Testimonianza di fede: Un marito drogato, PAURA e DISPERAZIONE, ma la FEDE in Gesù ha cambiato tutto

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  • เผยแพร่เมื่อ 10 ก.ย. 2024
  • #AndreaFortezza#ChiesaCristianaEvangelicaAdiPadova#Testimonianzedifede
    Un marito drogato, ANGOSCIA e DISPERAZIONE, ma la FEDE in Gesù ha cambiato tutto, mi ha resa FELICE
    “Rimetti la tua sorte nell’Eterno, confida in Lui, ed Egli opererà”.
    Salmo 37:5
    Mi chiamo Lorena Palazzo, sono nata e cresciuta a Caltagirone (CT) in una famiglia semplice,
    umile e ricca di valori.
    Arrivata all’età dell’adolescenza, attraversai un periodo di ribellione, durante il quale incontrai Andrea, il mio attuale marito, e iniziai a frequentarlo.
    A distanza di un anno e mezzo nacque la nostra prima bambina e ci sposammo.
    All’inizio ero molto contenta, ma dopo sei mesi mi accorsi che in lui c’era qualcosa che non andava e da quel momento iniziò un lungo percorso di perenne sofferenza, perché mi resi conto che faceva uso di sostanze stupefacenti. Spariva per ore ed ore, senza far sapere dove fosse, faceva debiti, era molto scontroso e aggressivo, rubava in casa e fuori, lasciandomi senza soldi. Questo lo portò ad essere arrestato più volte, dopo lunghe perquisizioni in casa nostra.
    Mi sembrava di vivere in un incubo continuo. L’ansia aumentava, mi sentivo molto giù, sola ed abbandonata, soprattutto quando vedevo le altre famiglie unite e tutti mi chiedevano perché mio marito non fosse mai con me.
    Soffrivo molto e mi sentivo umiliata sia come donna che come moglie.
    Così, ad un certo punto, lo costrinsi ad andare in una comunità di recupero per tossicodipendenti. Lui andò e quando uscì sembrava davvero cambiato, pieno di buoni propositi, al punto che crebbe in noi il desiderio di avere il nostro secondo figlio, ma purtroppo, dopo poco tempo, ricominciò tutto da capo. Lo sconforto era sempre più grande.
    La nostra famiglia non era più tale, era uno strazio; la sfiducia nei suoi confronti era ogni giorno più forte e non sapevo più chi avevo accanto, se un marito o un diavolo.
    Credevo di poterlo cambiare con le mie sole forze, ma era un’illusione. Nell’ ultimo periodo sentivo che non lottavo più contro una persona normale e così decisi di allontanarmi da lui, prendendo altre strade e facendo altre amicizie, pur vivendo sotto lo stesso tetto.
    Poco dopo ottenni il posto di lavoro a Padova; era un’occasione perfetta perché grazie alla lontananza mio marito avrebbe potuto capire che mi stava perdendo e speravo che potesse nascere in lui il desiderio di cambiare, ma non fu così, anzi, la situazione peggiorò.
    L’unica soluzione che credevo potesse salvarlo, era ricominciare una nuova vita qui al nord tutti insieme. Ma anche questo si rivelò un tentativo inutile. Così, dopo che mi ebbe rubato di nuovo tutto, comprese da solo che, se lui se ne fosse andato, io e i nostri figli avremmo potuto rifarci una vita. Così ritornò in Sicilia, dove avvenne la sua conversione, ma non la mia, anzi, io ero dell’idea che con il nostro distacco fosse diventato ancora più pazzo; mi parlava di Gesù e della salvezza, ma per me era davvero assurdo! Lui che era l’artefice del mio male mi diceva queste cose? Ma il nostro Padre d’amore ebbe grande misericordia di me e di noi.
    Quando scesi in Sicilia per firmare le carte della separazione, ero curiosa di vedere la chiesa che stava frequentando e accettai l’invito a partecipare ad un culto. Fu proprio durante la predicazione della Parola di Dio che Gesù parlò al mio cuore, esortandomi a perdonare mio marito e a credere in un Dio vivente. Compresi che, per essere liberata da ogni mio peso, avevo bisogno di essere perdonata di tutti i miei peccati. Così una sera a casa di un fratello sentii forte il bisogno di chiedere perdono al Signore e di accettarLo come mio Signore e personale Salvatore, affidando la mia vita completamente a Lui.
    Giorni dopo, tornata al nord, iniziai a frequentare la chiesa di Padova, realizzando quanto piacevole era stare insieme ai fratelli e tenersi stretti alla Parola di Dio, l’unica in grado di lavarci dai nostri peccati e liberarci dai nostri pesi e dalle nostre sofferenze. Sentivo una tranquillità e una gioia che non avevo mai provato. In poco tempo il Signore ci riunì come famiglia, in un unico luogo, donandoci una vita rinnovata dalla Sua pace; ci donò una casa nuova aperta agli incontri di preghiera, mettendoci nel cuore il desiderio di servirLo, ricordandoci sempre quello che Dio aveva fatto in noi, affinchè altre anime e altre famiglie potessero essere liberate e salvate nel nome di Gesù.
    A Dio siano la lode e la gloria! Amen
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