Antonio Gargano - Wilhelm Dilthey (solo audio)

Antonio Gargano
Wilhelm Dilthey
Palazzo Serra di Cassano, 12 luglio 2005
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[@WakanTuruk]

Ho spesso seguito le lezioni del prof. Gargano in questo canale (e sono iscritto) e le ho sempre apprezzate; tuttavia non capisco come si possa ridurre l’apporto delle scienze umane a quisquilie e risultati “fittizi”. In questo caso mi sembra che il bravo professore Gargano abbia dimenticato, nel suo opinare, alcuni particolari che a ben guardare, particolari non sono affatto. Mi limiterò all’Antropologia Culturale e a quelli che mi vengono in mente ora, certo che, approfondendo ne potrei trovare di molti altri. In assoluto: è la disciplina che ci ha abituati ad un rispetto per l’altro fondato sull’osservazione e sullo studio sistematico delle società più lontane e, morenti. Aspetto, quest’ultimo, che già di per sé vale una lode. Il “rispetto” non è dovuto, in una prospettiva etnocentrica. Così, mentre Croce respingeva sdegnato fuori dalla storia il “primitivo”, le scienze demo-etno-antropologiche lo recuperavano restituendolo a quella diversità (nell’ambito umano) che è sempre un’altra e preziosa modalità dell’essere umano. Sono discipline che hanno svelato le complesse dinamiche dei sistemi di parentela, hanno approntato la nozione di fatto sociale totale, hanno dato un senso a pratiche che noi avevamo sempre ritenuto semplicemente (ed erroneamente) superate. Pratiche come la magia o la stregoneria hanno acquisito più di un senso nel lavoro dei ricercatori, i quali hanno il non piccolo merito di averci fatto capire come e perché l’evoluzionismo unilineare generatosi in ambiente positivistico andava scientificamente dichiarato obsoleto. Sempre le nostre discipline hanno ridato vita a quel campo di interessi che chiamiamo “folklore” o, sarebbe meglio, “tradizioni popolari”, gettando anche in questo caso, una luce nuova su detti fenomeni culturali. Sono stati capaci di autocritica e cambiamento, hanno affrontato le traversie che si impongono ad ogni disciplina nascente. Hanno dialogato tra di loro. La linguistica, ad esempio, scienza sociale per eccellenza. Da Saussure alla Scuola di Praga i progressi e le acquisizioni per l’umano sapere sono limpidi e innegabili. Gli studi sul mito e la parentela di Claude Lévi-Strauss non hanno da invidiare nulla ai risultati di qualsivoglia filosofo del ‘900, anche ammettendo la presenza di qualcosa di interessante. La prima disciplina che ha preso le distanze dal razzismo biologico è stata l’Antropologia col suo fondatore: E. B. Tylor. Mi dilungo troppo. Non sarei d’accordo neanche sulla confusione che avrebbe generato la facoltà di Sociologia di Trento ma quello magari un’altra volta. Tornando al punto di partenza, il prof. Gargano è stato severo oltre ogni ragionevolezza poi neanche con una disciplina, con un fascio di discipline, ciascuna delle quali con ben quantificabili apporti alla conoscenza dell’essere umano come essere sociale. Poi non so cosa ci si aspetti, francamente da tali discipline. Se dovessimo essere altrettanto severi con la filosofia e che so, utilizzare come criterio l’utilità sociale di tale disciplina credo che finiremmo per lamentarcene assai. In quale senso e in quale modo si deve ritenere la filosofia “superiore”? Un dubbio non da poco. Cordiali saluti.

[@AccademiaIISF]

Gentilissimo,
La ringrazio molto per l'attenzione che ha riservato alla mia lezione su Dilthey e per il lungo e meditato messaggio.
Le dò in gran parte ragione: la lezione è del 2005 e nel frattempo ho in parte modificato il mio approccio nelle direzioni da lei utilmente indicate.
Resta il fatto che le scienze umane sono nate e cresciute in clima positivistico e che tendono a "oggettivare " l'uomo, cioè a comprimere la dimensione del soggetto (cosa che non avviene nella dimensione filosofica autentica) fino a giungere a quella "crisi delle scienze europee" segnalata da Husserl e di cui ancora oggi paghiamo lo scotto.
Di nuovo grazie per il Suo impegno dialogico e molti cordiali saluti.
Antonio Gargano

[@WakanTuruk]

@@AccademiaIISF Grazie della cortese risposta e buon proseguimento nel suo utilissimo lavoro.

[@marcosalvoldi1636]

Massimiliamo rossi, le avrei dato più di un like se avessi potuto

[@antonioesposito8480]

Grazie mille!

[@marcosalvoldi1636]

Il lungo intervento del Signore sconosciuto ha dato voce alle obiezioni e al tirarmi i capelli che alcune affermazioni di Gargano hanno stimolatao in me....
Oltre tutto Dilthey si è rivelato profeta anche sul relativizzare le scienze a lui contemporanee così come queste facevano verso quelle antiche e l'astrologia... Gargano lo critica per questo di relativismo e cecità verso i progressi oggettivi della scenza. Inviterei Gargano a riflettere sul fatto che i progressi della scienza riguardano le "comodità" e non tanto il crescere dello "spiritto" dell'uomo..., basta guardarsi intorno..., sono più frutto di una "astrazione e semplificazione " della realtà con il fine di trarne un utilità più che di una comprensione oggettiva della realtà. Inviterei Gargano a dare un occhio alla teoria della relatività e alla meccanica quantistica che rispetto alla meccanica classica hanno realizzato le previsioni di Dilthey, il culto del sapere chiaro e distinto se ne è andato a quel paese con tutti i sacerdoti dell'oggettività, dell'eterno, dell'immutabile...
Caro Gargano per quel che mi riguarda di Dilthey hai capito poco o comunque quel che hai capito è filtrato da pregiudizi poco seri

[@AccademiaIISF]

La ringrazio per l'attenzione e per le interessanti osservazioni. Buon lavoro e molti cordiali saluti

[@roba_recondita]

Qualcuno mi sa spiegare la critica mossa da Gadamer nei confronti di Dilthey, tra l'altro tacciandolo di relativismo?

[@fnfsong40]

Bellissima la cannonata che ha dato alla Facolta' di Sociologia di Trento. Odiernamente, in pochi realmente studiano: piutosto, i ragazzi studano e studiano ma poi.... non sanno niente o poco. Qualcosa non va, oltre che alla classe politica italiana la quale non da' posti di lavoro e, se ne riserva, siamo molto sottopagati. E cosi'. oltre il margianale sapere scolastico, e' pronta la beffa.

[@AccademiaIISF]

Grazie. Cordiali saluti. Antonio Gargano

[@alfredodimario290]

Chi è il calabrese ignoto che contesta lo storicismo irrazionalistico-indivudualistico?

[@AccademiaIISF]

Mi riferivo al grande Nuccio Ordine, di recente scomparso. Cordiali saluti. Antonio Gargano