Intervento interessantissimo, grazie. Esempi di questo tipo possono davvero aiutare a capire l'importanza degli sforzi di conservazione degli ambienti marini, e non solo. Si possono avere altri esempi di enzimi estratti da organismi estremofili attualmente utilizzati nella ricerca medica o industriale? Grazie!
Ciao Lidia, grazie mille mi fa piacere che l'intervento sia stato di interesse! Ci sono un gran numero di enzimi da estremofili utilizzati in campo industriale e biomedico. Alcuni dei piú comuni includono lipasi, amilasi e cellulasi e molti altri. Alcuni di questi sono presenti in prodotti di uso quotidiano. Con una breve ricerca su internet potrai trovare numerosi esempi. Di sicuro lo studio e la conservazioni di questi ambienti ci permetterá in futuro di "scoprire" il grande numero di molecole e enzimi non ancora utilizzati ma dal grande potenziale.
@@aeolianislandspreservation7803 Davvero molto interessante, complimenti prof. Secondo lei la presenza degli impianti di dissalazione sull'isola di Lipari e su quella di Vulcano, ed il conseguente scarico del refluo salino (la salamoia) sotto costa non rappresenta un pericolo per il biota marino costiero?
Caro @@enzosolfataro4830, premesso che non sono a conoscenza della problematica nello specifico e che non sono un esperto dell'argomento, presumo che questo sia un impianto di dissalazione dell'acqua di mare, per cui i sali re-immessi in ambiente non dovrebbero essere un problema. Naturalmente il tipo di impatto dipende sicuramente dalla quantitá rilasciate e dalla zona dove vengono rilasciate
@@DonatoGiovannelli Buongiorno prof. grazie per avermi risposto. Io so che nel processo di dissalazione la concentrazione di refluo scaricato a mare, la salamoia, ha una salinità da 1.5 a 2.5 volte il livello normale dell'acqua marina. A Lipari lo scarico è molto vicino alla spiaggia di Canneto a quanto pare. (qds.it/dissalatore-a-mezzo-servizio-cosi-lipari-rischia-una-nuova-crisi-idrica/?refresh_ce). Speriamo non abbia creato danni nel tempo. A presto
Il sistema universitario italiano ha bisogno di più scienziati come il prof. Giovannelli
Intervento interessantissimo, grazie. Esempi di questo tipo possono davvero aiutare a capire l'importanza degli sforzi di conservazione degli ambienti marini, e non solo. Si possono avere altri esempi di enzimi estratti da organismi estremofili attualmente utilizzati nella ricerca medica o industriale? Grazie!
Ciao Lidia, grazie mille mi fa piacere che l'intervento sia stato di interesse! Ci sono un gran numero di enzimi da estremofili utilizzati in campo industriale e biomedico. Alcuni dei piú comuni includono lipasi, amilasi e cellulasi e molti altri. Alcuni di questi sono presenti in prodotti di uso quotidiano. Con una breve ricerca su internet potrai trovare numerosi esempi. Di sicuro lo studio e la conservazioni di questi ambienti ci permetterá in futuro di "scoprire" il grande numero di molecole e enzimi non ancora utilizzati ma dal grande potenziale.
@@aeolianislandspreservation7803 Davvero molto interessante, complimenti prof.
Secondo lei la presenza degli impianti di dissalazione sull'isola di Lipari e su quella di Vulcano, ed il conseguente scarico del refluo salino (la salamoia) sotto costa non rappresenta un pericolo per il biota marino costiero?
Caro @@enzosolfataro4830, premesso che non sono a conoscenza della problematica nello specifico e che non sono un esperto dell'argomento, presumo che questo sia un impianto di dissalazione dell'acqua di mare, per cui i sali re-immessi in ambiente non dovrebbero essere un problema. Naturalmente il tipo di impatto dipende sicuramente dalla quantitá rilasciate e dalla zona dove vengono rilasciate
@@DonatoGiovannelli Buongiorno prof. grazie per avermi risposto. Io so che nel processo di dissalazione la concentrazione di refluo scaricato a mare, la salamoia, ha una salinità da 1.5 a 2.5 volte il livello normale dell'acqua marina. A Lipari lo scarico è molto vicino alla spiaggia di Canneto a quanto pare.
(qds.it/dissalatore-a-mezzo-servizio-cosi-lipari-rischia-una-nuova-crisi-idrica/?refresh_ce). Speriamo non abbia creato danni nel tempo. A presto