Innanzitutto complimenti a Domus Orobica per aver inserito nella propria squadra di assi della divulgazione storica il prof. Cecini. Gran colpo! Quest' ultimo, per chi non lo conoscesse è un grande esperto del ventennio e della seconda guerra mondiale. Autore di numerosi libri tra cui "I generali di Mussolini" ed " I gerarchi di Mussolini". Il suo canale si contraddistingue per avere puntate giornaliere nel corso delle quali racconta, quasi giorno per giorno, l'andamento politico e diplomatico dell' Italia attraverso la lettura di documentazione archivistica del ministero degli esteri o direttamente da diari di personaggi di spicco dell'epoca. Consiglio caldamente di farci un salto. Una riflessione sulla narrazione che ha avuto il merito (grazie ancora Domus) di mettere in rilievo un episodio secondario del nostro passato. Ipotizzo che se la permenenza italiana fosse arrivata al governo Mussolini, non credo avremmo mollato l'osso così facilmente....
Cecini e le sue dirette del 6 del mattino sono un passo obbligato nella crescita individuale di ogni cultore di storia del '900. Quanto al ritiro delle truppe dall'Anatolia, se non ricordiamo male, dovrebbe essersi conclusa con il governo Mussolini formalmente già in carica (certo fu così per le truppe dislocate a Costantinopoli)
Interessantissimo, grazie mille, sarebbe interessante anche un video sull'apporto italiano all' armata bianca controrivoluzionaria(post rivelazione d'ottobre)
Grazie al Professor Cecini e alla Domus Orobica per la splendida conferenza. Il vostro lavoro sulla guerra 1914/18 e' immenso ma sarebbe interessante approfondire i conflitti seguenti che si sono protratti dal 1919 al 1922, Greco Turco, Russo Polacco e soprattutto Ungherese Romeno di cui se ne parla veramente poco, grazie.
@@GiovanniCeciniStoriaCinema Grazie della risposta. Ragionavo sulle possibili espansioni territoriali e un isola sarebbe stata più ragionevolmente occupabile rispetto a una parte della anatolia continentale grazie alla superiorità navale ma a maggior ragione valeva per i britannici ...
@@alessandrosassolini9161se la presero subito nel 13 dopo che sconfiggemmo i turchi in tripolitania ,la presero e non la restituirono ai dovuti padroni ,cioè i loro alleatissimi Greci ,non i Levantini .Noi invece dovemmo cedere il Dodecaneso l arcipelago ai Greci
Ottimo intervento, chiaro e dettagliato senza essere ridondante; ma soprattutto senza la retorica militaristico-nazionalista che impasta alcuni pur dotti interventi della domus (a es. quelli del prof. Cimmino)
Da un paio di anni seguo il prof. Cecini nei suoi simpatici e puntuali video giornalieri alle 6,45 che trattano della storia italica di 80 anni fa con la lettura di documenti e carteggi ministeriali e diaristica , svelando spesso retroscena interessanti . Seguivo anche il prof. Cimmino su questo canale ma sono rimasto molto deluso quando nel suo video su NIKOLAJEVKA verso la fine se ne è saltato fuori con un affermazione così riassumibile : " posso dirlo , qui mi capite, ma è una leggenda che dagli alpini reduci di Russia sia nata la Resistenza" . A parte i tanti esempi di Alpini reduci o non reduci di Russia che furono partigiani ed anche morirono ho capito perché il professore nella sua narrativa cita solo Giulio Bedeschi, poi comandante di una brigata nera, scordando le figure fondamentali ( a cui forse attribuisce la colpa della suddetta leggenda) che per il nostro paese furono Mario Rigoni Stern e Nuto Revelli.
mah, direi pure che pur volendo non credo saremmo riusciti a far rinunciare ai britannici il controllo di quelle regioni, l'unica era averle occupate noi in uno scenario fantasy. A noi hanno assegnato un'area di poco valore, se non per colorare la cartina di verde, ed è pure grasso che cola, visto che con i Turchi hanno combattuto quasi esclusivamente solo i Britannici ed i Russi.
In quegli anni i diplomatici italiani riuscirono ad ottenere una posizione molto favorevole a Washington nel trattato per la riduzione degli armamenti navali
Il tema è che, come nella vita di ciascuno, quando i propri interessi sono in concorrenza o conflitto con quelli di qualcun altro non ci si può aspettare che questo dica "prego venga, mi faccio da parte, si accomodi pure". Ecco così è pure per gli interessi nazionali quando si va a trattare: se non si ha una posizione di forza, o non si offrono contropartite accettabili dall'altra parte, non si arriva ad accordi. L'Italia ovviamente non aveva né l'una e né l'altra. Si tratta di una comportamento di ciascun essere razionale, non di essere SCADENTI, FACILONI INETTI, può verificarlo andando a comprare qualcosa in un negozio proponendo alla cassa di pagare la metà del prezzo.
Innanzitutto complimenti a Domus Orobica per aver inserito nella propria squadra di assi della divulgazione storica il prof. Cecini. Gran colpo!
Quest' ultimo, per chi non lo conoscesse è un grande esperto del ventennio e della seconda guerra mondiale. Autore di numerosi libri tra cui "I generali di Mussolini" ed " I gerarchi di Mussolini".
Il suo canale si contraddistingue per avere puntate giornaliere nel corso delle quali racconta, quasi giorno per giorno, l'andamento politico e diplomatico dell' Italia attraverso la lettura di documentazione archivistica del ministero degli esteri o direttamente da diari di personaggi di spicco dell'epoca.
Consiglio caldamente di farci un salto.
Una riflessione sulla narrazione che ha avuto il merito (grazie ancora Domus) di mettere in rilievo un episodio secondario del nostro passato. Ipotizzo che se la permenenza italiana fosse arrivata al governo Mussolini, non credo avremmo mollato l'osso così facilmente....
Cecini e le sue dirette del 6 del mattino sono un passo obbligato nella crescita individuale di ogni cultore di storia del '900. Quanto al ritiro delle truppe dall'Anatolia, se non ricordiamo male, dovrebbe essersi conclusa con il governo Mussolini formalmente già in carica (certo fu così per le truppe dislocate a Costantinopoli)
Sempre ottimo il prof. Cecini.
complimenti e grazie per questa conferenza
Preciso e dettagliato 😊
Interessantissimo, grazie mille, sarebbe interessante anche un video sull'apporto italiano all' armata bianca controrivoluzionaria(post rivelazione d'ottobre)
Grazie!!
Grazie al Professor Cecini e alla Domus Orobica per la splendida conferenza. Il vostro lavoro sulla guerra 1914/18 e' immenso ma sarebbe interessante approfondire i conflitti seguenti che si sono protratti dal 1919 al 1922, Greco Turco, Russo Polacco e soprattutto Ungherese Romeno di cui se ne parla veramente poco, grazie.
a Dio piacendo ci arriveremo
Grazie Domus e grazie professore ❤
Complimenti
Interessante
io però adesso vorrei sentire il prof Cecini parlare dell'occupazione italiana di Rodi e del Dodecaneso... :D magari in futuro?
Interessante. Una domanda. In quel periodo Cipro sotto quale autorità era? Turca (Ottomana) o Inglese?
Era britannica.
@@GiovanniCeciniStoriaCinema Grazie della risposta. Ragionavo sulle possibili espansioni territoriali e un isola sarebbe stata più ragionevolmente occupabile rispetto a una parte della anatolia continentale grazie alla superiorità navale ma a maggior ragione valeva per i britannici ...
@@alessandrosassolini9161se la presero subito nel 13 dopo che sconfiggemmo i turchi in tripolitania ,la presero e non la restituirono ai dovuti padroni ,cioè i loro alleatissimi Greci ,non i Levantini .Noi invece dovemmo cedere il Dodecaneso l arcipelago ai Greci
Grande il prof
Giovanni. Ti voglio bene. Ti seguo da sempre. Ti leggo. Però per la tua carriera. Controlla "in qualche modo...."
e diciamo😅
Cecini sempre il top!
La colonna Miani.
Ottimo intervento, chiaro e dettagliato senza essere ridondante; ma soprattutto senza la retorica militaristico-nazionalista che impasta alcuni pur dotti interventi della domus (a es. quelli del prof. Cimmino)
più che retorica militarista si tratta di rispondere al mito contrario che fa dell'italiano, sempre e comunque, un simpatico pasticcione
Da un paio di anni seguo il prof. Cecini nei suoi simpatici e puntuali video giornalieri alle 6,45 che trattano della storia italica di 80 anni fa con la lettura di documenti e carteggi ministeriali e diaristica , svelando spesso retroscena interessanti . Seguivo anche il prof. Cimmino su questo canale ma sono rimasto molto deluso quando nel suo video su NIKOLAJEVKA verso la fine se ne è saltato fuori con un affermazione così riassumibile : " posso dirlo , qui mi capite, ma è una leggenda che dagli alpini reduci di Russia sia nata la Resistenza" . A parte i tanti esempi di Alpini reduci o non reduci di Russia che furono partigiani ed anche morirono ho capito perché il professore nella sua narrativa cita solo Giulio Bedeschi, poi comandante di una brigata nera, scordando le figure fondamentali ( a cui forse attribuisce la colpa della suddetta leggenda) che per il nostro paese furono Mario Rigoni Stern e Nuto Revelli.
@@domusorobica2014in effetti. Non mi pare che Cimmino condisca granché i suoi interventi di retorica.
L. Bocconi
Certo, non essendoci impegnati militarmente in medio-oriente, non potevamo pretendere il petrolio iracheno.
mah, direi pure che pur volendo non credo saremmo riusciti a far rinunciare ai britannici il controllo di quelle regioni, l'unica era averle occupate noi in uno scenario fantasy. A noi hanno assegnato un'area di poco valore, se non per colorare la cartina di verde, ed è pure grasso che cola, visto che con i Turchi hanno combattuto quasi esclusivamente solo i Britannici ed i Russi.
cristo un po di dizione.....
Non è mica un attore di teatro... Lasciagli il suo accento ruspante da Lazio Nord-Umbria Sud.
Eccolo il primo idiota che si ferma alla forma e non al contenuto. Manco l'hai visto il video secondo me
Si, è proprio fastidioso, doppie dappertutto, sc al posto della c...
Se proprio bisogna citare Cristo ( e non credo fosse necessario) è comunque opportuno usare l' iniziale maiuscola....
@@alessiomacconi8416i puntini di sospensione sono tre
Allora, i diplomatici ,che dovrebbeo trattare i nostri INTERESSI...sono sempre stati...SCADENTI? FACILONI? INETTI? Calabraghe?
In quegli anni i diplomatici italiani riuscirono ad ottenere una posizione molto favorevole a Washington nel trattato per la riduzione degli armamenti navali
Il tema è che, come nella vita di ciascuno, quando i propri interessi sono in concorrenza o conflitto con quelli di qualcun altro non ci si può aspettare che questo dica "prego venga, mi faccio da parte, si accomodi pure". Ecco così è pure per gli interessi nazionali quando si va a trattare: se non si ha una posizione di forza, o non si offrono contropartite accettabili dall'altra parte, non si arriva ad accordi. L'Italia ovviamente non aveva né l'una e né l'altra.
Si tratta di una comportamento di ciascun essere razionale, non di essere SCADENTI, FACILONI INETTI, può verificarlo andando a comprare qualcosa in un negozio proponendo alla cassa di pagare la metà del prezzo.