Personalmente, la parte relativa al fascismo, con proclami fuori dalla realtà di fronte a folle festanti, mi ha lasciato una spiacevole sensazione di deja vu...
Beh... se è per questo, io lo vedo anche nel piccolo questo comportamento del cazù e temo che ciò che succede in politica ne sia la conseguenza. Io al meridione ci sono nata, non so te, ed è comunissimo per la maggior parte delle persone negare la realtà e far finta che le cose siano molto meglio di quanto oggettivamente non sono. Credo che tutto ciò scaturisca dalla paura di essere presi a pisellate in faccia dalle avversità, paura che viene fuori da una precisa dinamica sociale che fa parte di un atteggiamento degenerante che il nostro popolo adotta: se uno trova una difficoltà sulla sua strada, è uno sfigato. Perseguitato dalla sfiga. Eh no. Le avversità non sono sfiga, dio caro, ma i miei conterranei credono che questo sia un buon motivo per denigrare ed isolare una persona. Se uno trova difficoltà nella vita non vuol dire che è un povero sfigato, vuol dire che sta vivendo e che ha necessità di reagire ai fatti contingenti, come tutti quelli che i loro catso di problemi li affrontano. Sembra che troppi dei miei conterranei non vogliano proprio metterselo in testa, è sacrosanto per vivere. Se puoi darmi conferma rispetto alla tua sensazione di deja vu, ne sarei davvero grata.
@@fabiolagiorgio839 Esatto, anche se credo che, in percentuali diverse, questo accada ovunque. Io credo che l'annessione al Nord abbia salvato il Regno delle due Sicilie, che sarebbe stato destinato a diventare un Paese molto arretrato. Con buona pace dei Neo borboni
@@lunaaster8853 sarebbe restato arretrato se fossero rimasti i latifondisti* la dominazione non contava, la rivoluzione industriale l' ha fatta la borghesia
Per i commentatori in vena di insultare: mi fanno cacare sia il fascismo che il comunismo. Ah e nel primo grafico dei divari regionali mi sono scordato di ingrandire l'asse orizzontale, le date vanno dal 1871 al 1891, scusate per la disattenzione
perché sei illuso, il fascismo è un espressione del capitalismo e come non hai notato proprio adesso che il libero mercato è in crisi il fascismo sta tornando in auge, mi dispiace amico, il tuo destino è quello di diventare fascista, perché non ammetterai mai che il tuo pensiero sul liberismo e mercato libero è completamente sbagliato, dai che con i capelli tagliati a zero e la camicia nera non starai nemmeno tanto male, almeno non avrei l'aspetto da ipocrita liber chic che hai adesso
Meglio morto che fascista. Non sai neanche cosa significa capitalismo e ti ingarbugli in discorsi che non conosci. Prendi un libro di storia e studia invece di perdere tempo su internet
"Il fascismo è espressione del capitalismo" infatti abbiamo molti esempi noti: urss, cina, venezuela, cuba, ops. Aspetta fammi pensare a dittature liberali, be non me ne vengono in mente ma sono sicuro sia pieno. Sarcasmo a parte il totalitarismo è conseguenza abbastanza necesaria del comunismo, tutto è dello stato e non ce scambio al di la di lui: giornalismo, arte, intrattenimento, non pui avere idee innovative.
Avendo modo di osservare i video dei discorsi pubblici del ducetto, mi rendo conto di quanto fosse un pallone gonfiato e un pagliacco, con la sua gestualità, il suo mettersi in posa dondolante con le mani sui fianchi e il suo portare avanti la mascella in maniera talmente innaturale da toccare il ridicolo... e io che credevo che le parodie lo esasperassero per suscitare ilarità... invece fa ridere da se
La cosa carina sai qual è? Qualche giorno fa ho avuto alcune discussioni con un comunista. Durante confronto ho detto che a quell'epoca (fascista) c'era un tasso di ignoranza (inteso come analfabetismo e creduloneria diffusa) che dilagava spaventosamente e che, con le sue conseguenze,ha contribuito a costruire il disastro che viviamo oggi. Beh la risposta è stata che non era assolutamente vero che fosse stata l'ignoranza(insieme alle varie tensioni sociali del ceto basso) la causa dell'adesione al fascismo... beh vedendo questi video mi sono reso conto che purtroppo il comunismo è proprio il sequel del fascismo, solo un po' più decorato, un po' più elegante ma sempre un'accozzaglia di buonismo e ignoranza rimane. Buonismo, finto populismo, idealismo e ipocrisia.il qui presente Maestro dux me l'ha confermato
@@francescoporpiglia650 questo perché l'ideologia fascista e comunista sono definite a livello tecnico populiste: si fondano, traggono legittimazione e credono nella superiorità (morale, dei valori, dei sentimenti, ecc... ) del popolo
@@TheACSB010 il problema è che sono idealistici irrealizzabili e più adeguatamente definibili in concreto come vere e proprie oligarchie incostituzionali
Da notare il modo in cui il fascismo ha delegittimato la 'questione meridionale' smontandone ogni grado di complessità e riducendola ad una semplice locuzione: in tal senso era inutile parlare di questione meridionale poiché il "buon senso" suggeriva che invece ci fosse solo una "questione nazionale", spostando completamente l'attenzione dalla realtà e dai reali problemi. Si osservi inoltre come questa strumentalizzazione di un problema e la semplificazione estrema di una questione oggi vengano tutt'ora usata dall'attuale centrodestra (e non solo) per delegittimare l'attenzione su gravi tematiche moderne su cui occorre agire in modo serio ed intellettualmente onesto.
Il discorso che hai fatto sui latifondisti come uno dei freni al progresso del meridione è totalmente veritiero ed è anche documentato in un'inchiesta rai divisa in 4 parti che si può trovare qui su TH-cam. Il video che vi linko sotto si chiama : " 4/4 Documentario emigrazione: Frigento come campione". In questo documentario, dove un latifondista viene anche intervistato, si riesce ad avere una fotografia dell'economia del meridione, sulle condizioni in cui versava, sulla società. È possibile constatare come la pensi un latifondista sull'istruzione, lo sviluppo del territorio e sulle classi sociali. È sconcertante quando asserisce che i contadini devono restare contadini e che non hanno bisogno di studiare. Si può chiaramente vedere l'indole reazionaria di questa gente, come per interessi personali abbiano fatto tutto ciò che era loro necessario per mantenere lo stato generale delle cose ad un medioevo perpetuo che forse in parte continua ancora oggi, una sorta di ancient regime come correttamente sostenevi nel video precedente. Per chi fosse interessato ecco il link: th-cam.com/video/Ds0DH2dshKI/w-d-xo.html P.S. Leggete la descrizione del video che ho linkato.
3 tumuli di terra sono un latifondo? Ma per favore,sono una miseria,quello è un contadino non un latifondista , evidentemente poco contento dello spopolamento del sud negli anni 70...per quale motivo?forse per l'assenza di investimenti e quindi sviluppo,ricchezza...se lo stato avesse assegnato equamente equamente le risorse del piano Marshall (95%al nord,5%al sud)per la ricostruzione il sud si sarebbe evoluto e con esso pure la mentalità di quel contadino
@@JackWiizard esatto , è il caso di dirlo...ce li avevano i miei nonni 3 tumuli,quando avevano piantato un uliveto ,del grano e una vigna...potevano permettersi del pane ,il vino e l'olio per campare ma devi pur sempre andare a zappare per conto dei padroni per mandare avanti la famiglia,quelli sono braccianti ,non latifondisti,e dai braccianti,dai nonni abbiamo solo da imparare a lavorare con la schiena sempre dritta e a non lamentarci...altro che al sud dobbiamo cambiare mentalità, è il nord che deve cambiarla coi suoi sperperi di denaro pubblico e con la zavorra del debito pubblico tutto made in nord(lo dice la corte dei conti,il debito monstre delle società partecipate ,tutte al nord)
Non è un atteggiamento così poco comune nei regimi. Fai che nell'URSS il regime negava totalmente l'esistenza delle droghe, alimentando il problema delle dipendenze da sostanze. Non per niente anche ai giorni nostri si sente parlare di alcolismo dilagante e droghe tremende come il Krokodil.
Molto bravo!!! Grazie della tua divulgazione, è preziosissima. Solo una piccola inesattezza riguardo alle coltivazioni estensive e intensive. Quando si usano questi termini si parla di insiemi di tecniche agronomiche, non tanto di colture singole. Il grano è una pianta, e può essere coltivata sia intensivamente che estensivamente. Il fatto che il Sud estensivo abbia tratto beneficio dalla possibilità di coltivare più grano (estensivamente) di fatto significa che è stato accompagnato appena sopra il livello di sussistenza in cui ristagnava. In pratica non morivano più di fame ma al contempo era una sentenza a restare "Sud contadino" ad interim. Anche al Nord si coltivava grano, ma l'inizio della meccanizzazione permetteva un miglioramento dell'efficienza delle coltivazioni, che anche al Nord erano estensive, ma che guardavano comunque senza pregiudizi al futuro (negli anni 80 anche troppo...)
Vengo dalla Sicilia, oggi si può dire che, anche se c'è ancora un'enorme differenza tra il nord ed il sud, la situazione è migliorata parecchio nel boom economico italiano di fine anni 50 ed inizio anni 90, ti ringrazio comunque per aver illustrato e fatto chiarezza su quest'argomento. Ti prego di correggermi se sbaglio e/o di chiarirmi questo discorso se vuoi
Wow, è stato un ascolto molto interessante però mi hai messo anche un po' di tristezza. PS: una parete scura alle spalle ti farebbe sembrare molto meno pallido.
"Exorcizamus te, omnis immundus spiritus, omnis satanica potestas, omnis incursio, infernalis adversarii, omnis legio, omnis congregatio et secta diabolica. Ergo draco maledicte"!!!
Grazie per l'ottimo video, sono istruzioni veneta, ma un mio antenato era di Cefalù. Profondissimo sud. Anche se siamo gente grande e bionda. Hai avuto il coraggio della verità, specialmente nel citare l'idea di un sud eterno fanciullo, eterno fratello minore 😢.io capisco perché da Trieste o da Venezia sia impossibile capire nel profondo l'estremo sud. Ma anche perché l'anima meridionale non veda e non riesca a decifrare il nord. Tutto quello che hai spiegato è verissimo, ma c'è di più. La religione, al nord velatamente intrisa di calvinismo e protestantesimo...al sud immersa nel più profondo pensiero cattolico...chi può dare nuova vita è speranza al sud? Soltanto se ' stesso, pescando nella sua forza interiore, io lo spero sarebbe bellissimo. Senza falsi vittimismi, senza aspettare...appunto...l'uomo della provvidenza,abbiamo già visto come va a finire 😅. Contando sulla propria energia, senza più essere il bambino di nessuno
Lo confermo , da Alberobello . Nel 1934 Mussolini venne in visita ufficiale in Regione Puglia , era prevista una breve visita in Alberobello , ma non visitò , tutti erani in ansia , comparvero i primi simboli sui Trulli voluto dal fascismo . Già da questo evento storico , si può notare che il Fascismo non è molto buono .
Ti ho ascoltato fino a quando hai parlato di vaccini. Se tu sei a favore del siero sperimentale......tanti auguri a te, e continua a credere a tutto ciò che ti raccontano gli esperti che guardi nelle trasmissioni televisive......
Bel video, molto interessante. Il fascismo comunque non è classificabile come regime totalitario secondo le scienze politiche bensì come regime autoritario
0:46 congratulazioni, hai appena distrutto tutto il castello di carte chiamato "Stati uniti d'Europa" 1:48 ebbe "tempi duri" solo perché o scendeva a compromessi con il partito fascista (e molti l'hanno fatto o semplicemente non c'era tutta questa distinzione) o prendeva le mazzate (poche e niente); aggiungiamo la censura di regime contro la cronaca nera e il rafforzamento del clima omertoso al suon di "se è morto ammazzato vuol dire che se l'è cercata"
Voglio farti una domanda che non c'entra nulla con il contesto del video: non sono informato, ma fino a qualche decennio fa (vecchi stereotipi) si diceva che lo studente di economia o di giurisprudenza era colui che seguiva gli ideali di destra, in quanto alla ricerca del potere e dei soldi, invece quelli di scienze politiche e scienze umanistiche tipo filosofia o lingue straniere, seguivano idee di sinistra, in quando più aperti e più colti. Queste idee sono ancora diffuse tra la gente?
serie di video perfetta! racchiude i motivi principali del divario u.u la storia economica non ha partiti o preferenze politiche ma dati empirici, teorie e correlazioni... Nailed It dude!!
Ma lascia perde sti consigli 😂😂 La comunicazione esiste quando un recettore ascolta il comunicatore. Se il recettore non si sente identiticato con il comunicatore non ascolta, anche se ha cose importante da dirgli. Per questa ragione nella marca personale è importantissimo risaltare i flaws, i punti deboli! Perché mostrano il lato umano e fanno si che chi ascolti si senta identificato. Ottimo lavoro con il video! Mi piacerebbe vedere piú video in formato serie per fa si che siano piú digeribili e facili da consumare. Potrebbe essere una buona opzione anche a livello di marketing (più contenuti, più chiarezza su cada fatto e più calma nel produrli).
@@gallino5549 non ho detto qu sto, lui è un bravo comunicatore, probabilmente non cura l'aspetto formale, che comunque è molto importante, perché la forma È sostanza. Siamo nel 2020, anche basta con il mito per cui non importa se parli male l'importante è farsi capire...non è così.
Concordo. Sto vedendo molti dei tuoi video e ammiro il canale, la tua gestione e la chiarezza con cui tratti gli argomenti, ma di (o)rrori grammaticali ce ne sono parecchi. Mi dispiace perchè oltre ad essere fastidioso per chi guarda, una persona che parla sbagliando i tempi verbali comunica un’impressione di ignoranza e bassa cultura, nonostante tu palesemente non abbia nessuno di questi due problemi. Spero che questo aspetto possa migliorare, magari fatti controllare gli script dei video da qualcuno.
Non voglio mettere in discussione la tua patente di tuttologo, ma ti assicuro che hai detto una buona dose di -cazzate- inesattezze. Innanzitutto non esistono colture intensive o estensive di per sè. Diciamo che esistono colture che più si prestano alla coltivazione estensiva. Il grano è sicuramente tra queste, ma è sbagliato dire che il grano sia una coltura estensiva. Poi non hai considerato affatto il fattore climatico, il tipo di suolo e l' effetto della domanda sull' offerta. Non voglio dilungarmi in discorsi lunghi che a nessuno interessano, ma il succo di tali discorsi sarebbe che UN AGRICOLTORE NON COLTIVA QUELLO CHE VUOLE, MA QUELLO CHE LA SUA TERRA GLI CONSENTE DI COLTIVARE. Tra tutte queste possibili colture l' agricoltore sceglie quelle che gli garantiscono maggiori ricavi. Erano proprio stupidi i latifondisti del sud, chissà perchè invece del grano non coltivavano il riso come nel ricvo nord?
Il fatto che al sud ci fosse solo agricoltura è tutta una tua tesi infondata. A parità di popolazione qua al sud c’erano più operai industriali rispetto al regno di sardegna.
What's up Economy napoilitania.myblog.it/2009/12/09/la-colonizzazione-piemontese-ed-il-tracollo-del-sud/ Questa è la mia fonte, trovi il grafico ma è disponibile anche in altri siti o portali
What's up Economy va inoltre detto che Torino, città più industrializzata del nord, dopo l’unità impiegò ben 10 anni per raggiungere l’indice di industrializzazione di napoli, città più industrializzata del sud. Potremmo aprire altri 100 discorsi per quanto riguarda l’economia borbonica, come i grandi investimenti e le bonifiche volute da ferdinando II, c’erano ovviamente tanti aspetti negativi, come in qualsiasi altro stato di 160 anni fa. Ma il regno borbonico non aveva nulla da invidiare a nessuno
Ciao... Sono d'accordo con quello che dici nel video (anche con la puntata precedente). Però, oltre che all'incapacità del Sud di cambiare passo, evidenzierei anche l'ignoranza dei governi Sabaudi, e poi italiani, nel comprendere quello che era fondamentalmente un altro Stato, con le proprie differenze ed enormi criticità. Le responsabilità per la situazione attuale sono di tutti noi, Nord e Sud
@@marcogazzini9736 e la legge Pica per ammazzarli è dimostrazione del fatto che avevano compreso benissimo il mezzogiorno e i suoi problemi da risolvere cancellando i meridionali,ma per favore 😂
Un video a dir poco illuminante, specie riguardo i risvolti culturali degli avvenimenti. Onestamente, più guardo questo tipo di video, più studio la storia e la filosofia del diritto, e più mi sembra scuro il cielo del futuro italiano. "Follia è ripetere all'infinito la stessa cosa, credendo ogni volta che il risultato sará diverso", diceva qualcuno, ed io ormai vedo sempre più pattern ricorrenti nella storia, non solo dall'unificazione in poi, pattern di cui noi stessi siamo causa. Siamo noi la causa, con la nostra immutabile e reazionaria visione del mondo, della nostra infelicitá. Una follia generale che deforma il passato e ci impedisce di imparare da esso, che toglie consapevolezza del presente, che ci inganna sulla strada da prendere per il futuro. Scusa per lo sfogo, è stato un flusso di coscienza, forse anche traballante, ma avevo bisogno di esprimere un po' della tristezza che continuo ad accumulare.
Ciao, complimentoni per il canale e la divulgazione che fai. Avrei una domanda sulla relazione Mussolini-latifondisti. Qui nel sud la sua popolaritá deriva principalmente dall'azione di esproprio e ridistribuzione dei latifondi operata da associazioni come l'ONC (e dall'ignoranza dei miei compaesani, ma questo é un altro discorso). Questo non é in linea con il discorso "Mussolini amico dei latifondisti", mi sto perdendo qualcosa?
Ciao, seguo da poco il tuo canale e devo dire che è pieno di contenuti interessanti! Non so se ne hai mai parlato, o se magari spulciando tra i tuoi video potrei trovare qualcosa, del rapporto tra organizzazioni criminali ed economia delle nazioni? Mi ero sempre ripromesso di cercare qualcosa sull'argomento e il tuo accenno alla mafia nella questione meridionale mi ha fatto ricordare questa cosa. Magari, se non ne hai parlato, potrebbe essere uno spunto interessante per un video, non credi?
In realtà era partito da ambe due le parte con i vari cavour, mazzini e compagnia bella. Comunque sia oggi parte sempre dall'alto e dal basso, l unica differenza è che oggi lo si fa col voto. Poi tu sei uno di quelli che crede che l'Europa è una monarchia assoluta e così via, allora rip.
Mi piace tantissimo il tuo impegno nel rendere chiari i problemi fondamentali che hanno portato alla nascita e al peggioramento, nel corso del tempo, della questione meridionale
Brevemente:l'imprenditoria del sud era debole( ti invito a fare un video sui Florio) L'anafabetismo: perchè includi la Sardegna? era Piemontese e non era molto interessata ad alfabetizzare quella colonia; parla con qualche Sardo ti dirà cosa pensa dei Savoia. Dai invece le percentuali di studenti universitari nel sud e nel nord. Pil, dato riferito al 1871, dopo 10 anni di governi coi bombrini e gli ansaldo, giusto per dire. Inoltre se si guarda ai singoli regni ( lombardo veneto era austroungarico) il regno dei Borbone ( non Borboni) era di gran lunga il piu' ricco. Poi ti invito a verificare questo mio dato: Il Pil della provincia di Lecce era piu' altro di quello della provincia di Milano. Il credito: difficile non contestualizzare , le Due Sicilie era uno stato unitario da mille anni, naurale che avesse una banca centrale forte per la natura del suo potere. al Nord le dinamiche sono state piu' frammentate, città stato comuni. Ovvio si sviluppasse un credito piu' diffuso. Piu' democratico? non so, chiediamolo ai Medici o ai Pazzi appesi ai balconi. Parla della capacità del credito del Banco di Napoli invece. Le ferrovie:vero erano piu' sviluppate al nord dove hanno immediatamente visto il potenziale della nuova teconologia perchè non avevano alternative. Al sud l'alternativa c'era e lo sapevano da 2000 anni, il mare. si sa una tecnologia nuova entra quando diventa piu' economica di quella già esistente, altrimenti viaggeremo tutti ad idrogeno oggi. E a Matera oggi finalmente passerebbe il treno, Ma invece non cè mai stato perchè una società Pubblica, a partecipazione statale quindi, non lo considera remunerativo .Parla della differenza della flotta navale.E inoltre che Napoli non usava le locomotive ma le produceva per tutta l'Europa almeno fino a quando i savoia non hanno chiuso Pietrarsa.Strano vero? Visita il museo di Pietrarsa. per concludere, sicuramente il regno delle due Sicilie non era l'Inghilterra o la Francia, ed era ancora lontana dalla travolgente rivoluzione industrile del canale della Manica, ma di sicuro Napoli era la terza città d'europa senza molti problemi e prima in Italia, e per rimanere in tema ferroviario, era rispetto agli altri regni italici una locomotiva piu' grande, senza guidatore ovvio che fai il botto.La verità è che a parte il piccolo e casuale periodo giolittiano il regno d'Italia e in buona parte anche la Repubblica nel dopoguerra si sono comportati come spieghi ,per Mussolini in questo video. La questione meridionale è complessa ma possiamo riassumere semplicmente con una parola: disimpegno. ps. circa il valore aggiunto: le bandiere americane e di buckingham palace sono fatte a Caserta nelle reali seterie, le piu' importanti dell'epoca. Ciao e Forza Lecce :)
Allora confutiamo le varie affermazioni : L’Università era un fenomeno ultraelitario nel 1861 e dunque non é certamene un parametro attraverso il quale valutare l’istruzione media della popolazione , la repressione del brigantaggio avvenne fra la Lucania e la Calabria mica in tutto il Sud Italia, l’unica provincia paragonabile a Milano poteva essere quella di Napoli non certo Lecce ( il reddito pro capite pugliese era inferiore del 20% circa di quello Lombardo ) , pietrarsa é stata chiusa nel 1975 e non ha mai prodotto locomotive per tutta Europa
Non credo che i meridionali di oggi si rendano conto di come fossero visti dal resto degli italiani solo poche decadi fa. La storia la conosce solo chi la visse
Mi dispiace ma la prima parte non è correttamente esposta . Le monarchie dominavano ovunque e quella dei Borbone era.avanti anni luce rispetto alle altre
Sei bravo, molto bravo...... esponi egregiamente argomenti complessi sia dal punto di vista temporale che strutturale, in modo chiaro e semplice. Forse il titolo di questo video è forzato ,visto che i fatti vengono descritti con visione attuale e non visione reale dell’epoca,sopratutto in relazione alla situazione europea di allora..... però like ed iscrizione fatta.....
In realtà anche a me ha messo molta tristezza questo argomento. Ma da Piacentino sono fermamente convinto che se il meridione si rimboccasse le mani con voglia di fare e spirito di sacrificio e con un piccolo aiuto dallo stato centrale sono sicuro che potrebbe rimettersi in piedi
Il punto è: c'è la volontà politica? Finché la maggioranza dei comuni sciolti per mafia resterà al Sud, non si potrà mai sperare in una vera rinascita del Mezzogiorno.
@@AlbertoLiberatore il punto è, c'è la volontà popolare? Perché se il popolo vuole una cosa la conquista. Se tutti i cittadini italiani si mettessero a combattere e denunciare la mafia. La mafia muore. Io se vedo uno che spaccia chiamo i carabinieri, l'azione è la miglior difesa contro le mafie. E ora ammazzateci tutti
Da cittadino meridionale penso che la priorità sia letteralmente distruggere l’elefantiaco apparato pubblico del Sud e costruirne uno più piccolo ed efficiente, infatti senza denaro pubblico da distribuire e appalti da truccare il potere della criminalità organizzata e della classe dirigente politico -amministrativa si attenua notevolmente
Non vedo speranza. Mentalità fuori dal mondo e dal tempo. Criminalità, burocrazia, arretratezza econ. culturale. E ...il paese va meridionalizzandosi...
@@WhatsupEconomy beh.. è una tesi che sviluppai molto tempo fa e dovrei riprenderla tutta. In sostanza mi resta difficile in termini di tempo. Però posso consigliare l'autore Costantino Felice e il suo libro che parlavano di quali fossero i problemi principali dei distretti manifatturieri dell'italia meridionale all'epoca dell'unità d'italia www.ibs.it/ascesa-declino-di-distretto-manifatturiero-libro-costantino-felice/e/9788849510706
bravo come sempre ma oltre al francese anche c'è qualche problema di pronuncia con la parola GLOBALIZZAZIONE- Urge un corso di dizione per sterronizzare la divulgazione! ;-D
Ciao! Sono Giuseppe (quello che ti ha scritto per chiederti consiglio su alcuni testi). Complimenti per questa serie di video. Anche io sono siciliano e mi sembra che da questo e da quello che ho personalmente studiato possano essere inferite due cose: 1- la questione “italiana” e meridionale nello specifico è di tipo strutturale e non contingente, visto che tale è da decenni; 2- ad alimentare questa questione c’è il famoso problema della produttività delle imprese italiane; 3- mi sembra che tutti questi interventi abbiano contribuito a rendere gli italiani, ma sopratutto noi del sud, profondamente statalisti. Confidiamo che la longa manus dello stato possa risolvere tutto e non riconosciamo un ruolo centrale alle imprese nella nostra economica. Questa sfiducia atavica si è concretizzata nei recenti movimenti sovranisti i quali (A) non vogliono investire in infrastrutture; (B) parlano di prenditori e non di imprenditori; (C) auspicano un ritorno allo Stato Imprenditore. Che ne pensi? Comunque la citazione “ridendo e sterminando arriviamo al fascismo” mi ha ucciso 😂.
Sono d'accordo. Purtroppo la storia non è finita e vedremo come anche successivamente lo stato fallì miseramente nel risolvere questa storia proprio perché manca un tessuto imprenditoriale degno di questo nome. Quando ho citato il triangolo industriale avevo citato differenti tipi di capitalismo. Indovina chi dopo 100 anni è riuscito a sopravvivere nel contesto internazionale?
What's up Economy assolutamente. Aggiungo anche che, venendo da una tradizione familiare di imprenditori siciliani, fare impresa in Sicilia incorre in difficoltà aggiuntive a quelle che si incontrerebbero nelle altre parti del territorio, o meglio, si tratta delle medesime difficoltà ma accentuate. Tra di queste una P.A. non solo inefficiente, ma dichiaratamente ostile e avversa a chi tenta di fare impresa in modo pulito e trasparente. Purtroppo non parlo per luoghi comuni, ma per esperienza diretta (che ovviamente lascia il tempo che trova).
Dsc tralasciando il giudizio su Mussolini sul quale è meglio sorvolare.. l’idea che nell’economia mondiale moderna si possa fare a meno di un solido apparato di imprese, ad alta produttività, e sopratutto che investano in innovazione, è assolutamente anacronistico. Se poi si pensa che la crescita si possa fare ancora con lo stato che metta le persone a scavare le buche la mattina ed a riempirle durante la notte, si continua imperterriti a vivere nel passato.
Dsc se la metti così allora come non concordare? Chiunque penso vorrebbe uno stato innovatore, che traini le imprese con i suoi investimenti in infrastrutture e ricerca. Poi non credere, io non sono un iper liberista, sono bel consapevole del ruolo imprenscindibile che la regolamentazione ha in qualsiasi tipo di mercato. Per dirne una: avessimo avuto il Dodd-Frank act (da una parte) e le direttive MiFiD, Solvency, BRRD dall’altra già implementate e pronte, sono convinto che la crisi del 2008, se non completamente evitata, sarebbe potuta essere arginata negli effetti.
@@BlackSRaziel Bisogna investire in infrastrutture che siano utili e sostenibili e non a casaccio, sta tutto qui il punto. Negli ultimi anni abbiamo avuto da una parte il PD per cui l'importante era avviare cantieri a prescindere da analisi costi/benefici su modello cinese, dall'altra i grillini che bocciavano certe grandi infrastrutture con scuse non supportate dai dati. Capisco che le grandi aziende italiane nel settore delle costruzioni siano in difficoltà ma non possiamo spendere miliardi per farle campare costruendo cattedrali nel deserto. Come tutti sanno lo scontro si è focalizzato sulla Torino-Lione che è più una scommessa che una certezza considerando i flussi di traffico. Qualcuno dovrebbe dire agli italiani che in certi casi abbiamo fin troppe infrastrutture: una marea di aeroporti alcuni dei quali fanno solo debiti e perdono passeggeri, un ex-compagnia di bandiera strafallita tenuta in vita con miliardi di euro dallo Stato giusto per dar lavoro a qualche migliaio di romani, porti che si fanno concorrenza tra loro al posto di farla ai porti esteri, stazioni AV mastodontiche, costosissime e semivuote (Torino Porta Susa, Mediopadana, Afragola, lo sarebbe stata pure Firenze-Belfiore), tratte ferroviarie dove i treni viaggiano quasi vuoti, autostrade con flussi di traffico sotto le aspettative (BreBeMi) o in progetto ma inutili. Al netto di alcune grandi infrastrutture utili (tipo metropolitane nelle città a maggiore densità di popolazione), gli investimenti dovrebbero focalizzarsi in migliaia di interventi di prevenzione del rischio idrogeologico, adeguamenti anti-sismici, manutenzione delle infrastrutture di trasporto, degli edifici scolastici, del patrimonio culturale, rinnovo del parco mezzi nelle città.
Ma dove hai studiato storia a minchiopoli torna a studiare che non vuol dire leggere quello che ti passa lo stato ma fare ricerca seria spara meno cazzate
La parte relativa al fascismo è inattendibile come le fonti alle quali attingi. Il maggiore e più importante storico del fascismo si chiama Renzo de Felice e nei suoi volumi di centinaia di pagine, CHE HO LETTO, si affermano: 1) scolarizzazione di massa a tassi mai visti prima 2)investimenti infrastrutturali in scuole strade ponti gallerie case coloniche ospedali istituti di sanificszione etc 3) lotta alla mafia senza quartiere con arresto di personaggi di potere 4)drastica riduzione di alcune malattie ad esempio la malaria 5) ricostruzione a tempi record delle città distrutte dai terremoti grazie ad Araldo di crollalanza Tutto a beneficio del sud. Non bisogna negare la storia per essere pienamente antifascisti bisogna riaffermarla perché se noi siamo incapace di fare un decimo di cui che fu fatto all'epoca vuol dire che siamo peggiori del fascismo
Hai scordato: 1) Fallimento della battaglia del grano con aumento divario nord e sud 2) trasformazione del fascismo al sud in fascismo clientelare legato alle vecchie clientele latifondiste 3) totale crash economico italiano per aver condotto la nazione in avventure belliche insensate come l'impresa d'Etiopia, la guerra di Spagna e infine la seconda guerra mondiale 4) fallimento della ruralizzazione, progetto economico già in sè anacronistico 5) distruzione dell'agricoltura specializzata e del patrimonio zootecnico al sud a favore delle colture estensive di grano 6) distruzione del sindacalismo con relativa compressione dei salari
Buongiorno ☀️ ma sembra che il nord _(Regno di Sardegna,Grand Ducato di_ _Toscana, Lombardo-Veneto in_ _giurisdizione Austriaca, Ducati di Modena e Parma_) non era chissà che avanti con l'industria, anzi l'area _Casertana, Napoletana,Leccese,ed alcune Aree dell'isola Siciliana_ risultavano uguali se non di poco superiore come redditi e attività industriali. Dopo tutto il *Regno Delle Due Sicilie* aveva delle casse floride pronte per affrontare uno sviluppo superiore ancora.
La zona più industrializzata del paese era la Liguria , a Napoli e in alcune provincie siciliane lo sviluppo industriale effettivamente non era lontanissimo da quello Lombardo o piemontese ma bisogna considerare che l’industria italiana in genere sarà una realtà abbastanza marginale fino al boom economico . Il Regno delle Due Sicilia aveva le casse piene per due motivi : i Borbone non avevano intenzione di toccare la rendita latifondista attraverso la leva fiscale e investivano pochissimo nelle infrastrutture e nell’istruzione, a differenza del Piemonte di Cavour che aveva avviato un grande programma di investimenti in infrastrutture
La famiglia Florio è stata una delle prima grandi famiglie industriali italiane, ben prima degli Agnelli. Imprenditori, armatori, banchieri, insieme ai Lauro, Costa o Piaggio a Napoli e Genova. Purtroppo fu disintegrata dagli appetiti settentrionali, lasciata in balia di se stessa e della nascente Mafia. I Florio inventarono il tonno in scatola e il gran premio di Formula 1, la "corte" dei Florio fu tra la più sfarzose d'Europa e fu una famiglia soprattutto moderna, già europea. La Palermo di quegli anni raggiunse uno splendore inimmagimabile. Ma durò poco. Fallirono grazie anche alla banca che contribuirono a fondare: la banca commerciale italiana, oggi Intesa San Paolo...ma a differenza di altri non fecero mai debiti, ne chiesero aiuti Statali: saldarono tutto e tutti di tasca propria . Un grande esempio e purtroppo quasi unico in Italia.
Bellissimo video, mi sta aiutando molto nell’approfondimento dello studio di questo periodo storico. Avrei però una domanda in proposito al “problema del sud”: molti vari anno fa e molti oggi spesso parlano di una possibile separazione tra nord e sud italia, questa cosa che risvolti economico avrebbe nel 2019? Un nord senza sud potrebbe sopravvivere? E un sud senza nord? Sto cercando studi in materia e così ho pensato di chiedere
Concetti semplici resi complicati dalla testardaggine dell'ignoranza e spiegati degnamente da questo TH-camr. Per noi del sud del Paese, prima guardiamo in faccia la realtà, tanto meglio comprendiamo i nostri problemi, affrontandoli in prima persona senza scaricare sempre le responsabilità a terzi identificati di volta in volta nei Savoia, nei politici o nell'Europa.
Ma tra le cause economiche hai calcolato l'aumento di tasse doganali all'esportazione di prodotti all'infuori dell'Italia? Il principale settore di guadagno reale del regno delle 2 Sicilie erano le esportazioni di tessuti e prodotti agricoli trasformati e non (tra cui il Marsala esportato soprattutto in Inghilterra). Successivamente all'unificazione per "fare l'Italia e gli italiani" i governi post unione (tutti del nord, perché nei primi 15 anni, se non sbaglio ma non ricordo bene il lasso di tempo, al sud venne stabilito un regime amministrativo di guerra in quanto lo statuto Albertino non venne applicato nel regno delle 2 Sicilie) decisero di puntare su un'economia chiusa che andava a vantaggio delle fabbriche del nord che potevano vendere senza dazi doganali al sud, mentre il sud con i suoi prodotti richiesti maggiormente all'estero non poté fare più fronte ai prezzi della concorrenza nel Mediterraneo. Inoltre nel periodo subito successivo all unione tutte le innovazioni a livello scolastico e industriale che il governo apportava al nord non fu allargato al sud proprio in virtù del fatto che non era in vigore lo statuto.
Posso solo dirti che in Calabria se non ci fosse stato mussolini le più grandi città non avevano nessuna istituzione. Mussolini ha fatto ferrovie, strade che collegano la Puglia con la Calabria, la Campania e la Calabria, la ferrovia che collega praticamente nord e sud. Mussolini avrà fatto tanti errori come tutte le cose buona che ha fatto... Già al nord basta guardare il centro di Torino via Roma che è stata fatta da mussolini per far camminare il pubblico al coperto, rifacimento e asfaltamento delle strade.. Ponti, di tutto, mussolini ha fatto tantissime cose.
Il fascismo deriva dal socialismo. La mia famiglia in Sicilia grazie a Mussolini portò il pane a casa e salvò i miei nonni dalla schiavitù e dalla miseria portandoli alle 8 ore lavorative, essendo orfani di padre entrambi, per non parlare di piazze, ospedali, edifici e ponti, cinema, 5 elementare e tanto altro. Dopo l'Impero, dal 1938 in poi fu tutta un'altra storia
Troppa carne al fuoco però. Io avrei diviso età liberale e fascismo, anche perché sto studiando storia del fascismo per un esame e ho notevoli difficoltà a capire appieno la parte economica nel dettaglio PS. Ho fatto un giro tra i commenti, c'è un bel po' di gente da bannare
Bisogna avere pazienza. Il bello è che non si rendono conto. Se stai studiando per un esame universitario sarai la benvenuta sul mio canale per raccontarci qualcosa di bello (brutto) sul fascismo ;)
@@WhatsupEconomy yes, è per un esame universitario :) mi sta anche facendo penare. Comunque ho ritrovato qui tutto quello che ho studiato, l'unica cosa che forse non hai specificato (se ben ricordo) è che l'aumento delle colture estensive di grano è andato anche a svantaggio del ricco patrimonio zootecnico meridionale e delle colture ortofrutticole da esportazione
So bene di non aver racchiuso il 100% del ventennio fascista, mi sono limitato a raccontare i fatti salienti su fascismo e questione meridionale. Per questo, magari con il tuo aiuto, potremmo creare un contenuto più approfondito (anche perché non sono uno storico). Se sei interessata mandami un'email, il contatto lo trovi in descrizione 😉
e niente, sono meridionale e tutto quello che mi rimane di questo video è : “ Ci stiamo cacando sotto” detto da un settentrionale 😁 Scherzo...sei molto bravo 😉👏🏼👏🏼👏🏼
Non ci sono formule magiche per l'emancipazione dell'uomo, ma uno dei fattori chiave sono la natura stessa dell'uomo a fare la differenza. A braccio molte risorse sono state allocate per lo sviluppo del meridione dal dopoguerra con risultati fallimentari e quello che e' ancor peggio e' di continuare allo stesso modo. La risoluzione della questione meridionale passa attraverso i meridionali stessi. Basta informarsi, nel dopoguerra il triveneto era povero come il meridione, con un clima piu' sfavorevole, eppure oggi e' una realta' differente.
Inoltre, ho anche visto come la produzione meridionale non riusciva a stare senza gli ordini di commessa. Quando vennero aboliti le produziobi la concorrenza delle più produttive industrie del nord le danneggiò moltissimo
Nanon è vero...il sud produceva ferrovia prima d Italia primo battello a vapore del Mediterraneo, esportava il triplo del nord...ragazzi ma comm s fá.....
Bel video, spiegazione dettagliata e non di parte. Dal tuo video si evince, a quanto pare, che il problema dell'Italia siano gli italiani stessi... i vari governi si sono susseguiti senza aver riuscito mai a risolvere i problemi, cosa che è successa anche durante il periodo demo-repubblicano, in cui, le lacune sono state ulteriormente rafforzate e aggravate da una mancanza di rinnovamento e di applicazione delle leggi. Ora sorge una domanda: l'Italia diventerà mai una grande nazione? Credo molto difficilmente.
Nel nostro piccolo lo siamo stati, ricordiamoci che fino agli anni Novanta eravamo la sesta potenza industriale mondiale. Sono circa trent'anni che annaspiamo e siamo sempre in recessione o crisi.
@@AlbertoLiberatore Non si può far concorrenza a titani come Cina, India o anche solo la Russia; è ridicolo soltanto pensarlo. Sono paesi enormemente più estesi e popolati di noi, con un'infinità di risorse naturali a disposizione e una marea di manodopera a basso costo. Noi semplicemente stiamo scendendo la graduatoria fino al posto che ci spetta (insieme con tutti gli altri stati europei, sia chiaro), cioè quello di una medio-piccola potenza regionale. L'Europa, divisa e litigiosa com'è oggi, semplicemente non ha speranza di contare qualcosa nel mondo di domani. Se non ci diamo una svegliata e non acceleriamo in modo sostanziale il processo di integrazione, rischiamo seriamente di finire dietro le quinte della storia, relegati al rango di potenza di second'ordine (quale temo siamo già diventati) o peggio anche di terzo. Già adesso l'Europa è la grande assente in tutti gli scenari decisivi globali, dove si giocherà la partita per il dominio del futuro. E credo che questo solo basti a rendersi conto di quanto la situazione sia già gravissima.
@@minotaurus91 ciao, hai ragione quando parli della necessità di una integrazione politica dell'Europa. Se continuiamo ad essere divisi rischiamo di finire nell'irrilevanza politica nel contesto globale. La mia risposta, comunque, era riferita al passato e agli anni di malgoverno degli ultimi decenni. E ciò da italiano non può che dispiacere.
@@AlbertoLiberatore Vero, concordo anch'io su questo; se negli ultimi trent'anni la classe dirigente italiana avesse pensato di più a riempire le casse del paese invece che le proprie, forse adesso non saremmo con l'acqua alla gola. Ormai però al giorno d'oggi non serve più pensare come "Italia", o anche come "Francia" o "Germania"; non perché sia sbagliato, ma perché semplicemente non ha più senso farlo. I singoli stati europei sono diventati ormai pressoché irrilevanti nello scenario globale. Se vogliamo essere tra coloro che decideranno le sorti del mondo, dobbiamo iniziare a pensare e ad agire come "Europa".
Non parli mai dell’arretratezza strutturale .... del DNA che caratterizza noi popoli del Sud.... ancora oggi ci sono intere città del Sud Italia che si trascinano , che fanno la pennichella pomeridiana , che vanno al mare appena la temperatura sale ..... il mio è un ragionamento semplicistico e di basso valore storico ma secondo me funziona . Il Clima che prima era profondamente diverso tra Nord e Sud influenzava anche le abitudini . Non sembri ne fascista ne comunista ma un po’ filosettentrionale e qiesto senza offesa . Il danno c’è stato ma tu non consideri la profonda illegalità che governa il Sud ed è padrone del Nord Italia . Al Sud per 50 anni non si è mosso nulla senza il permesso di chi comandava veramente . Comunque molto interessante e complimenti
la cosa più importante è che anche oggi la meniamo con il fatto che l'italia sia la seconda manifattura europea . la manifattura ha un valore aggiunto mediamente molto basso . sarebbe opportuno che l'italia più che a farle le cose si dedicasse alla progettazione . secondo te lo capiranno ?
Ma Mussolini rese più povero il Sud volontariamente o involontariamente?(suppongo involontariamente in base a quello che diceva però vorrei una conferma)
Involontariamente, era un grande politico inteso come propaganda, conquista del potere, demagogo, riuscire a fermare gli estremisti fascisti, ma di economia, guerra, vita reale del popolo ricchezza generale non capiva nulla. Aveva ottimi ministri, ma era lui a comandare e decidere
Il quadro generale mi sembra esattamente quello che ho sempre individuato: i soldi lo stato li drena a nord, con una scusa o l'altra. Sarebbe interessante un approfondimento sull'evoluzione del mercato interno italiano per vedere quanto effettivamente questo sud sia una palla al piede o piuttosto una comodità.
@@olmohauner7082 Hai citato la cassa del mezzogiorno senza spiegare il perchè. Io non ti leggo nella mente, ma suppongo che la parola "drenaggio" sia stata un po' fuorviante. Lasciami quindi spiegare meglio: il sud Italia fornisce allo stato italiano una montagna di lavoratori, da sempre. Questi lavoratori finiscono inevitabilemente per migrare verso i centri industriali, che sono in buona parte al nord. Pensa che nel dopoguerra gli industriali torinesi parlavano di "San Meridione", perchè le lacune che avevano di manodopera venivano sistematicamente colmate dai numerosi immigrati meridionali (tra cui moltissime donne). Ora, la ricchezza dello Stato viene prodotta da lavoratori provenienti da tutta Italia, ma molto del ricavato non viene redistribuito equamente, bensì resta nelle regioni dove viene prodotto. Se tieni quindi in conto che la sanità e l'istruzione sono a carico delle regioni stesse il risultato è che le regioni che hanno i poli industriali hanno un certo quantitativo di denaro da investire (perchè attraggono molti più lavoratori, soprattutto i più istruiti), chi non li ha resta con molte spese e pochi guadagni (perchè gli rimangono per lo più pensionati e studenti). E questa è solo la punta dell'iceberg, ma già si capisce perchè ho parlato di drenaggio di ricchezza. Spero sia chiaro.
Mussolini distrusse anche una serie di coltivazioni tipiche locali lungo tutto la Sicilia, produzioni che avevano un forte mercato sia locale che estero, a quanto ne so. Inoltre Mussolini fu il primo a fare la trattativa tra Stato e Mafie, andando a cercare l'affiliazione di alcuni clan ed eliminando gli altri, spesso in competizione con quelli affiliati.
So che non è un iniezione di felicità ma desidererei tantissimo che tu continuassi con la analisi economica della storia d'Italia. C'è stato "il boom". Ne hai già parlato in altri video?
Quando fai uscire un nuovo episodio sulla Questione Meridionale? Vorrei proprio sapere come i governi della Prima Repubblica si occuparono della faccenda.
Probabilmente il meriodione non ha investito molto sul grano perché non pensava che instagram fosse il nuovo facebook. Che pazzo furioso...
Mi sono spaccato in due
😂😂😂
Quella persona era Benito mussolini
Della serie "io, un intellettuale" 😂
Un po' è vero
Personalmente, la parte relativa al fascismo, con proclami fuori dalla realtà di fronte a folle festanti, mi ha lasciato una spiacevole sensazione di deja vu...
I deja vu, se parliamo di mondo occidentale, partono dall'antica Grecia :)
Beh... se è per questo, io lo vedo anche nel piccolo questo comportamento del cazù e temo che ciò che succede in politica ne sia la conseguenza. Io al meridione ci sono nata, non so te, ed è comunissimo per la maggior parte delle persone negare la realtà e far finta che le cose siano molto meglio di quanto oggettivamente non sono. Credo che tutto ciò scaturisca dalla paura di essere presi a pisellate in faccia dalle avversità, paura che viene fuori da una precisa dinamica sociale che fa parte di un atteggiamento degenerante che il nostro popolo adotta: se uno trova una difficoltà sulla sua strada, è uno sfigato. Perseguitato dalla sfiga. Eh no. Le avversità non sono sfiga, dio caro, ma i miei conterranei credono che questo sia un buon motivo per denigrare ed isolare una persona. Se uno trova difficoltà nella vita non vuol dire che è un povero sfigato, vuol dire che sta vivendo e che ha necessità di reagire ai fatti contingenti, come tutti quelli che i loro catso di problemi li affrontano. Sembra che troppi dei miei conterranei non vogliano proprio metterselo in testa, è sacrosanto per vivere. Se puoi darmi conferma rispetto alla tua sensazione di deja vu, ne sarei davvero grata.
@@fabiolagiorgio839 Esatto, anche se credo che, in percentuali diverse, questo accada ovunque. Io credo che l'annessione al Nord abbia salvato il Regno delle due Sicilie, che sarebbe stato destinato a diventare un Paese molto arretrato. Con buona pace dei Neo borboni
Che dejavu? Oggi si plaude dal divano al mentana di turno? O ti riferisci alle sardine...?
@@lunaaster8853 sarebbe restato arretrato se fossero rimasti i latifondisti* la dominazione non contava, la rivoluzione industriale l' ha fatta la borghesia
È incredibile il modo in cui hai strutturato l’intero video sotto vari punti di vista. Complimenti veramente
Per i commentatori in vena di insultare: mi fanno cacare sia il fascismo che il comunismo.
Ah e nel primo grafico dei divari regionali mi sono scordato di ingrandire l'asse orizzontale, le date vanno dal 1871 al 1891, scusate per la disattenzione
Purtroppo molti sono ancora ancora ancorati alla falsa dicotomia, e terzo escluso, tra questi due.
perché sei illuso, il fascismo è un espressione del capitalismo e come non hai notato proprio adesso che il libero mercato è in crisi il fascismo sta tornando in auge, mi dispiace amico, il tuo destino è quello di diventare fascista, perché non ammetterai mai che il tuo pensiero sul liberismo e mercato libero è completamente sbagliato, dai che con i capelli tagliati a zero e la camicia nera non starai nemmeno tanto male, almeno non avrei l'aspetto da ipocrita liber chic che hai adesso
Meglio morto che fascista. Non sai neanche cosa significa capitalismo e ti ingarbugli in discorsi che non conosci. Prendi un libro di storia e studia invece di perdere tempo su internet
"Il fascismo è espressione del capitalismo" infatti abbiamo molti esempi noti: urss, cina, venezuela, cuba, ops. Aspetta fammi pensare a dittature liberali, be non me ne vengono in mente ma sono sicuro sia pieno. Sarcasmo a parte il totalitarismo è conseguenza abbastanza necesaria del comunismo, tutto è dello stato e non ce scambio al di la di lui: giornalismo, arte, intrattenimento, non pui avere idee innovative.
Cus ferrara rugby?
Avendo modo di osservare i video dei discorsi pubblici del ducetto, mi rendo conto di quanto fosse un pallone gonfiato e un pagliacco, con la sua gestualità, il suo mettersi in posa dondolante con le mani sui fianchi e il suo portare avanti la mascella in maniera talmente innaturale da toccare il ridicolo... e io che credevo che le parodie lo esasperassero per suscitare ilarità... invece fa ridere da se
La cosa carina sai qual è? Qualche giorno fa ho avuto alcune discussioni con un comunista. Durante confronto ho detto che a quell'epoca (fascista) c'era un tasso di ignoranza (inteso come analfabetismo e creduloneria diffusa) che dilagava spaventosamente e che, con le sue conseguenze,ha contribuito a costruire il disastro che viviamo oggi. Beh la risposta è stata che non era assolutamente vero che fosse stata l'ignoranza(insieme alle varie tensioni sociali del ceto basso) la causa dell'adesione al fascismo... beh vedendo questi video mi sono reso conto che purtroppo il comunismo è proprio il sequel del fascismo, solo un po' più decorato, un po' più elegante ma sempre un'accozzaglia di buonismo e ignoranza rimane. Buonismo, finto populismo, idealismo e ipocrisia.il qui presente Maestro dux me l'ha confermato
@@francescoporpiglia650 questo perché l'ideologia fascista e comunista sono definite a livello tecnico populiste: si fondano, traggono legittimazione e credono nella superiorità (morale, dei valori, dei sentimenti, ecc... ) del popolo
@@TheACSB010 il problema è che sono idealistici irrealizzabili e più adeguatamente definibili in concreto come vere e proprie oligarchie incostituzionali
Da notare il modo in cui il fascismo ha delegittimato la 'questione meridionale' smontandone ogni grado di complessità e riducendola ad una semplice locuzione: in tal senso era inutile parlare di questione meridionale poiché il "buon senso" suggeriva che invece ci fosse solo una "questione nazionale", spostando completamente l'attenzione dalla realtà e dai reali problemi.
Si osservi inoltre come questa strumentalizzazione di un problema e la semplificazione estrema di una questione oggi vengano tutt'ora usata dall'attuale centrodestra (e non solo) per delegittimare l'attenzione su gravi tematiche moderne su cui occorre agire in modo serio ed intellettualmente onesto.
Neo Borboni be like = >:(((
Il discorso che hai fatto sui latifondisti come uno dei freni al progresso del meridione è totalmente veritiero ed è anche documentato in un'inchiesta rai divisa in 4 parti che si può trovare qui su TH-cam. Il video che vi linko sotto si chiama : " 4/4 Documentario emigrazione: Frigento come campione". In questo documentario, dove un latifondista viene anche intervistato, si riesce ad avere una fotografia dell'economia del meridione, sulle condizioni in cui versava, sulla società. È possibile constatare come la pensi un latifondista sull'istruzione, lo sviluppo del territorio e sulle classi sociali. È sconcertante quando asserisce che i contadini devono restare contadini e che non hanno bisogno di studiare. Si può chiaramente vedere l'indole reazionaria di questa gente, come per interessi personali abbiano fatto tutto ciò che era loro necessario per mantenere lo stato generale delle cose ad un medioevo perpetuo che forse in parte continua ancora oggi, una sorta di ancient regime come correttamente sostenevi nel video precedente. Per chi fosse interessato ecco il link: th-cam.com/video/Ds0DH2dshKI/w-d-xo.html
P.S. Leggete la descrizione del video che ho linkato.
Troppe parole molto poco convincenti . Siccome il video è fatto bene e il tipo parla come una trottola riesce ad essere convincente
3 tumuli di terra sono un latifondo? Ma per favore,sono una miseria,quello è un contadino non un latifondista , evidentemente poco contento dello spopolamento del sud negli anni 70...per quale motivo?forse per l'assenza di investimenti e quindi sviluppo,ricchezza...se lo stato avesse assegnato equamente equamente le risorse del piano Marshall (95%al nord,5%al sud)per la ricostruzione il sud si sarebbe evoluto e con esso pure la mentalità di quel contadino
Che probabilmente avrebbe venduto la terra per fare l'operaio
Best citation ever: "STATT SZITT"
@@JackWiizard esatto , è il caso di dirlo...ce li avevano i miei nonni 3 tumuli,quando avevano piantato un uliveto ,del grano e una vigna...potevano permettersi del pane ,il vino e l'olio per campare ma devi pur sempre andare a zappare per conto dei padroni per mandare avanti la famiglia,quelli sono braccianti ,non latifondisti,e dai braccianti,dai nonni abbiamo solo da imparare a lavorare con la schiena sempre dritta e a non lamentarci...altro che al sud dobbiamo cambiare mentalità, è il nord che deve cambiarla coi suoi sperperi di denaro pubblico e con la zavorra del debito pubblico tutto made in nord(lo dice la corte dei conti,il debito monstre delle società partecipate ,tutte al nord)
Mussolini l'aveva abolita per decreto, pratcamente XD
Quello che dice lvi è verità!
Non è un atteggiamento così poco comune nei regimi. Fai che nell'URSS il regime negava totalmente l'esistenza delle droghe, alimentando il problema delle dipendenze da sostanze. Non per niente anche ai giorni nostri si sente parlare di alcolismo dilagante e droghe tremende come il Krokodil.
Anche le gride del Vicerè abolivano i bravi.
@@fabiolagiorgio839 dipende, il regime comunista parlava di droghe occidentali, se tu capisci male… Questo è il modo in cui pensa l'uomo di potere.
Molto bravo!!! Grazie della tua divulgazione, è preziosissima.
Solo una piccola inesattezza riguardo alle coltivazioni estensive e intensive. Quando si usano questi termini si parla di insiemi di tecniche agronomiche, non tanto di colture singole. Il grano è una pianta, e può essere coltivata sia intensivamente che estensivamente. Il fatto che il Sud estensivo abbia tratto beneficio dalla possibilità di coltivare più grano (estensivamente) di fatto significa che è stato accompagnato appena sopra il livello di sussistenza in cui ristagnava. In pratica non morivano più di fame ma al contempo era una sentenza a restare "Sud contadino" ad interim. Anche al Nord si coltivava grano, ma l'inizio della meccanizzazione permetteva un miglioramento dell'efficienza delle coltivazioni, che anche al Nord erano estensive, ma che guardavano comunque senza pregiudizi al futuro (negli anni 80 anche troppo...)
Se avessimo speso nel Sud le risorse buttate nelle colonie, il Sud avrebbe recuperato tutto il ritardo
Invece i tantissimi soldi già spesi al Sud? Le bistecche di petrolio eccetera? Buttati nel cesso?
Grazie, anche per questo video. Riesci a spiegare in modo molto sintetico un sacco di cose complesse!
Quanti fascisti triggerati
sacchi di Merda*
ZECCA MALEDETTA!!!
ESTIRPAZIONE DI MASSA ZECCA DI MERDA!!! ANZI SARDINE VISTO CGE VI SIETE MODIFICATE!!
@@soniapirrera192 ogni tanto si fa più bella figura a non esporre la propria ignoranza, sai?
@@daddysidrak1330 l' ignorante e IGNOBILE qui sei tu sparisci cosa inutile
Vengo dalla Sicilia, oggi si può dire che, anche se c'è ancora un'enorme differenza tra il nord ed il sud, la situazione è migliorata parecchio nel boom economico italiano di fine anni 50 ed inizio anni 90, ti ringrazio comunque per aver illustrato e fatto chiarezza su quest'argomento.
Ti prego di correggermi se sbaglio e/o di chiarirmi questo discorso se vuoi
Ci sono zone che scaldano l'acqua con il gasolio nel sud..
Davide Speziali sapresti dirmi dove ? Io non ho mai trovato una cosa del genere!
@@spezialissimo ma dove?
@@chaos3924 Palermo, quartiere Brancaccio.
@@spezialissimo ma non è vero mai io ci passo sempre (o ci passavo dovrei dire visto che non posso uscire)
Nell'era dell'informazione di questi problemi non ne abbiamo, vero...? VERO? XD
Wow, è stato un ascolto molto interessante però mi hai messo anche un po' di tristezza.
PS: una parete scura alle spalle ti farebbe sembrare molto meno pallido.
In realtà sono un vampiro
Penso che il chiaro risalti di più sullo scuro
...
Oh shit!!
@@riccardo1180 EeEeEeEeEe
"Exorcizamus te, omnis immundus spiritus, omnis satanica potestas, omnis incursio, infernalis adversarii, omnis legio, omnis congregatio et secta diabolica. Ergo draco maledicte"!!!
LA POLITICA È STUPENDA E FACILE, MA L'ECONOMIA È LA PARTE PIÙ COMPLICATA.
ITALIA NEL CUORE PER SEMPRE si il teatro è una bella forma d'arte.
La politica è il contrario che semplice, se la vedi semplice vuol dire che voti meloni..
@@spezialissimo Non è che votare altri decreti un QI maggiore eh, de sti tempi
Grazie per l'ottimo video, sono istruzioni veneta, ma un mio antenato era di Cefalù. Profondissimo sud. Anche se siamo gente grande e bionda. Hai avuto il coraggio della verità, specialmente nel citare l'idea di un sud eterno fanciullo, eterno fratello minore 😢.io capisco perché da Trieste o da Venezia sia impossibile capire nel profondo l'estremo sud. Ma anche perché l'anima meridionale non veda e non riesca a decifrare il nord. Tutto quello che hai spiegato è verissimo, ma c'è di più. La religione, al nord velatamente intrisa di calvinismo e protestantesimo...al sud immersa nel più profondo pensiero cattolico...chi può dare nuova vita è speranza al sud? Soltanto se ' stesso, pescando nella sua forza interiore, io lo spero sarebbe bellissimo. Senza falsi vittimismi, senza aspettare...appunto...l'uomo della provvidenza,abbiamo già visto come va a finire 😅. Contando sulla propria energia, senza più essere il bambino di nessuno
Lo confermo , da Alberobello . Nel 1934 Mussolini venne in visita ufficiale in Regione Puglia , era prevista una breve visita in Alberobello , ma non visitò , tutti erani in ansia , comparvero i primi simboli sui Trulli voluto dal fascismo . Già da questo evento storico , si può notare che il Fascismo non è molto buono .
Ti ho ascoltato fino a quando hai parlato di vaccini.
Se tu sei a favore del siero sperimentale......tanti auguri a te, e continua a credere a tutto ciò che ti raccontano gli esperti che guardi nelle trasmissioni televisive......
Minuto 6:08
da notare che il video è stato fatto prima della pandemia
Bel video, molto interessante. Il fascismo comunque non è classificabile come regime totalitario secondo le scienze politiche bensì come regime autoritario
sai un grande, imparziale, professionale
0:46 congratulazioni, hai appena distrutto tutto il castello di carte chiamato "Stati uniti d'Europa"
1:48 ebbe "tempi duri" solo perché o scendeva a compromessi con il partito fascista (e molti l'hanno fatto o semplicemente non c'era tutta questa distinzione) o prendeva le mazzate (poche e niente); aggiungiamo la censura di regime contro la cronaca nera e il rafforzamento del clima omertoso al suon di "se è morto ammazzato vuol dire che se l'è cercata"
Voglio farti una domanda che non c'entra nulla con il contesto del video: non sono informato, ma fino a qualche decennio fa (vecchi stereotipi) si diceva che lo studente di economia o di giurisprudenza era colui che seguiva gli ideali di destra, in quanto alla ricerca del potere e dei soldi, invece quelli di scienze politiche e scienze umanistiche tipo filosofia o lingue straniere, seguivano idee di sinistra, in quando più aperti e più colti. Queste idee sono ancora diffuse tra la gente?
serie di video perfetta! racchiude i motivi principali del divario u.u la storia economica non ha partiti o preferenze politiche ma dati empirici, teorie e correlazioni... Nailed It dude!!
Grazie del supporto!
Sei un divulgatore molto bravo. Solo dovresti fare attenzione agli errori grammaticali che fai quando parli, è importante.
Grazie del feedback. hai ragione, migliorerò
@@WhatsupEconomy Non ha senso laurearsi in economia e poi non saper comunicare con gli altri
Ma lascia perde sti consigli 😂😂
La comunicazione esiste quando un recettore ascolta il comunicatore.
Se il recettore non si sente identiticato con il comunicatore non ascolta, anche se ha cose importante da dirgli.
Per questa ragione nella marca personale è importantissimo risaltare i flaws, i punti deboli! Perché mostrano il lato umano e fanno si che chi ascolti si senta identificato.
Ottimo lavoro con il video! Mi piacerebbe vedere piú video in formato serie per fa si che siano piú digeribili e facili da consumare.
Potrebbe essere una buona opzione anche a livello di marketing (più contenuti, più chiarezza su cada fatto e più calma nel produrli).
@@gallino5549 non ho detto qu sto, lui è un bravo comunicatore, probabilmente non cura l'aspetto formale, che comunque è molto importante, perché la forma È sostanza.
Siamo nel 2020, anche basta con il mito per cui non importa se parli male l'importante è farsi capire...non è così.
Concordo. Sto vedendo molti dei tuoi video e ammiro il canale, la tua gestione e la chiarezza con cui tratti gli argomenti, ma di (o)rrori grammaticali ce ne sono parecchi. Mi dispiace perchè oltre ad essere fastidioso per chi guarda, una persona che parla sbagliando i tempi verbali comunica un’impressione di ignoranza e bassa cultura, nonostante tu palesemente non abbia nessuno di questi due problemi. Spero che questo aspetto possa migliorare, magari fatti controllare gli script dei video da qualcuno.
Già da notare le differenze tra Masseria , in Italia Meridionale , e le Cascine , nell'Italia Settentrionale . Sono veramente differenti .
Non voglio mettere in discussione la tua patente di tuttologo, ma ti assicuro che hai detto una buona dose di -cazzate- inesattezze.
Innanzitutto non esistono colture intensive o estensive di per sè. Diciamo che esistono colture che più si prestano alla coltivazione estensiva. Il grano è sicuramente tra queste, ma è sbagliato dire che il grano sia una coltura estensiva.
Poi non hai considerato affatto il fattore climatico, il tipo di suolo e l' effetto della domanda sull' offerta.
Non voglio dilungarmi in discorsi lunghi che a nessuno interessano, ma il succo di tali discorsi sarebbe che UN AGRICOLTORE NON COLTIVA QUELLO CHE VUOLE, MA QUELLO CHE LA SUA TERRA GLI CONSENTE DI COLTIVARE. Tra tutte queste possibili colture l' agricoltore sceglie quelle che gli garantiscono maggiori ricavi.
Erano proprio stupidi i latifondisti del sud, chissà perchè invece del grano non coltivavano il riso come nel ricvo nord?
Il fatto che al sud ci fosse solo agricoltura è tutta una tua tesi infondata. A parità di popolazione qua al sud c’erano più operai industriali rispetto al regno di sardegna.
non è una mia tesi ma riporto studi scientifici. Nella descrizione del video ci sono le fonti
What's up Economy napoilitania.myblog.it/2009/12/09/la-colonizzazione-piemontese-ed-il-tracollo-del-sud/ Questa è la mia fonte, trovi il grafico ma è disponibile anche in altri siti o portali
What's up Economy va inoltre detto che Torino, città più industrializzata del nord, dopo l’unità impiegò ben 10 anni per raggiungere l’indice di industrializzazione di napoli, città più industrializzata del sud. Potremmo aprire altri 100 discorsi per quanto riguarda l’economia borbonica, come i grandi investimenti e le bonifiche volute da ferdinando II, c’erano ovviamente tanti aspetti negativi, come in qualsiasi altro stato di 160 anni fa. Ma il regno borbonico non aveva nulla da invidiare a nessuno
Figlio mio studia un po' e fatti un giro nel Salento per capire cosa ha fatto lui più di tutti gli altri negli ultimi 70 anni
Phatetic politic propaganda
@@mariopossente5697 infrastrutture
@@greez_zaz ma poi pensano di sapelra davvero la storia ahah poracci
@@greez_zaz infrastrutture fasciste con il portafoglio dei sionisti Rockefeller
Tu sei un tipo di Quando ci era lui.
I treni non arrivavano in ritardo.
Ciao... Sono d'accordo con quello che dici nel video (anche con la puntata precedente).
Però, oltre che all'incapacità del Sud di cambiare passo, evidenzierei anche l'ignoranza dei governi Sabaudi, e poi italiani, nel comprendere quello che era fondamentalmente un altro Stato, con le proprie differenze ed enormi criticità.
Le responsabilità per la situazione attuale sono di tutti noi, Nord e Sud
Insomma... I vari governi promossero numerose inchieste per approfondire la questione meridionale.
@@marcogazzini9736 e la legge Pica per ammazzarli è dimostrazione del fatto che avevano compreso benissimo il mezzogiorno e i suoi problemi da risolvere cancellando i meridionali,ma per favore 😂
Un video a dir poco illuminante, specie riguardo i risvolti culturali degli avvenimenti. Onestamente, più guardo questo tipo di video, più studio la storia e la filosofia del diritto, e più mi sembra scuro il cielo del futuro italiano. "Follia è ripetere all'infinito la stessa cosa, credendo ogni volta che il risultato sará diverso", diceva qualcuno, ed io ormai vedo sempre più pattern ricorrenti nella storia, non solo dall'unificazione in poi, pattern di cui noi stessi siamo causa. Siamo noi la causa, con la nostra immutabile e reazionaria visione del mondo, della nostra infelicitá. Una follia generale che deforma il passato e ci impedisce di imparare da esso, che toglie consapevolezza del presente, che ci inganna sulla strada da prendere per il futuro. Scusa per lo sfogo, è stato un flusso di coscienza, forse anche traballante, ma avevo bisogno di esprimere un po' della tristezza che continuo ad accumulare.
Il blues è sempre di casa qui ;)
Vaas Montenegro, Far Cry 3
Ciao, complimentoni per il canale e la divulgazione che fai. Avrei una domanda sulla relazione Mussolini-latifondisti. Qui nel sud la sua popolaritá deriva principalmente dall'azione di esproprio e ridistribuzione dei latifondi operata da associazioni come l'ONC (e dall'ignoranza dei miei compaesani, ma questo é un altro discorso). Questo non é in linea con il discorso "Mussolini amico dei latifondisti", mi sto perdendo qualcosa?
Ciao, seguo da poco il tuo canale e devo dire che è pieno di contenuti interessanti! Non so se ne hai mai parlato, o se magari spulciando tra i tuoi video potrei trovare qualcosa, del rapporto tra organizzazioni criminali ed economia delle nazioni? Mi ero sempre ripromesso di cercare qualcosa sull'argomento e il tuo accenno alla mafia nella questione meridionale mi ha fatto ricordare questa cosa. Magari, se non ne hai parlato, potrebbe essere uno spunto interessante per un video, non credi?
"L'unificazione era imposta dall'alto" mi ricorda molto qualcosa di molto attuale
In realtà era partito da ambe due le parte con i vari cavour, mazzini e compagnia bella. Comunque sia oggi parte sempre dall'alto e dal basso, l unica differenza è che oggi lo si fa col voto. Poi tu sei uno di quelli che crede che l'Europa è una monarchia assoluta e così via, allora rip.
Mi piace tantissimo il tuo impegno nel rendere chiari i problemi fondamentali che hanno portato alla nascita
e al peggioramento, nel corso del tempo, della questione meridionale
Che dire! Bravissimo e complimenti, avrei voluto una persona come lei al liceo, anche se sarebbe stato sprecato per fare il professore.
Continui così
L unità d Italia ha avuto tutti a tratti tipic del fascio/colonialismo !
Brevemente:l'imprenditoria del sud era debole( ti invito a fare un video sui Florio)
L'anafabetismo: perchè includi la Sardegna? era Piemontese e non era molto interessata ad alfabetizzare quella colonia; parla con qualche Sardo ti dirà cosa pensa dei Savoia. Dai invece le percentuali di studenti universitari nel sud e nel nord.
Pil, dato riferito al 1871, dopo 10 anni di governi coi bombrini e gli ansaldo, giusto per dire. Inoltre se si guarda ai singoli regni ( lombardo veneto era austroungarico) il regno dei Borbone ( non Borboni) era di gran lunga il piu' ricco.
Poi ti invito a verificare questo mio dato: Il Pil della provincia di Lecce era piu' altro di quello della provincia di Milano.
Il credito: difficile non contestualizzare , le Due Sicilie era uno stato unitario da mille anni, naurale che avesse una banca centrale forte per la natura del suo potere. al Nord le dinamiche sono state piu' frammentate, città stato comuni. Ovvio si sviluppasse un credito piu' diffuso. Piu' democratico? non so, chiediamolo ai Medici o ai Pazzi appesi ai balconi. Parla della capacità del credito del Banco di Napoli invece.
Le ferrovie:vero erano piu' sviluppate al nord dove hanno immediatamente visto il potenziale della nuova teconologia perchè non avevano alternative. Al sud l'alternativa c'era e lo sapevano da 2000 anni, il mare. si sa una tecnologia nuova entra quando diventa piu' economica di quella già esistente, altrimenti viaggeremo tutti ad idrogeno oggi. E a Matera oggi finalmente passerebbe il treno, Ma invece non cè mai stato perchè una società Pubblica, a partecipazione statale quindi, non lo considera remunerativo .Parla della differenza della flotta navale.E inoltre che Napoli non usava le locomotive ma le produceva per tutta l'Europa almeno fino a quando i savoia non hanno chiuso Pietrarsa.Strano vero? Visita il museo di Pietrarsa.
per concludere, sicuramente il regno delle due Sicilie non era l'Inghilterra o la Francia, ed era ancora lontana dalla travolgente rivoluzione industrile del canale della Manica, ma di sicuro Napoli era la terza città d'europa senza molti problemi e prima in Italia, e per rimanere in tema ferroviario, era rispetto agli altri regni italici una locomotiva piu' grande, senza guidatore ovvio che fai il botto.La verità è che a parte il piccolo e casuale periodo giolittiano il regno d'Italia e in buona parte anche la Repubblica nel dopoguerra si sono comportati come spieghi ,per Mussolini in questo video. La questione meridionale è complessa ma possiamo riassumere semplicmente con una parola: disimpegno.
ps. circa il valore aggiunto:
le bandiere americane e di buckingham palace sono fatte a Caserta nelle reali seterie, le piu' importanti dell'epoca.
Ciao e Forza Lecce :)
Allora confutiamo le varie affermazioni : L’Università era un fenomeno ultraelitario nel 1861 e dunque non é certamene un parametro attraverso il quale valutare l’istruzione media della popolazione , la repressione del brigantaggio avvenne fra la Lucania e la Calabria mica in tutto il Sud Italia, l’unica provincia paragonabile a Milano poteva essere quella di Napoli non certo Lecce ( il reddito pro capite pugliese era inferiore del 20% circa di quello Lombardo ) , pietrarsa é stata chiusa nel 1975 e non ha mai prodotto locomotive per tutta Europa
Quando c’ era da andare in guerra magicamente non c’ erano figli e figliastri
Non credo che i meridionali di oggi si rendano conto di come fossero visti dal resto degli italiani solo poche decadi fa.
La storia la conosce solo chi la visse
Ottimo video molto chiaro e ben fatto!!
perchè hai tanta fretta nell'esposizione?
Giusto. Non è affatto un buon segnale😉
Bravissimo, sempre argomenti interessanti e chiari. Continua così è un piacere seguire i tuoi video. Il problema è che siamo troppo pochi.
Mi dispiace ma la prima parte non è correttamente esposta . Le monarchie dominavano ovunque e quella dei Borbone era.avanti anni luce rispetto alle altre
Video molto istruttivi, grazie mille
grazie a te del supporto
Sei bravo, molto bravo...... esponi egregiamente argomenti complessi sia dal punto di vista temporale che strutturale, in modo chiaro e semplice. Forse il titolo di questo video è forzato ,visto che i fatti vengono descritti con visione attuale e non visione reale dell’epoca,sopratutto in relazione alla situazione europea di allora..... però like ed iscrizione fatta.....
Per non citare che con le guerre dal 21 al 39 (fine della guerra civile spagnola) avevano creato una voragine nelle casse statali.
Purtroppo non ho potuto riassumere tutta la storia economica del fascismo, un giorno la faremo ;)
In realtà anche a me ha messo molta tristezza questo argomento. Ma da Piacentino sono fermamente convinto che se il meridione si rimboccasse le mani con voglia di fare e spirito di sacrificio e con un piccolo aiuto dallo stato centrale sono sicuro che potrebbe rimettersi in piedi
Il punto è: c'è la volontà politica? Finché la maggioranza dei comuni sciolti per mafia resterà al Sud, non si potrà mai sperare in una vera rinascita del Mezzogiorno.
@@AlbertoLiberatore il punto è, c'è la volontà popolare? Perché se il popolo vuole una cosa la conquista. Se tutti i cittadini italiani si mettessero a combattere e denunciare la mafia. La mafia muore. Io se vedo uno che spaccia chiamo i carabinieri, l'azione è la miglior difesa contro le mafie.
E ora ammazzateci tutti
@@Crinamorte5 D'accordo con te; in fondo, non si dice che la classe politica è lo specchio dei propri elettori?
Da cittadino meridionale penso che la priorità sia letteralmente distruggere l’elefantiaco apparato pubblico del Sud e costruirne uno più piccolo ed efficiente, infatti senza denaro pubblico da distribuire e appalti da truccare il potere della criminalità organizzata e della classe dirigente politico -amministrativa si attenua notevolmente
Non vedo speranza.
Mentalità fuori dal mondo e dal tempo.
Criminalità, burocrazia, arretratezza econ. culturale.
E ...il paese va meridionalizzandosi...
Vedendo questo video nel 2020 e parlando di antivaccinisti beh... direi che comunque la situazione non è cambiata haha
la vicinanza tra nord italia ed europa continentale ha avuto anche il suo peso nella decisione di non far sviluppare il sud italia, isolandolo.
Confermonla scarsa propensione all'innovazione dell'imprenditore meridionale. Ho studiato il caso nella mia tesi triennale
Ti piacerebbe parlarne sul canale?
@@WhatsupEconomy beh.. è una tesi che sviluppai molto tempo fa e dovrei riprenderla tutta. In sostanza mi resta difficile in termini di tempo. Però posso consigliare l'autore Costantino Felice e il suo libro che parlavano di quali fossero i problemi principali dei distretti manifatturieri dell'italia meridionale all'epoca dell'unità d'italia
www.ibs.it/ascesa-declino-di-distretto-manifatturiero-libro-costantino-felice/e/9788849510706
@@specchioriflettentedelkarm2570 Grazie! Se vuoi puoi anche mandarmi la tesi via email e me la studio io ;)
Grazie per il tuo video esaustivo
bravo come sempre ma oltre al francese anche c'è qualche problema di pronuncia con la parola GLOBALIZZAZIONE- Urge un corso di dizione per sterronizzare la divulgazione! ;-D
Complimenti per la chiarezza dei tuoi video su questioni complesse. Attendo il seguito!
La bonifica era già partita prima, il fascismo ne fece solo il 6%
Ciao! Sono Giuseppe (quello che ti ha scritto per chiederti consiglio su alcuni testi).
Complimenti per questa serie di video.
Anche io sono siciliano e mi sembra che da questo e da quello che ho personalmente studiato possano essere inferite due cose:
1- la questione “italiana” e meridionale nello specifico è di tipo strutturale e non contingente, visto che tale è da decenni;
2- ad alimentare questa questione c’è il famoso problema della produttività delle imprese italiane;
3- mi sembra che tutti questi interventi abbiano contribuito a rendere gli italiani, ma sopratutto noi del sud, profondamente statalisti. Confidiamo che la longa manus dello stato possa risolvere tutto e non riconosciamo un ruolo centrale alle imprese nella nostra economica. Questa sfiducia atavica si è concretizzata nei recenti movimenti sovranisti i quali (A) non vogliono investire in infrastrutture; (B) parlano di prenditori e non di imprenditori; (C) auspicano un ritorno allo Stato Imprenditore. Che ne pensi?
Comunque la citazione “ridendo e sterminando arriviamo al fascismo” mi ha ucciso 😂.
Sono d'accordo. Purtroppo la storia non è finita e vedremo come anche successivamente lo stato fallì miseramente nel risolvere questa storia proprio perché manca un tessuto imprenditoriale degno di questo nome. Quando ho citato il triangolo industriale avevo citato differenti tipi di capitalismo. Indovina chi dopo 100 anni è riuscito a sopravvivere nel contesto internazionale?
What's up Economy assolutamente. Aggiungo anche che, venendo da una tradizione familiare di imprenditori siciliani, fare impresa in Sicilia incorre in difficoltà aggiuntive a quelle che si incontrerebbero nelle altre parti del territorio, o meglio, si tratta delle medesime difficoltà ma accentuate. Tra di queste una P.A. non solo inefficiente, ma dichiaratamente ostile e avversa a chi tenta di fare impresa in modo pulito e trasparente. Purtroppo non parlo per luoghi comuni, ma per esperienza diretta (che ovviamente lascia il tempo che trova).
Dsc tralasciando il giudizio su Mussolini sul quale è meglio sorvolare.. l’idea che nell’economia mondiale moderna si possa fare a meno di un solido apparato di imprese, ad alta produttività, e sopratutto che investano in innovazione, è assolutamente anacronistico. Se poi si pensa che la crescita si possa fare ancora con lo stato che metta le persone a scavare le buche la mattina ed a riempirle durante la notte, si continua imperterriti a vivere nel passato.
Dsc se la metti così allora come non concordare? Chiunque penso vorrebbe uno stato innovatore, che traini le imprese con i suoi investimenti in infrastrutture e ricerca. Poi non credere, io non sono un iper liberista, sono bel consapevole del ruolo imprenscindibile che la regolamentazione ha in qualsiasi tipo di mercato. Per dirne una: avessimo avuto il Dodd-Frank act (da una parte) e le direttive MiFiD, Solvency, BRRD dall’altra già implementate e pronte, sono convinto che la crisi del 2008, se non completamente evitata, sarebbe potuta essere arginata negli effetti.
@@BlackSRaziel Bisogna investire in infrastrutture che siano utili e sostenibili e non a casaccio, sta tutto qui il punto. Negli ultimi anni abbiamo avuto da una parte il PD per cui l'importante era avviare cantieri a prescindere da analisi costi/benefici su modello cinese, dall'altra i grillini che bocciavano certe grandi infrastrutture con scuse non supportate dai dati. Capisco che le grandi aziende italiane nel settore delle costruzioni siano in difficoltà ma non possiamo spendere miliardi per farle campare costruendo cattedrali nel deserto. Come tutti sanno lo scontro si è focalizzato sulla Torino-Lione che è più una scommessa che una certezza considerando i flussi di traffico. Qualcuno dovrebbe dire agli italiani che in certi casi abbiamo fin troppe infrastrutture: una marea di aeroporti alcuni dei quali fanno solo debiti e perdono passeggeri, un ex-compagnia di bandiera strafallita tenuta in vita con miliardi di euro dallo Stato giusto per dar lavoro a qualche migliaio di romani, porti che si fanno concorrenza tra loro al posto di farla ai porti esteri, stazioni AV mastodontiche, costosissime e semivuote (Torino Porta Susa, Mediopadana, Afragola, lo sarebbe stata pure Firenze-Belfiore), tratte ferroviarie dove i treni viaggiano quasi vuoti, autostrade con flussi di traffico sotto le aspettative (BreBeMi) o in progetto ma inutili. Al netto di alcune grandi infrastrutture utili (tipo metropolitane nelle città a maggiore densità di popolazione), gli investimenti dovrebbero focalizzarsi in migliaia di interventi di prevenzione del rischio idrogeologico, adeguamenti anti-sismici, manutenzione delle infrastrutture di trasporto, degli edifici scolastici, del patrimonio culturale, rinnovo del parco mezzi nelle città.
Ma dove hai studiato storia a minchiopoli torna a studiare che non vuol dire leggere quello che ti passa lo stato ma fare ricerca seria spara meno cazzate
A me dispiace solo che se c era il fascismo, ora avremmo potuto menarlo a 'sto scemo dei centri sociali...
La parte relativa al fascismo è inattendibile come le fonti alle quali attingi. Il maggiore e più importante storico del fascismo si chiama Renzo de Felice e nei suoi volumi di centinaia di pagine, CHE HO LETTO, si affermano:
1) scolarizzazione di massa a tassi mai visti prima
2)investimenti infrastrutturali in scuole strade ponti gallerie case coloniche ospedali istituti di sanificszione etc
3) lotta alla mafia senza quartiere con arresto di personaggi di potere
4)drastica riduzione di alcune malattie ad esempio la malaria
5) ricostruzione a tempi record delle città distrutte dai terremoti grazie ad Araldo di crollalanza
Tutto a beneficio del sud.
Non bisogna negare la storia per essere pienamente antifascisti bisogna riaffermarla perché se noi siamo incapace di fare un decimo di cui che fu fatto all'epoca vuol dire che siamo peggiori del fascismo
Hai scordato:
1) Fallimento della battaglia del grano con aumento divario nord e sud
2) trasformazione del fascismo al sud in fascismo clientelare legato alle vecchie clientele latifondiste
3) totale crash economico italiano per aver condotto la nazione in avventure belliche insensate come l'impresa d'Etiopia, la guerra di Spagna e infine la seconda guerra mondiale
4) fallimento della ruralizzazione, progetto economico già in sè anacronistico
5) distruzione dell'agricoltura specializzata e del patrimonio zootecnico al sud a favore delle colture estensive di grano
6) distruzione del sindacalismo con relativa compressione dei salari
@La falsità di youtube come sparare sulla crocerossa 👍🏻
Bravo complimenti
15.05 privileGGiati ..... tutto detto
Buongiorno ☀️ ma sembra che il nord _(Regno di Sardegna,Grand Ducato di_ _Toscana, Lombardo-Veneto in_ _giurisdizione Austriaca, Ducati di Modena e Parma_) non era chissà che avanti con l'industria, anzi l'area _Casertana, Napoletana,Leccese,ed alcune Aree dell'isola Siciliana_ risultavano uguali se non di poco superiore come redditi e attività industriali. Dopo tutto il *Regno Delle Due Sicilie* aveva delle casse floride pronte per affrontare uno sviluppo superiore ancora.
La zona più industrializzata del paese era la Liguria , a Napoli e in alcune provincie siciliane lo sviluppo industriale effettivamente non era lontanissimo da quello Lombardo o piemontese ma bisogna considerare che l’industria italiana in genere sarà una realtà abbastanza marginale fino al boom economico . Il Regno delle Due Sicilia aveva le casse piene per due motivi : i Borbone non avevano intenzione di toccare la rendita latifondista attraverso la leva fiscale e investivano pochissimo nelle infrastrutture e nell’istruzione, a differenza del Piemonte di Cavour che aveva avviato un grande programma di investimenti in infrastrutture
@@gianmarcomattera5070 dimentichi anche che i Borboni non spendevano in guerre, a differenza dei Savoia
@@DanieleGuardionema in realtà ne hanno fatte diverse
Potresti in futuro fare un breve video sulla famiglia Florio e su quanto sia riuscita a modernizzare (o meno) la Sicilia?
La famiglia Florio è stata una delle prima grandi famiglie industriali italiane, ben prima degli Agnelli. Imprenditori, armatori, banchieri, insieme ai Lauro, Costa o Piaggio a Napoli e Genova. Purtroppo fu disintegrata dagli appetiti settentrionali, lasciata in balia di se stessa e della nascente Mafia.
I Florio inventarono il tonno in scatola e il gran premio di Formula 1, la "corte" dei Florio fu tra la più sfarzose d'Europa e fu una famiglia soprattutto moderna, già europea. La Palermo di quegli anni raggiunse uno splendore inimmagimabile.
Ma durò poco. Fallirono grazie anche alla banca che contribuirono a fondare: la banca commerciale italiana, oggi Intesa San Paolo...ma a differenza di altri non fecero mai debiti, ne chiesero aiuti Statali: saldarono tutto e tutti di tasca propria . Un grande esempio e purtroppo quasi unico in Italia.
Uno si alza la mattina e propina le verità. Nell'ascolto mi sono dovuto fermare all'inizio.
Latifondisti, i veri eroi del meridione
perché a noi, i grafici, piacciono
Secondo me sei un grande grazie per le tue informazioni per il tuo lavoro
Quando sarà il prossimo episodio?
P.s. sei molto bravo😊
complimenti! ho iniziato da poco a seguirti
Bel video, complimenti...peccato per la brevissima visualizzazione dei grafici... non si ha il tempo per comprenderli bene.
Bellissimo video, mi sta aiutando molto nell’approfondimento dello studio di questo periodo storico.
Avrei però una domanda in proposito al “problema del sud”: molti vari anno fa e molti oggi spesso parlano di una possibile separazione tra nord e sud italia, questa cosa che risvolti economico avrebbe nel 2019? Un nord senza sud potrebbe sopravvivere? E un sud senza nord? Sto cercando studi in materia e così ho pensato di chiedere
Grazie del supporto! In molte statistiche e analisi economiche già compaiono 2 stati diversi
Concetti semplici resi complicati dalla testardaggine dell'ignoranza e spiegati degnamente da questo TH-camr. Per noi del sud del Paese, prima guardiamo in faccia la realtà, tanto meglio comprendiamo i nostri problemi, affrontandoli in prima persona senza scaricare sempre le responsabilità a terzi identificati di volta in volta nei Savoia, nei politici o nell'Europa.
Ma tra le cause economiche hai calcolato l'aumento di tasse doganali all'esportazione di prodotti all'infuori dell'Italia?
Il principale settore di guadagno reale del regno delle 2 Sicilie erano le esportazioni di tessuti e prodotti agricoli trasformati e non (tra cui il Marsala esportato soprattutto in Inghilterra).
Successivamente all'unificazione per "fare l'Italia e gli italiani" i governi post unione (tutti del nord, perché nei primi 15 anni, se non sbaglio ma non ricordo bene il lasso di tempo, al sud venne stabilito un regime amministrativo di guerra in quanto lo statuto Albertino non venne applicato nel regno delle 2 Sicilie) decisero di puntare su un'economia chiusa che andava a vantaggio delle fabbriche del nord che potevano vendere senza dazi doganali al sud, mentre il sud con i suoi prodotti richiesti maggiormente all'estero non poté fare più fronte ai prezzi della concorrenza nel Mediterraneo.
Inoltre nel periodo subito successivo all unione tutte le innovazioni a livello scolastico e industriale che il governo apportava al nord non fu allargato al sud proprio in virtù del fatto che non era in vigore lo statuto.
Posso solo dirti che in Calabria se non ci fosse stato mussolini le più grandi città non avevano nessuna istituzione.
Mussolini ha fatto ferrovie, strade che collegano la Puglia con la Calabria, la Campania e la Calabria, la ferrovia che collega praticamente nord e sud.
Mussolini avrà fatto tanti errori come tutte le cose buona che ha fatto... Già al nord basta guardare il centro di Torino via Roma che è stata fatta da mussolini per far camminare il pubblico al coperto, rifacimento e asfaltamento delle strade.. Ponti, di tutto, mussolini ha fatto tantissime cose.
Il fascismo deriva dal socialismo. La mia famiglia in Sicilia grazie a Mussolini portò il pane a casa e salvò i miei nonni dalla schiavitù e dalla miseria portandoli alle 8 ore lavorative, essendo orfani di padre entrambi, per non parlare di piazze, ospedali, edifici e ponti, cinema, 5 elementare e tanto altro. Dopo l'Impero, dal 1938 in poi fu tutta un'altra storia
Stalin lo fece pure, e in modo più efficace. Quindi ora Stalin e il comunismo sono una buona cosa?
@@thebrognator3524 sì
Troppa carne al fuoco però. Io avrei diviso età liberale e fascismo, anche perché sto studiando storia del fascismo per un esame e ho notevoli difficoltà a capire appieno la parte economica nel dettaglio
PS. Ho fatto un giro tra i commenti, c'è un bel po' di gente da bannare
Bisogna avere pazienza. Il bello è che non si rendono conto. Se stai studiando per un esame universitario sarai la benvenuta sul mio canale per raccontarci qualcosa di bello (brutto) sul fascismo ;)
@@WhatsupEconomy yes, è per un esame universitario :) mi sta anche facendo penare. Comunque ho ritrovato qui tutto quello che ho studiato, l'unica cosa che forse non hai specificato (se ben ricordo) è che l'aumento delle colture estensive di grano è andato anche a svantaggio del ricco patrimonio zootecnico meridionale e delle colture ortofrutticole da esportazione
So bene di non aver racchiuso il 100% del ventennio fascista, mi sono limitato a raccontare i fatti salienti su fascismo e questione meridionale. Per questo, magari con il tuo aiuto, potremmo creare un contenuto più approfondito (anche perché non sono uno storico). Se sei interessata mandami un'email, il contatto lo trovi in descrizione 😉
e niente, sono meridionale e tutto quello che mi rimane di questo video è : “ Ci stiamo cacando sotto” detto da un settentrionale 😁
Scherzo...sei molto bravo 😉👏🏼👏🏼👏🏼
Non ci sono formule magiche per l'emancipazione dell'uomo, ma uno dei fattori chiave sono la natura stessa dell'uomo a fare la differenza.
A braccio molte risorse sono state allocate per lo sviluppo del meridione dal dopoguerra con risultati fallimentari e quello che e' ancor peggio e' di continuare allo stesso modo. La risoluzione della questione meridionale passa attraverso i meridionali stessi.
Basta informarsi, nel dopoguerra il triveneto era povero come il meridione, con un clima piu' sfavorevole, eppure oggi e' una realta' differente.
Vorrei tanto che Pino Aprile guardi questo video :-)
poveri i microfoni a carbone che dovevano riprendere la voce di LVI...:( trasduzione rubata alla musica
Complimenti per la sintesi e la chiarezza
Complimenti vivissimi per la tua analisi. Bravo, c'è ancora speranza sul tubo, dunque.
Inoltre, ho anche visto come la produzione meridionale non riusciva a stare senza gli ordini di commessa. Quando vennero aboliti le produziobi la concorrenza delle più produttive industrie del nord le danneggiò moltissimo
Nanon è vero...il sud produceva ferrovia prima d Italia primo battello a vapore del Mediterraneo, esportava il triplo del nord...ragazzi ma comm s fá.....
@@matteolupo4034 è vero ma non c'entra con le condizioni economiche complessive
Si può sempre attaccare tutto ciò che è illiberale,intanto qualcosa scava nel ventre del liberismo,il calo del saggio del profitto..
Bel video, spiegazione dettagliata e non di parte. Dal tuo video si evince, a quanto pare, che il problema dell'Italia siano gli italiani stessi... i vari governi si sono susseguiti senza aver riuscito mai a risolvere i problemi, cosa che è successa anche durante il periodo demo-repubblicano, in cui, le lacune sono state ulteriormente rafforzate e aggravate da una mancanza di rinnovamento e di applicazione delle leggi. Ora sorge una domanda: l'Italia diventerà mai una grande nazione? Credo molto difficilmente.
Nel nostro piccolo lo siamo stati, ricordiamoci che fino agli anni Novanta eravamo la sesta potenza industriale mondiale. Sono circa trent'anni che annaspiamo e siamo sempre in recessione o crisi.
@@AlbertoLiberatore Non si può far concorrenza a titani come Cina, India o anche solo la Russia; è ridicolo soltanto pensarlo. Sono paesi enormemente più estesi e popolati di noi, con un'infinità di risorse naturali a disposizione e una marea di manodopera a basso costo. Noi semplicemente stiamo scendendo la graduatoria fino al posto che ci spetta (insieme con tutti gli altri stati europei, sia chiaro), cioè quello di una medio-piccola potenza regionale. L'Europa, divisa e litigiosa com'è oggi, semplicemente non ha speranza di contare qualcosa nel mondo di domani. Se non ci diamo una svegliata e non acceleriamo in modo sostanziale il processo di integrazione, rischiamo seriamente di finire dietro le quinte della storia, relegati al rango di potenza di second'ordine (quale temo siamo già diventati) o peggio anche di terzo. Già adesso l'Europa è la grande assente in tutti gli scenari decisivi globali, dove si giocherà la partita per il dominio del futuro. E credo che questo solo basti a rendersi conto di quanto la situazione sia già gravissima.
@@minotaurus91 ciao, hai ragione quando parli della necessità di una integrazione politica dell'Europa. Se continuiamo ad essere divisi rischiamo di finire nell'irrilevanza politica nel contesto globale.
La mia risposta, comunque, era riferita al passato e agli anni di malgoverno degli ultimi decenni. E ciò da italiano non può che dispiacere.
@@AlbertoLiberatore Vero, concordo anch'io su questo; se negli ultimi trent'anni la classe dirigente italiana avesse pensato di più a riempire le casse del paese invece che le proprie, forse adesso non saremmo con l'acqua alla gola. Ormai però al giorno d'oggi non serve più pensare come "Italia", o anche come "Francia" o "Germania"; non perché sia sbagliato, ma perché semplicemente non ha più senso farlo. I singoli stati europei sono diventati ormai pressoché irrilevanti nello scenario globale. Se vogliamo essere tra coloro che decideranno le sorti del mondo, dobbiamo iniziare a pensare e ad agire come "Europa".
@@minotaurus91 Concordo in pieno quanto scrivi.
Molto molto interessante, ma potresti parlare un po' più lentamente e fare delle pause?
Grazie
Non parli mai dell’arretratezza strutturale .... del DNA che caratterizza noi popoli del Sud.... ancora oggi ci sono intere città del Sud Italia che si trascinano , che fanno la pennichella pomeridiana , che vanno al mare appena la temperatura sale ..... il mio è un ragionamento semplicistico e di basso valore storico ma secondo me funziona . Il Clima che prima era profondamente diverso tra Nord e Sud influenzava anche le abitudini . Non sembri ne fascista ne comunista ma un po’ filosettentrionale e qiesto senza offesa .
Il danno c’è stato ma tu non consideri la profonda illegalità che governa il Sud ed è padrone del Nord Italia .
Al Sud per 50 anni non si è mosso nulla senza il permesso di chi comandava veramente . Comunque molto interessante e complimenti
Il VALORE AGGIUNTO dipende dal che lavoro si fa. Zappare la terra ha un basso valore aggiunto perché lo può fare il primo fesso che passa.
Bravissimo Giorgio!!!
la cosa più importante è che anche oggi la meniamo con il fatto che l'italia sia la seconda manifattura europea . la manifattura ha un valore aggiunto mediamente molto basso . sarebbe opportuno che l'italia più che a farle le cose si dedicasse alla progettazione . secondo te lo capiranno ?
La storia mi darà ragione
Ma Mussolini rese più povero il Sud volontariamente o involontariamente?(suppongo involontariamente in base a quello che diceva però vorrei una conferma)
Involontariamente, era un grande politico inteso come propaganda, conquista del potere, demagogo, riuscire a fermare gli estremisti fascisti, ma di economia, guerra, vita reale del popolo ricchezza generale non capiva nulla.
Aveva ottimi ministri, ma era lui a comandare e decidere
Il quadro generale mi sembra esattamente quello che ho sempre individuato: i soldi lo stato li drena a nord, con una scusa o l'altra. Sarebbe interessante un approfondimento sull'evoluzione del mercato interno italiano per vedere quanto effettivamente questo sud sia una palla al piede o piuttosto una comodità.
3 parole
cassa
del
mezzogiorno
"drena a nord"
@@olmohauner7082 Riporta le cifre, poi fai un confronto con gli investimenti a livello nazionale.
Ma sei Serio?
@@olmohauner7082 Hai citato la cassa del mezzogiorno senza spiegare il perchè. Io non ti leggo nella mente, ma suppongo che la parola "drenaggio" sia stata un po' fuorviante. Lasciami quindi spiegare meglio: il sud Italia fornisce allo stato italiano una montagna di lavoratori, da sempre. Questi lavoratori finiscono inevitabilemente per migrare verso i centri industriali, che sono in buona parte al nord. Pensa che nel dopoguerra gli industriali torinesi parlavano di "San Meridione", perchè le lacune che avevano di manodopera venivano sistematicamente colmate dai numerosi immigrati meridionali (tra cui moltissime donne). Ora, la ricchezza dello Stato viene prodotta da lavoratori provenienti da tutta Italia, ma molto del ricavato non viene redistribuito equamente, bensì resta nelle regioni dove viene prodotto. Se tieni quindi in conto che la sanità e l'istruzione sono a carico delle regioni stesse il risultato è che le regioni che hanno i poli industriali hanno un certo quantitativo di denaro da investire (perchè attraggono molti più lavoratori, soprattutto i più istruiti), chi non li ha resta con molte spese e pochi guadagni (perchè gli rimangono per lo più pensionati e studenti). E questa è solo la punta dell'iceberg, ma già si capisce perchè ho parlato di drenaggio di ricchezza. Spero sia chiaro.
Sciocchezze, i trasferimenti fiscali vanno in una direzione ben precisa: da Nord a Sud. E' il nord ad essere drenato, non il contrario.
Mussolini distrusse anche una serie di coltivazioni tipiche locali lungo tutto la Sicilia, produzioni che avevano un forte mercato sia locale che estero, a quanto ne so.
Inoltre Mussolini fu il primo a fare la trattativa tra Stato e Mafie, andando a cercare l'affiliazione di alcuni clan ed eliminando gli altri, spesso in competizione con quelli affiliati.
Trattativa stato mafia fatta da Mussolini mi è nuova.
Una fonte, un libro da consultare?
@@ivanelectro887 ne fa qualche cenno lo stesso Prefetto di Ferro nel suo libro autobiografico.
So che non è un iniezione di felicità ma desidererei tantissimo che tu continuassi con la analisi economica della storia d'Italia. C'è stato "il boom". Ne hai già parlato in altri video?
Purtroppo al momento non ho abbastanza tempo per produrre questi video. Questo è l'ultimo al momento sulla questione meridionale
Comunque buona fortuna e grazie dei tuoi ragionamenti.
Come sempre like prima del video ;)
Grazie!
Quando fai uscire un nuovo episodio sulla Questione Meridionale? Vorrei proprio sapere come i governi della Prima Repubblica si occuparono della faccenda.
Ciao! Purtroppo quei video mi occupavano parecchio tempo che ora non ho. Spero di proseguire al più presto la serie
Complimenti. Per curiosità, di dove sei?
Provincia di Lecce
Giorgio sei bello coi capelli lunghi :3