A tutti coloro che guarderanno il video: la prova finale è soddisfacente ma andava ancora affinata e non ce la facevo più... bisognava abbassare ancora un pochino il cavallo, e soprattutto davanti fare la levata e allargare ancora qualche mm sul fianco destro, per migliorare la pence che 'spara' ancora un po'... ma sono cose semplici che ho comunque spiegato in questo e in altri video. 😊
Bella lezione Debora! Densa di informazioni e molto chiara: complimenti come sempre e grazie per la particolare attenzione rivolta ai principianti (come me)! Domande sul difetto n° 3: - come si fa a capire che il difetto dietro le ginocchia non è un “appoggio sul polpaccio” ma un “dietro con appiombo basso”? - in caso di “appoggio sul polpaccio”, come si sdifetta? grazie ancora! Marco
@@ArcusMrMArcus ciao Marco, grazie! Allora: quando il pantalone appoggia sul polpaccio le righe di tensione non provengono così dall'alto e spesso provengono anche dal basso, convergendo verso la parte appoggiata. Ma come difetti si confondono un po'... In quel caso, oltre ad optare per un pantalone leggermente più largo sul fondo ( quindi più classico) si deve lavorare moltissimo con il ferro da stiro per modellare il pantalone secondo la forma della gamba. Succede spesso con una postura arcuata con i polpacci "spinti" verso dietro, molte persone assumono quella posizione ( purtroppo per noi sarti! 😄)
@@nellavecchiasartoria grazie mille per la disponibilità (e velocità) delle risposte, tutto chiaro! Allora quando spiegherai lo stiro definitivo (non quello "leggero" della 1° prova) capirò ancora meglio questo lavoro di stiro ancor più utile per la "postura arcuata": vedo che l'alta sartoria dà molti grattacapi però.... è appassionante! Sei una risorsa molto preziosa!
@@ArcusMrMArcus complimenti! Hai già memorizzato e imparato le lezioni passate! Vedremo lo stiro alla fine del pantalone, quindi ci vorrà un poco di tempo ancora, spero di vedere le foto di tutti i vostri lavori alla fine della play list sul pantalone 😉 Grazie ❤️
@@nellavecchiasartoria Certo Debora, appena sarò ad un punto del lavoro più "avanzato" sarò lieto di inviarti qualche foto del pantalone! Al momento sto facendo ancora "tele di prova" ma applicando, per esercizio, tutti i dettami dell' alta sartoria che ci stai generosamente e magistralmente insegnando (punti lenti, imbastitura con retropunto al cavallo, sovrapposta, cuciture "in appoggio" ecc...): colleziono molti fallimenti ma in compenso, sto imparando a cucire! Comunque, per le ultime tele, sto usando un cotone quadrettato (tipo tovaglia da tavola... non inorridire, tento di esercitarmi come posso...) per imparare a far coinciderei quadri e controllare il drittofilo e più in generale orizzontalità e verticalità dell'aspetto del pantalone. E a questo proposito, volendo applicare la correzione DIFETTO n° 3 che la mia tela aveva (credo) è sorto un problema: - alzare l'appiombo del dietro in un tessuto a quadri scompagina il disegno dei quadri: questo è inevitabile? - se si ha un tessuto a quadri, per non trovarsi in questa situazione, val la pena di fare sempre una tela di prova? - un vero sarto come si comporta in una situazione simile? non vorrei approfittare della tua disponibilità con tutte queste domande... se cosi fosse, ti esorto ad avvisarmi ché mi modererò! un grazie anticipato, ovviamente! Marco
Grazie Debora queste spiegazioni sono molto molto importanti Però purtroppo nessuno mai me le ha spiegate Io ti ringrazio con tutto il cuore per quello che fai per noi ❤ 😊😍
Video super quelli relativi agli sdifettamenti che spieghi con grande chiarezza e competenza. Ti meriti un monumento anche solo per questi. 💪👍❤️Grazie infinite! 🙏🙏🙏
buongiorno DEBORA bravissima quello è proprio il difetto dei miei pantaloni ma ho notato che per me è la gamba davanti che deve scendere, posso fare lostesso procedimento?penso di sì,grazie infinite ciao quanta pazienza hai avuto
@@nellavecchiasartoria 😀 ho visto il video ieri, era tardissimo. L'ho rivisto oggi perché non ci avevo capito niente, una specie di "sbarco sulla Luna", insomma fantascienza! Spero di non dover mai sdifettare così tanto! Grazie sempre, mi piacciono tanto le tue lezioni.
Grazie Debora, ho anche intravisto la cinta . Video interessanti, ma sinceramente una volta al lavoro le domande sono tantissime e vederlo dal vivo fase per fase sarebbe ottimale! In questo periodo, forse per maggiore sensibilità, noto articoli di giornali sulla scomparsa di artigiani. La manualità, come ben rimarca il visionario Brunello Cucinelli, andrebbe pagata il + 20% così da invogliare le nuove generazioni a non disperdere i saperi dei propri genitori. Inoltre nessuna macchina potrà sostituire l’artigiano 🪡🪡🧵. Ad esempio nel mio ufficio mi ha sorpreso sapere che c’è il figlio di un bravissimo sarto (😢). Oppure vorrei una camicia su misura, ma è peggio che andar di notte. Ecco che tra aspirazioni sempre avute di creare abiti e prezzi dell’alta moda inarrivabili, ho deciso di non arrendermi alle difficoltà della principiante e imparare questa arte. La cosa che più mi tiene ‘ in pista ‘ è la novità in ciascun capo e la bellezza dei dettagli! ❤
Ciao Daniela grazie, come sempre ❤️ È vero, dal vivo è un'altra cosa, anche perché ogni pantalone presenta difetti diversi che, sovrapponendosi ad altri difetti vanno trattati con "sfumature" differenti. Ci vuole più tempo e tanti tentativi, però anche da soli si può riuscire, basta imparare a capire come "si muove" la stoffa... Per quanto riguarda gli artigiani hai perfettamente ragione, non solo stanno diminuendo ma gli operai sarti sono pagati troppo poco. Qui in Italia poi abbiamo ancora della manodopera specializzata d'eccellenza che meriterebbe molto di più! Dalla scuola di mio zio sono usciti dei bravissimi artigiani, diversi di loro hanno aperto una sartoria o sono entrati in sartorie di altissimo livello, tre di loro sono o sono stati da Caraceni di Roma (due erano mie studentesse 😊). A conferma del fatto che gli artigiani sarti nel mondo stanno sparendo, devi sapere che gli studenti venivano da tutto il mondo: Corea, Brasile, Germania, Albania, Giappone, Stati Uniti, Repubblica Ceca, Gran Bretagna, Sierra Leone, nonché moltissime regioni italiane ovviamente. Sarebbe bello ricostruirla, chissà... per ora ce la metto tutta su questo canale, che poi ha lo scopo nel mio piccolo di non far morire la nostra eccellenza italiana, speriamo... Per la camicia ho mandato un messaggio al camiciaio giorni fa, ti aggiorno su instagram 😉 A presto!❤️
La domanda non è affatto stupida! La modellistica da uomo prevede ampio margine al dietro e circa 0,7- 1 cm sul davanti. Questo perché lo sdifettamento si opera soprattutto sul dietro in alta sartoria maschile...
@@paolobezzolato non l'ho mai visto fare, neanche per i tessuti molto "sfilacciosi". Però non credo sia impossibile, bisogna però prevedere la cosa nel disegno del cartamodello, perché cambia la misura del dietro, in quanto non si mette punto lento su punto lento, ma in appoggio arretra la cucitura anche sul dietro, stringendolo. Da donna è più semplice e gli sdifettamenti che ho mostrato si possono fare comunque...
Sarebbe anche molto illuminante 💡 vedere come fare per riportare le modifiche fatte sul capo anche sul cartamodello. I generale se vi sono dei criteri cui far riferimento per fissare le stesse sul cartamodello. Grazie ancora Debora 🤗
In un video l'ho spiegato. Ma è semplice, basta ridisegnare a matita gli stessi segni fatti con il gesso e se manca la carta in alcuni punti basta fare delle opportune aggiunte con lo scotch trasparente...
A tutti coloro che guarderanno il video: la prova finale è soddisfacente ma andava ancora affinata e non ce la facevo più... bisognava abbassare ancora un pochino il cavallo, e soprattutto davanti fare la levata e allargare ancora qualche mm sul fianco destro, per migliorare la pence che 'spara' ancora un po'... ma sono cose semplici che ho comunque spiegato in questo e in altri video. 😊
Bella lezione Debora! Densa di informazioni e molto chiara:
complimenti come sempre e grazie per la particolare attenzione rivolta ai principianti (come me)!
Domande sul difetto n° 3:
- come si fa a capire che il difetto dietro le ginocchia non è un “appoggio sul polpaccio” ma un “dietro con appiombo basso”?
- in caso di “appoggio sul polpaccio”, come si sdifetta?
grazie ancora!
Marco
@@ArcusMrMArcus ciao Marco, grazie!
Allora: quando il pantalone appoggia sul polpaccio le righe di tensione non provengono così dall'alto e spesso provengono anche dal basso, convergendo verso la parte appoggiata. Ma come difetti si confondono un po'... In quel caso, oltre ad optare per un pantalone leggermente più largo sul fondo ( quindi più classico) si deve lavorare moltissimo con il ferro da stiro per modellare il pantalone secondo la forma della gamba. Succede spesso con una postura arcuata con i polpacci "spinti" verso dietro, molte persone assumono quella posizione ( purtroppo per noi sarti! 😄)
@@nellavecchiasartoria grazie mille per la disponibilità (e velocità) delle risposte, tutto chiaro!
Allora quando spiegherai lo stiro definitivo (non quello "leggero" della 1° prova) capirò ancora meglio questo lavoro di stiro ancor più utile per la "postura arcuata": vedo che l'alta sartoria dà molti grattacapi però.... è appassionante!
Sei una risorsa molto preziosa!
@@ArcusMrMArcus complimenti! Hai già memorizzato e imparato le lezioni passate! Vedremo lo stiro alla fine del pantalone, quindi ci vorrà un poco di tempo ancora, spero di vedere le foto di tutti i vostri lavori alla fine della play list sul pantalone 😉
Grazie ❤️
@@nellavecchiasartoria
Certo Debora,
appena sarò ad un punto del lavoro più "avanzato" sarò lieto di inviarti qualche foto del pantalone!
Al momento sto facendo ancora "tele di prova" ma applicando, per esercizio, tutti i dettami dell' alta sartoria che ci stai generosamente e magistralmente insegnando (punti lenti, imbastitura con retropunto al cavallo, sovrapposta, cuciture "in appoggio" ecc...): colleziono molti fallimenti ma in compenso, sto imparando a cucire!
Comunque, per le ultime tele, sto usando un cotone quadrettato (tipo tovaglia da tavola... non inorridire, tento di esercitarmi come posso...) per imparare a far coinciderei quadri e controllare il drittofilo e più in generale orizzontalità e verticalità dell'aspetto del pantalone.
E a questo proposito, volendo applicare la correzione DIFETTO n° 3 che la mia tela aveva (credo) è sorto un problema:
- alzare l'appiombo del dietro in un tessuto a quadri scompagina il disegno dei quadri: questo è inevitabile?
- se si ha un tessuto a quadri, per non trovarsi in questa situazione, val la pena di fare sempre una tela di prova?
- un vero sarto come si comporta in una situazione simile?
non vorrei approfittare della tua disponibilità con tutte queste domande... se cosi fosse, ti esorto ad avvisarmi ché mi modererò!
un grazie anticipato, ovviamente!
Marco
Grazie Debora, molto capace,veramente brava! Grazie
Grazie Lelia❤️
Grazie Debora
queste spiegazioni sono molto molto importanti
Però purtroppo nessuno mai me le ha spiegate
Io ti ringrazio con tutto il cuore per quello che fai per noi ❤
😊😍
Grazie Patrizia! ❤️ sembra difficile ma in realtà non lo è. È solo un approccio diverso allo sdifettamento.... 😉
Video super quelli relativi agli sdifettamenti che spieghi con grande chiarezza e competenza. Ti meriti un monumento anche solo per questi. 💪👍❤️Grazie infinite! 🙏🙏🙏
Grazie!!!! ❤️❤️❤️❤️
buongiorno DEBORA bravissima quello è proprio il difetto dei miei pantaloni ma ho notato che per me è la gamba davanti che deve scendere, posso fare lostesso procedimento?penso di sì,grazie infinite ciao quanta pazienza hai avuto
@@silvanaborlizziBuongiorno Silvana! Assolutamente si! , puoi usare lo stesso procedimento 😉
io non mi arrendo mai ,ma prima mi guarderò tutti è 3 i video con i sdifettamento precedenti grazie ancora, buona giornata
Buona giornata a te! ❤️
Ciao Debora! Che bella lezione!
Ciao Annalisa! Mancavi all'appello... 😄 grazie ❤️
@@nellavecchiasartoria 😀 ho visto il video ieri, era tardissimo. L'ho rivisto oggi perché non ci avevo capito niente, una specie di "sbarco sulla Luna", insomma fantascienza! Spero di non dover mai sdifettare così tanto!
Grazie sempre, mi piacciono tanto le tue lezioni.
@annalisadegennaro4911 piano piano, vedrai che troverai tutto più semplice con il tempo! 😉
sereno NATALE e felice anno nuovo SILvana
Grazie Silvana! Tanti auguri anche a te! ❤️
❤❤❤ grazie
❤️
dimenticavo sei super
Silvana buongiorno! Grazie ❤️❤️❤️ troppo buona 😘😘
Buon inizio anno Debora 🎉❤
Ciao Daniela, grazie! Buon inizio anche a te ❤️
Grazie Debora, ho anche intravisto la cinta . Video interessanti, ma sinceramente una volta al lavoro le domande sono tantissime e vederlo dal vivo fase per fase sarebbe ottimale! In questo periodo, forse per maggiore sensibilità, noto articoli di giornali sulla scomparsa di artigiani. La manualità, come ben rimarca il visionario Brunello Cucinelli, andrebbe pagata il + 20% così da invogliare le nuove generazioni a non disperdere i saperi dei propri genitori. Inoltre nessuna macchina potrà sostituire l’artigiano 🪡🪡🧵. Ad esempio nel mio ufficio mi ha sorpreso sapere che c’è il figlio di un bravissimo sarto (😢). Oppure vorrei una camicia su misura, ma è peggio che andar di notte. Ecco che tra aspirazioni sempre avute di creare abiti e prezzi dell’alta moda inarrivabili, ho deciso di non arrendermi alle difficoltà della principiante e imparare questa arte. La cosa che più mi tiene ‘ in pista ‘ è la novità in ciascun capo e la bellezza dei dettagli! ❤
Ciao Daniela grazie, come sempre ❤️ È vero, dal vivo è un'altra cosa, anche perché ogni pantalone presenta difetti diversi che, sovrapponendosi ad altri difetti vanno trattati con "sfumature" differenti. Ci vuole più tempo e tanti tentativi, però anche da soli si può riuscire, basta imparare a capire come "si muove" la stoffa... Per quanto riguarda gli artigiani hai perfettamente ragione, non solo stanno diminuendo ma gli operai sarti sono pagati troppo poco. Qui in Italia poi abbiamo ancora della manodopera specializzata d'eccellenza che meriterebbe molto di più! Dalla scuola di mio zio sono usciti dei bravissimi artigiani, diversi di loro hanno aperto una sartoria o sono entrati in sartorie di altissimo livello, tre di loro sono o sono stati da Caraceni di Roma (due erano mie studentesse 😊). A conferma del fatto che gli artigiani sarti nel mondo stanno sparendo, devi sapere che gli studenti venivano da tutto il mondo: Corea, Brasile, Germania, Albania, Giappone, Stati Uniti, Repubblica Ceca, Gran Bretagna, Sierra Leone, nonché moltissime regioni italiane ovviamente. Sarebbe bello ricostruirla, chissà... per ora ce la metto tutta su questo canale, che poi ha lo scopo nel mio piccolo di non far morire la nostra eccellenza italiana, speriamo...
Per la camicia ho mandato un messaggio al camiciaio giorni fa, ti aggiorno su instagram 😉
A presto!❤️
se riuscirò ha indossare i pantaloni cuciti da me sarà solo per merito tuo grazie di ❤️
No Silvana, il merito è tutto tuo che non ti sei arresa e hai cercato la soluzione! 😉
Una domanda, forse stupida. Perché i margini di cucitura per il pantalone da uomo sono così risicati?
La domanda non è affatto stupida! La modellistica da uomo prevede ampio margine al dietro e circa 0,7- 1 cm sul davanti. Questo perché lo sdifettamento si opera soprattutto sul dietro in alta sartoria maschile...
@@nellavecchiasartoria capisco. Grazie!
@@paolobezzolato Prego! 🙂
@@nellavecchiasartoria ma con tessuti piuttosto spessi, a rischio sfilacciamento, si può aumentare a 1,5 cm? O sono comunque troppi
@@paolobezzolato non l'ho mai visto fare, neanche per i tessuti molto "sfilacciosi". Però non credo sia impossibile, bisogna però prevedere la cosa nel disegno del cartamodello, perché cambia la misura del dietro, in quanto non si mette punto lento su punto lento, ma in appoggio arretra la cucitura anche sul dietro, stringendolo. Da donna è più semplice e gli sdifettamenti che ho mostrato si possono fare comunque...
Sarebbe anche molto illuminante 💡 vedere come fare per riportare le modifiche fatte sul capo anche sul cartamodello. I generale se vi sono dei criteri cui far riferimento per fissare le stesse sul cartamodello. Grazie ancora Debora 🤗
In un video l'ho spiegato. Ma è semplice, basta ridisegnare a matita gli stessi segni fatti con il gesso e se manca la carta in alcuni punti basta fare delle opportune aggiunte con lo scotch trasparente...