Il lavoratore NON è la priorità dell'azienda. La verità che nessuno dice.
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- เผยแพร่เมื่อ 17 ก.ย. 2024
- [È TEMPO DI AFFRONTARE LA REALTÀ]
Senza strumenti organizzativi ed economici adeguati, nella gestione della sicurezza e della propria impresa datori di lavoro adotteranno la seguente scala delle priorità:
**1) AZIENDA, 2) CLIENTI, 3) LAVORATORI.**
(Che io e te siamo d’accordo o meno).
E allora, c’è qualcosa che possiamo fare?
Come dovremmo agire in un contesto simile per favorire la sicurezza nella microimpresa?
A cura di Ezio Granchelli
#SicurezzaSulLavoro #Infortuni #Provocazioni #Impresa
Grande Ezio!
Ciao Marco!
Una spietata ma pragmatica visione della realtà
Sì. E non ci sembra neanche una tragedia. È la realtà. Ed avere una corretta lettura della realtà, senza nascondersi ipocritamente in inutili posizioni ideologiche, aiuta a risolverne i problemi. Per questo per noi è importante che ogni nostro consulente sia consapevole di tutto ciò, in modo da aiutare in modo più pragmatico e concreto i piccoli imprenditori nel complesso processo di adeguamento.
Il rischio e la competitività peró dipendono dal mercato, non solo dal "saper fare" e se non sei in grado di competere quasi inevitabilmenete la sicurezza del lavoratore passerá in secondo piano.
@@adessononhotempo certamente. Non sempre le aziende hanno un prodotto o un processo competitivo. Il discorso è certamente ampio e complesso. In ogni caso, se non hanno sufficienti risorse, la sicurezza passerà in secondo piano
Per fare il datore di lavoro prima allora dovrebbe passare dei test psicologici approfonditi. La sicurezza per i suoi lavoratori dipende spesso dalla sua psicolgia quindi o si fa cosi oppure giù con i controlli ma non sulle carte ma nella.pratica
Il datore di lavoro dovrebbe essere formato e seguito adeguatamente. È un compito difficile e multidisciplinare, al quale spesso non è preparato. I dati, ad oggi, dimostrano che l’inasprimento di controlli e sanzioni non ha incrementato la sicurezza. Neanche in ambito stradale, non solo sul lavoro