Grand Funk Railroad meet Frank Zappa: ‘spontaunity’, direct & dirty rock
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- เผยแพร่เมื่อ 28 ม.ค. 2025
- Out to Get You (Good Singin' Good Playin', 1976, Grand Funk Railroad) con assolo di Frank Zappa
Goin' For The Pastor (Good Singin' Good Playin', 1976, Grand Funk Railroad)
Mark Farner - chitarra, voce
Craig Frost - tastiere, cori
Mel Schacher - basso, cori
Don Brewer - batteria, percussioni, voce
Frank Zappa - chitarra ("Out to Get You"), produttore
FAIR USE
Sono qui al Record Plant di Los Angeles alle 2.30 del mattino, cercando di scavare sotto la superficie di ciò che sembra essere uno degli abbinamenti artista/produttore più improbabili della recente storia del rock: Grand Funk Railroad e Frank Zappa.
Don Brewer e Frank Zappa sono stati qui tutta la notte per il mixdown finale dell’album Good Singin', Good Playin'. Sono arrivato qui all'una e ho ascoltato il meticoloso processo di aggiunta di una traccia di pianoforte ad un pezzo in gran parte strumentale che probabilmente si chiamerà Out of Get You. Zappa è dietro la console, spinge le leve, preme i pulsanti mentre i registratori ronzano nella notte. Dopo dozzine di prove, vengono concordati i livelli. Si alzano un po' i tam-tam; un tocco di eco viene aggiunto a una parte di chitarra. Don preme i pulsanti per inserire la voce al momento giusto. Alla fine, la traccia è completa. E’ Frank a suonare quella chitarra: risulta più rock e più fluida rispetto a quella che si sente in gran parte degli album dei Mothers.
"Non avrei neanche suonato - dice Frank - ma stasera abbiamo avuto una piccola emergenza e dovevamo riempire un po' di spazio in quel punto. È un po’ difficile sovraincidere un assolo di chitarra su qualcosa di freddo e cercare comunque di adattarlo alla traccia. Non so se ci sono riuscito davvero”. Quell’assolo di Frank, in realtà, spacca come del resto l’album nel suo insieme: è rock ‘n roll potente e proietta un suono molto chiaro.
Farner ha scritto o co-scritto tutte le canzoni tranne due e la sua chitarra è molto più dominante di quanto non lo fosse in Born to Die.
“Le tracce base sono state fatte dal vivo nel loro studio a Parshallville” spiega Frank “Hanno allestito tutto ciò che usano normalmente sul palco, tutta l’amplificazione pesante. L'ho semplicemente mixato e registrato per come lo suonavano. Tutte le voci sono sovraincise e ci sono tre canzoni che hanno la chitarra solista sovraincisa. Gran parte dei solisti e delle parti strumentali sono tracce dal vivo. Non c’è nulla in termini di effetti; la cosa più strana del disco è una piccola eco. Forse per la prima volta su disco, la gente potrà sentire come suonano veramente i Grand Funk. Ho fatto dei tagli nei punti in cui era richiesto. Ho cercato di togliermi di mezzo il più possibile, cercando di mantenere l’album come una cosa del gruppo”.
A parte l'assolo di chitarra menzionato prima, l'unica cosa di cui Frank si prende il merito è una riga di testo in Miss My Baby. Gli effetti sono mantenuti al minimo.
“Tutti in questa band sanno usare una console di registrazione - interviene Frank - quindi è davvero facile lavorare con loro”.
Come si sono messi insieme i GFR e Zappa?
“Abbiamo chiamato Frank affinché si occupasse della produzione per noi due anni fa e non è mai successo - risponde Don - Accostare Frank Zappa al nostro gruppo è stata un'idea super bizzarra. Alla fine abbiamo deciso, tutto qui”.
“Non avevo mai sentito nessuno dei loro dischi. Non sapevo nulla di loro, sono andato nel loro studio a Parshallville e li ho incontrati. Erano davvero brave persone. Hanno suonato benissimo, hanno cantato bene. La seconda volta che ci siamo incontrati erano pronti per registrare. Sono rimasto circa una settimana e abbiamo registrato le tracce nel loro studio. Dopo una settimana di pausa, siamo venuti qui e abbiamo provato per circa 4-5 giorni, poi abbiamo mixato il tutto in circa 4 giorni”.
“Non facciamo nulla secondo gli standard - spiega Don - Quando abbiamo voglia di stare insieme, iniziamo a improvvisare. Frank è davvero consapevole di tutto questo genere di cose”.
“Quando Andy Cavaliere, il loro manager, mi ha parlato per la prima volta della realizzazione dell'album” aggiunge Frank “gli ho chiesto cosa voleva che io facessi. Mi ha detto: cerca di mantenere la spontaneità dell’album”. Rock diretto, sporco, senza pretese.
Il legame tra Frank Zappa e i Grand Funk Railroad implica un senso dell'umorismo condiviso e l'essere un bersaglio per coloro che non sono in grado di comprendere.
(estratto da un’intervista di Michael Davis, Creem settembre 1976)