Vuoi aiuto su come migliorare le tecniche di vendita e negoziazione? Chiedimi una consulenza o corso specifico che ho realizzato per te qui www.giulianodedanieli.it/contatti/ Se non sai da dove partire parti da qui: 👉🏻✉ ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER: bit.ly/newsletter-giulianodd ✉ CHIEDI UNA CONSULENZA QUI: www.giulianodedanieli.it/contatti/ 📖 LIBRO "IL VENDITORE BAMBINO": www.ilvenditorebambino.it/ 📖 MANUALE "VINCERE NEL WEB e NEL BUSINESS": www.librovincerenelweb.it/ 👉🏻 TESTIMONIANZE www.giulianodedanieli.it/testimonianze/... Sarai TU il prossimo?
Però nella scena del film il tizio che vende la penna ha creato un bisogno IN QUEL PRECISO MOMENTO, in quanto a Leonardo di caprio mancava la penna per scrivere in QUEL MOMENTO. Lui poteva benissimo tornare a casa e prendersi un’altra penna ma gli serviva in quel momento. Quindi penso che un bravo venditore sia capace di generare un problema e avere già subito pronta la soluzione attraverso il prodotto che vende anche se in apparenza non c’è. Spero di essermi spiegato bene.
Si esatto, qui la lezione da capire è che per vendere qualcosa a qualcuno deve qualificare. Un elemento della qualifica è l’urgenza. Nel film 🎥 il venditore lavora solo sull’urgenza. Dovendo scrivere ✍️ il suo nome e non avendo la penna il gioco è fatto. Un po’ come vendere l’acqua nel deserto ed essere in una condizione di monopolio. Nella realtà poteva anche chiedere la penna a persone ad altre persone attorno a lui magari confrontando i prezzi. Oppure poteva alzarsi e andare a prendere la penna da un altra parte. Vero che il venditore ha generato il problema ma nel mondo reale non succede così. Tu puoi provare a generare il problema ma se il cliente non è in target 🎯 o non qualifica a livello finanziario non venderai mai. Saper generare il bisogno è una componente importante della vendita è una condizione necessaria ma non sufficiente per finalizzare la vendita. L’attore poteva dire “non sono interessato a scrivere il mio nome adesso” oppure “ok fammi trovare una penna 🖊 gratis” oppure “fammi trovare un pennarello perché non amo scrivere con le penne.. le odio”. In quest’ultimo caso il venditore non avrebbe avuto l’offerta giusta. 😉😎
Buongiorno Dottore, scopro con piacere ora la sua pagina. Ho un quesito: di fronte all'ultima domanda che può dare un esito "NO", come si comporterebbe? Saluterebbe il cliente passando oltre, oppure tenterebbe una qualche tecnica per provare a modificare la sua "mancanza di necessità"? Glielo chiedo perché di fronte ad un mercato saturo, collocato in una zona geografica limitata, probabilmente si rischierebbe di esaurire i clienti potenziali in poco tempo (almeno nel mio mondo). Grazie per la cortese risposta.
@@DrGiulianoDeDanieli Salve. Vendo tecnologie estetiche, ad alto valore aggiunto (laser/radiofrequenza, etc.) in una provincia specifica, con poco più di 250 licenze..considerando che tanti hanno già determinate tecnologie... Grazie
@@alessandrocalo293 la prima regola della vendita è che ci sia mercato. Se i tuoi potenziali clienti hanno già quello che proponi tu significa che non c’è mercato ovvero il mercato è maturo. Per entrare in un mercato così devi avere una tecnologia nuova da proporre che faccia risparmiare tempo o che funzioni meglio delle precedente così da invogliare i clienti a cambiare. Un po’ come succede con le versioni nuove degli iPhone. Le persone cambiano perché il prodotto è migliore, performa meglio. Se così fosse potresti provare ad entrare con un try & buy. Ovvero un prova e acquista. Il tuo cliente, in questo modo, potrebbe toccare con “mano” che ciò che proponi effettivamente è superiore. A questo punto l’unico ostacolo potrebbe essere la parte economica che andrebbe gestita con un noleggio a lungo termine o con un finanziamento in modo che l’aspetto economico non blocchi la vendita. Se invece proponi qualcosa che hanno già tutti sul territorio (mi parli di 250 licenze) ovvero qualcosa di uguale che i tuoi clienti hanno già allora non si può fare nulla perché non c’è mercato, non c’è un bisogno. L’unico modo per creare un nuovo mercato in un mercato saturo, come dicevo, è un AVANZAMENTO TECNOLOGICO. Pensa al settore delle auto… mercato super saturo che avanza solo con l’innovazione tecnologica o con il noleggio a lungo termine. Alla fine del noleggio vendono un’altra auto. Con quello che mi hai detto mi sento di dirti questo. Poi per approfondire magari sarebbe necessaria una chiacchierata di almeno un’ora. Intanto rifletti su quello che ti ho detto.. Buona giornata 😉
@@DrGiulianoDeDanieli grazie Dottore. È proprio quello verso il quale ci si deve muovere...lo penso anche io e volevo una conferma da un esperto delle strategie come lei...buon anno!
@@alessandrocalo293 ottimo 👍 se vieni alla Sales Mastery University ci conosceremo di persona. Qui trovi tutte le informazioni salesmasteryuniversity.it/maggio2022-jbl/ Per il momento buon lavoro 👍🚀
Una semplice domanda.. quindi se il suo potenziale cliente la penna non la usa, lei che fa? Va via? Io credo che a prescindere se lui la usa o meno, io DEVO creare l esigenza di quel prodotto.. questo penso sia la differenza principale tra i venditori 🤙🏻
Ciao Federico, se il cliente non qualifica non venderai mai anche se sei il miglior venditore al mondo. Quindi se non la usa non provo nemmeno a creare l’esigenza perché significa che sto partendo da un cliente che non è consapevole di avere un problema. Facciamo un esempio: come la crei l’esigenza ad uno che vive in Africa per venderli una stufa a pellet? Non gli servirà mai una stufa a pellet. Quindi se il cliente non qualifica non ha senso creare l’esigenza per il semplice motivo che non la cererai. Questa la differenza tra venditori principianti che cercano di “convincere” e venditori professionisti che invece la vendita la “accompagnano” dove ci sono tutti gli elementi per vendere.👍😉
@@DrGiulianoDeDanieli Sarei grato se mi rispondessi ad alcune domande: Oramai le contrattazioni avvengono fisicamente in borsa o online? Cosa faresti una volta uscito dalla facolta di matematica se vorresti intraprendere questo percorso? Gli stipendi medi sono relativamente alti? (Scusa per il materialismo).
@@roccolettino5971 contrattazioni solo online, uscito dall’Università inizierei a studiare corsi specializzato sul training e inizierei ad investire piccole cifre 500/1000 euro. Io uso etoro. Ottima piattaforma per fare training ;-!
Ma l'ultima domanda non è una zappa sui piedi? Nel senso dopo la domanda cosa le piace del suo prodotto,cosa la soddisfa di più, non è meno pericoloso dire SE OLTRE alle caratteristiche che a lei piacciono io le offro in aggiunta bla bla bla e cominci a dire le caratteristiche positive del servizio che vogliamo vendere?
Dire che cosa abbiamo da offrire in più senza capire se quello che abbiamo in più serve al cliente ha poco senso. Dobbiamo prima esplorare la situazione del cliente per capire se c’è qualcosa di critico che possiamo colmare con il nostro prodotto e servizio. In questo modo il cliente si fa la vendita da solo 😉. Deve essere sempre il cliente a fare il primo passo. Altrimenti rischiamo di decantare le caratteristiche positive del nostro prodotto o servizio ad un cliente che magari NON QUALIFICA.
Mi spiace, ma non sono completamente d'accordo: Lei parte dal presupposto che le stufe a pellet servano sono per "scaldarsi", per cui in Kenia non servono.... questo e` estremamente riduttivo e limitante, perche` ci possono essere altri benefici che la stufa a pellet potrebbe portare... e parlo per esperienza personale e professionale.
Infatti: si possono vendere frigoriferi agli Eskimesi e stufe in Kenia. NON per il loro uso, bensì per la loro INUTILITÀ che li trasforma in oggetti di " status". In fondo a che serve un Rolex da 50mila € ? Non certo a conoscere l'ora. Serve a differenziarmi ( idea giusta o sballata, non conta) dalla MASSA tramite qualcosa che io credo sia in grado di farmi apparire Speciale.
Io sarei gia andato via, troppe domande, il cliente sa di avere bisogno della penna o non lo sa, poco cambia.. sono io come venditore che devo fargli venire voglia di compralo… non deve essere lui a darmi 1000 risposte.. ma io a fargli capire che quella penna è giusta per lui
Ciao Lucio, se il cliente qualifica sarà molto collaborativo. Chiaro che se non qualifica anche una domanda potrebbe dare fastidio. La fase iniziale della trattativa è fondamentale. Entrare in sintonia, qualificare. Senza questi due passaggi è chiaro che potresti dare fastidio. Se un cliente ha urgenza di risolvere un problema e vede in te LA SOLUZIONE DI VALORE potrai fargli tutte le domande che vuoi 😉. Se non fosse così significa che sei in “tentata vendita” e non in “vendita”.
Prendi la Sales Mastery University: salesmasteryuniversity.it/jb-gdd/
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Hai mai usato "vendimi questa penna?" come esercizio per la tua rete vendita?
Sono esempi che fanno nei corsi di apprendistato e non insegnano nulla perché la realtà é molto più complicata e diversa
Ha sempre senso “creare il bisogno” per vendere? Guarda qui: th-cam.com/video/RwG-OWESg0M/w-d-xo.html
Però nella scena del film il tizio che vende la penna ha creato un bisogno IN QUEL PRECISO MOMENTO, in quanto a Leonardo di caprio mancava la penna per scrivere in QUEL MOMENTO. Lui poteva benissimo tornare a casa e prendersi un’altra penna ma gli serviva in quel momento.
Quindi penso che un bravo venditore sia capace di generare un problema e avere già subito pronta la soluzione attraverso il prodotto che vende anche se in apparenza non c’è.
Spero di essermi spiegato bene.
Si esatto, qui la lezione da capire è che per vendere qualcosa a qualcuno deve qualificare. Un elemento della qualifica è l’urgenza. Nel film 🎥 il venditore lavora solo sull’urgenza. Dovendo scrivere ✍️ il suo nome e non avendo la penna il gioco è fatto. Un po’ come vendere l’acqua nel deserto ed essere in una condizione di monopolio. Nella realtà poteva anche chiedere la penna a persone ad altre persone attorno a lui magari confrontando i prezzi. Oppure poteva alzarsi e andare a prendere la penna da un altra parte. Vero che il venditore ha generato il problema ma nel mondo reale non succede così. Tu puoi provare a generare il problema ma se il cliente non è in target 🎯 o non qualifica a livello finanziario non venderai mai. Saper generare il bisogno è una componente importante della vendita è una condizione necessaria ma non sufficiente per finalizzare la vendita. L’attore poteva dire “non sono interessato a scrivere il mio nome adesso” oppure “ok fammi trovare una penna 🖊 gratis” oppure “fammi trovare un pennarello perché non amo scrivere con le penne.. le odio”. In quest’ultimo caso il venditore non avrebbe avuto l’offerta giusta. 😉😎
Ma se uno vende penne, perché deve cercare in quelli che amano pennarelli!?
Hai corsi di vendita?
Se si che prezzo
Grazie
Si certo scrivi ad assistenza@giulianodedanieli.it
:)💚💚Fai dei video fenomenali
Grazie
Carina la teoria
La penna 🖊 meno .. è un pennarello 🤩😉
Dobbiamo creare il bisogno anche se ancora non c’è
Si certo, solo se hai TOM all’allineato ;-) Qui trovi chi è TOM.. th-cam.com/video/I21vJ0_69i0/w-d-xo.html
Buongiorno Dottore, scopro con piacere ora la sua pagina. Ho un quesito: di fronte all'ultima domanda che può dare un esito "NO", come si comporterebbe?
Saluterebbe il cliente passando oltre, oppure tenterebbe una qualche tecnica per provare a modificare la sua "mancanza di necessità"?
Glielo chiedo perché di fronte ad un mercato saturo, collocato in una zona geografica limitata, probabilmente si rischierebbe di esaurire i clienti potenziali in poco tempo (almeno nel mio mondo).
Grazie per la cortese risposta.
Ciao Alessandro in che mercato operi?
@@DrGiulianoDeDanieli Salve. Vendo tecnologie estetiche, ad alto valore aggiunto (laser/radiofrequenza, etc.) in una provincia specifica, con poco più di 250 licenze..considerando che tanti hanno già determinate tecnologie...
Grazie
@@alessandrocalo293 la prima regola della vendita è che ci sia mercato. Se i tuoi potenziali clienti hanno già quello che proponi tu significa che non c’è mercato ovvero il mercato è maturo. Per entrare in un mercato così devi avere una tecnologia nuova da proporre che faccia risparmiare tempo o che funzioni meglio delle precedente così da invogliare i clienti a cambiare. Un po’ come succede con le versioni nuove degli iPhone. Le persone cambiano perché il prodotto è migliore, performa meglio.
Se così fosse potresti provare ad entrare con un try & buy. Ovvero un prova e acquista. Il tuo cliente, in questo modo, potrebbe toccare con “mano” che ciò che proponi effettivamente è superiore. A questo punto l’unico ostacolo potrebbe essere la parte economica che andrebbe gestita con un noleggio a lungo termine o con un finanziamento in modo che l’aspetto economico non blocchi la vendita.
Se invece proponi qualcosa che hanno già tutti sul territorio (mi parli di 250 licenze) ovvero qualcosa di uguale che i tuoi clienti hanno già allora non si può fare nulla perché non c’è mercato, non c’è un bisogno. L’unico modo per creare un nuovo mercato in un mercato saturo, come dicevo, è un AVANZAMENTO TECNOLOGICO. Pensa al settore delle auto… mercato super saturo che avanza solo con l’innovazione tecnologica o con il noleggio a lungo termine. Alla fine del noleggio vendono un’altra auto.
Con quello che mi hai detto mi sento di dirti questo. Poi per approfondire magari sarebbe necessaria una chiacchierata di almeno un’ora.
Intanto rifletti su quello che ti ho detto..
Buona giornata 😉
@@DrGiulianoDeDanieli grazie Dottore. È proprio quello verso il quale ci si deve muovere...lo penso anche io e volevo una conferma da un esperto delle strategie come lei...buon anno!
@@alessandrocalo293 ottimo 👍 se vieni alla Sales Mastery University ci conosceremo di persona. Qui trovi tutte le informazioni salesmasteryuniversity.it/maggio2022-jbl/
Per il momento buon lavoro 👍🚀
Una semplice domanda.. quindi se il suo potenziale cliente la penna non la usa, lei che fa? Va via?
Io credo che a prescindere se lui la usa o meno, io DEVO creare l esigenza di quel prodotto.. questo penso sia la differenza principale tra i venditori 🤙🏻
Ciao Federico, se il cliente non qualifica non venderai mai anche se sei il miglior venditore al mondo. Quindi se non la usa non provo nemmeno a creare l’esigenza perché significa che sto partendo da un cliente che non è consapevole di avere un problema. Facciamo un esempio: come la crei l’esigenza ad uno che vive in Africa per venderli una stufa a pellet? Non gli servirà mai una stufa a pellet. Quindi se il cliente non qualifica non ha senso creare l’esigenza per il semplice motivo che non la cererai. Questa la differenza tra venditori principianti che cercano di “convincere” e venditori professionisti che invece la vendita la “accompagnano” dove ci sono tutti gli elementi per vendere.👍😉
Scusate se lo chiedo, per diventare operatore di borsa, il famoso broker, é adatta e puó essere utile una laurea in matematica?
Assolutamente si 👍 è un buon inizio per studiare modelli matematici che stanno alla base del trading
@@DrGiulianoDeDanieli
Sarei grato se mi rispondessi ad alcune domande:
Oramai le contrattazioni avvengono fisicamente in borsa o online?
Cosa faresti una volta uscito dalla facolta di matematica se vorresti intraprendere questo percorso?
Gli stipendi medi sono relativamente alti? (Scusa per il materialismo).
@@roccolettino5971 contrattazioni solo online, uscito dall’Università inizierei a studiare corsi specializzato sul training e inizierei ad investire piccole cifre 500/1000 euro. Io uso etoro. Ottima piattaforma per fare training ;-!
@@DrGiulianoDeDanieli Grazie mille per l'attenzione
Ma l'ultima domanda non è una zappa sui piedi? Nel senso dopo la domanda cosa le piace del suo prodotto,cosa la soddisfa di più, non è meno pericoloso dire SE OLTRE alle caratteristiche che a lei piacciono io le offro in aggiunta bla bla bla e cominci a dire le caratteristiche positive del servizio che vogliamo vendere?
Dire che cosa abbiamo da offrire in più senza capire se quello che abbiamo in più serve al cliente ha poco senso. Dobbiamo prima esplorare la situazione del cliente per capire se c’è qualcosa di critico che possiamo colmare con il nostro prodotto e servizio. In questo modo il cliente si fa la vendita da solo 😉. Deve essere sempre il cliente a fare il primo passo. Altrimenti rischiamo di decantare le caratteristiche positive del nostro prodotto o servizio ad un cliente che magari NON QUALIFICA.
@@DrGiulianoDeDanieli ottimo, grazie del chiarimento 🙂👍
@@senide4741 prego 😉.
Ho fermato il video alla domanda "come state?"
Perché?
@@DrGiulianoDeDanieli Perché è detto con un tono fintamente amichevole che fa venire i nervi
@@ElderDragonLegend 😂😂😂
Mi spiace, ma non sono completamente d'accordo: Lei parte dal presupposto che le stufe a pellet servano sono per "scaldarsi", per cui in Kenia non servono.... questo e` estremamente riduttivo e limitante, perche` ci possono essere altri benefici che la stufa a pellet potrebbe portare... e parlo per esperienza personale e professionale.
Andiamo vendere le stufe a pellet in Kenya allora ;-). Come?
@@DrGiulianoDeDanieli ahahahah
Infatti: si possono vendere frigoriferi agli Eskimesi e stufe in Kenia. NON per il loro uso, bensì per la loro INUTILITÀ che li trasforma in oggetti di " status". In fondo a che serve un Rolex da 50mila € ? Non certo a conoscere l'ora. Serve a differenziarmi ( idea giusta o sballata, non conta) dalla MASSA tramite qualcosa che io credo sia in grado di farmi apparire Speciale.
*Possiamo imparare a scrivere* ovviamente 🤭
👍😉
Io sarei gia andato via, troppe domande, il cliente sa di avere bisogno della penna o non lo sa, poco cambia.. sono io come venditore che devo fargli venire voglia di compralo… non deve essere lui a darmi 1000 risposte.. ma io a fargli capire che quella penna è giusta per lui
Ciao Lucio, se il cliente qualifica sarà molto collaborativo. Chiaro che se non qualifica anche una domanda potrebbe dare fastidio.
La fase iniziale della trattativa è fondamentale. Entrare in sintonia, qualificare. Senza questi due passaggi è chiaro che potresti dare fastidio.
Se un cliente ha urgenza di risolvere un problema e vede in te LA SOLUZIONE DI VALORE potrai fargli tutte le domande che vuoi 😉.
Se non fosse così significa che sei in “tentata vendita” e non in “vendita”.