Il FINALE di JOKER va CAPITO?
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- เผยแพร่เมื่อ 8 ก.ย. 2024
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A un certo punto è bene chiedersi se si debba per forza trovare le risposte giuste sempre e copmunque.
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Finalmente posso usare come giustificazione il fatto che porto gli occhiali: ero talmente sicuro che la dottoressa del finale fosse la stessa della prima parte del film che nemmeno ho controllato: qui entra in gioco il fatto che sono pirla. Sono due personaggi diversi, ma non cambio idea sul fatto che si possa interpretare in quel modo il finale, volendo, dato che lui sembra effettivamente più invecchiato e appesantito. Può anche essere che abbiamo volutamente inserito una dottoressa simile all'altra nell'aspetto per indicare che per lui i pochi che cercano di aiutarlo sono tutti uguali, a voler proprio cercare un significato.
@@lokilinoson esatto! Mi spiace solo essere caduto in uno scatolone tanto enorme, detesto quanto mi succede. Ma, forse, è quello che voleva Todd Phillips, ovvero darti l'impressione che per lui chiunque lo aiuti si somiglia, anche per il fatto che non sembri volerlo fare davvero
Ah ah ah una minkiata a video la devi sparare sempre tranquillo!!!
@@paolopascali1703 ma questa è di proprzioni bibliche xD
Forse non è il joker nemesi di batman, ma quello che lo ha ispirato. Il joker dc, prima di essere tale, era un criminale conosciuto come cappuccio rosso che secondo varie interpretazioni sarebbe stato anche comico fallito, che cadendo in una vasca di prodotti chimici si ritrova con pelle bianca, capelli verdi e muso rosso (scena simile a quella vista in suicide squad, quando la non ancora Harley queen dimostra l'amore per lui gettandosi in una vasca di prodotti chimici). Considerando ciò. Può essere che quello Arthur Fleck sia il primissimo joker, catturato e che abbia ispirato qualcuno che si è immedesimato in lui per via di tratti comuni rilevandone il simbolo e continuando e l'opera.
Altra considerazione. Questo film è fuori dal dc universe. Se si fosse parlato del joker nemesi di batman, sarebbe stato un prodotto DC e invece è solo basato sul loro personaggio
Ti giuro ho pensato che il ceco fossi stato io quando hai detto che era la stessa attrice hahahahahaa
È un film che in due ore ti svuota completamente . Uno dei film più belli che abbia mai visto , joaquin phoenix superbo .
Per tutto il film ho avuto una sensazione di angoscia Fortissima, soprattutto durante la sua risata. Un film spettacolare. L'unica cosa che mi ha fatto storcere il naso é stata rivedere di nuovo per l'ennesima volta la morte dei Wayne. Ma per il resto é maestoso.
Nei primi 40 minuti mi stavo addormentando....detto tutto...
@@albertoartuso80 non capisci un cazzo
Immenso. La vera psicopatia, la sofferenza, i traumi, la solitudine e il dolore, spiegati in due ore.
Un film sulle origini di un villain complesso così come il Joker davvero ben fatto. Ma l'interpretazione di Phoenix si prende la scena poiché sontuosa. Davvero MAESTOSO
Murray “il presentatore” è Barbara D’Urso di Gotham. La mia personale interpretazione del finale
Vero. Quei programmi trash che pigliano per il culo la gente. Lui ha reagito nel modo giusto.
@@altera.W bhe dire giusto è un po' da criminale 😂😂
Sei un genio😂😂😂😂
Peccato che Barbara non si trovi uno come Arthur in studio
Oppure "La Zanzara"
Nella scena in cui viene “creato” Batman se ci fate caso alle sue spalle passano i super topi
Lui balla in maniera fluida dopo aver ucciso:
- in bagno dopo i tre della metropolitana
- scendendo le scale dopo aver ucciso l’ex collega
- ed in ospedale nel corridoio bianco
Uccidere gli da un senso di benessere, lo ha scoperto suo malgrado.
Joker è vittima di se stesso e della società che lo ha plasmato così
Matteo Cuzzola aggiungo io : sull auto della polizia dopo aver ucciso Murray.
La scena del ballo nel bagno pubblico è un improvvisazione di Phoenix.
La scena in cui balla nel bagno dopo aver ucciso i tre nella metropolitana credo rimarrà nella storia della cinema.
Anche dopo aver ucciso Murray balla
Facci caso: prima dell'accettazione della sua follia, lui ballava solo in casa, lontano da occhi indiscreti. Dopo l'uccisione di quei tre, lui comincia a ballare anche fuori casa davanti a tutti, dalla scalinata, dal Murray show, dappertutto, come a voler simboleggiare il fatto che lui ha abbracciato completamente il suo essere folle e che ormai non gliene frega più un cazzo
"La cosa brutta dell'avere una malattia mentale è che gli altri si aspettano che tu ti comporti come se non ce l'avessi". Una frase potentissima e che mi è rimasta impressa più di tante cose nel film, magari in tanti neanche l'avranno notata, secondo me è la chiave di lettura giusta per capire il film al meglio
Matteo Michetti “come se non ce l’hai”*
A mio parere anche l’errore è molto esplicativo e si, è una frase di un impatto incredibile perché vera ed è la chiave di volta per capire la sua visione del contesto sociale in cui è finito
•Pervincka • scusa l'ignoranza, ma puoi spiegarmi come mai è un errore
nakker la frase che ha scritto Matteo è grammaticalmente corretta, ma nel film c’è un errore nel tempo verbale.
Secondo me è una cosa che da’ un ulteriore “profondità” allo stato d’animo che aveva Arthur in quel momento
Massimo Tornesi oddio, non fatemi venire dubbi esistenziali sui verbi pls
Massimo Tornesi ma va’ tranquillo 😂
Pensavo di aver fatto la classica figura di m!rda
A mio parere il "sarebbe inutile" (o meglio, "non la capiresti" nella versione originale) si ricollega al discorso della comicità soggettiva fatto precedentemente da Arthur, oramai totalmente a suo agio nella sua follia
Sono d'accordo.
Esatto è in assoluto la chiave più elegante, manca comunque la risposta a "cosa non avrebbe capito?
secondo me dice così perché è conscio che le stronzate che elucubra fan ridere solo lui: è un pazzo furioso!
sto film mi ha lasciato senza parole...
phoenix mi ha lasciato senza parole...
LUI è JOKER
MA NON UN JOKER
IL JOKER
mi è sembrato una fusione di tutti i joker apparsi fin ora
buffo ,tragico ,inquietante e scenico
vero, anche a me
Mi serve tempo per metabolizzare... Potrebbe diventare il mio Joker preferito... Non lo credevo possibile
@@NightmarebeforePasquetta no ma la scena al talk
NO SPOILER
li tutto urla joker
Il modo in cui si siede
Il modo in cui si presenta
Il modo in cui parla
X me trasuda joker da tutti i pori
@@ilcanaledidavide8102 instagram.com/p/B3QRqLWIbgN/?igshid=js67bu67jt1b
@@ilcanaledidavide8102 quella scena è presa infatti TOTALMENTE dai fumetti
Non è vero che tutto ciò che è successo è stato frutto della sua immaginazione, questa teoria mi sembra una boiata pazzesca messa giro da 4 scorreggioni che vogliono giocare a fare gli alternativi. Chi avalla questa teoria dovrebbe allora spiegarmi la scena della vicina afroamericana dove viene fatto capire che lui si era immaginato una relazione con lei. Quindi secondo costoro c'è stata un' immaginazione nell'immaginazione? A me sembrano loro i visionari.
Ma figuriamoci. È successo tutto eccome.
L'unica cosa del finale che non mi quadra è, perchè lasciare un pazzo assassino insieme ad una dottoressa senza nessuno che lo controlli o con qualche misura di sicurezza😂
Scusate ma non è piu logico che lui sia rinchiuso ad Arkham e stia semplicemente raccontando all'assistente sociale (che vediamo alla fine del film), il suo percorso che lo ha portato a diventare Joker , ricordando il suo passato, su fatti realmente accaduti?
no, perché così non potrebbero esistere i fenomeni da TH-cam.
Anche per me gli eventi che abbiamo visto sono accaduti veramente. Solitamente, quando la mente crea dei costrutti per sopravvivere alla realtà, questi non sono mai chiari e coerenti come i fatti che sono stati raccontati così minuziosamente nel film. La prima parte riassume perfettamente tutti i meccanismi che hanno generato quella personalità, tutti gli stati d'animo che Arthur ha provato fino a quel momento. Che dire? Un capolavoro.
È incredibile ma io ho immaginato la stessa identica cosa, solo che io ho immaginato un joker che è stato tanti anni rinchiuso e quando scopre che c'è Batman in azione anche se non sa chi è capisce che c'è qualcuno in grado di combatterlo dandogli la voglia di tornare in libertà e appunto uccide la dottoressa scappando via, quindi secondo me è tutto reale.
Anche secondo me, come già ribadito da molti, il finale ha un che di molto più simbolico. Arthur è rinchiuso dove aveva deciso di andare una volta realizzato che dalla società non avrebbe mai avuto l'aiuto che ricercava e sentiva di meritare. Per tutta una vita a cercare un legame comunicativo con l'assistente sociale ( con la quale sbotta al loro ultimo incontro proprio per l'assenza di un rapporto di comprensione) trova improvvisamente nella psicologa di Arkham una voce che cerca risposte, che gli pone domande. Ma è troppo tardi. Tutto l'interesse che ora viene dato nei suoi confronti è inutile, perchè LUI è diventato JOKER. Ormai ha superato le paure, i pensieri, il bisogno di piacere. Ormai è quello stesso individuo che ballava sulle scale senza neanche accorgersi di aver appena lasciato libero un testimone di omicidio. Nessuno avrebbe potuto capire il motivo per il quale rideva perchè solo lui ha vissuto la metamorfosi da Arthur Fleck a Joker. E non ha più bisogno di assistenza, non più. Tanto è vero che uccide la psicologa concludendo simbolicamente questa connessione...Appena prima di ricominciare il suo frenetico e catartico ballo.
ma pure ne il Cavaliere Oscuro, è tutto vero o è un sogno di Alfred?
chi può dirlo
Alfred è in punto di morte e quindi sogna tutto prima di morire
😂
@@gabrielenucera5083 infatti quando Bruce Wayne vuole ammettere al pubblico di essere Batman per fermare gli omicidi cosa dice ad Alfred? "dirò che è stata tutta una tua idea"
chiaro riferimento al fatto che è tutto nella testa di Alfred, è palese.
@@jollyroger2068 infatti sai quando Joker entra con i suoi scagnozzi nel palazzo di Bruce Wayne durante la festa? Joker è a massimo un metro di distanza da Alfred, davanti a lui, che carica un mitra, ma Alfred non si spaventa, è solamente poco sorpreso...
Non ha paura perché essendo tutto nella sua testa sa come finirà, cioè che arriverà Batman e nessuno si farà male.
@@gabrielenucera5083 è palese
Vi adoro ahahhahaga
Per me c’è un’unica scena che ti può “spiegare” la mente di joker... ovvero quella del bar allo spettacolo di stand-up comedy..... lui ride quando il comico non sta facendo la battuta....poi Arthur, accorgendosi di questo, per non farsi notare dal pubblico, si sforza a ridere con il pubblico....
Tant'è che il fulcro di tutto, al di là della patologia, è il fatto che lui sia un comico scadente. È chiaro quando de Niro lo prende in giro, dopo la risata involontaria. Arthur, indotto certo dalla società, si scava da solo l'abisso in cui cade. Incolpa di tutto la società anche quando è lui a non essere un bravo comico, è lui ad aver portato la pistola in ospedale, lui a non averci mai veramente provato con la tipa del suo piano. Nessuno esce indenne da sto film, nè la società di ricchi, nè Arthur, nè quella dei clown, che non accetta i propri fallimenti e trova in joker un capro espiatorio. Infatti nella sequenza finale egli viene portato via dalla macchina in maniera molto simile a quella mostrata nell'arte per le raffigurazioni della deposizione di Cristo dalla croce. Inoltre, quando sale sulla macchina, offre a loro il suo sorriso, dipinto col suo stesso sangue.
l'ho finito mezz'oretta fa e la mia risposta, sinceramente, è no: perché dovremmo rovinarci un film potente come questo con la teoria del "si è immaginato tutto in manicomio?". Pura alla presunta teoria che la Wayne avrebbe manomesso i suoi file dell'adozione non ha molto senso: è vero, Penny giovane assomiglia ad Arthur, ma perché quella che vediamo è una scena che si immagina Arthur leggendo le trascrizioni del dialogo, è chiaro che immagini "la madre" simile a lui. Tra l'altro, questo rende ancora migliore l'arco narrativo del personaggio: la sua caduta definitiva nella follia arriva quando è convinto di aver trovato un origine, un motivo per stare al mondo e questa possibilità gli viene inesorabilmente negata.
Non si è immaginato proprio niente eccetto la ragazza accanto a lui e lo fanno anche vedere in svariate scene dove lui invece era da solo.
@@altera.W Quelle con la ragazza sono allucinazioni. Io intendo la scena in manicomio, in cui legge la scheda della madre: in quel momento (anche e soprattutto per far capire a noi spettatori la scena) Arthur si immagina la scena mentre legge il resoconto di una conversazione fra la donna e un suo psichiatra.
@@federicoalessandrocoacciol6077 Tutto giusto (e credo che la madre sia pazza e che Wayne non sia nessuno), ma Nolan non lasciò niente aperto, ed è il motivo per cui quel finale fa pena: l'arco narrativo di quel Batman non poteva che culminare con la sua morte, ma Nolan non ha avuto le palle. Poi va beh, secondo me si è azzoppato da solo quando ha inserito la setta ninja.
@@federicoalessandrocoacciol6077 Si, va bene, saranno anche presenti nel fumetto, ma come villain nel film non funzionano, sono piatti e rovinano lo pseudo realismo nolaniano. Per dire, se avesse usato Spaventapasseri come villain e avesse riempito il film di visioni e paure sarebbe stato molto più bello. Uno come Burton un villain del genere non lo avrebbe sprecato, altro che ninja. Anche nel 3, bastava tenere Bane senza doverci infilare i ninja e il personaggio pessimo di Talia Al Ghul.
Oddio, forse forse potevi metterli nell'addestramento dell'uno, ma finita lì.
E per quanto riguarda i fumetti so che dirò una cosa impopolare, ma anche lì Ra's al Ghul funziona poco, solo nella trilogia del Demone in cui fece la sua apparizione (avventure ambientate fuori Gotham comunque). Cioè, non è un villain pessimo , ma non azzecca nulla col contesto urbano-gotico di Batman. È più un villain "classico" da supereroi: infatti se non ricordo male funzionava bene anche in qualche storia della Justice League.
@@gabrielesegapeli4053 criticare in modo cosi stupido Nolan é assurdo, il film per essere bello deve piacere, a prescindere in questo caso dai fumetti o altre cose, e io ho visto invece che tutto é stato gestito da dio. I personaggi ripresi dai fumetti usati con scopi diversi e con storie diverse, ancora più figo, poi il film che ti fa capire verso la fine (in tutti e tre i film) il quadro completo della situazione, a me piace tutto. Solo le scene di combattimento non mi fanno impazzire, ma tutti e tre i film sono pazzeschi per essere dei cinecomic, non dico che Il Cavaliere Oscuro sia da 10, ma almeno un 8,5 se lo merita.
La dottoressa del finale non e' la stessa che lo seguiva all' inizio
@il booker te lo confermo io che lo visto ieri
@il booker sharon washington assistente sociale april grace psichiatra nel finale....fonte imbd
Vero, anch'io lo confermo, sono due persone diverse.
@il booker no, si vedeva che era un'altra. Comunque un po' di confusione può capitare, soprattutto perché anche lui era diverso e senza volere veniva spontaneo pensare che fosse lei invecchiata. Ma non è lei. Un articolo che ne parla (in inglese): thenerdsofcolor.org/2019/10/04/the-fate-of-black-women-in-joker/
Confermo (post-visione) che le "psicologhe" sono due persone differenti. (p.s. mia opinione).
Sono d'accordo con te. Per me è successo tutto e semplicemente lui è ritornato in manicomio. E cmq io penso che non sia figlio della famiglia Wayne perché è troppo grande per essere il fratello di Batman. Penso più che sia stato adottato da una pazza (Cioè sua madre adottiva).
per me semplicemente quel "sarebbe inutile" sta a significare il fatto che lui era consapevole che qualche istante dopo avrebbe ucciso la dottoressa e che quindi lei non avrebbe nemmeno avuto modo di raccontarla. io la vedo cosi.
Non regge minimamente. Nell'originale la battuta è >. Al massimo quello che dici potrebbe essere una spiegazione per la scelta di adattamento, ma ha poco senso stravolgere così il significato.
@@angelocapuano8988 ma oltretutto sbaglio o dice non la capiresti anche in italiano? Io la battuta la ricordo così...
Secondo me il film ti vuole far capire chiaramente cosa è immaginato e cosa no [SPOILER] ad esempio la relazione con sophie oppure gli applausi durante lo spettacolo di stand up [SPOILER]. Su questo aspetto non ci sono dietrologie per me.
Esatto anche secondo me
Sono d'accordo. Quando svela, svela tutto ciò che era necessario svelare. Che film, ragazzi!
Penso anche io, peccato perché se questa fosse stata una burla della mente di Joker almeno il personaggio non sarebbe stato ridotto al ruolo di vittima inerme di un mondo grande e cattivo.
6:02 la psichiatra che seguiva arthur e quella segue il joker a fine film sono interpretate da due diverse attrici
Comunque le teorie su Doraemon con Nobita in coma hanno rovinato la cultura pop. A tutti voi che mandate avanti questa farsa immaginaria vi auguro di estinguervi.
"Farsa immaginaria" che cazzo ti sei visto in 2 ore di film
@@yoyomino_6357 no bro io in realtà parlavo delle teorie della serie "era tutto un sogno, che scherzone, in realtà non è successo nulla per davvero"... che sono stronzate che sviliscono qualunque opera sul piano narrativo, dalla più scema come potrebbero essere Doraemon o i Pokemon (il famoso coma di Ash) ad opere infinitamente più elevate e complesse come questo Joker. Il lavoro di analisi dell'umano che è stato fatto in questo film non può essere sputtanato da un plotwist tanto demente.
@@yoyomino_6357 abbastanza chiarificante, bro?
@@Mobcek99922 Si bro😂 anche se per me ognuno la penso come vuole
Nella scena finale pesa anche 20kg in più raga, come fate a non capire che è un time skip??
Francesco Politano la dottoressa è diversa
Potrebbe essere la stessa invecchiata così come un’altra. Non è necessario ai fini della coerenza che sia la stessa. Nessuno ci ha mai detto se lei dopo la chiusura dei fondi statali sia andata a lavorare ad Arkham.
@@FrankPolit sono diverse dio caro, ma apri gli occhi
La questione dottoressa la state tirando in ballo voi, io non ne avevo fatto alcuna menzione ed in nessun modo è rilevante. La scena vede un Arthur invecchiato. Fine.
Ti consiglio di stare calmo MM, data la tua confusione nella comprensione del testo ti restituisco volentieri il consiglio di aprire gli occhi. Dio caro.
Io non penso che sia tutto avvenuto nella sua testa perché, a parer mio, tutta la denuncia sociale costruita dal regista durante il film andrebbe in fumo, poiché solo frutto della mente di un pazzo.
Non penso che Philips abbia costrutto un personaggio, che possa portare avanti le idee della sua rivolta sociale, per poi scoprire che in relata è solo un pazzo, rinchiuso in manicomio, che non ha avuto nessun impatto sul mondo e sulla massa.
In più quando parla con la dottoressa, ad inizio film, dice che si trovava meglio nel manicomio, simbolo che l'approdo nel mondo reale lo sta consumando. Questo denota il fatto, di un abbandono della vita precedente che trascorreva nel manicomio, presentando però ancora alcune reminiscenze; come il fatto ti picchiare la testa contro il vetro in caso di sconfitta; cosa che succede sia nel flashback del manicomio che nella cabina telefonica quando è stato licenziato.
La frase finale per me è solo la piena coscienza del personaggio di essere Joker, un folle che ride della morte che trasforma in battuta, e cosciente del fatto che il mondo non riesca a ridere per quello che a lui fa ridere.
L'ultima frase non è il simbolo che tutto è successo nella sua testa, ma la frase perfetta di chiusura che annuncia che dopo avere imparato a ridere per la morte, ora deve insegnare a tutti gli altri a ridere per la morte.
06:34, è proprio così. Lui è appesantito, ha i capelli brizzolati e anche io propendo per la barzelletta intesa come l'aver creato, di fondo, Batman.
E se questo fosse un """prequel""" per un futuro film su "the Killing Joke"? Una versione seria e matura, che Phoenix potrebbe rendere benissimo nella disperazione, nel dolore, nell'ironia?
Non sempre serve “ho risolto...” per dar senso più al proprio ego che al film.
Ti riferisci a Caleel?
@@michalsj ^^
Onestamente ho interpretato la risata finale come un simbolo, mi spiego:
Il film inizia e finisce allo stesso modo: Arthur e la sua “scomoda” risata. All’inizio è in difficoltà quando ciò accade, trasmettendo palesemente tristezza nella risata, imbarazzo e rassegnazione. Non a caso, la prima psicologa preme molto su questo aspetto. Alla fine lui è il Joker, la risata inopportuna fa parte del suo modo di essere, e lui l’ha accettato, non sentendosi più scomodo in quei panni, per cui non si sente più in difetto quando ride di punto in bianco, ma anzi, sa che quella è la sua vera natura, e che non ha bisogno di dare più conto a nessuno.
Secondo me il finale (SPOILER) vuole semplicemente dire che Arthur è entrato definitivamente nella sua gioia di essere libero simboleggiata appunto dalla luce della finestra, anche se non sarà purtroppo una cosa felice per gli altri dato che il suo piacere è tutt'altro che rassicurante e sinceramente penso che sia un significato abbastanza diretto anziché criptico come molti vogliano intendere (non mi sembra per esempio enigmatico come il finale di "Birdman" per esempio). In ogni caso ritengo che la pellicola sia una delle più belle che abbia mai visto al cinema. A proposito delle diverse citazioni fumettistiche presenti nel film, una delle scene secondo me ha un fortissimo riferimento a "Il Ritorno del Cavaliere Oscuro" di Frank Miller : Joker infatti viene invitato ad un talk show ed uccide il presentatore, la stessa cosa che la controparte di Miller fa nel fumetto (con la differenza che li oltre al presentatore uccide anche tutti gli altri spettatori).
Quindi il processo che ha portato Joker ad essere Joker è semplicemente il fatto di sentirsi rifiutato dalla società? Insomma, Joker è solo una vittima? Uno che non ha capito chi è?
Verissimo. Inoltre , a proposito di questa storia, gli "adempti" di Joker a te non hanno vagamente ricordato i "figli di Batman" nella grapich novel di Miller?
Nel momento in cui nel talk show rimane per un momento immobile mi ricordava molto il Joker catatonico di TDKR
@@fe2998 hai l'impressione che lui non abbia capito chi sia?
Quando pensa che la sua vita non sia più una tragedia ma una commedia li cambia completamente visione di tutto.
Inizia ad essere Joker,inizia a sentirsi vivo,rinasce e non lo fa da vittima.
@@williamwallace5575 Prima di sparare, alla fine, accusa ancora una volta la società, quindi non mi sembra che abbia capito niente, perché non mi sembra di ricordare che lui accusi la società di aver ingabbiato la follia, al contrario sembra che la accusi di non averla curata. Il contrario di quello che dovrebbe fare Joker.
Un film incredibile, mi ha lasciata letteralmente senza parole.
Le varie speculazioni sul finale sono affascinanti si, ma mettono in secondo piano la minuziosità di alcune scene, la meticolosità con cui sono state pensate e create.
La “scena delle scale”, secondo me, è la chiave di lettura di tutto il film: non importano i tentativi di Arthur per salirla, sarà costretto sempre a scenderla.
Dopo averla salita per giorni e giorni per andare a casa per rimanere legato alla mamma e alla speranza di avere successo come comico, si ritrova improvvisamente su quella scala, a metà, dopo aver commesso crimini efferati.
La luce è sulla cima, abbagliante, una luce che Arthur non potrà mai più raggiungere, in fondo vi è la decadenza di Gotham, la stessa decadenza che lo sta’ contaminando e forgiando.
Arthur comincia a ballare, scendendo gradino dopo gradino verso quella che sarà la sua realizzazione come Joker, scendendo mano a mano verso la follia.
Sua madre non c’è più, il sogno di diventare un comico sta’ scomparendo, non ha più alcun motivo per risalire.
In cima si palesano i due poliziotti e ciò spinge Arthur a scendere con ancora più velocità quella stessa scala, raggiungendone la fine in un balzo e scandendo la nascita di Joker.
Joker è il prodotto di ciò che Gotham è diventata, è il prodotto di quella società marcia che non difende i deboli, ma li prende a calci.
*giuro che ho finito, non prendete anche me a calci plisu*
Io penso non sia la sua immaginazione, ma credo sia tutto reale, dico questo perché lui uccide la psicologa con la stessa freddezza di chi è ormai è già joker...
Sei veramente bravo. Ogni volta che torno dal cinema, mi fiondo sulle tue recensioni.
*SPOILER (ovviamente)*
Secondo me una delle cose più belle di questo film è proprio il fatto che ci sono 3000 chiavi di lettura per la vicenda...
La mia versione è che effettivamente tutto è accaduto ma noi abbiamo visto la vicenda dal punto di vista del Joker... lo stesso fatto che lui si immagina la relazione con la vicina mi ha fatto pensare fin da subito uscito dalla sala che quello che vediamo è il suo punto di vista... e molte altre volte secondo me il film ti mette il dubbio su quello che accade facendo capire che è il suo punto di vista sulla realtà... l'uccisione della madre ad esempio mi è parsa irrealistica all'inizio poiché nessuno interviene in un'ospedale dove la semplice crisi di un paziente dovrebbe scatenare un soccorso: in questo caso io credo invece che sia semplicemente una rappresentazione metaforica di lui che accetta se stesso ed uccide il suo passato o semplicemente colei che rappresenta i suoi problemi con l'accettazione di se stesso, cosa che ha sempre avuto fin dalla nascita per colpa di sua madre ma anche della società che si aspetta che lui si comporti reprimendo il vero se stesso... perché secondo me Arthur è sempre stato Joker (probabilmente per colpa della madre che forse è pazza o forse ci è diventata ma non lo sapremo mai) ma Arthur ha sempre cercato di reprimere il vero se stesso per far parte di questa società ma quando smette di prendere le medicine si inizia a rendere conto che non è lui ad essere sbagliato ma è la società che per lui è sbagliata... dunque uccide la madre e nessuno interviene perché non ha importanza come è scappato da quella situazione quello che importa è che lui ha capito chi è veramente... infatti quando poi torna a casa e và dalla vicina, che secondo me uccide, da lì in poi nel film taglia i ponti con tutto ciò che gli ha sempre dato un barlume di normalità... quando poi i suoi amici lo vanno a trovare a casa per "fargli le condoglianze" lui dice "ho smesso di prendere le medicine ora vedo la realtà per quello che è, ora sono me stesso" (o comunque non ricordo letteralmente le parole ma fà intendere questo) in sostanza per me non è una trasformazione da reietto a mostro ma è un processo di consapevolezza di se stesso... se ci si fa caso la stessa risata che viene repressa all'inizio poi non lo è più... e la scena finale serve semplicemente ad alimentare il dubbio su cosa sia stato reale o meno per confermare che tutta la vicenda è stata filtrata dalla sua visione sulla realtà... e tutto torna per me perché la mente del Joker è contorta e ci sta che ci sia il dubbio su come sia andata tutta la vicenda... se non è un film sul Joker questo boh non so veramente come si poteva fare di meglio
Ragazzi su, dai, il film non è tutta immaginazione di Arthur. È semplice da capire: come si spiegherebbe allora la storia della ragazza nera? Anche quella immaginata da Arthur. Non avrebbe senso. La parte finale secondo me è una metafora, che avviene all'interno della mente di arthur. Per buona parte del film il protagonista voleva essere curato, ma, dopo gli eventi della pellicola, capisce che deve accettare se stesso. È potente, e se ne rende conto. Decide quindi di uccidere metaforicamente ciò che lo voleva ostacolare a diventare Joker, ossia la cura, la dottoressa
"Tendo a considerare valide tutte le opzioni" è come dire "se proprio devo avere un passato preferisco avere più opzioni possibili"? Victor Joke
Io mi son fatto l’idea che buona parte del film ( BUONA PARTE, NON TUTTO IL FILM ) sia una proiezione della fantasia di Arthur, che lo spettatore stia assistendo al suo racconto delirante, che Arthur fa alla psicologa mentre è internato nel manicomio criminale ( da qui il ricongiungimento col finale ) mischiando fatti realmente accaduti al racconto di come lui avrebbe desiderato che andassero le cose. E tendo a credere che tutto cominci a farsi sempre più surreale dalla scoperta della lettera della madre, anche se già prima assistiamo a fantasticherie ad occhi aperti del personaggio, come la serata da spettatore nello Show di De Niro, la prima volta, che lo invita accanto a lui, davanti alle telecamere, colpito dalla sua personalità; o come il bacio e le uscite con la vicina di colore, che non avvengono mai se non nella sua fantasia, e ci viene dichiarato esplicitamente, a un certo punto. Tutti questi, a mio parere, sono segnali di una propensione di Arthur al sogno ad occhi aperti, tipico di molti emarginati sociali e di molti solitari. Perfino con Thomas Wayne, secondo me, non parla mai. Quella sera al cinema, alla proiezione di tempi moderni di Chaplin, probabilmente lo segue, e si guarda anche il film ( anche se mi chiedo da chi o dove abbia preso la divisa da facchino e com’è che nessuno, nemmeno del servizio d’ordine, lo noti e non si insospettiscano vederlo assistere al film in piedi, tra una fila di poltrone e l’altra 😅 ) ma quando sono nel bagno non gli parla, si sta immaginando tutto. Il fatto che dopo aver ricevuto il pugno in faccia da Wayne senior, Arthur si sorregga al lavandino del bagno del cinema e subito dopo ci sia uno stacco netto che ci riporta ad un’inquadratura dello stesso Arthur nella stessa identica posizione, chino sul lavandino, ma in casa sua e seminudo, mi porta a credere che lui con Thomas Wayne non abbia mai parlato. E ho qualche perplessità anche sulla faccenda dello sputtanamento in diretta tv della performance di stand up di Arthur da parte di De Niro, nel suo programma. Perché mai De Niro dovrebbe essere in possesso del video di Arthur? Chi mai avrebbe avuto interesse a filmare la performance di un signor nessuno, in un locale qualunque, di una metropoli sconfinata?
Insomma anche sulla veridicità di quel momento ho i miei dubbi, non sono sicuro che lo sputtanamento sia veramente accaduto....poi forse è tutto frutto di mie elucubrazioni mentali, che lasciano il tempo che trovano 😂
Resta comunque un gran bel film, anche se non il capolavoro che viene raccontato. L’alta qualità risiede soprattutto nella tecnica registica, la fotografia e la performance strabiliante di Phoenix, su cui si regge tutto il film. Per il resto le tematiche sociali vengono appena accennate, con un certo didascalismo, ma appunto se si prende l’intero film come un miscuglio fra fatti realmente accaduti e proiezione immaginifica della mente di Arthur che sta in realtà raccontando una sua storia alla psicologa del finale, la resa superficiale delle tematiche sociali ha una sua ragion d’essere, in quanto filtrata dalla prospettiva dello sguardo di Arthur, che si sente incompreso da tutto e da tutti evitato, ignorato e al massimo violentemente escluso e rifiutato.
C'è una cosa che sembra molti si dimenticano, o almeno l'ho sentito dire solo da Caleel. Spoiler:
La scena in cui si vede Phoenix dare le testate a una porta di una cella. Ricordiamoci che la dottoressa che parla con lui accenna alla sua permanenza in ospedale, ma poi non se ne parla più. Anche quando lui va in manicomio e chiede informazioni su come si fa a diventarne pazienti, sembra non ricordarsi la sua permanenza avvenuta all'inizio della storia. Fumo negli occhi? Buco di sceneggiatura? O rimando ( reinterpretato) a The Killing Joke?
In più, Victor, la consulente di inizio e fine film, sono due personaggi distinti:
L’assistente sociale: www.imdb.com/name/nm0913531/?ref_=ttfc_fc_cl_t18
La psichiatra dell’Arkham: www.imdb.com/name/nm0333318/?ref_=ttfc_fc_cl_t22
Io penso che Arthur non capisse perché la madre fosse finita in manicomio da giovane, ti ricordo che ha negato davanti a Wayne la pazzia di quest'ultima. Per questo ha voluto informarsi sui modi per cui si puó finire rinchiusi ad Arkham, probabilmente sperava che ci fossero altre vie oltre a quella che ha conosciuto lui, ossia la pazzia.
Potrebbe aver raccontato alla dottoressa la stessa barzelletta che ha raccontato a marray per ucciderlo
Insomma mi dicono che sto film t'è piaciuto eh 😂
Inizialmente Arthur vorrebbe che la psicologa gli facesse domande cosa che non avviene mai, nel finale invece è lui a non voler rivelare i suoi pensieri, perché ormai conscio del suo cambiamento, avvenuto per via di tutto ciò che è realmente accaduto. Le vicende lo hanno trasformato in Joker ed è ormai troppo tardi perchè qualcuno possa comprenderlo.
Ora, non per fare il guastafeste; ma in Inception si sa che è tutto reale da un semplice dettaglio: in un'intervista, Michael Caine ha spiegato che Nolan, durante il film, lo faceva entrare solo quando il protagonista (interpretato da Di Caprio) era nel mondo reale.
Quindi, nel finale, la trottola cade poiché è presente Caine nella scena (per stessa ammissione dell'attore del regista). :)
Io penso che la realtà sia stata leggermente modificata dal Joker perché non riesce appunto a ricordarselo e una delle cose che ha modificato è la sua età nel momento degli eventi, poteva essere il ragazzino che aveva dei problemi con il padre adottivo e che per stare lontano da casa/mantenere la madre faceva il clown da festa e che tutto quello che è avvenuto nel film è avvenuto quando lui era ancora bambino e che racconta tutto alla psichiatra mischiando gli eventi con quello della rivolta che lo vede ergersi come leader sul cofano della macchina avvenuta quando lui era più adulto. Lo so che la mia teoria è un po' incasinata, ma la è anche la mente del JOKER.
I possibili figli di Thomas Wayne escono dalle fottute pareti (vedi Bane)
Ragazzi avete notato che nel final trailer di joker c'è un'inquadratura in cui si vede arthur con un vestito che non ha mai messo? Sarà stata una scena non messa poi nel film?
Oddio, davvero?! Corro a vedere
Nella scena dove Arthur sorride con il vestito rosso ?
@@francesconatalia8070 si
@@jumitebee non so se lo hai già saputo ma era la scena del funerale della madre che poi è stata tagliata perché non aveva un senso logico, in effetti sarebbe stato inutile sotto il mio punto di vista.. Poi hanno pure tagliato la scena dove teneva in mano i fiori finti e andava verso l'ascensore ma hanno deciso di farla di spalle.
Vic...sono appena uscito dalla sala....
Nella scena finale...quando parla.con la psicologa...in effetti lui sembra più vecchio...e anzi....sembra pure che abbia preso qualche kg rispetto all inizio della pellicola
Magari lui è Joker, ma lo è diventato in un modo diverso da come lui se lo è immaginato nel film (un pensiero che possono fare tutti è il “cosa sarebbe successo se al posto di questo quello...” e da lì parte la para mentale) e involontariamente può essere arrivato a scoprire la storia di Bruce/Batman. Potrebbe essere incoerente con la storia delle allucinazioni, ma ricordiamoci che l’immaginazione del Joker è quella di un pazzo, molto più ampia di quella di una persona comune. Paradossalmente potrebbe essere Joker che si crea mentalmente la “sceneggiatura” del film della sua vita (che può essere reale ma anche no), con tutte le sfaccettature del caso. So che è una teoria un po’ azzardata, ma se stiamo parlando della mente di un pazzo le opzioni possibili si aprono notevolmente.
A dire il vero a me il finale pare una citazione a The killing joke: il punto in cui Joker racconta la barzelletta dei pazzi a Batman. Infatti il fumetto finisce con un fascio di luce per terra, qui si vede il "sarà Batman" e Joker e termina tutto con un fascio di luce... e, come dice a Batman nella storia, non serve aiutarlo.
Victor questo film è superbo ....lascia senza fiato con tanti interrogativi alla fine ma giusto che sia così! La scena del balletto nel bagno dopo gli omicidi in metropolitana è stata improvvisata da Phoenix ..ti rendi conto del talento mostruoso di quest'uomo !!! NB ....i soliti bimbi minkia hanno rovinato la visione del film
"Un po' più sciupato"
Perchè? Prima come era? Ahahahah
Bello vivace
Secondo me, la parte finale è ambientata ai tempi di "The Batman" cioè gli anni '90?
Si lo penso pure io, comunque film fantastico ❤️ nulla da dire, questo joker è diventato il mio personaggio preferito... Lo so che ledger e formidabile però questo joker ha troppo stile, Joaquin l'ha interpretato alla perfezione 👌
Prima di tutto grazie per il tuo tempo e per evitare che io continui a vedere canale 5 con i miei. Holy sh*t
Del finale, avvolto nella luce bianca e senza volti, ho avuto l'impressione che non fosse reale ma onirico e rappresentativo di quel che sarà il futuro prossimo di Joker. Ovvero, lascerà una scia di sangue e sarà inseguito e perseguitato.
Infatti! Quelle impronte di sangue regolarissime e senza quasi sbavature...molto fumettistico!
Ma solo io penso che quel flashback dove fanno vedere che si allontana dalla scena del crimine coi Wayne,è proprio lui l'assassino quando è giovane...non si vede chi sia sotto la maschera,e se lui non è,come fa ad immaginare proprio la scena nella stessa maniera in cui è avvenuta?Quindi il suo primo internamento è proprio quando da giovane uccide i Wayne...questo spiega il perché lui non ricordi perché è stato all'Arkham e la risposta se la dà lui stesso,nel suo processo mentale di ricerca,quando alla fine risponde alla dottoressa:LEI NON CAPIREBBE
SPOILER
Le scene con Zazie Beetz e quella in cui Arthur immagina di essere in studio e di ricevere i complimenti di Murray mi sono piaciute perchè le ho viste come un omaggio ai momenti onirici di Rupert Pupkin in "Re per una notte", in cui all'inizio non sei sicuro se quello che stai vedendo è reale o no. Ma da qui a pensare che addirittura l'INTERO film sia stato frutto della mente di Arthur mi sembra esagerato. Uscito dal cinema ero euforico, ma poi l'entusiasmo mi è diminuito man mano che leggevo su internet queste teorie che mettono in dubbio tutto il film. Se davvero tutto ciò che abbiamo visto nel film (eccetto il finale in manicomio) è un suo delirio e in realtà non è mai accaduto, mi sentirei davvero preso in giro.
Scusate, ma seriamente l’assistente sociale del finale NON è la stessa della precedente mostrata nel corso del film? Premetto che l’ho visto solo una volta, eh. Ma che senso avrebbe se fosse un’altra? La uccide come “ciliegina sulla torta”, ormai libero da ogni imposizione della società. Sull’interpretazione concordo con Vic: ride perché sa di aver creato un altro individuo solo e disperato come lui. La sua nemesi, paradossalmente la cosa più simile ad Arthur che sia mai esistita sulla terra. Va da sé che sia anche una strizzatina d’occhio al pubblico: tutti sappiamo che Bruce diventerà il Cavaliere Oscuro. Non grido al capolavoro, ma lì ho avuto la pelle d’oca.
Beh se non è un capolavoro questo mi chiedo che cosa dovessero fare di più per renderlo tale
MM Sai, il cinema non è una scienza esatta. È fatto di sensazioni. E poi è il tempo a decretare se un film sia un capolavoro o meno.
È un'altra, sono proprio due attrici diverse (e si vede).
@@oscardabagno5771 su questo hai ragione. Ci sono film che sono diventati capolavoro dopo 10 anni e all'uscita sono stati attaccati da tutti. Per me questo Joker lo è già ora, ma è ovvio che la gente possa avere pareri diversi. Il problema arriva quando le critoche sono sterili e arrivano da persone che del film non hanno capito una ceppa, come si evince da qualche discussione sopra.
Mauro Bay Sono d’accordo. A me il film è piaciuto, ma per dire capolavoro aspetto sempre di rivederlo e di constatare come “invecchierà” 😊
13:11 per fare una citazione a Rick e Morty, il più Joker di tutti i Joker
La tua visione di lui che ride perché consapevole di aver creato Batman mi fa letteralmente impazzire! Perché lo rende ancora più joker!
Secondo me la barzelletta che la psicologa non avrebbe potuto capire è riferita a tutta la vita di Arthur. Ha avuto un'esistenza tanto miserabile e piena di dolore già a partire dall'infanzia che qualsiasi altra persona al di fuori di lui non sarebbe mai riuscita a comprendere realmente tutto quello che aveva passato. Cioè, era anche inutile cercare di spiegare la "barzelletta", cosa l'aveva portato fino a quel punto e a diventare Joker, perché la psicologa avrebbe visto di fronte a sé solo e soltanto un assassino psicopatico. Un po' come quando il capo non crede all'aggressione che Arthur ha subito da parte di quei ragazzi, l'unica cosa che gli interessa è il cartellone e lo licenzia comunque, anche se Arthur gli ripete che non è colpa sua, che lui è la vittima.
La psicologa non è la stessa attrice che c’è all’inizio. È un’altra attrice e probabilmente, nel film, un altro personaggio
Victor ti do un'altra chicca. Ho davvero risolto il finale di inception, se ti interessa rispondi a questo commento e te la spiego 😁😁😁😁😁 (premetto che non è soggettiva la cosa, ma è proprio così!)
In "the Killing Joke" Batman non afferra joker, gli appoggia le mani sulle spalle, e la barzelletta non è affatto stupida, è una metafora su Batman e joker stessi, dove batman è il pazzo che salta il fosso e dice all'altro di attraversarlo sulla luce della torcia. Se non si arriva neppure qui, siamo messi male.
vabbè non fare il professorino ora eh
Perfettamente d'accordo. Il finale probabilmente è funzionale a rimarcare l'ispirazione a The Killing Joke, come tu stesso hai detto nel video, che ha gettato come una delle basi del personaggio la scelta dei passati "multipli" e il legame delle sue origini con quelle di Batman, il finale ci porta a partecipare alla lettura attiva del film, e quindi non si limita ad imboccare lo spettatore, e per fortuna!
Ho finito di guardare ora il film.
Riguardo al finale penso che Joker rida perché:
Si sia improvvisamente reso conto che il giovane Bruce Wayne ora è esattamente come lui.
1.Ossia è stato vittima di un trauma con il quale dovrà fare i conti,
2.non ha più nessuno al mondo,
3.di sicuro dovrà cercare una valvola di sfogo alla sua futura follia.
(Ricordando il cavaliere oscuro, infatti Joker affermava di essere solo in anticipo sui tempi.)
Infine, credo che Joker trovi divertente il fatto che per tutta la vita abbia cercato secondo i canoni della società di essere come Bruce Wayne,(ossia diventare qualcuno di importante) ed alla fine rida del fatto che Bruce Wayne ora sia come lui, ossia da solo in un vicolo buio, in balia della violenza.
Inoltre sono rimasto molto colpito dalle somiglianze fra i due protagonisti:
nessuno dei due era per natura un'anima felice e sorridente, lo vediamo nel loro incontro in cui Arthur forzatamente costringe Wayne a sorridere(citazione anche qui da Nolan)
e dal fatto che non abbiano paura l'uno dell'altro, ma si accettino, quasi come se in realtà si riconoscessero come esseri staccati dalla società.
Da quanto risulta adesso, c'è stato un finale alternativo (sembra realizzato ma tagliato in seguito, non è chiaro) in cui Arthur rivelava che la barzeletta fosse aver ucciso i coniugi Wayne e a sorpresa anche il piccolo Wayne implicando che non ci sarebbe stato mai alcun Batman. E' un peccato che l'abbiamo tolto, avrebbe fatto al film diversa spanne in alto di più di quanto già non fosse.
Secondo me la scena iniziale dove lui sbatte la testa più volte contro il muro avviene dopo tutti gli avvenimenti mostrati nel film e quello che vediamo dopo tale scena è tutto un lungo flashback
Comunque Joaquin Phoenix tanto per cambiare è stato superbo anche in un ruolo complesso come questo
Si può tranquillamente definire come uno dei migliori attori attualmente in circolazione
Io ho interpretato in questo modo il finale: così come nel corso della sua vita Joker ha sempre perseguito il sogno di diventare comico, di portare il sorriso e non è riuscito nel suo intento,anzi lui stesso era la barzelletta della società perché la gente rideva e si beffava di lui, tant'è che nell'intervista con Murray afferma di essersi reso conto che la sua vita è una commedia e non una tragedia, allo stesso modo la psicologa non potrebbe capire la sua barzelletta perché significherebbe capire tutta la sua intera vita.
Secondo me questo film non ha alcun finale che debba essere interpretato: tutto ciò che vediamo è reale. La cosa che mi dispiace è che Todd Phillips, vedendo tutte le speculazioni che si stanno facendo sul suo lavoro, sia andato appresso a tutto questo e sia arrivato addirittura a dire che forse Arthur non è il vero Joker ma che magari è stato una fonte di ispirazione per colui che lo sarà in futuro; la trovo una cosa abbastanza ridicola e farebbe perdere molti punti al film a mio avviso.
Questo è per rimanere fedele alla DC stessa che non ha mai chiarito al 100% le origini del Joker..... sarebbe stato troppo egoico ed autocelebrativo per Todd Phillips fare un film in cui dice , bene ve le svelo io le origini e chi è il vero Joker .... la sua è stata una scelta ponderata , quella di lasciare tutti questi dubbi !!! Non ci vedo niente di strano anzi , era quasi obbligato a fare così.....
@@bluesoul7163 Non la vedo così, Phillips non era obbligato a fare nulla, come non fu obbligato ai tempi Burton a non mostrare le origini del "suo" Joker. I Joker sono vari, ne esistono diverse versioni tra film, fumetti, videogiochi ed altri media, alcune volte ne sono mostrate le origini, altre volte sono state messe in dubbio, altre ancora non ne abbiamo mai saputo nulla (quello di Ledger), ma non c'è alcun divieto nel mostrare la sua trasformazione nel villain che conosciamo. Se le origini di Batman sono quelle e sono praticamente "intoccabili", per quanto riguarda Joker non ci sono origini "Ufficiali" per questo si dice che siano avvolte nel mistero.
Per quanto riguarda il film in se, Phillips non ha voluto fare il fenomeno e mostrare lui le origini del Joker (anche perchè, ripeto, lo fece anche Burton), ma ha semplicemente creato la sua versione del personaggio ed ha mostrato, secondo la sua visione, come una persona come Arthur possa diventare il criminale che conosciamo. A mio avviso, le sue recenti dichiarazioni sono scaturite dal fatto che molta gente ha iniziato a fare teorie sulla scena finale, e lui invece di smentire tali voci abbia voluto "cavalcare l'onda" e abbia creato mistero su di un film, che per quanto mi riguarda, non ha nulla di nascosto o interpretabile.
@@GFCGCFTUCVIGUI ti sei contraddetto 10 volte nel tuo post..... ti dico che Phillips non poteva arrivare nel 2019, dopo che per mezzo Secolo nessuno ha dato un passato preciso al Joker e dire "ecco questo è il vero passato del Joker".... quindi ha optato per inculcare il dubbio nel telespettatore.... ed ha avuto ragione nel fare così.
Di Joker ne esistono varie versioni ma nessuna approfondisce il suo passato .... salvo "The Killing Joke ", abbastanza recente ed anche in quello lascia dei dubbi ..... quindi inutile girarci intorno, scelta condivisibilissima !!!
@@bluesoul7163 Quindi il Joker di Nicholson non aveva origini chiare? Ripeto, secondo me non c'era nulla di male nel mostrare chiaramente l'origine del personaggio e ribadisco che a mio avviso non c'è stato mai, in nessuna opera cinematografica, alcun "divieto" da parte della DC nel mostrare la genesi di un villain (ovviamente l'importante era che non si snaturasse il personaggio). Phillips ha creato la SUA verisone di Joker ed ha mostrato le origini della SUA versione, non quelle del personaggio in generale. Se mi dici dove mi sarei contraddetto te ne sarei grato, così cerco di spiegarmi meglio...in ogni caso è inutile girarci intorno per te, nel senso che sei convinto giustamente della tua opinione (che tale resta), mentre io mi tengo la mia.
Secondo me, l'elemento che fa capire che le cose sono andate esattamente come viene narrato nel film è la presenza di Bruce Wayne. Il film fa capire esattamente cosa è reale e cosa non lo è.
Ricordiamoci che al colloquio la signora le dice che i fondi sono stati tagliati, questa è l ultima volta che ci vediamo. Io spero ed immagino che la scena finale sia stata fatta a distanza di tempo, magari con dei fondi ritrovati visto il dilagare del malessere di una parte della società
Non è la stessa dottoressa. La prima è una social worker pubblica a cui, infatti, vengono tagliati i fondi (pubblici); l'altra è una psichiatra di Arkham.
Uff qui il discorso è ampio, sia Pheonix che il regista non danno dichiarazioni sul senso del tutto perché vogliono lasciare libera interpretazione però secondo me per il regista c'è una teoria che ovviamente non rivelerà mai. Io credo che in questi casi, la gente di fa 50 film quando non credo bisogna andare troppo oltre all immaginazione. Come hai corretto tu, le due dottoresse sono due persone diverse. La prima gli chiede com è stato in manicomio, lui dice di essere stato benissimo. Probabilmente da quando esce e cerca di rifarsi una vita, tutto quello che vediamo è reale finché non tolgono i fondi per la psicoterapia. Una malattia del genere, senza farmaci, può portare deliri e peggioramenti. Tolti i farmaci, da quel momento possiamo dedurre che alcune scene sono una sua fantasia ma che il regista ce lo voglia far sapere. La relazione con la sua vicina di casa, si capisce poi essere frutto di fantasia. Credo che il resto sia reale. Credo che quando lui viene liberato dall arresto della polizia, la festa dei clown che lo acclamano prima o poi finisce e che (avendo ucciso una persona in diretta tv) venga poi richiuso un manicomio. La frase finale della barzelletta secondo me è dovuta semplicemente al fatto che il suo intento di fare il comico è sempre fallito, non faceva mai ridere nessuno e che quindi gli è davvero venuta in mente una barzelletta ma che la dottoressa come tutti quanti, non avrebbe riso. Io credo che in quel momento fosse comunque felice perché finalmente il mondo si era accorto di lui. La domanda vera però è:si sta pensando ad un sequel dove sicuramente non ci sarà batman, allora cosa raccontare? La sua vita da criminale? Alcuni sostengono che arthur non è joker (il vero nome nei fumetti è un altro) e che uno dei clown seguaci diventerebbe il vero joker. Allora perché chiamare il film joker e renderlo uguale a quello originale? Per quanto riguarda figlio o no di wayne, non credo. Non penso che il regista si permetterebbe di inserire una cosa così importante se i fumetti non specificano la verità. Chissà
Inoltre, il regista ha subito dichiarato che il film si distanzia dal mondo DC e mette volutamente il marchio DC solo alla fine. Secondo me lui ha preso joker perché è il killer psicopatico per eccellenza per dare due forti messaggi agli americani :quanto è facile che uno psicopatico si impossessi di un arma e quanto facile uno psicopatico possa uccidere senza le cure e il sostegno dello stato
Victor le 2 psicologhe sono attrici diverse, ne sono sicuro perché la seconda volta che l'ho visto ho verificato con attenzione
Era visibilissimo che la dottoressa che viene uccisa alla fine era un altra... È consuetudine di Victor sparare castronate nei suoi video...
Si, sono 2 attrici diverse basta guardare i nomi del cast questo che vuol dire? Che quello che abbiamo visto dia reale?
@@dado2249 no no però Victor aveva detto questa cosa inesatta e volevo avvertirlo
Mi trovo perfettamente d'accordo con te Vic.
È palese prima di tutto che, Arthur non è figlio di Thomas Wayne e la storia della foto con scritto sul retro T. W. non ha il minimo senso.
Ci è stato detto chiaramente, che lei ha un disturbo narcisistico della personalità, quindi ha sovrascritto i suoi ricordi e si è creata degli oggetti che rispecchiassero il suo immaginario e su di lei la chiudo qui.
Ma sul discorso della scena finale, nessuno ha notato che Arthur, oltre ad essere invecchiato, è decisamente più in carne, sono passati anni ed è stato curato e nutrito dopo essere stato arrestato.
Ovviamente si resta aperti all'interpretazione, e non possiamo sapere quanto di quello che abbiamo visto sia reale, e quanto se lo sia immaginato Arthur.
Ma penso che l'aver preso coscienza del fatto che Batman sia stato creato, anche se indirettamente, a causa sua, sia il reale motivo per cui ride di gusto.
Anch'io ho pensato che fra la scena della rivolta e il finale siano passati alcuni anni..ma c'è un punto che Caleel o come si scrive, ha trovato: il frame. Dunque penso che ciò che abbiamo visto sia il racconto del passato del Joker alla psicoterapeuta del finale ma che non sia inventato, quanto piuttosto che emerga prepotente dai suoi ricordi. Sulla barzelletta, si vede un freme un cui ci sono gli Wayne morti...perciò a quello pare riferirsi dicendo che la dottoressa non può capirla...non può capire il caos e la violenza senza viverla, averla vissuta come l'ha vissuta Arthur.. Cmq quoto sul fatto che non tutto deve necessariamente esser spiegato. Le discussioni infinite sulla pellicola ne mostrano la grandezza...era tanto tempo che non uscivo dalla sala senza tante domande e tante teorie.
Non penso proprio che sia figlio di Thomas Wayne, é troppo vecchio.
Non penso neanche che alla fine si sia immaginato tutto perché il personaggio ha subito un'evoluzione durante l'arco, non é come l'immaginarsi la compagnia di una persona o una conversazione perché questo cambiamento è fatto di azioni e sensazioni assaporate al momento.
Come può immaginarsi cose come l'euforia dopo l'aver ucciso qualcuno o lo shock sulle rivelazioni sulla sua infanzia?
Ma il Batman di Robert Pattinson che avevi annunciato e dicevi sarebbe stato più un giallo che un film d'azione potrebbe essere un sequel di Joker???
Vic ciao, ti volevo dire che ho rivisto il capolavoro in questione per la 2° volta, e sono giunto alla conclusione che sul finale hai quasi totalmente ragione. Non è neanche da interpretare. Il dialogo tra lui e la dottoressa, diversa dalla prima, avviene molto dopo i fatti del film, certamente dopo che Batman lo ha catturato e fatto rinchiudere ad Arkham. E dico questo per vari motivi, intanto gli abiti della dottoressa, sono più moderni, poi per i fili grigi delle basette e dei capelli di Joker, e poi ride, ride di un pensiero, e subito parte il frame di Bruce con i genitori morti a terra, ride del fatto che quasi certamente nello scontro con Batman in seguito al quale è finito dentro, ha scoperto chi è Batman e ha capito perché è diventato Batman e quando lo è diventato, ovvero la notte in cui lui si svela al mondo. Ride perché vede lo scherzo del destino, Batman è suo "figlio" e la dottoressa non capirebbe o non gli crederebbe, perché lui in fondo non vuole svelare la vera identità di Batman, perché lui stesso, che di certo evaderà, ha bisogno di Batman. Che dici di questo flash che mi son fatto? 😂😂😂😂😂
stavolta, bel video, VICTOR. Ne sto realizzano uno, alla mia maniera. Molto particolare. Che verterà proprio su tale questione. 3:02, SCHIRIBIZZO, variante popolare di GHIRIBIZZO che è italianamente più corretto. Eh eh.
Ottima disamina, comunque. Spero che, nelle prossime ore, vorrai gentilmente vedere e ascoltare anche il mio punto di vista. Come puoi leggere dal mio nick, il mio canale si chiama JOKER MARINO. Eh eh.
Come te, mi piace pensare che sia tutto reale e non frutto della sua "schizofrenia" che lo induce a farsi i cosiddetti sogni a occhi aperti e a trasfigurare la realtà.
Secondo me, è tutto vero e ciò è inquietante, ancora più perturbante. Hai ragione anche, comunque, quando affermi che probabilmente l'intento di Todd Phillips e del co-sceneggiatore Scott Silver sia stato volutamente quello di giocare molto sull'ambiguità per aprire scenari interpretativi dei più svariati fra gli spettatori, per stimolare forti discussioni. Diciamo che un altro dei grandi valori di JOKER, a mio parere, è quello di prestarsi a molte, per l'appunto, diversificate, eterogenee disamine.
SPOILER C'é una scena durante il primo colloquio con la psicologa dove lei li chiede "ti ricordi dove eri prima?" E parte una scena dove Artur tirava testate ad una porta in un manicomio. Ciò sta a significare che lui é stato in un manicomio prima degli eventi quindi la scena finale potrebbe essere una scena passata di quando era al manicomio. In più le orme sanguinare fanno presagire metaforicamente il suo futuro destino a diventare un assassino
Si secondo me è tutto un sogno... Perché anche all'inizio del film alla psicologa lui parla che stava nel manicomio... E poi lui quando parla con quello che gli a "dato" il fascicolo della madre (nel manicomio) gli dice :come fa uno a finire nel manicomio? Perché glie avrebbe fatto sta domanda se già ci è stato?
Uuuhh, questa cosa della domanda ora mi insospettisce. Non ci avevo pensato, interessante. Grazie! (Check your spelling next time, please! Sorry, but my eyes are bleeding, I had to say something 😅)
Nel programma Wonderland su Rai 4 il regista e Joaquin Phoenix nell'intervista entrambi hanno detto che il film è un misto tra Killing Joke e V per vendetta
uscendo dalla sala, ho pensato a V per vendetta!
Sono d'accordo. E tra parentesi, leggo un sacco di commenti in giro su come non servisse chiamare il film "Joker", che avrebbe potuto trattare di uno psicopatico a caso e sarebbe stato uguale, e quel solito discorso lì... ma come si fa a sostenere certe cose, dico io? Il discorso della risata involontaria di fronte al disagio e alla sofferenza (bellissimo) è una delle cose più "jokerose" che io abbia mai visto. E non poteva esserci espediente migliore per raccontare la transizione da Arthur a Joker. Un vero e proprio colpo di genio, secondo me, che trasforma le origini del nostro clown preferito in una mezza tragedia greca. L'uomo a cui viene predetto dalla madre/oracolo che porterà gioia e felicità nel mondo finisce per fare l'esatto opposto e diventare un portatore di caos, che sfoggerà in eterno un sorriso diabolico tracciato con il sangue.
Dai, è fottu**mente perfetto.
Il capolavoro del regista è stato proprio lasciare teorie che abbiano tutte un senso
Ciao Victor, ti devo dire che la tua idea mi piace molto! Volevo solo sottolineare un ulteriore riferimento a "The Killing Joke". In un'inquadratura verso la fine del film, dove si inquadra Bruce Wayne con ai piedi i cadaveri dei genitori, la scena è divisa a metà dalla linea dei canali di scolo della strada (almeno penso sia quella) con un fascio di luce per terra che mette in ombra Bruce e punta verso di lui e dell'acqua.
Ora, sia la prima e l'ultima scena di "The Killing Joke" si vede un fascio di luce che si riflette sulla pioggia. Due immagini (anzi tre, contando il film) che rimandano direttamente alla barzelletta "idiota" del Joker. Quest'ultima è infatti metaforica, e i ruoli dei due matti sono quelli di Batman e Joker: Batman è il primo matto che salta dalla parte della ragione, mentre Joker rimane dal lato della follia, e quando Batman offre a Joker il passaggio su un raggio di luce lui rifiuta, dicendo di aver paura che l'altro lo lasci cadere. Questo significa che Joker sa che la guarigione per lui è impossibile quanto camminare su un raggio di luce, ma allo stesso tempo lui vorrebbe crederci, vorrebbe passare dalla parte della ragione (come questo Joker che è perfettamente conscio dei suoi problemi) ma ha paura di essere lasciato cadere nel baratro, da cui lui ha trovato rifugio nella pazzia.
Per me questo quadra perfettamente con lo sviluppo di Joker in questo film in quanto persona disturbata, che ha chiesto aiuto e nessuno lo ha ascoltato, e anche con il concetto di "The Killing Joke" che Joker e Batman siano due facce della stessa medaglia, siano entrambe frutto della fatidica 'brutta giornata', e che l'uno abbia creato l'altro tanto quanto viceversa, e dato che mi trovo molto d'accordo con la tua teoria, mi è venuto in mente che nella scena della battuta, considerando il time-skip, potrebbe star pensando a quello che succederà in un futuro "The Killing Joke", al legame fra il suo personaggio e quello di Batman
Grazie per l'attenzione e complimenti per il video!
SPOILER
Sono sempre piu convinto che vedremo un seguito con Batman. E bo sarà una figata. Cioe sarebbe stato bello anche un film unico ma a questo punto credo che il finale sarebbe stato con lui che si spara. Invece questo finale sembra proprio farci l'occhiolino dicendo " o guarda che barzelletta ho creato batman ahahah" dio ci spero veramente perchè non ne ho abbastanza di questo Joker stupendo.
Spero di no, questo é un film d'autore che vuole esprimere un messaggio e non dev'essere assolutamente gettato in un universo di Cinecomic
Aspetta ma la dottoressa chiede perché è stato rinchiuso in quell'ospedale non in quell'ospedale psichiatrico magari perché nel diario c'è scritto "sono stato rinchiuso nell'ospedale " ma forse era semplicemente ricoverato a causa del trauma cranico,si riferiva a quando era bambino. La scena in cui è in manicomio e da le testate potrebbe essere un' anticipazione della scena finale. Infatti credo che tutto il film sia il racconto che Joker fa alla dottoressa ed essendo la stessa che incontrava quando era libero magari ha capito che era una bugia quella dei fondi tagliati e non volesse più vederlo. Infatti l'archivista è perplesso quando arthur dice che non può usufruire dei servizi per quel motivo
Comunque interessante anche la tua interpretazione, non avevo fatto caso all'invecchiamento di joker. Secondo il fumetto quanto sta in ospedale prima di fuggire grazie ad Harley queenn?
io credo che sia esattamente come dici tu, cavoli, finalmente uno che non dice che è stato tutto nella sua testa, bravo.
io credo che nella scena finale le orme siano un solo simbolo di tutto ciò che ormai è la sua vita. percorre una strada di sangue. non importa quando è effettivamente ambientata quella scena, se prima o se dopo, secondo me il significato è il medesimo.
Leggiti il fumetto " il manicomio di joker" volume 1.
È ispirato a questo il film e ti fa capire che è tutto vero.
infatti per questo per me è un film perfetto perchè ti lascia con il dubbio e ogniuno può interpretarlo come vuole
Victor correggimi se sbaglio, potrebbe anche essere un proto-joker che ha ispirato magari un altro joker che sarà il joker del film con il batman di pattinson che magari potrebbe essere il bambino bruce cresciuto...
Ribadisco...io credo che il finale sia ambientato prima dell.inizio del film, quando si menziona che è stato in un istituto psichiatrico. La dottoressa nera, sec me è la.stessa dottoressa di inizio film ormai invecchiata, le orme.rosse rappresentano quello che diventerà nel.futuro.... il.finale per me è lui che balla sulla macchina... è il mio parere...
Sono d'accordo con te solo fino ad un certo punto. Che il finale sia pro-film ( prologo del film) ci potrebbe essere e la cosa mi convince molto. Ma ovviamente tu sbagli nel dire che la dottoressa è la stessa, perché una viene uccisa e l'altra non si sa.
@@l.r.m.1984 tutte le teorie sono valide, in attesa se mai ci sarà di una spiegazione da parte del regista. Cmq non si vede l'uccisione della dottoressa, come non si sa se la vicina e la figlia vengono uccise anche loro... sono tutte cose lasciate aperte al giudizio dello spettatore che rende questo film superbo
V davvero! Andrò a rivederlo di nuovo presto per la seconda volta
@@l.r.m.1984 io aspetto che lo proiettano in lingua originale, ma probabile che lo rivedrò in italiano molto presto... film davvero ben fatto
@@EVG6523 io sono rimasta ipnotizzata nel vederlo. Sono conquistata dal film, dalla recitazione di Joaquin soprattutto durante i punti di silenzio dove il suo viso esprimeva tutto ciò che doveva.
SPOILER
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Concordo con l'interpretazione più "lineare" dove i fatti sono tutti veri e vengono raccontati in maniera lineare. Nel finale Joker viene arrestato ma poi riesce a fuggire da Arkham ferendo/uccidendo la dottoressa che non è quella dell'inizio film.
Per quanto riguarda il padre io penso che nel film sia abbastanza chiaro il fatto che Thomas Wayne non mente. Lo spiega bene dopo che lui recupera il fascicolo sulla madre e dice "Pensavo che la mia vita fosse una tragedia (la storia di un figlio bastardo abbandonato), invece era una commedia (la storia di un figlio preso in giro dalla recita della madre che provava a svoltare sfruttando una bugia)." Ed è proprio questo il motivo per cui Arthur soffoca la madre, si è sentito preso in giro da lei, lui infatti per tutto il film uccide solo la gente che gli fa del male. La foto della madre giovane con la dedica verso il finale è un falso creato sempre da lei, infatti si vede che lui la accartoccia con rabbia.
Joker è un film difficile da seguire, è difficile capire cosa sia realmente avvenuto e cosa no, ma ogni volta che qualcosa avviene solo nella testa di arthur vi è una scena in cui viene smentita. Il finale non viene smentito. C'è poi da considerare che le psicologhe non appaiono come la stessa persona. Il naso è visibilmente diverso, per esempio. Quindi a mio parere hanno tenuto la stessa attrice cambiandole alcuni connotati per mantenere quella situazione ambigua che persiste in tutto il film. Ed è possibile che la battuta che non riesce a capire sia il fatto che finalmente thomas wayne ha ottenuto ciò che meritava, a suo parere, e magari (sicuramente) fantasticava su un possibile futuro nuovo incontro con bruce, e sull'inevitabile scontro che avrebbero avuto. Molte scene del film sono infatti repraise o citazioni del mondo fumettistico e del cinema d'autore (chapline e il bacio alla dottoressa da murray, ripresa del bacio tra heath ledger e la fan)
Unpopular opinion: la dottoressa mi sembrava proprio una persona diversa
Non credo sia tanto "unpopular". E' proprio diversa.
aggiungo un'altra cosa. cercando teorie online mi sono imbattuta in "The king of comedy"(Re per una notte). film di Scorsese. Robert De Niro protagonista. sogna di diventare famoso. vive ancora con la madre... fan di un presentatore di uno show... si illude di essere un grande comico... ha varie fantasie distorte... non dico altro perchè non ho ancora potuto vedere il film ma da quello che ho letto in rete somiglia in qualche tratto a Joker. spoiler di questo film giù...
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sempre da quanto ho scoperto online ho saputo che Rupert (De Niro) rapisce il presentatore e minaccia di ucciderlo pur di apparire nello show che tanto gli piace. riesce a fare la comparsata. finisce in prigione, esce anni prima per buona condotta, la sua autobiografia vende e ottiene uno show tutto suo. di tutto ciò che ho scritto prima rimane il dubbio che si tratti di eventi reali o scaturiti dalla mente di Rupert. questa cosa mi fa pensare anche fin troppo a Joker.
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Vic, finalmente l’unica interpretazione del finale che ritengo valida.
In troppi hanno trascurato la scena degli Wayne.
Sinceramente la teoria secondo cui è tutto frutto della sua immaginazione è l'unica che proprio non accetto, va bene qualunque altra ipotesi ma quella dell'allucinazione mi farebbe crollare tutto il film perché svaluterebbe la denuncia sociale e vorrebbe dire che Arthur è diventato Joker non perché nessuno è stato in grado di aiutarlo ma perché era semplicemente un pazzo che un giorno si è svegliato e ha cominciato ad uccidere delle brave persone innocenti.
La cosa che personalmente mi lascia perplessa è tutto ciò che riguarda Arkham.
Supponiamo che tutti i fatti narrati siano reali perché è ciò che voglio credere, noi sappiamo per certo che sia Arthur che la madre in passato sono stati ad Arkham...ciò che non riesco a capire non è tanto perché siano stati rilasciati nonostante gli evidenti problemi psichici ma innanzitutto perché si ritrovano a vivere insieme come una normale famiglia? Arthur da piccolo è stato abusato dal compagno di sua madre e gli assistenti sociali affidano questo bambino alla stessa donna che ha permesso che tutto ciò accadesse? Avevo pensato che il periodo che Arthur ha passato all'Arkham fosse risalente a quegli eventi visto il trauma che ha subito e che poi fosse stato rilasciato già in età adulta, però lui dice di essersi sempre occupato di sua madre da che ne ha memoria quindi è da escludere che abbia passato tutta la sua vita ad Arkham. Allora se ci è finito in un secondo momento perché non se ne ricorda il motivo?
CIoè io non riesco a trovare una linea temporale che abbia un senso logico da quando è stato abusato da piccolo a quando ci ritroviamo all'inizio del film, cosa è accaduto esattamente nei trent'anni precedenti che non ci hanno mostrato?
Forse però come suggerisce il titolo di questo video è meglio che non sia tutto chiaro al 100%, che rimanga quell'alone di mistero su cui poter discutere all'infinito
C'è anche un altro fatto che non può passare inosservato. Se davvero si immagina tutto come molti dicono, che cazzo di senso avrebbe immaginarsi di essersi immaginato??? Mi spiego: la relazione con la ragazza che poi si rivela frutto della sua immaginazione, ha senso solo se effettivamente tutto il resto della storia è reale. sarebbe una grande cagata se lui immaginandosi tutta la storia, all'interno di questa fantasia, si immagina di essersi immaginato appunto.