La ricezione del "Signore degli Anelli" negli anni '50
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- เผยแพร่เมื่อ 26 ม.ค. 2025
- Al momento della sua uscita, alla metà degli anni '50, "Il Signore degli Anelli" incontrò una netta ostilità da parte degli ambienti culturali inglesi e americani, marxisti, liberal e modernisti: Tolkien venne percepito come un autore per bambini, escapista e privo di profondità. Tuttavia, altri letterati, poeti e pensatori marxisti lo adottarono dimostrando di capire molta della sua poetica.
- บันเทิง
Complimenti per gli argomenti del video e per la narrazione, e soprattutto per l'educazione e la precisione dei commenti di chi la segue
Il problema principale del '900 - ma potrei ampliare il ritaglio temporale almeno fino alla caduta del muro di Berlino - era che si ragionava per ideologie, volutamente o meno, e a causa di esse avevano molti più paraocchi culturali rispetto a noi; che è proprio uno dei temi portanti dell'opera di Tolkien, assieme alla scelta.
Ognuno di noi può scegliere: cosa pensare, a cosa e a chi credere, come comportarsi con gli altri, che lavoro intraprendere, chi amare o odiare, cosa scrivere, per cosa combattere.
Ritengo una fortuna che certe ideologie siano cadute in disuso, ma anche noi abbiamo le nostre battaglie: contro il consumismo sfrenato, lo sfruttamento umano e animale, l'inquinamento, la discriminazione di genere/corpo/cultura, le guerre, la povertà.
Tolkien già scriveva di questi problemi nella sua opera, affrontando indirettamente questi mali e radicandosi profondamente nel suo presente storico.
Gli sarò sempre grato per avermi fatto aprire gli occhi quando lo lessi 20 anni fà.
Grazie a te Paolo per questo video.
Ad maiora!
Ciao Paolo, grazie per tutti i video del 2024 e tutto il tempo che mi hai fatto passare lontano dalla mia estenuante ricerca interiore degli ultimi tempi...
Piccolo off topic, vorrei ringraziarti anche per aver accettato di parlare anche dei souls, e di Miyazaki, secondo me un vero filosofo ed esteta dei nostri tempi.
Secondo me , se fai una serie su twich in cui giochi, ovviamente accompagnato nella tua primissima run magari ad elden ring, potresti avere un grandissimo successo e.forse anche trovare un nuovo tipo do soddisfazione. Sei un individuo ammirevole :) grazie Paolo!! E grazie agli amici di cui sei riuscito a circondarti ❤
Molto, molto interessante e come sempre spiegato benissimo, grazie Paolo!
Gli influencers ai tempi del '900 con le loro recensioni. Direi che non siamo migliorati per niente. 😂😂😂😂
Auguri di buon anno Paolo!
Erano sicuramente altri tempi, tutto ciò che non apparteneva alle saghe classiche (greca, norrena, ecc) era da catalogarsi come "favole per bambini", mentre gli adulti avevano cose più importanti da fare, tipo ricostruire l'europa domo la guerra. Avevano molti più paraocchi, e di tipo diverso, rispetto a noi oggi. Felice che il Nostro sia stato rivalutato. Saluti
Moooolto interessante questo approfondimento
Questo credo che dimostri, a parte che vari errori si ripetono ancora, che l’ideologia non dovrebbe essere associata a nessun opera di intrattenimento, se non è quello il suo scoop principale; perché altrimenti si perde il suo significato originario e si travisa quello che l’autore vuole trasmettere.. purtroppo Tolkien è stato una vittima di tutto questo.
Almeno così penso.
Grazie come sempre signor Nardi.
top
Bella questa storia sulla lettera 😂😊 sembra sempre tutto scontato ma quando si indaga tante volte le cose sono diverse
Grazie paolo
Ciao Paolo!! Mi piacerebbe davvero vedere un video fatto bene come tu sai fare sul ritorno degli Hobbit alla Contea con i dettagli sui banditi☠️ thnx🤝
A proposito di Tolkien e URSS, mi è venuto in mente il film sovietico, decisamente low budget, che fu fatto su lo Hobbit. Particolarmente comici i costumi, vedi Gollum, e il drago sembra la versione dark di Dodò dell'Albero Azzurro 😂😂
E' in parte strutturato come un musical, con balletti e canzoni, e le musiche le trovo carine. Chi non lo conosce può trovarlo su TH-cam.
Ho fatto un lungo video sull'argomento
@@PaoloNardiSoia me lo cerco di sicuro!
@@PaoloNardiSoiame lo sono perso, come si intitola?
Un dettaglio non secondario è che, al di là della critica, Tolkien è stato portato alla ribalta dalla Hippy Generation - quando di più lontano dalla destra e dal tradizionalismo - tant'è che se non sbaglio anche da noi fu pubblicato da Rusconi con la fascetta “la Bibbia degli Hippies”..
Certo, poi la storia cambiò proprio grazie agli hippie e alla controcultura
Grazie mille per questa disamina interessantissima!
Sarebbe possibile avere le fonti che ha citato e da cui ha preso spunto? Grazie e complimenti per tutto il lavoro che condivide con noi.
- Tom Shippey, Autore del secolo e La via per la Terra di Mezzo
- Brian Rosebury, Tolkien un fenomeno culturale
- Wu Ming 4, Difendere la Terra di Mezzo
@ Mille grazie per la cortesia e disponibilità. 🙏
Complimenti per il video. Anche in Italia il libro venne rifiutato da molti editori, come Einaudi, Vittorini lo giudicò malissimo (gli intellettuali non si erano ancora aperti alla narrativa fantastica, tutte le opere fantasy, fantascientifiche ma anche di terrore erano considerate dei libracci popolari senza alcun valore), finché Edilio Rusconi e Elemire Zolla, due intellettuali raffinati e intelligenti, non decisero di pubblicare l'opera. Quanto a questa prima pubblicazione si è detto di tutto, specie negli ultimi tempi, ma senza alcuna giustificazione. La Rusconi non era una casa editrice "di destra" o "di sinistra", pubblicava di tutto (non era mica la casa editrice di Freda, che diamine!) e aveva raccolto uno staff quantomeno eterogeneo, con nomi invisi per vari motivi alla sinistra italiana (Ceronetti e Campo ad es.), ma anche Zolla. Chi accusa Zolla di aver introdotto l'opera di Tolkien alla destra non conosce proprio niente di lui, era disprezzatissimo da ogni parte politica per gli attacchi scagliati in Eclissi dell'intellettuale, lo odiavano tutti😂😂😂. Casomai la sua introduzione (che è perfettamente innocua, leggetela) piuttosto fu di ostacolo a una diffusione immediata del libro tra i fasci. Furono gli organizzatori dei primi Campi Hobbit, con una loro visione personale e totalmente falsa dell'opera tolkeniana, a diffondere il Signore degli Anelli come opera "di destra", una visione che esiste solo in Italia e da nessuna altra parte al mondo, protratta dal nostro governo. Invece di plaudire Rusconi e Zolla per il loro fiuto e il loro buon gusto, in un momento dove l'opera di Tolkien era totalmente ignorata, li si infanga negli articoli della stampa becera e nei commenti sui social. 😢
Ho fatto un video su Vittorini e il rifiuto a Tolkien. La prefazione di Zolla legge il romanzo in chiave esoterica ed è stata un danno per il romanzo stesso visto che molti l'hanno presa per la parola definitiva e immodificabile sull'argomento, ancora oggi purtroppo
La semplificazione «Zolla buono, Tarchi cattivo» è una cagata pazzesca, detto brutalmente.
Stiamo parlando di un'epoca in cui "migliorista" era un insulto. Difficile pensare che in un collettivo studentesco qualcuno potesse dire di apprezzare Tolkien, o qualsiasi letteratura di genere. Bisognava essere impegnati.
Diverso discorso per la sinistra più fricchettona.
Ciao Paolo, ho scoperto per caso che Mario Polia (antropologo) ha scritto diverse cose su Tolkien e se ne occupa da diversi anni...hai mai visto nulla a riguardo?
Piccolo feedback sui video di Harry Potter: bellissimi, compresa la live!
Ciao
No, mai visto nulla
Vorrei farti una domanda che non c'entra poco con il video e che non sapevo dove scrivere, solo tu puoi rispondere. In quale libro posso trovare gli scritti di Meriadoc Brandibuck e più precisamente l' erborista della contea?
Esiste anche una critica conservatrice dello stesso periodo?
No, l'intellighenzia era prevalentemente modernista
@@PaoloNardiSoia"Intellighenzia ai tempi del Maccartismo? Tutti Comunisti!" È un punto di vista PARECCHIO eroico.....
ho detto che in America erano liberal usciti da Princeton e Yale
Complimenti per il video e la competenza, purtroppo ci stanno ancora provando a rendere detestabile il Signore degli anelli pubblicando con Amazon una serie pietosa che nulla a che vedere con la narrazione del libro, o meglio camuffandola con personaggi creati per confondere le coscienze.
Seppur le cose siano oggi notevolmente migliorate spesso, però, riscontro ancora questo tipo di atteggiamento nei confronti di Tolkien da parte di molti pseudo intellettuali di sinistra, ovviamente con numerosissime eccezioni vedi per esempio wu-ming, a proposito, sto leggendo la nuova traduzione dello Hobbit e la trovo davvero ottima 😊😊👍👍
questo a causa dell'appropriazione da parte della destra che c'è stata negli anni '70.
@mariateresasatta in parte ti do ragione ma non credo basti a spiegare completamente il fenomeno.
A prescindere dall'appropriazione fatta dalla destra italiana credo si tratti anche di un più banale " elitismo " di molti intellettuali di sinistra che non riconosco Tolkien come un "loro" autore e che ritengono il genere epico come "bassa letteratura" adatta solo a menti non adulte. La stessa cosa succede spesso nella musica con grandi artisti che vengono considerati meno perché non abbastanza schierati ideologicamente.
E lo dico da persona che si è sempre definita di sinistra, ci tengo a precisarlo.
Io non riesco a vedere alcuna connotazione politica nell'opera di Tolkien. Si rifà in gran parte a mitologie e saghe del passato, quando non era avvenuta la rivoluzione industriale e quindi non si trovano gli elementi tipici della divisione in classi che si cominciò a teorizzare nel tardo18° secolo. Nonostante ciò mi pare che il valore basilare del suo mondo secondario, pur con le differenze sociali per nascita tipiche del mondo antico, sia una sostanziale parità nei diritti di tutti i componenti, senza distinzione di razza o di sesso.
Huxley ha vinto un Nobel....ah già ma non per la letteratura,..ma a quanto pare divulgava oltre a libri ai critici,una discreta quantità di LSD. Un giovane scrittore si sarebbe buttato da un ponte con queste critiche
Huxley era un genio
La critica italiana come si comportò ?
Ignorandolo.
Mondadori lo rifiutò in due riprese. La prima, nel '55, per motivi strettamente imprenditoriali (era un rischio. In Italia non c'era una tradizione di romanzo fantasy, e quindi una fascia di lettori a cui puntare). La seconda, inizio anni '60, ci si misero critiche interne del tutto simili a quelle giornalistiche del mondo anglosassone. Rifiuto di una mitologia artificiale, e mancanza di collegamenti al mondo moderno.
Astrolabio pubblica La compagnia dell'Anello a fine 1967 (nel più completo insuccesso. Forse la Mondadori del 1955 non aveva proprio tutti i torti). Poi viene ripubblicato da Rusconi, e a quel punto, (e erano gli anni '70 non stiamo più parlando in un'opera "fresca", c'era già la critica tolkieniana anglosassone) non si riesce a scindere la critica all'opera dal fatto che era pubblicata da una casa editrice percepita come particolarmente retriva.
@@neutronalchemist3241 grazie per la risposta, non conoscevo il precedente dell' Astrolabio, casa editrice comunque di nicchia .
Peccato che alla Mondadori non abbiano creduto opportuna la pubblicazione, avevano probabilmente i mezzi adeguati per un possibile successo editoriale