Sono felice solo quando studio (e scrivo) e non devo dimostrarlo con esami, prove e test... E' quello che fa passare lo studio come qualcosa di triste (per molti). Invece è lo strumento più forte che abbiamo.
I voti infatti non dovrebbero esistere. Creano un inutile senso di competizione e si riduce tutto semplicemente al dover prendere un buon voto, non importa come e se ti piaccia o meno ciò che stai studiando, tanto comunque avrai dimenticato tutto dopo l'esame. Ah, lo studio, una cosa meravigliosa, distrutta da un sistema accademico ipocrita e idiota.
@@Varil92 Per me ci deve essere qualcuno che ti dice hai "fatto bene" o hai "fatto male", ma è sbagliato mettere voti. Alla fine i voti non dipendono la preparazione di quella materia, io ho conosciuto tantissimi colleghi che hanno passato l'esame per culo con 30 e lode, e molti altri che hanno preso un semplice 18 che, anche a distanza di anni si ricordano la materia poiché appassionati di essa.
Mia zia 99....arrivata solo alle scuole medie, avrebbe sempre voluto studiare come i suoi fratelli più piccoli...e bene lei ha la mente più lucida e aperta della mia...perché non ha mai smesso di studiare..divora libri da quando era piccina(non romanzetti) e ogni volta che vado a trovarla posso parlare di tutto..certo adesso l'età si fa sentire..ma lei continua anche se non vede più bene ..
Hai assolutamente ragione, lo studio è una grande arma contro la tristezza, la monotonia e delusioni varie. Ogni volta che posso cerco sempre di mettermi a studiare qualcosa di nuovo, che mi appassiona veramente, ed è impagabile.
Piccolo contributo alla discussione: la parola "studio" deriva dal latino "studium", che a sua volta deriva dal verbo "studere" (l'accento sulla e), che significa "interessarsi", "applicarsi" a qualcosa. Per gli antichi Romani l'otium, inteso come il tempo libero in cui non ci si dedicava alla politica o agli affari, comprendeva anche letture filosofiche e letterarie, che rientravano a pieno titolo nella categoria dell'intrattenimento. Interessante quello che scrive Seneca nel "De otio": "Ci si può dunque... dedicare a dei buoni studi, svolgere questa piacevole attività, questo culto della Virtù che possono perseguire anche quelli che più amano il riposo. Qual è lo scopo dell'uomo, in fin dei conti? Di essere utile a molti, se possibile; altrimenti a qualcuno, o ai suoi amici; o infine a se stesso. Rendersi utile agli altri vuol dire partecipare al bene comune".
D'accordissimo. Però, ancor prima dei Romani, furono i Greci (o meglio, l'aristocrazia greca) a concettualizzare l'ozio: esso veniva espresso con il termine scholḗ, "tempo libero", ed era da intendersi come quel momento volto alla conoscenza del mondo e di sé stessi.
@@bigmarsify Ovvio. i Romani hanno assorbito la cultura greca dopo le conquiste e si sono "ellenizzati", quindi scrittori come Cicerone o Seneca non solo parlavano perfettamente greco, ma "pensavano" alla greca e coltivavano la filosofia ellenistica (come lo stoicismo). Grazie del contributo!
Molto interessante Wesa, uno dei tuoi podcast più belli a mio avviso. Sarà per deformazione professionale, sto dedicando la mia vita allo studio ed, essendo ricercatore, ho la fortuna di farlo per lavoro. Tuttavia, ho pensato a mille persone che conosco a cui vorrei inoltrare questo discorso. La verità è che la maggior parte di loro non avrebbe nemmeno interesse ad aprirlo un video così. Infatti, mi sembra più un eccentrico elogio allo studio per chi ha già voglia di studiare. Quello che voglio dire è che non è facile convincere qualcuno che lo studio è bello se non vi è abituato o se non vi arriva da solo a questa conclusione.
Esiste un problema legato al ritmo. Nella vita quotidiana (lavorativa in particolare, ma non solo) siamo stati abituati alla richiesta di essere sempre molto preformanti, il momento della quarantena ha determinato un netto rallentamento del flusso azione-risultato, per me è stata l'occasione ad esempio per riprendere in mano uno strumento musicale difficile, cioè con una curva di apprendimento tale da non portare a casa risultati tangibili in breve tempo, all'interno del contesto rallentato la cosa non stonava, e così, con i miei tempi, sono riuscito a realizzare qualcosa. La nostra vita quotidiana contiene una sorta di inerzia, un ritmo al quale siamo abituati a fare le cose, forzarlo (rallentarlo o accelerarlo) di colpo crea uno squilibrio che destabilizza, ma il ritmo più o meno imposto dal mondo così come è fatto oggi è poco adatto all'approfondimento, che richiede tempo per essere visibile.
Io ho 21 anni sto studiando matematica ore e ore tutti i giorni recuperando ciò che non avevo fatto alle superiori per iscrivermi ad informatica tra un anno la sto facendo da autodidatta ma mi ritengo fortunato perché lo faccio sì consapevole del fatto che mi servirà ma soprattutto spinto dalla mia curiosità (cosa che credo, la curiosità, non puoi fartela venire se già non lo sei un po' di tuo)
Io onestamente credo che la curiosità non possa mancare, un po' come la passione. Secondo me sono le due cose imprescindibili dell'essere umano, tutto il resto è variabile. Nel senso, quando ci si trova davanti ai giusti stimoli secondo me è impossibile non chiedersi "chissà cosa succede se approfondisco un po' ", e alla fine non è difficile trovare qualcosa di davvero appassionante. Secondo me il difficile a volte può essere trovare i giusti stimoli appunto, magari qualcuno o qualcosa in grado di far appassionare a una materia o un ambito specifico che magari altrimenti non avremmo neanche considerato
Il problema non è lo studio,ma la mancanza di passioni che non siano superficiali....mi lascia stupita il tempo perso dei ragazzi,e non solo,nella movida e simili. Probabilmente non avremo mai quel lavoro come lo desideriamo noi,ma le passioni nessuno ce le può togliere.
Complimenti per il messaggio, perché è verissimo, oltre ad un arricchimento culturale, quando lo fai di tua sponte e non obbligato ti mette di buon umore, come l'attività fisica
Video commovente nella sua veridicità a cui si aggiunge una dialettica ai limiti della perfezione, grazie alla quale riesci a creare un rapporto profondamente empatico con chi ti ascolta. Grazie per avermi fatto riflettere e insieme avermi spronato a fare sempre di più, visto il velato ottimismo progettuale delle tue parole, dannatamente incisive nella loro pura chiarezza. Un tuo estimatore
Ho appena condiviso il video con mio figlio che si appresta agli esami di Maturità. Purtroppo pochi si accorgono in fretta quanto studiare sia eccitante e coinvolgente. Lo si capisce quando il tempo di farlo non basta più.
Hai perfettamente ragione! Dopo un paio di anni che studiavo per gli esami di filosofia ad un certo punto mi sono reso conto che la mia vita era nettamente migliorata, il mio dialogo interiore era più lucido, se andavo a fare una passeggiata potevo mettere meglio a fuoco tutta una serie di pensieri che si presentavano, descrivere con immagini più efficaci cose e situazioni che incontravo. Mi piaceva quel nuovo me stesso, me ne sentivo amico, e sopratutto mi rendevo conto che avevo abbandonato uno stato di ottusità permanente in cui vivevo in precedenza senza accorgermene. Lo studio, l'esercizio e l'approfondimento sono "risposte attive", personali, uniche ricchezze inalienabili che ci consentono di affrontare la vita senza subirla.
La mancanza di una costanza vera e propria è una delle debolezze della mia persona che odio di più, e vorrei cambiare sotto questo punto di vista soprattutto
Fantastico Wesa! Ti ho scoperto di recente, sono di altissima qualità anche i tuoi contenuti più "vecchi". Condivido a pieno la tua riflessione, la metafora dello scavare con il cucchiaio nella prigione è fantastica
Interessantissimo punto di vista. Lo farò mio e cercherò di adattarlo alla mia situazione. Sono bloccato con lo studio universitario ma è una cosa che ho scelto io quindi mi piace. È l'ambiente che mi frega
Forse è anche per quello che molti studenti iniziano ad odiare delle materie che precedentemente studiavano autonomamente; "la scuola me l'ha fatta odiare", questo appunto perchè colleghiamo la materia alle sensazioni negative (come stress o ansia) che l'ambiente come la scuola rievoca
Io da liceale sono costretto a vivere in un ambiente tossico, privo di serenità e stimoli sotto OGNI punto di vista. Prima del liceo ero un ragazzino ambiziosissimo e ora pian piano questa mia volontà si sta svilendo...a volte è anche colpa dell'ambiente, anche se sono conscio che dovrò lavorare molto su me stesso
@@ilconsiglierfuggiasco3653 trova gli stimoli dentro te stesso, studia e approfondisci quello che ti piace, sono sicuro che anche nella tua scuola ci sono persone che rappresentano un ottimo stimolo per lo studio, magari un professore che ti comunica cose importanti ed è appassionato della sua materia, magari un tuo compagno di classe che ama studiare e rappresenta per te un buon esempio da imitare. Non perdere mai di vista ciò che ti piace per l'ambiente o le persone che ti circondano, appassionati delle materie che studi e cerca di trovare qualcosa di interessante in qualsiasi materia, un saluto da un ragazzo che ha appena finito il liceo classico e a breve inizierà l'università
@@Beppuzk Grazie mille per l'incoraggiamento e i consigli :D D'ora in poi cercherò con tutto me stesso di non farmi più influenzare dagli altri e di non svilirmi più davanti alle considerazioni di chicchessia. È già da un po' infatti che sto scavando a fondo in me stesso alla ricerca di ciò che mi piacerebbe davvero studiare e approfondire, e spero allo stesso tempo di poter ritrovare di nuovo quella spinta e quella passione che avevo per lo studio e in particolare per la letteratura. Buona fortuna per l'università comunque! Da un ragazzo del classico che si appresta ad andare in quarta nell' insicurezza e nella confusione più totale 😂😅
@@ilconsiglierfuggiasco3653 anche a me piace un sacco la letteratura, infatti faccio lettere moderne. Comunque tutti sono confusi e non sanno dove andare a 16 anni, mi sembra di parlare col me del passato ahaha. Più andrai avanti e più capirai quanto è bello studiare e vedrai che la gente apprezza sempre di più quando uno studia e si interessa. Quando facevo il terzo mi sentivo uno sfigato a chiedere qualcosa in più ad un prof. perché un argomento mi interessava, quest'anno invece ho avuto un sacco di discorsi con i prof, facevo domande sull'argomento non inerenti a ciò che era scritto sul libro, parlavo dei miei punti di vista e fidati che è davvero bello parlare con una persona che ha studiato e che apprezza il fatto che tu intervenga con delle domande, facendo emergere il tuo interesse e più in generale il tuo punto di vista sulle cose. Guarda potrei scrivere per ore, non sai quante cose vorrei dirti, ma ora sto uscendo ahah. Comunque al terzo anno la maggior parte della gente vede molto male i ragazzi che studiano, magari ti dicono che perdi tempo, che loro lavoreranno e guadagneranno più di te, non crederci mai, resta sempre appassionato, quando finirai il liceo sarai contento di esserti goduto ogni momento ma di avere anche studiato e fatto il meglio per aprire la tua mente
Ho ascoltato/visto questo video solo oggi, che per pura e semplice curiosità ho iniziato un mooc su internet. Spero che queste tue parole scavino un solco dentro di me, perché studiare mi è sempre piaciuto. Ultimamente lo sto facendo per "lavoro" (frequento un cdl magistrale, senza tangibili prospettive), ma oggi sono stato spinto da altro, come se con lo studio (di cose che mi interessano maggiormente) mi coccolassi. Grazie
Bellissimo punto di vista io studio ancora per esami ma l'ho trovato molto incoraggiante. Peccato 3 volte consecutive bloccato il video per la pubblicità di quei pagliacci del metodo universitario... IL CONTRASTO ABISSALE
Ovviamente il loro contenuto non è al livello di wesa, ma ti assicuro che certa gente non sa proprio come studiare quindi per loro potrebbero anche essere un aiuto, poi ovviamente non ho comprato il corso e mai lo farò perché a me non serve, ma non me la sento di demonizzarli
Mi spiace dirlo, ma personalmente penso che il "metodo universitario" e la loro concerrente "Genio in 21 giorni" io penso che siano uno dei corsi più costosi e inutili che ci sono. Tendono a imparare tutto a pappagallo, io ricordo che quando ero iscritto in ingegneria un mio collega ha speso 5000€ per fare un corso del genere, gli insegnavano a fare certe cose, ma poi utilizzando i loro strumenti, facendo schemi, schemini, come loro gli avevano insegnato, lui non ha superato neanche un esame, quindi quello che dico sempre non affidatevi a questi tizi, è tutto marketing, io penso che ognuno ha un proprio modo di studiare.
@@nikecatania95 si, loro aiutano a superare esami in quanto il modo di giudicare uno studente non è perfetto e i docenti volubili. Capire con passione e sviscerare un argomento non penso sia possibile...dovendosi laureare in "tempo". Che spettacolo tristissimo l'abisso tra il potenziale umano e le convenzioni sociali.
@@antonio7plz Esatto! Io personalmente ho sempre puntato a capire gli argomenti, infatti sono fuori corso(anche per altri motivi personali), personalmente non mi frega laurearmi in tempo.
Condivido tutto quello che dici Wesa! Secondo il mio modesto parere il tuo ragionamento si può allargare anche alla coltivazione di un hobby, giardinaggio, itinerari ecc... Tutte passioni meditative che comprendono in se anche lo studio, inteso non solo nel suo senso più nobile
Bravo anzi bravissimo. La maggior parte dei giovani non sanno che lo smartphone è un mezzo che sapendolo usare risveglia le coscienze. La prima cosa che potrebbe fare un giovane per iniziare un percorso di conoscenza e quella di domandarsi nell'arco della giornata perché ci sono dei momenti di vuoto:" senza sapere come riempirlo"e domandarsi il perché di questa difficoltà. Quello è il momento cruciale per fare una ricerca dentro di sé. Essere melanconico è l'inizio per rinascere e scoprire se stesso. Complimenti per questo input che stai dando ai giovani, ora più che mai hanno bisogno di essere aiutati. Ciao
Bel concetto espresso sempre con parole pacate, appassionate e mai banali, ringrazio mio figlio che mi ha fatto conoscere il tuo canale, qualche volta dissento dalle tue opinioni, raramente ma è successo nei video che ho visto, ma grazie, perché il tuo modo di esprimerti mi piace moltissimo
sto video andrebbe visto 1 volta a settimana, obbligatoriamente. grazie wesa, non ti ho seguito per mesi e mi sono accorto che mi mancavano i tuoi video :)
Grazie Wesa, mi ci voleva. Il mio lavoro, oltre a non piacermi, non mi da sicurezze sul futuro (che novità, è?). Il mio percorso universitario, invece, è andato in malora, offrendomi solo occupazioni scarsamente retribuite. Ma a 33 anni, dopo quasi 10 anni di inattività cerebrale, mi sono messo sotto e ho ottenuto i crediti necessari per iscrivermi di nuovo all'università. Il solo pensiero di poter cambiare la mia vita, di potere migliorarmi, di poter smentire tutti coloro che non credono che ce la possa fare, mi fa sentire bene. L'ansia si è fatta da parte, la fatica si è palesata al posto suo sì, ma non c'è paragone, credetemi.
Per curiosità che percorso universitario hai intrapreso inizialmente e stai intraprendendo adesso? Te lo chiedo perché sono un neodiplomato e non so che università scegliere, comunque buona fortuna ❤
Sì, quella speranza c'è. Quel presentimento benevolo verso il futuro nostro e altrui. Leggi e studi ciò che ti attira, lo comprendi meglio, e magari lo ami di più. E vuoi bene a coloro che ti insegnano (direttamente o meno), comprendendo nel tempo che tutto e tutti sono potenziali insegnanti. Vai avanti. Prosegui anche quando i tempi e i luoghi sono stretti o scomodi.
Mi ritrovo d’accordissimo, sono relativamente giovane (18) e mi è sempre piaciuta filosofia anche quando la facevo a scuola nonostante non l’abbia scelta come percorso universitario (soprattutto per le opportunità lavorative future), quest estate ho riscoperto numerosi testi, tra nietzsche, voltaire e altri
Quanto mi piacerebbe avere la curiosità di cui parli tu. Raramente mi capita di mostrare interesse per qualcosa, e non hai idea quanto ciò mi faccia rabbia.
Complimenti per il podcast, che ho trovato molto interessante. Secondo me c'è però un aspetto che hai tralasciato, o meglio ne hai discusso con toni forse troppo pacati. Io studio molto, sia per lavoro sia nel tempo libero. Esagerando, posso dire che lo trovo orribilmente faticoso, impegnativo, a volte persino noioso. C'è però quel momento in cui si comprende qualcosa che prima non si vedeva e che ripaga di quegli sforzi. Studiare è una lotta con sé stessi che paradossalmente ci dà piacere. Ma è dura, molto dura, perché combatte quella intima tendenza umana a lasciar correre e a convincersi di aver capito. Insomma, è un po' la vanga del pensiero.
Sono perfettamente d'accordo. Dopo 23/24 anni di studi, lauree e controlauree, credo di aver iniziato a studiare solo adesso che di anni ne ho 28 (a dire il vero credo di aver iniziato proprio a 25). Uno studio originato dalla curiosità, uno studio nato dal genuino interesse per un argomento specifico e non dettato da imposizioni dovute al percorso di studi in cui, per studiare una cosa interessante bisogna sorbirsene altre 9 di assolutamente fuori dalle proprie grazie. Sono ad oggi uno studente incallito, ma molto diverso da quello che ero a scuola. Studio ciò che mi interessa al livello di approfondimento che mi interessa. Se studio qualcosa di "storico", decido io l'importanza da dare all'approfondimento delle date. Talvolta serve conoscerle per contestualizzare determinati avvenimenti, ma altre volte no. Se studio qualcosa di matematico, raramente mi interesso all'approfondimento dei teoremi sottostanti, ma mi concentro sulla sua applicazione. È tutto un altro approccio, che consiglio a chiunque voglia studiare per se e non per la scuola. Anzi, credo che se tornassi a scuola farei molta fatica ora. In qualunque ambito. Ma...curiosità: la tua immagine nel video si muove o son io ubriaco? 😂
@@CybeRob_VZ800 ahahahaha nono per fortuna no! Ma diciamo che nel tempo libero preferisco studiare qualcosa che far altro! A leggere la premessa della tua risposta pensavo a qualche riferimento ai calli ai piedi! 😂😂
Sono uno studente universitario e devo dire che trovo alcune difficoltà a studiare. Ho scelto io il mio corso di laurea e continuo ad essere pienamente convinto della mia scelta (anche perché inizio ora il primo anno fuori corso, quindi se non mi fosse neppure piaciuta avrei lasciato sicuramente) ma nonostante ciò trovo due problemi principali: -mancanza di costanza, che pian piano sto risolvendo; -totale rigetto della ripetizione, nonostante all'opposto io abbia molta paura di non ricordare ciò che studio, proprio perché mi piace e mi interessa conoscere. Avete consigli per me?
Tua stessa situazione; il mio problema l’ho associato alle distrazioni che mi arrivano dall’esterno e non parlo di giochi, uscite o social, parlo di lavoro e problemi di natura comune (imprevisti che tutti hanno) e ciò mi rallenta di brutto. Il mio metodo per resistere ai contrasti esterni? Prevedere i problemi, o almeno provarci, in modo da avere tutto il tempo che decido di dedicare allo studio. Ovviamente non esiste un suggerimento adatto a te al 100%, ma puoi ispirarti e capire di conseguenza il tuo metodo. La mia risposta a tutto è: organizzazione. Non conta il voto, conta la passione e l’impegno.
@@riccardogiusti1998 assolutamente d'accordo con il tuo commento finale è ti ringrazio per l'intervento. Per quanto riguarda le distrazioni esterne, credo siano problemi che mi riguardino quando mi trovo a casa di mia madre piuttosto che a casa mia (sono un fuori sede), dove comunque passo la maggior parte del mio tempo. Anche perché, vivendo da solo, ho comunque i miei tempi e, come anche suggeritomi da te, una buona organizzazione. Credo più che il mio problema sia legato alla mia personalità abbastanza lunatica: alterno periodi in cui non voglio far assolutamente nulla ad altri in cui mi rimbocco le maniche e mi applico parecchio. Hai qualche consiglio su ciò?
Fy Pjgu ti capisco, davvero. Io mi sono attaccato al mio futuro per trovare la forza; anche questo richiede estrema convinzione, perché non è uno stimolo che arriva dal nulla solitamente, ma ho cercato le piccolezze (sotto ogni aspetto) che più mi aggradavano e mi invogliavano, mettendomi nella condizione di affrontare al meglio i momenti di crisi di voglia. Consiglio secondo me fondamentale: se hai bisogno di una pausa, prendila, senza farti troppi problemi, altrimenti scoppi e dopo hai bisogno del triplo del tempo per ritrovare la forza.
@@riccardogiusti1998 devo essere assolutamente sincero: non avevo mai considerato di poter assecondare la mia svogliatezza, soprattutto perché vedo lo studio come una passione e quindi mi sembrava poco logico che potessero esistere periodi così pigri. Tuttavia, riflettendoci meglio, ho elucubrato sulla possibilità che essi siano normali periodi di pausa che il mio cervello vuole prendere da quella determinata attività, come mi succede spesso con altre mie passioni. Penso che cedendo ad una piccola negligenza occasionale dovrei risolvere questo problema (ripensandoci, in altre situazioni simili sembra aver funzionato). Non so come ringraziarti per avermi aiutato a ricavare questa considerazione.
Ho assaggiato per diversi anni lo studio della programmazione. Da un annetto ho cominciato uno studio approfondito e non posso che concordare con il tuo racconto. E sono ultra quarantenne ...
Bravo Wesa, bella questo pensiero dello studio. E pensare che al liceo non volevo neanche saperne... Lo studio e lo sport oggi sono quelle attività che mi fanno stare bene con me stesso e mi danno la carica. Non esiste solo il lavoro e la casa.
Gli esami che ho preparato nei pieni momenti di tristezza, magari subito dopo una cocente delusione d'amore, sono quelli che paradossalmente ho preparato meglio
È da un po che ci pensavo di rimettermi a studiare, pensavo di iniziare dal serale visto che non ho mai preso il diplima e volevo rimediare. Qui da me non ci sono molti indirizzi che mi interessano purtroppo ma non mi dispiacerebbe sentirmi meno ignorante sulle materie principali almeno
Anche io sono così, ma il trucco è sfruttare il momento di voglia di fare che ho un paio di volte al giorno, fissare un ora in cui smettere di lavorare e andare avanti a testa bassa così. Sono diventato molto più efficiente così, ma forse è perché col tempo si diventa più "adulti".
Quindi sei nel giusto mood. È proprio in questo momento che devi cogliere l'attimo. Tolto lo sforzo iniziale che da 10 passa a 9 poi 8 poi 7 e così via. Tutti noi posso farcela. Non sei assolutamente da meno
Oltre al momento giusto, gli argomenti giusti! Pure io lo sono (in parte), ma è ovvio che avrò ancora meno voglia se mi metterò a studiare... boh, come funzionano i ponti. Invece se mi metto a cercare robe che c'entrano con le armi bianche, boom, ci sto 5 ore di fila.
@@nicolabiscaro3974 Certo, lo dice lui stesso verso l'ottavo minuto, dice che lo studio è un'attività che va oltre lo svago, il divertirsi (che è quello che intendo io per lettura), ed è letteralmente un potenziarsi.
Più studio e peggio sto perché mi rendo conto di quello che NON so e di quanto poco il pubblico sappia e, di conseguenza, quanto a cazzo vengano prese tutte le decisioni, a tutti i livelli.
Tu parli di basso costo e di tempo, ma il vero costo che ti limita nello studio sono le energie. Se fai un lavoro che drena le tue energie mentali come fai a studiare? Ancora peggio se poi anche il tuo lavoro ti porta a studiare cose che non ti interessano ma che richiedono le tue energie e ti stancano allo stesso modo e anche peggio. Tipo io faccio il programmatore, ho molte cose su cui devo restare al passo, e altre che vorrei seguire per le mie inclinazioni personali finiscono per restare fuori. Non ce la faccio, non ho piú la concentrazione dopo una giornata di lavoro.
Parto col farti i miei complimenti, difficilmente sui media si parla di questi argomenti così bene. Voglio però esprimere il mio punto di vista sul tema dello studio "imposto" da scuole dell'obbligo e percorsi universitari, tanto demonizzato in alcuni commenti; premettendo di essere un semplice studente universitario, quasi totalmente ignorante in campo psicologico e che si basa sulle proprie esperieze, credo non si tenga conto dei meccanismi che rendono più acuto l'apprendimendo in fase di stress o quando la pressione è molto alta. Studiare richiede molte energie, passione e tanta forza di volontà, ma si apprenderebbe davvero di più non avendo tempi da rispettare e non avendo standard di preparazione di riferimento?
Qualche consiglio per una persona inerte, che non ha particolari sogni o interessi e quindi non riesce a muoversi per mancanza di un obbiettivo? Chiedo per un amico eh xD
Fai le prime cose che ti capitano e continua a cambiare, sperimentare e fare. Così come l'appetito viene mangiando, i gusti, quelli genuini, vengono con l'esperienza e la pratica.
Non saprei dire se funziona con tutti, ma io quando sono a corto di interessi e/o passioni vado in giro (non per forza materialmente, va bene anche su internet) un po' alla ceca alla ricerca di stimoli. Un buon modo secondo me è anche farsi un giro in libreria, senza un obiettivo preciso, solo “per dare un'occhiata”; a un certo punto l'occhio cadrà su qualche libro - attirato o dalla copertina o, meglio, dal titolo -, quindi si legge di cosa tratta e, se pare un minimo interessante, lo si compra: nel caso peggiore hai buttato qualche euro e un po' di tempo, in quello migliore hai trovato un nuovo interesse da approfondire.
Purtroppo ci sono persone che non sono curiose per niente, io non riesco a stare un giorno senza imparare qualcosa di nuovo 😅 è un bel consiglio il tuo ma bisogna anche avere una certa attitudine..
Grazie Wesa, non solo per questa riflessione ma anche per aver continuato la tua opera di divulgazione tramite i Podcast. Posso domandarti se con passione intendi qualcosa che abbia delle prospettive, o tutto fa brodo purché piaccia? Io ho (avevo, beh) passione sconfinata per il Latino, il Tango, Freud: tutto ciò ovviamente senza la benché minima traccia di titolo accademico atto a esercitare. Secondo te, se mi metto a scavare, starò andando più a fondo nel nulla (come sempre nella vita)?
Il flusso dell'inchiostro segue il flusso dell'ispirazione e del pensiero creativo come la lettura e lo studio LIBERO riempiono e colmano gli interrogativi che ci poniamo nel corso della nostra esistenza
Sicuramente un bel discorso, encomiabile, alto persino, ma non so... mi pare manchi qualcosa. Detto così è, infondo, quello che ci sentiamo dire da sempre bene o male. Non fraitnendetemi, è sempre importante ricordarlo, ma la questione mi sembra posta con un taglio troppo intellettuale, troppo da "turris eburnea". Lo studio è importante sì, ma solo come conseguenza di certi particolari interessi (come può essere, per me, lo stare in camera a studiare Kant in questi pomeriggi afosi di Agosto). Ciò che importa è avere la forza di stare presso ciò che ci interessa e ci piace davvero, anche se non sono attività minimamente elevate, senza perderci troppo in inezie, in attività vuote che non cu lasciano nulla. Imparare un mestiere, un'arte marziale, un'attività, provare a scrivere o a girare un cortometraggio etc. Insomma l'importante è farci prendere dalle cose che davvero ci intrigano, esporci, uscire al mondo quando sentiamo che qualcosa in esso ci chiama. In condizioni normali (e purtroppo vacillano anche quelle in questo periodo) molti non fanno fatica a trovare un lavoro ed uno stipendio, ciò che è veramente faticoso è capire come vogliamo spendere, o meglio investire, i soldi che abbiamo per essere davvero felici.
Ciao Wesa. C'è un particolare in ciò che hai detto che colpisce, accennato all'inizio e ribadito alla fine, quel: "ma per quale ragione stacco!?". Lo studio è, come dici, un investimento anche molto appagante, ma dopo un periodo più o meno prolungato di tempo si tende a "staccare". Mi è successo svariate volte, anche a te da quel che ho capito, e posso solo immaginare a quanti altri... Stessa cosa con lo sport, ti alleni duramente ma ciò non ti pesa, inizi a vedere risultati e ti gasi ancora di più, poi passa un po' di tempo e "stacchi". Perché? C'è qualche problema insito nello studio/sport? È forse la costanza che annoia? Oppure un senso di smarrimento, quel chiedersi "ma alla fine chi me lo fa fare" che all'inizio non c'è ma cresce pian piano? Non lo so, ma sarebbe bellissimo approfondire questo concetto. Buono studio a tutti!
Sto studiando a memoria tutte le Lyrics di " Black Anima", l'ultimo disco dei Lacuna Coil, in preparazione al loro prossimo Live (purtroppo solo in streaming) e sono felice.. vale lo stesso???
Ciao caro.. adoro i tuoi podcast.. li seguo su sporify mentre lavoro.. ci tengo tanto che tu legga questo commento.. mi piacerebbe sapere una cosa.. porterai mai altre analisi di testi delle piu grandi canzoni dei piu grandi cantautori italiani? Lo spero.. amo quel format.. amo de andrè e altri cantautori e quei video li ho visti 1000 volte
Argomento interessante, già in precedenza pensavo che i contenuti (in qualche modo) motivazionali sono tra quelli che ti riescono meglio. Magari in questo caso un po' troppo lungo il "video" rispetto ai ragionamenti che contiene, ma forse hai fatto così perché è il format "podcast" a richiederlo.
ma è un illusione ottica o l'immagine di wesa si allarga e si restringe di continuo? fateci caso! poi con quelle rotelle della cassetta che girano in continuazione anch'esse, sembra tipo un ipnosi
Sarò pazzo a rispondere ad un commento vecchi di 3 anni ma: penso che cercando su internet tu possa cercare la riposta che cerchi, ci saranno sicuramente informazioni su chi ha problemi di dislessia.
Per me la meditazione in generale è un toccasana incredibile e sottovalutatissimo, non è necessario che ci sia la religione di mezzo. Comunque anche pregare conta come meditazione, per questo lo consiglio tantissimo a chi crede
Sono felice solo quando studio (e scrivo) e non devo dimostrarlo con esami, prove e test... E' quello che fa passare lo studio come qualcosa di triste (per molti). Invece è lo strumento più forte che abbiamo.
A me personalmente è l'ansia di essere giudicato che mi spinge a mal digerire la materia e a farla poco "mia".
@@vergil____5653 si, anche
Grande Nadia! 🤩
I voti infatti non dovrebbero esistere. Creano un inutile senso di competizione e si riduce tutto semplicemente al dover prendere un buon voto, non importa come e se ti piaccia o meno ciò che stai studiando, tanto comunque avrai dimenticato tutto dopo l'esame. Ah, lo studio, una cosa meravigliosa, distrutta da un sistema accademico ipocrita e idiota.
@@Varil92 Per me ci deve essere qualcuno che ti dice hai "fatto bene" o hai "fatto male", ma è sbagliato mettere voti.
Alla fine i voti non dipendono la preparazione di quella materia, io ho conosciuto tantissimi colleghi che hanno passato l'esame per culo con 30 e lode, e molti altri che hanno preso un semplice 18 che, anche a distanza di anni si ricordano la materia poiché appassionati di essa.
Mia zia 99....arrivata solo alle scuole medie, avrebbe sempre voluto studiare come i suoi fratelli più piccoli...e bene lei ha la mente più lucida e aperta della mia...perché non ha mai smesso di studiare..divora libri da quando era piccina(non romanzetti) e ogni volta che vado a trovarla posso parlare di tutto..certo adesso l'età si fa sentire..ma lei continua anche se non vede più bene
..
che bella cosa!
Che persona meravigliosa dev'essere.. un augurio di tanta salute
"Se sei depresso, studia più spesso" diceva mio nonno
Penso di essere tuo nonno allora
Hai assolutamente ragione, lo studio è una grande arma contro la tristezza, la monotonia e delusioni varie. Ogni volta che posso cerco sempre di mettermi a studiare qualcosa di nuovo, che mi appassiona veramente, ed è impagabile.
Piccolo contributo alla discussione: la parola "studio" deriva dal latino "studium", che a sua volta deriva dal verbo "studere" (l'accento sulla e), che significa "interessarsi", "applicarsi" a qualcosa. Per gli antichi Romani l'otium, inteso come il tempo libero in cui non ci si dedicava alla politica o agli affari, comprendeva anche letture filosofiche e letterarie, che rientravano a pieno titolo nella categoria dell'intrattenimento. Interessante quello che scrive Seneca nel "De otio": "Ci si può dunque... dedicare a dei buoni studi, svolgere questa piacevole attività, questo culto della Virtù che possono perseguire anche quelli che più amano il riposo. Qual è lo scopo dell'uomo, in fin dei conti? Di essere utile a molti, se possibile; altrimenti a qualcuno, o ai suoi amici; o infine a se stesso. Rendersi utile agli altri vuol dire partecipare al bene comune".
D'accordissimo. Però, ancor prima dei Romani, furono i Greci (o meglio, l'aristocrazia greca) a concettualizzare l'ozio: esso veniva espresso con il termine scholḗ, "tempo libero", ed era da intendersi come quel momento volto alla conoscenza del mondo e di sé stessi.
@@bigmarsify Ovvio. i Romani hanno assorbito la cultura greca dopo le conquiste e si sono "ellenizzati", quindi scrittori come Cicerone o Seneca non solo parlavano perfettamente greco, ma "pensavano" alla greca e coltivavano la filosofia ellenistica (come lo stoicismo). Grazie del contributo!
Molto interessante Wesa, uno dei tuoi podcast più belli a mio avviso. Sarà per deformazione professionale, sto dedicando la mia vita allo studio ed, essendo ricercatore, ho la fortuna di farlo per lavoro. Tuttavia, ho pensato a mille persone che conosco a cui vorrei inoltrare questo discorso. La verità è che la maggior parte di loro non avrebbe nemmeno interesse ad aprirlo un video così. Infatti, mi sembra più un eccentrico elogio allo studio per chi ha già voglia di studiare. Quello che voglio dire è che non è facile convincere qualcuno che lo studio è bello se non vi è abituato o se non vi arriva da solo a questa conclusione.
Un ragionamento impeccabile, che trasmette forza e e voglia di fare ascoltandolo anche dieci volte.
Complimenti Wesa
Esiste un problema legato al ritmo. Nella vita quotidiana (lavorativa in particolare, ma non solo) siamo stati abituati alla richiesta di essere sempre molto preformanti, il momento della quarantena ha determinato un netto rallentamento del flusso azione-risultato, per me è stata l'occasione ad esempio per riprendere in mano uno strumento musicale difficile, cioè con una curva di apprendimento tale da non portare a casa risultati tangibili in breve tempo, all'interno del contesto rallentato la cosa non stonava, e così, con i miei tempi, sono riuscito a realizzare qualcosa.
La nostra vita quotidiana contiene una sorta di inerzia, un ritmo al quale siamo abituati a fare le cose, forzarlo (rallentarlo o accelerarlo) di colpo crea uno squilibrio che destabilizza, ma il ritmo più o meno imposto dal mondo così come è fatto oggi è poco adatto all'approfondimento, che richiede tempo per essere visibile.
Io ho 21 anni sto studiando matematica ore e ore tutti i giorni recuperando ciò che non avevo fatto alle superiori per iscrivermi ad informatica tra un anno la sto facendo da autodidatta ma mi ritengo fortunato perché lo faccio sì consapevole del fatto che mi servirà ma soprattutto spinto dalla mia curiosità (cosa che credo, la curiosità, non puoi fartela venire se già non lo sei un po' di tuo)
Io onestamente credo che la curiosità non possa mancare, un po' come la passione. Secondo me sono le due cose imprescindibili dell'essere umano, tutto il resto è variabile. Nel senso, quando ci si trova davanti ai giusti stimoli secondo me è impossibile non chiedersi "chissà cosa succede se approfondisco un po' ", e alla fine non è difficile trovare qualcosa di davvero appassionante. Secondo me il difficile a volte può essere trovare i giusti stimoli appunto, magari qualcuno o qualcosa in grado di far appassionare a una materia o un ambito specifico che magari altrimenti non avremmo neanche considerato
Il problema non è lo studio,ma la mancanza di passioni che non siano superficiali....mi lascia stupita il tempo perso dei ragazzi,e non solo,nella movida e simili.
Probabilmente non avremo mai quel lavoro come lo desideriamo noi,ma le passioni nessuno ce le può togliere.
Complimenti per il messaggio, perché è verissimo, oltre ad un arricchimento culturale, quando lo fai di tua sponte e non obbligato ti mette di buon umore, come l'attività fisica
*tua sponte
Video commovente nella sua veridicità a cui si aggiunge una dialettica ai limiti della perfezione, grazie alla quale riesci a creare un rapporto profondamente empatico con chi ti ascolta.
Grazie per avermi fatto riflettere e insieme avermi spronato a fare sempre di più, visto il velato ottimismo progettuale delle tue parole, dannatamente incisive nella loro pura chiarezza. Un tuo estimatore
Ho appena condiviso il video con mio figlio che si appresta agli esami di Maturità. Purtroppo pochi si accorgono in fretta quanto studiare sia eccitante e coinvolgente. Lo si capisce quando il tempo di farlo non basta più.
Hai perfettamente ragione! Dopo un paio di anni che studiavo per gli esami di filosofia ad un certo punto mi sono reso conto che la mia vita era nettamente migliorata, il mio dialogo interiore era più lucido, se andavo a fare una passeggiata potevo mettere meglio a fuoco tutta una serie di pensieri che si presentavano, descrivere con immagini più efficaci cose e situazioni che incontravo. Mi piaceva quel nuovo me stesso, me ne sentivo amico, e sopratutto mi rendevo conto che avevo abbandonato uno stato di ottusità permanente in cui vivevo in precedenza senza accorgermene. Lo studio, l'esercizio e l'approfondimento sono "risposte attive", personali, uniche ricchezze inalienabili che ci consentono di affrontare la vita senza subirla.
Uno dei tuoi podcast più belli, davvero. Altamente motivante. Lo riascolto di tanto in tanto perché è anche un piacere sentirti ragionare.
La mancanza di una costanza vera e propria è una delle debolezze della mia persona che odio di più, e vorrei cambiare sotto questo punto di vista soprattutto
Sei in buona compagnia è umano
Fantastico Wesa! Ti ho scoperto di recente, sono di altissima qualità anche i tuoi contenuti più "vecchi". Condivido a pieno la tua riflessione, la metafora dello scavare con il cucchiaio nella prigione è fantastica
Interessantissimo punto di vista. Lo farò mio e cercherò di adattarlo alla mia situazione. Sono bloccato con lo studio universitario ma è una cosa che ho scelto io quindi mi piace. È l'ambiente che mi frega
Forse è anche per quello che molti studenti iniziano ad odiare delle materie che precedentemente studiavano autonomamente; "la scuola me l'ha fatta odiare", questo appunto perchè colleghiamo la materia alle sensazioni negative (come stress o ansia) che l'ambiente come la scuola rievoca
Io da liceale sono costretto a vivere in un ambiente tossico, privo di serenità e stimoli sotto OGNI punto di vista. Prima del liceo ero un ragazzino ambiziosissimo e ora pian piano questa mia volontà si sta svilendo...a volte è anche colpa dell'ambiente, anche se sono conscio che dovrò lavorare molto su me stesso
@@ilconsiglierfuggiasco3653 trova gli stimoli dentro te stesso, studia e approfondisci quello che ti piace, sono sicuro che anche nella tua scuola ci sono persone che rappresentano un ottimo stimolo per lo studio, magari un professore che ti comunica cose importanti ed è appassionato della sua materia, magari un tuo compagno di classe che ama studiare e rappresenta per te un buon esempio da imitare. Non perdere mai di vista ciò che ti piace per l'ambiente o le persone che ti circondano, appassionati delle materie che studi e cerca di trovare qualcosa di interessante in qualsiasi materia, un saluto da un ragazzo che ha appena finito il liceo classico e a breve inizierà l'università
@@Beppuzk Grazie mille per l'incoraggiamento e i consigli :D
D'ora in poi cercherò con tutto me stesso di non farmi più influenzare dagli altri e di non svilirmi più davanti alle considerazioni di chicchessia. È già da un po' infatti che sto scavando a fondo in me stesso alla ricerca di ciò che mi piacerebbe davvero studiare e approfondire, e spero allo stesso tempo di poter ritrovare di nuovo quella spinta e quella passione che avevo per lo studio e in particolare per la letteratura.
Buona fortuna per l'università comunque! Da un ragazzo del classico che si appresta ad andare in quarta nell' insicurezza e nella confusione più totale 😂😅
@@ilconsiglierfuggiasco3653 anche a me piace un sacco la letteratura, infatti faccio lettere moderne. Comunque tutti sono confusi e non sanno dove andare a 16 anni, mi sembra di parlare col me del passato ahaha. Più andrai avanti e più capirai quanto è bello studiare e vedrai che la gente apprezza sempre di più quando uno studia e si interessa. Quando facevo il terzo mi sentivo uno sfigato a chiedere qualcosa in più ad un prof. perché un argomento mi interessava, quest'anno invece ho avuto un sacco di discorsi con i prof, facevo domande sull'argomento non inerenti a ciò che era scritto sul libro, parlavo dei miei punti di vista e fidati che è davvero bello parlare con una persona che ha studiato e che apprezza il fatto che tu intervenga con delle domande, facendo emergere il tuo interesse e più in generale il tuo punto di vista sulle cose. Guarda potrei scrivere per ore, non sai quante cose vorrei dirti, ma ora sto uscendo ahah. Comunque al terzo anno la maggior parte della gente vede molto male i ragazzi che studiano, magari ti dicono che perdi tempo, che loro lavoreranno e guadagneranno più di te, non crederci mai, resta sempre appassionato, quando finirai il liceo sarai contento di esserti goduto ogni momento ma di avere anche studiato e fatto il meglio per aprire la tua mente
Ho ascoltato/visto questo video solo oggi, che per pura e semplice curiosità ho iniziato un mooc su internet. Spero che queste tue parole scavino un solco dentro di me, perché studiare mi è sempre piaciuto. Ultimamente lo sto facendo per "lavoro" (frequento un cdl magistrale, senza tangibili prospettive), ma oggi sono stato spinto da altro, come se con lo studio (di cose che mi interessano maggiormente) mi coccolassi.
Grazie
Una persona che non studia mai è una persona che si sottovaluta.
Video Meraviglioso
Bellissimo punto di vista io studio ancora per esami ma l'ho trovato molto incoraggiante. Peccato 3 volte consecutive bloccato il video per la pubblicità di quei pagliacci del metodo universitario... IL CONTRASTO ABISSALE
Ovviamente il loro contenuto non è al livello di wesa, ma ti assicuro che certa gente non sa proprio come studiare quindi per loro potrebbero anche essere un aiuto, poi ovviamente non ho comprato il corso e mai lo farò perché a me non serve, ma non me la sento di demonizzarli
Seguite il podcast che è senza pubblicità.
Mi spiace dirlo, ma personalmente penso che il "metodo universitario" e la loro concerrente "Genio in 21 giorni" io penso che siano uno dei corsi più costosi e inutili che ci sono.
Tendono a imparare tutto a pappagallo, io ricordo che quando ero iscritto in ingegneria un mio collega ha speso 5000€ per fare un corso del genere, gli insegnavano a fare certe cose, ma poi utilizzando i loro strumenti, facendo schemi, schemini, come loro gli avevano insegnato, lui non ha superato neanche un esame, quindi quello che dico sempre non affidatevi a questi tizi, è tutto marketing, io penso che ognuno ha un proprio modo di studiare.
@@nikecatania95 si, loro aiutano a superare esami in quanto il modo di giudicare uno studente non è perfetto e i docenti volubili. Capire con passione e sviscerare un argomento non penso sia possibile...dovendosi laureare in "tempo". Che spettacolo tristissimo l'abisso tra il potenziale umano e le convenzioni sociali.
@@antonio7plz Esatto! Io personalmente ho sempre puntato a capire gli argomenti, infatti sono fuori corso(anche per altri motivi personali), personalmente non mi frega laurearmi in tempo.
Condivido tutto quello che dici Wesa! Secondo il mio modesto parere il tuo ragionamento si può allargare anche alla coltivazione di un hobby, giardinaggio, itinerari ecc... Tutte passioni meditative che comprendono in se anche lo studio, inteso non solo nel suo senso più nobile
❤️ sei assolutamente inimitabile. Insostituibile. Grazie!
Bravo anzi bravissimo. La maggior parte dei giovani non sanno che lo smartphone è un mezzo che sapendolo usare risveglia le coscienze. La prima cosa che potrebbe fare un giovane per iniziare un percorso di conoscenza e quella di domandarsi nell'arco della giornata perché ci sono dei momenti di vuoto:" senza sapere come riempirlo"e domandarsi il perché di questa difficoltà. Quello è il momento cruciale per fare una ricerca dentro di sé. Essere melanconico è l'inizio per rinascere e scoprire se stesso. Complimenti per questo input che stai dando ai giovani, ora più che mai hanno bisogno di essere aiutati. Ciao
Lo sanno. Il problema è che non gli frega nulla.
Stupenda la metafora del tunnel con il cucchiaino :)
Bel concetto espresso sempre con parole pacate, appassionate e mai banali, ringrazio mio figlio che mi ha fatto conoscere il tuo canale, qualche volta dissento dalle tue opinioni, raramente ma è successo nei video che ho visto, ma grazie, perché il tuo modo di esprimerti mi piace moltissimo
sto video andrebbe visto 1 volta a settimana, obbligatoriamente. grazie wesa, non ti ho seguito per mesi e mi sono accorto che mi mancavano i tuoi video :)
Mi hai fatto riflettere nel 2020... ho detto tutto. (Bellissimo video) Grazie.
Grazie Wesa, mi ci voleva. Il mio lavoro, oltre a non piacermi, non mi da sicurezze sul futuro (che novità, è?). Il mio percorso universitario, invece, è andato in malora, offrendomi solo occupazioni scarsamente retribuite. Ma a 33 anni, dopo quasi 10 anni di inattività cerebrale, mi sono messo sotto e ho ottenuto i crediti necessari per iscrivermi di nuovo all'università. Il solo pensiero di poter cambiare la mia vita, di potere migliorarmi, di poter smentire tutti coloro che non credono che ce la possa fare, mi fa sentire bene.
L'ansia si è fatta da parte, la fatica si è palesata al posto suo sì, ma non c'è paragone, credetemi.
Buona fortuna!
@@samuelecau8375 grazie mille 😁.
Per curiosità che percorso universitario hai intrapreso inizialmente e stai intraprendendo adesso? Te lo chiedo perché sono un neodiplomato e non so che università scegliere, comunque buona fortuna ❤
Questo video arriva in un momento letteralmente perfetto. Grazie.
Hai assolutamente ragione, soprattutto se la materia ti appassiona!
Devo ringraziarti, questo video mi ha aiutato a cambiare il mio punto di vista e a far nascere in me un motivo per accrescere la mia conoscenza !!
A me piace molto lo studio funzionale, che mi porta a spendere subito la conoscenza per un ritorno di soddisfazione ma anche , e tanto , economico
Applausi e onori a chi fortunatamente lo sa e lo divulga, grazie
Sì, quella speranza c'è. Quel presentimento benevolo verso il futuro nostro e altrui.
Leggi e studi ciò che ti attira, lo comprendi meglio, e magari lo ami di più. E vuoi bene a coloro che ti insegnano (direttamente o meno), comprendendo nel tempo che tutto e tutti sono potenziali insegnanti.
Vai avanti. Prosegui anche quando i tempi e i luoghi sono stretti o scomodi.
Studiare è la fatica Bella.
Mi ritrovo d’accordissimo, sono relativamente giovane (18) e mi è sempre piaciuta filosofia anche quando la facevo a scuola nonostante non l’abbia scelta come percorso universitario (soprattutto per le opportunità lavorative future), quest estate ho riscoperto numerosi testi, tra nietzsche, voltaire e altri
Quanto mi piacerebbe avere la curiosità di cui parli tu. Raramente mi capita di mostrare interesse per qualcosa, e non hai idea quanto ciò mi faccia rabbia.
Stupendo, questo podcast è una gemma preziosa.
"Non c'è niente che faccia più rima con l'amor proprio": BOOOM!
Complimenti per il podcast, che ho trovato molto interessante. Secondo me c'è però un aspetto che hai tralasciato, o meglio ne hai discusso con toni forse troppo pacati. Io studio molto, sia per lavoro sia nel tempo libero. Esagerando, posso dire che lo trovo orribilmente faticoso, impegnativo, a volte persino noioso. C'è però quel momento in cui si comprende qualcosa che prima non si vedeva e che ripaga di quegli sforzi. Studiare è una lotta con sé stessi che paradossalmente ci dà piacere. Ma è dura, molto dura, perché combatte quella intima tendenza umana a lasciar correre e a convincersi di aver capito. Insomma, è un po' la vanga del pensiero.
Sono perfettamente d'accordo.
Dopo 23/24 anni di studi, lauree e controlauree, credo di aver iniziato a studiare solo adesso che di anni ne ho 28 (a dire il vero credo di aver iniziato proprio a 25). Uno studio originato dalla curiosità, uno studio nato dal genuino interesse per un argomento specifico e non dettato da imposizioni dovute al percorso di studi in cui, per studiare una cosa interessante bisogna sorbirsene altre 9 di assolutamente fuori dalle proprie grazie.
Sono ad oggi uno studente incallito, ma molto diverso da quello che ero a scuola. Studio ciò che mi interessa al livello di approfondimento che mi interessa. Se studio qualcosa di "storico", decido io l'importanza da dare all'approfondimento delle date. Talvolta serve conoscerle per contestualizzare determinati avvenimenti, ma altre volte no. Se studio qualcosa di matematico, raramente mi interesso all'approfondimento dei teoremi sottostanti, ma mi concentro sulla sua applicazione. È tutto un altro approccio, che consiglio a chiunque voglia studiare per se e non per la scuola. Anzi, credo che se tornassi a scuola farei molta fatica ora. In qualunque ambito.
Ma...curiosità: la tua immagine nel video si muove o son io ubriaco? 😂
Ma con "sono uno studente incallito" è un modo carino per edulcorare la realtà e sottintendere disoccupato? 😂
@@CybeRob_VZ800 ahahahaha nono per fortuna no! Ma diciamo che nel tempo libero preferisco studiare qualcosa che far altro!
A leggere la premessa della tua risposta pensavo a qualche riferimento ai calli ai piedi! 😂😂
Stupenda la metafora dell'evasione di prigione e dello scavare con il cucchiaino durante le grigie e boriose giornate faticose :P
Sono uno studente universitario e devo dire che trovo alcune difficoltà a studiare. Ho scelto io il mio corso di laurea e continuo ad essere pienamente convinto della mia scelta (anche perché inizio ora il primo anno fuori corso, quindi se non mi fosse neppure piaciuta avrei lasciato sicuramente) ma nonostante ciò trovo due problemi principali:
-mancanza di costanza, che pian piano sto risolvendo;
-totale rigetto della ripetizione, nonostante all'opposto io abbia molta paura di non ricordare ciò che studio, proprio perché mi piace e mi interessa conoscere.
Avete consigli per me?
Tua stessa situazione; il mio problema l’ho associato alle distrazioni che mi arrivano dall’esterno e non parlo di giochi, uscite o social, parlo di lavoro e problemi di natura comune (imprevisti che tutti hanno) e ciò mi rallenta di brutto. Il mio metodo per resistere ai contrasti esterni? Prevedere i problemi, o almeno provarci, in modo da avere tutto il tempo che decido di dedicare allo studio. Ovviamente non esiste un suggerimento adatto a te al 100%, ma puoi ispirarti e capire di conseguenza il tuo metodo. La mia risposta a tutto è: organizzazione. Non conta il voto, conta la passione e l’impegno.
@@riccardogiusti1998 assolutamente d'accordo con il tuo commento finale è ti ringrazio per l'intervento. Per quanto riguarda le distrazioni esterne, credo siano problemi che mi riguardino quando mi trovo a casa di mia madre piuttosto che a casa mia (sono un fuori sede), dove comunque passo la maggior parte del mio tempo. Anche perché, vivendo da solo, ho comunque i miei tempi e, come anche suggeritomi da te, una buona organizzazione. Credo più che il mio problema sia legato alla mia personalità abbastanza lunatica: alterno periodi in cui non voglio far assolutamente nulla ad altri in cui mi rimbocco le maniche e mi applico parecchio. Hai qualche consiglio su ciò?
Fy Pjgu ti capisco, davvero. Io mi sono attaccato al mio futuro per trovare la forza; anche questo richiede estrema convinzione, perché non è uno stimolo che arriva dal nulla solitamente, ma ho cercato le piccolezze (sotto ogni aspetto) che più mi aggradavano e mi invogliavano, mettendomi nella condizione di affrontare al meglio i momenti di crisi di voglia. Consiglio secondo me fondamentale: se hai bisogno di una pausa, prendila, senza farti troppi problemi, altrimenti scoppi e dopo hai bisogno del triplo del tempo per ritrovare la forza.
@@riccardogiusti1998 devo essere assolutamente sincero: non avevo mai considerato di poter assecondare la mia svogliatezza, soprattutto perché vedo lo studio come una passione e quindi mi sembrava poco logico che potessero esistere periodi così pigri. Tuttavia, riflettendoci meglio, ho elucubrato sulla possibilità che essi siano normali periodi di pausa che il mio cervello vuole prendere da quella determinata attività, come mi succede spesso con altre mie passioni. Penso che cedendo ad una piccola negligenza occasionale dovrei risolvere questo problema (ripensandoci, in altre situazioni simili sembra aver funzionato).
Non so come ringraziarti per avermi aiutato a ricavare questa considerazione.
Fy Pjgu prego, e ricorda che non sei il solo a vivere queste sensazioni, non sentirti solo.
Ho assaggiato per diversi anni lo studio della programmazione. Da un annetto ho cominciato uno studio approfondito e non posso che concordare con il tuo racconto. E sono ultra quarantenne ...
Bravo Wesa, bella questo pensiero dello studio. E pensare che al liceo non volevo neanche saperne...
Lo studio e lo sport oggi sono quelle attività che mi fanno stare bene con me stesso e mi danno la carica.
Non esiste solo il lavoro e la casa.
Il mio hobby, oltre al lavoro, preferito!
Sei il migliore wesa 🌅🌅
GRAZIE .
Gli esami che ho preparato nei pieni momenti di tristezza, magari subito dopo una cocente delusione d'amore, sono quelli che paradossalmente ho preparato meglio
I only suggest you to put your icon smaller lower on the right, that'd give a much chill overall image😇
Grazie
Questo video è favoloso
Bellissima la metafora del carcerato! Grazie per questo video!
È da un po che ci pensavo di rimettermi a studiare, pensavo di iniziare dal serale visto che non ho mai preso il diplima e volevo rimediare. Qui da me non ci sono molti indirizzi che mi interessano purtroppo ma non mi dispiacerebbe sentirmi meno ignorante sulle materie principali almeno
Il fatto è che sono triste ed estremamente pigro e svogliato!
Anche io sono così, ma il trucco è sfruttare il momento di voglia di fare che ho un paio di volte al giorno, fissare un ora in cui smettere di lavorare e andare avanti a testa bassa così. Sono diventato molto più efficiente così, ma forse è perché col tempo si diventa più "adulti".
Quindi sei nel giusto mood. È proprio in questo momento che devi cogliere l'attimo. Tolto lo sforzo iniziale che da 10 passa a 9 poi 8 poi 7 e così via. Tutti noi posso farcela. Non sei assolutamente da meno
Oltre al momento giusto, gli argomenti giusti!
Pure io lo sono (in parte), ma è ovvio che avrò ancora meno voglia se mi metterò a studiare... boh, come funzionano i ponti.
Invece se mi metto a cercare robe che c'entrano con le armi bianche, boom, ci sto 5 ore di fila.
Poniti domande e cerca risposte
*depression rate drops to zero
Ottimo video, tanti spunti 😉
sono assolutamente daccordo... Studiare, apprendere, mi mette di buonumore e mi rasserena..
Bravo!
Anche leggere mi aiuta molto, ma lo studio ha un posto speciale nel mio cuore.
Edoardo, quindi secondo te Wesa con studio intende un'attività che va oltre alla lettura?
@@nicolabiscaro3974 Certo, lo dice lui stesso verso l'ottavo minuto, dice che lo studio è un'attività che va oltre lo svago, il divertirsi (che è quello che intendo io per lettura), ed è letteralmente un potenziarsi.
Edoardo Lusuardi ottimo, grazie per il chiarimento! 😊
Immenso Wesa 🌌
Grazie Wesa, mi serviva
ottime considerazioni!
Sei un grande 🤍
Grazie per questa spronata! #wesamotivatore
Più studio e peggio sto perché mi rendo conto di quello che NON so e di quanto poco il pubblico sappia e, di conseguenza, quanto a cazzo vengano prese tutte le decisioni, a tutti i livelli.
esatto
Video molto consigliato a chi non ha figli.
A parte gli scherzi non posso che condividere.
Tu parli di basso costo e di tempo, ma il vero costo che ti limita nello studio sono le energie.
Se fai un lavoro che drena le tue energie mentali come fai a studiare?
Ancora peggio se poi anche il tuo lavoro ti porta a studiare cose che non ti interessano ma che richiedono le tue energie e ti stancano allo stesso modo e anche peggio.
Tipo io faccio il programmatore, ho molte cose su cui devo restare al passo, e altre che vorrei seguire per le mie inclinazioni personali finiscono per restare fuori.
Non ce la faccio, non ho piú la concentrazione dopo una giornata di lavoro.
Benvenuto al falò Wesa e ricordiamoci di mantenerlo vivo!
Riflessione bellissima,rara di questi tempi
Wesa determina il gap che oggi c'è tra la TV ed il potenziale di TH-cam
Parto col farti i miei complimenti, difficilmente sui media si parla di questi argomenti così bene. Voglio però esprimere il mio punto di vista sul tema dello studio "imposto" da scuole dell'obbligo e percorsi universitari, tanto demonizzato in alcuni commenti; premettendo di essere un semplice studente universitario, quasi totalmente ignorante in campo psicologico e che si basa sulle proprie esperieze, credo non si tenga conto dei meccanismi che rendono più acuto l'apprendimendo in fase di stress o quando la pressione è molto alta. Studiare richiede molte energie, passione e tanta forza di volontà, ma si apprenderebbe davvero di più non avendo tempi da rispettare e non avendo standard di preparazione di riferimento?
Qualche consiglio per una persona inerte, che non ha particolari sogni o interessi e quindi non riesce a muoversi per mancanza di un obbiettivo? Chiedo per un amico eh xD
Fai le prime cose che ti capitano e continua a cambiare, sperimentare e fare.
Così come l'appetito viene mangiando, i gusti, quelli genuini, vengono con l'esperienza e la pratica.
Non saprei dire se funziona con tutti, ma io quando sono a corto di interessi e/o passioni vado in giro (non per forza materialmente, va bene anche su internet) un po' alla ceca alla ricerca di stimoli. Un buon modo secondo me è anche farsi un giro in libreria, senza un obiettivo preciso, solo “per dare un'occhiata”; a un certo punto l'occhio cadrà su qualche libro - attirato o dalla copertina o, meglio, dal titolo -, quindi si legge di cosa tratta e, se pare un minimo interessante, lo si compra: nel caso peggiore hai buttato qualche euro e un po' di tempo, in quello migliore hai trovato un nuovo interesse da approfondire.
Non so, prova ad andare in fabbrica come operaio generico...
Per me ha funzionato iniziare con tutto ciò che mi capitava davanti. Piano piano capisci cosa può interessarti realmente e cosa no.
Che meraviglia.
Purtroppo ci sono persone che non sono curiose per niente, io non riesco a stare un giorno senza imparare qualcosa di nuovo 😅 è un bel consiglio il tuo ma bisogna anche avere una certa attitudine..
So che l'apprendimento è soggettivo, ma sarebbe davvero prezioso se ci raccontassi un po' qual'è il tuo metodo di studio
Grazie Wesa, non solo per questa riflessione ma anche per aver continuato la tua opera di divulgazione tramite i Podcast. Posso domandarti se con passione intendi qualcosa che abbia delle prospettive, o tutto fa brodo purché piaccia? Io ho (avevo, beh) passione sconfinata per il Latino, il Tango, Freud: tutto ciò ovviamente senza la benché minima traccia di titolo accademico atto a esercitare.
Secondo te, se mi metto a scavare, starò andando più a fondo nel nulla (come sempre nella vita)?
Il flusso dell'inchiostro segue il flusso dell'ispirazione e del pensiero creativo come la lettura e lo studio LIBERO riempiono e colmano gli interrogativi che ci poniamo nel corso della nostra esistenza
È verissimo
Sicuramente un bel discorso, encomiabile, alto persino, ma non so... mi pare manchi qualcosa.
Detto così è, infondo, quello che ci sentiamo dire da sempre bene o male. Non fraitnendetemi, è sempre importante ricordarlo, ma la questione mi sembra posta con un taglio troppo intellettuale, troppo da "turris eburnea".
Lo studio è importante sì, ma solo come conseguenza di certi particolari interessi (come può essere, per me, lo stare in camera a studiare Kant in questi pomeriggi afosi di Agosto). Ciò che importa è avere la forza di stare presso ciò che ci interessa e ci piace davvero, anche se non sono attività minimamente elevate, senza perderci troppo in inezie, in attività vuote che non cu lasciano nulla.
Imparare un mestiere, un'arte marziale, un'attività, provare a scrivere o a girare un cortometraggio etc. Insomma l'importante è farci prendere dalle cose che davvero ci intrigano, esporci, uscire al mondo quando sentiamo che qualcosa in esso ci chiama.
In condizioni normali (e purtroppo vacillano anche quelle in questo periodo) molti non fanno fatica a trovare un lavoro ed uno stipendio, ciò che è veramente faticoso è capire come vogliamo spendere, o meglio investire, i soldi che abbiamo per essere davvero felici.
Solo dal titolo, posso dire che è il mio credo da 5 anni XD
Con tutti i problemi di filtraggio, la rete ha tanta disponibilità a costo zero.
Ne stavo proprio parlando ieri con un mio amico.
Ciao Wesa. C'è un particolare in ciò che hai detto che colpisce, accennato all'inizio e ribadito alla fine, quel: "ma per quale ragione stacco!?". Lo studio è, come dici, un investimento anche molto appagante, ma dopo un periodo più o meno prolungato di tempo si tende a "staccare". Mi è successo svariate volte, anche a te da quel che ho capito, e posso solo immaginare a quanti altri... Stessa cosa con lo sport, ti alleni duramente ma ciò non ti pesa, inizi a vedere risultati e ti gasi ancora di più, poi passa un po' di tempo e "stacchi". Perché? C'è qualche problema insito nello studio/sport? È forse la costanza che annoia? Oppure un senso di smarrimento, quel chiedersi "ma alla fine chi me lo fa fare" che all'inizio non c'è ma cresce pian piano? Non lo so, ma sarebbe bellissimo approfondire questo concetto. Buono studio a tutti!
la soglia della cosiddetta attenzione è molto bassa.
alla fine bisogna pur staccare ... almeno per andare in bagno.
Sto studiando a memoria tutte le Lyrics di " Black Anima", l'ultimo disco dei Lacuna Coil, in preparazione al loro prossimo Live (purtroppo solo in streaming) e sono felice.. vale lo stesso???
Se sei schiavo delle tue stesse regole studiare è abbastanza complesso in certi casi
Ciao caro.. adoro i tuoi podcast.. li seguo su sporify mentre lavoro.. ci tengo tanto che tu legga questo commento.. mi piacerebbe sapere una cosa.. porterai mai altre analisi di testi delle piu grandi canzoni dei piu grandi cantautori italiani? Lo spero.. amo quel format.. amo de andrè e altri cantautori e quei video li ho visti 1000 volte
Ma... fa caldo :((
Argomento interessante, già in precedenza pensavo che i contenuti (in qualche modo) motivazionali sono tra quelli che ti riescono meglio. Magari in questo caso un po' troppo lungo il "video" rispetto ai ragionamenti che contiene, ma forse hai fatto così perché è il format "podcast" a richiederlo.
Basta fare questi regali alla gente.
ma è un illusione ottica o l'immagine di wesa si allarga e si restringe di continuo? fateci caso!
poi con quelle rotelle della cassetta che girano in continuazione anch'esse, sembra tipo un ipnosi
Io ultimamente sono depresso perché studio (fluidodinamica)
Da trasmettere a reti unificate.
Mi piacerebbe farlo nella maniera più corretta.
Io non so studiare e in più sono dislessico.
Hai qualche consiglio?
Sarò pazzo a rispondere ad un commento vecchi di 3 anni ma: penso che cercando su internet tu possa cercare la riposta che cerchi, ci saranno sicuramente informazioni su chi ha problemi di dislessia.
Ma quanto ami la parola "idiosincrasia"!
almeno quanto ama wes anderson e cowboy bebop
Ma adesso non ritorna il problema dei commenti?
Per stare bene io vi consiglio... di pregare
Anche, perché no? :)
Per me la meditazione in generale è un toccasana incredibile e sottovalutatissimo, non è necessario che ci sia la religione di mezzo. Comunque anche pregare conta come meditazione, per questo lo consiglio tantissimo a chi crede
pregheremo ai quattro venti come in conan il barbaro