Comunicato a tutti i settori giovanili del Trentino....ricevo ancora ,dopo due anni ,parole di soddisfazione dagli allenatori che seguono con continuità queste proposte.Mega grazie a MV
finalmente qualcuno che capisce qualcosa. Aggiungerei che questo modo di allenare va bene in tutte le categorie. Gli allenamenti non sono percorsi o percorsini, bensì rapportare durante le sedute, tutto quello che succede in partita. Bravo mister, ti apprezzo!
Vedo questo video oggi 2 anni dopo. Boh.. alcune cose sono interessanti, molto molto interessanti, altre invece non sono d’accordo oppure non le ho capite quindi sono io che non afferro il concetto o non mi arriva. come per esempio l’allenatore spettatore. O per lo meno non si capisce quando e come un allenatore deve o può insegnare calcio. Sembra quasi che lallenatore dia fastidio, boh… allora facciamo delle schede prestampate come in palestra cosi i bambini arrivano e fanno il menu della scheda. Il concetto generale è chiaro di quello che dice, le mancanze che ci sono le spiega bene, il concetto del duello del 1v1 e del mettere i giocatori in condizioni di gioco è chiaro. Quello che non è chiaro è il ruolo di un insegnante di calcio, da quello che passa sembra che sia un manichino messo li per piazzare bandierine birilli e cinesini. Per chiudere, l’esempio di Van Basten con il concetto di gioco da strada ci sta, certo che ci sta, il punto è che se nello stesso periodo che tu sei in strada a fare duelli avevi un insegnante che ogni tanto quando serviva ti dava il consiglio giusto al monento giusto, sicuramente oggi eri un giocatore migliore. Il segreto è intervenire nei punti giusti e nei momenti giusti e non se un bambino sbaglia lo lascio continuare a sbagliare perché non migliora e non posso sperare di aspettare che da solo migliora, e se non lo farà mai? Se il mio piccolo unico consiglio gli apre la testa? Quindi mai invasivi mai condizionare un giocatore ma pochi consigli giusti al momento giusto.
Sempre d’accordo con mister Viscidi... ma se tra i bambini c’è la competizione e la amano e li stimola, perché si è deciso che fino ad i giovanissimi i risultati delle partite non vengono contati?? Perché comunque i bambini lo fanno ugualmente, e se per caso si arriva primi? Gli possiamo dire che il risultato non conta... Questa cosa contraddice quello che lei dice, senza risultato non c’è fine non c’è risultato non c’è stimolo psicologico alla sfida o sbaglio che ne pensa?
Comunicato a tutti i settori giovanili del Trentino....ricevo ancora ,dopo due anni ,parole di soddisfazione dagli allenatori che seguono con continuità queste proposte.Mega grazie a MV
finalmente qualcuno che capisce qualcosa.
Aggiungerei che questo modo di allenare va bene in tutte le categorie.
Gli allenamenti non sono percorsi o percorsini, bensì rapportare durante le sedute, tutto quello che succede in partita.
Bravo mister, ti apprezzo!
Ho sperato che questo Webinar non finisse mai
Complimenti davvero!!! Ottimo
Viscidi sempre uno spettacolo da sentire.
Grazie 🙏 mille per questa presentazione !!! Saluti a tutti voi dalla Argentina 🇦🇷
Maurizio Viscidi, un gigante.
Grande Mister Viscidi sei proprio forte ti seguo a uomo 😜
Divertimento, fare bene una cosa che piace! Sante parole.
Grazie pw il video. Si può avere il pdf mostrato?
Vedo questo video oggi 2 anni dopo.
Boh.. alcune cose sono interessanti, molto molto interessanti, altre invece non sono d’accordo oppure non le ho capite quindi sono io che non afferro il concetto o non mi arriva. come per esempio l’allenatore spettatore. O per lo meno non si capisce quando e come un allenatore deve o può insegnare calcio. Sembra quasi che lallenatore dia fastidio, boh… allora facciamo delle schede prestampate come in palestra cosi i bambini arrivano e fanno il menu della scheda. Il concetto generale è chiaro di quello che dice, le mancanze che ci sono le spiega bene, il concetto del duello del 1v1 e del mettere i giocatori in condizioni di gioco è chiaro. Quello che non è chiaro è il ruolo di un insegnante di calcio, da quello che passa sembra che sia un manichino messo li per piazzare bandierine birilli e cinesini.
Per chiudere, l’esempio di Van Basten con il concetto di gioco da strada ci sta, certo che ci sta, il punto è che se nello stesso periodo che tu sei in strada a fare duelli avevi un insegnante che ogni tanto quando serviva ti dava il consiglio giusto al monento giusto, sicuramente oggi eri un giocatore migliore.
Il segreto è intervenire nei punti giusti e nei momenti giusti e non se un bambino sbaglia lo lascio continuare a sbagliare perché non migliora e non posso sperare di aspettare che da solo migliora, e se non lo farà mai? Se il mio piccolo unico consiglio gli apre la testa? Quindi mai invasivi mai condizionare un giocatore ma pochi consigli giusti al momento giusto.
A scuola alla mia epoca l'ora di educazione fisica giocavamo a calcio
be quando allenava il pescara è stato un disastro totale non ci ha capito nulla ,niente contro la persona per carità di dio
stupendo
Sempre d’accordo con mister Viscidi... ma se tra i bambini c’è la competizione e la amano e li stimola, perché si è deciso che fino ad i giovanissimi i risultati delle partite non vengono contati?? Perché comunque i bambini lo fanno ugualmente, e se per caso si arriva primi? Gli possiamo dire che il risultato non conta... Questa cosa contraddice quello che lei dice, senza risultato non c’è fine non c’è risultato non c’è stimolo psicologico alla sfida o sbaglio che ne pensa?
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Ragazzi nelle giovanili c’è poca meritocrazia