Il Caslasc di Giornico
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- เผยแพร่เมื่อ 3 ก.พ. 2025
- Produzione Associazione vivere la montagna. Luca Bettosini. Francesca Reichlin. www.montagna.ch.
Io e l’amica Francesca Reichlin, il 24 giugno 2023 ci siamo recati a visitare il famoso Caslasc di Giornico. Partendo dagli antichi grotti di Gironico a quota 410 metri circa abbiamo seguito il sentiero verso catto che però non ha nessuna indicazione per Caslasc e questo è un po’ triste, come pure il fatto che sul posto non ci sia almeno un pannello didattico che dica qualcosa sul Caslasc. Un turista che sale fin lì se non sa cosa sia il Caslasc prima di partire vede solo un mucchio di enormi massi senza sapere qualcosa in merito… peccato. Il sentiero è molto bello e a tratti panoramico, quasi interamente in salita su infinite scalinate. Occorre circa 1 oretta di cammino salendo tranquilli e superando un dislivello di circa 260 metri. Il giro è lungo perché bisogna aggirare il costone roccioso su cui poggiano le rovine del Caslasc. Il sentiero porta a passare accanto ad una cappella dove si trova una pioda con una bella coppella e poco dopo si arriva alle cascine di Catto dove un masso porta incisa la data del 10 settembre 1928. Continuando si giunge alla cascina di Pro Taton dove si trova una fontana e una grande roccia panoramica con incisioni recenti. Da qui in circa 15 minuti si arriva infine al Caslasc.
Si tratta di una costruzione ciclopica a forma triangolare (un incredibile triangolo equilatero di circa 50 metri per lato), con muri che superano gli 8 metri di altezza e con una profondità di almeno 5 (esclusi i contrafforti).
Che cosa ci faceva una fortezza a pianta triangolare dai muraglioni spessi fino a 4 metri su un sentierino della Bassa Leventina? E chi l'ha costruita? I longobardi, i romani, o ignoti ma tecnicamente molto ben attrezzati uomini della preistoria? Come fu possibile, in epoche remote, innalzare muri a secco con lastre di granito che potevano arrivare a pesare due tonnellate e mezzo?