La Linea - Storie di strada, chi difende gli ultimi

Disoccupati, pensionati, divorziati. E poi ci sono gli immigrati, gli svitati, gli alcolizzati e i senza patria. Uomini comuni che hanno perso tutto. Gente normale che fino a poco fa aveva un lavoro, una famiglia, una casa. Persone che la crisi ha precipitato nell’indigenza. Sono gli ultimi, senza residenza e quindi senza diritti per la legge italiana. Ma c’è chi da volontario si avvicina ogni giorno a queste realtà. Come gli avvocati di strada, un’associazione che lavora al fianco dei senzatetto, li difende, li aiuta. Il caso di Talib, assolto da una accusa di violenza sessuale dopo un anno in cella da innocente, è solo uno dei tanti.
Il nostro viaggio inizia dal Dormitorio dei padri Saveriani. A Salerno. Decine di senzatetto ogni sera si arrampicano per le stradine del Carmine per arrivare puntuali davanti al cancello la sera alle 20,00 dove li accoglie sempre un cartello di benvenuto, un sorriso e una parola di sostegno.
Tra qualche settimana la casa dell’accoglienza, che si regge esclusivamente sul volontariato dei padri e di alcune famiglie, chiuderà. Rimane aperta per il solo periodo invernale. Non esiste un altro posto. L’unico ostello disponibile è a pagamento: 12 euro al giorno. E allora Hassan, Rachid, Sabatino e tutti gli altri torneranno a dormire per strada.