Il Castellaro di Bergeggi -INEDITO-
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- เผยแพร่เมื่อ 9 ม.ค. 2025
- Bergeggi (Sv) - Posto a quota 347 metri sul livello del mare (punto più elevato di quella modesta dorsale che ha andamento quasi parallelo al litorale e che modella quel tratto di costa compresa tra Capo Vado e l'Altopiano delle Manie) , il Castellaro di Bergeggi è da tempo oggetto di approfonditi studi archeologici da parte degli Enti Competenti. Questo insediamento ("castellarium") era posto a guardia di antiche vie di comunicazione degli antichi liguri, poi inglobate nella via consolare romana Julia Augusta. Il Castellaro è citato per la prima volta nel 992, anno in cui fu fondata labbazia sull'isola di Bergeggi, e poi in un documento del 1189. Scoperto dallo studioso Furio Ciciliot, dal 1982 la Soprintendenza Archeologica della Liguria ha condotto ben 4 campagne di scavo (l'ultima nel 2006): grazie a questi scavi fu rinvenuta una cinta muraria che circondava l'area sommitale. Sulla cima del monte, fu rinvenuta la presenza di ruderi di una struttura medievale, posta in relazione con i frammenti di ceramica databili attorno al XIV°-XV° secolo, che erano stati rinvenuti sulle pendici del monte. In superficie furono inoltre rinvenuti e raccolti altri frammenti di ceramica appartenenti a vari periodi, dall'Età del Ferro all'epoca romana inoltrata (parti di anfora). In base alle ricerche effettuate dagli studiosi appartenenti agli Enti competenti, pare che che la frequentazione del Castellaro da parte dei Liguri Sabazi (ATTENZIONE però: la tribù dei "Sabazi" non venne mai citata dai latini, ed in particolare unica tribù mai citata né da Cicerone né da Strabone) sia limitata ad un momento avanzato dell'Età del Ferro (V° secolo a.C.) fino alla conquista romana. La maggiore importanza del Castellaro di Bergeggi sta però nel fatto che sia uno dei primi castellari sabazi identicati nella Sabazia. Inoltre, assieme a quello del Priamar e a quello di Albisola, forma il cardine del sistema difensivo ligure costiero antecedente alla conquista romana.