Un altra bellissima puntata di una serie molto interessante. Grazie per averci fatto scoprire altri lati di questo bellissimo e difficilissimo mestiere che è l’igegnere di pista. Speriamo di avere altre puntate che approfondiscono in questa maniera tutti quei mestieri satelliti a quello del pilota. Grazie e complimenti!
Un altro fantastico filmato che attira la mia attenzione per la professionalità dei tre che lo animano! Nella prima parte Pirro ha citato un libro di Piero Taruffi, ora introvabile, ma che custodisco gelosamente avendolo acquistato all’inizio degli anni 60 del secolo scorso; è stato per me propedeutico e di utile insegnamento per le due stagioni (1966 e 67) nelle quali corsi con le piccole monoposto; penso che una parte dei buoni risultati ottenuti sia da attribuire agli insegnamenti dell’ing. Taruffi! Ora che i ricordi di quell’epoca eroica delle corse automobilistiche sono in me vivi i racconti a tema mi sono molto cari e, nella fattispecie, leggo e rileggo un libro scritto recentemente da Jon Saltinstall in UK in cui è pedissequamente descritta tutta la storia di Jacky Icks, per me un vero mito che, oltre ad essere uscito indenne dai pericoli delle gare di quell’epoca in tutta la sua lunga carriera, è il simbolo dei piloti di allora, liberi di correre in tutte le categorie, senza particolari vincoli e liberi di esprimere tutte le loro potenzialità senza interazioni che la evoluzione tecnica ha poi esasperato fino ai tempi moderni! Un libro che tutti gli appassionati dovrebbero avere! Ritengo, altresì, fortunato Emanuele Pirro che correndo dagli anni 80 ha potuto vivere la coda di quell’epoca stupenda ed irripetibile! Senza nulla togliere alla evoluzione scientifica che ha invaso anche questo campo! Complimenti ancora, ciao Fabrizio - like 142
Fabrizio viscardi 40 cosi come oggi sono liberi di correre nel dimostrare il proprio potenziale a fondo,nonostante ausili del muretto e di vetture molto piu' sicure rispetto ad una certa epoca di un evoluzione tecnica iniziata almeno dagli anni ottanta o giu' di li,la differenza e' che oggi quando in pilota in lotta con altri e non spinge o va oltre i propri limiti non ci rimette la vita come in passato tutto qua.
Mi piacerebbe un video/rubrica dove si analizzano i vari stili di guida dei piloti nelle varie curve più iconiche/difficili dei vari circuiti e nelle varie condizioni meteo e di auto. Sarebbe tecnicamente interessate anche per chi volesse provarli poi in pista (reale o virtuale).
Bellissimi i video di Emanuele e Goffredo Pirro, da amante dei trackday apprezzo molto questo. Un appunto, Emanuele all’inizio del video descrive la tecnica col doppio punto di corda e la frenata fin dentro la curva, ma l’ immagine è riferita all’ altra tecnica. Grazie mille per tutte le informazioni interessanti che ci date!
Mi raccomando proseguite questa serie. un accenno lo faccio vista la mia breve esperienza nel mondo Pallavoistico come All. proffessionista. la citazione di Julio Valasco che tra l’alto è stato per mia Fortuna un mio Maestro, è perfetta , citata nel libro la cultura degli Alibi. sono sempre stato impressionato, dal fatto che gli sport più ricchi , e che da questo punto di vista,come il lavoro mentale e statistico è stranamente arrivato sempre dopo a sport come la pallavolo che rispetto ad esempio al calcio piuttosto che alla Formula 1, sono più poveri in termini di ingaggi sponsor ecc. pensate che nella pallavolo è dagli anni 80 che le statistiche e l’approccio mentale viene usato come vero strumento , certamente erano in pochi all’ora ma già negli anni 90 in pochi erano scettici o non pratici a riguardo. Velasco in Europa e DOUG BEAL negli Stati Uniti, sono stati i promotori di queste materie. Grazie comunque per queste belle pillole.
per caso sono entrato finito come sportcoach...e una cosa molto che viene dal modo di pensare e parlare, poi anche come siamo stati concepiti..comunque poi dipende anche dalla fortuna..tanti sanno la tecnica....pero non sentono il sedile...
Nuova bella e significativa intervista al plurititolato titolato ex pilota di Le Mans Emanuele Pirro e suo figlio Goffredo,trattando stavolta il ruolo del coach per un pilota di F1 quale e' stato,e' oltre che sempre sara' fondamentale per il pilota,facendogli acquisire al meglio le varie tappe di crescita nel capire al meglio quello che puo' risultare essere l'andazzo di un gp con le varie sue imprevedibilita' del caso,o fargli capire quando e come e' íl momento vero e proprio di agire al interno di una fase di gp per strategie oltre che dare quel di piu' del suo meglio al interno di quel determinato gp,considerando che oggi il pilota rispetto al passato tramite i team radio puo' avere un rapporto privilegiato con il muretto box.
Questa serie è qualcosa di meraviglioso, spero non finisca mai
Un altra bellissima puntata di una serie molto interessante.
Grazie per averci fatto scoprire altri lati di questo bellissimo e difficilissimo mestiere che è l’igegnere di pista.
Speriamo di avere altre puntate che approfondiscono in questa maniera tutti quei mestieri satelliti a quello del pilota.
Grazie e complimenti!
Un altro fantastico filmato che attira la mia attenzione per la professionalità dei tre che lo animano! Nella prima parte Pirro ha citato un libro di Piero Taruffi, ora introvabile, ma che custodisco gelosamente avendolo acquistato all’inizio degli anni 60 del secolo scorso; è stato per me propedeutico e di utile insegnamento per le due stagioni (1966 e 67) nelle quali corsi con le piccole monoposto; penso che una parte dei buoni risultati ottenuti sia da attribuire agli insegnamenti dell’ing. Taruffi! Ora che i ricordi di quell’epoca eroica delle corse automobilistiche sono in me vivi i racconti a tema mi sono molto cari e, nella fattispecie, leggo e rileggo un libro scritto recentemente da Jon Saltinstall in UK in cui è pedissequamente descritta tutta la storia di Jacky Icks, per me un vero mito che, oltre ad essere uscito indenne dai pericoli delle gare di quell’epoca in tutta la sua lunga carriera, è il simbolo dei piloti di allora, liberi di correre in tutte le categorie, senza particolari vincoli e liberi di esprimere tutte le loro potenzialità senza interazioni che la evoluzione tecnica ha poi esasperato fino ai tempi moderni! Un libro che tutti gli appassionati dovrebbero avere! Ritengo, altresì, fortunato Emanuele Pirro che correndo dagli anni 80 ha potuto vivere la coda di quell’epoca stupenda ed irripetibile! Senza nulla togliere alla evoluzione scientifica che ha invaso anche questo campo! Complimenti ancora, ciao Fabrizio - like 142
Fabrizio viscardi 40 cosi come oggi sono liberi di correre nel dimostrare il proprio potenziale a fondo,nonostante ausili del muretto e di vetture molto piu' sicure rispetto ad una certa epoca di un evoluzione tecnica iniziata almeno dagli anni ottanta o giu' di li,la differenza e' che oggi quando in pilota in lotta con altri e non spinge o va oltre i propri limiti non ci rimette la vita come in passato tutto qua.
che puntata! grazie.
Complimenti per questa serie, davvero! Grazie
Mi piacerebbe un video/rubrica dove si analizzano i vari stili di guida dei piloti nelle varie curve più iconiche/difficili dei vari circuiti e nelle varie condizioni meteo e di auto.
Sarebbe tecnicamente interessate anche per chi volesse provarli poi in pista (reale o virtuale).
Gli anni più belli con le sportellate 155/156 ....piloti e auto italiane al top.
Spettacolo puro
Bellissimi i video di Emanuele e Goffredo Pirro, da amante dei trackday apprezzo molto questo.
Un appunto, Emanuele all’inizio del video descrive la tecnica col doppio punto di corda e la frenata fin dentro la curva, ma l’ immagine è riferita all’ altra tecnica.
Grazie mille per tutte le informazioni interessanti che ci date!
Interessante... Ma, l'appuntamento del sabato con il narratore della F1 è, è rimarrà un'icona del vostro canale.
Complimenti per il vostro lavoro
Potreste scrivere un libro di tecnica. Sarebbe bello un intervista Pirro e prost
Mi raccomando proseguite questa serie. un accenno lo faccio vista la mia breve esperienza nel mondo Pallavoistico come All. proffessionista. la citazione di Julio Valasco che tra l’alto è stato per mia Fortuna un mio Maestro, è perfetta , citata nel libro la cultura degli Alibi. sono sempre stato impressionato, dal fatto che gli sport più ricchi , e che da questo punto di vista,come il lavoro mentale e statistico è stranamente arrivato sempre dopo a sport come la pallavolo che rispetto ad esempio al calcio piuttosto che alla Formula 1, sono più poveri in termini di ingaggi sponsor ecc. pensate che nella pallavolo è dagli anni 80 che le statistiche e l’approccio mentale viene usato come vero strumento , certamente erano in pochi all’ora ma già negli anni 90 in pochi erano scettici o non pratici a riguardo. Velasco in Europa e DOUG BEAL negli Stati Uniti, sono stati i promotori di queste materie. Grazie comunque per queste belle pillole.
per caso sono entrato finito come sportcoach...e una cosa molto che viene dal modo di pensare e parlare, poi anche come siamo stati concepiti..comunque poi dipende anche dalla fortuna..tanti sanno la tecnica....pero non sentono il sedile...
Nuova bella e significativa intervista al plurititolato titolato ex pilota di Le Mans Emanuele Pirro e suo figlio Goffredo,trattando stavolta il ruolo del coach per un pilota di F1 quale e' stato,e' oltre che sempre sara' fondamentale per il pilota,facendogli acquisire al meglio le varie tappe di crescita nel capire al meglio quello che puo' risultare essere l'andazzo di un gp con le varie sue imprevedibilita' del caso,o fargli capire quando e come e' íl momento vero e proprio di agire al interno di una fase di gp per strategie oltre che dare quel di piu' del suo meglio al interno di quel determinato gp,considerando che oggi il pilota rispetto al passato tramite i team radio puo' avere un rapporto privilegiato con il muretto box.
Ragazzi grazie ma tutta sta pubblicità rende impossibile seguire il discorso . Fate dei podcast