Edgar Degas | L’assenzio

L'audioquadro è un nuovo modo per conoscere i più grandi capolavori della storia dell'arte. In maniera semplice e in pochi minuti. Qui vi parlerò dell'assenzio di Edgar Degas 😉
Un velo di malinconia attraversa tutta l’arte di Edgar Degas che ritrasse spesso le ballerine, il teatro, il circo, le corse dei cavalli e i bar. Lo fece regalandoci sempre degli scorci di vita vera e moderna, con tutte le sfaccettature possibili, senza cercare di abbellire la realtà. Per alcuni contemporanei di Degas forse fu fin troppo schietto e moderno nelle sue opere. Nell’opera assenzio, il cui titolo originale è in un caffè, ritroviamo tutta la realtà e la malinconia del pittore. Pensate che quando l’opera fu esposta nel 1893 alla Grafton Gallery di Londra, fece un enorme scalpore. La bevanda molto alcolica che ha dato poi il titolo all’opera, rappresentava un terribile affronto alla morale vittoriana. Una prostituta e il suo compagno seduti in un bar dei bassifondi di Parigi, sono i protagonisti dell’opera. E potete ben capire come all’epoca non fossero proprio ritenuti i soggetti ideali per un dipinto. Da qui lo scandalo.
Il video inoltre è sottotitolato in italiano, inglese, francese e spagnolo. Segui quindi la playlist per non perderti mai nulla e lascia un commento sotto ai video in cui puoi tu stesso suggerirci opere oppure nuovi temi da trattare in futuro. Il tuo contributo è molto prezioso 😉
#artesplorando #audioquadro #EdgarDegas
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[@Berenice901]

Ciò che più mi colpisce in quest’opera è la diversità che si coglie nello sguardo dei due protagonisti. Quello dell’uomo non sembra assente anzi, sembra percorrere rapido la sala quasi come se si aspettasse da un momento all’altro: una vaga aspettativa dinanzi allo scorrere della vita è del tempo. Lo sguardo della donna invece non è solo perso in un vuoto fisico, ma nel vuoto dell’esistenza; i suoi occhi sono aperti, ma non vedono o forse vedono scene di un quotidiano fatto di miseria e umiliazione. La bocca della donna, la appena percettibile arricciatura del naso la fanno apparire oltre che rassegnata anche nauseata da un’esistenza che non sembra offrire nessuna opportunità di riscatto.

[@Artesplorando]

Bellissima analisi ❤

[@Berenice901]

Grazie e grazie per il tuo bellissimo lavoro

[@nicolorocca3228]

è fantasticamente e paurosamente reale.

[@giorgiabrunelli5065]

ciao! nella preview c’è scritto “henri de toulouse lautrec”…

[@Artesplorando]

Hai ragione, errore corretto subito! grazie della segnalazione