Che ricordi! Ho iniziato nel 1970 con una Maxima Torneo pesantissima per me che avevo 10 anni! E poi sono passata proprio a una Dunlop Maxply comprata a Londra... un sogno! Adesso per me è iniziata l'era del Pickleball (più abbordabile e divertentissimo!).
bella iniziativa nel promuovere i telai old style. Contrariamente a quanto si possa pensare, molto utili se impiegati a fini didattici e/o di training. Il piatto corde più piccolo e poco generoso obbliga a sostenere l'impatto con tutta la catena biocinetica (sfruttando bene gambe, peso del corpo, distanziamenti dalla palla e timing d'impatto per garantire performance sufficienti) educando ad impattare nel centro del piatto corde. Insomma, un po' il medesimo principio seguito in palestra quando si impiegano pesi per accelerare il percorso di sviluppo muscolare. In questo caso, per associazione contraria, ci si complica la pratica usando un piatto corde meno generoso ... Il maggiore peso del telaio è compensato da bilanciamenti al manico che combinati a piatti corde più piccoli, le rendono, comunque, racchette estremamente agili e, grazie alla particolare flessibilità e fisiologica fono assorbenza del legno, anche molto salutiste. Provando anche solo pochi minuti, il successivo passaggio ai telai con piatti corde più ampi fa comprendere cosa voglia intendere ... Tanta, troppa tenerezza, peraltro, si prova, con un pizzico di tristezza, ad ascoltare la poca conoscenza registrata nell'oratore del filmato sulla storia, neanche molto datata, di questo sport. Intanto la Dunlop Maxply (la pronuncia orale sarebbe semplicemente maxpl(e)i, con la "e" quasi neanche percettibile ...) è un'icona dei telai old style, con oltre 50 anni di produzione ed impiego ad alto livello con modello pressoché immutato, è stata usata da i più grandi tennisti della storia, tra i quali sono solitamente citati Von Cramm, Budge, Stolle, Laver, Nastase, Panatta, Barazzutti, Mc Enroe, Wade, Goolagong, Pericoli. Non proprio una racchetta qualunque 😞.Telaio particolarmente flessibile, forse anche troppo, garantiva grandi sensibilità nei colpi di fino e inaspettata reattività nei colpi più aggressivi, ma per i neofiti rappresentava, forse, un telaio un po' impegnativo per la sua innata instabilità non facile da domare. Secondo aspetto, fondamentale, non si usa un telaio old style con corde datate, magari addirittura originali dell'epoca, tantomeno si deve dare tale messaggio a possibili neofiti che possano guardare il filmato!! La corda, va benissimo anche un'economica corda in synteticgut, deve essere recente. Sulla tensione non andare oltre i 22 chilogrammi, suggeribili tensioni inferiori ai 20 anche per rendere l'impatto più simile a quanto accada con piatti corde da 98/100 o più inch abitualmente impiegati oggigiorno. Inoltre, telai in legno, per quanto robusti, di 50 anni meritano un pizzico di attenzione e tensioni troppo eccessive potrebbero sottoporre il telai a sforzi non più capaci di di essere sopportati. Infine, un 65 inch non regala molto e una tensione più lassa regalerà un po' di velocità di palla (effetto fionda). Una sottolineatura; il cordoncino colorato arrotolato attorno ad una corda orizzontale collocata fuori dallo sweet spot serviva, nella convinzione di quei tempi, a mantenere durante l'uso il distanziamento iniziale tra le corde verticali ... nella realtà non era così efficace, ma tant'è, così si credeva. Contrariamente a quanto dichiarato, negli scampi i protagonisti dimostrano una discreta conoscenza delle capacità insite di questi telai, con sapiente uso dell'underspin, di dirito e di rovescio, ogni volta la situazione lo suggerisca. La particolare elasticità del telaio in legno, garantisce ampi dweel time, aspetto fondamentale nel permettere maggiore confidenza con questo spin. Peraltro, il top spin è possibile usarlo senza problema alcuno. D'altro canto, campioni degli anni 70 come Borg e Vilas, è non solo, ci hanno dimostrato sul campo quanto abili fossero nell'usare tale spin. Lo stesso Rod Laver, unico a vincere due Grandi Slam, si fece conoscere e si distinse tra gli anni 50/60, proprio per adottare un tennis, per il tempo, considerato moderno, per molti il precursore del tennis attuale, con colpi di diritto e di rovescio carichi di top spin, per essendo un maestro del serve and volley. Forse, prima di proporre determinati contributi, si meriterebbe un maggior approfondimento da parte degli autori sul temi e argomenti trattati ... Ad maiora.
Che ricordi! Ho iniziato nel 1970 con una Maxima Torneo pesantissima per me che avevo 10 anni! E poi sono passata proprio a una Dunlop Maxply comprata a Londra... un sogno! Adesso per me è iniziata l'era del Pickleball (più abbordabile e divertentissimo!).
Mamma mia, gioca a 10 anni mi viene già male al braccio a pensarci hahaha non o mai provato il Pickleball cosa te ne pare ?
bella iniziativa nel promuovere i telai old style. Contrariamente a quanto si possa pensare, molto utili se impiegati a fini didattici e/o di training. Il piatto corde più piccolo e poco generoso obbliga a sostenere l'impatto con tutta la catena biocinetica (sfruttando bene gambe, peso del corpo, distanziamenti dalla palla e timing d'impatto per garantire performance sufficienti) educando ad impattare nel centro del piatto corde. Insomma, un po' il medesimo principio seguito in palestra quando si impiegano pesi per accelerare il percorso di sviluppo muscolare. In questo caso, per associazione contraria, ci si complica la pratica usando un piatto corde meno generoso ... Il maggiore peso del telaio è compensato da bilanciamenti al manico che combinati a piatti corde più piccoli, le rendono, comunque, racchette estremamente agili e, grazie alla particolare flessibilità e fisiologica fono assorbenza del legno, anche molto salutiste. Provando anche solo pochi minuti, il successivo passaggio ai telai con piatti corde più ampi fa comprendere cosa voglia intendere ... Tanta, troppa tenerezza, peraltro, si prova, con un pizzico di tristezza, ad ascoltare la poca conoscenza registrata nell'oratore del filmato sulla storia, neanche molto datata, di questo sport. Intanto la Dunlop Maxply (la pronuncia orale sarebbe semplicemente maxpl(e)i, con la "e" quasi neanche percettibile ...) è un'icona dei telai old style, con oltre 50 anni di produzione ed impiego ad alto livello con modello pressoché immutato, è stata usata da i più grandi tennisti della storia, tra i quali sono solitamente citati Von Cramm, Budge, Stolle, Laver, Nastase, Panatta, Barazzutti, Mc Enroe, Wade, Goolagong, Pericoli. Non proprio una racchetta qualunque 😞.Telaio particolarmente flessibile, forse anche troppo, garantiva grandi sensibilità nei colpi di fino e inaspettata reattività nei colpi più aggressivi, ma per i neofiti rappresentava, forse, un telaio un po' impegnativo per la sua innata instabilità non facile da domare. Secondo aspetto, fondamentale, non si usa un telaio old style con corde datate, magari addirittura originali dell'epoca, tantomeno si deve dare tale messaggio a possibili neofiti che possano guardare il filmato!! La corda, va benissimo anche un'economica corda in synteticgut, deve essere recente. Sulla tensione non andare oltre i 22 chilogrammi, suggeribili tensioni inferiori ai 20 anche per rendere l'impatto più simile a quanto accada con piatti corde da 98/100 o più inch abitualmente impiegati oggigiorno. Inoltre, telai in legno, per quanto robusti, di 50 anni meritano un pizzico di attenzione e tensioni troppo eccessive potrebbero sottoporre il telai a sforzi non più capaci di di essere sopportati. Infine, un 65 inch non regala molto e una tensione più lassa regalerà un po' di velocità di palla (effetto fionda). Una sottolineatura; il cordoncino colorato arrotolato attorno ad una corda orizzontale collocata fuori dallo sweet spot serviva, nella convinzione di quei tempi, a mantenere durante l'uso il distanziamento iniziale tra le corde verticali ... nella realtà non era così efficace, ma tant'è, così si credeva. Contrariamente a quanto dichiarato, negli scampi i protagonisti dimostrano una discreta conoscenza delle capacità insite di questi telai, con sapiente uso dell'underspin, di dirito e di rovescio, ogni volta la situazione lo suggerisca. La particolare elasticità del telaio in legno, garantisce ampi dweel time, aspetto fondamentale nel permettere maggiore confidenza con questo spin. Peraltro, il top spin è possibile usarlo senza problema alcuno. D'altro canto, campioni degli anni 70 come Borg e Vilas, è non solo, ci hanno dimostrato sul campo quanto abili fossero nell'usare tale spin. Lo stesso Rod Laver, unico a vincere due Grandi Slam, si fece conoscere e si distinse tra gli anni 50/60, proprio per adottare un tennis, per il tempo, considerato moderno, per molti il precursore del tennis attuale, con colpi di diritto e di rovescio carichi di top spin, per essendo un maestro del serve and volley. Forse, prima di proporre determinati contributi, si meriterebbe un maggior approfondimento da parte degli autori sul temi e argomenti trattati ... Ad maiora.
cosa pensi della pure drive plus?
Continua così sei un grande
grazie mille sempre per il tuo supporto
Ciao caro, allora l'altra volta ho azzeccato il modello...😅😅🎉🎉👉🏼🏆💪🏻💪🏻💪🏻
esatto hahahah un mago
Ora però dovresti servire come il prof McEnroe
magari hahah
Comunque le punizioni che ci fai fare quando perdiamo so tremende, Paolo te capisco 😂😂😂😂😂😂😂
hahahah chi sarà il prossimo ?
@@liuccifrancesco spero non io ahaha
Vorrei vederli a giocare con queste racchette oggi....resterebbe tutto uguale❓️🙄🙄
ti immagini? un master 1000 solo con racchette old stile hahahah
quanto era bello questo tennis....adesso pensano soltanto a tirare forte....e chi non ci riesce, alza.
come darti torto, qui la potenza conta poco