Homer: "Perché sei triste, figlioccia?" Lisa: "Papà, una petroliera è affondata proprio vicino alla costa!" Homer: "Ah, ma non preoccuparti, figliola, ancora ce n'è di petrolio da pompare" The Simpsons, anni 90
@@heavyrain221 il problema che forse non è stato afferrato è proprio il petrolio nelle coste che fa danni non indifferenti a pesci ecosistema sottomarini,e uccelli che vanno a mangiare i pesciolini ,ci potrebbe essere petrolio anche per 10000 anni ma la petroliera che affonda è il problema più importante perché fa danno a tutto un sistema .
le riserve variano in funzione del costo di estrazione, il costo di estrazione determina il costo al barile, il costo al barile determina l'incremento o la diminuzione dei consumi e la sua sostituzione o affiancamento ad altre risorse energetiche. quindi al massimo si puo dire che il petrolio diventerà progressivamente piu costoso fino a essere non piu conveniente per gli usi (o gli sprechi) attuali. i tempi? chi ci ha provato a calcolarli per qualsiasi cosa ha sempre fallito, non ho dubbi che la tua stima subirà la stessa sorte.
ti sei dimenticato di aggiungere l'influenza delle politiche a sostegno delle rinnovabili, che con il costo di estrazione non c'entrano. Se i governi spingono a manetta quelle e tassano la catena di produzione della co2 tutti quei calcoli sono da rifare.
L aumento esagerato ci sarà solo gli ultimi anni perché bloccherebbero l economia mondiale. E probabilmente nemmeno quella volta perché il costo supera il beneficio, in una maniera o nell altra non starebbe più sul mercato. Più facile che si passi completamente alle alternative prima che si esaurisca. E per alternative non intendo nuovi combustibili o metodi per creare energia, ma un cambiamento sociale sul trasporto e rinuncia a molte cose
B"H ... buona sera Dott Moccia, è da quando andavo alle elementari che sento dire che il petrolio sarebbe finito entro 40/50 anni, ed è da allora che spero che davvero finisca, ... ma ho compiuto 49 anni, e purtroppo a quanto pare, da quel che Lei riferisce, non soltanto non è ancora finito, ma pare non voler finire per altri 40/50 anni. Beh, ne riparleremo, io BS"H, aspetterò di vederne la fine, finalmente. AJM
Siamo in 2! Nel frattempo io, almeno per ciò che concerne l'auto, ho smesso di consumarne:elettrica e pannelli fv, e la gioia di non intossicare le strade che percorro.
@@cabernet_frankguarda, sono luoghi comuni che purtroppo hanno attecchito cosi bene da essere ormai di dominio collettivo. 1 - valutare l'impatto di una materia prima significa farlo lungo tutta la filiera. E la filiera del petrolio e del fossile inquina più di quella del rinnovabile. 2- inquinare in loco, cerchiamo di fare uno sforzo intellettuale per capire ciò, è molto più deleterio che inquinare a monte a parità di quantità e tipologia di sostanza inquinante, perché , ad es. nel caso delle auto in città, la comunità umana è esposta direttamente ai fumi cancerogeni emessi dalle marmitte. Una buona giornata.
Il "problema" è che finirà decisamente prima perché diventerà fuori mercato dato il prezzo molto più elevato per estrarre il petrolio da un giacimento in esaurimento. Il problema sarà la sostituzione dello stesso nell'industria chimica mondiale....
Ciao tutto è interessante nel tuo canale ,l’ho scoperto da poco mi sono inscritta e sto guardando tutti i video .certo questa del petrolio è grave ,mi domando cosa faranno i nostri nipoti ,cosa lasceremo a loro ,sia del problema del riscaldamento globale che ancora ne parliamo e basta perché non facciamo niente per cambiare ,che per altro .gli lasceremo una brutta eredita senza dubbio. Nel nostro piccolo cerchiamo di fare il meglio ma non tutti lo fanno presempio non mangiare carne rossa perché gli allevamenti intensivi portano tanto gas nell’aria ,facciamo la differenziata ,ma poi speriamo che nelle discariche non mettano tutto insieme ,insomma sulla terra è un gran casino ,grazie per portare i tuoi video così interessanti ed esaustivi .un saluto da Ferrara 👍👍👍👍👍
Detta in soldoni, il petrolio "finirà" quando diventerà troppo costoso da estrarre. E quando avverrà ciò, sarà già stato sostituito quasi totalmente. Ci sono zone del pianeta totalmente escluse dalla ricerca del petrolio, proprio perché costerebbe troppo cercarlo ed estrarlo.
O viceversa terminerà quando sarà estratta l'ultima goccia perché diventerà così prezioso e costoso che non ne vorranno perdere neanche una . Chi può dirlo . Ma quante previsioni sono state clamorosamente smentite. Una cosa è certa comunque vada spero di esserci quando succederà hahhahaaa
@@vaalaas4922 pensa vado a dire ai fisici che studiano il cosmo che abbiamo trovato qualcosa di infinito sulla terra, nel momento che non sappiamo se è infinito neanche l'universo, non si smette mai di imparare...
La questione è che comunque il petrolio ha una durata limitata, non certo infinita. Ci si deve ingegnare per trovare una strada alternativa (o più strade) Grazie dei video sempre interessanti 👍
Il fatto è che la soluzione non è una sola ma sono tante, è una gamma di soluzioni: ad esempio (nel settore dell'autotrazione) i biocombustibili, l'elettrico a batteria, l'idrogeno fuel cell o a combustione interna, il petrolio sintetico e il syngas. Bisogna diciamo approfondire i vari metodi di energia alternativa migliorando le tecnologie di produzione e distribuzione in modo da abbassare i costi
Nel 1975, sui libri di scuola, leggevo che il petrolio sarebbe terminato entro l’anno 2000. Oggi abbiamo una riserva (stimata) di oltre 1600mld di barili. Quindi già estratti? 20 anni fa un ingegnere di una nota casa petrolifera mi parlava di un enorme giacimento (non utilizzato) sotto l’Adriatico del sud e stati dell’est. Questo giacimento, a detta degli studi che avevano fatto, aveva una grandezza enorme. Quindi come detto da te, la riserva attuale ci coprirebbe fino al 2065. Uso il condizionale come detto da te. Di conseguenza le riserve potrebbero essere decisamente differenti. Questa è una mia idea e non sono geologo. Ti seguo con interesse.
Complimenti come sempre, Buona e logica analisi, sarebbe interessante un video sui danni e problemi che può dare l'estrazione del petrolio da punto di vista geologico del terreno, e le conseguenze, se già ce ne sono dimostrabili, dovute all'estrazione.....
non so se hai già fatto un video a riguardo, ma sarebbe interessante capire perchè il petrolio è concentrato maggiormente in certe zone del pianeta, e se ne esistono altri giacimenti non ancora sfruttati e perchè non vengono sfruttati (al di là delle motivazioni etico ambientali, sui quali comunque sarebbe interessantissimo un altro video, cioè l'impatto diretto dello svuotamento di questi giacimenti)
il petrolio nasce dalla decomposizione di vari organismi, per cui lo si trova per lo più nelle successioni che una volta erano bacini di accumulo, anche se in realtà gli idrocarburi si possono muovere fino a raggiungere una trappola geologica, ossa una porzione del sottosuolo in cui si ha della roccia impermeabile sovrastante il giacimento che impedisce al gas o al petrolio di spostarsi oltre.
Nel video, molto bello come sempre, c'è però un dato che manca, la convenienza ad estrarre. Mi spiego, se per estrarre il petrolio dalle sabbie petrolifere da zone artiche vado a consumare e ha spendere, energeticamente parlando, una fetta rilevante dell'energia estratta il gioco non vale la candela.
@@gxy7166 col tempo moriremo tutti, ma che catzo di discorsi, ma quali metodi, dimmelo, e nel frattempo abbiamo fritto il mondo sai che belle tecnologie inventiamo
Con il petrolio si fa con asfalto si fanno gomme da auto, solventi si fa anche detergente, medicine, poi si fa anche concime sia fa anche trattamenti sulle piante, materie plastiche di vario natura. Vernici, cosmetici ed tanto ancora che non lo sai. Su fa anche olio idraulico per lavorazione per tutti i mettalli.
Parlando con un dirigente Agip, nonchè docente universitario, il petrolio è quasi inesauribile in riferimento a quello che si utilizza ora, alle risorse e ai trend futuri... inoltre, da ingegnere, aggiungo che le risorse sono i giacimenti conosciuti ma non sfruttabili tecnologicamente mentre le riserve sono i giacimenti sfruttabili ed economicamente vantaggiosi... Con l'avanzamento tecnologico e le nuove scoperte le riserve aumenteranno così come le risorse, e questo porta il petrolio ad essere quasi inesauribile nel futuro prossimo vista (100 e più anni) anche la sensibilizzazione ambientale. PS. Ciò che è assodato è che il petrolio finirà non quando saranno esauriti i giacimenti-riserve ma quando non sarà più economicamente vantaggioso estrarlo-venderlo.
Salve dal Brasile! Il video mi ha piaciuto, ma sapresti che ho sentito una frase anche divertente sul di questo. " L'età della pietra non è finita per la mancanza delle pietre! E né anche il petrolio finirà per la mancanza dello petrolio stesso! Alla fine verrà sostituito per delle nuove fonti energetiche". Divertente frase secondo me! Saluto a tutti.
Mamma mia quanto eri giovine, scherzo naturalmente. Con questo video ho scoperto il vecchio logo. Grande salto di qualità anche nella realizzazione video
Mi auguro che non fra 40 anni, ma mooolto prima smetteremo di bruciare incondizionatamente idrocarburi. Il progresso vero nella mobilità deve ancora venire, così come quello del riscaldamento. Fastidiosa questa forma di preistoria tecnologica che sopravvive ancora. Veicoli che, nonostante lusso, comodità e prestazioni, buttano ancora al vento i 3/4 dell'energia possibile, sono veramente indegni di chiamarsi moderni.
bene, bel video! manca la conclusione: cosa faremo nel 2065? avremo a disposizione una fonte alternativa? il 2065 .... è domani!!!!! prevedo PROBLEMI...GROSSI!!
Salve. Complimenti per il canale . Non mi dilungo. Io personalmente ho lavorato per una decina di hanno con la Saipem . Su una delle ship, abbiamo fatto parecchi pozzi ora in produzione e parecchi pozzi esplorativi. E posso assicurarti che molti pozzi sia di gas che di petrolio li abbiamo cementati e tappati perché troppo grandi e troppo produttivi. Avrebbero fatto crollare il prezzo di mercato. "Anche nel Mediterraneo"
@@Qwerty10254 No, non ve lo meritate perché siete degli addormentati persi nel bosco neanche foste il bambolotto di Briatore nel programma tv the apprendice!
Grazie. Ottimo vudeo. Sarebbe interessante anche un video che consideri un orevisto aumento di consumi su base mondiale di 17,6 milioni di barili al giorno (fonte OPEC-world oil outlook 2021-2045)
Penso che il consumo in seguito calerà,sia per la crescita delle energie alternative che dovrà aumentare con la futura carenza di petrolio,che perchè quando inizierà veramente a scarseggiare il prezzo aumenterà e non tutti se lo potranno permettere.
Ciao il tuo canale è molto interessante. Avrei una domanda. Invece quando si dice che estrarre un barile ha un costo superiore a quello del barile stesso in termini economici cosa si intende?
E' una bella referenza. Vediamo cosa sarebbe successo se questo video fosse stato girato nel 1980. - Riserve stimate 670 miliardi di barili. - Consumo giornaliero 54,3 milioni di barili (annuale 19,8 miliardi di barili) - Stima per l'esaurimento delle riserve: 34 anni. Il petrolio si sarebbe quindi esaurito nel 2014. Oggi invece siamo qui a stimare un ipotetico esaurimento delle riserve nel 2065. 51 anni di differenza... ops, di referenza.
Hai ragione, di variabili ne esistono e se ci pensi molto probabilmente il petrolio cesserà di esistere in torno al 2150. Forse si potrà estendere la durevolezza fino al 2160 o 80 ma saremo già ad un punto di non ritorno. 2043: l'energia solare e quella atomica sostituirà l'80% del fabisogno cittadino. 2056: l'energia eolica farà passi da gigante in concumitanza di quella geotermica. 2098: l'energia basata sull'H2O sostituirà quasi il 70% di quella a combustibile fossile per i veicoli di spostamento. 2112: il petrolio sarà disponibile solo su 50 milioni di barili. Entrerà una nuova energia a fissione. 2134: ci saranno più radiazioni e gli scienziati sfrutteranno questa incombenza per produrre altra energia elettrica, il risultato porterà molte città nel mondo a cambiare abitudini e stili di vita. 2150: l'astronave ISS 777 ENTERPRISE atterrerà sulla terra e ci porteranno la famosa tecnologia a fissione solare, saremo in grado di viaggiare e spostarci tra le galassie utilizzando reattori a curvatura ma purtroppo ci sarà un prezzo da pagare... dovremo diventare un pianeta minerario geologicamente terraformato per la produzione di Dilitio... materiale senza prezzo ma con un valore stimato intorno ai 50 miliardi di euro per grammo... Morale della favola? Se non ci diamo una mossa ORA... mi sa che tutti noi vedremo crescere i fiori dal lato delle radici...
Come detto anche da altri tra i commenti il petrolio non è tutto uguale. E' lecito pensare che il petrolo piu' economico da estrarre lo abbiamo già estratto e quello che rimane lo sia sempre meno (vedi costruzione di piattaforme offshore) per cui, già a metà di quei 1600 miliardi di barili potrebbe avere un costo tale da far collassare molti pezzi di economie ( e stili di vita ) che possono esistere solo col petrolio sotto un certo prezzo.
Il canale mi piace molto a me e alle persone con cui ho condiviso. Vorrei sapere QUALI POTREBBERO ESSERE LE RIPERCUSSIONI STIMATE SULL' AMBIENTE per quella data se nulla cambierà. Grazie!
ok. La tua stima e' quella che di solito mettono nei giornali, per rassicurare la gente che il petrolio non finira' presto. In un certo senso e' vero. Ma anche no. Perche'? Perche' e' estremamente piu' complicato di cosí. La quantita' di petrolio che si potra' ragionevolmente estrarre e' un complesso interlacciarsi di piu' fattori, che si possono riassumere in fattori economici, tecnici, geopolitici e geologici. In primo luogo, il petrolio non si estrae da solo, questo e' ovvio: per estrarlo serve una gigantesca infrastuttura che è intensiva di capitali, mezzi tecnologici, e muove un enorme corpo di pratiche finanziarie e interessi politici. Inoltre, il petrolio ha una fisica estrattiva, che puo' essere alterata solo entro certi limiti. Cercando di semplificare per macro aree: 1) tecnologia: e' risaputo che oramai ci sono solo due settori che promettono espanzione della produzione, e sarebbe la prospezione oceanica, e il fracking. Entrambi richiedono investimenti massici di capitale, tempi dell'ordine di una decina di anni dalla fase progettuale a quella di piena produzione. 2) economia: Le compagnie petrolifere devono cercare di far tornare i conti con prezzi di vendita futuri proiettiati avanti di un decennio, a fronte di investimenti immediati elevati. Per prosperare, l'industria deve avere un ambiente economico e politico che sia ragionevolmente STABILE. Nessuna ditta che cerca di stare in pari con prezzi del barile proiettati di 30 dollari, uscira' viva se il barile finisce per prezzare 20 in fase produttiva. . 3) geopolitica: I costi associati alle regolazioni, tassazioni, e girazioni politiche delle nazioni dove si deve estrarre sono inoltre ugualmente importanti, visto che stiamo recentemente andando a trivellare in posti che non brillano per stabilita' politica, a parte il fracking USA. Una firma del settore, deve pagare ingenti extracosti se la regione e' a rischio di rovesci o di taglieggiamenti, come si vede ad esempio nella regione libica (e in altri posti). 4) geologia: si tende a pensare ad un giacimento come se fosse una lattina di birra, da aprire, e versarne il contenuto fuori a regime costante, finche' non si esaurisce di botto. NON E' COSI'. La produzione di un giacimento segue invece una caratteristica curva di esaurimento, a forma di campana. Sarebbe a dire che non appena apri un giacimento, la produzione sale rapidamente, per poi livellare, ed infine esaurirsi lentamente man mano che la pressione interna al giacimento cala. Per questo motivo, per sfruttare la seconda meta' del giacimento, devi faticare molto di piu' che per la prima parte: devi trivellare pozzi di iniezione per compensare il calo della pressione (di solito si usa acqua), e devi farlo con cautela per non intrappolare il petrolio dentro sacche d'acqua, altrimenti lo perdi per sempre. Questa fase so chiama sviluppo secondario, e rende l'estrazione piu' costosa. Esiste poi anche uno sviluppo terziario, che e' l'equivalente del raschiare il fondo del barile, e che costa ancora di piu' del secondario, e dura molto meno delle altre due. Questa modellazione "a campana" si chiama curva di Hubbert, il primo che ha studiato questo processo, e, sebbene con le moderne tecnologie siamo riusciti a deformarne leggermente la forma, resta sostanzialmente valida quando si prendano in esame interi distretti petroliferi. Questo vuol dire che man mano che la popolazione di giacimenti invecchia, un numero sempre maggiore di essi transiziona nella fase di sfruttamento secondario, e poi terziario, prima di essere abbandonati. SI puo' compensare questo invecchiamento della base dei giacimenti trovandone di nuovi, ovviamente. Ma il problema e' che da circa trenta-quaranta anni si trovano consistentemente meno giacimenti in volume di quanto volume perdiamo di produzione, per via del declino estrattivo dei giacimenti vacchi, che per sua natura e' un fenomeno progressivamente crescente e inarrestabile, visto che ogni anno consumiamo petrolio e non possiamo fermarci. Tutto questo accade perche' abbiamo sfruttato prima i giacimenti piu' facili ed economici e quindi lucrativi, ma poi col tempo e col crescere dei consumi abiamo dovuto cominciare ad andare dove era piu' difficile e costoso, come trivellando in mare, nei luoghi estremi e pericolosi, sia dal punto di vista politico che ambientale: tutto questo si riverbera nei costi. I vari shock petroliferi avuti nel passato sono stati innescati a turno dai vari elementi sopra definiti: geopolitici, economici... Ovviamente il piu' pericoloso di tutti e' quello geologico, perche' e' dettato dalla geofisica, e non sente ragioni: se la produzione cala perche' non ce n'e' piu' abbastanza di nuova da mettere online, non si puo' fare nulla. Cosa accade quindi se si va avanti, bene o male? Che prima o poi si innesca quello che viene definito "picco del petrolio". Il picco del petrolio e' un punto in cui, per quanti sforzi facciamo, non riusciamo piu' ad incrementare la produzione totale. I cavalli petroliferi sono spompi, e per quanti doping gli diamo (tecnologico, finanziario, legislativo) non riescono piu' da accelerare, anzi rallentano. La nostra stuttura economica mondiale pero' e' basata sulla crescita perpetua: non funziona granche bene se l'economia recede, ed in effetti le fasi recessive o deflattive sono viste come grandi sciagure e accompagnate da perdita di qualita' della vita e di benessere. Ma dato che le nostre economie sono basate sul petrolio per circa l'85%, dovremo inevitabilmente seguire la curva di esaurimento, prima o poi. E questo "prima o poi" non e' distante 45 anni, ma e' molto piu' vicino, e forse lo abbiamo gia' passato, perche' il picco non si vede in anticipo, ma lo distinguiamo nitidamente solo nello specchietto retrovisore, dopo qualche anno. Non fatevi ingannare dal numero assoluto di barili che viene estratto annualmente, aggiungo. Quello che dovete guardare, e' se il petrolio estratto viene comperato normalmente con capitali genuini, o a debito, e a che prezzo. Ora il COVID ha incasinato tutte le letture e tagliato enormemente i consumi, creando il panico nei produttori, con prezzi cosi' bassi da rasentare per parecchi di essi la bancarotta. Questo vuol dire che in futuro parecchio petrolio andra' offline. CHe le infrastutture, senza manutenzione, marciranno o si corroderanno (il petrolio e' corrosivo), e senza capitali per risistemare, questo andare offline potrebbe essere DEFINITIVO. Meno petrolio per tutti. Forse il peak oil alla fine e' gia' tra noi... Dopotutto, non e' che le cose in economia stessero andando tanto bene, anche prima del COVID. Quindi, il petrolio finira', ma anche no, non finira'. Perche' ne lasceremo un bel po' nel suolo, inestratto, perche' troppo costoso, qualunque sial il prezzo, per le nostre tasche bucate. Se volete maggiori e piu' complete informazioni, vi suggerisco di guardare il sito di aspo italia www.aspoitalia.it/index.php
Grazie della spiegazione, molto interessante così come la prima parte, io avrei una domanda però : È possibile sapere la percentuale di barili giornalieri o annui consumati per il carburante e quello per le altre applicazioni? Perché erroneamente alcuni pensano che non utilizzando più il petrolio per il carburante il probelma si risolva quando invece restano tutte le altre applicazioni da cui dipendiamo.
@@geopop grazie mille per aver preso in considerazione la richiesta 🙏 è stato interessante anche capire attraverso altri tuoi video, quanto sarà fondamentale in futuro avere dei giacimenti di terre rare per quanto riguarda il loro sfruttamento in ambito tecnologico e per le batterie.
Un ingegnere della Renault ha stimato che il pick oil (che non è la fine del petrolio ma la fine della scoperta di giacimenti) sarà raggiunto intorno al 2026 (fonte: manuale pratico della transizione di Rob Hopkins). Siamo dipendenti dal petrolio, ogni oggetto che usiamo quotidianamente è prodotto con derivati del petrolio. Credo sia doveroso fare dei passi indietro e rivedere le nostre scelte etiche, per fare dei passi avanti verso un futuro sostenibile.
Con il lock down abbiamo consumato meno, con gli incentivi per sostituire il parco auto vetusto si dovrebbe risparmiare carburante. Inoltre spero si sviluppino i mercati delle auto elettriche e il risparmio energetico delle abitazioni.
Non è x dire... ma ricordo un articolo su il GIORNO del 1988. che parlava di fine dell'ORO e del petrolio entro il 2010 - 2020. E ti faccio i complimenti x come tratti e spieghi molti temi. Una piccola critica ... è sul tempo dei video, a mio parere dovrebbero essere un pò più lunghi.
Caro Andrea nel 1980 la popolazione mondiale era circa 4 miliardi e mezzo. Oggi è quasi raddoppiata. È poi evidente che questa stessa popolazione ha dei bisogni crescenti rispetto a quella de 1980 e quindi sempre più ci avviamo verso una società dei consumi che, se non cambia passo, sarà insostenibile sotto molti punti di vista. Un problema molto importante ma di cui si parla poco è il problema demografico. Sarebbe interessante se lo affrontassi in un tuo prossimo video.
Avrò 86 anni quindi un po vecchio per guidare una macchina/moto.Tuttalpiù una sedia a rotelle elettrica sempre se ci arrivo,ma comunque fino ad allora termico tutta la vita!
Mi son sempre chiesto come mai, nonostante le incessanti e costose ricerche nel settore, non si fosse riusciti a ricreare un carburante completamente sintetico, o se più semplicemente muove ancora troppi soldi il petrolio fossile.
1) Esiste già e ci sono 9 raffinerie funzionanti, infatti nel prossimo anno il carburante sintetico arriverà in F1. 2) Si, gli interessi del petrolio sono alti!
Interessante, grazie. C'è una cosa che mi sembra deprimente, cioè il fatto che pensiamo che renderci indipendenti dal petrolio sia una questione legata alla sua disponibilità e non al fatto che non è sostenibile dall'equilibrio naturale che consente la nostra vita. Il risultato è che il fatto che noi si sopravviva o ci si estingua non dipende dalla nostra intelligenza, ma banalmente dalla disponibilità di un elemento dannoso per noi. Questo mi sembra un grande insulto alla nostra intelligenza.
Il commento più arguto. Anche io ogni tanto penso da un lato alle vette dell'ingegno umano(astronomia, informatica ecc.) poi dall'altro vedo che nè politicamente nè come individui siamo ancora in grado di superare l'era del petrolio come bene di massa, era che se si protrae potrebbe causare catastrofi per la nostra specie.
@@davidebortolani3102 È che per qualche ragione che non comprendo, siamo intelligenti a livello individuale, ma stupidi a livello collettivo. Forse la colpa è di questo modello darwiniano di economia, questo tutti contro tutti ci sta impedendo di riconoscere i problemi collettivi, dato che conta solo l'interesse individuale.
Infatti ma davvero vogliamo bruciarlo tutto ? Prima di tutto potrebbe essere un grande problema ambientale poi stiamo bruciando ( come uomini primitivi) nelle nostre auto una risorsa che può essere sfruttata per altri utilizzi
Ciao,complimenti per i video,molto interessanti,. Vorrei anche aggiungere che le Formula Uno,consumano relativamente poco.. se usassimo le tecnologie che hanno sviluppato un F1,potremmo facilmente produrre auto utilitarie con 100cv e con cosumi ben oltre i 30km/l di media. Poi ci sono anche altri motori inventati piu di 40 anni fa e che possono andare sia a gasolio che a benzina. A seconda di che combustibile usi,sviluppano dai 170 ai 300cv e la Corvette sulla quale lo hanno montato ha percorso piu di 50km con un litro,ma questo non interessa a nessuno....
Su "L'agonia della terra" (1974) di Mario Pavan (Università di Pavia, insegnante del corso "Conservazione della natura"). p 253 Se l'indice di consumo rimanesse costante le riserve note di petrolio si esaurirebbero in 31 anni, ma con un aumento di consumo esponenziale, quale in realtà avviene in relazione all'incremento dell'umanità e delle attività tecnologiche, la durata sarebbe di 20 anni; così per il gas naturale in 38 e 22 anni... Prevedeva la fine delle scorte di petrolio nel 1994. Questo testo universitario era pubblicato sotto l'egida del Consiglio d'Europa.
Ed finiranno anche quelle batterie, in larga scala planetaria, poi perde efficace le batterie anche se vine rigenerate seconda volta. Anche la carta dopo diverse volte riciclano perde la sostanza si cellulosa, ho sentito dire per 7 volte del riciclo della carta perde cellulosa. Idem per riguarda anche batterie, a litio Di solido.
Credo durerà molto di più per motivi economici. Mi spiego meglio: man mano che diminuiranno le riserve aumenterà il prezzo al barile. conseguentemente si ridurrà l'utilizzo per gli scopi meno remunerativi trovando alternative.
@@danielepantani7861 gpl si ma elettriche è un lusso x pochi , parlano parlano ma nn si vedono progressi colonnine di ricarica sono mosche bianche e nuove soluzioni piu ecosostenibili per le batterie ancora nulla..
Anche se a distanza di 2 anni, vorrei sapere se le "riserve petrolifere stimate" sono il quantitativo ESTRAIBILE o il CONTENUTO del giacimento? Perché un giacimento, piccolo o grande che sia, ha una sfruttabilità media del 50%. Conseguentemente dai 45 anni calcolati nel video si scende drammaticamente a poco più di 20!
Hai detto quanto si consuma al giorno e non quanto si estrae al giorno il punto è questo non si estrae più a sufficienza e c'è bisogno di rallentare i consumi: apparte una guerra non saprei come fare forse una pandemia?
sarebbe bello fare una ipotesi (secondo me più attendibile) considerando non i valori costanti nel tempo uguali a come sono oggi ma prendendo in considerazione le proiezioni. SE il consumo di petrolio continua ad aumentare come ha fatto negli ultimi 50 anni, e se la scoperta di nuovi giacimenti continua ad aumentare la disponibilità come è aumentata sempre negli stessi 50 anni
I giacimenti di petrolio ad oggi in lista sono quelli "Convenienti" ad oggi. Artico, escluso, superficie del 60% territorio "terre emerse" escluso, fondali oceanici esclusi per l'80% (viene considerata solo l'area nelle ZEE).. E' lunga la lista..
Capisco il concetto su cui basi questo canale. Per togliersi delle curiosità è perfetto. Ma nessuna cosa è semplice, ed è pericoloso semplificare le cose. Questo è quello che penso io.
Le riserve non sono attendibili. Io personalmente ho lavorato in piattaforma petrolifera per anni e ti posso dire che molti giacimenti immensi che abbiamo trovato anche nel Mediterraneo sono stati chiusi e cementati per non fare crollare il mercato e distruggere politiche di import-export tra stati.
bisogna correre aumentando ancora di più gli incentivi per sostituire macchine e camion/furgoni che lavorano con un raggio operativo ridotto ....rimane il problema dei camion delle navi e degli aerei ma che sostituiranno presto quando i costi saliranno alle stelle....bisogna preservare il petrolio per l'industria fino a che non verranno trovati e installati impianti che ne potranno fare a meno...sai quanti miliardi rimarrebbero a casa nostra anziché volare a finanziare sceicchi e paesi dal dubbio valore democratico e moderno.
Beh è molto logica la cosa ... L unico problema è che ovviamente non sapendo se troveremo altri giacimenti non si può dire.. però con i giacimenti attuali, si, durerebbero all'incirca 45anni.
Dipende anche da quanto e' il costo di estrazione, se bisogna immettere più energia per estrarlo di quello che e'il valore del petrolio al momento dell estrazione viene da se che quel giacimento non vale pena sfruttarlo
Le riserve variano anche in base al costo del petrolio...più aumenta il prezzo, più diventano economicamente vantaggiosi giacimenti che prima non lo erano, andandosi a sommare alla riserve. Stessa cosa se il prezzo diminuisce. Più aumenta il prezzo inoltre, più si investe in nuove tecnologie e tecniche che possono permetter eil recupero di petrolio che prima non era possibile
non si parla mai di elettrodotti in alta tensione DC (anche MV=mega volt) per il trasporto efficente di grosse quantità di energia. Le centrali si fanno vicino al giacimento di metano e poi si costruisce l'elettrodotto; invece di fare i metanodotti. Costerebbe meno visto le basse perdite. Idem per grosse centrali solari in nord Africa (zona desertica) con trasporto energia verso l'europa.
Vorrei che i politici si accorgesse della situazione da i comuni al ministero dovrebbero favorire l'installazione di energie alternative anche al privato. Purtroppo spessomettono 'bastoni fra le ruote ai privati che vorrebbero fare la loro piccola parte. Consiglio a chi può leggere in inglese (purtroppo non è tradotto!) Il libro The party is over. La situazione è molto peggio di quanto detto nel video.
Mi è piaciuto il modo di organizzare il titolo! Il vero titolo nella copertina e la risposta nel titolo del video. Assolutamente geniale! Ora guardo il video
Referenze... in un libro di 20 anni fa... il petrolio doveva finire nel 2018.... per fortuna non è accaduto, per il 2065 abbiamo tempo per organizzarci, ci organizzeremo?? Ma certo! Grazie dei tuoi video, ti ho scoperto da pochi giorni e sono davvero ben fatti e interessanti.
A mio parere è destinata ad allontanarsi questa data per 2 fattori il primo il consumo del petrolio dovrebbe essere il leggera discesa e il petrolio può solo aumentare grazie alla scoperta di nuovi giacimenti magari riusciremo a non vederla mai la fine del petrolio se riusciamo a sostituirlo totalmente
Le riserve secondo gli studiosi del picco di petrolio sono sovvrastimate, i diversi aumenti sono piuttosto frutto della quota di produzione che i paesi dell'OPEC si sono garantiti aumentando le presunte riserve per non perdere quote rispetto agli altri membri, come per esempio il Kuwait che ha iniziato al rialzo.. I grossi giacimenti conosciuti si stanno esaurendo e l'estrazione sempre più difficile e anti economica. Per questo fattore il prezzo aumenterà e a lungo termine molti adotteranno la mobilità elettrica e i riscaldamenti con termopompa. Gli americani con il loro Fracking possono estrarre solo con un prezzo alto del barile, altrimenti non converrebbe. Viva il rinnovabile!!! C'è ancora moltissimo da fare per la transizione energetica rinnovabile.
ottimo video, bravo Andrea. Mi piacerebbe facessi un video anche sulle riserve di gas naturale e uranio dei vari paesi e sopratutto sapere, tenuto conto il ritmo di consumo odierno, per quanti anni ancora potremmo usarli.
si pensa sempre al petrolio come origine di carburanti , ma il suo altro importante utilizzo è per produrre la plastica, di cui siamo pieni fino al collo.
il fatto che, la l'ammontare di barili dagli anni 90 ad 0ggi sia solamente cresciuto, prova che questo numero sia in costante crescita e che quindi, è inutile stimare un numero massimo di barili.
Ricordo che nel 1980 si diceva che il petrolio sarebbe finito nel 2000, abbiamo raddoppiato i consumi e 40 anni dopo le riserve sono ancora per 45 anni circa.non finisce mai ,ma quanta CO2 abbiamo immesso in atmosfera ,milioni di anni per immagazzinarla nel sottosuolo ,e un centinaio per immetterla in aria non buono.
Il petrolio è una miscela di elementi organici che si forma a determinate pressioni e temperature l'unico problema è che necessita di centinaia di milioni di anni per formarsi quindi se lo finissimo oggi probabilmente verrebbe riscoperto fra qualche annetto quando ormai tutti si saranno già dimenticati a cosa servisse. (è spiegato veramente a grandi grandi linee ma spero di aver reso l'idea hahaha)
Le stime di riserve totali dal 1980 ad oggi sono più che raddoppiate in 40 anni da 670 a 1650, é presumibile che le riserve crescano fino a raddoppiare ancora ma, può darsi invece che non vengano più cercate altre riserve perché l'elettrico soppianterà la benzina quindi forse non avremmo neppure più bisogno di finire quelle che già ci sono.
Purtroppo queste stime sono da sempre pilotate da agenzie internazionali che hanno interesse a dire che "forse" finirà tra qualche decennio... In realtà chi lavora nel settore sa benissimo che già ora sono noti giacimenti che possono coprire il fabbisogno dell'intero pianeta per alcuni secoli, ai consumi attuali. Non parliamo poi del gas naturale, le cui riserve già ufficialmente censite possono coprire l'intero fabbisogno energetico mondiale per molti millenni, ai consumi attuali. Questo non vuol dire che sia buona cosa continuare a estrarre e usare petrolio e gas naturale come combustibili. Voglio solo dire che se si smetterà di consumarli non sarà perché si sono esaurite le riserve, ma perché ci si sarà decisi a fare qualcos'altro.
Se si iniziasse a dipendere meno dal petrolio, si potrebbe tranquillamente far durare tali riserve di più, e questo farebbe bene a tutti: diversificando la produzione di energia non si rischia di dipendere solo da un'unica finte e quindi il prezzo per il consumatore finale diminuirà; se si dipendesse di meno dal petrolio e si investisse sulle rinnovabili e sul nucleare allora si inquinerebbe molto ma molto meno. Ovviamente non sono un esperto, quindi non so se il petrolio possa essere del tutto abbandonato, però limitandone l'uso in quei settori in cui può essere sostituito, allora ne andrebbero a guadagnare tutti. Noi come Italia non disponiamo di particolari riserve, quindi converrebbe anche a livello politico/economico diversificare la produzione di esergia.
Il primo che dice che ci salveremo con l'elettrico cambi canale 🤣🤣🤣 E anche oggi ho imparato una cosa nuova, pensavo ce ne fosse di piú a disposizione, nella sfiga dello scioglimento dei ghiacci, lo troveranno al Nord.
Per tutti quelli che dicono "Ehh ma negli anni 70 dicevano che il petrolio sarebbe finito nel 2010, sti esperti non ci azzeccano mai", io vi dico ma ci siete o ci fate? È ovvio che se si scoprono nuovi giacimenti le previsioni vengono riviste al rialzo. La crosta terrestre è immensa quindi è probabile che vi siano ancora molti giacimenti nascosti, però: 1) I giacimenti saranno sempre più profondi (e quindi sarà sempre più costoso il processo di estrazione, almeno a parità di tecnologia impiegata); 2) Il petrolio estratto sarà di qualità sempre minore; 3) L'estrazione comporterà un impatto ambientale sempre maggiore (Olio di scisto e fracking); 4) Certi giacimenti saranno comunque inutilizzabili perchè situati in zone geopoliticamente critiche, come l'antartide. Quindi la stima dell'autore del video non è campata in aria, molto probabilmente non sarà esattamente il 2063 ma è molto probabile che l'epoca del petrolio finirà con XXI secolo.
Nel 1960 anno nel quale nel mio quartiere c'erano forse 30 auto, la mia frofessoressa di geografia dopo averci trasmesso la sua costernazione per l uso scellerato del petrolio, "il petrolio è chimicamente straordinario. Usare il petrolio per produrre calore e come scaldarsi bruciando la biblioteca di Alessandria. " ci disse che si sarebbe esaurito dopo quarant'anni. Ne sono passati 63 con consumi inimmaginabili allora
Homer: "Perché sei triste, figlioccia?"
Lisa: "Papà, una petroliera è affondata proprio vicino alla costa!"
Homer: "Ah, ma non preoccuparti, figliola, ancora ce n'è di petrolio da pompare"
The Simpsons, anni 90
confidiamo nelle loro previsioni
@@heavyrain221 il problema che forse non è stato afferrato è proprio il petrolio nelle coste che fa danni non indifferenti a pesci ecosistema sottomarini,e uccelli che vanno a mangiare i pesciolini ,ci potrebbe essere petrolio anche per 10000 anni ma la petroliera che affonda è il problema più importante perché fa danno a tutto un sistema .
@@alessandratrinci1280 te devi essere l'anima della festa
@@alessandratrinci1280 Ti sei mai chiesto perché la petroliera affonda?
@@rolandopavin73 tutti si chiedono del perché affondi, ma mai nessuno si chiede come stia... 😔
le riserve variano in funzione del costo di estrazione, il costo di estrazione determina il costo al barile, il costo al barile determina l'incremento o la diminuzione dei consumi e la sua sostituzione o affiancamento ad altre risorse energetiche.
quindi al massimo si puo dire che il petrolio diventerà progressivamente piu costoso fino a essere non piu conveniente per gli usi (o gli sprechi) attuali.
i tempi? chi ci ha provato a calcolarli per qualsiasi cosa ha sempre fallito, non ho dubbi che la tua stima subirà la stessa sorte.
Ma infatti lo dice
ti sei dimenticato di aggiungere l'influenza delle politiche a sostegno delle rinnovabili, che con il costo di estrazione non c'entrano. Se i governi spingono a manetta quelle e tassano la catena di produzione della co2 tutti quei calcoli sono da rifare.
io punto una birra per il 2045, sempre che non ci autodistruuggiamo prima
L aumento esagerato ci sarà solo gli ultimi anni perché bloccherebbero l economia mondiale.
E probabilmente nemmeno quella volta perché il costo supera il beneficio, in una maniera o nell altra non starebbe più sul mercato.
Più facile che si passi completamente alle alternative prima che si esaurisca. E per alternative non intendo nuovi combustibili o metodi per creare energia, ma un cambiamento sociale sul trasporto e rinuncia a molte cose
Lo ha pure detto..........io mi domando cosa cazzo avete nella testa.
E lo ha pure ribadito ma se si e’ in malafede.........c’è poco da fare.
Ciao Andrea, devo dire la verità non avrei mai pensato che si consumano 100ml di barili al giorno. Un bel video complimenti vivissimi 😉👍
B"H ... buona sera Dott Moccia, è da quando andavo alle elementari che sento dire che il petrolio sarebbe finito entro 40/50 anni, ed è da allora che spero che davvero finisca, ... ma ho compiuto 49 anni, e purtroppo a quanto pare, da quel che Lei riferisce, non soltanto non è ancora finito, ma pare non voler finire per altri 40/50 anni. Beh, ne riparleremo, io BS"H, aspetterò di vederne la fine, finalmente. AJM
Esatto, me lo ricordo benissimo👍
Siamo in 2!
Nel frattempo io, almeno per ciò che concerne l'auto, ho smesso di consumarne:elettrica e pannelli fv, e la gioia di non intossicare le strade che percorro.
@@cabernet_frankguarda, sono luoghi comuni che purtroppo hanno attecchito cosi bene da essere ormai di dominio collettivo.
1 - valutare l'impatto di una materia prima significa farlo lungo tutta la filiera. E la filiera del petrolio e del fossile inquina più di quella del rinnovabile.
2- inquinare in loco, cerchiamo di fare uno sforzo intellettuale per capire ciò, è molto più deleterio che inquinare a monte a parità di quantità e tipologia di sostanza inquinante, perché , ad es. nel caso delle auto in città, la comunità umana è esposta direttamente ai fumi cancerogeni emessi dalle marmitte.
Una buona giornata.
Grazie. Argomenti sempre ben formulati e comprensibili a tutti. Complimenti.
Il "problema" è che finirà decisamente prima perché diventerà fuori mercato dato il prezzo molto più elevato per estrarre il petrolio da un giacimento in esaurimento. Il problema sarà la sostituzione dello stesso nell'industria chimica mondiale....
massì useremo la bioplastica...ah mi dite che concimi erbicidi e pesticidi si fanno con il petrolio...ah i trattori vanno a petrolio...ah...
@@stefanovergari9815 ma la tua dovrebbe essere ironia o cosa ?
@@stefanovergari9815 qual'è il senso del tuo commento ?
@@raffo199
Vuole dimostrare che de un'idiota .
@@stefanovergari9815 ma da quando i fitofarmaci si fanno con il petrolio? Non sai neanche quello che dici...
Sei bravissimo... sto diffondendo il tuo canale a tutti i miei amici... SEI UN GRANDE!
È davvero bello il fatto che il canale sia cresciuto così tanto, davvero bravi!
Ciao tutto è interessante nel tuo canale ,l’ho scoperto da poco mi sono inscritta e sto guardando tutti i video .certo questa del petrolio è grave ,mi domando cosa faranno i nostri nipoti ,cosa lasceremo a loro ,sia del problema del riscaldamento globale che ancora ne parliamo e basta perché non facciamo niente per cambiare ,che per altro .gli lasceremo una brutta eredita senza dubbio. Nel nostro piccolo cerchiamo di fare il meglio ma non tutti lo fanno presempio non mangiare carne rossa perché gli allevamenti intensivi portano tanto gas nell’aria ,facciamo la differenziata ,ma poi speriamo che nelle discariche non mettano tutto insieme ,insomma sulla terra è un gran casino ,grazie per portare i tuoi video così interessanti ed esaustivi .un saluto da Ferrara 👍👍👍👍👍
Detta in soldoni, il petrolio "finirà" quando diventerà troppo costoso da estrarre. E quando avverrà ciò, sarà già stato sostituito quasi totalmente. Ci sono zone del pianeta totalmente escluse dalla ricerca del petrolio, proprio perché costerebbe troppo cercarlo ed estrarlo.
O viceversa terminerà quando sarà estratta l'ultima goccia perché diventerà così prezioso e costoso che non ne vorranno perdere neanche una . Chi può dirlo . Ma quante previsioni sono state clamorosamente smentite. Una cosa è certa comunque vada spero di esserci quando succederà hahhahaaa
@@altamura1000 guarda che il petrolio è quasi infinito. Il problema che è costosissimo trovarlo e estrarlo
il che avverrà molto prima del 2065, piccolo dettaglio che è stato omesso...poco seriamente
@@vaalaas4922 pensa vado a dire ai fisici che studiano il cosmo che abbiamo trovato qualcosa di infinito sulla terra, nel momento che non sappiamo se è infinito neanche l'universo, non si smette mai di imparare...
@@stefanovergari9815 era per esagerare mamma mia non capite un cazzo
La questione è che comunque il petrolio ha una durata limitata, non certo infinita. Ci si deve ingegnare per trovare una strada alternativa (o più strade)
Grazie dei video sempre interessanti 👍
Il fatto è che la soluzione non è una sola ma sono tante, è una gamma di soluzioni: ad esempio (nel settore dell'autotrazione) i biocombustibili, l'elettrico a batteria, l'idrogeno fuel cell o a combustione interna, il petrolio sintetico e il syngas.
Bisogna diciamo approfondire i vari metodi di energia alternativa migliorando le tecnologie di produzione e distribuzione in modo da abbassare i costi
Ruggero De Ceglie col gnignignigni mi ha fatto morire 🤣🤣 si spera che nel più o meno immediato futuro si potenzi l'uso delle risorse rinnovabili
Splendido canale. Complimenti di tutto cuore ❤️
L'aumento dei consumi parrebbe dimostrare che "l'epoca" del petrolio è quella che stiamo vivendo e non ce la siamo affatto lasciata alle spalle...
Nel 1975, sui libri di scuola, leggevo che il petrolio sarebbe terminato entro l’anno 2000. Oggi abbiamo una riserva (stimata) di oltre 1600mld di barili. Quindi già estratti? 20 anni fa un ingegnere di una nota casa petrolifera mi parlava di un enorme giacimento (non utilizzato) sotto l’Adriatico del sud e stati dell’est. Questo giacimento, a detta degli studi che avevano fatto, aveva una grandezza enorme. Quindi come detto da te, la riserva attuale ci coprirebbe fino al 2065. Uso il condizionale come detto da te. Di conseguenza le riserve potrebbero essere decisamente differenti. Questa è una mia idea e non sono geologo.
Ti seguo con interesse.
Complimenti come sempre, Buona e logica analisi, sarebbe interessante un video sui danni e problemi che può dare l'estrazione del petrolio da punto di vista geologico del terreno, e le conseguenze, se già ce ne sono dimostrabili, dovute all'estrazione.....
non so se hai già fatto un video a riguardo, ma sarebbe interessante capire perchè il petrolio è concentrato maggiormente in certe zone del pianeta, e se ne esistono altri giacimenti non ancora sfruttati e perchè non vengono sfruttati (al di là delle motivazioni etico ambientali, sui quali comunque sarebbe interessantissimo un altro video, cioè l'impatto diretto dello svuotamento di questi giacimenti)
il petrolio nasce dalla decomposizione di vari organismi, per cui lo si trova per lo più nelle successioni che una volta erano bacini di accumulo, anche se in realtà gli idrocarburi si possono muovere fino a raggiungere una trappola geologica, ossa una porzione del sottosuolo in cui si ha della roccia impermeabile sovrastante il giacimento che impedisce al gas o al petrolio di spostarsi oltre.
@@pionieresvizzero2224 Uno scienziato russo ha ipotizzato una cosa molto diversa su come si forma il petrolio...
@@rolandopavin73 parli dell' origine abiotica?
Nel video, molto bello come sempre, c'è però un dato che manca, la convenienza ad estrarre. Mi spiego, se per estrarre il petrolio dalle sabbie petrolifere da zone artiche vado a consumare e ha spendere, energeticamente parlando, una fetta rilevante dell'energia estratta il gioco non vale la candela.
Col tempo la tecnologia avanza e trova modi più efficienti di estrarre petrolio
@@gxy7166 col tempo moriremo tutti, ma che catzo di discorsi, ma quali metodi, dimmelo, e nel frattempo abbiamo fritto il mondo sai che belle tecnologie inventiamo
@@stefanovergari9815 il mio era un messaggio rassegnato, mica in difesa del petrolio. Aggiungici un purtroppo all'inizio.
@@gxy7166 non si capiva il tono
Con il petrolio si fa con asfalto si fanno gomme da auto, solventi si fa anche detergente, medicine, poi si fa anche concime sia fa anche trattamenti sulle piante, materie plastiche di vario natura.
Vernici, cosmetici ed tanto ancora che non lo sai.
Su fa anche olio idraulico per lavorazione per tutti i mettalli.
Sono del settore e devo dire che sei stato molto chiaro e professionale 👏👍
Grazie, i tuoi video sono sempre molto interessanti e ben fatti!
Interessantissimo, concetti chiari e alla portata di tutti. Come diciamo dalle mie parti “ asciutto e sistemato”. Bravo Andrea
Quando ho visto lo "gni gni gni gni" sono morto🤣
Parlando con un dirigente Agip, nonchè docente universitario, il petrolio è quasi inesauribile in riferimento a quello che si utilizza ora, alle risorse e ai trend futuri...
inoltre, da ingegnere, aggiungo che le risorse sono i giacimenti conosciuti ma non sfruttabili tecnologicamente mentre le riserve sono i giacimenti sfruttabili ed economicamente vantaggiosi... Con l'avanzamento tecnologico e le nuove scoperte le riserve aumenteranno così come le risorse, e questo porta il petrolio ad essere quasi inesauribile nel futuro prossimo vista (100 e più anni) anche la sensibilizzazione ambientale.
PS. Ciò che è assodato è che il petrolio finirà non quando saranno esauriti i giacimenti-riserve ma quando non sarà più economicamente vantaggioso estrarlo-venderlo.
Salve dal Brasile! Il video mi ha piaciuto, ma sapresti che ho sentito una frase anche divertente sul di questo. " L'età della pietra non è finita per la mancanza delle pietre! E né anche il petrolio finirà per la mancanza dello petrolio stesso! Alla fine verrà sostituito per delle nuove fonti energetiche". Divertente frase secondo me! Saluto a tutti.
In questo caso vale La legge della domanda e dell'offerta
Cosa ne pensi del picco di Hubbert? Oltre alla disponibilità c'è anche la difficoltà di estrazione crescente.
Complimenti per il canale
Bravissimo ti spieghi benissimo ti fai capire con semplicità
Mamma mia quanto eri giovine, scherzo naturalmente. Con questo video ho scoperto il vecchio logo. Grande salto di qualità anche nella realizzazione video
Mi auguro che non fra 40 anni, ma mooolto prima smetteremo di bruciare incondizionatamente idrocarburi. Il progresso vero nella mobilità deve ancora venire, così come quello del riscaldamento. Fastidiosa questa forma di preistoria tecnologica che sopravvive ancora. Veicoli che, nonostante lusso, comodità e prestazioni, buttano ancora al vento i 3/4 dell'energia possibile, sono veramente indegni di chiamarsi moderni.
bene, bel video! manca la conclusione: cosa faremo nel 2065? avremo a disposizione una fonte alternativa? il 2065 .... è domani!!!!! prevedo PROBLEMI...GROSSI!!
Anche tu passi le ore su FMA per trovare gli unici 5-6 brani utilizzabili su migliaia di schifezze disponibili...respect
Spiegazione semplice e molto gradevole!!!!
Bravo mi piace se un buon narratore ! Discorso molto interessante ! Continua così !
ciao, complimenti per il canale, mi mancava un pò di geologia fresca di stagione ;-)
Salve. Complimenti per il canale .
Non mi dilungo.
Io personalmente ho lavorato per una decina di hanno con la Saipem . Su una delle ship, abbiamo fatto parecchi pozzi ora in produzione e parecchi pozzi esplorativi. E posso assicurarti che molti pozzi sia di gas che di petrolio li abbiamo cementati e tappati perché troppo grandi e troppo produttivi.
Avrebbero fatto crollare il prezzo di mercato.
"Anche nel Mediterraneo"
puoi dirci di più?
@@Qwerty10254 No, non ve lo meritate perché siete degli addormentati persi nel bosco neanche foste il bambolotto di Briatore nel programma tv the apprendice!
@@rolandopavin73 capisco. Sei sempre così simpatico o ti impegni per esserlo?
Grazie. Ottimo vudeo. Sarebbe interessante anche un video che consideri un orevisto aumento di consumi su base mondiale di 17,6 milioni di barili al giorno (fonte OPEC-world oil outlook 2021-2045)
Penso che il consumo in seguito calerà,sia per la crescita delle energie alternative che dovrà aumentare con la futura carenza di petrolio,che perchè quando inizierà veramente a scarseggiare il prezzo aumenterà e non tutti se lo potranno permettere.
Ciao il tuo canale è molto interessante.
Avrei una domanda. Invece quando si dice che estrarre un barile ha un costo superiore a quello del barile stesso in termini economici cosa si intende?
Significa che il barile vuoto in pratica costa di più che il greggio che ce dentro.
@@unemiri6888 Quindi si vende la lamiera...
E' una bella referenza.
Vediamo cosa sarebbe successo se questo video fosse stato girato nel 1980.
- Riserve stimate 670 miliardi di barili.
- Consumo giornaliero 54,3 milioni di barili (annuale 19,8 miliardi di barili)
- Stima per l'esaurimento delle riserve: 34 anni.
Il petrolio si sarebbe quindi esaurito nel 2014.
Oggi invece siamo qui a stimare un ipotetico esaurimento delle riserve nel 2065.
51 anni di differenza... ops, di referenza.
Hai ragione, di variabili ne esistono e se ci pensi molto probabilmente il petrolio cesserà di esistere in torno al 2150. Forse si potrà estendere la durevolezza fino al 2160 o 80 ma saremo già ad un punto di non ritorno.
2043: l'energia solare e quella atomica sostituirà l'80% del fabisogno cittadino.
2056: l'energia eolica farà passi da gigante in concumitanza di quella geotermica.
2098: l'energia basata sull'H2O sostituirà quasi il 70% di quella a combustibile fossile per i veicoli di spostamento.
2112: il petrolio sarà disponibile solo su 50 milioni di barili. Entrerà una nuova energia a fissione.
2134: ci saranno più radiazioni e gli scienziati sfrutteranno questa incombenza per produrre altra energia elettrica, il risultato porterà molte città nel mondo a cambiare abitudini e stili di vita.
2150: l'astronave ISS 777 ENTERPRISE atterrerà sulla terra e ci porteranno la famosa tecnologia a fissione solare, saremo in grado di viaggiare e spostarci tra le galassie utilizzando reattori a curvatura ma purtroppo ci sarà un prezzo da pagare... dovremo diventare un pianeta minerario geologicamente terraformato per la produzione di Dilitio... materiale senza prezzo ma con un valore stimato intorno ai 50 miliardi di euro per grammo...
Morale della favola? Se non ci diamo una mossa ORA... mi sa che tutti noi vedremo crescere i fiori dal lato delle radici...
Come detto anche da altri tra i commenti il petrolio non è tutto uguale. E' lecito pensare che il petrolo piu' economico da estrarre lo abbiamo già estratto e quello che rimane lo sia sempre meno (vedi costruzione di piattaforme offshore) per cui, già a metà di quei 1600 miliardi di barili potrebbe avere un costo tale da far collassare molti pezzi di economie ( e stili di vita ) che possono esistere solo col petrolio sotto un certo prezzo.
E spiegato al dettaglio. Complimenti
Il canale mi piace molto a me e alle persone con cui ho condiviso. Vorrei sapere QUALI POTREBBERO ESSERE LE RIPERCUSSIONI STIMATE SULL' AMBIENTE per quella data se nulla cambierà. Grazie!
ok. La tua stima e' quella che di solito mettono nei giornali, per rassicurare la gente che il petrolio non finira' presto.
In un certo senso e' vero.
Ma anche no.
Perche'? Perche' e' estremamente piu' complicato di cosí.
La quantita' di petrolio che si potra' ragionevolmente estrarre e' un complesso interlacciarsi di piu' fattori, che si possono riassumere in fattori economici, tecnici, geopolitici e geologici.
In primo luogo, il petrolio non si estrae da solo, questo e' ovvio: per estrarlo serve una gigantesca infrastuttura che è intensiva di capitali, mezzi tecnologici, e muove un enorme corpo di pratiche finanziarie e interessi politici. Inoltre, il petrolio ha una fisica estrattiva, che puo' essere alterata solo entro certi limiti.
Cercando di semplificare per macro aree:
1) tecnologia: e' risaputo che oramai ci sono solo due settori che promettono espanzione della produzione, e sarebbe la prospezione oceanica, e il fracking. Entrambi richiedono investimenti massici di capitale, tempi dell'ordine di una decina di anni dalla fase progettuale a quella di piena produzione.
2) economia: Le compagnie petrolifere devono cercare di far tornare i conti con prezzi di vendita futuri proiettiati avanti di un decennio, a fronte di investimenti immediati elevati. Per prosperare, l'industria deve avere un ambiente economico e politico che sia ragionevolmente STABILE. Nessuna ditta che cerca di stare in pari con prezzi del barile proiettati di 30 dollari, uscira' viva se il barile finisce per prezzare 20 in fase produttiva. .
3) geopolitica: I costi associati alle regolazioni, tassazioni, e girazioni politiche delle nazioni dove si deve estrarre sono inoltre ugualmente importanti, visto che stiamo recentemente andando a trivellare in posti che non brillano per stabilita' politica, a parte il fracking USA. Una firma del settore, deve pagare ingenti extracosti se la regione e' a rischio di rovesci o di taglieggiamenti, come si vede ad esempio nella regione libica (e in altri posti).
4) geologia: si tende a pensare ad un giacimento come se fosse una lattina di birra, da aprire, e versarne il contenuto fuori a regime costante, finche' non si esaurisce di botto. NON E' COSI'. La produzione di un giacimento segue invece una caratteristica curva di esaurimento, a forma di campana. Sarebbe a dire che non appena apri un giacimento, la produzione sale rapidamente, per poi livellare, ed infine esaurirsi lentamente man mano che la pressione interna al giacimento cala. Per questo motivo, per sfruttare la seconda meta' del giacimento, devi faticare molto di piu' che per la prima parte: devi trivellare pozzi di iniezione per compensare il calo della pressione (di solito si usa acqua), e devi farlo con cautela per non intrappolare il petrolio dentro sacche d'acqua, altrimenti lo perdi per sempre. Questa fase so chiama sviluppo secondario, e rende l'estrazione piu' costosa. Esiste poi anche uno sviluppo terziario, che e' l'equivalente del raschiare il fondo del barile, e che costa ancora di piu' del secondario, e dura molto meno delle altre due.
Questa modellazione "a campana" si chiama curva di Hubbert, il primo che ha studiato questo processo, e, sebbene con le moderne tecnologie siamo riusciti a deformarne leggermente la forma, resta sostanzialmente valida quando si prendano in esame interi distretti petroliferi.
Questo vuol dire che man mano che la popolazione di giacimenti invecchia, un numero sempre maggiore di essi transiziona nella fase di sfruttamento secondario, e poi terziario, prima di essere abbandonati. SI puo' compensare questo invecchiamento della base dei giacimenti trovandone di nuovi, ovviamente. Ma il problema e' che da circa trenta-quaranta anni si trovano consistentemente meno giacimenti in volume di quanto volume perdiamo di produzione, per via del declino estrattivo dei giacimenti vacchi, che per sua natura e' un fenomeno progressivamente crescente e inarrestabile, visto che ogni anno consumiamo petrolio e non possiamo fermarci.
Tutto questo accade perche' abbiamo sfruttato prima i giacimenti piu' facili ed economici e quindi lucrativi, ma poi col tempo e col crescere dei consumi abiamo dovuto cominciare ad andare dove era piu' difficile e costoso, come trivellando in mare, nei luoghi estremi e pericolosi, sia dal punto di vista politico che ambientale: tutto questo si riverbera nei costi. I vari shock petroliferi avuti nel passato sono stati innescati a turno dai vari elementi sopra definiti: geopolitici, economici... Ovviamente il piu' pericoloso di tutti e' quello geologico, perche' e' dettato dalla geofisica, e non sente ragioni: se la produzione cala perche' non ce n'e' piu' abbastanza di nuova da mettere online, non si puo' fare nulla.
Cosa accade quindi se si va avanti, bene o male? Che prima o poi si innesca quello che viene definito "picco del petrolio".
Il picco del petrolio e' un punto in cui, per quanti sforzi facciamo, non riusciamo piu' ad incrementare la produzione totale. I cavalli petroliferi sono spompi, e per quanti doping gli diamo (tecnologico, finanziario, legislativo) non riescono piu' da accelerare, anzi rallentano.
La nostra stuttura economica mondiale pero' e' basata sulla crescita perpetua: non funziona granche bene se l'economia recede, ed in effetti le fasi recessive o deflattive sono viste come grandi sciagure e accompagnate da perdita di qualita' della vita e di benessere.
Ma dato che le nostre economie sono basate sul petrolio per circa l'85%, dovremo inevitabilmente seguire la curva di esaurimento, prima o poi.
E questo "prima o poi" non e' distante 45 anni, ma e' molto piu' vicino, e forse lo abbiamo gia' passato, perche' il picco non si vede in anticipo, ma lo distinguiamo nitidamente solo nello specchietto retrovisore, dopo qualche anno.
Non fatevi ingannare dal numero assoluto di barili che viene estratto annualmente, aggiungo.
Quello che dovete guardare, e' se il petrolio estratto viene comperato normalmente con capitali genuini, o a debito, e a che prezzo.
Ora il COVID ha incasinato tutte le letture e tagliato enormemente i consumi, creando il panico nei produttori, con prezzi cosi' bassi da rasentare per parecchi di essi la bancarotta.
Questo vuol dire che in futuro parecchio petrolio andra' offline. CHe le infrastutture, senza manutenzione, marciranno o si corroderanno (il petrolio e' corrosivo), e senza capitali per risistemare, questo andare offline potrebbe essere DEFINITIVO. Meno petrolio per tutti.
Forse il peak oil alla fine e' gia' tra noi... Dopotutto, non e' che le cose in economia stessero andando tanto bene, anche prima del COVID.
Quindi, il petrolio finira', ma anche no, non finira'.
Perche' ne lasceremo un bel po' nel suolo, inestratto, perche' troppo costoso, qualunque sial il prezzo, per le nostre tasche bucate.
Se volete maggiori e piu' complete informazioni, vi suggerisco di guardare il sito di aspo italia
www.aspoitalia.it/index.php
Ma!!! Non e che hai bisogno della mamma?
@@pietrodurso211 Stai rispondendo a tuo figlio e ti e' scappato di scrivere qui?
@@pierluigidipietro8097 no, non ho figli
@@pietrodurso211 meglio per te...
Hai scritto un tratado
Grazie della spiegazione, molto interessante così come la prima parte, io avrei una domanda però :
È possibile sapere la percentuale di barili giornalieri o annui consumati per il carburante e quello per le altre applicazioni? Perché erroneamente alcuni pensano che non utilizzando più il petrolio per il carburante il probelma si risolva quando invece restano tutte le altre applicazioni da cui dipendiamo.
@@geopop grazie mille per aver preso in considerazione la richiesta 🙏 è stato interessante anche capire attraverso altri tuoi video, quanto sarà fondamentale in futuro avere dei giacimenti di terre rare per quanto riguarda il loro sfruttamento in ambito tecnologico e per le batterie.
Bellissimo video! Come hai spiegato il concetto di referenza... da 30 e lode stile Fantozzi a cena coi megadirettori!
Un ingegnere della Renault ha stimato che il pick oil (che non è la fine del petrolio ma la fine della scoperta di giacimenti) sarà raggiunto intorno al 2026 (fonte: manuale pratico della transizione di Rob Hopkins). Siamo dipendenti dal petrolio, ogni oggetto che usiamo quotidianamente è prodotto con derivati del petrolio. Credo sia doveroso fare dei passi indietro e rivedere le nostre scelte etiche, per fare dei passi avanti verso un futuro sostenibile.
Con il lock down abbiamo consumato meno, con gli incentivi per sostituire il parco auto vetusto si dovrebbe risparmiare carburante. Inoltre spero si sviluppino i mercati delle auto elettriche e il risparmio energetico delle abitazioni.
Più che auto elettriche bisognerebbe usare di più i mezzi pubblici, come anche il treno per certe tratte.
Non è x dire... ma ricordo un articolo su il GIORNO del 1988. che parlava di fine dell'ORO e del petrolio entro il 2010 - 2020.
E ti faccio i complimenti x come tratti e spieghi molti temi.
Una piccola critica ... è sul tempo dei video, a mio parere dovrebbero essere un pò più lunghi.
Per allungare i video servono più cazzate da raccontare, ma poi aumenta la già poca credibilità...
Caro Andrea nel 1980 la popolazione mondiale era circa 4 miliardi e mezzo. Oggi è quasi raddoppiata. È poi evidente che questa stessa popolazione ha dei bisogni crescenti rispetto a quella de 1980 e quindi sempre più ci avviamo verso una società dei consumi che, se non cambia passo, sarà insostenibile sotto molti punti di vista. Un problema molto importante ma di cui si parla poco è il problema demografico. Sarebbe interessante se lo affrontassi in un tuo prossimo video.
Avrò 86 anni quindi un po vecchio per guidare una macchina/moto.Tuttalpiù una sedia a rotelle elettrica sempre se ci arrivo,ma comunque fino ad allora termico tutta la vita!
Mi son sempre chiesto come mai, nonostante le incessanti e costose ricerche nel settore, non si fosse riusciti a ricreare un carburante completamente sintetico, o se più semplicemente muove ancora troppi soldi il petrolio fossile.
1) Esiste già e ci sono 9 raffinerie funzionanti, infatti nel prossimo anno il carburante sintetico arriverà in F1.
2) Si, gli interessi del petrolio sono alti!
Video Stupendo, complimenti!!👏👏👏
Interessante, grazie. C'è una cosa che mi sembra deprimente, cioè il fatto che pensiamo che renderci indipendenti dal petrolio sia una questione legata alla sua disponibilità e non al fatto che non è sostenibile dall'equilibrio naturale che consente la nostra vita. Il risultato è che il fatto che noi si sopravviva o ci si estingua non dipende dalla nostra intelligenza, ma banalmente dalla disponibilità di un elemento dannoso per noi. Questo mi sembra un grande insulto alla nostra intelligenza.
Il commento più arguto.
Anche io ogni tanto penso da un lato alle vette dell'ingegno umano(astronomia, informatica ecc.) poi dall'altro vedo che nè politicamente nè come individui siamo ancora in grado di superare l'era del petrolio come bene di massa, era che se si protrae potrebbe causare catastrofi per la nostra specie.
@@davidebortolani3102 È che per qualche ragione che non comprendo, siamo intelligenti a livello individuale, ma stupidi a livello collettivo.
Forse la colpa è di questo modello darwiniano di economia, questo tutti contro tutti ci sta impedendo di riconoscere i problemi collettivi, dato che conta solo l'interesse individuale.
Infatti ma davvero vogliamo bruciarlo tutto ?
Prima di tutto potrebbe essere un grande problema ambientale poi stiamo bruciando ( come uomini primitivi) nelle nostre auto una risorsa che può essere sfruttata per altri utilizzi
Sicuramente la stima è per eccesso comunque hai reso l'idea 👍👍
Ciao,complimenti per i video,molto interessanti,.
Vorrei anche aggiungere che le Formula Uno,consumano relativamente poco.. se usassimo le tecnologie che hanno sviluppato un F1,potremmo facilmente produrre auto utilitarie con 100cv e con cosumi ben oltre i 30km/l di media. Poi ci sono anche altri motori inventati piu di 40 anni fa e che possono andare sia a gasolio che a benzina. A seconda di che combustibile usi,sviluppano dai 170 ai 300cv e la Corvette sulla quale lo hanno montato ha percorso piu di 50km con un litro,ma questo non interessa a nessuno....
E questo cosa significa ?
Che c'è ancora una valanga di petrolio da consumare
Su "L'agonia della terra" (1974) di Mario Pavan (Università di Pavia, insegnante del corso "Conservazione della natura"). p 253 Se l'indice di consumo rimanesse costante le riserve note di petrolio si esaurirebbero in 31 anni, ma con un aumento di consumo esponenziale, quale in realtà avviene in relazione all'incremento dell'umanità e delle attività tecnologiche, la durata sarebbe di 20 anni; così per il gas naturale in 38 e 22 anni...
Prevedeva la fine delle scorte di petrolio nel 1994. Questo testo universitario era pubblicato sotto l'egida del Consiglio d'Europa.
Se finisse (o quasi) distruggerebbe le abitudini nelle nostre vite, il mercato azionario, industrie & co. Però salverebbe l'eco sistema
O meglio...tutti andrebbero di auto elettriche e le batterie sarebbero il nuovo problema ma ciò potrebbe salvarci comunque
Ed finiranno anche quelle batterie, in larga scala planetaria, poi perde efficace le batterie anche se vine rigenerate seconda volta.
Anche la carta dopo diverse volte riciclano perde la sostanza si cellulosa, ho sentito dire per 7 volte del riciclo della carta perde cellulosa.
Idem per riguarda anche batterie, a litio
Di solido.
La parola “referenza” :-)
Credo durerà molto di più per motivi economici.
Mi spiego meglio: man mano che diminuiranno le riserve aumenterà il prezzo al barile. conseguentemente si ridurrà l'utilizzo per gli scopi meno remunerativi trovando alternative.
la bicicletta ...👍👍
auto a gas oppure quelle elettriche
@@danielepantani7861 gpl si ma elettriche è un lusso x pochi , parlano parlano ma nn si vedono progressi colonnine di ricarica sono mosche bianche e nuove soluzioni piu ecosostenibili per le batterie ancora nulla..
@@horge75
Finché c'è il petrolio per le gomme per bici
@@maurizioserraoo7459 è vero ...😂😂
Anche se a distanza di 2 anni, vorrei sapere se le "riserve petrolifere stimate" sono il quantitativo ESTRAIBILE o il CONTENUTO del giacimento?
Perché un giacimento, piccolo o grande che sia, ha una sfruttabilità media del 50%. Conseguentemente dai 45 anni calcolati nel video si scende drammaticamente a poco più di 20!
Hai detto quanto si consuma al giorno e non quanto si estrae al giorno il punto è questo non si estrae più a sufficienza e c'è bisogno di rallentare i consumi: apparte una guerra non saprei come fare forse una pandemia?
2022: eccoti accontentato, prima il covid, mo l'ucraina.
E per quanto riguarda il gas naturale ? Come pensi impattera' la ricerca in luoghi oggi non esplorati (artico) ?
sarebbe bello fare una ipotesi (secondo me più attendibile) considerando non i valori costanti nel tempo uguali a come sono oggi ma prendendo in considerazione le proiezioni.
SE il consumo di petrolio continua ad aumentare come ha fatto negli ultimi 50 anni, e se la scoperta di nuovi giacimenti continua ad aumentare la disponibilità come è aumentata sempre negli stessi 50 anni
I giacimenti di petrolio ad oggi in lista sono quelli "Convenienti" ad oggi. Artico, escluso, superficie del 60% territorio "terre emerse" escluso, fondali oceanici esclusi per l'80% (viene considerata solo l'area nelle ZEE).. E' lunga la lista..
Bravissimo🔝🇮🇹👍🏻
Le stime aumentano sempre come hai fatto vedere, quindi durerà molto, molto di più di 45 anni
Capisco il concetto su cui basi questo canale. Per togliersi delle curiosità è perfetto. Ma nessuna cosa è semplice, ed è pericoloso semplificare le cose. Questo è quello che penso io.
I tuoi video sono molto interessanti 🔝
Le riserve non sono attendibili.
Io personalmente ho lavorato in piattaforma petrolifera per anni e ti posso dire che molti giacimenti immensi che abbiamo trovato anche nel Mediterraneo sono stati chiusi e cementati per non fare crollare il mercato e distruggere politiche di import-export tra stati.
bisogna correre aumentando ancora di più gli incentivi per sostituire macchine e camion/furgoni che lavorano con un raggio operativo ridotto ....rimane il problema dei camion delle navi e degli aerei ma che sostituiranno presto quando i costi saliranno alle stelle....bisogna preservare il petrolio per l'industria fino a che non verranno trovati e installati impianti che ne potranno fare a meno...sai quanti miliardi rimarrebbero a casa nostra anziché volare a finanziare sceicchi e paesi dal dubbio valore democratico e moderno.
Beh è molto logica la cosa ... L unico problema è che ovviamente non sapendo se troveremo altri giacimenti non si può dire.. però con i giacimenti attuali, si, durerebbero all'incirca 45anni.
X quella data non c'è ne fregherà manco più.. Xche saremo talmente avanti con i tempi, che non ne avremo bisogno più come ora.
Dipende anche da quanto e' il costo di estrazione, se bisogna immettere più energia per estrarlo di quello che e'il valore del petrolio al momento dell estrazione viene da se che quel giacimento non vale pena sfruttarlo
Le riserve variano anche in base al costo del petrolio...più aumenta il prezzo, più diventano economicamente vantaggiosi giacimenti che prima non lo erano, andandosi a sommare alla riserve. Stessa cosa se il prezzo diminuisce. Più aumenta il prezzo inoltre, più si investe in nuove tecnologie e tecniche che possono permetter eil recupero di petrolio che prima non era possibile
non si parla mai di elettrodotti in alta tensione DC (anche MV=mega volt) per il trasporto efficente di grosse quantità di energia. Le centrali si fanno vicino al giacimento di metano e poi si costruisce l'elettrodotto; invece di fare i metanodotti. Costerebbe meno visto le basse perdite. Idem per grosse centrali solari in nord Africa (zona desertica) con trasporto energia verso l'europa.
Vorrei che i politici si accorgesse della situazione da i comuni al ministero dovrebbero favorire l'installazione di energie alternative anche al privato.
Purtroppo spessomettono 'bastoni fra le ruote ai privati che vorrebbero fare la loro piccola parte.
Consiglio a chi può leggere in inglese (purtroppo non è tradotto!) Il libro The party is over. La situazione è molto peggio di quanto detto nel video.
Il problema non è quando terminerà il petrolio, è cosa si sta facendo per cercare di sostituirlo...
Complimenti.
Mi è piaciuto il modo di organizzare il titolo! Il vero titolo nella copertina e la risposta nel titolo del video. Assolutamente geniale! Ora guardo il video
Referenze... in un libro di 20 anni fa... il petrolio doveva finire nel 2018.... per fortuna non è accaduto, per il 2065 abbiamo tempo per organizzarci, ci organizzeremo?? Ma certo!
Grazie dei tuoi video, ti ho scoperto da pochi giorni e sono davvero ben fatti e interessanti.
ANDREA MOCCIA SE ERI IL MIO UNICO PROFESSORE A SCUOLA SICURAMENTE ERO LAUREATO IN TUTTE LE MATERIE CHE ESISTONO...SEI UN GRANDE...
ma non in italiano
Le fonti alternative non dovrebbero rallentare i consumi di greggio ? Es macchina elettrica ... grazie buona serata
A mio parere è destinata ad allontanarsi questa data per 2 fattori il primo il consumo del petrolio dovrebbe essere il leggera discesa e il petrolio può solo aumentare grazie alla scoperta di nuovi giacimenti magari riusciremo a non vederla mai la fine del petrolio se riusciamo a sostituirlo totalmente
Le riserve secondo gli studiosi del picco di petrolio sono sovvrastimate, i diversi aumenti sono piuttosto frutto della quota di produzione che i paesi dell'OPEC si sono garantiti aumentando le presunte riserve per non perdere quote rispetto agli altri membri, come per esempio il Kuwait che ha iniziato al rialzo..
I grossi giacimenti conosciuti si stanno esaurendo e l'estrazione sempre più difficile e anti economica.
Per questo fattore il prezzo aumenterà e a lungo termine molti adotteranno la mobilità elettrica e i riscaldamenti con termopompa. Gli americani con il loro Fracking possono estrarre solo con un prezzo alto del barile, altrimenti non converrebbe.
Viva il rinnovabile!!!
C'è ancora moltissimo da fare per la transizione energetica rinnovabile.
ottimo video, bravo Andrea. Mi piacerebbe facessi un video anche sulle riserve di gas naturale e uranio dei vari paesi e sopratutto sapere, tenuto conto il ritmo di consumo odierno, per quanti anni ancora potremmo usarli.
Ok
Nel frattempo oggi siamo a poco più di 42 anni.
Direi che passare a solare, eolico ed auto elettriche, è semplice prudenza.
Ciao Andrea . Quanta anidride carbonica ci sarà nell atmosfera passati i 45 anni ? Potresti fare una stima e rilevarne le conseguenze conseguenze ?
Se si continua così abbastanza da ucciderci
All'aumentare della CO2 aumentano gli esseri viventi di cui ne hanno bisogno...
si pensa sempre al petrolio come origine di carburanti , ma il suo altro importante utilizzo è per produrre la plastica, di cui siamo pieni fino al collo.
Non ne sapevo nulla .. però ora una cosa credo di saperla.. siamo abbastanza nella 💩 .. cmq bellissimo video, complimenti
Sei un grande
il fatto che, la l'ammontare di barili dagli anni 90 ad 0ggi sia solamente cresciuto, prova che questo numero sia in costante crescita e che quindi, è inutile stimare un numero massimo di barili.
evidentemente vengono costantemente trovati giacimenti...
@@proplayer7301 i giacimenti non sono infiniti,credo sia abbastanza logica come cosa no? Il petrolio finirà, è ovvio,ma non si sa quando
Ricordo che nel 1980 si diceva che il petrolio sarebbe finito nel 2000, abbiamo raddoppiato i consumi e 40 anni dopo le riserve sono ancora per 45 anni circa.non finisce mai ,ma quanta CO2 abbiamo immesso in atmosfera ,milioni di anni per immagazzinarla nel sottosuolo ,e un centinaio per immetterla in aria non buono.
Bel video, ho visto anche il primo. Domanda, ma come si forma il petrolio e cosa e' esattamente? C'e' un video che io non ho visto?
Il petrolio è una miscela di elementi organici che si forma a determinate pressioni e temperature l'unico problema è che necessita di centinaia di milioni di anni per formarsi quindi se lo finissimo oggi probabilmente verrebbe riscoperto fra qualche annetto quando ormai tutti si saranno già dimenticati a cosa servisse.
(è spiegato veramente a grandi grandi linee ma spero di aver reso l'idea hahaha)
Le stime di riserve totali dal 1980 ad oggi sono più che raddoppiate in 40 anni da 670 a 1650, é presumibile che le riserve crescano fino a raddoppiare ancora ma, può darsi invece che non vengano più cercate altre riserve perché l'elettrico soppianterà la benzina quindi forse non avremmo neppure più bisogno di finire quelle che già ci sono.
L'elettrico è arrivato al suo massimo.
@@rolandopavin73 in che senso?
Sei troppo bravo ❤️
Purtroppo queste stime sono da sempre pilotate da agenzie internazionali che hanno interesse a dire che "forse" finirà tra qualche decennio...
In realtà chi lavora nel settore sa benissimo che già ora sono noti giacimenti che possono coprire il fabbisogno dell'intero pianeta per alcuni secoli, ai consumi attuali.
Non parliamo poi del gas naturale, le cui riserve già ufficialmente censite possono coprire l'intero fabbisogno energetico mondiale per molti millenni, ai consumi attuali.
Questo non vuol dire che sia buona cosa continuare a estrarre e usare petrolio e gas naturale come combustibili. Voglio solo dire che se si smetterà di consumarli non sarà perché si sono esaurite le riserve, ma perché ci si sarà decisi a fare qualcos'altro.
Se si iniziasse a dipendere meno dal petrolio, si potrebbe tranquillamente far durare tali riserve di più, e questo farebbe bene a tutti: diversificando la produzione di energia non si rischia di dipendere solo da un'unica finte e quindi il prezzo per il consumatore finale diminuirà; se si dipendesse di meno dal petrolio e si investisse sulle rinnovabili e sul nucleare allora si inquinerebbe molto ma molto meno. Ovviamente non sono un esperto, quindi non so se il petrolio possa essere del tutto abbandonato, però limitandone l'uso in quei settori in cui può essere sostituito, allora ne andrebbero a guadagnare tutti.
Noi come Italia non disponiamo di particolari riserve, quindi converrebbe anche a livello politico/economico diversificare la produzione di esergia.
Il primo che dice che ci salveremo con l'elettrico cambi canale 🤣🤣🤣
E anche oggi ho imparato una cosa nuova, pensavo ce ne fosse di piú a disposizione, nella sfiga dello scioglimento dei ghiacci, lo troveranno al Nord.
Giusto cambi canale e 🤣🤣🤣
Per tutti quelli che dicono "Ehh ma negli anni 70 dicevano che il petrolio sarebbe finito nel 2010, sti esperti non ci azzeccano mai", io vi dico ma ci siete o ci fate? È ovvio che se si scoprono nuovi giacimenti le previsioni vengono riviste al rialzo. La crosta terrestre è immensa quindi è probabile che vi siano ancora molti giacimenti nascosti, però:
1) I giacimenti saranno sempre più profondi (e quindi sarà sempre più costoso il processo di estrazione, almeno a parità di tecnologia impiegata);
2) Il petrolio estratto sarà di qualità sempre minore;
3) L'estrazione comporterà un impatto ambientale sempre maggiore (Olio di scisto e fracking);
4) Certi giacimenti saranno comunque inutilizzabili perchè situati in zone geopoliticamente critiche, come l'antartide.
Quindi la stima dell'autore del video non è campata in aria, molto probabilmente non sarà esattamente il 2063 ma è molto probabile che l'epoca del petrolio finirà con XXI secolo.
Nel 1960 anno nel quale nel mio quartiere c'erano forse 30 auto, la mia frofessoressa di geografia dopo averci trasmesso la sua costernazione per l uso scellerato del petrolio, "il petrolio è chimicamente straordinario. Usare il petrolio per produrre calore e come scaldarsi bruciando la biblioteca di Alessandria. " ci disse che si sarebbe esaurito dopo quarant'anni. Ne sono passati 63 con consumi inimmaginabili allora
Molto interessante, grazie!