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- เผยแพร่เมื่อ 15 ต.ค. 2024
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Felice Gimondi, il grande campione di ciclismo di Sedrina, è ospite di «Via Novelli Social Club» con i ragazzi del Galileo Galilei di Caravaggio, Bergamo.
Gli anni sono ormai 75 ma Felice Gimondi non ha perso la voglia di raccontarsi e di farci conoscere la sua vita straordinaria, di uomo e di sportivo.
Dal primo impiego come postino su e giù per i paesini di montagna alle storie ascoltate intorno al fuoco dal papà tornato dal Brasile, dalle gare con la squadra dell’oratorio alla prima bicicletta seria ricevuta in regalo, fino ai grandi successi in carriera: il racconto della vita di Felice incanta gli studenti del liceo Galilei di Caravaggio.
In questa intervista:
1:35 Le social card di Felice Gimondi
7:20 La prima bicicletta seria
11:55 La vittoria al Tour de France
14:50 Quale vittoria manca a Gimondi?
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Grand champion,
GIMONDI
Grandissimo campione..ma ancora prima..un grandissimo signore..campioni con questa umiltà oggi nn se ne trovano più
I always thought Signore Gimondi was a very classy presence and one of the most grand and gracious riders in the peloton. I'd like to have a big poster of him racing in his prime to put up in my personal bike 'shop'. He was a good looking guy and cut quite a presence on the bicycle.
Simbolo di un epoca non solo sportiva e di un Italia che non c è più.... quanta nostalgia il tempo spietato si porta via tutto!
Numero UNO di tutti i tempi, ho un suo autografo del 1971 !!!!!!!!!!!! Ciao Felice !!!!!!!!!!
Gran uomo sia nella vita privata che nello sport chapeau Campione
Da farlo vedere nelle scuole ! Campioni non si è solo nelle gambe, ma anche nella testa! E lui lo era anche nel cuore! Ci manchi campione! Pedala "felice" adesso!
Grazie grande campione per tutte le vittorie che hai regalato al ciclismo italiano.
Ti voglio bene Felice ❤ Il corridore Italiano più forte di tutti i tempi a tenuto testa come ha potuto al più grande di tutti i tempi, Merkx, Coppi & Bartali immensi ma alre epoche.
Ciao Felice
Luca 1973
Che bello sentirlo parlare... Rip mito
Grande Felice grazie per tutte le emozioni che ci hai saputo regalare. Un grande campione e un grande uomo.
Che Uomo ! Qual roccia bergamasca ! Ci ha sorpreso tutti la sua improvvisa scomparsa. Mi sono emozionato ad ascoltarlo; non avevo mai visto una sua intervista che raccontava della sua vita. Non ne nascono più qui da noi ciclisti di tale umiltà, solo forse nel Sud America zona andina ci sono ciclisti umili. R.I.P. Felice !
Grandissimo Gimondi. Mi ricordo benissimo quella strepitosa volata al mondiale di Barcellona dove vinse !. R.I.P. grande maestro di vita e di ciclismo.
Gimondi sarai un esempio...
Idolo assoluto e persona perbene: ci mancherai❤️
Grande rispetto....
Un grande uomo gli voglio bene!
Quanta umanità e che grandezza.
Super champion un homme merveilleux ❤❤❤❤
Grandi gimondi,indimenticabili le tue lotte con il Grande mercks.
14:20 É raro toccare l'argomento dell'estetica in bicicletta: come, cioè, un corridore appare stilisticamente sulla bicicletta. È molto interessante considerare come Eddy Merckx non fosse stilisticamente perfetto, e perfino in azione era scomposto, muovendo avanti e indietro o a destra e sinistra il busto e le spalle, con un dispendio ulteriore di energie. Nel ciclismo moderno è considerato un difetto di una certa importanza, specialmente per il corridore bravo a cronometro. A proposito di Merckx: non avesse avuto quel "difetto" che tante energie gli sottraeva, quante ulteriori vittorie avrebbe conseguito?
Io ho corso a piedi. Una volta chiesi ad un medico sportivo quale fosse il modo più corretto di correre .Egli mi rispose che non esiste un modo corretto di correre ,ognuno corre con i piedi ,le caviglie ,le anche ,il cuore ed i polmoni che ha .....questo significa che uno può correre ( a piedi o in bici ) in maniera stilisticamente non corretta ma essere competitivo lo stesso ...e Merckx lo era eccome ! !
Ciao Campione rip
un grande veramente che sfiga essere contemporaneo di mercks..malgrado ció ebbe comunque una bellissima carriera e da buon bergamasco tosto credo che preferisse il vino rosso al doping
il piu' grande ciclista italiano dell'era moderna. Un piacere ascoltare le sue storie di vita oltre che di sport. L'unica cosa insopportabile è l'intervistatore che si fa le domande e si risponde da solo.
Veramente insopportabile
In un paese civile caro Felice...ti dovevano nominare senatore a vita..........va be' e' andata cosi'......tu rimani un mito.......noi un paese di mediocri.................