Episodio 171: François Salvagni - "Crazy Web" (esercizi più o meno discutibili dalla rete)

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  • เผยแพร่เมื่อ 23 ม.ค. 2025

ความคิดเห็น • 12

  • @gianlucafrancois6985
    @gianlucafrancois6985 11 หลายเดือนก่อน +1

    vi guarderei per ore..grazie per tutto quello che condividete..utilissimo per me allenatore con poca esperienza..Grazie!!

    • @coachfactor
      @coachfactor  11 หลายเดือนก่อน

      Grazie Gianluca! Continua a seguirci, stiamo preparando molti altri contenuti interessanti!

  • @domenicofazio1431
    @domenicofazio1431 ปีที่แล้ว +1

    Complimenti per avere portato questo tema alla ribalta degli addetti ai lavori. Le prime tre puntate hanno offerto numerosi spunti di riflessione. Dalle prossime (se ci saranno), sarebbe bello affiancare ai video degli esercizi “poco performanti”, qualche video di lavori in palestra che aderiscono perfettamente alla tematica proposta, anche per dare concretezza ai princìpi enunciati.

    • @coachfactor
      @coachfactor  ปีที่แล้ว

      Ciao Domenico, grazie mille! Raccogliamo l'invito e cercheremo di accontentarvi!

    • @coachfactor
      @coachfactor  10 หลายเดือนก่อน

      Ciao Domenico, abbiamo mantenuto l'impegno: oggi è uscita una 2^ parte di Crazy Web nel quale proponiamo anche qualche esercizio utile... niente di meno che di Giovanni Guidetti. Direi che siamo stati di parola!

  • @coachfabio4606
    @coachfabio4606 ปีที่แล้ว +1

    Grazie per l'interessante puntata.
    Ho seguito queste tre puntate molto attentamente.
    Vorrei elencare quattro elementi per i quali penso che la vostra disamina sia un po' troppo estrema. Premetto che nella vita, oltre al volley, ho insegnato ed allenato per anni anche nuoto e triathlon (livello nazionale e internazionale).
    1) in base a ciò che dite, per insegnare il nuoto e i vari stili, bisognerebbe fare come John Wayne: prendere in braccio il pargolo, lanciarlo a fiume, e confidare che l'istinto di sopravvivenza farà il resto. Il gioco si sviluppa dalle abilità motorie acquisite, che devono essere strutturate nella loro progressione, soprattutto nelle età infantili e giovanili
    2) il gioco non è il movimento. Tutto ciò che affermate è sicuramente valido nel gioco, ma il movimento (tecniche, abilità e motricità) può , secondo me, essere allenato benissimo anche isolato: in tal modo si potranno definire obiettivi di carattere condizionale (rapidità segmentale e/o velocità, per esempio), o piccoli dettagli che con levripetizioni SI CHE ALLA FINE VENGONO TRASFERITI
    3) in età giovanile, e nello specifico durante le fasi sensibili delle capacità coordinative, la capacità del movimento (capacità intesa come capienza, come la capacità di una botte) deve essere riempita attraverso la varietà intesa in senso lato. Anche questo lo dice la scienza.
    4) ciò che in sostanza mi pare di aver inteso è che le tecniche definite ecologiche sono niente meno che i metodi provenienti dalla didattica classica e dalle scienze cognitive, tipo: amplificazione dell'errore, utilizzo di handicap o viceversa agevolatori, elementi disturbanti o il contrasto dello sperimentare il movimento giusto e quello sbagliato. Inoltre, l'apprendimento detto ideomotorio, non è una capacità così scontata.
    Per concludere, penso che allenare il gioco sia diverso che allenare i "mezzi" che servono a giocare, e soprattutto l'insegnare sia diverso che allenare: il metodo ecologico probabilmente allena, ma non insegna (o non insegna al meglio).
    Scusate, sono stato prolisso.
    Grazie per quello che fate.
    Fabio.
    th-cam.com/video/kT2KROiSXDg/w-d-xo.htmlsi=bgsHBAPoe5I6S_vb

    • @coachfactor
      @coachfactor  ปีที่แล้ว +1

      Ciao Fabio,
      grazie mille per il tuo contributo, estremamente interessante e particolarmente costruttivo.
      Non siamo così estremi come ti siamo sembrati, probabilmente siamo stati troppo assolutisti e questo è un errore.
      Nelle prossime occasioni aggiusteremo il tiro!
      PS conosciamo un sacco di persone che hanno imparato a nuotare con il "metodo John Wayne"!

  • @andreacavallini1
    @andreacavallini1 11 หลายเดือนก่อน +1

    il nulla che guarda il nulla... ahahah

    • @coachfactor
      @coachfactor  11 หลายเดือนก่อน

      Angelo Duro docet

  • @maseiro12
    @maseiro12 ปีที่แล้ว +1

    Spero di essere costruttivo:
    1) il grande allenatore è quello che fa giocare meglio possibile ogni squadra con un sistema di gioco organizzato in tutte e due le fasi di gioco, perché possono passarmi sopra a muro ma devono metterla bene la palla per non farmi difendere, possono essere tutti egonu o zaytsev in battuta ma per farmi ace devono metterla sulla linea o forte nella zona di conflitto. Per me che è bravo vince nel lungo periodo chi è scarso può andargli bene ma nel lungo periodo farà disastri. Guidetti che per me è il guardiola del volley femminile mi sembra che qualche risultato lo porti ogni anno dove va.
    2) la contestazione su Giani dai plinti, va bene nel giovanile basso livello, nell’alto livello con rice positiva vanno via a quick e quindi il muratore parte e si trova in volo con l’attaccante senza poter leggere rincorsa spalle e parabola. Io non lo faccio spesso il lavoro dai plinti ma non lo butterei via per la moda del momento
    3) il lavoro dei palleggi al canestro ovviamente non da lo stesso feedback dell’attaccante vero ma da un punto di riferimento per le spalle e un punto di riferimento per una traiettoria immaginaria per l’attaccante che arriverà. Mentre l’esercizio a muro del palleggio io lo faccio solo con palle mediche e poi palla per rinforza e velocizzare i polsi di giocatori che arrivano dalle giovanili con un palleggio quasi da beach

    • @coachfactor
      @coachfactor  ปีที่แล้ว +1

      Grazie mille per il contributo!
      La contestazione all'esercizio per il muro dai plinti non è nostra, ma degli addetti ai lavori: tutti dicono che non serve... ma tutti lo fanno!
      L'esercizio del palleggiatore a muro è "sbagliato" proprio per come viene eseguito nel video, non per la sua finalità.

    • @maseiro12
      @maseiro12 11 หลายเดือนก่อน

      Ottimo! Grazie