Uscire dalla schematicità della chitarra è complesso ma un esercizio che a me salvò la vita per arrivare prima a capire sempre quale nota sto suonando e dico sempre!! è il seguente: metronomo a 30 bpm, anche 20 o come ve la sentite.. partiamo dal mi basso al mi cantino su ogni nota dal tasto 0 al 12 (andare oltre non ci interessa visto che il tutto è perfettamente identico specie se usiamo una chitarra 24 tasti) suoniamo la nota che ci interessa ad ogni click per esempio studiamo la nota FA? perfetto: corda 6 tasto 1, corda 5 tasto 8, corda 4 tasto 3, corda 3 tasto 10, corda 2 tasto 6, corda 1 tasto 1 e torniamo indietro sempre ad ogni click.. Ovviamente va fatto con tutte le note io personalmente usavo il ciclo delle quinte giusto per non scegliere fa fa# sol etc, ma piuttosto parto dallo studio di Fa poi Do, Sol, Re, LA, Mi SI poi faccio i diesis.. Vi assicuro che se lo fate 10 minuti al giorno innanzitutto dopo un mese lo fate anche a 60 70 bpm o anche più (anche se ovviamente non è questo l'obiettivo) ma soprattutto saprete sempre quale nota state suonando, cioè cambierà la visualizzazione.. Fondamentale se volete improvvisare o trovare gli accordi o le triadi in qualunque parte del manico vi troviate..
Scusami per la precisazione ma il Fa sulla quinta corda è al tasto otto e non sette dove risiede il Mi. Ovviamente sarà stato un errore non voluto. Comunque grazie per l'input.
@@luigiveroi3867 yy in realtà l'avevo corretto prima di inviarlo il commento ma non so perchè è tornato 7, misteri di youtube.. Comunque grazie così lo ricorreggo.. Buono studio ;)
Sacrosanto il suggerimento al quale mi permetto di aggiungere di usare nell'esercizio il solo dito indice così da dissociare la posizione delle note da ogni possibile schema di diteggiatura che è il grande problema dei chitarristi che vivono in ostaggio delle forme. Con questa strategia sono diventato un chitarrista "indipendente" vedo le note e le diteggio come è meglio fare per me per lo specifico brano. Così la mente rimane agganciata al persione melodico e/o accordale e non alle forme melodiche od accordali. Se lo avessi scoperto prima avrei risparmiato 20 anni di camminate sulle uova.@@drittoperdritto6554
@@pasqualeciacco1794 Guarda non saprei sulla questione del dito, io l'ho sempre fatto col dito che mi trovo meglio, anche perchè se lo voglio fare a 90 bpm non so se sarei in grado di farlo agevolmente con solo l'indice.. il discorso di uscire dalle forme anche lì non so quanto sia utile per un chitarrista, cioè le forme per me non sono un limite, in qualche modo la visualizzazione è il problema più grande se ci leviamo le forme siamo un pò fottuti non credi?.. Però magari il tuo consiglio è utile a qualcuno io non mi sento di dire che è sbagliato, anzi probabilmente la prossima volta che farò l'esercizio lo proverò.. Comunque c'è anche la versione 2.0 di questo esercizio: in pratica il discorso è sempre lo stesso da tasto 0 a 12 però invece che partire dalla sesta corda alla prima parto dalle note più vicine al manico seguite da quelle più vicine al body.. Esempio studio della nota MI: 6 corda tasto 0, 1 corda tasto 0, 4 corda tasto 2, 2 corda tasto 5, 5 corda tasto 7, 3 corda tasto 9, 6 corda tasto 12, 1 corda tasto 12. Mappo sempre la tastiera ma in una maniera diversa.. Ovviamente lo sconsiglio ai principianti, per i principianti consiglio di studiare una nota al giorno 10 minuti al giorno solo la prima versione dell'esercizio, a bassi bpm e di non perderci la giornata.. se non vi viene bene lo farete il giorno dopo vedrete che nel giro di poco la tastiera vi apparirà sempre più chiara, Buona Musica a tutti!!
Confermo. Dopo una vita passata a studiare la chitarra da autodidatta sono bastati due mesi del Tuo corso per uscire dalla gabbia delle diteggiature con le quali impari delle geometrie ma se ti chiamano una progressione in La bemolle rimani sempre un bel minutino in bambola a pensare perché in realtà vedi la posizione della scala ma non sai le singole note al volo. Dopo due soli mesi faccio al volo le 12 scale anche sulla chitarra cantando il nome delle singole note a salire e scendere. Per me prima era fantascienza
io frequento i corsi di Valerio V.S.A. online in tre mesi vedo tutte le scale in tutte le tonalità' in una velocità' non indifferente e' un'accademia fatta veramente bene con docenti pazzeschi preparatissimi e disponibili. frequentate l'accademia online. lo consiglio a tutti.
@@Mpaolo6895 non i video corsi. se potete fatevi l'accademia online di Valerio Silvestro V.S.A e' un'ottima scuola online dove farete al 100x100 un salto di qualita' e consapevolezza e padronanza di come utilizzare l'armonia musicale. un'altro mondo didattiche moderne non utilizzate in Italia. frequento l'accademia e ci sono tantissimi musicisti che arrivano da anni ed anni di conservatorio livelli mediocri perche' la didattica utilizzata in Italia e' obsoleta e vecchia.
Veramente interessante...da provare, anche se già sono un chitarrista esperto. Sei veramente un grande e i nomi che citi (Mick Goodrick in particolare) sottolineano ulteriormente la totale consapevolezza delle tue affermazioni. Aggia pruvà, grazie Maestro
Assolutamente vero. Concordo pienamente. La tastiera del pianoforte, tastiere elettriche, organo o fisarmonica creano una grande chiarezza per capire la musica. Un ordine che purtroppo con tutti gli altri strumenti non e' possible. Io farei fare un po a tutti un po di pianoforte complementare per far capire a tutti i musicisti ( soprattutto ai chitarristi rock) che note stanno suonando. Grazie per questo video, assolutamente corretto e indispensabile!!!
Noi lo facciamo fare a tutti. E non “un po’ di pianoforte complementare”. L’armonia si studia e si capisce solo ed unicamente sul pianoforte. Non per un po’. Per tutta la vita. Nel resto del mondo TUTTI studiano la musica sempre sul piano🙏❤️
MAESTRO mi mancaVi, sei il mio faro nella tempesta, e come un faro saldo sulle sue fondamenta ci accompagni al di sopra della tempesta. Non so come riesci a rendere semplici le cose più complesse, ma mi godo il risultato, senza farmi troppe "pippe" GRAZIE MAESTRO
Grazie Valerio. Da chitarrista ti dò pienamente ragione. Per studiare mi sono scaricato una App pianoforte e lo studio dell'armonia lo sviluppo con il pianoforte che a livello visivo è strutturato per comprendere bene scale, intervalli ecc. La chitarra è un manicomio a cielo aperto per sviluppare le capacità di cui tu hai ampiamente parlato nei tuoi video. 🙏👍
Effettivamente, chi è diplomato in chitarra classica conosce il manico a memoria ed ha una visione globale della lettura musicale, anche perché non potredti studiare il repertorio classico che spazia in un mondo complesso, sia per tecnica e per interpretazione. Ma, uscire dal mondo classico ed entrare nel tuo mondo armonico incredibilmente funzionale è sicuramente una grande luce. Grazie per queste pillole preziose. 🙏
Insegno chitarra da 25 anni, ho avuto più di 500 allievi.. quando insegno le scale le faccio vedere sempre prima al pianoforte, perché appunto come dici tu agli inizi le alterazioni sono più difficili da vedere sulla chitarra..però ci sono degli studi di chitarra che favoriscono l'apprendimento dei gradi e di conseguenza delle note.. come sempre grandissimo Valerio. buona Musica!
Sono esattamente le conclusioni a cui sono arrivato come studente di chitarra e tres cubano.Avere una piccola tastierina portatile che entra nella custodia della chitarra su cui visualizzare in maniera chiara gli intervalli. Sono contento che mi confermi questa cosa, perche' sono autodidatta e si e' trattata di una semplice intuizione. Con il piano "vedo" con la chitarra no! Sei un gran prof. Grazie :)
Aspettavo questo video !!!! Valerio, è sempre un piacere . Ancor di più perchè sono stato tuo allievo ( chitarrista poi 😉), dando una svolta alla mia conoscenza in merito . Amici chitarristi , fatevi avanti Valerio è una garanzia !!
Questo è un insegnante che ha il manico…😂😂😂😂 e ora scopriamo che di manici ne avevi tre. Da quando studio con Valerio ho ricominciato con la chitarra da zero. Perché ora le posizioni no hanno sapore, ho BISOGNO di sapere che note suono. Sempre ❤U Valerio. Come croce personale ho scelto te
Grazie, io suono il basso, il mio problema più grande in questo momento é proprio la memoria muscolare, ho iniziato da un paio di settimane ad esercitarmi con il suo metodo e la tavola degli intervalli, intravedo giá una minima “apertura”. Grazie di cuore.
Da quando studio sui libri/appunti di Goodrick (che si trovano facilmente online) la mia vita chitarristica è cambiata :) Vedo il manico della chitarra come mai prima...li consiglio a chiunque, anche ai non chitarristi, ci sono pagine di considerazioni sulla musica e sul suonare che sono meravigliose e di forte ispirazione. Intanto mi sono iscritto all'Academy...ci vediamo a Gennaio!
Giulio non ti posso dire quanto sono d’accordo con te. Per me il testo più significativo in assoluto sulla Musica moderna popolare improvvisata e non🙏❤️
Grazie maestro per questo video dedicato ai chitarristi! Mi ritrovo in tutto ciò che ha detto e non vedo l’ora di iniziare l’apprendimento sulla piccola tastiera di mia figlia (per ora questa ho 😂) seguendo il suo corso. ❤
Va benissimo. Basta e avanza. Non devi suonare. Devi potenziare la velocità di visualizzazione con l’ausilio della immagine della tastiera. Prova a giocare con tua figlia sul argomento le fai un regalo e🙏❤️
@@ValerioSilvestro Un piacere! assolutamente meritato! Non è da tutti comprendere quali siano le difficoltà del riportare un argomento così bello e complesso come l'armonia su di uno strumento non proprio con questa lucidità! Dal canto mio posso solo dire di aver sempre desiderato di approcciare il pianoforte, anche per piacere personale. Quando però l'ho fatto mi son sentito smarrito e confuso... Non vedevo la tastiera, che come dici nel video, è in realtà molto più semplice da vedere rispetto a tutti gli strumenti! Era una mia questione mentale... Ora ci sto prendendo confidenza e spero di migliorare sempre più. Per quanto riguarda il manico della chitarra, mi permetto di dire, che non solo studiando classica si può avere una visualizzazione di livello ma anche praticando numerosi studi/esercizi anche moderni (leavitt docet) che permettono di conoscere nota per nota il manico. Purtroppo siamo pigri, abbiamo i "box" e come rimarchi nel video e questo ci limita, pur sembrando un vantaggio. W la musica sempre! Ps Ciro Manna è spaziale!!!!
Valerio hai ragione! Fase 1 : Apprendi le note e le scale, le capisci ma poi vai sulla chitarra e inizia la Fase 2 : Cominci a renderti conto che di posizioni pentatoniche ce ne sono almeno 5 e su 12 note sono almeno 60 posizioni... se poi guardiamo le altre scale e i modi... delirio! Fase 3: Rifiuto e Frustrazione Fase 4 : impari pochi pattern sei fluido, riesci ad improvvisare su basi diatoniche in tutte le tonalità ma non sai cosa stai suonando e in piu' i tuoi soli sono simili Fase 5: Scopri per caso Valerio 'Armonia in 1h' Fase 6: Ti rimetti a studiare e guardi gli altri video Fase 7: Migliori poco a poco (dipende da quanto tempo hai) Poi arriva questo video e capisci che se è vero che la chitarra è isometrica (puoi spostare i pattern dove vuoi e suonano bene purchè nella corretta tonalità) in realtà questa caratteristica dello strumento puo' essere una barriera all'apprendimento perchè esiste il rischio di concentrarsi sulle posizioni non sulle note. Le triadi in Do sul piano riesco a farle e anche i Quad. Sono i tasti neri il problema.. li cicco sempre 🙂 ma almeno capisco gli intervalli e le note che compongono anche gli accordi piu' strani per poi portarli sulla chitarra. Insomma Valerio Super!
da pianista che sta iniziando a suonare la chitarra (e filosofo), voglio dire solo una cosa: la capacità di Valerio Silvestro di concettualizzare qualsiasi problema è ciò che immediatamente per me lo colloca diversi livelli al di sopra del tutorial medio di youtube. Definizioni come quella di "pensare lo strumento musicale come strumento di misura" per taggare un problema mentale con un portato didattico negativo spaventoso (i chitarristi che seguono il 90% di corsi video su TH-cam ne sono influenzati) possono solo uscire da una mente superiore quanto a capacità e volontà di riflessione e auto-consapevolezza. Tu provi a ripensarci e capisci tante cose: ti apre una porta. Valerio Silvestro è una delle rare dimostrazioni che a volte le piattaforme social (come TH-cam in fin dei conti è) sono degli strumenti di meritocrazia, mezzi capaci di fare emergere chi veramente ha qualcosa di significativo da dire e dare agli altri. Peccato che normalmente - nei social - non succeda così. Continua con i tuoi corsi gratis ti prego, sei un servizio di pubblica utilità e democratizzazione della conoscenza. Sempre tuo grande fan.
Maestro hai centrato il problema. I due chitarristi da te citati sono diplomato in chitarra classica. Il modo più efficace di mappare il manico della chitarra infatti e suonare leggendo gli spartiti. Per memorizzare gli intervalli senza schemi invece esercitarsi con le serie numeriche casuali come hai spiegato tu un po' di tempo fa. Una volta fatto questo lavoro le regole armoniche le applichi con estrema semplicità. Tutti gli altri sistemi ho constatato che costano tanta ma tanta fatica. 15 minuti al giorno bastano , 5 minuti per le serie e 10 per la lettura. Più vai avanti più facile diventa leggere. Questa almeno è la mia esperienza da non diplomato. Grazie sempre per quello che fai
Grande Maestro!!! Pensa che quando ho iniziato a studiare la chitarra mi sentivo un ladro a pensare alla tastiera del piano ( mio primo strumento insieme alla fisarmonica)...
Valerio caro...chi non conosce la scuola americana (probabilmente più del 90% in Italia) puntualmente fa lo stesso errore...ed è una cosa risolta in USA minimo 40 anni fa,pensa come siamo indietro! L'errore è non pensare,non vedere la chitarra in maniera orizzontale. Il mio vecchio maestro che aveva avuto esperienza lì (uno dei pochi a Napoli)mi faceva fare tutte le scale, arpeggi, triadi,intervalli anche in orizzontale(anche in diagonale)...anche con un dito singolo(per tutte e 4 le dita)....e questa è scuola Mick Goodrick!! Goodrick, maestro di Pat Metheny,diceva scherzosamente che bisognava ascoltare un po' di sitar! McLaughlin e Martino sono dei maestri,il primo forse anche per le sue influenze indiane,mentre tutti quelli della scuola Goodrick si muovono in maniera pianistica. Spesso noi chitarristi stiamo guardando ma non vedendo,ci vuole una guida. La cosa che mi ha fatto impressionare di Goodrick in una sua vecchia intervista(o manuale?) è che lui sosteneva che un bambino,in maniera naif,la prima cosa che fa è spostarsi su una corda,pensare e vedere in orizzontale,ma poi man mano tende a perdere questa visualizzazione naturale! P.S. basta non pensare "in posizione" e pensare per note!!
Esperienza di pianista che dopo 10 anni di lezioni ed esami al conservatorio si é dato alla chitarra e ora sono 20 anni che si divide su entrambi gli strumenti. Quando ho iniziato a suonare la chitarra avevo scale e intervalli stampate in mente. Ho trovato molte difficoltà all'inizio (come tutte le cose😊) perché l'approccio di riconoscimento delle note non mi veniva proprio insegnato, né i miei coetanei la pensavano in questo modo. In pratica era perennemente un discorso tra sordi. Però devo dire che oltre l'armonia, la chitarra permette di suonare le melodie (alias gli assoli) con estrema facilità usando le forme senza preoccuparti minimamente delle note. Almeno fino ad un livello intermedio. Grazie infinite per tutti questi video stupendi
Io che suono la chitarra da quando sono bambino mi ero già convinto diversi video fa e ho comprato una economica master keyboard per esercitarmi su intervalli, scale e accordi. La tecnica del "dito monco" l'ho trovata funzionale per le scale ma una breve introduzione di tecnica e diteggiature per accordi l'apprezzerei comunque tantissimo.
Da chitarrista confermo tutto aggiungo che notoriamente i chitarristi fanno pena con la prima vista, alle volte me incluso ma io sono anche dislessico e quindi per esempio mi succede che a volte il la diventa do o fa e vado nei pazzi, MA dopo anni di studi non faccio più pena con la prima vista. Questo perchè involontariamente diteggiando sempre i brani che studio o che insegno ho imparato a riprodurre melodie in più posizioni e lo faccio ormai senza nemmeno pensarci. Quando ero in conservatorio il mio maestro all’ inizio storceva un pò il naso ma mi lasciava fare perchè alla fine ottenevo sempre una diteggiatura logica. Insomma se siete chitarristi, per imparare bene note e accordi in ogni posizione dovreste proprio studiare i brani infischiandovene della diteggiatura, ci vorrà molto tempo perchè non si ottiene questa dote in un giorno ma vi consentirà non solo di sapere ovunque le note ma di memorizzare internamente varie altezza in relazione alle corde. Per esempio adesso sto studiano il preludio della 1006 di Bach, quel brano dopo averlo letto velocemente cercando di rispettare la diteggiatura l’ho provato periodo per periodo diteggiandolo con tantissime combinazioni per trovare la diteggiatura migliore e più musicale per le mie mani e per il mio gusto. Ormai è più di un mese che lo studio e non credo di esagerare se dico che avrò provato almeno un centinaio di combinazioni diverse. Ovvio è un lavoro enorme e capisco che possa spaventare ma penso sia il miglior esercizio possibile per memorizzare note e accordi. Buona musica a tutti.
Verissimo....sono un contrabbassista e lo studio dell'armonia in Conservatorio l'ho proprio affrontato così ... zero studio tecnico del pianoforte però fondamentale dal punto di vista della visualizzazio
Vale' è sicuramente buon approccio il tuo. Personalmente sulla chitarra però ho trovato un altro sistema quello di vedere le varie corde in relazione fra loro. Ad esempio la sesta e la quinta sono in relazione di intervallo di quinta, suonando all' inverso cioè quinta e poi sesta invece l' intevallo diventa di quarta. Quindi da sesta a quinta so sempre che le note vanno dalla quarta ed arrivano al massimo fino all' intervallo di sesta maggiore. Se suono invece solo in orizzontale sulla sesta vado al massimo fino alla terza maggiore. Se suono invece sesta e quarta corda ho intervalli da settima minore alla minore 9 etc etc etc... poi andando avanti fai le relazioni fra 5 corda e 4 tra 5 e terza etc etc... e così ti costruisci una mappa mentale degli intervalli in verticale sul manico. A questo poi aggiungo le varie forme di accordi che semplicemente individuano la fondamentale sulla corda più grave, avendo imparato però le relazioni degli intervalli fra le varie corde so dove a seconda della forma troverò la settima minore dove la tredicesima etc etc etc... Detto così è un casino è più facile da visualizzare sulla chitarra. Ci vuole però un po' per studiare bene il tutto, più o meno quanto dicevi di impiegare col tuo sistema sul pianoforte. È utile, ma per chi suona la chitarra ci sono delle enormi differenze con il pianoforte e spesso se usiamo quest' ultimo come riferimento, rischiamo di far ancora più fatica nel visualizzare poi il manico. Comunque non c'è mai limite al peggio... la fisarmonica ad esempio con tutti quei ca....scpiti di bottoni! 🤭🤣 Al di là di tutto, anche se pachidermico col cellulare in mano, sei il mio idolo Vale'! 😘
Interessante. Per come la vedo io , da chitarrista, le basi sono imparare schemi scale maggiori ( C , G , F ) imparare gli intervalli di terza all' interno degli schemi, imparare la teoria degli intervalli di terza . Poi passare agli intervalli di 4 , 5 , 6 , ottava.
Come sostiene Goodrick é fondamentale imparare a suonare in orizzontale sulle singole corde, in questo modo si ha la visione delle note in moto retto come il pianoforte
Assolutamente...io fortunatamente ho avuto questo tipo di percorso perché il mio vecchio maestro era reduce dalla Berklee. E le singole corde me le faceva suonare con un dito (sia solo con indice,solo con medio)...ed anche questo è scuola Goodrick o Pat
Ottimo video, assolutamente d'accordo, io suono il violino ma utilizzo anche una tastiera proprio per visualizzare più facilmente scale arpeggi ecc. Quando studio un nuovo pezzo prima lo suono sulla tastiera (che tra l'altro non stona) poi lo porto sul violino, non è tempo perso ma guadagnato; ci starebbe anche un videino sulle modali 😁i chitarristi ne vanno pazzi
Ho iniziato da bambino con pianoforte e tastiera, anche se con poco successo, e sono passato alla chitarra ormai da 25 anni. Mi accorgo che per costruire mentalmente gli accordi e pensare alle estensioni tuttora penso alla tastiera del piano perchè infinitamente più naturale e lineare.
Maestro, sicuramente è vero quello che dice in questo video. Suono il sax tenore da diversi anni, ho 57 anni ma il mio approccio con lo strumento è quello di un analfabeta delle note misicali pirtroppo. Ho suonato sempre completamente ad "orecchio" ed "intercetto" le note dei brani senza conoscere la diteggiatura in maniera intuitiva. Non so come faccio ma mi rendo conto della mamcanza fondamentale. 😅. La ringrazio per tutto quello che fa e trasmette.
Devo dire, come bassista, che mi ritrovo al 100% in questo video. Seguono alcune considerazioni... Quando ho preso in mano lo strumento - 40+ anni fa - ero un rockettaro/metallaro, ma ho avuto al felice intuizione di sturdiare jazz (Nino De Rose anyone?), una scuola fondamentale. Quindi sono uscito da un paio d'anni di ciò con una solida competenza su come suonare sulle sigle degli accordi. Dato un accordo, quali note farci su - dell'accordo o della scala relativa - e come collegare ogni accordo al seguente (perché IMHO questo deve fare il basso). Però il pentagramma restava, se non un mistero, una fatica, proprio perché ogni nota ce l'hai almeno in 2-3 punti sul manico. Finché non mi è arivato a casa un pianoforte. Allora, finalmente HO CAPITO IL PENTAGRAMMA. E ho capito perché, al conservatorio, ti fanno comunque studiare il piano qualunque sia il tuo strumento. Ciò detto, ancora oggi, io lavoro per posizioni. Data una nota qualsiasi sul manico, io so tutti gli intervalli, ascendenti e discendenti, che ho - in quella sezione di manico, diciamo nei 4-5 tasti sopra e sotto - rispetto a quella nota. Corollario è che se ad esempio un DO è una tonica, o una 4a in SOL maggiore o una 5a in FA mi cambiano le note "fra le note". Se è una 4a di SOL fra 3a e 5a avrò una FA#, se è una 5a di FA avrò il SIb ecc. Quindi nel dividere il manico in "sezioni" mi ci ritrovo alla grande. Bella intuizione. Standing ovation.
A volte in questi video c'è talmente tanta umanità nello spiegare, che sono proprio costretto a fare delle pause. Sarà il caffè, ecco forse devo smettere di bere il caffè mentre guardo i tuoi video.
Carissimo Valerio, io suono da quando avevo 9 anni la chitarra (40 anni fa) e ti assicuro, non ho imparato "le posizioni" come dici tu, delle note, ma prima le note sul pentagramma e poi la loro "traduzione" sullo strumento. Se prima imparo le posizioni e poi voglio sapere che note sono, sulla chitarra, c'è da impazzire, chiaro. Quello che dici tu è verissimo sullo studio dell'armonia: va studiata suonando il pianoforte, per sentire che "colore" ha un accordo. Ed è chiarissimo che immaginarsi le note sul pianoforte semplifica il lavoro del sottoscritto quando deve insegnare le alterazioni, gli intervalli, le scale, la tonalità... Cioè la teoria! Io, credimi, non voglio criticarti, ma voglio solo dirti che il tuo pensiero parte da un ragionamento da non chitarrista, o meglio, un chitarrista che non ha studiato la chitarra. E per studiare qualsiasi strumento, la notazione è fondamentale. La notazione classica, è un mio pensiero, aiuta moltissimo a capire "visivamente" la musica (certo, non a "sentirla"e percepire forme e colori dell'armonia). Può altresì aiutare a percepire il valore melodico e ritmico, in quanto molto più apprezzabili visivamente sul pentagramma. Ma chi studia ormai sul pentagramma? Spiegherei infatti la tua osservazione, con il fatto che noi chitarristi abbiamo miriadi di notazioni ( uno si sveglia e ne inventa una ogni giorno...), una variegatura nei simboli, nel tradire il suono effettivo con la chiave di violino "all'ottava giù", o tradirlo con simboli che fanno credere una cosa invece che un'altra...insomma, una faciloneria nel non apprezzare la teoria e la notazione classica, che ha salvato il mondo a molti musicisti...ma non a noi. Forse perché sempre in affanno nell'insegnare a qualcuno tutto e subito, perché tanto la chitarra "la sanno suonare tutti"...e tu devi stare lì a far capire la differenza di colore tra un do sulla seconda corda e lo stesso do sulla terza corda o la difficoltà nel produrre un unico suono con due mani (e 8 dita) che fanno una cosa diversa dall'altra e devono agire contemporaneamente. Grazie per il tuo video perché comunque mi ha permesso di fare una riflessione e perché sei davvero molto portato a spiegare le "cose" musicali
Top come sempre. Purtroppo non ho posto in casa(due bimbi piccoli),il tempo e le energie per suonare sono ridottissimi, allora ripasso gli intervalli a mente😂 non è serio lo sò, ma per ora è quel che si può. Sulla chitarra ho una buona impostazione e conosco le note del manico, il problema è che non vado alla ricerca della nota coscentemente. Ultimamente stò lavorando lentamente sul II, V, I in ogni area del manico, ma mi rendo conto che spesso spengo il cervello e vado per schemi. Difficile da sradicare con così poco esercizio. La muscolatura ormai ha quell'impostazione e se il cervello non ha risorse (per stanchezza, spero) le dita van da se! Nutro speranze perchè tendo ad arrivare inconsciamente alla terza dell' accordo a cui dovrei risolvere( non so quanto di questo sia da attribuire alla mem. muscolare o alla percezione uditiva). 😂Non appena mi sistemo un pò ce la devo fare.❤
Sono perfettamente d'accordo. Sul piano si possono capire concetti musicali molto più velocemente che su altri strumenti quindi..... e sicuramente utile dedicarci qualche mese per avere una visione più completa e lo dico da chitarrista...😢
Il problema di noi chitarristi, soprattutto amatori (come il sottoscritto) è che quando si suona in Lab noi pensiamo al Sol un tasto in avanti, col cervello continuiamo a pensare alle note di Sol (molto più familiari). Se poi devi accompagnare non ne parliamo, usi un capo mobile in modo da tornare nella confort zone (tonalità di Do, Sol, Re, Mi e al massimo Fa). Valerio, cerca di capirci 😉
Ciao Valerio, suono la chitarra da 40 anni e seguo con molto interesse i tuoi video che trovo sempre molto interessanti pur non avendo mai toccato un pianoforte e non ti nascondo che trovo molto più semplice, come dici tu, comprendere le note con le loro alterazioni immaginando i tasti bianchi e neri
Osservazioni intelligenti. La cosa principale per chi vuole addentrarsi nel mondo musicale professionale è sicuramente quella di conoscere istantaneamente tutte le tonalità con le rispettive alterazioni e conoscere ogni minimo intervallo. Anche gli intervalli dovrebbero essere pressoché istantanei. Per i chitarristi è fondamentale lavorare per corde singole, poi per coppie di due o tre corde. Infine unire il tutto.
Che ci crediate o no, l'anno scorso dopo qualche mese che seguivo un corso di armonia da chitarrista, sentii la necessità e mi regalai per Natale una tastiera da battaglia. Incredibile, la tastiera a stento la "strimpello" 😂😂😂 ma sulla chitarra all'improvviso mi fu più facile visualizzare le principali scale 😊🎉 E ancora oggi visualizzo mentalmente scale ed intervalli sui tasti bianchi e neri 💪
Avendo passato una vita con un piede sulla chitarra e uno sulla tastiera, ho una concezione più immediata delle note, degli arpeggi, delle scale.Secondo me fondamentale sbirciare vari mondi e non chiudersi in un solo strumento, la musica non è fatta di compartimenti stagni. Anche saper suonare un po' la batteria è utilissimo per comprendere il ritmo
Valerio ha colto perfettamente il problema di tanti chitarristi: cercare di comprendere la musica attraverso la chitarra è veramente un'impresa. Il nostro strumento all'inizio sembra facile proprio perché i primi accordi si imparano 'a vista' e si trasportano semplicemente cambiando tasto. Da qui nasce, però, la pessima abitudine di imparare soltanto visivamente, trascurando i nomi delle note e gli intervalli. Una strategia sbagliata su qualunque strumento ed ancor più sulla chitarra che, per come è fatta, presenta multiple visualizzazioni dello stesso oggetto. Iniziare col piano è un'ottima idea, anche se per noi chitarristi di vecchia data è difficile. Ci sembra di sottrarre tempo al nostro strumento, che tanto ne ha richiesto, anche solo per arrivare a quella limitata capacità, a quella conoscenza imperfetta e lacunosa che abbiamo conseguito. Io personalmente ho capito, dopo tanti anni, che i mie limiti musicali hanno molto a che fare con quello che ha descritto Valerio e che per uscirne, occorre proprio lasciar da parte, per un bel po', tutto l'armamentario di posizioni, diteggiature, licks ecc. e cambiare proprio approccio. Magari con il piano, come suggerisce Valerio (d'altra parte, è un pianista). Oppure, come sto facendo io, ristudiando tutto su due corde alla volta, a partire dalle triadi (arpeggiate), per poi passare agli arpeggi degli accordi di quattro note, alle pentatoniche, alle scale, agli esercizi diatonici ecc. Così sono obbligato ad andare piano, osservando gli intervalli tra una nota e l'altra, cantando con i nomi delle note: una faticaccia! Però sto vedendo dei progressi, cominciano ad uscire le cose che prima non venivano proprio.
Lezione utilissima, condivido in pieno ciò che ha detto. Io suono la chitarra, conosco le forme, riesco a suonare assoli semplici su una seuqenza di accordi, ma la maggior parte delle volte non conosco i nomi delle note che sto suonando, perché magari li conosco solo in alcune forme (pentatonica di La minore ad esempio). Se prendiamo ad esempio la canzone Time dei Pink Floyd (F#m, A, E), riesco a suonare tutto, accompagnamento, solo, abbellimenti, ma nella maggior parte dei casi non conosco il nome della nota. Su un determinata forma conosco dove è la fondamentale, dove è la terza, ma se mi viene chiesto il nome della terza, devo fermarmi e ragionare, partendo dalla tonica. Grazie
Da chitarrista sono più che aperto ad aprirmi la mente. È vero che molto privilegiano le forme (diteggiature), ma sempre perché c'è l'insano approccio da palestra della velocità muscolare, non mentale. Seguirò il suo metodo.
Gentile Valerio, grazie, come sempre, per la chiarezza espositiva e la naturale simpatia. Non ho trovato nulla di meglio dei tuoi video su youtube in campo musicale. E' chiaro e condivisibile il tuo messaggio per i chitarristi. Volevo, se possibile, avere il tuo parere su questo aspetto: ho trovato molto interessante e istruttivo il tuo video sugli accordi e sul voicing. Sulla chitarra, però, certe posizioni di rivolto non mi sembrano oggettivamente possibili (o, a volte, lo sono ma con posizioni molto scomode). Questo non accade con il pianoforte. Come suggerisci di ovviare a questo inconveniente?
Ciao, Valerio, rispetto assoluto su quanto hai esposto, mi permetterei, se mi consenti, una osservazione, ossi scindere la parte teorica musicale, rispetto alla pratica sullo strumento. Spigo meglio l'acquisizione lucida e puntuale della teoria , dal mio punto di vista, deve prescindere dallo strumento , deve entrare nelle ossa , deve essere vissuta come l'ovvietà dell'aria che respiri. La base non è e non può essere lo strumento , semmai è un punto di arrivo dopo una interiorizzazione puntuale e precisa di scale intervalli accordi ecc. Poi come dici tu, il piano ti rende, per la sua stessa conformazione, più facile la visualizzazione di quanto acquisito, cosa che la chitarra( è quella che suono ,la domenica mattina alle 5 così nessuno mi sente)e che quindi conosco , data la sua configurazione , non fa. L'ausilio delle forme, a prescindere da quanta teoria o la tecnica che vi è dietro, aiuta a velocizzare, schematizzare l'esecuzione e, credo questo sia il punto vero della questione, a consentire a chiunque di suonare pur non avendo coscienza alcuna di quello che sta facendo, ma questa è tutta un'altra faccenda. N.B. io suono , a malapena il campanello di casa quindi non me volere se ho esposto delle strampalature
Apprezzo moltissimo le tue riflessioni . Quello che dici sulla chitarra è sacrosanto . Fare le scarpe al piano con la chitarra è difficile . Io ho mollato da anni , ma ho sempre pensato che se massimizzi la vocalità e ti canti quelle che hai immagazzinato musicalmente dovresti arrivare ad un discreto livello . Penso che in passato le cose funzionassero cosi . Se uno dopo anni che studia e conosce il suo strumento non è capace di sviluppare un assolo vocale esiste qualche problema ,in termini di limiti personali . Toots Thielamans con Bluesette insegnò qualcosa .Più vocalità di un assolo del genere ........ Parlo di uno che aveva una musicalità inumana , ma mi sembra che in qualche modo le cose funzionassero ? Sbaglio ? sono troppo manicheo ? Grazie per i tuoi video ovviamente ....
@@ValerioSilvestro Grazie Valerio, le tue lezioni non sono un semplice scalare le marce 2/5inta 1Prima per andare a sbattere al primo palo che si incontra . Sono lezioni di esperienza e grande umanità . Non fuggire dall Italia i Migliori c'è li portano via …
@@coattodidolore9574 Non fuggo da nulla. Ma portare avanti una azienda in Italia è davvero un impresa impossibile. Per poter continuare a fare quello che faccio devo trovare una soluzione🙏❤️
Suono la chitarra acustica e classica da tantissimi anni con una buona base di teoria in armonia, ti seguo spesso perché la musica è un qualcosa che trascende lo strumento. Sulla tastiera hai veramente la visuale di tutto ma ho sempre trovato difficoltà anche come indipendenza tra mano dx e sx. Peccato perché il piano è lo strumento più completo che fa "reparto" da solo
Buongiorno. Premetto sono un chitarrista amatoriale-autodidatta; i primi anni ho frequentato insegnanti privati. Per quanto riguarda la chitarra il problema è che l'insegnamento (in ambito privato, al conservatorio non so come viene insegnata) è basato su dideggiature e tablature. Questo nel tempo, ti fa suonare ma non ti dona quella consapevolezza che un musicista dovrebbe avere, sopratutto su argomenti come lettura a prima vista e di armonia. Una prova di tutto cio'.... provate a parlare con un chitarrista di armonia modale o scali modali..... una confusione pazzesca..... Con questo non intendo criticare i chitarristi, (lo sono anche io) ma il metodo di insegnamento. Un saluto e buona musica a tutti....
Premetto che ho studiato piano classico arrivando alla chitarra molto dopo, solo per dire che la chitarra ha un suo piccolo vantaggio sulla tastiera, secondo me. Cioè quello di far corrispondere ad una posizione una determinata successione di intervalli indipendentemente dalla tonalità. Voglio dire: la posizione delle dita in un accordo con una determinata disposizione armonica sulla chitarra è sempre la stessa. Un Do7/9b è identico, visivamente parlando, ad un Do#7:9b. Ciascuna posizione, per un chitarrista, premessa la corda di riferimento (o drop che dir si voglia) identifica all’istante una serie di intervalli. La tastiera del piano non è altrettanto immediata in questo, invece, e richiede una ulteriore astrazione (con la velocità “di calcolo” alla quale il Maestro ha tante volte invitato ad allenarsi, giustamente).
Quando ci vedemmo la prima volta, dopo la diagnosi di essere un tossicodipendente musicale😂, il suggerimento fu: chiudi la chitarra in un armadio 6 mesi e fai quello che ti dico io...dopo di ciò: esercizio dei numeri sulla tastiera della chitarra e così si vede tutto e si sente tutto...seguite il Maestro, ne vale la pena ❤
Stai parlando di una problematica che, da chitarrista, mi sono posto anch'io. La chitarra, fra l'altro offre facili scorciatoie: "Che imparo a fare la tonalità di LAb? Studio quella di Sol e la sposto in avanti di un semitono". E ci sono anche degli alti automatismi per pigri. Alla fine sono arrivato alla tua stessa conclusione: serve il pianoforte, che sto usando per studiare l'armonia, e nei limiti del possibile faccio anche pratica con altri strumenti. In altre parole: sono il chitarrista che ti da ragione. 😉
Ci sono dei metodi per memorizzare meglio le note, le scale, gli arpeggi. Parlo da bassista ovviamente. Il metodo e non fare le scale gli arpeggi nel modo tradizionale, e cioè per Verticale, ma per orizzontale, scendendo lungo la tastiera che si trova in posizione Orizzontale per ciò che riguarda il Basso Elettrico. Per un Bassista o un chitarrista o sassofonista che sia, smanettare un po' il piano o una tastiera, Aiuta a capire meglio l'utilizzare le note di una scala, andando a sviscerarle, altro buon metodo per memorizzare meglio scale etc, etc. le Scale bisogna Sciscerarle, cioè non partire dall Root note, ma ad esempio da una 3° una 5° una 6° etc, etc ... creando melodie e quant'altro. Non sto facendo il professore mi permetto solo di portare la mia esperienza e di come ho memorizzato megli ole scale che più uso o in uso nella Musica contemporanea .... mi perdonerai nel caso Valerio.
Maestro mi scusi, una volta che uno sa le disposizioni delle note ad esempio la scala maggiore, ci sono le varie diteggiature a partire dalla tonica e scala per scala o diteggiatura per diteggiatura sapere ad esempio rispetto alla tonica dove si trova la terza maggiore, la quarta la quinta, la sesta ecc. ecc. al CPM le poche lezioni che ho fatto mi hanno dato questo imprinting che mi è servito moltissimo
Carlo non c’è un video corso in cui parlo specificamente di queste cose. Se vuoi approfondire davvero ci sono i corsi in diretta on line sul sito valeriosilvestro.com🙏❤️
Da strimpellatore e pianista principiante: con la chitarra fai anche l'elettricista, il fisico nucleare , il sound designer ed altri mestieri. Il piano: attacchi e suoni.
Ci sarebbe troppo da dire eanche qualcosa da contestare rispetto a quello che hai detto (sempre con rispetto). Cmq chi ha SOLO provato a fare sul serio con la chitarra sa benissimo.
La cromatizzazione del manico, come dici tu, è l’identico concetto che insegnava Mick Goodrick nella sua Open Position: imparare tutte le 12 scale maggiori, minori melodiche, minori armoniche stando in posizione, svincolandosi così dalla diteggiatura ma imparando nome e posizione delle note. Poi anche tutti gli intervalli. Era il primo lavoro.
All’opposto il concetto di unitar: una corda alla volta e suonare scale e intervalli, qui la linearitá è evidente. Mick é stato un vero Maestro! 👏❤️👏❤️
Ma una volta al liceo musicale, qualsiasi strumento si studiasse, non era obbligatorio fare 1 anno di pianoforte complementare? O ricordo male io (sono passati decenni)?
Cristiano ancora oggi lo è. Ma quel piano complementare non ha nulla a che fare con quello si cui parlo. Si studiava la tecnica e quindi non serviva a sviluppare comprensioni ma abilità 🙏❤️
Eh si, la tastiera della chitarra è dura da decodificare. La tastiera del pianoforte e bella distesa e gli intervalli li capisci meglio! Le tre scale che uso maggiormente con la tastiera le vedo, con la chitarra devo andare ad intervalli. Per capire un pò di armonia ho comperato una tastiera.
@@ValerioSilvestro ah si' ho risposto di istinto prima di arrivare al punto in cui lo dicevi. Meno male, non e' solo colpa mia 🤭 Comunque nel mio caso mi chiedevo appunto se fosse possibile fondere il lavoro che hai consigliato con l'apprendimento della chitarra, un po' per pigliare due piccioni, ma se dici che e' piu' scomodo continuo col piano, e poi passo di la' 😏
Mannaggia maestro! Sei perdonato per ora, ma mi riservo di scrivere un commento più articolato per chiarire alcune questioni che riguardano proprio l'approccio didattico, che non mi trova d'accordo su alcuni punti. Saluti!
Sulla chitarra devi ragionare per intervalli non per note. E allora anche le forme finiscono per avere una bussola. Poi ti basta conoscere le sole note sul manico della prima e della sesta corda. Non esistono le note. Esistono gli intervalli e le toniche. La disposizione naturale delle note è il circolo delle quinte o delle quarte non le note appaiate come sul pianoforte. Il pianoforte ha questo limite. Non ti fa capire questa verità. La chitarra invece vista l'accordatura per quarte o quinte lo fa capire molto bene. Ciao Maestro
Rispetto la tua visione ma non concordo.🙏❤e con me molti stimati colleghi molto più illustri di me. Aggiungo che quando io affermo qualcosa preciso che è la mia opinione frutto di una esperienza lunghissima mentre tu affermi verità assolute. Questa è una cosa su cui rifletterei
@@ValerioSilvestro Non credo volesse affermare verità assolute, ha espresso un concetto importante. La chitarra non è uno strumento qualsiasi carissimo maestro e dell'opinione di certi ce ne frega non tanto, ogni chitarrista "vero" ha la propria visione. A perdonarci devi essere tu questa volta.
Pensa che io ho acquistato una tastiera con il solo e unico scopo di studiare e capire l'armonia in maniera approfondita, con quella di utilizzarla poi sulla chitarra, che era il mio strumento primario, solo che dopo poco mi sono innamorato talmente tanto dello strumento che ho preso un pianoforte 88 tasti e lì ho voluto proprio imparare lo strumento, oltre che studiare l'armonia.. e lì sono iniziati i dolori perchè la mia capacità tecnica è pari a quella di un bradipo sul pianoforte... per fortuna mi aiuta l'armonia che comunque mi fa divertire, nonostante gli evidenti limiti tecnici😆
ma io grazie a te e ai tuoi video ho 'sbloccato' i concetti di armonia che riguardano "LA MUSICA" come sistema.. e studiando chitarra TAAANTISSIME COSE mi si sono palesate chiare solo perché le ho comprese sulla tastiera del pianoforte.
Il trucco e' suonare il basso , saltare una corda e fare cose Interessanti sulle corde acute. Poi se avete le mani come i Jazzisti Milanesi potete fare i Miracoli
Uscire dalla schematicità della chitarra è complesso ma un esercizio che a me salvò la vita per arrivare prima a capire sempre quale nota sto suonando e dico sempre!! è il seguente: metronomo a 30 bpm, anche 20 o come ve la sentite.. partiamo dal mi basso al mi cantino su ogni nota dal tasto 0 al 12 (andare oltre non ci interessa visto che il tutto è perfettamente identico specie se usiamo una chitarra 24 tasti) suoniamo la nota che ci interessa ad ogni click per esempio studiamo la nota FA? perfetto: corda 6 tasto 1, corda 5 tasto 8, corda 4 tasto 3, corda 3 tasto 10, corda 2 tasto 6, corda 1 tasto 1 e torniamo indietro sempre ad ogni click.. Ovviamente va fatto con tutte le note io personalmente usavo il ciclo delle quinte giusto per non scegliere fa fa# sol etc, ma piuttosto parto dallo studio di Fa poi Do, Sol, Re, LA, Mi SI poi faccio i diesis.. Vi assicuro che se lo fate 10 minuti al giorno innanzitutto dopo un mese lo fate anche a 60 70 bpm o anche più (anche se ovviamente non è questo l'obiettivo) ma soprattutto saprete sempre quale nota state suonando, cioè cambierà la visualizzazione.. Fondamentale se volete improvvisare o trovare gli accordi o le triadi in qualunque parte del manico vi troviate..
Grazie! Utilissimo!
Scusami per la precisazione ma il Fa sulla quinta corda è al tasto otto e non sette dove risiede il Mi. Ovviamente sarà stato un errore non voluto. Comunque grazie per l'input.
@@luigiveroi3867 yy in realtà l'avevo corretto prima di inviarlo il commento ma non so perchè è tornato 7, misteri di youtube.. Comunque grazie così lo ricorreggo.. Buono studio ;)
Sacrosanto il suggerimento al quale mi permetto di aggiungere di usare nell'esercizio il solo dito indice così da dissociare la posizione delle note da ogni possibile schema di diteggiatura che è il grande problema dei chitarristi che vivono in ostaggio delle forme. Con questa strategia sono diventato un chitarrista "indipendente" vedo le note e le diteggio come è meglio fare per me per lo specifico brano. Così la mente rimane agganciata al persione melodico e/o accordale e non alle forme melodiche od accordali. Se lo avessi scoperto prima avrei risparmiato 20 anni di camminate sulle uova.@@drittoperdritto6554
@@pasqualeciacco1794 Guarda non saprei sulla questione del dito, io l'ho sempre fatto col dito che mi trovo meglio, anche perchè se lo voglio fare a 90 bpm non so se sarei in grado di farlo agevolmente con solo l'indice.. il discorso di uscire dalle forme anche lì non so quanto sia utile per un chitarrista, cioè le forme per me non sono un limite, in qualche modo la visualizzazione è il problema più grande se ci leviamo le forme siamo un pò fottuti non credi?.. Però magari il tuo consiglio è utile a qualcuno io non mi sento di dire che è sbagliato, anzi probabilmente la prossima volta che farò l'esercizio lo proverò..
Comunque c'è anche la versione 2.0 di questo esercizio: in pratica il discorso è sempre lo stesso da tasto 0 a 12 però invece che partire dalla sesta corda alla prima parto dalle note più vicine al manico seguite da quelle più vicine al body..
Esempio studio della nota MI: 6 corda tasto 0, 1 corda tasto 0, 4 corda tasto 2, 2 corda tasto 5, 5 corda tasto 7, 3 corda tasto 9, 6 corda tasto 12, 1 corda tasto 12.
Mappo sempre la tastiera ma in una maniera diversa..
Ovviamente lo sconsiglio ai principianti, per i principianti consiglio di studiare una nota al giorno 10 minuti al giorno solo la prima versione dell'esercizio, a bassi bpm e di non perderci la giornata.. se non vi viene bene lo farete il giorno dopo vedrete che nel giro di poco la tastiera vi apparirà sempre più chiara, Buona Musica a tutti!!
Confermo. Dopo una vita passata a studiare la chitarra da autodidatta sono bastati due mesi del Tuo corso per uscire dalla gabbia delle diteggiature con le quali impari delle geometrie ma se ti chiamano una progressione in La bemolle rimani sempre un bel minutino in bambola a pensare perché in realtà vedi la posizione della scala ma non sai le singole note al volo. Dopo due soli mesi faccio al volo le 12 scale anche sulla chitarra cantando il nome delle singole note a salire e scendere. Per me prima era fantascienza
io frequento i corsi di Valerio V.S.A. online in tre mesi vedo tutte le scale in tutte le tonalità' in una velocità' non indifferente e' un'accademia fatta veramente bene con docenti pazzeschi preparatissimi e disponibili. frequentate l'accademia online. lo consiglio a tutti.
Ciro ne sono davvero felice🙏❤
Ciao, quale corso?
@@Mpaolo6895 ciao. quello di armonia funzionale
@@Mpaolo6895 non i video corsi. se potete fatevi l'accademia online di Valerio Silvestro V.S.A e' un'ottima scuola online dove farete al 100x100 un salto di qualita' e consapevolezza e padronanza di come utilizzare l'armonia musicale. un'altro mondo didattiche moderne non utilizzate in Italia. frequento l'accademia e ci sono tantissimi musicisti che arrivano da anni ed anni di conservatorio livelli mediocri perche' la didattica utilizzata in Italia e' obsoleta e vecchia.
Veramente interessante...da provare, anche se già sono un chitarrista esperto.
Sei veramente un grande e i nomi che citi (Mick Goodrick in particolare) sottolineano ulteriormente la totale consapevolezza delle tue affermazioni. Aggia pruvà, grazie Maestro
Te lo consiglio vivamente🙏🧡
Assolutamente vero. Concordo pienamente. La tastiera del pianoforte, tastiere elettriche, organo o fisarmonica creano una grande chiarezza per capire la musica. Un ordine che purtroppo con tutti gli altri strumenti non e' possible. Io farei fare un po a tutti un po di pianoforte complementare per far capire a tutti i musicisti ( soprattutto ai chitarristi rock) che note stanno suonando. Grazie per questo video, assolutamente corretto e indispensabile!!!
Noi lo facciamo fare a tutti. E non “un po’ di pianoforte complementare”. L’armonia si studia e si capisce solo ed unicamente sul pianoforte. Non per un po’. Per tutta la vita. Nel resto del mondo TUTTI studiano la musica sempre sul piano🙏❤️
Complimenti Bellissimo video che va anche oltre la didattica! Pochi video come questi, onesti, intellegibili e diretti si trovano in rete! Grazie!
Giuseppe grazie davvero con tutto il cuore🙏❤️
MAESTRO mi mancaVi,
sei il mio faro nella tempesta, e come un faro saldo sulle sue fondamenta ci accompagni al di sopra della tempesta.
Non so come riesci a rendere semplici le cose più complesse, ma mi godo il risultato, senza farmi troppe "pippe"
GRAZIE MAESTRO
Grazie Valerio. Da chitarrista ti dò pienamente ragione. Per studiare mi sono scaricato una App pianoforte e lo studio dell'armonia lo sviluppo con il pianoforte che a livello visivo è strutturato per comprendere bene scale, intervalli ecc. La chitarra è un manicomio a cielo aperto per sviluppare le capacità di cui tu hai ampiamente parlato nei tuoi video. 🙏👍
Sono molto fiero di te🙏❤️
Effettivamente, chi è diplomato in chitarra classica conosce il manico a memoria ed ha una visione globale della lettura musicale, anche perché non potredti studiare il repertorio classico che spazia in un mondo complesso, sia per tecnica e per interpretazione.
Ma, uscire dal mondo classico ed entrare nel tuo mondo armonico incredibilmente funzionale è sicuramente una grande luce.
Grazie per queste pillole preziose.
🙏
Massimo piacere mio🙏❤
Insegno chitarra da 25 anni, ho avuto più di 500 allievi.. quando insegno le scale le faccio vedere sempre prima al pianoforte, perché appunto come dici tu agli inizi le alterazioni sono più difficili da vedere sulla chitarra..però ci sono degli studi di chitarra che favoriscono l'apprendimento dei gradi e di conseguenza delle note.. come sempre grandissimo Valerio. buona Musica!
Alla grande🙏❤
Sono esattamente le conclusioni a cui sono arrivato come studente di chitarra e tres cubano.Avere una piccola tastierina portatile che entra nella custodia della chitarra su cui visualizzare in maniera chiara gli intervalli. Sono contento che mi confermi questa cosa, perche' sono autodidatta e si e' trattata di una semplice intuizione. Con il piano "vedo" con la chitarra no! Sei un gran prof. Grazie :)
Gabriele 🙏❤️
Interessante e del tutto condivisibile. Grazie molte.
Ne sono lieto🙏❤️
Aspettavo questo video !!!! Valerio, è sempre un piacere . Ancor di più perchè sono stato tuo allievo ( chitarrista poi 😉), dando una svolta alla mia conoscenza in merito . Amici chitarristi , fatevi avanti Valerio è una garanzia !!
Michele grazi dal profondo del cuore🙏❤
Grazie a te@@ValerioSilvestro 🙏
Questo è un insegnante che ha il manico…😂😂😂😂 e ora scopriamo che di manici ne avevi tre. Da quando studio con Valerio ho ricominciato con la chitarra da zero. Perché ora le posizioni no hanno sapore, ho BISOGNO di sapere che note suono. Sempre ❤U Valerio. Come croce personale ho scelto te
Marco sei un grande. Averti con noi è un onore 🙏❤️
Grazie, io suono il basso, il mio problema più grande in questo momento é proprio la memoria muscolare, ho iniziato da un paio di settimane ad esercitarmi con il suo metodo e la tavola degli intervalli, intravedo giá una minima “apertura”. Grazie di cuore.
Se continui ti cambia la vita🙏❤
Da quando studio sui libri/appunti di Goodrick (che si trovano facilmente online) la mia vita chitarristica è cambiata :) Vedo il manico della chitarra come mai prima...li consiglio a chiunque, anche ai non chitarristi, ci sono pagine di considerazioni sulla musica e sul suonare che sono meravigliose e di forte ispirazione. Intanto mi sono iscritto all'Academy...ci vediamo a Gennaio!
Giulio non ti posso dire quanto sono d’accordo con te. Per me il testo più significativo in assoluto sulla Musica moderna popolare improvvisata e non🙏❤️
ho iniziato la VS Academy da chitarrista, stravolge tutto completamente. Voto 100 e lode!
Na sono felice🙏❤ma come ti chiami?
@@ValerioSilvestro michael Borghi!
Io mi sto divertendo un casino con le lezioni ,bellissime , grazie Valerio .
Na sono davvero felice 🙏❤
Grazie maestro per questo video dedicato ai chitarristi! Mi ritrovo in tutto ciò che ha detto e non vedo l’ora di iniziare l’apprendimento sulla piccola tastiera di mia figlia (per ora questa ho 😂) seguendo il suo corso. ❤
Va benissimo. Basta e avanza. Non devi suonare. Devi potenziare la velocità di visualizzazione con l’ausilio della immagine della tastiera. Prova a giocare con tua figlia sul argomento le fai un regalo e🙏❤️
Sei lo zio che avremmo tutti desiderato.
MITO
Che bella cosa che hai detto. Grazie con tutto il cuore🙏❤️
Molto d'accordo con lei... per la didattica teorica la tastiera del pianoforte è indispensabile
Grazie mille🙏❤️
Grazie per aver raccolto il problema chitarristico...e sono tra quei seccatori
Rinaldo piacere mio🙏❤
OMG! After many yrs playing guitar by ear, Valerio opened a window on a new world!! Keep going, you are a guiding light! Thanks!
Pietro thankyou so much🙏❤
Valè…da chitarrista ti dico: ti voglio bene ❤ grazie dei consigli, vado a provare
Paolo buon divertimento🙏❤
Complimenti, bravo.
Grazie🙏❤
Come sempre... Parole Sante!!!!
Gianluca troppo buono🙏❤️
@@ValerioSilvestro Un piacere! assolutamente meritato! Non è da tutti comprendere quali siano le difficoltà del riportare un argomento così bello e complesso come l'armonia su di uno strumento non proprio con questa lucidità! Dal canto mio posso solo dire di aver sempre desiderato di approcciare il pianoforte, anche per piacere personale. Quando però l'ho fatto mi son sentito smarrito e confuso... Non vedevo la tastiera, che come dici nel video, è in realtà molto più semplice da vedere rispetto a tutti gli strumenti! Era una mia questione mentale... Ora ci sto prendendo confidenza e spero di migliorare sempre più. Per quanto riguarda il manico della chitarra, mi permetto di dire, che non solo studiando classica si può avere una visualizzazione di livello ma anche praticando numerosi studi/esercizi anche moderni (leavitt docet) che permettono di conoscere nota per nota il manico. Purtroppo siamo pigri, abbiamo i "box" e come rimarchi nel video e questo ci limita, pur sembrando un vantaggio. W la musica sempre! Ps Ciro Manna è spaziale!!!!
Valerio hai ragione! Fase 1 : Apprendi le note e le scale, le capisci ma poi vai sulla chitarra e inizia la Fase 2 : Cominci a renderti conto che di posizioni pentatoniche ce ne sono almeno 5 e su 12 note sono almeno 60 posizioni... se poi guardiamo le altre scale e i modi... delirio! Fase 3: Rifiuto e Frustrazione Fase 4 : impari pochi pattern sei fluido, riesci ad improvvisare su basi diatoniche in tutte le tonalità ma non sai cosa stai suonando e in piu' i tuoi soli sono simili Fase 5: Scopri per caso Valerio 'Armonia in 1h' Fase 6: Ti rimetti a studiare e guardi gli altri video Fase 7: Migliori poco a poco (dipende da quanto tempo hai) Poi arriva questo video e capisci che se è vero che la chitarra è isometrica (puoi spostare i pattern dove vuoi e suonano bene purchè nella corretta tonalità) in realtà questa caratteristica dello strumento puo' essere una barriera all'apprendimento perchè esiste il rischio di concentrarsi sulle posizioni non sulle note. Le triadi in Do sul piano riesco a farle e anche i Quad. Sono i tasti neri il problema.. li cicco sempre 🙂 ma almeno capisco gli intervalli e le note che compongono anche gli accordi piu' strani per poi portarli sulla chitarra. Insomma Valerio Super!
Grazie mille. La sequenza di fasi è meravigliosa🙏🧡
Sempre grande piacere seguirti
Piacere mio🙏❤️
Sei un grande Didatta Valerio 🙏☀️
Ognuno ha il maestro che si merita❤️❤️❤️
da pianista che sta iniziando a suonare la chitarra (e filosofo), voglio dire solo una cosa: la capacità di Valerio Silvestro di concettualizzare qualsiasi problema è ciò che immediatamente per me lo colloca diversi livelli al di sopra del tutorial medio di youtube. Definizioni come quella di "pensare lo strumento musicale come strumento di misura" per taggare un problema mentale con un portato didattico negativo spaventoso (i chitarristi che seguono il 90% di corsi video su TH-cam ne sono influenzati) possono solo uscire da una mente superiore quanto a capacità e volontà di riflessione e auto-consapevolezza. Tu provi a ripensarci e capisci tante cose: ti apre una porta. Valerio Silvestro è una delle rare dimostrazioni che a volte le piattaforme social (come TH-cam in fin dei conti è) sono degli strumenti di meritocrazia, mezzi capaci di fare emergere chi veramente ha qualcosa di significativo da dire e dare agli altri. Peccato che normalmente - nei social - non succeda così. Continua con i tuoi corsi gratis ti prego, sei un servizio di pubblica utilità e democratizzazione della conoscenza. Sempre tuo grande fan.
Michele sono davvero lusingato dalle tue parole. Grazie con tutto il cuore🙏🧡
Maestro hai centrato il problema. I due chitarristi da te citati sono diplomato in chitarra classica. Il modo più efficace di mappare il manico della chitarra infatti e suonare leggendo gli spartiti. Per memorizzare gli intervalli senza schemi invece esercitarsi con le serie numeriche casuali come hai spiegato tu un po' di tempo fa. Una volta fatto questo lavoro le regole armoniche le applichi con estrema semplicità. Tutti gli altri sistemi ho constatato che costano tanta ma tanta fatica. 15 minuti al giorno bastano , 5 minuti per le serie e 10 per la lettura. Più vai avanti più facile diventa leggere. Questa almeno è la mia esperienza da non diplomato. Grazie sempre per quello che fai
Vincenzo🙏🧡
Grande spiegazione maestro. Del resto ci sarà un motivo per cui al conservatorio il piano è lo strumento complementare per tutti
Esattamente🙏❤
Grande Maestro!!! Pensa che quando ho iniziato a studiare la chitarra mi sentivo un ladro a pensare alla tastiera del piano ( mio primo strumento insieme alla fisarmonica)...
Riprendi la alla grande🙏❤️
Valerio caro...chi non conosce la scuola americana (probabilmente più del 90% in Italia) puntualmente fa lo stesso errore...ed è una cosa risolta in USA minimo 40 anni fa,pensa come siamo indietro!
L'errore è non pensare,non vedere la chitarra in maniera orizzontale.
Il mio vecchio maestro che aveva avuto esperienza lì (uno dei pochi a Napoli)mi faceva fare tutte le scale, arpeggi, triadi,intervalli anche in orizzontale(anche in diagonale)...anche con un dito singolo(per tutte e 4 le dita)....e questa è scuola Mick Goodrick!!
Goodrick, maestro di Pat Metheny,diceva scherzosamente che bisognava ascoltare un po' di sitar! McLaughlin e Martino sono dei maestri,il primo forse anche per le sue influenze indiane,mentre tutti quelli della scuola Goodrick si muovono in maniera pianistica.
Spesso noi chitarristi stiamo guardando ma non vedendo,ci vuole una guida.
La cosa che mi ha fatto impressionare di Goodrick in una sua vecchia intervista(o manuale?) è che lui sosteneva che un bambino,in maniera naif,la prima cosa che fa è spostarsi su una corda,pensare e vedere in orizzontale,ma poi man mano tende a perdere questa visualizzazione naturale!
P.S. basta non pensare "in posizione" e pensare per note!!
Alessandro che Dio ti benedica🙏❤
Esperienza di pianista che dopo 10 anni di lezioni ed esami al conservatorio si é dato alla chitarra e ora sono 20 anni che si divide su entrambi gli strumenti.
Quando ho iniziato a suonare la chitarra avevo scale e intervalli stampate in mente. Ho trovato molte difficoltà all'inizio (come tutte le cose😊) perché l'approccio di riconoscimento delle note non mi veniva proprio insegnato, né i miei coetanei la pensavano in questo modo. In pratica era perennemente un discorso tra sordi.
Però devo dire che oltre l'armonia, la chitarra permette di suonare le melodie (alias gli assoli) con estrema facilità usando le forme senza preoccuparti minimamente delle note. Almeno fino ad un livello intermedio.
Grazie infinite per tutti questi video stupendi
Grazie a te Aniello🙏❤
Spunti interessanti come al solito,personalmente dopo tre anni di studio sul Levitt,la tastiera della chitarra o la impari,o la impari😊
O bere o affogare😂🙏❤️
Io che suono la chitarra da quando sono bambino mi ero già convinto diversi video fa e ho comprato una economica master keyboard per esercitarmi su intervalli, scale e accordi. La tecnica del "dito monco" l'ho trovata funzionale per le scale ma una breve introduzione di tecnica e diteggiature per accordi l'apprezzerei comunque tantissimo.
Da chitarrista confermo tutto aggiungo che notoriamente i chitarristi fanno pena con la prima vista, alle volte me incluso ma io sono anche dislessico e quindi per esempio mi succede che a volte il la diventa do o fa e vado nei pazzi, MA dopo anni di studi non faccio più pena con la prima vista. Questo perchè involontariamente diteggiando sempre i brani che studio o che insegno ho imparato a riprodurre melodie in più posizioni e lo faccio ormai senza nemmeno pensarci. Quando ero in conservatorio il mio maestro all’ inizio storceva un pò il naso ma mi lasciava fare perchè alla fine ottenevo sempre una diteggiatura logica.
Insomma se siete chitarristi, per imparare bene note e accordi in ogni posizione dovreste proprio studiare i brani infischiandovene della diteggiatura, ci vorrà molto tempo perchè non si ottiene questa dote in un giorno ma vi consentirà non solo di sapere ovunque le note ma di memorizzare internamente varie altezza in relazione alle corde.
Per esempio adesso sto studiano il preludio della 1006 di Bach, quel brano dopo averlo letto velocemente cercando di rispettare la diteggiatura l’ho provato periodo per periodo diteggiandolo con tantissime combinazioni per trovare la diteggiatura migliore e più musicale per le mie mani e per il mio gusto. Ormai è più di un mese che lo studio e non credo di esagerare se dico che avrò provato almeno un centinaio di combinazioni diverse. Ovvio è un lavoro enorme e capisco che possa spaventare ma penso sia il miglior esercizio possibile per memorizzare note e accordi.
Buona musica a tutti.
Notorius grazie mille per il sostanzioso contributo🙏❤
Vero. Nella primavera ed estate del 1987 tenni un piano elettrico in camera mia studiando intervalli, scale e accordi. Passaggio sacrosanto.
La strada più veloce e duratura🙏❤
Verissimo....sono un contrabbassista e lo studio dell'armonia in Conservatorio l'ho proprio affrontato così ... zero studio tecnico del pianoforte però fondamentale dal punto di vista della visualizzazio
Concordo totalmente🙏❤
Bravissimo.... nient'altro da aggiungere
Grazie🙏❤️
grande valerio!!!!!!
Vito grazie mille🙏❤
Grande ❤
Grazie🙏❤
Vale' è sicuramente buon approccio il tuo. Personalmente sulla chitarra però ho trovato un altro sistema quello di vedere le varie corde in relazione fra loro. Ad esempio la sesta e la quinta sono in relazione di intervallo di quinta, suonando all' inverso cioè quinta e poi sesta invece l' intevallo diventa di quarta. Quindi da sesta a quinta so sempre che le note vanno dalla quarta ed arrivano al massimo fino all' intervallo di sesta maggiore. Se suono invece solo in orizzontale sulla sesta vado al massimo fino alla terza maggiore. Se suono invece sesta e quarta corda ho intervalli da settima minore alla minore 9 etc etc etc... poi andando avanti fai le relazioni fra 5 corda e 4 tra 5 e terza etc etc... e così ti costruisci una mappa mentale degli intervalli in verticale sul manico. A questo poi aggiungo le varie forme di accordi che semplicemente individuano la fondamentale sulla corda più grave, avendo imparato però le relazioni degli intervalli fra le varie corde so dove a seconda della forma troverò la settima minore dove la tredicesima etc etc etc...
Detto così è un casino è più facile da visualizzare sulla chitarra. Ci vuole però un po' per studiare bene il tutto, più o meno quanto dicevi di impiegare col tuo sistema sul pianoforte.
È utile, ma per chi suona la chitarra ci sono delle enormi differenze con il pianoforte e spesso se usiamo quest' ultimo come riferimento, rischiamo di far ancora più fatica nel visualizzare poi il manico.
Comunque non c'è mai limite al peggio... la fisarmonica ad esempio con tutti quei ca....scpiti di bottoni! 🤭🤣
Al di là di tutto, anche se pachidermico col cellulare in mano, sei il mio idolo Vale'! 😘
Ottima idea🙏🧡
Interessante. Per come la vedo io , da chitarrista, le basi sono imparare schemi scale maggiori ( C , G , F ) imparare gli intervalli di terza all' interno degli schemi, imparare la teoria degli intervalli di terza . Poi passare agli intervalli di 4 , 5 , 6 , ottava.
Sperimentare nuove strategie fa bene🙏🧡
Come sostiene Goodrick é fondamentale imparare a suonare in orizzontale sulle singole corde, in questo modo si ha la visione delle note in moto retto come il pianoforte
Assolutamente...io fortunatamente ho avuto questo tipo di percorso perché il mio vecchio maestro era reduce dalla Berklee.
E le singole corde me le faceva suonare con un dito (sia solo con indice,solo con medio)...ed anche questo è scuola Goodrick o Pat
Esattamente🙏❤
Ottimo video, assolutamente d'accordo, io suono il violino ma utilizzo anche una tastiera proprio per visualizzare più facilmente scale arpeggi ecc. Quando studio un nuovo pezzo prima lo suono sulla tastiera (che tra l'altro non stona) poi lo porto sul violino, non è tempo perso ma guadagnato; ci starebbe anche un videino sulle modali 😁i chitarristi ne vanno pazzi
Stefano🙏🧡già fatto un video sui modi
@@ValerioSilvestro lo cerco, grazie 👍👍
Ho iniziato da bambino con pianoforte e tastiera, anche se con poco successo, e sono passato alla chitarra ormai da 25 anni. Mi accorgo che per costruire mentalmente gli accordi e pensare alle estensioni tuttora penso alla tastiera del piano perchè infinitamente più naturale e lineare.
Assolutamente🙏❤
sei bravo, ti apprezzo molto
Grazie mille🙏❤
Maestro, sicuramente è vero quello che dice in questo video. Suono il sax tenore da diversi anni, ho 57 anni ma il mio approccio con lo strumento è quello di un analfabeta delle note misicali pirtroppo. Ho suonato sempre completamente ad "orecchio" ed "intercetto" le note dei brani senza conoscere la diteggiatura in maniera intuitiva. Non so come faccio ma mi rendo conto della mamcanza fondamentale. 😅. La ringrazio per tutto quello che fa e trasmette.
Fabio non è mai troppo tardi🙏❤
Devo dire, come bassista, che mi ritrovo al 100% in questo video. Seguono alcune considerazioni...
Quando ho preso in mano lo strumento - 40+ anni fa - ero un rockettaro/metallaro, ma ho avuto al felice intuizione di sturdiare jazz (Nino De Rose anyone?), una scuola fondamentale. Quindi sono uscito da un paio d'anni di ciò con una solida competenza su come suonare sulle sigle degli accordi. Dato un accordo, quali note farci su - dell'accordo o della scala relativa - e come collegare ogni accordo al seguente (perché IMHO questo deve fare il basso).
Però il pentagramma restava, se non un mistero, una fatica, proprio perché ogni nota ce l'hai almeno in 2-3 punti sul manico. Finché non mi è arivato a casa un pianoforte. Allora, finalmente HO CAPITO IL PENTAGRAMMA. E ho capito perché, al conservatorio, ti fanno comunque studiare il piano qualunque sia il tuo strumento.
Ciò detto, ancora oggi, io lavoro per posizioni. Data una nota qualsiasi sul manico, io so tutti gli intervalli, ascendenti e discendenti, che ho - in quella sezione di manico, diciamo nei 4-5 tasti sopra e sotto - rispetto a quella nota. Corollario è che se ad esempio un DO è una tonica, o una 4a in SOL maggiore o una 5a in FA mi cambiano le note "fra le note". Se è una 4a di SOL fra 3a e 5a avrò una FA#, se è una 5a di FA avrò il SIb ecc.
Quindi nel dividere il manico in "sezioni" mi ci ritrovo alla grande. Bella intuizione.
Standing ovation.
Grazie mille, Giovanni 🙏♥️
A volte in questi video c'è talmente tanta umanità nello spiegare, che sono proprio costretto a fare delle pause. Sarà il caffè, ecco forse devo smettere di bere il caffè mentre guardo i tuoi video.
Sono commosso. Grazie con tutto il cuore 🙏❤️
Carissimo Valerio, io suono da quando avevo 9 anni la chitarra (40 anni fa) e ti assicuro, non ho imparato "le posizioni" come dici tu, delle note, ma prima le note sul pentagramma e poi la loro "traduzione" sullo strumento. Se prima imparo le posizioni e poi voglio sapere che note sono, sulla chitarra, c'è da impazzire, chiaro. Quello che dici tu è verissimo sullo studio dell'armonia: va studiata suonando il pianoforte, per sentire che "colore" ha un accordo. Ed è chiarissimo che immaginarsi le note sul pianoforte semplifica il lavoro del sottoscritto quando deve insegnare le alterazioni, gli intervalli, le scale, la tonalità... Cioè la teoria! Io, credimi, non voglio criticarti, ma voglio solo dirti che il tuo pensiero parte da un ragionamento da non chitarrista, o meglio, un chitarrista che non ha studiato la chitarra. E per studiare qualsiasi strumento, la notazione è fondamentale. La notazione classica, è un mio pensiero, aiuta moltissimo a capire "visivamente" la musica (certo, non a "sentirla"e percepire forme e colori dell'armonia). Può altresì aiutare a percepire il valore melodico e ritmico, in quanto molto più apprezzabili visivamente sul pentagramma. Ma chi studia ormai sul pentagramma? Spiegherei infatti la tua osservazione, con il fatto che noi chitarristi abbiamo miriadi di notazioni ( uno si sveglia e ne inventa una ogni giorno...), una variegatura nei simboli, nel tradire il suono effettivo con la chiave di violino "all'ottava giù", o tradirlo con simboli che fanno credere una cosa invece che un'altra...insomma, una faciloneria nel non apprezzare la teoria e la notazione classica, che ha salvato il mondo a molti musicisti...ma non a noi. Forse perché sempre in affanno nell'insegnare a qualcuno tutto e subito, perché tanto la chitarra "la sanno suonare tutti"...e tu devi stare lì a far capire la differenza di colore tra un do sulla seconda corda e lo stesso do sulla terza corda o la difficoltà nel produrre un unico suono con due mani (e 8 dita) che fanno una cosa diversa dall'altra e devono agire contemporaneamente. Grazie per il tuo video perché comunque mi ha permesso di fare una riflessione e perché sei davvero molto portato a spiegare le "cose" musicali
Antonio grazie a te per il sostanzioso contributo🙏❤
Top come sempre. Purtroppo non ho posto in casa(due bimbi piccoli),il tempo e le energie per suonare sono ridottissimi, allora ripasso gli intervalli a mente😂 non è serio lo sò, ma per ora è quel che si può. Sulla chitarra ho una buona impostazione e conosco le note del manico, il problema è che non vado alla ricerca della nota coscentemente. Ultimamente stò lavorando lentamente sul II, V, I in ogni area del manico, ma mi rendo conto che spesso spengo il cervello e vado per schemi. Difficile da sradicare con così poco esercizio. La muscolatura ormai ha quell'impostazione e se il cervello non ha risorse (per stanchezza, spero) le dita van da se! Nutro speranze perchè tendo ad arrivare inconsciamente alla terza dell' accordo a cui dovrei risolvere( non so quanto di questo sia da attribuire alla mem. muscolare o alla percezione uditiva). 😂Non appena mi sistemo un pò ce la devo fare.❤
Oscar 🙏❤ ce la fai ce la fai
Sono perfettamente d'accordo. Sul piano si possono capire concetti musicali molto più velocemente che su altri strumenti quindi..... e sicuramente utile dedicarci qualche mese per avere una visione più completa e lo dico da chitarrista...😢
Lamberto🙏🧡
Il problema di noi chitarristi, soprattutto amatori (come il sottoscritto) è che quando si suona in Lab noi pensiamo al Sol un tasto in avanti, col cervello continuiamo a pensare alle note di Sol (molto più familiari). Se poi devi accompagnare non ne parliamo, usi un capo mobile in modo da tornare nella confort zone (tonalità di Do, Sol, Re, Mi e al massimo Fa). Valerio, cerca di capirci 😉
Vi capisco completamente🙏❤
Grande Valerio sai molte cose, non sapevo che tu suoni anche altri strumenti! Io invece suono la tastiera e canto.🎹🩵🙂💓👏👏👏
La combinazione migliore🙏❤
Ciao Valerio, suono la chitarra da 40 anni e seguo con molto interesse i tuoi video che trovo sempre molto interessanti pur non avendo mai toccato un pianoforte e non ti nascondo che trovo molto più semplice, come dici tu, comprendere le note con le loro alterazioni immaginando i tasti bianchi e neri
Ottimo Sandro🙏🧡
Vale.... Al solito sei un grande 🤗😘😊
Mauri ti abbraccio forte🙏❤
Grazie Vale 🤗
Fratm, tu sì gruoss!!! 😂😂💪💪♥️
Troppo buono🙏❤
Video preziosissimo. Grazie 🙏
Paola🙏
@@ValerioSilvestro paolA 😬🥰
aggiustato@@PaolaSelva
@@ValerioSilvestro ❤️
Osservazioni intelligenti. La cosa principale per chi vuole addentrarsi nel mondo musicale professionale è sicuramente quella di conoscere istantaneamente tutte le tonalità con le rispettive alterazioni e conoscere ogni minimo intervallo. Anche gli intervalli dovrebbero essere pressoché istantanei. Per i chitarristi è fondamentale lavorare per corde singole, poi per coppie di due o tre corde. Infine unire il tutto.
Perfetto🙏🧡Antonio dacci dentro
Che ci crediate o no, l'anno scorso dopo qualche mese che seguivo un corso di armonia da chitarrista, sentii la necessità e mi regalai per Natale una tastiera da battaglia. Incredibile, la tastiera a stento la "strimpello" 😂😂😂 ma sulla chitarra all'improvviso mi fu più facile visualizzare le principali scale 😊🎉 E ancora oggi visualizzo mentalmente scale ed intervalli sui tasti bianchi e neri 💪
Ettore che Dio ti benedica🙏🧡
Avendo passato una vita con un piede sulla chitarra e uno sulla tastiera, ho una concezione più immediata delle note, degli arpeggi, delle scale.Secondo me fondamentale sbirciare vari mondi e non chiudersi in un solo strumento, la musica non è fatta di compartimenti stagni.
Anche saper suonare un po' la batteria è utilissimo per comprendere il ritmo
Assolutamente d'accordo🙏❤
Valerio ha colto perfettamente il problema di tanti chitarristi: cercare di comprendere la musica attraverso la chitarra è veramente un'impresa. Il nostro strumento all'inizio sembra facile proprio perché i primi accordi si imparano 'a vista' e si trasportano semplicemente cambiando tasto. Da qui nasce, però, la pessima abitudine di imparare soltanto visivamente, trascurando i nomi delle note e gli intervalli. Una strategia sbagliata su qualunque strumento ed ancor più sulla chitarra che, per come è fatta, presenta multiple visualizzazioni dello stesso oggetto.
Iniziare col piano è un'ottima idea, anche se per noi chitarristi di vecchia data è difficile. Ci sembra di sottrarre tempo al nostro strumento, che tanto ne ha richiesto, anche solo per arrivare a quella limitata capacità, a quella conoscenza imperfetta e lacunosa che abbiamo conseguito.
Io personalmente ho capito, dopo tanti anni, che i mie limiti musicali hanno molto a che fare con quello che ha descritto Valerio e che per uscirne, occorre proprio lasciar da parte, per un bel po', tutto l'armamentario di posizioni, diteggiature, licks ecc. e cambiare proprio approccio. Magari con il piano, come suggerisce Valerio (d'altra parte, è un pianista).
Oppure, come sto facendo io, ristudiando tutto su due corde alla volta, a partire dalle triadi (arpeggiate), per poi passare agli arpeggi degli accordi di quattro note, alle pentatoniche, alle scale, agli esercizi diatonici ecc. Così sono obbligato ad andare piano, osservando gli intervalli tra una nota e l'altra, cantando con i nomi delle note: una faticaccia! Però sto vedendo dei progressi, cominciano ad uscire le cose che prima non venivano proprio.
Paolo 🙏🧡
Concordo
Una volta chiarito l’aspetto verticale della chitarra, poi bisogna ragionare in orizzontale per staccarsi dai patterns
Maestro grazie🙏❤️
Lezione utilissima, condivido in pieno ciò che ha detto. Io suono la chitarra, conosco le forme, riesco a suonare assoli semplici su una seuqenza di accordi, ma la maggior parte delle volte non conosco i nomi delle note che sto suonando, perché magari li conosco solo in alcune forme (pentatonica di La minore ad esempio). Se prendiamo ad esempio la canzone Time dei Pink Floyd (F#m, A, E), riesco a suonare tutto, accompagnamento, solo, abbellimenti, ma nella maggior parte dei casi non conosco il nome della nota. Su un determinata forma conosco dove è la fondamentale, dove è la terza, ma se mi viene chiesto il nome della terza, devo fermarmi e ragionare, partendo dalla tonica. Grazie
Alessio Grazie🙏🧡
Ottimo grazie maestro
Grazie a te Riccardo🙏❤
Da chitarrista sono più che aperto ad aprirmi la mente. È vero che molto privilegiano le forme (diteggiature), ma sempre perché c'è l'insano approccio da palestra della velocità muscolare, non mentale.
Seguirò il suo metodo.
Mario ne sono felice🙏🧡
Gentile Valerio, grazie, come sempre, per la chiarezza espositiva e la naturale simpatia. Non ho trovato nulla di meglio dei tuoi video su youtube in campo musicale. E' chiaro e condivisibile il tuo messaggio per i chitarristi. Volevo, se possibile, avere il tuo parere su questo aspetto: ho trovato molto interessante e istruttivo il tuo video sugli accordi e sul voicing. Sulla chitarra, però, certe posizioni di rivolto non mi sembrano oggettivamente possibili (o, a volte, lo sono ma con posizioni molto scomode). Questo non accade con il pianoforte. Come suggerisci di ovviare a questo inconveniente?
Stiamo preparando dei video specifici per la chitarra🙏❤
@@ValerioSilvestro Grande notizia. Grazie mille.
Ciao, Valerio,
rispetto assoluto su quanto hai esposto, mi permetterei, se mi consenti, una osservazione, ossi scindere la parte teorica musicale, rispetto alla pratica sullo strumento.
Spigo meglio l'acquisizione lucida e puntuale della teoria , dal mio punto di vista, deve prescindere dallo strumento , deve entrare nelle ossa , deve essere vissuta come l'ovvietà dell'aria che respiri.
La base non è e non può essere lo strumento , semmai è un punto di arrivo dopo una interiorizzazione puntuale e precisa di scale intervalli accordi ecc.
Poi come dici tu, il piano ti rende, per la sua stessa conformazione, più facile la visualizzazione di quanto acquisito, cosa che la chitarra( è quella che suono ,la domenica mattina alle 5 così nessuno mi sente)e che quindi conosco , data la sua configurazione , non fa.
L'ausilio delle forme, a prescindere da quanta teoria o la tecnica che vi è dietro, aiuta a velocizzare, schematizzare l'esecuzione e, credo questo sia il punto vero della questione, a consentire a chiunque di suonare pur non avendo coscienza alcuna di quello che sta facendo, ma questa è tutta un'altra faccenda.
N.B.
io suono , a malapena il campanello di casa quindi non me volere se ho esposto delle strampalature
Apprezzo moltissimo le tue riflessioni . Quello che dici sulla chitarra è sacrosanto . Fare le scarpe al piano con la chitarra è difficile . Io ho mollato da anni , ma ho sempre pensato che se massimizzi la vocalità e ti canti quelle che hai immagazzinato musicalmente dovresti arrivare ad un discreto livello . Penso che in passato le cose funzionassero cosi . Se uno dopo anni che studia e conosce il suo strumento non è capace di sviluppare un assolo vocale esiste qualche problema ,in termini di limiti personali . Toots Thielamans con Bluesette insegnò qualcosa .Più vocalità di un assolo del genere ........ Parlo di uno che aveva una musicalità inumana , ma mi sembra che in qualche modo le cose funzionassero ? Sbaglio ? sono troppo manicheo ? Grazie per i tuoi video ovviamente ....
Grazie di cuore🙏🧡
@@ValerioSilvestro Grazie Valerio, le tue lezioni non sono un semplice scalare le marce 2/5inta 1Prima per andare a sbattere al primo palo che si incontra . Sono lezioni di esperienza e grande umanità . Non fuggire dall Italia i Migliori c'è li portano via …
@@coattodidolore9574 Non fuggo da nulla. Ma portare avanti una azienda in Italia è davvero un impresa impossibile. Per poter continuare a fare quello che faccio devo trovare una soluzione🙏❤️
Suono la chitarra acustica e classica da tantissimi anni con una buona base di teoria in armonia, ti seguo spesso perché la musica è un qualcosa che trascende lo strumento. Sulla tastiera hai veramente la visuale di tutto ma ho sempre trovato difficoltà anche come indipendenza tra mano dx e sx. Peccato perché il piano è lo strumento più completo che fa "reparto" da solo
Se capisci come fare non è assolutamente faticoso🙏♥️
Buongiorno. Premetto sono un chitarrista amatoriale-autodidatta; i primi anni ho frequentato insegnanti privati. Per quanto riguarda la chitarra il problema è che l'insegnamento (in ambito privato, al conservatorio non so come viene insegnata) è basato su dideggiature e tablature. Questo nel tempo, ti fa suonare ma non ti dona quella consapevolezza che un musicista dovrebbe avere, sopratutto su argomenti come lettura a prima vista e di armonia. Una prova di tutto cio'.... provate a parlare con un chitarrista di armonia modale o scali modali..... una confusione pazzesca..... Con questo non intendo criticare i chitarristi, (lo sono anche io) ma il metodo di insegnamento. Un saluto e buona musica a tutti....
Buona musica🙏🧡Marco
Premetto che ho studiato piano classico arrivando alla chitarra molto dopo, solo per dire che la chitarra ha un suo piccolo vantaggio sulla tastiera, secondo me. Cioè quello di far corrispondere ad una posizione una determinata successione di intervalli indipendentemente dalla tonalità. Voglio dire: la posizione delle dita in un accordo con una determinata disposizione armonica sulla chitarra è sempre la stessa. Un Do7/9b è identico, visivamente parlando, ad un Do#7:9b. Ciascuna posizione, per un chitarrista, premessa la corda di riferimento (o drop che dir si voglia) identifica all’istante una serie di intervalli. La tastiera del piano non è altrettanto immediata in questo, invece, e richiede una ulteriore astrazione (con la velocità “di calcolo” alla quale il Maestro ha tante volte invitato ad allenarsi, giustamente).
Felice che ci si trovi🙏🧡
Quando ci vedemmo la prima volta, dopo la diagnosi di essere un tossicodipendente musicale😂, il suggerimento fu: chiudi la chitarra in un armadio 6 mesi e fai quello che ti dico io...dopo di ciò: esercizio dei numeri sulla tastiera della chitarra e così si vede tutto e si sente tutto...seguite il Maestro, ne vale la pena ❤
Carlo che piacere leggerti. Mi ricordo bene quella prima lezione. Hai fatto tanta strada da allora e oggi sei un gran chitarrista.🙏❤
Stai parlando di una problematica che, da chitarrista, mi sono posto anch'io. La chitarra, fra l'altro offre facili scorciatoie: "Che imparo a fare la tonalità di LAb? Studio quella di Sol e la sposto in avanti di un semitono". E ci sono anche degli alti automatismi per pigri. Alla fine sono arrivato alla tua stessa conclusione: serve il pianoforte, che sto usando per studiare l'armonia, e nei limiti del possibile faccio anche pratica con altri strumenti. In altre parole: sono il chitarrista che ti da ragione. 😉
Ne sono felice🙏🧡
La mia chiarezza è semplicità sul sax( a livello armonico)deriva dal Pianoforte, chiaramente.
Ciao
Esattamente🙏❤
Ci sono dei metodi per memorizzare meglio le note, le scale, gli arpeggi. Parlo da bassista ovviamente. Il metodo e non fare le scale gli arpeggi nel modo tradizionale, e cioè per Verticale, ma per orizzontale, scendendo lungo la tastiera che si trova in posizione Orizzontale per ciò che riguarda il Basso Elettrico. Per un Bassista o un chitarrista o sassofonista che sia, smanettare un po' il piano o una tastiera, Aiuta a capire meglio l'utilizzare le note di una scala, andando a sviscerarle, altro buon metodo per memorizzare meglio scale etc, etc. le Scale bisogna Sciscerarle, cioè non partire dall Root note, ma ad esempio da una 3° una 5° una 6° etc, etc ... creando melodie e quant'altro.
Non sto facendo il professore mi permetto solo di portare la mia esperienza e di come ho memorizzato megli ole scale che più uso o in uso nella Musica contemporanea .... mi perdonerai nel caso Valerio.
Nulla da perdonare. Ci mancherebbe. Le soluzioni possono essere tante🙏❤
grazie .
Grazie a te🙏❤️
Il video di cui avevamo bisogno ...ma che non meritiamo:)) scherzo io da apprendista chitarrista ho acquistato il tuo corso...
Alla grande Vincenzo🙏❤
Maestro mi scusi, una volta che uno sa le disposizioni delle note ad esempio la scala maggiore, ci sono le varie diteggiature a partire dalla tonica e scala per scala o diteggiatura per diteggiatura sapere ad esempio rispetto alla tonica dove si trova la terza maggiore, la quarta la quinta, la sesta ecc. ecc. al CPM le poche lezioni che ho fatto mi hanno dato questo imprinting che mi è servito moltissimo
Buon per te🙏❤
hai perfettamente rag. V.
Roberto grazie del supporto🙏❤️
Grande Valerio, come sempre molto chiaro. Una richiesta: a quando un video suila tecnica dei BLOCK CHORDS? Grazie💪💪💪
Non è una cosa che uso molto ma la approfondirò🙏❤
Valerio, di quale suo corso mi posso avvalere per applicare il discorso di cui parla?
Carlo non c’è un video corso in cui parlo specificamente di queste cose. Se vuoi approfondire davvero ci sono i corsi in diretta on line sul sito valeriosilvestro.com🙏❤️
e si è proprio vero con la chitarra è un casino.
Un casino vero 🙏❤
Da strimpellatore e pianista principiante:
con la chitarra fai anche
l'elettricista, il fisico nucleare , il
sound designer ed altri mestieri.
Il piano: attacchi e suoni.
Ci sarebbe troppo da dire eanche qualcosa da contestare
rispetto a quello che hai detto (sempre con rispetto).
Cmq chi ha SOLO provato a fare sul serio con la chitarra
sa benissimo.
Contesta pure🙏❤
La cromatizzazione del manico, come dici tu, è l’identico concetto che insegnava Mick Goodrick nella sua Open Position: imparare tutte le 12 scale maggiori, minori melodiche, minori armoniche stando in posizione, svincolandosi così dalla diteggiatura ma imparando nome e posizione delle note. Poi anche tutti gli intervalli. Era il primo lavoro.
Infatti è da lui che ho preso molte idee🙏❤
All’opposto il concetto di unitar: una corda alla volta e suonare scale e intervalli, qui la linearitá è evidente. Mick é stato un vero Maestro! 👏❤️👏❤️
Top N°1
Aldo sono lusingato🙏❤
Ma una volta al liceo musicale, qualsiasi strumento si studiasse, non era obbligatorio fare 1 anno di pianoforte complementare? O ricordo male io (sono passati decenni)?
Cristiano ancora oggi lo è. Ma quel piano complementare non ha nulla a che fare con quello si cui parlo. Si studiava la tecnica e quindi non serviva a sviluppare comprensioni ma abilità 🙏❤️
Eh si, la tastiera della chitarra è dura da decodificare. La tastiera del pianoforte e bella distesa e gli intervalli li capisci meglio! Le tre scale che uso maggiormente con la tastiera le vedo, con la chitarra devo andare ad intervalli. Per capire un pò di armonia ho comperato una tastiera.
Giuseppe ottima scelta🙏🧡
Grazie mille maestro....ora non mi rimane che ricomprare un'altra chitarra. .... )
A te🙏❤
😮 Avrò ispirato io il video con la mia richiesta sulla chitarra?
Federico non solo tu. Centinaia di persone mi hanno scritto😂🙏❤️
@@ValerioSilvestro ah si' ho risposto di istinto prima di arrivare al punto in cui lo dicevi. Meno male, non e' solo colpa mia 🤭
Comunque nel mio caso mi chiedevo appunto se fosse possibile fondere il lavoro che hai consigliato con l'apprendimento della chitarra, un po' per pigliare due piccioni, ma se dici che e' piu' scomodo continuo col piano, e poi passo di la' 😏
Mannaggia maestro! Sei perdonato per ora, ma mi riservo di scrivere un commento più articolato per chiarire alcune questioni che riguardano proprio l'approccio didattico, che non mi trova d'accordo su alcuni punti. Saluti!
Il mondo è bello perchè è vario🙏❤
La mappa del territorio !
Marco mi fai morire a me🙏❤🙏❤🙏❤
Sulla chitarra devi ragionare per intervalli non per note.
E allora anche le forme finiscono per avere una bussola. Poi ti basta conoscere le sole note sul manico della prima e della sesta corda.
Non esistono le note. Esistono gli intervalli e le toniche.
La disposizione naturale delle note è il circolo delle quinte o delle quarte non le note appaiate come sul pianoforte.
Il pianoforte ha questo limite. Non ti fa capire questa verità.
La chitarra invece vista l'accordatura per quarte o quinte lo fa capire molto bene.
Ciao Maestro
Rispetto la tua visione ma non concordo.🙏❤e con me molti stimati colleghi molto più illustri di me. Aggiungo che quando io affermo qualcosa preciso che è la mia opinione frutto di una esperienza lunghissima mentre tu affermi verità assolute. Questa è una cosa su cui rifletterei
@@ValerioSilvestro Non credo volesse affermare verità assolute, ha espresso un concetto importante. La chitarra non è uno strumento qualsiasi carissimo maestro e dell'opinione di certi ce ne frega non tanto, ogni chitarrista "vero" ha la propria visione. A perdonarci devi essere tu questa volta.
Pensa che io ho acquistato una tastiera con il solo e unico scopo di studiare e capire l'armonia in maniera approfondita, con quella di utilizzarla poi sulla chitarra, che era il mio strumento primario, solo che dopo poco mi sono innamorato talmente tanto dello strumento che ho preso un pianoforte 88 tasti e lì ho voluto proprio imparare lo strumento, oltre che studiare l'armonia.. e lì sono iniziati i dolori perchè la mia capacità tecnica è pari a quella di un bradipo sul pianoforte... per fortuna mi aiuta l'armonia che comunque mi fa divertire, nonostante gli evidenti limiti tecnici😆
Capita spesso che ci si prenda gusto🙏❤
ma io grazie a te e ai tuoi video ho 'sbloccato' i concetti di armonia che riguardano "LA MUSICA" come sistema..
e studiando chitarra TAAANTISSIME COSE mi si sono palesate chiare solo perché le ho comprese sulla tastiera del pianoforte.
Mario che contentezza🙏❤
Questo video spiega molto bene perché i chitarristi so tutti pazzi 😂🍷❤
Bella questa🙏❤
Il trucco e' suonare il basso , saltare una corda e fare cose
Interessanti sulle corde acute.
Poi se avete le mani come i
Jazzisti Milanesi potete fare i
Miracoli
🙏❤
Se suoni la chitarra sei un figo 😂
Concordo🙏❤la chitarra fa figo