La bellezza che intende Dostoevskij non è legata all’estetica, ma piuttosto ad un’accezione eterea della parola, che ha a che fare con sentimenti come l’amore e azioni come la gentilezza. Questi devono essere intesi come la cura di ciascuno di noi verso il prossimo nel senso più ampio, ovvero verso la natura come verso gli animali, come tra noi esseri umani. Questa bellezza narra di una madre che si prende cura del proprio figlio, di un imprenditore che diventa tale mettendo passione e dedizione nel suo lavoro, di un ragazzo che aiuta un’anziana con la spesa e di tutte le azioni fatte col cuore che, una volta arrivate a compimento, generano altra bellezza in un circolo virtuoso di eventi positivi. Questa è la bellezza che salverà il mondo
Complimenti per la riflessione. È bello leggere cose intelligiente, stimolano la mente. Appagano. Anche questo è parte di quel concetto di bellezza di Dostoevskij. Grazie.
va bene, visto che avete difficoltà di definire che cosa è bellezza, provate a definire per esempio che cos'è il mattone? o cos'è un tavolo? che cos'è un regista? (del cazzo)
Prof. Premetto che non è la mia una critica alla sua riflessione cosa di cui non mi permetterei mai, e che non sono troppo acculturato in materia, ma personalmente tra un Caravaggio ed un opera come ad esempio i tagli di Fontana, o una composizione di Bob Rauschenberg, sarò ignorante e non intendo polemizzare, ma l'identità di bellezza (riferendomi all' arte) mi è chiara da un lato e mancante nell' altro. Chiedo un suo parere a riguardo. Grazie *ps, un vero piacere avere ascoltato tutti i suoi video.
A mio avviso l'arte non deve essere bella o brutta, ma porre domande. Se è bella o brutta è semplicemente autoreferenziale, ma a questo punto, non è più arte. Dostoevskij credo si riferisse ad altro.
La bellezza che intende Dostoevskij non è legata all’estetica, ma piuttosto ad un’accezione eterea della parola, che ha a che fare con sentimenti come l’amore e azioni come la gentilezza. Questi devono essere intesi come la cura di ciascuno di noi verso il prossimo nel senso più ampio, ovvero verso la natura come verso gli animali, come tra noi esseri umani. Questa bellezza narra di una madre che si prende cura del proprio figlio, di un imprenditore che diventa tale mettendo passione e dedizione nel suo lavoro, di un ragazzo che aiuta un’anziana con la spesa e di tutte le azioni fatte col cuore che, una volta arrivate a compimento, generano altra bellezza in un circolo virtuoso di eventi positivi. Questa è la bellezza che salverà il mondo
Complimenti per la riflessione. È bello leggere cose intelligiente, stimolano la mente. Appagano. Anche questo è parte di quel concetto di bellezza di Dostoevskij. Grazie.
Luca, seguirti è sempre una goccia di bellezza. Sei davvero un grande cervello.
"La bellezza nell'arte non è una compiutezza formale"
lo penso pure io....
La bellezza fine a se stessa è il modo migliore per non dire niente
bravo
va bene, visto che avete difficoltà di definire che cosa è bellezza, provate a definire per esempio che cos'è il mattone? o cos'è un tavolo? che cos'è un regista? (del cazzo)
Prof. Premetto che non è la mia una critica alla sua riflessione cosa di cui non mi permetterei mai, e che non sono troppo acculturato in materia, ma personalmente tra un Caravaggio ed un opera come ad esempio i tagli di Fontana, o una composizione di Bob Rauschenberg, sarò ignorante e non intendo polemizzare, ma l'identità di bellezza (riferendomi all' arte) mi è chiara da un lato e mancante nell' altro.
Chiedo un suo parere a riguardo.
Grazie
*ps, un vero piacere avere ascoltato tutti i suoi video.
A mio avviso l'arte non deve essere bella o brutta, ma porre domande. Se è bella o brutta è semplicemente autoreferenziale, ma a questo punto, non è più arte.
Dostoevskij credo si riferisse ad altro.
Sorrentino?? Ma chi è sorrentino????
Non si può ni anche minimamente mettere insieme in un discorso Dostoevsky e Sorrentino. Per favore!