Enrico Berti | Metafisica di Aristotele | festivalfilosofia 2018
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- เผยแพร่เมื่อ 3 ธ.ค. 2019
- #festivalfilo18 | #verità
La Metafisica di Aristotele è presentata con particolare attenzione al principio di non contraddizione come fondamento della nozione filosofica di verità.
Enrico Berti
Metafisica di Aristotele
festivalfilosofia 2018 | verità
Venerdì 14 settembre 2018
Modena
www.festivalfilosofia.it
© Il video è di proprietà del Consorzio per il festivalfilosofia
Bravo Professore. O senhor é muito simpático. É muito bom assistir seus vídeos. Sua pronúncia de Italiano é muito boa para nós q somos de outro país. Muito obrigado pela generosidade de nos ensinar e dividir o seu conhecimentos conosco. Parabéns Professor. Muito obrigado. Grazzie. Viva l’Italia e seus grandes Maestri. 🇮🇹🇧🇷
Grandissimo come sempre.
Grande Aristotele, grande professor Bert
Grazie.
Aristotele pone il contatto del nostro corpo con il mondo esterno come un fatto immediato e naturale, ma è grazie a Kant che noi sappiamo che questo contatto diventa cosciente SOLO perché possediamo le celebri "forme apriori dell'intuizione tempo e spazio", a cui Schopenhauer aggiunse poi la causalità. Senza di esse nulla sarebbe mai possibile e i sensi rimarrebbero realtà inutili perché ci darebbero certamente la sensazione dell'altro, ma senza quelle forme non potremmo mai concepire quell'altro come altro e fuori di noi.
Eppure, gentile prof. Berti, è proprio il principio di non contraddizione che continua a bloccare i necessari adattamenti della matematica alla Fisica e nel contempo ne impedisce l'appartenenza ai piani nobili della Filosofia.
zero colpi di tosse.
😂
Chiedo scusa in anticipo per i frequenti colpi di tosse 😂 Grande Enrico, ci manchi...
bravissimo filosofo
Nota a margine. Secondo il Cambridge Dictionary online la pronuncia "praivasi" di privacy è americana. Ma l'inglese internazionale forse tende più verso l'uso americano
L'audio purtroppo si sente parzialmente, solo da una fonte audio (una cuffia su due). Tutti e due gli interventi del prof Berti
I love You
se si cambiasse il titolo?
33:57 situazione che permane nel tempo e sotto lo stesso aspetto.
Servono, altroche', questi richiami al grande Hegel che le correnti filosofiche successive hanno letteralmente bypassato senza farne fruttare la rivoluzione logica di base . E' talmente chiara la banale riduttivita' dell'ideentita' A= A!!! Come si puo' pensare che il 1*A sua lo stesso che risulta dalla propria autoregolazione? Nel 1* caso è solo; nel 2* si sdoppia. E poi...e poi ...
Grazie a un filosofo che non si allinea agli smarrimenti delle filosofie filosofie posthegeliane
Chissà cosa avrebbe detto Aristotele di fronte al gatto di Schroeder che, nella teoria dei quanti e’ in uno stato di mezzo che è contemporaneamente vivo E morto. Fino a quando non apriamo la scatola .
il gatto è in termini di probabilità sia vivo che morto: siamo in una logica fuzzy (non binaria) in cui non vale il principio di non contraddizione.... in logica binaria (quella del logos) è necessario che valga il principio di non contraddizione, altrimenti si cadrebbe nel nichilismo totale.
il principio di non contraddizione non è seguito da coloro che affermano che ebrei mussulmani e cristiani adorano lo stesso Dio perchè se Dio è trino come lo è per noi cristiani non può anche non essere trino come lo è per ebrei e mussulmani
È contraddittorio solo se chi lo afferma è convinto che tale Dio sia e non sia trino nello stesso momento e non se Ebrei Mussulmani e Cristiani credano ciascuno nella loro fede che sia solo non trino nei primi due casi e trino nel terzo. Violo il pdnc solo se affermo che tutti e 3 credano in un Dio con qualità contrarie a sè stesso e questo non avrebbe senso. Chi afferma che tutti credono allo stesso Dio, magari implicitamente, sta facendo riferimento ad una personale concezione della divinità che nulla ha a che fare con qualità della divinità secondo le rispettive credenze.
@@RiccardoCedu quel che lei afferma sarebbe esatto se se ebrei e mussulmani non conoscessero le qualità che noi cristiani attribuiamo al nostro Dio e viceversa . Essendo le qualità essenziali attribuite qualità costitutive della essenza ontologica di Dio è erroneo affermare di credere nello stesso Dio. Si potrebbe al limite affermare che tutti credono in Dio a prescindere dalle sue qualità
ma questa sarebbe una affermazione alquanto generica ma condivisibile.
@@peppinodipisa2901 è esattamente ciò che ho detto, diciamo che la sua affermazione è interpretabile in più modi. Può essere vera o falsa a seconda dell interpretazione data ma mai contemporaneamente. Buona serata
@@RiccardoCedu buona serata abbiamo trovato un accordo
La mano di Fatima è un simbolo talmente antico da essere riconosciuto da tutte le religioni sopra elencate. Credono tutti nello stesso dio