Mi sono goduta il tuo video di approfondimento e recupero con gioia anche questa live ❤ io ho ascoltato tutto il libro in audiolibro, quasi 30 ore di viaggio, penso che non ce l'avrei fatta col cartaceo. L'ho trovato difficile e lento in alcuni punti, è vero, ma tutto sommato molto piacevole. Le digressioni naturalistiche sono comunque piene di curiosità e quelle filosofiche per me sono in assoluto le parti più belle del romanzo (il capitolo sul candore della balena, o sulla dignità dei pesci sono una meraviglia). Insomma, sono felicissima di essermi inabissata.❤
Mi sono goduta tutti gli approfondimenti su MobyDick nella newsletter e ora ho recuperato anche la live! Non avrei mai pensato di leggere questo mattone, ma una volta raccolta la sfida, non potevo non portarla a termine!! La mia preferenza resta a Tolstoj, Proust, insomma tutto un altro genere. E una parte di me dà ragione ai contemporanei di Melville e alle sole 3000 copie vendute 😂 Nonostante questo, sono contenta di aver letto Moby Dick! Mi sono lasciata andare al flusso della narrazione, ho “cavalcato l’onda” delle numerose digressioni enciclopediche e ho aderito alla scuola di pensiero suggerita anche da Ceni di non andare troppo alla ricerca dei significati simbolici. È la storia di un’ossessione e e di un’uomo che rinuncia a tutto per inseguirla. Mi aspettavo più approfondimento sulla psiche di Achab, ma ho comunque trovato riuscitissime tutte le sue sulfuree apparizioni, il suo lato stregonoesco. Commuovente il suo rapporto con Pip, l’unico verso cui dimostra pietà, come se in Pip ormai folle, volesse proteggere la minuscola parte di sé che è rimasta pura, innocente. Secondo il mio punto di vista è Achab che crea il mito di Monu Dick, lui che fa aleggiare il capodoglio come uno spirito maligno, un richiamo. Perché nella realtà questa povera balena appare pochissimo, e non mi è mai sembrata crudele o luciferniamente astuta: la cacciano e si difende, ma non v’è intenzione (come per altro è normale che sia) nella bastia. È Achab che la riveste di tutto il male, la rende una minaccia, ha bisogno di questa vedetta. È solo e sempre lui. Il mio capitolo preferito è stato quello sulla bianchezza della balena. Il mio capitolo preferito? Quello sul bianco!
Non ho potuto partecipare alla live. Dopo aver ascoltato l'approfondimento e la tua analisi si sono aperti orizzonti nuovi. Che Moby Dick fosse un romanzo epico lo sapevo ma non immaginavo tanta bellezza nonostante la scrittura respingente a tratti. Sono felice di essere far parte di questo viaggio insieme a te. ❤
Salve! Noi non ci conosciamo, una mia corrispondente mi ha girato i tuoi video su Moby Dick perché l'ho riletto proprio in gennaio e le dicevo che ho amato questo libro da adulto quanto lo ho amato a undici anni. Forse è una questione interpretativa, ma io ritengo che alla fine Moby Dick (nel senso del capodoglio) muoia eccome! La balena si inabissa con incatenato Achab e si trascina dietro tutta la nave. Come viene ripetuto un capodoglio necessita di emergere per respirare, se ha con sé una zavorra così pesante probabilmente non ce la farà a riemergere e quindi morirà soffocato. Inoltre, come più che giustamente fai notare, questo libro è un continuo dualismo. Non dimentichiamoci il maggiore: Il Capitano Achab & Moby Dick! L'uno totalmente nero, l'altro totalmente bianco. Achab non può vivere senza Moby Dick (né senza la sua vendetta, sia chiaro), al contempo ritengo che neppure Moby Dick possa vivere senza la sua nemesi. Qui quindi nasce un dubbio: la nemesi di Moby Dick è l'umanità o Achab? Io opto per la seconda alternativa, ergo: muore Achab vendicandosi e trascinando con sé nell'oblio, nell'abisso l'antitesi Moby Dick. Fra l'altro un parallelismo interessante che ne deriva dalla mia tesi è che quando si muore impiccati (al Capitano Achab era stata predetta questa morte e in effetti non è propriamente impiccato, ma in inglese il termine è lo stesso) si muore per asfissia, identica morte a cui è destinata la balena nel momento in cui è "ancorata" sott'acqua.
Ciao e benvenuto :) grazie mille per l'osservazione, concordo assolutamente sul rapporto ambivalente tra Moby Dick e Achab, però, non sono così sicura che la balena abbia bisogno di Achab, anzi! Solo nel finale notiamo "un'intenzione" di uccidere in Moby Dick; per tutta la durata del romanzo invece è una creatura indifferente e "muta". Credo sia proprio questo che infervora Achab, che non può rispondergli, che sia "un muro" impenetrabile a qualsiasi interazione. Anche sul fatto che muoia con l'equipaggio, non ne sarei così sicura. Moby Dick ha caratteristiche quasi di immortalità, ha resistito a moltissimi attacchi e ha affondato altre navi baleniere in passato, uscendone incolume. Questo prodigio è fatto più volte notare all'interno del libro (dalle ferite che ha sul corpo e dai racconti leggendari sul capodoglio). A me piace pensare che sia sopravvissuta ma ovviamente è lasciato alla libera interpretazione, anche la tua lettura è molto affascinante!
@@IleniaZodiaco Sì, è l'unico difetto che ha trovato sempre a questo romanzo: il non chiarire la fine. Tra l'altro credo di essere una delle poche persone al mondo a non aver mai trovato noiosa la sua lettura! 😅
@@IleniaZodiaco PS: Concordo anche sul fatto che moby dick possa rappresentare la Natura (personificata) e in quanto forza primordiale sia immortale, ma Penso che in quel caso Ismaele avrebbe speso una parola per sottolinearlo, magari dicemdo che nonostante tutto la Balena Bianca solcasse ancora i mari. ( Però capisco che in quel caso addio alla libera interpretazione del lettore)
Ieri non ho potuto seguire la live 😭 volevo solo dirti che è il primo anno che partecipo alla lettura dei classici e grazie a te sono riuscita finalmente a leggere moby-dick che trovavo insormomtabile!
Ho letto Moby Dick a vent'anni circa, aspettandomi un romanzo d'avventura all'insegna del Conte di Montecristo... fu una tragedia! sfogliavo le pagine, prima dubbiosa "forse la mia copia è fallata, per questo ha tutte queste digressioni sul grasso di balena...", poi sempre più risentita, alla fine rabbiosa. Sicuramente è una lettura da fare preparati; come un'escursione in montagna non la puoi fare in infradito. Ho apprezzato molto il tuo approfondimento e sicuramente aiuterà chi in futuro vorrà cimentarsi con Moby Dick. Riflettendo sull'aggettivo enciclopedico non posso non fare una riflessione: un'opera che non "vede" (decide di non vedere) il femminile può aspirare ad essere enciclopedica? Non solo per gli standard di oggi, ma anche per quelli del 1851. come dici tu, questo libro mescola il realismo e il simbolico, ma quindi il femminile, qualora anche ci fosse, può solo apparire nel simbolico (con grandi sforzi ermeneutici)? ti ringrazio e cercherò di partecipare alla prossima tappa.
Ciao, con enciclopedico intendevo più l'uso di un registro molto tecnico, appunto, da enciclopedia con termini scientifici ed esplicativi che spesso rifuggono dall'affabulazione narrativa. Solo per questo :)
@@IleniaZodiacobe' però quando si parla di enciclopedico in letteratura si intende soprattutto il tentativo che l'autore compie nel cercare di dire tutto, abbracciare tutto, accumulando liste su liste... E poi alla fine si certifica il fallimento dell'impresa non a misura d'uomo. Come appunto in questo caso.
Mi sono goduta il tuo video di approfondimento e recupero con gioia anche questa live ❤
io ho ascoltato tutto il libro in audiolibro, quasi 30 ore di viaggio, penso che non ce l'avrei fatta col cartaceo. L'ho trovato difficile e lento in alcuni punti, è vero, ma tutto sommato molto piacevole. Le digressioni naturalistiche sono comunque piene di curiosità e quelle filosofiche per me sono in assoluto le parti più belle del romanzo (il capitolo sul candore della balena, o sulla dignità dei pesci sono una meraviglia). Insomma, sono felicissima di essermi inabissata.❤
Un video pazzesco che approfondimento sei sempre una garanzia ❤
Mi sono goduta tutti gli approfondimenti su MobyDick nella newsletter e ora ho recuperato anche la live! Non avrei mai pensato di leggere questo mattone, ma una volta raccolta la sfida, non potevo non portarla a termine!! La mia preferenza resta a Tolstoj, Proust, insomma tutto un altro genere. E una parte di me dà ragione ai contemporanei di Melville e alle sole 3000 copie vendute 😂
Nonostante questo, sono contenta di aver letto Moby Dick! Mi sono lasciata andare al flusso della narrazione, ho “cavalcato l’onda” delle numerose digressioni enciclopediche e ho aderito alla scuola di pensiero suggerita anche da Ceni di non andare troppo alla ricerca dei significati simbolici. È la storia di un’ossessione e e di un’uomo che rinuncia a tutto per inseguirla.
Mi aspettavo più approfondimento sulla psiche di Achab, ma ho comunque trovato riuscitissime tutte le sue sulfuree apparizioni, il suo lato stregonoesco. Commuovente il suo rapporto con Pip, l’unico verso cui dimostra pietà, come se in Pip ormai folle, volesse proteggere la minuscola parte di sé che è rimasta pura, innocente. Secondo il mio punto di vista è Achab che crea il mito di Monu Dick, lui che fa aleggiare il capodoglio come uno spirito maligno, un richiamo. Perché nella realtà questa povera balena appare pochissimo, e non mi è mai sembrata crudele o luciferniamente astuta: la cacciano e si difende, ma non v’è intenzione (come per altro è normale che sia) nella bastia. È Achab che la riveste di tutto il male, la rende una minaccia, ha bisogno di questa vedetta. È solo e sempre lui.
Il mio capitolo preferito è stato quello sulla bianchezza della balena.
Il mio capitolo preferito? Quello sul bianco!
Non ho potuto partecipare alla live. Dopo aver ascoltato l'approfondimento e la tua analisi si sono aperti orizzonti nuovi. Che Moby Dick fosse un romanzo epico lo sapevo ma non immaginavo tanta bellezza nonostante la scrittura respingente a tratti. Sono felice di essere far parte di questo viaggio insieme a te. ❤
Salve!
Noi non ci conosciamo, una mia corrispondente mi ha girato i tuoi video su Moby Dick perché l'ho riletto proprio in gennaio e le dicevo che ho amato questo libro da adulto quanto lo ho amato a undici anni.
Forse è una questione interpretativa, ma io ritengo che alla fine Moby Dick (nel senso del capodoglio) muoia eccome!
La balena si inabissa con incatenato Achab e si trascina dietro tutta la nave. Come viene ripetuto un capodoglio necessita di emergere per respirare, se ha con sé una zavorra così pesante probabilmente non ce la farà a riemergere e quindi morirà soffocato.
Inoltre, come più che giustamente fai notare, questo libro è un continuo dualismo. Non dimentichiamoci il maggiore: Il Capitano Achab & Moby Dick! L'uno totalmente nero, l'altro totalmente bianco.
Achab non può vivere senza Moby Dick (né senza la sua vendetta, sia chiaro), al contempo ritengo che neppure Moby Dick possa vivere senza la sua nemesi. Qui quindi nasce un dubbio: la nemesi di Moby Dick è l'umanità o Achab? Io opto per la seconda alternativa, ergo: muore Achab vendicandosi e trascinando con sé nell'oblio, nell'abisso l'antitesi Moby Dick.
Fra l'altro un parallelismo interessante che ne deriva dalla mia tesi è che quando si muore impiccati (al Capitano Achab era stata predetta questa morte e in effetti non è propriamente impiccato, ma in inglese il termine è lo stesso) si muore per asfissia, identica morte a cui è destinata la balena nel momento in cui è "ancorata" sott'acqua.
Ciao e benvenuto :) grazie mille per l'osservazione, concordo assolutamente sul rapporto ambivalente tra Moby Dick e Achab, però, non sono così sicura che la balena abbia bisogno di Achab, anzi! Solo nel finale notiamo "un'intenzione" di uccidere in Moby Dick; per tutta la durata del romanzo invece è una creatura indifferente e "muta". Credo sia proprio questo che infervora Achab, che non può rispondergli, che sia "un muro" impenetrabile a qualsiasi interazione. Anche sul fatto che muoia con l'equipaggio, non ne sarei così sicura. Moby Dick ha caratteristiche quasi di immortalità, ha resistito a moltissimi attacchi e ha affondato altre navi baleniere in passato, uscendone incolume. Questo prodigio è fatto più volte notare all'interno del libro (dalle ferite che ha sul corpo e dai racconti leggendari sul capodoglio). A me piace pensare che sia sopravvissuta ma ovviamente è lasciato alla libera interpretazione, anche la tua lettura è molto affascinante!
@@IleniaZodiaco Sì, è l'unico difetto che ha trovato sempre a questo romanzo: il non chiarire la fine.
Tra l'altro credo di essere una delle poche persone al mondo a non aver mai trovato noiosa la sua lettura! 😅
@@IleniaZodiaco PS: Concordo anche sul fatto che moby dick possa rappresentare la Natura (personificata) e in quanto forza primordiale sia immortale, ma Penso che in quel caso Ismaele avrebbe speso una parola per sottolinearlo, magari dicemdo che nonostante tutto la Balena Bianca solcasse ancora i mari. ( Però capisco che in quel caso addio alla libera interpretazione del lettore)
Ieri non ho potuto seguire la live 😭 volevo solo dirti che è il primo anno che partecipo alla lettura dei classici e grazie a te sono riuscita finalmente a leggere moby-dick che trovavo insormomtabile!
Ho letto Moby Dick a vent'anni circa, aspettandomi un romanzo d'avventura all'insegna del Conte di Montecristo... fu una tragedia! sfogliavo le pagine, prima dubbiosa "forse la mia copia è fallata, per questo ha tutte queste digressioni sul grasso di balena...", poi sempre più risentita, alla fine rabbiosa.
Sicuramente è una lettura da fare preparati; come un'escursione in montagna non la puoi fare in infradito.
Ho apprezzato molto il tuo approfondimento e sicuramente aiuterà chi in futuro vorrà cimentarsi con Moby Dick.
Riflettendo sull'aggettivo enciclopedico non posso non fare una riflessione: un'opera che non "vede" (decide di non vedere) il femminile può aspirare ad essere enciclopedica? Non solo per gli standard di oggi, ma anche per quelli del 1851.
come dici tu, questo libro mescola il realismo e il simbolico, ma quindi il femminile, qualora anche ci fosse, può solo apparire nel simbolico (con grandi sforzi ermeneutici)?
ti ringrazio e cercherò di partecipare alla prossima tappa.
Ciao, con enciclopedico intendevo più l'uso di un registro molto tecnico, appunto, da enciclopedia con termini scientifici ed esplicativi che spesso rifuggono dall'affabulazione narrativa. Solo per questo :)
@@IleniaZodiacobe' però quando si parla di enciclopedico in letteratura si intende soprattutto il tentativo che l'autore compie nel cercare di dire tutto, abbracciare tutto, accumulando liste su liste...
E poi alla fine si certifica il fallimento dell'impresa non a misura d'uomo. Come appunto in questo caso.