#McIntosh
ฝัง
- เผยแพร่เมื่อ 13 ต.ค. 2024
- Un nuovo video che potremmo definire della serie "amarcord": Marco Lincetto racconta da par suo alcune "rivalità" fra marchi dell'età dell'oro dell'alta fedeltà, vista con gli occhi - e sentita con le orecchie... - del diciottenne di allora. Con però la proiezione storica dell'oggi.
#mcintosh #technics
Click the 🔔 bell to always be notified on new uploads!
LINK PER ACQUISTO DEL CD IN ASCOLTO OGGI
www.referencem...
A Velut Luna® production.
---
Velut Luna® Podcast: velutlunapodca...
Velut Luna® Telegram: t.me/Velut_Lun...
Velut Luna is also online on socials:
/ velut_luna_music
/ velutlunamusic
Copyright © 2023 - Velut Luna®. All rights reserved.
"Puntata" che si preannuncia molto interessante! Quella sugli impianti hi-fi degli anni 70' mi ha piacevolmente riacceso la passione per l'ascolto, fatto risistemare in soggiorno l'impianto, sostituire qualche componente, ritornare ad acquistare dei cd. Ps: puntata veramente molto bella. Quanti ricordi porta alla mente, l'epoca d'oro della conquista del primo impianto hi-fi, a lungo sognato sfogliando e consumando i cataloghi. Nel 78/79 ero troppo piccolo per poter essere considerato un potenziale acquirente, quindi mi fermavo alle vetrine dei negozi di hi fi della mia città. In quegli anni, comunque, con un po' di insistenza riuscii a convincere mio padre ad accompagnarmi al Sim a Milano.
E‘ stato un vero piacere ascoltare questo bel racconto che mi ha fatto rivivere, con nostalgia, una indimenticabile esperienza fatta nel 1986 in un allora noto negozio di Verona. Partito con la certezza di acquistare una coppia pre-finale Technics appena presentata, dopo un casuale ascolto comparativo, mi sono portato a casa i due „mostriciattoli americani“ che mi hanno stregato per le stesse ragioni descritte. Perfettamente funzionanti, mi regalano ancora oggi grandi emozioni. Grazie e complimenti per il canale.
Che bello! Parlare di piacere di ascolto e non la solita gara a chi è più audiofilo degli altri
Condivido il momento storico con grande emozione. Pochi soldi ma un enorme entusiasmo tra noi giovani appassionati.
Questo video è stato bellissimo una bellissima descrizione che mi ha fatto viaggiare nel tempo e fatto revocare anche alcuni miei ricordi di gioventù e rafforzare l'amore per il mio vecchio impianto hi-fi!
Con il tuo racconto mi hai fatto tornare indietro nel tempo, non fino al 79 ma certamente ai miei 15-16 anni della metá degli anni 80. Nella Mestre di quegli anni c'erano soprattutto due negozi di riferimento per gli appassionati di Hifi, uno storico era Hifi Gallery, decisamente orientato all'hifi giapponese considerato allora meno "commerciale" con marchi marchi come Luxman, Nakamichi, Revox, ecc., meta di miei pellegrinaggi e suppliche per sentire qualcosa. L'altro era Stereo Arte del compianto Beggio che portava prodotti abbastanza nuovi e variegati non solo Giapponesi ma anche inglesi e francesi. Comprai da lui le ottime Jean-Marie Reynaud di cui era distribuitore per l'Italia, che ancora usa mio padre. Io in cambio ero assolutamente affascinato dal minimalismo spartano e compatto di Naim Nait e Cyrus e dai diffusori british come Harberth, Spendor, B&W che rimasero innavicinabili per lungo tempo e che rimangono ancor oggi tra i miei feticci. Grazie per la testimonianza.
Anche io seguo (o inseguo?) l’alta fedeltà e anche io sono di mestre!
Io ho ricordi che risalgono addirittura alla Gbc di Mainardi a San Tomà. Poi Caputo (sempre a Venezia!) etc.
Mi piacerebbe continuare questo Amarcord dal vivo, magari con Fabio Fabris di Altramusica (oramai unico sopravvissuto della zona).
@@brandonbra5223 certo, Caputo a Venezia. Fabio é l’unico superstite in effetti. Da lui presi un Primaluna è un lettore cd Minimax eccellenti.
Video bellissimo, ha trasportato la mia mente indietro nel tempo!
Questi 33 mininuti di video mi sono volati senza accorgermene…. Complimenti
Mi hai ricordato i miei 15-16 anni quando avevo costantemente il catalogo Technics sul tavolo, sognavo le ultime pagine ma potevo accedere al massimo alla metà. Non capivo molto di hifi, ragionavo con gli occhi ma di musica ne ascoltavo tanta nella mia camera.
Molto spesso infatti all'epoca si sognava e si ascoltava con gli occhi
Idem
Grazie per queste tue storiche e bellissime narrazioni, ti seguo sempre con grande interesse, grazie di esistere
È sempre un piacere ascoltare la Tua storia audiolfila dagli albori ad oggi.
Video interessante che mi ha fatto ricordare il mio primo ingresso in un negozio di Vera alta fedeltà: "Buzzi dischi" a Busto Arsizio.
Mi si è aperto un mondo a me sconosciuto.
Ancora oggi rimangono impressi nella memoria 2 oggetti straordinari, un Krell Ksa50 e le Magneplanar Tympani IV.
Ebbi esattamente la stessa epifania nei confronti della presenza scenica la prima volta che il proprietario dell'allora Stereo Exchange di Milano mi invitò ad abbandonare la sala consumer per scendere le scale in una saletta nella quale avevo davanti Nina Simone e la band. Seppi poi che la magia era dovuta ad una coppia di Rogers ls5/9 pilotate da un finale a valvole. Essere trasportato in un club con tutta la sua ambienza mi aprì la ricerca infinita del miglior risultato sonoro nel proprio ambiente, coronata fortunatamente da diverse oasi di felicità, ma mai veramente raggiungibile. Un bellissimo asintoto.
Anche io mi sono appassionato in quei anni precisamente nel 1977, anno in cui un parente mi regalo' il suo sistema audio composto da giradischi Thorens td 160, diffusori Jensen l22 e un Amplificatore che purtroppo non ricordo più il marchio, comunque credo che fosse un Giapponese ma proprio non lo ricordo più.. qualche anno dopo lo diedi via per prendere un Rack tutto Pioneer...e me ne pento ancora adesso 😉🎼🖐
Era il lontano 1977, quando alla sera uscendo dal cinema io e i miei amici diciasettenni passavamo davanti alle sfavillanti vetrine del mitico HI FI Gallery di Mestre. Non ci restava che sognare, noi che a mala pena potevamo permetterci un compattone Philips😢
Il titolare di Hi-Fi gallery era mario soldá che ora ha un negozio di animali in via ca Savorgnan.
Nello stesso locale dove una volta Mario vendeva Hi-Fi.
Sempre ottime spiegazioni… complimenti 👏👏
Sempre un bel contributo ed ora spunto per ricordare quando si andava per negozi di Hi Fi e dischi, da Noi a Roma e nella mia zona, il mitico Discoland...bei tempi, finito l'esame di maturità ricordo ancora di essermi precipitato ad acquistare il Cd di The Lamb Lies Down on Broadway...dopo innumerevoli ascolti del vinile! Un caro saluto
E' un piacere ascoltarla!
Quando si parla di sentimenti, gli occhi si accendono e brillano !!!! 😉😉💥💥
Bel paragone, il technics effetto loudness il mc sui medi, il nostro orecchio non avendo una linea di sensibilità piatta tra bassi medi e alti sente più i medi quindi il mc, il technics dando una curva opposta "raddrizza". Dipende dai gusti, da cosa piace alle nostre orecchie, personalmente non apprezzo i medi che spesso trovo invadenti per le mie orecchie, giacché le mie 4 autocostruite in sp non hanno i mid volutamente. Probabilmente dipeso dal fatto che da ex Dj ho sentito una marea di service pompati sui medi "spacca orecchie" mi è capitato non di rado di battibeccare col fonico per tirar giù i mid e bilanciare. Sei come al solito molto chiaro e preciso.
I vu meter dei Techincs sono insuperati ed insuperabili. La differenza, sulla carta, è tanta. Io però, amante delle elettroniche giapponesi, spero!
Forse volevi dire i meter dei Mc Intosh, che non sono VU Meter, ma Peak Meter e con una circuitazione parecchio complessa e MULTISCALA, di cui una a larga dinamica, tarata in Watt di picco estremamente precisi, ed una in dB, con la stessa balistica della precedente, ma con una gamma di solo 20 dB circa, che è come una lente di ingrandimento di quell' altra, e serve per misurazioni di altissima precisione.
Anche io in quel periodo rimasi affascinato da quel prefinale con quei 2 stupendi vu meter, ma secondo me tutto l’apparecchio era esteticamente bellissimo.lo adoro tuttora e farei carte false per averne uno, ma non è alla mia portata.ti faccio tanti complimenti in quanto seguendo i tuoi video illustrati in maniera chiara e comprensibile a tutti ho potuto imparare tanti concetti inerenti il mondo gira di.grazie per quello che fai.
Il mondo hi fi
Mi ha condotto in un bel viaggio a ritroso nel tempo ... mezz'ora di puro piacere evocativo. Anche le Sue considerazioni relative ai corretti abbinamenti mi trovano in sintonia di pensiero.
Ricordo anch'io, seppure riferendomi a qualche anno successivo, il fascino estetico di certi componenti, che spesso perturbava i criteri più razionali e/o logici di una scelta, sempre difficile per un appassionato. A proposito di abbinamenti "eretici" tra amplificatori e diffusori, personalmente ricordo che, dopo innumerevoli ascolti e un gran peregrinare nei vari negozi di Hi-Fi, finii (finanze permettendo) per accoppiare un amplificatore Sansui con diffusori TANNOY DC-100. Accoppiata che farebbe "rizzare i capelli" agli audiofili più eruditi, ma che per i miei gusti funzionò! Ascoltavo, ieri come oggi un po' di tutto, ma in termini di qualità audio sentivo d'essere più esigente solo con la riproduzione della musica Classica, in particolare del pianoforte (Chopin, Ravel, Debussy, Satie, ecc,) nelle più varie e differenti interpretazioni, con un debole per Horowitz, Richter, Michelangeli e anche Ciccolini. Pianisti decisamente differenti nello stile, che alternavo nell'ascolto secondo il mio umore del momento. Alla fine, incredibilmente, scelsi quell'abbinamento Sansui-TANNOY ... che mai avrei immaginato. Forse, per onestà intellettuale, confesso che l'accoppiata dava il meglio sui fiati e sugli gli archi, rispetto al pianoforte, sempre difficile da riprodurre con elevata fedeltà.
Se posso permettermi una domanda, Le chiedo: cosa ne pensa in generale dei diffusori TANNOY?
Grazie e complimenti
Molta curiosità per la nuova linea di Velut Luna. Video dai contenuti sempre piacevoli ed interessanti
Confesso di essere approdato a questo video quasi per caso. Mi ha fatto tornare indietro al 1972 quando, per la maturità, mi feci regalare il primo impiantino , poi rimasto tale per moltissimi anni. Non era certo un McIntosh né un Technics né un Marantz né altri nomi blasonatissimi: nonostante leggessi con bramosia - soprattutto in seguito - tutti i numeri di Suono e Stereoplay, e quindi immaginassi "in cuor mio" cosa mi sarei voluto portare a casa, le finanze erano quello che erano, e conseguentemente le macchine erano "entry level". Solo molto tempo dopo ho avuto la possibilità di iniziare a cambiare i pezzi, uno alla volta, senza tuttavia mai approdare a quei marchi. Sono soddisfatto ? Mah, l'uomo non è mai soddisfatto e cerca sempre di migliorare, e l'erba del vicino è sempre più verde. A parte questo lungo preambolo, mi piacerebbe stigmatizzare due cose. L'analisi del relatore (pardon, l'abitudine della professione ....) l'analisi del Sig. Marco (credo che sia questo il nome di Velut Luna e se non lo fosse me ne scuso) è interessantissima e bellissima, ma dall'alto della mia enciclopedica ignoranza , mi permetto di far notare che è sì tutto vero, ma per fare i paragoni come si deve occorre cambiare UNA variabile alla volta (anche questo mi viene dalla mia professione). Se ne cambi più di una, non ci si capisce più nulla (è stato questo il segreto del successo di Mendel con i piselli e le leggi della genetica). E in questo contesto assume importanza fondamentale ( a parer mio, ma potrei sbagliarmi) il LOCALE D'ASCOLTO. Può verificarsi di ascoltare un impianto in negozio con un certo cd o LP, poi si prendono TUTTE quelle componenti, nessuna esclusa, compresi le cavetterie di cui oggi va tanto di moda parlare, si portano a casa, si montano, si accende e .... si dice : ma che è questa porcheria ? Sono assolutamente d'accordo che è importante "accoppiare" i componenti con i princìpi magistralmente esposti da Marco, ma non mi è capitato mai di vedere su TH-cam filmati che parlano del locale d'ascolto e di come possa completamente sovvertire i risultati. E, fondamentalmente, di come (cercare di) porvi rimedio, visto che, a parte Paperon de Paperoni, pochissimi hanno la possibilità di costruirsi a casa una sala da concerto. Ed a maggior ragione, come si fa a scegliere un determinato componente in negozio quando tutti gli altri componenti della catena sono DIVERSI tra casa e negozio ?
Infine, una considerazione filosofica. Alcune volte mi sembra che per andare dietro al miglior hardware a tutti i costi, ci si dimentichi del motivo ultimo per il quale serve: ASCOLTARE MUSICA. Sopra il mio impiantino ho un quadretto in cui conservo la quarta di copertina del periodico mensile del mio ordine professionale, un numero di tanti decenni fa. Ci sono quattro vignette: sulla prima un pensieroso Johan Sebastian Bach, appoggiato ad un albero, sta ammirando estasiato un bucolicissimo paesaggio; sulla seconda sempre Bach che sta componendo musica al pianoforte alla luce di una tremolante candela, sulla terza, con un salto di tempo e di spazio, un "audiofilo" acquista in negozio un LP del Magnificat, ed infine sull'ultima il nostro audiofilo, ascoltando il Magnificat inginocchiato di fronte al suo impianto hifi, è raffigurato con un megafumetto che gli esce dalla testa e che mostra un complicatissimo circuito elettronico. Quell'audiofilo rappresenta sicuramente anche una parte di me, ma l'altra parte di me ASCOLTA MUSICA e NON ASCOLTA L'IMPIANTO. Non credo che ci sia qualcuno che, di fronte alla Gioconda di Leonardo si chieda con quale pennello è stato dipinto. I miei due cent. (PS - scusate non sono molto pratico, non compare il mio nome, mi chiamo Francesco)
Per formulare un giudizio su di me e le per nulla piacevoli critiche, infondate, proposte su di me, le mancano circa 700 video da me pubblicati in cui spiego diffusamente e con la competenza del professionista quale sono, TUTTE le cose che lei cita alla rinfusa e senza proprietà di linguaggio tecnico specifico, dall'alto della sua cattedra che qui purtroppo ha poco valore e significato. "Ripassi a settembre", dopo aver studiato gli altri miei video... compresi i MOLTISSIMI in cui parlo dell'0importanza dell'ambiente e di come gestirlo. Per tacer dell'importanza della musica prima di tutto... Ripèassi, ripassi... per il momento il voto è un 4 tondo, tondo...
Caro amico, lei non ha capito assolutamente NULLA del significato di quello che ho scritto. Buona giornata.
Marco è sempre un piacere ascoltarti 💗 Grazie Marco Che belle le Advent le avevo non ricordo il modello ma di sicuro le piccole
Come sempre un monologo mooolto appassionante.
Richiesta, sempre in tema di abbinamenti ma odierni: sarebbe bello ascoltarti sulla "teoria degli accoppiamenti" ampli-diffusori. Potresti veramente fornire un solco da seguire per i non esperti che, a leggere i commenti, provano un grande smarrimento. (Ovvio che sto parlando in primis del sottoscritto...)
Bellissima testimonianza di verità e ricordi indelebili. Dal minuto 15:00 si racconta l’essenza e l’entusiasmo della nostra grande passione. Grazie!
Emozioni comuni che ci riportano negli anni di una gioventù piacevole da ricordare, anche perchè il "desiderio" (quello "sano"), ci spingeva a migliorare noi stessi e non solo economicamente. Tornando all' argomento in questione, la grande suggestione dell' accoppiata Technics la faceva anche la lettura dei dati "di targa" del valore di distorsione che, all' epoca, consideravamo (a torto!) uno dei fattori più legati alla qualità sonora: quel "0,003%" ad 1KHz smuoveva la mia sfera emozionale al pari degli stupendi VU Meter ad ago, ancora oggi dei "punti di riferimento" che mi vincolano (ancorchè "non vincolanti"!) ancora oggi nella scelta di un amplificatore. Non a caso, forse, nella mia sala "resiste" ancora un finale Proton AA 1150...Comunque, col senno di poi, oggi proverei anche a mischiare i pre ed i finali, giusto per curiosità...
..Era il 1979 quando anch'io venni " folgorato" da questa nostra passione, già incuriosito da apparecchi di riproduzione sonora ma troppo piccolo per poter capire questo mondo,ebbi appunto la possibilità, per caso,di sentire un'impianto che per l'epoca non era da poco, il giradischi non ricordo la marca ma l'amplificazione era pre+finale Phase Linear e diffusori Klipsch La Scala ascoltati in un salone adeguato, abituato a sentire qualche "stereo" a casa di amici dove,il fratello più grande o il papà ne possedevano uno,i cosiddetti rack coordinati dell'epoca,ascoltare quell'impianto mi apri" un mondo,per la cronaca,avevo 12 anni,e non avevo bene idea di cosa suonasse davanti a me,solo qualche anno dopo,incominciando ad acquistare le riviste del settore realizzai.....bei ricordi.......
Bellissimo..! Come sempre.
Ricordi molto simili di quel periodo (fine 70) ma io ero più piccolo e purtroppo assolutamente non in sintonia con i genitori riguardo le mie passioni , il fascino dei VU meter e le mitiche Acoustic Research 9 erano in un personale elenco di sogni che rimasero tali x moltissimo tempo
Ciao Marco , storia molto interessante come sempre . Scrivo per confermare in parte parte la tua analisi . Ho posseduto per alcuni anni la coppia technics da te descritta e posso confermare le tue impressioni : tanta potenza , tanta dinamica e basso rumore uniti ad una seducente enfasi agli estremi di banda , un po "smollato" sulle basse . Molto piacevole ad un ascolto non analitico . Ho detto "in parte" in quanto non ho mai ascoltato la coppia mcintosh . Aggiungo che con le serie successive , quelle completamente dual mono con doppio trasformatore , il marchio giapponese si è molto "ripreso" in termini di correttezza e velocità mettendo sul mercato prodotti piuttosto validi (parlo ovviamente solo delle serie di punta dual mono) . Ultima menzione sull'estetica , ha sedotto e seduce tutt'ora anche me , impareggiabile .
Oggi mi hai emozionato. Sono tornato indietro nel tempo e nelle mie emozioni. Devo dirti che il McIntosh è stato un sogno mai raggiunto . Ma chissà !!!!!!! Mai dire mai nella vita. Io ero fanatico della Sansui e alla fine qualche anno fà ho raggiunto il mio Sansui AU-X11 degli anni 80 e devo dirti che sono rimasto a bocca aperta la prima volta che lo ho ascoltato. Le casse ? Sono le mitiche Bowers & Wilkins DM 6 inglesi. Per concludere posso affermare che non invidio i giovani d'oggi. Noi ad inseguire i nostri sogni e questi di oggi seduti su un gradino con una bottiglia di birra in mano a parlare di ?????? Non lo so e non li capisco.
Emozionante!
Video interessantissimo
Si ma........tu hai avuto una infenzia decisamente felice.
La maggior parte degli appassionati non poteva permettersi quel tipo di apparecchi ma dovera giocoforza accontentarsi di una hj-fi consumer.
Ma per fortuna l'interfacciamento piu' importante e' quello tra passione e disponibilita,
buonasera. classico duello che avrebbe scatenato discussioni appassionate tra i fautori dell'un marchio al posto dell'altro. nella fattispecie avendo avuto il pre e finale technics non posso che parlarne bene. la timbrica pulita ed aperta, se ben supportata da una sorgente degna (technics o thorens) e da diffusori di livello buono ma non per forza ultracostosi avrebbero regalato tanti anni di buona musica. non ho mai avuto ma nemmeno sentito quel duo mcintosh ma so bene quali fossero le caratteristiche sonore delle amplificazioni dell'epoca. degne rappresentanti delle elettroniche yankee avevano una timbrica più netta soprattutto nelle tonalità basse ed un suono molto spettacolare e deciso. molto meglio nella musica rock che quella classica o jazz insomma. mcintosh ha saputo rinnovarsi pur rimanendo nella tradizione, addolcendo via via le proprie elettroniche capaci di adattarsi a più tipologie di diffusori mentre technics è sostanzialmente sparita dai radar. e questo mi duole particolarmente. like 678.
Mi permetto un piccolo appunto al grande Marco L'incetto, che riguardo ai technics ha invertito i nomi del pre finale,chiamando SE il pre ed SU il finale,mentre è il contrario...
video B E L L I S S I M O! Grazie.
A livello di suono tra amplificatori moderni e quelli vintage che differenza c'è ?
oggi si ragiona sui muscoli, allora si ragionava sul suono...
Ah, le AR, le mie prime casse, non le 9 ovviamente impossibili per il mio misero stipendio da geometra di primo impiego, ma le 90 (credo), di costo molto più accessibile, senza impiallacciatura ma ricoperte con un telo in tessuto nero per contenere i costi, ma che suono avevano! Poi però le cambiai con una coppia di JBL 4313 studio monitor più adatte al rock che in quel periodo ascoltavo di più. Piacevolissimi i tuoi racconti del tempo che fu, mi risvegliano ricordi di fantastici tempi passati. Grazie! 😍
Le ar9, a listino nel 1979 costavano a listino un milione di lire a quanto vedo dall'annuario di suono di quell'anno.
e ti pare così rilevante? Erano tanti soldi, il concetto è questo.
E normalmente in questi video del ricordo io vado... a memoria,che nn necessariamente e nn semprerè infallibile, anzi. Interventi come questo tuo MI IRRITANNO OLTRE MISURA. Giusto per essere schietto e chiaro.
Marco x cortesia se ti fa piacere mi recensisci i primi 4 album dei led Zeppelin ci conto , grazie Alessandro
a parte che l'ho già fatto... ma questo non è un canale a gettone. Grazie.
Technics merita molto rispetto sopratutto sui fantastici giradischi di fasvka alta, ma il suono dei suoi ampli, a partire dal SU8080, non mi ha mai bene impressionato.
Nel momento in cui hai accontentato Carlo è stata la tua rovina!!😂😂 è successo anche a me... maledetti MAC.
E pensare che queste elettroniche fantastiche suonavano bene e comunque anche senza cavi esoterici! Unbelievable! 💙
il concetto di esoterico dovrebbe essere bandito dalla Tecnica HI Fi : E' solo un modo per infinocchiare i creduloni! Un cavo e' una linea di trasmissione i cui paretri sono misurabili e quantizzabili! non c'e' niente di occulto nella caratteristica di questi componenti!
@@piodambrosio1427 vero, vaglielo a spiegare a quelli che comprano pitoni da 2000 euro e ciabatte filtrate da 1000, fermo restando che ognuno è libero di spendere i propri soldi come desidera.. basterebbe un test a doppio cieco x smentire tutti e far crollare il castello di carte.. buona musica
No non voglio spiegare niente a nessuno ogniuno è libero di credere a chi vuole! Preferisco non perdere tempo; D'altronde nessuno li costringe a comprare cose di cui non hanno bosogno!
Dopo anni di attività nel settore dico che vince naim, vince densen....e tutte quelle aziende per cui vale la sostanza
Ma, probabilmente, perché il suono del sol levante, o americano, non l'ho mai vissuto.....il mio primo amplificatore, nel 1987, fu un integrato exposure .....
si tutto bellissimo, ma alla fine non ci hai mica detto se quell'impianto arrivò a casa tua...
No, non arrivò mai, perchè costava troppo per le finanze del mio papà. Comprai un integrato Kenwood KA8100 + una cioppia di Infinity Qa usate
@@VelutLunaMusic se fosse raggiungibile non sarebbe HiFi
le elettroniche citate le ho avute entrambe.. Technics metallo puro.. fastidioso!! mcintosh selettivo e con una immagine fantastica.. ancora lo rimpiango!!
McIntosh, per me prodotti sopravvalutati. Belli perché hanno "gli occhi azzurri" e pesano parecchio. Mai piaciuti. A Milano Hi-Fidelity l'accoppiata con le Sonus Faber è stata forse la più grande delusione dell'evento. Un suono piatto, anemico. E questo sarebbe l'hi-end?
...ma lei ha ascoltato quello che ho detto? E se lo ha ascoltato, come fa a ritirarmi fuori l'accoppiata con SF, che è in assoluto la più sbagliata possibile per questi amplificatori??? SUVVIA...
@@VelutLunaMusic È proprio perché ho ascoltato quello che ha detto che mi sono permesso di aggiungere la mia opinione. Che forse, considerati il tono e la spocchia, non sarà importante come la sua, ma è sempre la mia opinione. Quanto al suo commento, l'uso del prefisso "ri" ("ritirarmi fuori") sottintende il fatto che io abbia già menzionato l'accoppiata MC Intosh/SF in precedenza. Purtroppo, essendo questo il primo (e mi sa anche l'ultimo) commento sul suo canale, capirà facilmente che non è il caso.
Parafrasandola potrei dirle: "ma lei ha letto quello che ho scritto"? Ma evidentemente lei coltiva l'arte del "parlarsi addosso". Peccato perché il video che ha fatto sugli Squallor mi era piaciuto.
La facevo più simpatico. SUVVIA...
0:17 "L'hi-fi che fu": l'hi-fu.