb52BQA7VkY/w-d-xo.html

    • @roll_another_one
      @roll_another_one ปีที่แล้ว +1

      @ al suo gentilissimo invito, che accolgo sentendomi onorato, mi permetto di rispondere, sempre col massimo rispetto per tutte le tesi, soprattutto quando proposte da persone che tanto a fondo si sono dedicate alla ricerca della verità.
      Lascio qua la mia premessa, ripetendo, e sperando di non risultare maleducato, quanto già scritto: il passaggio dell'arma da un gruppo a un altro, gruppi del tutto scollegati, è difficilissimo da ipotizzare, se non "a posteriori", seguendo ragionamenti a ritroso del tipo "Il colpevole non è un sardo, quindi la pistola DEVE PER FORZA essere passata di mano in qualche modo, per quanto improbabile che sia".
      Questo tipo di ragionamento sarebbe validissimo, se ci fossero degli indizi fortissimi di colpevolezza in quella direzione; dico per assurdo, come esempio: se fosse stata certa e provata l'attribuzione di porta sapone e blocco da disegno rinvenuti a casa Pacciani, o se si fosse trovata un'impronta del Lotti sulla busta delle lettere...
      Insomma un evento così improbabile come il passaggio della pistola, in quel caso, andrebbe ipotizzato necessariamente, per quanto improbabile possa sembrare. Questo tipo di ragionamenti "a posteriori", o "a ritroso" mi vedono storcere il naso per motivi metodologoci, per quanto alle volte sia indispensabile farne.
      Se sia il Mele padre che figliolo raccontano di una pistola gettata in prossimità del luogo del delitto, l'origine comune del racconto potrebbe essere in un fatto realmente avvenuto, o in una mente comune, eventualmente esterna a entrambi.
      Certo, considerato che il Mele avrebbe tentato di nascondere le tracce di paraffina dalla mano (che quindi avrebbe sparato senza guanti) sembra strano che abbia lasciato disinvoltamente la pistola con le sue impronte digitali.
      Potrebbe essere stato un gesto stupido e impulsivo, come molti assassini ne commettono, ma il Mele, se era lì e aveva sparato, certamente non era solo. Sarebbero allora almeno due gli stupidi che hanno lasciato la pistola con le impronte nei pressi del luogo del delitto.
      Senza contare che quell'arma aveva un proprietario, che non era il Mele, e che probabilmente non sarebbe stato contento di lasciarla lì (se presente al delitto) o di sapere che era stata lasciata lì.
      Già questi motivi mi fanno propendere per due opzioni: la pistola non è stata gettata, o è stata gettata dall'ultimo che ha sparato (probabilmente il Mele), ma raccolta da uno dei complici.
      L'alternativa, in mancanza di motivi per supporla, ossia che per coincidenza un guardone si trovasse proprio lì, l'abbia raccolta, e nel giro di una dozzina di anni (con tappa nel 74) si sia svegliata in lui la voglia di replicare proprio quell'omicidio visto tanti anni fa, pur essendo adulto al momento del delitto Locci, contro la naturale tendenza di genesi dei serial killer, mi risulta, e ovviamente io non sono nessuno, molto difficile da credere.
      Quindi, per quale motivo i due Mele avrebbero mentito? A mio avviso per coprire, doverosamente, il reale proprietario della pistola; fermo restando che col tempo in carcere e tra uno schiaffo e l'altro la fermezza nel coprirlo sia più volte vacillata.

    • @roll_another_one
      @roll_another_one ปีที่แล้ว

      Ps E come ci sarebbe arrivato questo guardone al luogo dell'omicidio? In processione, in una specie di carovana Locci Mele Lotti?
      O era già lì, come se sapesse che proprio lì, proprio quella sera, sarebbe arrivata una coppia?
      Ma siamo negli anni 60, quando ancora le macchine di proprietà non erano neanche diffuse come negli 80, tanto meno, suppongo, le coppiette appartate in macchina nelle campagne. Ipotizzare una piazzola "battuta" dalle coppiette e dai guardoni, nel 68, è più difficile che nell'81. Per questo, la coincidenza fortuita della presenza del guardone, delle vittime e degli assassini nella stessa piazzola mi vede scettico.
      Forse il guardone era un "ossessionato" dalla Locci, e conosceva la sua "piazzola abituale", anche se non era da molto che la donna e il Lo Bianco si frequentavano, l'aveva seguita varie volte fino a quella piazzola (mi sembra invece che fosse la prima volta che Locci e Lo Bianco andavano in quella piazzola, mi si corregga per favore se sbaglio)... Ma allora l'assassino dovrebbe essere questo guardone, ne avrebbe tutto il profilo, (teoria rosso del Mugello, serial Killer unico e co.) e non il Mele coi sardi! Ma qui siamo tutti d'accordo che il 68 è opera dei sardi, quindi questa serie di ipotesi, sempre del tipo "a posteriori", non sembra valida, anche se potrebbe includere il Lotti

    •  ปีที่แล้ว

      @@roll_another_one Mi scusi, ma nel mio libro, che lei non ha letto, ci sono tutte le argomentazioni che rispondono alle sue perplessità impossibili da condensare qui. Posso solo dire che non vedo una spiegazione alla coincidenza di cui dicevo.

    • @roll_another_one
      @roll_another_one ปีที่แล้ว

      @ pian piano sto recuperando la letteratura pertinente e arriverò inevitabilmente anche al suo libro!
      Nel frattempo, mi permetto solo di segnalare che la spiegazione, per quanto non mi aspetto di convincere nessuno e lei tanto meno, è qui fornita e molto semplice, affatto improbabile, e solo accennata perché non è possibile andare oltre senza lavorare di immaginazione in modo esageratamente fantasioso, ossia senza basarsi su altri fatti noti (cosa, per carità, più che legittima, ma che cerco di evitare come principio di metodo)
      Ho qui spiegato come il fatto (l'abbandono della pistola) potrebbe essere sì avvenuto, ma senza che per questo l'arma uscisse dal "giro dei sardi", oppure essere stato completamente inventato, e perché. Sicuramente si può non credere alle mie ipotesi, o convincersi di altre, ma non è "vero" che non ho risposto al suo quesito.
      Nessun libro potrà dimostrare che la pistola, eventualmente gettata, non sia stata raccolta da un complice, sicuramente presente, dell'omicidio Locci - Lo Bianco senza ricorrere a un ragionamento "a ritroso" (es. Il mostro è Lotti, quindi *deve per forza* averla raccolta lui, essere stato presente al delitto, e ora proviamo a immaginare com'è andata)
      Ribadisco, attività intellettuali legittime, ma a mio avviso fuorvianti, giacché complici del Mele erano certamente sul luogo del delitto, e probabilmente anche altrove, quella notte, mentre della presenza di un CDM non v'è traccia, se non in ragionamenti forzati (ovvero prodotto di un "deve per forza, anche se non v'è traccia"), ragionamenti che, ribadisco, vanno benissimo, ma anche troppo lontano, dal mio modestissimo punto di vista

  • @claudio6028
    @claudio6028 3 หลายเดือนก่อน

    Io mi chiedo ma come può essere un depistaggio la famosa lettera dove si trovava l'articolo del giornale del 68... Uno tiene un articolo di cronaca perché in futuro sa già che farà una serie di omicidi e potrà usarla per far incriminare qualcun'altro e poi continua ad uccidere! Chi può tenersi un articolo? O un parente delle vittime o qualcuno che era presente quella notte del 68! Un gesto di sfida verso gli inquirenti o altrimenti qualcuno che sa chi è il mostro! Non dimentichiamo che il MDF mando' quelle famose buste a della monica e ai procuratori che indagavano!

    •  3 หลายเดือนก่อน

      Quel qualcuno che si era portato via la pistola con la quale in futuro avrebbe fatto gli omicidi, poteva aver tenuto l'articolo semplicemente per ricordo.
      Che il Mostro avesse mandato le buste eccetera chi lo dice? Non esistono prove che le avesse mandate lui.

    • @claudio6028
      @claudio6028 3 หลายเดือนก่อน

      Se la pistola fu lasciata sul posto chi ci dice che a ritrovarla non sia uno delle forze dell'ordine e messa in tasca senza farsi notare dai suoi colleghi?

    •  3 หลายเดือนก่อน +1

      @@claudio6028 Visto che certezze ce ne sono davvero poche in questa storia, di ipotesi se ne possono fare tante, bisogna vedere però quanto sono plausibili e come si integrano nello scenario. Le pare che questa sia soddisfacente? Se lei ritiene di sì gliela lascio volentieri.

  • @Giovanni_GPP
    @Giovanni_GPP ปีที่แล้ว +2

    Molto bene Antonio, questo è un tema centrale.
    Comunque, ci sono due punti di tutta la faccenda per i quali io la vedo diversamente da te e nessuno dei due punti inficia la tua ricostruzione e le tue conclusioni.
    Non hai certo bisogno dei miei suggerimenti, ma spero che un pochino ci penserai.
    Punto 1.
    Io credo che Salvatore Vinci abbia ucciso la moglie con l’acquiescenza della tribù dei sardi e poi l’abbia fatta franca.
    Dal punto di vista operativo, ma direi anche scientifico, è la spiegazione più economica.
    Se anche è così, la tua ricostruzione non cambia.
    Punto 2.
    A proposito dei bossoli del ‘68.
    Escludiamo subito che una mano misteriosa li abbia messi nel faldone per depistare le indagini: i bossoli sono effettivamente quelli del delitto di Signa.
    Ci hai già spiegato che fior fiore di periti ed esperti hanno sentenziato che i bossoli del ‘68 sono stati sparati dalla stessa pistola poi usata dal MdF.
    Io dico che questa non è per nulla una certezza.
    Non sono un esperto balistico o del tribunale, ma credimi che ho buon senso tecnico e pure me ne intendo.
    Non si può dire con certezza una cosa del genere solo perchè i segni di percussione ed estrazione sembrano gli stessi. Non si può, cacchio. Non si può specialmente su una cal. 22LR come quella che ha sparato ai tempi di nostro nonno.
    Detto questo, se le due armi non fossero le stesse, la tua ricostruzione non cambierebbe; anzi forse ne uscirebbe più solida.
    Complimenti ancora.
    Giovanni.

    •  ปีที่แล้ว +6

      La lettura della sentenza di assoluzione di Salvatore Vinci dal presunto omicidio della moglie mi ha portato a ritenerlo innocente, per le ragioni spiegate nei video e negli articoli del blog. Ci sono vari elementi che indicano un suicidio dovuto alla delusione per il comportamento disonesto di Pili. Ma se hai visto i video già lo sai.
      Sui bossoli continuo a pensare che fossero stati sparati dalla stessa pistola. Un margine d'incertezza ci sarà senz'altro, però le condizioni al contorno supportano bene questo scenario. Un Mostro nato dalle suggestioni di quella pistola spiega bene le anomalie del suo comportamento.

  • @mirko-xj9ni
    @mirko-xj9ni ปีที่แล้ว +1

    Buonasera signor Antonio, una curiosita ; è vero che in punto di morte a GL non fu concesso di parlare col suo avvocato?
    P. S piaciuto il nuovo singolo dei preti di Giuda?

    •  ปีที่แล้ว +1

      Non conosco questa notizia, so solo che il suo avvocato non venne avvertito. Credo poco però che se Lotti avesse chiesto di lui la cosa fosse trapelata.

    •  ปีที่แล้ว +1

      Del singolo dei Preti di Giuda non so niente, è a me che l'ha segnalato? Tra l'altro non ho trovato un gruppo che si chiama così.

    • @mirko-xj9ni
      @mirko-xj9ni ปีที่แล้ว

      th-cam.com/video/N_l-trEOtbk/w-d-xo.htmlsi=l6rUP2MnKFRure9R

    • @mirko-xj9ni
      @mirko-xj9ni ปีที่แล้ว +2

      I preti di Giuda sono chiaramente i Judas priest 😅😅

    •  ปีที่แล้ว +5

      @@mirko-xj9ni Oddio che gaffe, sono parzialmente scusato dal mio pessimo inglese!! Non sapevo che era uscito un loro singolo, adesso lo ascolto.

  • @massimomilani-l9d
    @massimomilani-l9d ปีที่แล้ว

    Premetto che credo assolutamente poco probabile la teoria del depistaggio però argomentare la sua insussistenza asserendo l'impossibilità di ricreare proiettili con le medesime deformazioni degli originali non sia pregnante: il "depistatore" potrebbe aver sostituito i bossoli e non i proiettili 7:24

    •  ปีที่แล้ว +1

      La sua è un'osservazione corretta, anche se cadrebbe l'ipotesi della distruzione e avremmo dovuto avere una pistola con rigature compatibili, per numero e per distanza. Praticamente una Beretta come quella del Mostro, credo. Se sbaglio qualcuno mi corregga.

  • @maraferoleto3525
    @maraferoleto3525 ปีที่แล้ว +2

    Dopo il primo omicidio la pistola (loro) la regalarono a Lotti e (gli) dissero... Da ora in poi continua così come abbiamo (noi).

    • @grantottero4980
      @grantottero4980 ปีที่แล้ว +2

      E perché mai avrebbero dovuto regalargliela?
      A uno sconosciuto, oltretutto?

    • @GS-hg2wn
      @GS-hg2wn ปีที่แล้ว

      Perchè? Davvero arduo capire, far circolare una pistola che aveva ucciso , per farsi incriminare? Irragionevole

    • @marcomoraisto7925
      @marcomoraisto7925 ปีที่แล้ว +2

      ahahahaha

    • @Miendos
      @Miendos ปีที่แล้ว +2

      ​@@grantottero4980suppongo sia ironico.

  • @elisabettacrott2169
    @elisabettacrott2169 ปีที่แล้ว +1

    In attesa....

  • @alfredoferrini
    @alfredoferrini 11 หลายเดือนก่อน

    Nessuno di quelli è scemo, fingono, si prendono gioco delle autorità e mentono a tutto spiano, ma sono tutti colpevoli ...