The Zen Circus - Catene (Official Video)

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  • เผยแพร่เมื่อ 10 ก.พ. 2025
  • The Zen Circus - Catene
    ℗ 2018 Woodworm
    © 2018 Sony/ATV Publishing Italy
    "Catene" è il primo singolo dal nuovo album "Il fuoco in una stanza" (Woodworm/La Tempesta • Distr. Artist First)
    L'album è disponibile sullo shop di Woodworm a questo link:
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    THE ZEN CIRCUS IN TOUR!
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    LABEL | LA TEMPESTA | www.latempesta.org
    EDIZIONI | SONY/ATV | www.sonyatv.com
    BOOKING | LOCUSTA BOOKING | www.locusta.net
    PRESS | BIG TIME | www.bigtimeweb.it

    CREDITS
    "CATENE" è un video di Ground’s Oranges
    REGIA | Zavvo Nicolosi
    DP, VFX | Lando Valenzia
    PRODUZIONE | Dimitri Di Noto
    ASSISTENTE ALLA REGIA | Marco Riscica
    BEST BOY | Riccardo Nicolosi
    SOGGETTO | Zavvo Nicolosi e Marco Riscica
    COSTUMI | Laura Lo Faro
    CAST | Anna Di Mauro • Mustafa Abdelkarim • Laura Fava • Carmelo Motta • Ivo Nicotra • Marcello Caudullo • Daniela Ardita • Marta Caudullo
    La produzione ringrazia: Franco Gallina, il Teatro Machiavelli per la gentile accoglienza, Giovanni Gibiino, Paola Pesce, Elsa Tornabene, Valentina Della Foresta e il suo cane Olivia.

    CATENE - TESTO
    Manca il lieto fine, non c’è una ragione
    anche il mare aperto oggi sembra una prigione
    al telefono qualcuno mi chiede come stai
    rispondo tutto bene anche se non so chi sei
    non trovo gli accordi e neanche le parole
    il tempo viaggia sempre e solo in una direzione
    mentre in quella opposta trovi solo le macerie
    i vecchi lo san bene lì è meglio non andare
    da quando è morta nonna, sembra una cattiveria
    mio padre è rinato, ha la faccia più serena
    forse la catena che li univa nel dolore
    si è spezzata fra le onde del loro temporale
    avrei voluto dirle, avrei voluto urlare
    davanti a tutti quanti in quella stanza d’ospedale
    che finalmente libera, poteva volare
    ma mi sono addormentato coi postumi al funerale
    d’amore non si muore, muori senza dare amore
    l’ho sempre ricevuto ma non so contraccambiare
    mi dici ormai da tempo che ci devo lavorare
    ma io più ci lavoro più tu cerchi di scappare
    odiare se stessi per le stesse ragioni
    che portano i bambini ad odiare i genitori
    che portano gli amanti a farsi del male
    per poi dimenticarsene e ricominciare
    mia madre ha fatto un sogno dove questo signore
    le diceva di parlarmi prima di morire
    così oggi mi ha scritto anche se non ci credi ancora
    tu sei stato il mio più bel regalo di natale
    avrei voluto dirle, avrei voluto urlare
    che l’ho sempre saputo, nonostante il dolore
    anche quando tornava distrutta da lavorare
    anche quando ci urlavamo contro tutto il male
    se l’amore non so darlo, se non ne so parlare
    dentro una chitarra l’ho provato a immaginare

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