Vienimi sopra il cuore, anima sorda e crudele, Tigre adorata, mostro dalle arie indolenti; Le mie dita che tremano io voglio lungamente Affondare nel gorgo dei tuoi folti capelli; Voglio nelle tue gonne, intrise del tuo odore, Seppellire la testa che mi duole E respirare come un fiore fradicio Del mio amore defunto il dolce afrore. Voglio dormire! Meglio che vivere è dormire! In un sonno che è dolce come è dolce la morte. Senza rimorso stenderò i miei baci Sul tuo corpo lucente come il rame. Nulla più che l’abisso del tuo letto Per sciogliere i singhiozzi nella quiete; L’oblio profondo sta sulla tua bocca e solo nei tuoi baci scorre il Lete. E al destino, che è ormai la mia delizia, Obbedirò come un predestinato, Come un martire docile, un puro condannato Che attizza col fervore il suo supplizio, E succhierò, per spegnere il rancore, Il nepente e la provvida cicuta Sulle punte incantevoli di quel tuo seno eretto Dove mai ha trovato la sua dimora un cuore.
Grazie. Superlativo!
Straordinariamente bravo nell interpretazione di Baudelaire,che a sua volta era dannatamente bravo.
Grazie.
Fantastico!
Bella interpretazione, superba.
Irma Albano Grazie!
Grazie.
Wow!
Grazie.
Superlativo!
Grazie.
Vienimi sopra il cuore, anima sorda e crudele,
Tigre adorata, mostro dalle arie indolenti;
Le mie dita che tremano io voglio lungamente
Affondare nel gorgo dei tuoi folti capelli;
Voglio nelle tue gonne, intrise del tuo odore,
Seppellire la testa che mi duole
E respirare come un fiore fradicio
Del mio amore defunto il dolce afrore.
Voglio dormire! Meglio che vivere è dormire!
In un sonno che è dolce come è dolce la morte.
Senza rimorso stenderò i miei baci
Sul tuo corpo lucente come il rame.
Nulla più che l’abisso del tuo letto
Per sciogliere i singhiozzi nella quiete;
L’oblio profondo sta sulla tua bocca
e solo nei tuoi baci scorre il Lete.
E al destino, che è ormai la mia delizia,
Obbedirò come un predestinato,
Come un martire docile, un puro condannato
Che attizza col fervore il suo supplizio,
E succhierò, per spegnere il rancore,
Il nepente e la provvida cicuta
Sulle punte incantevoli di quel tuo seno eretto
Dove mai ha trovato la sua dimora un cuore.
un estremista dell oblio , piu' che un fratello ; lo chiamerei papa'.
Ottima interpretazione.
Profida mi scappa? Cosa vuol dire ?