FOGLIE AL VENTO, di AKI KAURISMAKI - (PERCHÉ I MORTI NON MUOIONO). RECENSIONE DI GIOVANNI COVINI
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- เผยแพร่เมื่อ 26 ธ.ค. 2024
- FOGLIE AL VENTO, di AKI KAURISMAKI - PERCHÉ I MORTI NON MUOIONO. RECENSIONE DI GIOVANNI COVINI
@IlCinemaDentroDiTe
Fonte Wikipedia
TRAMA
Due persone sole si incontrano per caso una notte a Helsinki. È l’ultima occasione per trovare il primo, unico e definitivo amore della loro vita. Il percorso è però intralciato dall’alcolismo di lui, dai numeri di telefono persi, dal non conoscere nomi o indirizzi reciproci e dalla tendenza generale della vita a porre ostacoli a chi cerca la propria felicità.
Con oltre 200 000 spettatori, è risultato il film più visto dell'anno al cinema in Finlandia
Titolo originale Kuolleet lehdet
Lingua originale finlandese
Paese di produzione Finlandia
Anno 2023
Durata 81 min
Rapporto 1,85:1
Genere commedia, drammatico, sentimentale
Regia Aki Kaurismäki
Sceneggiatura Aki Kaurismäki
Produttore Aki Kaurismäki, Misha Jaari, Mark Lwoff, Reinhard Brundig
Casa di produzione Sputnik, Bufo
Distribuzione in italiano Lucky Red
Fotografia Timo Salminen
Montaggio Samu Heikkilä
Scenografia Ville Grönroos
Costumi Tiina Kaukanen
Interpreti e personaggi
Alma Pöysti: Ansa
Jussi Vatanen: Holappa
Janne Hyytiäinen: Huotari
Nuppu Koivu: Liisa
Matti Onnismaa: capo ferramenta
Simon al-Bazoon: gestore internet café
Martti Suosalo: capo di Ansa
Sakari Kuosmanen: uomo casa mobile
Maria Heiskanen: infermiera
Alina Tomnikov: Tonja
Maustetytöt: loro stesse
Juho Kuosmanen: avventore
Ho visto il film due volte .
L'essenzialità di Kaurismaki è poesia , nessun bisogno di effetti speciali per arrivare dritto al cuore.
@elianasavalli3457 grazie. Una botta di poesia.
che dire,raramente si sentono recensioni così profonde acute e nello stesso tempo espresse con tanta chiarezza,lucidita' e soprattutto passione,senza alcuna saccenteria.come scriveva Andre' Bazin " la funzione del critico non è quella di porre una verita' su un piatto d'argento,ma quella di prolungare il piu' a lungo possibile lo choc dell'opera d'arte"
Grazie @ValerioMansueti. Che poi siamo tutti spettatori, credo. Sulla stessa poltrona.
@@IlCinemaDentroDiTe ed il cinema ci aiuta a stare al mondo,anche fuori dal cinema,con quella stessa sensibilita' e percezione delle cose e degli altri,attraverso immagini che diventano non solo emozioni e sentimenti,ma anche riflessione sulla vita,sul dolore,sulla gioia.personalmente non vorrei mai uscire dal cinema,ed anche se devo farlo,in un certo senso è come se vedessi il mondo sempre "con gli occhi del cinema"...
Come capisco quello che dici...
Ottima recensione, molto accurata e precisa. Storia geniale nei dialoghi, fotografia e tipologia di recitazione. Questi sono film seri che in meno di 90 minuti ti fanno riflettere tanto, fantastico.
Grazie @samuelenocentini. Anche a me continua a tornare in mente.
Visto oggi. Bellissimo. Sono uscita dal cinema sospesa da terra sorridendo. Mentre scrivo ripenso al film e mi scappa proprio un sorriso. Battute essenziali, stratosferiche. Grazie della tua recensione come sempre arricchente.
Sì lui è una scuola di sintesi. Poeta incredibile. Grazie del tuo passaggio Libera.
Il cinema di Aki è minimalista, alternativo, poetico e sognante. Ha un suo stile personale che va compresa. Anche la stessa recitazione asciutta è un qualcosa di unico nel panorama cinematografico. La storia fatta di dialoghi essenziali, è un percorso che passa da una discesa nell' abisso e nel dramma personale ad una nuova rinascita. Lirico
Sì, è proprio lirico. È vero.
Si ,lirico.Le creazioni di k.hanno la trascendenza propria della realtà osservata nella maniera più immediata
Posso solo arrendermi alla sua poesia e ringraziare.
Film visto ieri sera. Meraviglioso. E recensione bellissima. Complimenti! Apprezzo molto la grande competenza che mostra accanto a un approccio per nulla accademico o saccente. Non la conoscevo, ora la seguirò con piacere.
Grazie @trf576. Mi fa piacere.
Visto stasera bello, bello, bello!! Quanto mi è piaciuto: nella tristezza dei toni, nelle sfighe di entrambi, nelle ambientazioni sporche, da "peggiore bar di Caracas", nello squallore di certi ambienti lavorativi, nel dramma della loro vita quotidiana e degli eventi attuali molto più grandi di loro.
Mi è piaciuta moltissimo la fotografia, i colori che riportano a film retrò, mi sono piaciuti i protagonisti: due romantici, cinici e sarcastici, veramente resilienti in una realtà che li deprime.
Finale da favola, una favola moderna con i suoi antagonisti attuali: sfruttamento, dipendenze, povertà, solitudine....
E dopo il cane di Anatomia di una caduta, menzionerei anche questo, Chaplin, sguardo ed espressione dolcissimi!
@angycolombo1917 sono completamente d'accordo con te. Che felicità avevo addosso quando sono uscito dalla sala. Portato via da tanta bellezza, camminavo sospeso. Sono contento che ti sia piaciuto, grazie per il tuo messaggio.
l'ho proprio amato... l'occhiolino alla fine mi ha commosso
♥️♥️ bravo questo regista che rappresenta il nostro mondo per quello che é cioè un luogo inospitale , creato e gestito da bestie feroci . Ma come fare per sopravvivere se ti licenziano anche perché sottrai cibo scaduto !!!!! che andrebbe cmq buttato. Non ho parole per esprimere l' indignazione che ti prende e che devi calmare per cogliere altro . Perciò ho bisogno di rivederlo . Grazie della recensione appassionata ricca di spunti e posta senza mai salire in cattedra .
@MariaCarla228 la capacità di Kaurismaki di scaldarci gli animi con pochi tocchi è straordinaria davvero. Grazie per il tuo passaggio e per le tue parole.
Per puro caso ho scoperto le sue recensioni. Le trovo profonde , espresse senza alcuna saccenza e molto utili. Offrono strumenti per comprendere alcuni film non sempre di facile approccio. Terrò presente le sue recensioni in futuro. Mille grazie grazie
@giuseppinamanzari3708 grazie! Benvenuta sul canale!
Grazie, grazie, molto interessante la sua recensione. Ho amato questo film dalle primissime inquadrature. Geniale e poetico. Un plauso doveroso al regista.
Grazie @paolagatti. Geniale e poetico, è proprio vero. E di una semplicità disarmante.
Un solo appunto, e non da spettatore che ama le opere di Kaurismaki da quasi 40 anni bensì da direttore della fotografia di consumata esperienza: Salminem è il cinematographer più in gamba ed efficace degli ultimi decenni, e il suo peculiare uso della luce ha qualcosa di miracoloso, soprattutto in tempi in cui dilagano e imperano davvero "povertà visive di ogni sorta" che, detto per inciso, non sono quelle dei suoi film ma di (molti) altri. Nelle opere di Kaurismaki la costruzione della luce è superba ed è artigianato ai massimi livelli, ottenuta a suon di proiettori fresnel e bandiere magistralmente usati sul set. I colori che vedete sono quelli presenti nelle scene in fase di ripresa e non provengono da "palette" decise a posteriori né da passaggi che abbiano a che vedere con mezzi di ripresa ed editing digitali di sorta. Nelle opere di Kaurismaki luce e colori sono molto presenti ed ottenuti in ripresa, qualcosa quindi di molto, molto diverso e lontano dal p(i)attume diegetico à-la-page, quello sì fatto di "luce diafana" in post-produzione.
@arousalproduction5124 grazie infinite di questa nota che viene dalla conoscenza del set. Non ricordo se ho lasciato intendere un non lavoro sulla luce in Kaurismaki, se l'ho fatto mi sono espresso male perché la composizione a tutti i livelli è sublime. A livello di film in generale, penso che Kaurismaki ci mostri come non occorrano bombe che esplodono e corse in auto per la città per raccontare cose forti. Se anche non hai la sua fotografia ma disponi di una storia realmente forte e di un acting così acuto, il film lo porti a casa. Ovviamente è solo il mio punto di vista. A presto!
@IlCinemaDentroDiTe Sì, lo porti a casa lo stesso ma non è più lo stesso film, l'assetto di luce e colore in Kaurismaki ha un senso icastico, rappresenta un tentativo di riscatto che si contrappone testardamente al buio dell'esistenza dal quale i protagonisti cercano di evadere, recuperando quindi la funzione primigenia dell'opera cinematografica. Immagina se Foglie al Vento avesse la fotografia di May December: non sarebbe come uccidere i protagonisti una volta di troppo?
@arousalproduction5124 assolutamente. Mi riferivo al cinema che riguarda noi. Per dire che a volte invochiamo la mancanza di mezzi. Non sarebbe lo stesso film, ma sarebbe meglio di molta produzione cui assistiamo. Sovrapponiamo la mancanza economica con la miseria creativa, secondo me.
Grazie Giovanni sempre interessante ascoltare il tuo approfondimento sul film e il tuo punto di vista sulla struttura della storia e dei personaggi.
Adoriamo le tue recensioni!! Precise, accurate, rivelatorie. Ti fanno piacere anche un film che in realtà non ti ha preso tantissimo in sala. Perchè dai strumenti per capirlo al di là del gusto e dell'empatia personale. Grazie!
Grazie @interazionicreativeteatro5!
Siete decisamente troppo gentili.
Ti ringrazio molto per il tuo lavoro. Poter ascoltare le tue analisi è ogni volta un'esperienza unica. Grazie davvero.
Ti seguo sempre con ammirazione e mi appassiona molto la scelta del tuo modo di comunicare.
Purtroppo, non sempre riesco a coglierle alcuni dettagli per via della limitatezza della mia conoscenza cinematografica, ma mi piace comunque ascoltarti.
Ho il sentore che altre parti di me, e non solo la parte logica, analitica e razionale, si attivino nel seguire i tuoi punti di vista, e questo mi interessa molto. Possono rappresentare spunti di crescita personale attraverso il film, nuove aperture da cui osservare, altre possibilità di sentire, altre prospettive da cui ascoltare...
🙏Profonda gratitudine, 👏👏👏!!!
Grazie infinite @frankmorla per queste parole. È anche il cinema in sé, credo, a parlare a più parti di noi. Molto bello poterlo condividere. Grazie.
Grazie per la recensione, perfetta ed illuminante.
Grazie a te per il tuo passaggio @enricovella!
Grazie per la recensione. Mi ha aiutata a mettere a fuoco meglio un film che in partenza aveva tutte le caratterisriche per piacermi, ma che purtroppo in qualche modo ho trovato deludente.
Di una cosa sono certa. Non ha aiutato il doppiaggio. Forse in lingua originale, sottotitolato, lo avrei preferito. Dopo aver visto l' intera serie "Shtisel" in lingua originale ho capito che è un valore aggiunto non da poco. In foglie al vento ho amato, non a caso, la canzone delle ragazze in finlandese, spero di riuscire a recuperarla
Grazie Francesca. Il doppiaggio è una mediazione per far arrivare i film superando i limiti culturali. Per quanto bravi i doppiatori siano, la cosa è evidente. E comunque va benissimo aver trovato il film deludente. È un punto di vista.
Gentile Covini. Innanzitutto grazie, davvero - e sconfinatamente - per la recensione di questo film. Io non conosco il cinema, se non nelle sue manifestazioni più " mainstream" e pop. Di questo film ho letto ogni bene e quindi, pur non avendo mai visto niente del regista, desidero vederlo. In passato ho ascoltato sue recensioni di altri film e mi rendo conto che lei riesce a dare respiro umano, e cardiofrequenza, alle parole che così assumono una tridimensionalità che accoglie e divengono una sorta di "stargate" che, realmente, trasporta in una dimensione parallela - in un " altrove" tra il film e le nostre vite - dove la prospettiva sul "mondo" - e su chi lo popola - permette di vedere più a fuoco tutto quanto, riconciliandoci , un po', col mondo e col giusto senso delle cose. Una sorta di processo inverso a quello narrato nel film di Allen " la rosa purpurea del Cairo", lei non fa uscire il personaggio dallo schermo, ma ci accompagna dentro lì.
La sua prosodia riesce ad attivare tutte le autostrade neurotrasmettitoriali e arriva ad interessare persone come me, completamente fagocitate dall' immediatezza ipnotica e , ahimè troppo spesso, " anestetizzante" di questo oceano di gelidi pixel, dove annaspiamo alla deriva senza intravedere Terra. Che dire? Che oggi voglio acquistare il suo libro. Lei non parla solo di cinema, non fa solo una dottissima esegesi del film, ma trasforma l' interpretazione dell' opera in " strumenti" per affrontare la quotidianità. Grazie alla enne, buon lavoro, buon anno a lei e a tutto il mondo; che questo orizzonte, un po'"Armageddon - style", possa rischiararsi al più presto e, anche se non illuminato dalle luci di Storaro , possa - almeno - smettere di essere colorato dal direttore della fotografia di Roland Emmerich . Grazie mille
Gentile @boulomai1, grazie per queste parole che credo troppo generose. Il cinema è uno sguardo ed è una palestra destinata a chi ha voglia di allenare il proprio. Ringrazio per aver definito queste analisi "dottissime", ma in realtà credo che le chiavi più luminose siano riposte in una grande semplicità, che è quella verso la quale i grandi maestri ci invitano. Ha ragione sullo scenario Armageddon. Purtroppo ha davvero ragione. E non abbiamo altro mezzo per rischiararlo, come dice lei, che partire da come ci raccontiamo a noi stessi. La nostra storia è parte della Storia ed è la parte che spetta a noi. Minuscola, unica, grandiosa. Grazie per il suo passaggio e per le sue parole.
grazie a lei, con ogni miocardiocita e neurone. Mi creda, aiuta moltissimo sintonizzarsi su frequenze come quelle del suo ''universo". Grazie sempre 🌿
Ho corretto una virgola nel mio primo commento ed è sparito il suo feedback. Mi dispiace tantissimo. Mi scuso davvero. 🌻
Giovanni hai colto molto bene la poetica di Kaurismaki (che adoro senza remore). La sottrazione che esalta, i contrasti non addolciti, una visione frontale e apparentemente acritica di temi puri. Tutto questo rende il cinema di K. un'esperienza unica, guai se non ci fosse!
Concordo in tutto. Grazie del tuo passaggio Luca!
Non sappiamo chi fossero i personaggi del film prima. Ci sarà stato un "prima" rispetto al momento della storia rappresentata, il prima del desiderio, della felicità possibile? Appaiono tutti - i protagonisti e le figure di contorno - consapevoli di essere sconfitti: di licenziamento in licenziamento, da un lavoro pesante e umiliante all'altro, dove dormire, come pagare le bollette... il karaoke atteso come la sola distrazione, l'annegamento nell'alcool a buon mercato nella livida di un mondo a parte che appare sospeso nello spazio e nel tempo. Mi ha colpito l'attrazione smorzata dei protagonisti, l'uno per l'altra; il cercarsi senza cercarsi davvero, la compassione per la rassegnazione. Il mondo entra dalla radio, è un istante, viene subito respinto, la guerra è "maledetta" e basta.
La recitazione è raffinatissima nella sua essenzialità, incisiva: regista e attori hanno saputo provocare innumerevoli e contrastanti passioni negli spettatori.
Un film che ha spazzato via molto dell'immaginario sulla civiltà dei paesi nordici.
@annamariabecherini5845 è vero, non sappiamo niente di loro perché quel sapere li connetterebbe a una narrazione realistica. Normalmente abbiamo un passato e più o meno un'idea di futuro. Loro sono in quest'attimo, sospesi e appesi in un apparente non tempo. Sono quadri, evocazioni astratte. Eppure grazie alla recitazione così concreta, diventano vivi. In questo modo allo stesso tempo ci riconosciamo e voliamo sopra noi stessi con una visione più ampia. Miracoli di Kaurismaki. Grazie per il tuo passaggio!
Amo Kaurismaki e apprezzo la recensione molto "giusta". Ho vissuto in Filandia e condivido due suggestioni. Il paese ha dei conti aperti con la Russia con cui non solo condivide il confine più lungo di Europa ma anche il dolore della perdita di alcuni territori (una storia che può vagamente ricordare quella dell'Istria per capirci....mi perdonino i e le più competenti taglio con l'accetta per brevità). È un tema onnipresente per questo popolo e mi ha emozionata vederlo portato con tale eleganza da Kaurismaki. Nota più divertente sul perdonare i 4' del lunedì legato al fatto che esiste una collettiva morbidezza sul primo giorno della settimana poichè un pò tutti condividono l'abitudine ai bagordi sconsiderati del weekend. Anche gli zombie si possono concedere dello svago.
@gennygiordano2174 grazie mille per la tua testimonianza diretta. Mondi lontanissimi per storia e cultura, che una storia ben raccontata può unire in un sentire. Che bellezza.
Grazie Giovanni per questo regalo di Fine Anno. Ne avevo/avevamo bisogno. Mi azzardo a scrivere al plurale perché penso ci sia un bisogno collettivo... Un abbraccio
Diciamo che tutti abbiamo bisogno del cinema. Grazie come sempre, Francesca!
Morti che non muoiono, come "L'uomo senza passato" che perde tutta la propria vita e, senza fare una piega - con concretezza e umiltà quasi trascendenti - continua imperterrito a ricostruirsene una nuova, forse anche migliore 💙
«Che cosa le devo allora?»
«Se mi vedi a faccia in giù sulla strada, rivoltami.»
Grazie @path72. Concretezza e umiltà trascendenti. È vero.
👍
La palette l' ho apprezzata anche io
Ma la Poysti non faceva l operaia nel film?
@alek286 grazie per il messaggio. Penso di sì ma francamente ora non ricordo. Ma lo chiedo perché ho detto qualche cagata nel video? Niente di più facile..
Appena visto. Direi depressivo. Un' ora e 20 che sembrano 3....
Oh mi dispiace @patriziagaido2159! A me è piaciuto così tanto!
recensione interessante ma continuo a ritenere il film molto povero, mediocre, inutile.
Ciao @argiasaracino, grazie per le tue parole. Il cinema è un punto di vista e il tuo è del tutto legittimo.
Concordo, la recensione è mirabolante, ma sinceramente mi sembra un film sulla disperazione diffusa. Gli zombies erano loro
Ah ah ah !! Grazie @patriziagaido2159, va bene anche non amare Kaurismaki! A presto!
Analisi interessante e molto puntuale, che mi ha invogliato a vedere il film...vero, abbiamo disimparato ad apprezzare le piccole gioie della vita, ci siamo assuefatti al dolore, al sopruso, alla sofferenza..masochismo puro..ma possiamo rprendere in mano le redini della nostra vita..come, appunto, continuare la nostra vita di tutti i giorni, nonostante le tragedie mondiali..il pessimismo un po cosmico di Kaurismaki, con una vena di speranza, attaccandosi comunque allo scorrere dei giorni...
Assolutamente, Lavinia. Assolutamente.
Grazie mille per questa magnifica recensione ❤ visto oggi ho riso tanto 😊e ho scoperto un grande regista che non conoscevo mai visto nulla di simile
Ciao @luciacoscarella13, grazie per il tuo passaggio. Cerca i suoi film, se ti piace, perché Kaurismaki è tutto un mondo.
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