Olio di lino cotto: www.antichitabelsito.it/olio_lino.htm Catalogo di Antichità Belsito: www.antichitabelsito.it/ Dopo 2 anni da quando ho fatto questa finitura, questa appare ancora in ottime condizioni, se non che il legno appare leggermente arido. Il che può essere un vantaggio se il manufatto deve apparire rustico, oppure se è possibile passare una nuova mano di finitura, questa tornerà meglio che appena fatta e la durata si prolungherà di molto, specie se la ripassiamo ogni 2/3 anni.
Certo che con l'olio di lino cotto si rallenta l'asciugatura, ma del resto 60/70 anni fa' non c'era tutto questo bisogno di rapidità nel fare i lavori e le vernici aveva tempi di asciugatura lenti lenti e poi lenti ,ma i risultati sono arrivati ai nostri giorni . Oggi viene privilegiato il do It yuor self con vernici sintetiche con essicazione rapida , ma la resistenza nel tempo lascia a desiderare . Complimenti per la lezione , grande passione e professionalità
Difatti anni fa un vecchio restauratore mi consiglio' la mistura 50/5o olio di lino cotto ed acquaragia con più' mani ed attesa di una buona asciugatura fra le due mani lo provai diversi anni fa sulla casetta del campeggio vicino al mare esposta alle intemperie ed e' come appena fatta .
Sperando che, alla fine, la maga ti abbia fatto scendere, i complimenti sono d'obbligo. E' sempre un grande piacere guardare i tuoi video oltre ad essere sempre molto istruttivi. Grazie a nome mio e, ritengo, a nome di tutti
Ciao, Gianni. Geniale questa combinazione di due prodotti già eccellenti che si compensano l'uno con l'altro. E hai fatto bene a spiegare qual'è la stuccatura migliore per l'esterno, non si sa mai...Per inciso l'olio di lino cotto di Antichità Belsito lo uso, ed è un prodotto eccezionale. Suggerisco a chi ha in antipatia l'acquaragia o l'essenza di trementina, di usare al loro posto, nella stessa quantità, il limonene, prodotto totalmente naturale che però ha due difetti: è più costoso e, guarda caso, ha un forte e persistente odore di limone che impesterà le vostra bottega e vi farà detestare il frutto da cui tare origine 😅 Grazie, Gianni, a presto, e non litigare con le maghette...
Grazie Giuseppe! Be, per un lavoro che va all'esterno come queste assi, essenza di trementina o limonene mi sembra uno spreco... Quacun altro in un commemto dice che usa il gasolio... Secomdo me va benissimo l'acquaragia inodore, e comunque l'odore si sentirà e bene per un paio di settimane a causa del flatting. E comunque anche l'olio cotto non profuma di rose 😆😆😆 Ci mettesse le mani la mia nuova amica maghetta!
Grazie Gianni, la userò senz'altro, ma non ora, che asciugherebbe con difficoltà. Rimanderò il lavoro a primavera/estate 2023 con aria più calda e secca.
Infatti Antonio, mi hanno consigliato questa "ricetta" e l'ho provata, strabiliato dal risultato l'ho voluto provare su una casetta di legno che ho restaurato più di 11 anni fa ed era ora di rifarla... Una mano a tutta, senza carteggiarla, poi una seconda mano solo alla parte bassa che era più rovinata ed è tornata più bella che appena restaurata! Ho indagato un po' su internet ed a quanto pare questo sarebbe il cosiddetto "olio danese" che ho usato qualche volta, prodotto dalla Sayerlack. Però a dire il vero non gli somiglia per niente! Comunque giurano che dura per tempi lunghissimi...
@@Antonio-fg2nc l'olio danese è traspatente. Se passo una vernice coprente, sensa aggiungere olio cotto (deve essere sintetica per farlo) sono rovinato: poi debbo ricarteggiare tutto e ricominciare daccapo! 😳
Assolutamente si. Sto usando questa tecnica su casette di legno, panchine e qualunque cosa sia di legno e stia all'aperto, con risultati fantastici, soprattutto perché non ho quell'effetto "plastica" causato dalle finiture che profucono un film superficiale che copre il legno anche se lo lasciano vedere. In questo caso il legno rimane molto più naturale e decisamente bello!
mettici un pò di gasolio al posto dell'acqua ragia dentro ;-) io lo facevo 30 anni fa. gasolio , trasparente per barche e olio di lino cotto. funziona che è una meraviglia . se vai sul forum del truciolo ancora trovi i post.
Si le vernici sintetiche e quindi l'olio cotto possono essere diluiti anche con il gasolio, solo che è molto dannoso per la salute, e se lo dico nei video già immagino i commenti e gli attacchi che subirei! Mio padre le vernici le ha sempre diluite con il gasolio e questo non ha pregiudicato affatto la durata delle sue verniciature... Ciao Ipnovito, buona domenica!
In genere l'impregnante cerato è una finitura e non prevede ulteriori mani sopra, comunque esistono finiture a acqua da passarci sopra. Questa è una finitura troppo diversa e ho paura che non si ancori bene. Comunque è sempre bene far prove prima di iniziare il lavoro ed avere le idee chiare si dall'inizio: se intendi dare sopra una finitura, è bene evitare l'impregnante effetto cera...
Grazie mille per i tuoi insegnamenti! Vorrei sapere se in questo video utilizzi tutti prodotti a solvente (anche l' impregnante che passi prima della finitura).Grazie!
la finitura è fatta con olio di lino cotto e flatting diluiti con acquaragia inodore. L'impregnante è ad acqua, perchè avevo questo, ma se lo usavo a solvente sarebbe stato un pochino meglio. Comunque usare prodotti a solvente su un impregnante ad acqua, non è un grosso errore, il contrario sarebbe invece "una cagata pazzesca" cit. Fantozzi Grazie a te Gino!
Ciao grazie del video. Ho un vecchio tavolo in ciliegio verniciato . Ho tolto la vernice con la rotorbitale però sotto ci sono macchie scure da bruciature e quant'altro. Mi conviene piallare per togliere in profondità o fare una lamatura con lo strumento?
Se non è antico e se è di MASSELLO, la cosa ideale sarebbe smontare il piano e portarlo in una falegnameria per farlo passare e ripassare sotto la calibratrice finché non scompare tutto. Se è antico, meno si carteggia meglio è. Anzi, non andrebbe proprio fatto. Un'altra soluzione potrebbe essere impiallacciare il piano, magari un tranciato da 20/10
Buonasera questa pratica può essere usata sulle persiane pittate a smalto affinché durino di più? Cinsiderato che la mia casa è tutta esposta a sud. Grazie
Se è smalto sintetico si, se è ad acqua no. Ho ripassato una casetta in legno finita con flatting che si stava rovinando ed è tornata come nuova e sono oltre 2 anni. Preso dall'entusiasmo ho fatto la stessa cosa con persiane finite con un trasparente ad acqua: un disastro!!! 😱
Certo che si. Ho provato a usare questa mistura ma senza acquaragia ed il risultato è fantastico! Però ti consiglio di ripassare, almeno una volta ogni 2 anni la mistura di questo video e vedrai che dureranno più a lungo di quasi tutte le altre finiture
Eccellente video molto istruttivo e di facile apprendimento. Volevo chiederti:- dovendo fare manutenzione di una porta in legno esterna, scolorita dal sole e intemperie, se era possibile passare un impregnante e poi l'olio paglierino per ravvivarla. e proteggerla. Grazie
Se è per fare un lavoro che duri qualche mese finché non hai tempo di fare un lavoro ben fatto, puoi graffiare la vecchia finitura con dello scotch brite e passare l'impregnante ma l'olio paglierino non servirà a nulla. Semmai, in periodo estivo puoi dare olio cotto. Ma ripeto: questo lavoro durerà pochi mesi. Per fare un lavoro che duri anni, è necessario riportare a legno grezzo, perfettamente pulito
si, c'è chi lo fa ma ci sono sei problemi: la resistenza è minore ed i tempi di essiccazione sono molto più lunghi, tanto più ora che "l'estate sta finendo e un anno se ne va" L'ideale è farlo nei mesi di giugno/luglio
Buongiorno. Appena iscritta. Una domanda: tra una mano e l'altra non ha fatto carteggiature? Lo chiedo perché ho appena tirato al grezzo 15 persiane: un lavoraccio e stavo cercando una soluzione per non ricarteggiare tra una mano e l'altra...
Benvenuta e grazie! Ho fatto un nuovo video su questa tecnica, a 2 anni dal primo. Eccolo: th-cam.com/video/0Pz2j0qjaTI/w-d-xo.html Ho cambiato alcune cose con ottimi risultati. Non solo sembra durare più delle altre finiture, ma è più facile da ripristinare, quando comincia a rovinarsi e questo lo vedremo in un video che dovrei fare molto presto...
Il teack è un legno un po' difficile, perchè la sua resistenza alle intemperie è dovuta al fatto che è un legno molto grasso e la conseguenza è che le finiture non si aggrappano bene su questo legno e in breve tempo sbiancano e poi si sfogliano... Però questa finitura essendo a base di olio, potrebbe essere ottima anche su questo legno. Vale assolutamente la pena tentare, anche perchè più di uno mi ha garantito che è una finitura molto durevole!
Ciao Gianni volevo chiederti io uso anche io il flatting e mi ci trovo bene però volevo sapere se l olio paglierino si può passare con il pennello come faccio con il flatting grazie
In questo video uso flatting misto ad olio di lino cotto. L'olio paglierino non è essiccativo ed ha tutt'altra funzione. Comunque io in genere lo passo con uno straccio, poi successivamente con un'altro straccio o con del pannocarta tolgo quello che non si è assorbito.
buongiorno Gianni, mia moglie innavvertitamente ha fato cadere un flacone di super colla, esatamente colla istantanea 21, sulla scrivania con un piano in legno lucido. Come posso puliore il piano? Grazie dall'abruzzo.
Ciao Augusto. Esiste lo scollatutto, che scioglierà perfettamente il cianoacrilato, ma c'è il pericolo che sciolga anche la lucidatura: www.loctite-consumer.it/it/prodotti/specialties/scolla_tutto.html Se lo trovi in ferramenta, ti consiglio di fare prima una prova in una parte non visibile.
Ciao. Ho bisogno di fare una manutenzione ad una staccionata che ho all’esterno ed ho sempre usato la rotorbitale. È ora di comprare un pialletto elettrico. Cosa mi consigli?
@@Restaura_con_Gianni si la rotobitale ce l’ho però devo togliere un impregnante spesso tipo quella vernice che hai tolto tu quindi secondo me meglio il piallettò perché con la carta vetrata su impasta tutto, c’ho già provato
Ciao Gianni ma nel caso non si potesse portare il legno al naturale? Si può fare lo stesso procedimento ? Ho una porta d’ingresso esposta alle intemperie ma non è possibile portarla a legno grezzo, come devo fare? Grazie e complimenti sei bravissimo
Se intendi fare una finitura trasparente, è fondamentale che il legno sia perfettamente pulito, sia per l'estetica, che per la durata. Ci sono tante tecniche possibili, in qualche modo di sicuro si riesce a sverniciarla. Nella peggiore delle ipotesi, con la soda caustica, ma è un lavoro piuttosto pericoloso... L'alternativa è dare una finitura coprente, ma esteticamente non è una bellezza... A meno che non si faccia una verniciatura antichizzata. Un argomento di cui mi occuperò in un futuro non troppo breve... nel frattempo puoi vedere sul canale di Lorena Macchiavelli
Buongiorno Gianni, complimenti per i suoi lavori! Io vorrei trattare dei ceppi di melo per ottenere degli sgabelli da esterno.. però presentano molte crepe (non marciume). questa stuccatura può andar bene o c’è qualcosa di più liquido? Grazie in anticipo e complimenti!
Si lo stucco che uso in questo video per l'esterno va benissimo. Per mandarlo in profondità ti basterà mettere il ceppo in orizzontale con la spaccatura sopra e mandi giù la pasta di legno con la spatola inserendola nella spaccatura spingendo giù. Però tieni presente che le spaccature radiali si stringono e allargano con il variare dell'umidita, per cui ti conviene fare il lavoro in piena estate, quando le spaccature sono alla massima larghezza, altrimenti se lo fai ora, fra 2 mesi si riaprono...
Grazie mille!!!! Video perfetto e soprattutto un sacco di consigli utili per perferzionare le mie tecniche nel fai da te. Vorrei solo farti una domanda? Essendo sensibile al tema del riuso, pensi che possa sostituire l'olio di lino cotto con l'olio di semi da cucina esausto?
Assolutamente no perché serve un olio essiccativo e gli oli che si usano in cucina non o sono. L'alternativa all'olio di lino cotto potrebbe essere l'olio di tung, che è una noce che cresce in Cina, ma anche l'olio delle nostre noci andrebbe benissimo.
Salve Gianni,riprendendo il.discorso del trattamento anti tarme sulle travi del tetto, questo trattamento di finitura e protezione potrebbe essere valida per esse o meglio altro?
Se queste travi sono soggette ai tarli, un prodotto che impermeabilizza il legno lo eviterei perché anche il miglior trattamento antitarlo del mondo, non durerà che pochi anni poi bisognerà ripeterlo e se il l'antitarlo non può penetrare, è un disastro... Anche se esiste un antitarlo idoneo a situazioni moderatamente difficili, che però è molto più costoso. Io ti consiglierei una mano di mordente e null'altro: colora e migliora la permeabilità del legno
Buongiorno a te Massimo. Non credo avrebbe senso farlo, perché una vernice coprente, come è uno smalto, non lascia arrivare la luce del sole fino al legno e di conseguenza, purché sia una vernice di qualità, durerà molto più a lungo di una vernice trasparente. Una quindicina di hanno fa ho riverniciato gli sportelloni delle finestre di una casa, e sono tutt'ora in ottime condizioni (ho usato una finitura tixotropica ad acqua, per esterno, coprente) se le avessi lucidate con un trasparente, dopo max 8 anni erano da riverniciare.
Grazie Giuseppe. Dipende molto dalla condizione meteo: in questo periodo e con queste temperature, se metti al sole quello che hai verniciato, non hai problemi a dare una mano la mattina ed una la sera. Oppure, una mano su un lato la mattina, poi il tardo pomeriggio sull'altro lato. In inverno i tempi sono molto più lunghi e potresti dover aspettare anche un paio di giorni e più...
@@Restaura_con_Gianni ma mescolando il flatting sintetico, , con l'olio di lino, che vantaggi ci sono, rispetto alla sola vernice, ti faccio questa domanda perché devo verniciare 1 persiana, grazie.
@@giuseppecondoluci5165 il flatting in realtà è una delle peggiori vernici per esterno. Io non lo uso quasi mai. Ma mescolato all'olio di lino cotto le sue caratteristiche cambiano completamente e anziché sfogliarsi dopo un paio d'anni, dura più a lungo delle migliori vernici per esterno
Il flatting è una finitura, l'impregnante è una tinta e un protettivo contro agenti atmosferici e biologici. Per cui sono due cose completamente diverse: prima andrebbe dato l'impregnante e poi questa mistura. Di conseguenza, secondo me assolutamente no, ma non mi risulta che nessuno ci abbia mai provato, per cui, chissà che non stai per fare una grande scoperta? Comunque, se vuoi provarci, assolutamente non impregnante ad acqua!
Complimenti per il video, consigli molto preziosi. Ma se dovessi stendere la mistura con pennello, le parti di flatting, olio cotto e acqua ragia cambiano? E se sì che dosatura consiglieresti? Tale mistura è consigliabile anche per portelloni in larice sottoposti a sole feroce, vento acqua e gelo? Se in caso cosa mi puoi consigliare? Grazie. Giorgio
Buongiorno Giorgio e grazie. Questa è la ricetta che mi è stata consigliata. Dopo due anni la panchina è ancora in ottime condizioni per cui si, te la consiglio per gli sportelloni in pieno sole e considera che quando comincerà a rovinarsi, sarà sufficiente dare una mano dello stesso prodotto per farli tornare quasi nuovi; cosa che non si può fare con quasi nessun'altra finitura per esterno. Sto facendo ulteriori esperimenti ed ora sto lucidando vari oggetti che vanno all'esterno con questa mistura ma senza acquaragia, quindi 60% olio di lino cotto 40% flatting sintetico, con risultati apparentemente eccezionali, ma ora devo vedere se dura altrettanto...
Ciao Gianni, devo realizzare un pergolato e sono molto interessato a questa finitura che mi sembra economica, efficace e semplice da applicare. Dove hai trovato questa "ricetta"? Il flatting e l'impregnante sono a base acqua? A distanza di un paio di anni riesci a darci un parere sulla resistenza della vernice?
Il flatting deve essere rigorosamente sintetico. L'impregnante se è sintetico è meglio, ma non fa una grossa differenza... Dopo 2 anni la lucidatura non ha alcun difetto se non che il legno appare un po' arido, ma questo è un vantaggio se il manufatto deve apparire rustico; e se non è così, con un'altra mano la lucidatura apparirà come appena fatta e la durata si prolungherà di molto. Ma io non lo farò, perchè voglio vedere quanto dura così com'è. La ricetta me l'ha confidata un collega
Gianni complimenti per il video 2 domande: quale impregnante hai usato ? A distanza del tempo trascorso, ritieni ancora che questo metodo illustrato sia il migliore per l’esterno? Grazie
Ho usato un impregnante ad acqua della Sayerlack, con il colore fatto su campione. Se avessi usato un impregnante a solvente sarebbe stato anche meglio,, ma non cambia molto. Ho intenzione di fare un video in cui faccio rivedere quella panchina dopo 2 anni, messa a confronto con un'altra panchina restaurata nello stesso periodo ma lucidata con una finitura tixotropica per esterno della Renner e farò ulteriori esperimenti su questa finitura. Ad oggi risulta essere meno rovinata della concorrente lucidata con il prodotto ad acqua, anche se il legno appare un po' riarso, come se gli fosse stato dato il solo impregnate e poco più (ma se così fosse 2 anni non li durerebbe). Quindi, probabilmente va diluita meno, ma il risultato sembra essere molto promettente
Grazie per condividere questa esperienza, molto interessante. Avrei due domande: La prima: in questa preparazione il flatting ad acqua va bene? La seconda: se sostituisco l'essenza di trementina all'acqua ragia va pure bene?
Il flatting deve essere assolutamente sintetico, altrimenti non legherebbe con l'olio. Si, l'essenza di trementina va benissimo, anche il limonene va bene. anzi, sono anche meglio, ma costano molto di più... Infine, se non ti importa rischiare il cancro, si può usare anche il carburante diesel, ma credo sia meglio evitarlo... 🤔
La colla vinilica c'é anche D4 ed é quella adatta per l'utilizzo all'esterno. La colla D3 non é adatta per manufatti sottoposta ad un costante e duraturo contatto con l'acqua. La D3 si usa per gli interni.
Buonasera Gianni, complimenti innanzitutto per i tuoi video e per i consigli che elargisci gratuitamente. Vorrei chiederti un consiglio se possibile, ho una trave di castagno da utilizzare come "mensola" del termocamino, secondo te che genere di finitura mi consigli per far sì che duri il più possibile senza bisogno di manutenzione, tenendo conto che sarà posizionata all'interno. Avevo pensato all'olio di lino cotto anche io, però gradirei un tuo parere al riguardo, grazie mille e buona serata, Pietro.
Buonasera a te Pietro. Si, l'olio di lino cotto va benissimo. Ma forse è ancora meglio il prodotto che ho usato per queste finestre: th-cam.com/video/kc4GbYXhifQ/w-d-xo.html In genere per questa funzione usano la finitura poliuretanica, ma per una trave non la consiglierei, perché se la trave si dovessere muovere un po' a causa del calore il danno sarebbe grosso. Invece, con oli e cere, non rischi nulla!
@@Restaura_con_Gianni grazie mille, appena visto. Che dire mi hai risolto 2 problemi in quanto ho anche due portoni in legno ed una finestra da sistemare in quanto 4-5 anni fa diedi una finitura Milesi poliuretanica ma si è esfoliata tutta ed ora solo a guardarla mi viene l'orticaria. Purtroppo ho tanti lavori ancora da portare avanti ma l'importante è aver trovato una soluzione definitiva. Grazie ancora e a buon rendere 😊😊
@@pietrodiiorio532 grazie a te! Comunque, se gli passi quest'olio, per farlo durare a lungo ti consiglio di ripassarlo ogni max un paio di anni con quest'olio, diluito al 50% con acquaragia. Buon lavoro!
@@Restaura_con_Giannibuonasera Gianni, ho portato a termine il lavoro di verniciatura della trave con l'olio Bodenol che mi avevi consigliato. Gradirei un ultimo consiglio possibilmente. Se volessi rendere la superficie della trave leggermente più lucida rispetto a quanto fa il Bodenol cosa potrei dare? Una cera? Si potrebbe fare una sorta di lucidatura con qualche prodotto specifico? Grazie mille e a buon rendere 😊
@@pietrodiiorio532 si certamente. È possibile pasaare la cera, dopo l'olio. Anzi, in antichità questa tecnica di lucidatura era molto usata. Si passa la cera e poi una volta ben asciutta si sfrega forte con uno straccio, preferibilmente di lana, ma va bene anche un cotone morbido es. Una vecchia t-shirt. Una cera come la Cera Novecento al mordente noce (quella che preferisco) da una lucidatura piuttosto satinata e quindi molto bella su un pezzo di antiquariato rustico. Al contrario, la cera Antiquariato da una lucidatura molto più brillante. Buon lavoro!
Ciao Gianni e complimenti per la tua professionalità! So che non si utilizzano prodotti all’acqua con i solventi…ma per il trattamento di un bancone da lavoro, dopo aver passato 50% di olio di lino cotto e 50% di essenza di trementina su legno di abete molto datato (tavole di almeno 20 anni…) per protezione ai graffi e limitare possibili ammaccature, vorrei passarci dopo che sarà perfettamente assorbito e secco, due passate di vetrificatore che ho trovato solo a base acqua. Il vetrificatore è solo per protezione da graffi o ammaccature leggere altrimenti avrei passato un flatting e passarci l’olio di lino cotto mi piace come tonalità e perché penso sia migliore come nutrimento per un legno “stagionato”. Qualcuno lo ha mai testato? Gianni cosa ne pensi? Grazie
Buonasera Gianni innanzitutto complimenti per i tuoi video, prendendo spunto da te ho usato anche io questa miscela su abete esterno e va alla grande. Ora ti volevo chiedere se questa miscela potrebbe essere usata su mdf che voglio usare per fare il top del mio banco da lavoro.É fattibile secondo te? Grazie mille e continua cosi. Alessio
Certo Alessio la puoi usare, però considera che con queste temperature sarà molto più lenta a seccare. L' MDF non è un materiale molto resistente... Se lo fai in multistrato, ti durerà molti di più, specie se di betulla. Buon lavoro!
Buongiorno, innanzitutto complimenti per la sua competenza...poi volevo chiederle : le proporzioni della finitura per esterni rimangono le stesse se data a pennello? Ho dato due mani di impregnante a solvente, va bene ora se ci passo sopra questa finitura? Posso darla anche in verticale su finestre montate? Grazie se mi risponde anche se sono tante domande....Buon lavoro
Buongiorno a te Ellida. Le domande sono tante, ma la risposta è sempre una: si. Per questa finitura va bene anche l'impregnante ad acqua, ma quello a solvente è meglio. Se la usi in verticale fai attenzione alle scolature: se vedi che comincia a colare, ti basta togliere meglio l'eccesso
Anche stavolta ottimo "tutorial"! Ora io dovrei riverniciare l'esterno delle mie (tante) finestre in douglas color noce. Non sono rovinatissime, ma ormai è proprio ora di mettercele mani. Per un lavoro di questo tipo, consiglieresti la sequenza che hai usato per queste assi? La vernice di fabbrica, infatti, tende a spellare con un effetto piuttosto bruttino.
Grazie Massimo! Con questa stessa mistura, ho restaurato una casetta di legno rilucidata 11 anni fa e molto rovinata nella parte bassa. Ho dato una prima mano a tutta la casetta, con questa mistura, ma diluita 50/50 con ulteriore acquaragia, e poi una seconda mano un po' più concentrata nella parte bassa, in moti punti oramai priva di vernice, e vedessi che risultato! E' tornata meglio che nuova e dico sul serio! Solo che ora le temperature cominciano ad essere troppo basse e non si secca mai...
Grazie! Si, in questo caso se è impregnante a solvente è anche meglio. Comunque in inverno questa mistura risulta un po' lenta a seccare. Però i risultati sono ottimi
Buongiorno Gianni e grazie per questo ulteriore consiglio. Devo ringraziarti anche per un altro tuo consiglio riguardante la "riparazione" delle ammaccature sul legno tramite il vapore: con il tuo metodo ho salvato il violino che stavo costruendo e sul quale mi è caduto il manico di una sgorbia. Senza il tuo video il violino sarebbe rimasto ammaccato e avrei dovuto rifare l'intero piano armonico. L'ammaccatura era limitata ma profonda e quindi ho usato dell'ovatta e il saldatore per lo stagno a punta fine: il risultato è stato immediato. Grazie ancora! Venendo invece a questa finitura per esterno e volendo accelerare i tempi di asciugatura, secondo te potrei diminuire la percentuale di olio rispetto al flatting? Tieni conto che vorrei usare questa miscela come base solida ma elastica per poi applicare una mano vernice colorata: vorrei restaurare delle persiane che hanno esattamente 90 anni e che in vita loro sono state riverniciate solo una volta... Potrebbe essere una buona strategia? Grazie ancora dei preziosi consigli.
Bene! Sono felice che quel video ti sia stato utile! Per l'olio di lino cotto, io conosco questa "ricetta" e so che funziona alla grande, però non so, cambiando le proporzioni cosa succede... Ma so dirti con certezza che se al posto dell'olio di lino ci metti quello di thung, spendi di più ma ottieni un risultato decisamente più pregevole. Però visto che intendi riverniciare sopra, non so quanto possa tutto ciò interessarti. Comunque tieni presente che su questa finitura non potrai verniciare con vernici ad acqua, ma solo sintetiche e le vernici sintetiche moderne non hanno la durata di quelle che venivano prodotte fino a pochi decenni fa. Si chiama "involuzione"
@@Restaura_con_Gianni Grazie Gianni, in effetti mi sarebbe piaciuto tenere un ciclo più "classico"; le vernici ad acqua non mi piacciono gran che, le ho usate per qualcosa all'interno di casa ma niente più: appena "sentono" l'acqua si ammorbidiscono... Per le persiane dovrò fare la copertura finale con il classico smalto colorato, dato che è un condominio e mi debbo attenere. Farò però lo strato di fondo con la tua ricetta perché ho notato che chi ha verniciato con lo smalto colorato direttamente sul legno carteggiato, un paio di anni dopo si è trovato con un bell'effetto cipolla... Sull'involuzione ci sarebbe da scrivere fiumi di inchiostro. O di vernice. Grazie ancora e a presto!
Salve Gianni è più di un anno che ti seguo, devo dire che sei espertissimo e i tuoi video sono molto dettagliati, grazie per condividere la tua esperienza. Vorrei fare una domanda: è possibile passare il flatting sull'ultima mano di gommalacca? Se è si dopo quante ore? Grazie davvero Gianni e continua cosi.
Grazie a te Antonio! Il flatting sulla gommalacca? 😳 È un po' come placcare di ferro un lingotto d'oro... Non credo sia mai stato fatto, ma se per qualche ragione ti è indispensabile farlo, credo tu possa tranquillamente saltare le mani a tampone e dare solo 2/3 mani di gommalacca a pennello, poi, dopo almeno 24 ore, carteggi con una grana fine, almeno 280, ma la 320 sarebbe meglio e puoi passare il flatting. Non credo ci siano problemi di adesione, ma per sicurezza farei un test su un pezzo di legno da buttare...
@@Restaura_con_Gianni Grazie esaustivo come sempre, ci provo e ti faccio sapere, il mobile era gia trattato in gommalacca quindi un piccolo restauro lo dovrei dare allo stesso modo, ma poi dovrei metterlo all'esterno ed è questo il problema. Grazie ancora dei tuoi consigli.
@@antonioluigicasto3564 Hummm... Con il flatting non migliorerà molto la situazione: il sole comunque sbiadirà la gommalacca ed è sufficiente una microscopia fessura da cui entra l'acqua per rovinare tutto, con più lentezza si, ma il mobile non durerà molto...
Grazie Antonio. Certo che si. Con un colorante concentrato sul quale dovrei fare presto un video, solo che l'impregnante si usa all'esterno e questa tinta all'esterno non è molto stabile, oppure con coloranti in polvere come ossidi o terre d'ombra, che però tendono a precipitare sul fondo e bisogna rimescolare spesso...
@@Restaura_con_Gianni Non ti chiamerò maestro, anche se lo penso, e so che non ti va. Userò gli ossidi come consigliatomi, grazie mille e buona serata!
@@Restaura_con_Gianni Buona giornata Gianni, scusa, un piccolo dubbio: devo utilizzare la famosa miscela per esterno flatting olio e acquaragia come nel tuo video, meglio gli ossidi o le terre? Perdona la mia ignoranza.
@@antoniopisani5317 Vanno bene entrambi, non c'è una grossa differenza. Con le terre basta usarne meno rispetto agli ossidi, per ottenere la stessa tonalità, perchè sono un colorante più efficace, con gli ossidi la venatura del legno resta più visibile. Ma la differenza non è molto evidente. Non so com'è dalle tue parti, qui (provincia di Macerata) piove, o comunque è brutto da oltre un mese, e con questo tempo le finiture a olio sono rallentate, perchè con i raggi ultravioletti del sole polimerizzano prima. Infatti sto finendo la lucidatura a olio (senza flatting) di alcune finestre con cui sto facendo due video e sono un po' nei pasticci, ma con il flatting è più veloce... Buon lavoro!
Ciao Gianni. Sto facendo con questo metodo le falchette della barca. Si tratta di stecche in iroko per evitare che si scivoli fuori bordo di altezza 3 cm e larghezza 2. Cercherò di dare più mani magari. Cosa mi consigli? Complimenti per il canale e questo video in particolare che è riuscito a darmi più di una dritta vista la pletora dei problemini affrontati.
Quella vernice all'olio che hai creato mi ricorda la MinWax Poly (che è una resina poliuretanica che si può dare a straccio)... COSTOSISSIMA. La ricetta "del poveraccio" che circola in rete prevede resina poliuretanica (che è costosa, ma meno della MinWax) e acqua ragia. Le proporzioni variano dalla meno densa (75% acqua ragia, 25% poly) alla media densità (50/50) alla più densa (75% poly, 25% acqua ragia). E tu l'hai fatta con due soldi... GENIO!! Per riferimento: cerca "Don't buy wiping polyurethane! (How to make AND use it properly.)"
Bè... "genio" qualcuno mi ha confidato questa "ricetta" ed io l'ho girata a tutti voi. Comunque l'ho trovata così interessante che ci ho fatto altri 2 video e altri ce ne saranno. In uno non metto neanche una goccia di acquaragia, con risultati entusiasmanti e nell'altro, dopo 2 anni do una rinfrescatina alle assi di questo video facendole tornare nuove con 2 minuti di lavoro...
Caro amico, che finitura daresti al legno di un fucile?Vorrei che fosse impermeabile, che penetrasse nel legno e fosse facile da ritoccare, per quanto lucido. Stavo usando l'olio danese e ho finito con la cera. ma so che puoi consigliarmi meglio. e dimmi se hai qualche ricetta per la cera, quantità di ogni ingrediente. PS: potresti inviarmelo tradotto in spagnolo, grazie mille, ti saluto dall'Argentina.
¡Hola, Marcelo! el acabado más utilizado tanto en el pasado como ahora es con aceite horneado. A veces se ha usado goma laca pero se estropea fácilmente. La forma más sencilla de utilizar la cera de abejas es añadir 30 gramos de colofonia por cada 100 de cera, luego colorantes en polvo y esencia de trementina o white spirit según necesites (más o menos oscura, más o menos líquida) para que se disuelva rápidamente, calentar en un baño de agua. Lo traduje con el traductor de Google, espero que lo entiendas. Saludos para ti y para toda Argentina desde Italia!
@@marcelosaranz4401 esatto: senza la colofonia o la cera carnauba, anche dopo mesi toccando un mobile trattato con cera d'api, rimarrebbero le impronte
Ciao Gianni, come sempre grazie per i tuoi tutorial unici! Ho delle persiane all’esterno che per via della loro esposizione tendono a diventare nere e seccarsi. Il trattamento che faccio io sarebbe Impregnante + cerato ma mi sto rendendo conto che non basta perché le persiane vanno a peggiorare. Come mi consiglieresti di trattarle? Ps: questo trattamento che hai fatto tu dato che vuole tempo per asciugare lo farò quest’estate (vivo in Sicilia quindi avoglia che asciugano ahah). Ma nel frattempo cosa mi consigli per non comprometterle ulteriormente?
Grazie Federico! Impregnante + cerato, se ti dura 2/3 anni ha fatto tanto, specie in una regione in cui il sole non manca, come la Sicilia, dove sono stato 2 volte e ci ho lasciato il cuore... Fino ad oggi ti avrei consigliato di fare la lucidatura che faccio in questo video e che dura circa 8 anni (un po' meno nelle facciate più assolate, un po' più in quelle a nord): th-cam.com/video/MbJXPCo8TrQ/w-d-xo.html Ma ora, per quello che mi hanno detto, la finitura che faccio in questo video credo sia di gran lunga più duratura. per far durare ancora un po' le tue persiane, ci puoi passare un prodotto che la Sayerlack vende come "ritonificante per serramenti" e la Renner come "Ravvivante all'acqua". Non è assolutamente così miracoloso come dicono, ma di sicuro le tue persiane arriveranno all'estate in condizioni leggermente migliori (pulisci al meglio possibile le persiane prima di passare il prodotto) Poi la prossima estate puoi provare a fare il lavoro che ho fatto io pochi giorni fa ad una casetta di legno: era messa malissimo, specie nella parte bassa, più esposta alle intemperie. Ho allungato la mistura che uso in questo video 50/50 con altra acquaragia ed ho passato tutta la casetta, poi dopo alcune ore ho dato una seconda passata alla parte bassa, più rovinata. E' tornata più bella di quando era nuova! Purtroppo non ho notizie certe sulla durata, ma ho motivo di credere che durerà molto più a lungo che il solito impregnante... Buon lavoro!
Grazie Joe! Che io sappia, è pericoloso solo su tamponi, pennelli, stracci e carta assorbente. Non ho mai sentito che qualcuno abbia avuto problemi con il legno. Buon weekend Joe!
Per quel che ne so, è il processo di asciugatura (che poi è una polimerizzazione dell'olio, non la semplice evaporazione del solvente) ad essere esotermico, cioè che sviluppa calore. È proprio quel calore auto-prodotto che crea il rischio di innescare la combustione. Una volta asciutto il problema non c'è più! Di solito si consiglia di bagnare con acqua gli stracci, aprirli bene (cioè non lasciarli appallottolati, ma distenderli) e farli asciugare in un luogo sicuro, lontano da materiale combustibile, preferibilmente all'aperto.
@@saveriog.825 Si esatto. Io preferisco usare il pannocarta e poi lo metto nella stufa a legna che ho in bottega. E una volta che è lì faccia quello che gli pare 😄😄😄
@@Restaura_con_Gianni Ah beh... Dentro la stufa è il posto più sicuro...! 😁 Mi sono dimenticato di precisare per chi ha fatto il primo commento, che l'effetto del calore auto-prodotto può essere pericoloso su uno straccio imbevuto ed appallottolato, ma lo strato lasciato sul legno non corre rischi perché la superficie è troppo grande rispetto alla quantità di prodotto per permettere un aumento di temperatura significativo.
Caro collega sono falegname da 50 anni e fin'ora non ho trovato soluzione per infissi in iroko ed essenze esotiche specie nelle zone marine e credimi le ho già provate tutte anche olio di lino e flatting ..... durata un paio d'anni e non più
Ciao Rino. Io non ho la tua esperienza nel settore degli infissi ed ho restaurato solo legno che sta dai 200 m sul livello del mare in su. E posso dirti che lontano dal mare la finitura tixotropica trasparente della Sayerlack o lo stesso prodotto, della Renner durano circa 8 anni. Un po' meno se esposte a sud, un po" più se non vedono il sole. Con questa finitura spero di allungare, ma sto ancira sperimentando... Ma quello che è certo, ci si riesce a fare ottimi restauri di legno molto malmesso e sverniciato a macchie dalle intemperie, facendolo tornare nuovo senza carteggiare!
una mano di olio cotto sul legno grezzo anche se poi si passa lo smalto o pittura da esterno colorata, aiuta il legno a non marcire troppo in fretta...
Ciao Gianni. Com'è questo trattamento misto a distanza di un anno? Non trovo altri che hanno usato questa ricetta se non dandola separatamente. Ma separata vuol dire prendere sempre per mano la carteggiatrice dopo un tot di anni, e ha sempre quell' effetto plasticoso. Il tuo no.
Dopo 2 anni e un po' ci ho rifatto un altro video. La finitura era ancora buona ma molto opacizzata, gli ho dato una nuova passata di questa mistura ed è tornata come nuova. Poi ho avviato un nuovo esperimento, in cui uso questi prodotti ma senza acquaragia quindi 60% olio cotto e 40% flatting. È stato possibile spruzzarla e non è stato necessario togliere l'eccesso. Il risultato è stato fin troppo lucido, tanto che l'ho dovuta opacizzare con un trucco, ed ora vediamo se dura come l'altra
![ประสบการณ์ จ้าง Developer ที่ผมจะไม่มีวันลืม [ภาค2]](http://i.ytimg.com/vi/pZbsSDRrmXA/mqdefault.jpg)
Olio di lino cotto: www.antichitabelsito.it/olio_lino.htm
Catalogo di Antichità Belsito: www.antichitabelsito.it/
Dopo 2 anni da quando ho fatto questa finitura, questa appare ancora in ottime condizioni, se non che il legno appare leggermente arido. Il che può essere un vantaggio se il manufatto deve apparire rustico, oppure se è possibile passare una nuova mano di finitura, questa tornerà meglio che appena fatta e la durata si prolungherà di molto, specie se la ripassiamo ogni 2/3 anni.
Complimenti, un vero maestro del restauro che condivide i suoi segreti, prendendoli pubblici a tutti gli hobbisti. È veramente lodevole!!!
Certo che con l'olio di lino cotto si rallenta l'asciugatura, ma del resto 60/70 anni fa' non c'era tutto questo bisogno di rapidità nel fare i lavori e le vernici aveva tempi di asciugatura lenti lenti e poi lenti ,ma i risultati sono arrivati ai nostri giorni . Oggi viene privilegiato il do It yuor self con vernici sintetiche con essicazione rapida , ma la resistenza nel tempo lascia a desiderare . Complimenti per la lezione , grande passione e professionalità
Esattissimo.
Buona fine settimana Marco!
Difatti anni fa un vecchio restauratore mi consiglio' la mistura 50/5o olio di lino cotto ed acquaragia con più' mani ed attesa di una buona asciugatura fra le due mani lo provai diversi anni fa sulla casetta del campeggio vicino al mare esposta alle intemperie ed e' come appena fatta .
Consigli utili e preziosi, GRAZIE per la condivisione
È sempre un piacere vedere i tuoi video grazie mille per condividere la tua conoscenza
Sperando che, alla fine, la maga ti abbia fatto scendere, i complimenti sono d'obbligo. E' sempre un grande piacere guardare i tuoi video oltre ad essere sempre molto istruttivi. Grazie a nome mio e, ritengo, a nome di tutti
Si Francesco, mi ha fatto scendere Hermione, tranquillo. Ho ancora il bernoccolo...
Grazie e buona giornata! 😄
Grazie sempre per il video....interessante ........e finale esilarante😂😂😂😂👏👏👏👏👏
Geazie Salvatore!
"Finale interessante" per chi non si titrova a testa in giù! 😉😆
Molto interessante non sono iscritto ma lei è un GRANDE maestro !
Grazie Angelo!
Sono solo un amico che vondivide quel che ha imparato.
Per l'iscrizione... Rimediare è semplice! 😉
Ciao, Gianni. Geniale questa combinazione di due prodotti già eccellenti che si compensano l'uno con l'altro. E hai fatto bene a spiegare qual'è la stuccatura migliore per l'esterno, non si sa mai...Per inciso l'olio di lino cotto di Antichità Belsito lo uso, ed è un prodotto eccezionale. Suggerisco a chi ha in antipatia l'acquaragia o l'essenza di trementina, di usare al loro posto, nella stessa quantità, il limonene, prodotto totalmente naturale che però ha due difetti: è più costoso e, guarda caso, ha un forte e persistente odore di limone che impesterà le vostra bottega e vi farà detestare il frutto da cui tare origine 😅 Grazie, Gianni, a presto, e non litigare con le maghette...
Grazie Giuseppe!
Be, per un lavoro che va all'esterno come queste assi, essenza di trementina o limonene mi sembra uno spreco...
Quacun altro in un commemto dice che usa il gasolio...
Secomdo me va benissimo l'acquaragia inodore, e comunque l'odore si sentirà e bene per un paio di settimane a causa del flatting. E comunque anche l'olio cotto non profuma di rose 😆😆😆
Ci mettesse le mani la mia nuova amica maghetta!
Ottimo video Gianni.
Un buon fine settimana e a presto.
Diego
Grazie Diego!
Buon fine settimana e tanto olio cotto anche a te!
@@Restaura_con_Gianni
Spero che il video abbia l'interesse di molte persone.
Te lo meriti.
Grazie Gianni, la userò senz'altro, ma non ora, che asciugherebbe con difficoltà. Rimanderò il lavoro a primavera/estate 2023 con aria più calda e secca.
Si esatto, ora non è più tempo per questa finitura
la uso da anni, portavasi all'esterno dopo 8 anni sono ancora messi molto bene!!!
Infatti Antonio, mi hanno consigliato questa "ricetta" e l'ho provata, strabiliato dal risultato l'ho voluto provare su una casetta di legno che ho restaurato più di 11 anni fa ed era ora di rifarla... Una mano a tutta, senza carteggiarla, poi una seconda mano solo alla parte bassa che era più rovinata ed è tornata più bella che appena restaurata!
Ho indagato un po' su internet ed a quanto pare questo sarebbe il cosiddetto "olio danese" che ho usato qualche volta, prodotto dalla Sayerlack. Però a dire il vero non gli somiglia per niente! Comunque giurano che dura per tempi lunghissimi...
@@Restaura_con_Gianni se usi qualunque vernice colorata, senza dare il mordente, con un paio di passate, ottieni lo stesso effetto dell'olio danese!
@@Antonio-fg2nc l'olio danese è traspatente.
Se passo una vernice coprente, sensa aggiungere olio cotto (deve essere sintetica per farlo) sono rovinato: poi debbo ricarteggiare tutto e ricominciare daccapo! 😳
grazie
questa procedura si può applicare a gazebo per le successive lavorazioni chiaramente con pennello? cosa puoi dire ciao
Assolutamente si.
Sto usando questa tecnica su casette di legno, panchine e qualunque cosa sia di legno e stia all'aperto, con risultati fantastici, soprattutto perché non ho quell'effetto "plastica" causato dalle finiture che profucono un film superficiale che copre il legno anche se lo lasciano vedere.
In questo caso il legno rimane molto più naturale e decisamente bello!
mettici un pò di gasolio al posto dell'acqua ragia dentro ;-) io lo facevo 30 anni fa. gasolio , trasparente per barche e olio di lino cotto. funziona che è una meraviglia . se vai sul forum del truciolo ancora trovi i post.
Si le vernici sintetiche e quindi l'olio cotto possono essere diluiti anche con il gasolio, solo che è molto dannoso per la salute, e se lo dico nei video già immagino i commenti e gli attacchi che subirei!
Mio padre le vernici le ha sempre diluite con il gasolio e questo non ha pregiudicato affatto la durata delle sue verniciature...
Ciao Ipnovito, buona domenica!
Salve potrei usare questa finitura su legno trattato con impregnante cerato all'acqua? Grazie
In genere l'impregnante cerato è una finitura e non prevede ulteriori mani sopra, comunque esistono finiture a acqua da passarci sopra.
Questa è una finitura troppo diversa e ho paura che non si ancori bene.
Comunque è sempre bene far prove prima di iniziare il lavoro ed avere le idee chiare si dall'inizio: se intendi dare sopra una finitura, è bene evitare l'impregnante effetto cera...
Ottimo video. Hermione me la ricordavo...diversa!!😁 😁 😁
Grazie Marco!
Più diversa di così!
😆😆😆
Grazie mille per i tuoi insegnamenti! Vorrei sapere se in questo video utilizzi tutti prodotti a solvente (anche l' impregnante che passi prima della finitura).Grazie!
la finitura è fatta con olio di lino cotto e flatting diluiti con acquaragia inodore.
L'impregnante è ad acqua, perchè avevo questo, ma se lo usavo a solvente sarebbe stato un pochino meglio. Comunque usare prodotti a solvente su un impregnante ad acqua, non è un grosso errore, il contrario sarebbe invece "una cagata pazzesca" cit. Fantozzi
Grazie a te Gino!
Ciao grazie del video. Ho un vecchio tavolo in ciliegio verniciato . Ho tolto la vernice con la rotorbitale però sotto ci sono macchie scure da bruciature e quant'altro. Mi conviene piallare per togliere in profondità o fare una lamatura con lo strumento?
Se non è antico e se è di MASSELLO, la cosa ideale sarebbe smontare il piano e portarlo in una falegnameria per farlo passare e ripassare sotto la calibratrice finché non scompare tutto.
Se è antico, meno si carteggia meglio è. Anzi, non andrebbe proprio fatto.
Un'altra soluzione potrebbe essere impiallacciare il piano, magari un tranciato da 20/10
Buonasera questa pratica può essere usata sulle persiane pittate a smalto affinché durino di più? Cinsiderato che la mia casa è tutta esposta a sud. Grazie
Se è smalto sintetico si, se è ad acqua no.
Ho ripassato una casetta in legno finita con flatting che si stava rovinando ed è tornata come nuova e sono oltre 2 anni.
Preso dall'entusiasmo ho fatto la stessa cosa con persiane finite con un trasparente ad acqua: un disastro!!! 😱
Buongiorno, ma questo trattamento può essere fatto sulle persiane esterne?
Certo che si. Ho provato a usare questa mistura ma senza acquaragia ed il risultato è fantastico!
Però ti consiglio di ripassare, almeno una volta ogni 2 anni la mistura di questo video e vedrai che dureranno più a lungo di quasi tutte le altre finiture
Eccellente video molto istruttivo e di facile apprendimento. Volevo chiederti:- dovendo fare manutenzione di una porta in legno esterna, scolorita dal sole e intemperie, se era possibile passare un impregnante e poi l'olio paglierino per ravvivarla. e proteggerla. Grazie
Se è per fare un lavoro che duri qualche mese finché non hai tempo di fare un lavoro ben fatto, puoi graffiare la vecchia finitura con dello scotch brite e passare l'impregnante ma l'olio paglierino non servirà a nulla. Semmai, in periodo estivo puoi dare olio cotto.
Ma ripeto: questo lavoro durerà pochi mesi. Per fare un lavoro che duri anni, è necessario riportare a legno grezzo, perfettamente pulito
Trop simpatico 😉😉😁
Ciao Gianni, andrebbe bene passare solamente olio di lino cotto nelle persiane?
si, c'è chi lo fa ma ci sono sei problemi: la resistenza è minore ed i tempi di essiccazione sono molto più lunghi, tanto più ora che "l'estate sta finendo e un anno se ne va"
L'ideale è farlo nei mesi di giugno/luglio
Buongiorno. Appena iscritta. Una domanda: tra una mano e l'altra non ha fatto carteggiature? Lo chiedo perché ho appena tirato al grezzo 15 persiane: un lavoraccio e stavo cercando una soluzione per non ricarteggiare tra una mano e l'altra...
Benvenuta e grazie!
Ho fatto un nuovo video su questa tecnica, a 2 anni dal primo.
Eccolo: th-cam.com/video/0Pz2j0qjaTI/w-d-xo.html
Ho cambiato alcune cose con ottimi risultati.
Non solo sembra durare più delle altre finiture, ma è più facile da ripristinare, quando comincia a rovinarsi e questo lo vedremo in un video che dovrei fare molto presto...
Ciao Gianni, l'autocombustione vale dolo per l' olio di lino cotto o anche per l olio fi lino semplice? Grazie
no, con l'olio di lino crudo questo problema noon c'è
Veramente molto bravo complimenti,pensi che potrei dare il tuo composto su un teack di una barca esposto fuori . Grazie
Il teack è un legno un po' difficile, perchè la sua resistenza alle intemperie è dovuta al fatto che è un legno molto grasso e la conseguenza è che le finiture non si aggrappano bene su questo legno e in breve tempo sbiancano e poi si sfogliano...
Però questa finitura essendo a base di olio, potrebbe essere ottima anche su questo legno. Vale assolutamente la pena tentare, anche perchè più di uno mi ha garantito che è una finitura molto durevole!
@@Restaura_con_Gianni Grazie proverò e ti farò sapere
Ciao Gianni volevo chiederti io uso anche io il flatting e mi ci trovo bene però volevo sapere se l olio paglierino si può passare con il pennello come faccio con il flatting grazie
In questo video uso flatting misto ad olio di lino cotto.
L'olio paglierino non è essiccativo ed ha tutt'altra funzione.
Comunque io in genere lo passo con uno straccio, poi successivamente con un'altro straccio o con del pannocarta tolgo quello che non si è assorbito.
@@Restaura_con_Gianni ok grazie mille 👍
buongiorno Gianni, mia moglie innavvertitamente ha fato cadere un flacone di super colla, esatamente colla istantanea 21, sulla scrivania con un piano in legno lucido. Come posso puliore il piano? Grazie dall'abruzzo.
Ciao Augusto.
Esiste lo scollatutto, che scioglierà perfettamente il cianoacrilato, ma c'è il pericolo che sciolga anche la lucidatura:
www.loctite-consumer.it/it/prodotti/specialties/scolla_tutto.html
Se lo trovi in ferramenta, ti consiglio di fare prima una prova in una parte non visibile.
@@Restaura_con_Gianni grazie gianni per il consiglio e sopratuto per aver risposto, cosa che non tutti fanno.
L ' impregbante deve essere a solvente?
Non è necessario, ma sarebbe meglio
puo amdare anche per trattare un portoncino esterno su strada, 'assalito' da polvere e spruzzi delle pozzanghere?
assolutamente si, ma prima è necessario sverniciarlo con cura...
può consigliarmi che areografo comprare? grazie!
Ciao. Ho bisogno di fare una manutenzione ad una staccionata che ho all’esterno ed ho sempre usato la rotorbitale. È ora di comprare un pialletto elettrico. Cosa mi consigli?
Dipende da cosa devi fare: se le assi vanno raddrizzare ci vuole il pialletto, se vanno sverniciate, una buona rotorbitale. Dipende dalle tue esigenze
@@Restaura_con_Gianni si la rotobitale ce l’ho però devo togliere un impregnante spesso tipo quella vernice che hai tolto tu quindi secondo me meglio il piallettò perché con la carta vetrata su impasta tutto, c’ho già provato
Prova con una spazzola montata sul trapano .costa meno di 10 euro
Ciao Gianni ma nel caso non si potesse portare il legno al naturale? Si può fare lo stesso procedimento ? Ho una porta d’ingresso esposta alle intemperie ma non è possibile portarla a legno grezzo, come devo fare? Grazie e complimenti sei bravissimo
Se intendi fare una finitura trasparente, è fondamentale che il legno sia perfettamente pulito, sia per l'estetica, che per la durata. Ci sono tante tecniche possibili, in qualche modo di sicuro si riesce a sverniciarla. Nella peggiore delle ipotesi, con la soda caustica, ma è un lavoro piuttosto pericoloso...
L'alternativa è dare una finitura coprente, ma esteticamente non è una bellezza... A meno che non si faccia una verniciatura antichizzata. Un argomento di cui mi occuperò in un futuro non troppo breve... nel frattempo puoi vedere sul canale di Lorena Macchiavelli
Buongiorno Gianni, complimenti per i suoi lavori! Io vorrei trattare dei ceppi di melo per ottenere degli sgabelli da esterno.. però presentano molte crepe (non marciume). questa stuccatura può andar bene o c’è qualcosa di più liquido? Grazie in anticipo e complimenti!
Si lo stucco che uso in questo video per l'esterno va benissimo. Per mandarlo in profondità ti basterà mettere il ceppo in orizzontale con la spaccatura sopra e mandi giù la pasta di legno con la spatola inserendola nella spaccatura spingendo giù.
Però tieni presente che le spaccature radiali si stringono e allargano con il variare dell'umidita, per cui ti conviene fare il lavoro in piena estate, quando le spaccature sono alla massima larghezza, altrimenti se lo fai ora, fra 2 mesi si riaprono...
Grazie mille!!!!
Video perfetto e soprattutto un sacco di consigli utili per perferzionare le mie tecniche nel fai da te.
Vorrei solo farti una domanda?
Essendo sensibile al tema del riuso, pensi che possa sostituire l'olio di lino cotto con l'olio di semi da cucina esausto?
Assolutamente no perché serve un olio essiccativo e gli oli che si usano in cucina non o sono.
L'alternativa all'olio di lino cotto potrebbe essere l'olio di tung, che è una noce che cresce in Cina, ma anche l'olio delle nostre noci andrebbe benissimo.
Salve Gianni,riprendendo il.discorso del trattamento anti tarme sulle travi del tetto, questo trattamento di finitura e protezione potrebbe essere valida per esse o meglio altro?
Se queste travi sono soggette ai tarli, un prodotto che impermeabilizza il legno lo eviterei perché anche il miglior trattamento antitarlo del mondo, non durerà che pochi anni poi bisognerà ripeterlo e se il l'antitarlo non può penetrare, è un disastro... Anche se esiste un antitarlo idoneo a situazioni moderatamente difficili, che però è molto più costoso.
Io ti consiglierei una mano di mordente e null'altro: colora e migliora la permeabilità del legno
Buongiorno Gianni, finitura fantastica!!mi sai dire se posso darla su un manufatto esterno appena smaltato?
Grazie mille
Buongiorno a te Massimo.
Non credo avrebbe senso farlo, perché una vernice coprente, come è uno smalto, non lascia arrivare la luce del sole fino al legno e di conseguenza, purché sia una vernice di qualità, durerà molto più a lungo di una vernice trasparente.
Una quindicina di hanno fa ho riverniciato gli sportelloni delle finestre di una casa, e sono tutt'ora in ottime condizioni (ho usato una finitura tixotropica ad acqua, per esterno, coprente) se le avessi lucidate con un trasparente, dopo max 8 anni erano da riverniciare.
Sei grande Gianni, scusa aggiungendo l'olio di lino cotto, + l'aquaragia che tempi di asciugatura completa ci vuole grazie
Grazie Giuseppe.
Dipende molto dalla condizione meteo: in questo periodo e con queste temperature, se metti al sole quello che hai verniciato, non hai problemi a dare una mano la mattina ed una la sera. Oppure, una mano su un lato la mattina, poi il tardo pomeriggio sull'altro lato.
In inverno i tempi sono molto più lunghi e potresti dover aspettare anche un paio di giorni e più...
@@Restaura_con_Gianni ma mescolando il flatting sintetico, , con l'olio di lino, che vantaggi ci sono, rispetto alla sola vernice, ti faccio questa domanda perché devo verniciare 1 persiana, grazie.
@@giuseppecondoluci5165 il flatting in realtà è una delle peggiori vernici per esterno. Io non lo uso quasi mai. Ma mescolato all'olio di lino cotto le sue caratteristiche cambiano completamente e anziché sfogliarsi dopo un paio d'anni, dura più a lungo delle migliori vernici per esterno
Grazie per il video spiegazione. Davvero interessante!
Una domanda: possiamo utilizzare per il composto, un impregnante al posto del flatting?
Il flatting è una finitura, l'impregnante è una tinta e un protettivo contro agenti atmosferici e biologici. Per cui sono due cose completamente diverse: prima andrebbe dato l'impregnante e poi questa mistura.
Di conseguenza, secondo me assolutamente no, ma non mi risulta che nessuno ci abbia mai provato, per cui, chissà che non stai per fare una grande scoperta?
Comunque, se vuoi provarci, assolutamente non impregnante ad acqua!
Complimenti per il video, consigli molto preziosi. Ma se dovessi stendere la mistura con pennello, le parti di flatting, olio cotto e acqua ragia cambiano? E se sì che dosatura consiglieresti? Tale mistura è consigliabile anche per portelloni in larice sottoposti a sole feroce, vento acqua e gelo?
Se in caso cosa mi puoi consigliare?
Grazie. Giorgio
Buongiorno Giorgio e grazie.
Questa è la ricetta che mi è stata consigliata.
Dopo due anni la panchina è ancora in ottime condizioni per cui si, te la consiglio per gli sportelloni in pieno sole e considera che quando comincerà a rovinarsi, sarà sufficiente dare una mano dello stesso prodotto per farli tornare quasi nuovi; cosa che non si può fare con quasi nessun'altra finitura per esterno.
Sto facendo ulteriori esperimenti ed ora sto lucidando vari oggetti che vanno all'esterno con questa mistura ma senza acquaragia, quindi 60% olio di lino cotto 40% flatting sintetico, con risultati apparentemente eccezionali, ma ora devo vedere se dura altrettanto...
@@Restaura_con_Gianni grazie della risposta sig.Gianni, e continui così, il suo account è sempre più interessante! Grazie!
Ciao Gianni, devo realizzare un pergolato e sono molto interessato a questa finitura che mi sembra economica, efficace e semplice da applicare. Dove hai trovato questa "ricetta"? Il flatting e l'impregnante sono a base acqua? A distanza di un paio di anni riesci a darci un parere sulla resistenza della vernice?
Il flatting deve essere rigorosamente sintetico.
L'impregnante se è sintetico è meglio, ma non fa una grossa differenza...
Dopo 2 anni la lucidatura non ha alcun difetto se non che il legno appare un po' arido, ma questo è un vantaggio se il manufatto deve apparire rustico; e se non è così, con un'altra mano la lucidatura apparirà come appena fatta e la durata si prolungherà di molto. Ma io non lo farò, perchè voglio vedere quanto dura così com'è.
La ricetta me l'ha confidata un collega
Gianni complimenti per il video
2 domande: quale impregnante hai usato ?
A distanza del tempo trascorso, ritieni ancora che questo metodo illustrato sia il migliore per l’esterno?
Grazie
Ho usato un impregnante ad acqua della Sayerlack, con il colore fatto su campione. Se avessi usato un impregnante a solvente sarebbe stato anche meglio,, ma non cambia molto.
Ho intenzione di fare un video in cui faccio rivedere quella panchina dopo 2 anni, messa a confronto con un'altra panchina restaurata nello stesso periodo ma lucidata con una finitura tixotropica per esterno della Renner e farò ulteriori esperimenti su questa finitura.
Ad oggi risulta essere meno rovinata della concorrente lucidata con il prodotto ad acqua, anche se il legno appare un po' riarso, come se gli fosse stato dato il solo impregnate e poco più (ma se così fosse 2 anni non li durerebbe).
Quindi, probabilmente va diluita meno, ma il risultato sembra essere molto promettente
Ottimo aspetterò il nuovo video!
Che dici se usassi questa tecnica per gli infissi e per gli scuri in legno ?
Grazie
@@enriko_V Perchè no? Verrà una finitura dall'aspetto piuttosto rustico, ma durevole
Grazie per condividere questa esperienza, molto interessante. Avrei due domande: La prima: in questa preparazione il flatting ad acqua va bene? La seconda: se sostituisco l'essenza di trementina all'acqua ragia va pure bene?
Il flatting deve essere assolutamente sintetico, altrimenti non legherebbe con l'olio.
Si, l'essenza di trementina va benissimo, anche il limonene va bene. anzi, sono anche meglio, ma costano molto di più... Infine, se non ti importa rischiare il cancro, si può usare anche il carburante diesel, ma credo sia meglio evitarlo... 🤔
🙏🙏🙏
La colla vinilica c'é anche D4 ed é quella adatta per l'utilizzo all'esterno.
La colla D3 non é adatta per manufatti sottoposta ad un costante e duraturo contatto con l'acqua.
La D3 si usa per gli interni.
Esatto, questo lo spiego in un altro video, sulle colle
Buonasera Gianni, complimenti innanzitutto per i tuoi video e per i consigli che elargisci gratuitamente. Vorrei chiederti un consiglio se possibile, ho una trave di castagno da utilizzare come "mensola" del termocamino, secondo te che genere di finitura mi consigli per far sì che duri il più possibile senza bisogno di manutenzione, tenendo conto che sarà posizionata all'interno. Avevo pensato all'olio di lino cotto anche io, però gradirei un tuo parere al riguardo, grazie mille e buona serata, Pietro.
Buonasera a te Pietro.
Si, l'olio di lino cotto va benissimo.
Ma forse è ancora meglio il prodotto che ho usato per queste finestre:
th-cam.com/video/kc4GbYXhifQ/w-d-xo.html
In genere per questa funzione usano la finitura poliuretanica, ma per una trave non la consiglierei, perché se la trave si dovessere muovere un po' a causa del calore il danno sarebbe grosso. Invece, con oli e cere, non rischi nulla!
@@Restaura_con_Gianni grazie mille, appena visto. Che dire mi hai risolto 2 problemi in quanto ho anche due portoni in legno ed una finestra da sistemare in quanto 4-5 anni fa diedi una finitura Milesi poliuretanica ma si è esfoliata tutta ed ora solo a guardarla mi viene l'orticaria. Purtroppo ho tanti lavori ancora da portare avanti ma l'importante è aver trovato una soluzione definitiva. Grazie ancora e a buon rendere 😊😊
@@pietrodiiorio532 grazie a te!
Comunque, se gli passi quest'olio, per farlo durare a lungo ti consiglio di ripassarlo ogni max un paio di anni con quest'olio, diluito al 50% con acquaragia.
Buon lavoro!
@@Restaura_con_Giannibuonasera Gianni, ho portato a termine il lavoro di verniciatura della trave con l'olio Bodenol che mi avevi consigliato. Gradirei un ultimo consiglio possibilmente. Se volessi rendere la superficie della trave leggermente più lucida rispetto a quanto fa il Bodenol cosa potrei dare? Una cera? Si potrebbe fare una sorta di lucidatura con qualche prodotto specifico? Grazie mille e a buon rendere 😊
@@pietrodiiorio532 si certamente. È possibile pasaare la cera, dopo l'olio. Anzi, in antichità questa tecnica di lucidatura era molto usata.
Si passa la cera e poi una volta ben asciutta si sfrega forte con uno straccio, preferibilmente di lana, ma va bene anche un cotone morbido es. Una vecchia t-shirt.
Una cera come la Cera Novecento al mordente noce (quella che preferisco) da una lucidatura piuttosto satinata e quindi molto bella su un pezzo di antiquariato rustico. Al contrario, la cera Antiquariato da una lucidatura molto più brillante.
Buon lavoro!
Domanda... Se uso il Flatting all'acqua devo sempre mettere il 50% di acqua ragia?
assolutamente no!
In quel caso il diluente è semplice acqua, però non puoi mescolare con l'olio cotto...
Gianni buongiorno!
Pensa che questo trattamento vada bene anche per la parte dei travi del soffitto che rimane all’esterno della casa?
Certo che si!
Però è bene dare prima anche dell'impregnante. Ad acqua va bene ma a solvente è meglio...
@@Restaura_con_Gianni ok, un paio di mani di impregnate ad acqua e poi la tua finitura!
Grazie mille Gianni. Sempre molto educativo!! 🙏🏻🙏🏻🙏🏻
Ciao Gianni e complimenti per la tua professionalità! So che non si utilizzano prodotti all’acqua con i solventi…ma per il trattamento di un bancone da lavoro, dopo aver passato 50% di olio di lino cotto e 50% di essenza di trementina su legno di abete molto datato (tavole di almeno 20 anni…) per protezione ai graffi e limitare possibili ammaccature, vorrei passarci dopo che sarà perfettamente assorbito e secco, due passate di vetrificatore che ho trovato solo a base acqua.
Il vetrificatore è solo per protezione da graffi o ammaccature leggere altrimenti avrei passato un flatting e passarci l’olio di lino cotto mi piace come tonalità e perché penso sia migliore come nutrimento per un legno “stagionato”.
Qualcuno lo ha mai testato? Gianni cosa ne pensi? Grazie
Puoi provare ma è molto probabile che la vernice ad acqua non aderirà e fra in po' di tempo potrebbe sfogliarsi...
Grazie per la risposta. Poi con il tempo magari ti farò sapere se ti può interessare…appena iscritto
Buongiorno,che marca di flatting usa in questo video?
Buongiorno Andrea.
E' della ICA, ma ache la Sayerlack e la Renner hanno ottimi prodotti
@@Restaura_con_Gianni grazie,ad occhio mi sembrava un prodotto all acqua
@@andrearosselli798 No no, deve essere sintetico altrimenti non è miscibile
Buonasera Gianni innanzitutto complimenti per i tuoi video, prendendo spunto da te ho usato anche io questa miscela su abete esterno e va alla grande. Ora ti volevo chiedere se questa miscela potrebbe essere usata su mdf che voglio usare per fare il top del mio banco da lavoro.É fattibile secondo te? Grazie mille e continua cosi. Alessio
Certo Alessio la puoi usare, però considera che con queste temperature sarà molto più lenta a seccare.
L' MDF non è un materiale molto resistente... Se lo fai in multistrato, ti durerà molti di più, specie se di betulla.
Buon lavoro!
Buongiorno, innanzitutto complimenti per la sua competenza...poi volevo chiederle : le proporzioni della finitura per esterni rimangono le stesse se data a pennello? Ho dato due mani di impregnante a solvente, va bene ora se ci passo sopra questa finitura? Posso darla anche in verticale su finestre montate? Grazie se mi risponde anche se sono tante domande....Buon lavoro
Buongiorno a te Ellida.
Le domande sono tante, ma la risposta è sempre una: si.
Per questa finitura va bene anche l'impregnante ad acqua, ma quello a solvente è meglio.
Se la usi in verticale fai attenzione alle scolature: se vedi che comincia a colare, ti basta togliere meglio l'eccesso
@@Restaura_con_Gianni La ringrazio Gianni, mi sono già messa a lavoro!!
Anche stavolta ottimo "tutorial"! Ora io dovrei riverniciare l'esterno delle mie (tante) finestre in douglas color noce. Non sono rovinatissime, ma ormai è proprio ora di mettercele mani. Per un lavoro di questo tipo, consiglieresti la sequenza che hai usato per queste assi? La vernice di fabbrica, infatti, tende a spellare con un effetto piuttosto bruttino.
Grazie Massimo!
Con questa stessa mistura, ho restaurato una casetta di legno rilucidata 11 anni fa e molto rovinata nella parte bassa. Ho dato una prima mano a tutta la casetta, con questa mistura, ma diluita 50/50 con ulteriore acquaragia, e poi una seconda mano un po' più concentrata nella parte bassa, in moti punti oramai priva di vernice, e vedessi che risultato! E' tornata meglio che nuova e dico sul serio!
Solo che ora le temperature cominciano ad essere troppo basse e non si secca mai...
Video fantastico come sempre. Quindi impregnate e poi questa finitura composta da flatting acquaragia ed olio di lino cotto?
Grazie! Si, in questo caso se è impregnante a solvente è anche meglio.
Comunque in inverno questa mistura risulta un po' lenta a seccare.
Però i risultati sono ottimi
@@Restaura_con_Gianni devo provare in questi giorni tanto non è così freddo ancora
@@alessandrogiustini5014 si ora va ancora bene
Buongiorno Gianni e grazie per questo ulteriore consiglio. Devo ringraziarti anche per un altro tuo consiglio riguardante la "riparazione" delle ammaccature sul legno tramite il vapore: con il tuo metodo ho salvato il violino che stavo costruendo e sul quale mi è caduto il manico di una sgorbia. Senza il tuo video il violino sarebbe rimasto ammaccato e avrei dovuto rifare l'intero piano armonico. L'ammaccatura era limitata ma profonda e quindi ho usato dell'ovatta e il saldatore per lo stagno a punta fine: il risultato è stato immediato. Grazie ancora! Venendo invece a questa finitura per esterno e volendo accelerare i tempi di asciugatura, secondo te potrei diminuire la percentuale di olio rispetto al flatting? Tieni conto che vorrei usare questa miscela come base solida ma elastica per poi applicare una mano vernice colorata: vorrei restaurare delle persiane che hanno esattamente 90 anni e che in vita loro sono state riverniciate solo una volta... Potrebbe essere una buona strategia? Grazie ancora dei preziosi consigli.
Bene! Sono felice che quel video ti sia stato utile!
Per l'olio di lino cotto, io conosco questa "ricetta" e so che funziona alla grande, però non so, cambiando le proporzioni cosa succede... Ma so dirti con certezza che se al posto dell'olio di lino ci metti quello di thung, spendi di più ma ottieni un risultato decisamente più pregevole.
Però visto che intendi riverniciare sopra, non so quanto possa tutto ciò interessarti.
Comunque tieni presente che su questa finitura non potrai verniciare con vernici ad acqua, ma solo sintetiche e le vernici sintetiche moderne non hanno la durata di quelle che venivano prodotte fino a pochi decenni fa.
Si chiama "involuzione"
@@Restaura_con_Gianni
Grazie Gianni, in effetti mi sarebbe piaciuto tenere un ciclo più "classico"; le vernici ad acqua non mi piacciono gran che, le ho usate per qualcosa all'interno di casa ma niente più: appena "sentono" l'acqua si ammorbidiscono...
Per le persiane dovrò fare la copertura finale con il classico smalto colorato, dato che è un condominio e mi debbo attenere. Farò però lo strato di fondo con la tua ricetta perché ho notato che chi ha verniciato con lo smalto colorato direttamente sul legno carteggiato, un paio di anni dopo si è trovato con un bell'effetto cipolla...
Sull'involuzione ci sarebbe da scrivere fiumi di inchiostro. O di vernice.
Grazie ancora e a presto!
Salve Gianni è più di un anno che ti seguo, devo dire che sei espertissimo e i tuoi video sono molto dettagliati, grazie per condividere la tua esperienza. Vorrei fare una domanda: è possibile passare il flatting sull'ultima mano di gommalacca? Se è si dopo quante ore? Grazie davvero Gianni e continua cosi.
Grazie a te Antonio!
Il flatting sulla gommalacca? 😳
È un po' come placcare di ferro un lingotto d'oro...
Non credo sia mai stato fatto, ma se per qualche ragione ti è indispensabile farlo, credo tu possa tranquillamente saltare le mani a tampone e dare solo 2/3 mani di gommalacca a pennello, poi, dopo almeno 24 ore, carteggi con una grana fine, almeno 280, ma la 320 sarebbe meglio e puoi passare il flatting.
Non credo ci siano problemi di adesione, ma per sicurezza farei un test su un pezzo di legno da buttare...
@@Restaura_con_Gianni Grazie esaustivo come sempre, ci provo e ti faccio sapere, il mobile era gia trattato in gommalacca quindi un piccolo restauro lo dovrei dare allo stesso modo, ma poi dovrei metterlo all'esterno ed è questo il problema. Grazie ancora dei tuoi consigli.
@@antonioluigicasto3564 Hummm...
Con il flatting non migliorerà molto la situazione: il sole comunque sbiadirà la gommalacca ed è sufficiente una microscopia fessura da cui entra l'acqua per rovinare tutto, con più lentezza si, ma il mobile non durerà molto...
Come sempre grande Gianni ! Una domanda stupida, è possibile scurire ulteriormente l'impregnante a solvente? Un cordiale saluto.
Grazie Antonio.
Certo che si. Con un colorante concentrato sul quale dovrei fare presto un video, solo che l'impregnante si usa all'esterno e questa tinta all'esterno non è molto stabile, oppure con coloranti in polvere come ossidi o terre d'ombra, che però tendono a precipitare sul fondo e bisogna rimescolare spesso...
@@Restaura_con_Gianni Non ti chiamerò maestro, anche se lo penso, e so che non ti va. Userò gli ossidi come consigliatomi, grazie mille e buona serata!
@@Restaura_con_Gianni Buona giornata Gianni, scusa, un piccolo dubbio: devo utilizzare la famosa miscela per esterno flatting olio e acquaragia come nel tuo video, meglio gli ossidi o le terre? Perdona la mia ignoranza.
Scusa mi riferisco naturalmente all’impregnante !
@@antoniopisani5317 Vanno bene entrambi, non c'è una grossa differenza.
Con le terre basta usarne meno rispetto agli ossidi, per ottenere la stessa tonalità, perchè sono un colorante più efficace, con gli ossidi la venatura del legno resta più visibile. Ma la differenza non è molto evidente.
Non so com'è dalle tue parti, qui (provincia di Macerata) piove, o comunque è brutto da oltre un mese, e con questo tempo le finiture a olio sono rallentate, perchè con i raggi ultravioletti del sole polimerizzano prima. Infatti sto finendo la lucidatura a olio (senza flatting) di alcune finestre con cui sto facendo due video e sono un po' nei pasticci, ma con il flatting è più veloce...
Buon lavoro!
Ciao Gianni. Sto facendo con questo metodo le falchette della barca. Si tratta di stecche in iroko per evitare che si scivoli fuori bordo di altezza 3 cm e larghezza 2.
Cercherò di dare più mani magari. Cosa mi consigli?
Complimenti per il canale e questo video in particolare che è riuscito a darmi più di una dritta vista la pletora dei problemini affrontati.
Si, ti ci vorranno almeno 4 mani, ma verrà un bel lavoro!
Come posso contattarla per mail?
Io purtroppo la paglia di Vienna non la faccio.
Forse la potrei aiutare a trovare in bravo impagliatore.
Buon weekend
Quella vernice all'olio che hai creato mi ricorda la MinWax Poly (che è una resina poliuretanica che si può dare a straccio)... COSTOSISSIMA.
La ricetta "del poveraccio" che circola in rete prevede resina poliuretanica (che è costosa, ma meno della MinWax) e acqua ragia.
Le proporzioni variano dalla meno densa (75% acqua ragia, 25% poly) alla media densità (50/50) alla più densa (75% poly, 25% acqua ragia).
E tu l'hai fatta con due soldi... GENIO!!
Per riferimento: cerca "Don't buy wiping polyurethane! (How to make AND use it properly.)"
Bè... "genio" qualcuno mi ha confidato questa "ricetta" ed io l'ho girata a tutti voi.
Comunque l'ho trovata così interessante che ci ho fatto altri 2 video e altri ce ne saranno.
In uno non metto neanche una goccia di acquaragia, con risultati entusiasmanti e nell'altro, dopo 2 anni do una rinfrescatina alle assi di questo video facendole tornare nuove con 2 minuti di lavoro...
Caro amico, che finitura daresti al legno di un fucile?Vorrei che fosse impermeabile, che penetrasse nel legno e fosse facile da ritoccare, per quanto lucido. Stavo usando l'olio danese e ho finito con la cera. ma so che puoi consigliarmi meglio. e dimmi se hai qualche ricetta per la cera, quantità di ogni ingrediente. PS: potresti inviarmelo tradotto in spagnolo, grazie mille, ti saluto dall'Argentina.
¡Hola, Marcelo!
el acabado más utilizado tanto en el pasado como ahora es con aceite horneado. A veces se ha usado goma laca pero se estropea fácilmente.
La forma más sencilla de utilizar la cera de abejas es añadir 30 gramos de colofonia por cada 100 de cera, luego colorantes en polvo y esencia de trementina o white spirit según necesites (más o menos oscura, más o menos líquida) para que se disuelva rápidamente, calentar en un baño de agua.
Lo traduje con el traductor de Google, espero que lo entiendas.
Saludos para ti y para toda Argentina desde Italia!
@@Restaura_con_Gianni Mio nuovo amico Gianni, grazie mille, si è perfettamente capito. Viva l'Italia, patria di tanti argentini
@@marcelosaranz4401 yo tambien tengo parientes en buenos aires
@@Restaura_con_Gianni Amico Gianni che ruolo ha la colofonia nell'impasto di cera, indurisce?
@@marcelosaranz4401 esatto: senza la colofonia o la cera carnauba, anche dopo mesi toccando un mobile trattato con cera d'api, rimarrebbero le impronte
Ciao Gianni, come sempre grazie per i tuoi tutorial unici! Ho delle persiane all’esterno che per via della loro esposizione tendono a diventare nere e seccarsi. Il trattamento che faccio io sarebbe Impregnante + cerato ma mi sto rendendo conto che non basta perché le persiane vanno a peggiorare. Come mi consiglieresti di trattarle?
Ps: questo trattamento che hai fatto tu dato che vuole tempo per asciugare lo farò quest’estate (vivo in Sicilia quindi avoglia che asciugano ahah).
Ma nel frattempo cosa mi consigli per non comprometterle ulteriormente?
Grazie Federico!
Impregnante + cerato, se ti dura 2/3 anni ha fatto tanto, specie in una regione in cui il sole non manca, come la Sicilia, dove sono stato 2 volte e ci ho lasciato il cuore...
Fino ad oggi ti avrei consigliato di fare la lucidatura che faccio in questo video e che dura circa 8 anni (un po' meno nelle facciate più assolate, un po' più in quelle a nord):
th-cam.com/video/MbJXPCo8TrQ/w-d-xo.html
Ma ora, per quello che mi hanno detto, la finitura che faccio in questo video credo sia di gran lunga più duratura.
per far durare ancora un po' le tue persiane, ci puoi passare un prodotto che la Sayerlack vende come "ritonificante per serramenti" e la Renner come "Ravvivante all'acqua". Non è assolutamente così miracoloso come dicono, ma di sicuro le tue persiane arriveranno all'estate in condizioni leggermente migliori (pulisci al meglio possibile le persiane prima di passare il prodotto)
Poi la prossima estate puoi provare a fare il lavoro che ho fatto io pochi giorni fa ad una casetta di legno: era messa malissimo, specie nella parte bassa, più esposta alle intemperie. Ho allungato la mistura che uso in questo video 50/50 con altra acquaragia ed ho passato tutta la casetta, poi dopo alcune ore ho dato una seconda passata alla parte bassa, più rovinata.
E' tornata più bella di quando era nuova!
Purtroppo non ho notizie certe sulla durata, ma ho motivo di credere che durerà molto più a lungo che il solito impregnante...
Buon lavoro!
OK
Bellissimo video! Grazie Gianni! 👍🏻😂
P.S.: l'olio cotto dà problemi di autocombustione solo quando si trova sulle pezze/carta oppure anche sul legno?
Grazie Joe!
Che io sappia, è pericoloso solo su tamponi, pennelli, stracci e carta assorbente.
Non ho mai sentito che qualcuno abbia avuto problemi con il legno.
Buon weekend Joe!
@@Restaura_con_Gianni Grazie Gianni per la risposta e buon week-end anche a te! 😊
Per quel che ne so, è il processo di asciugatura (che poi è una polimerizzazione dell'olio, non la semplice evaporazione del solvente) ad essere esotermico, cioè che sviluppa calore.
È proprio quel calore auto-prodotto che crea il rischio di innescare la combustione. Una volta asciutto il problema non c'è più!
Di solito si consiglia di bagnare con acqua gli stracci, aprirli bene (cioè non lasciarli appallottolati, ma distenderli) e farli asciugare in un luogo sicuro, lontano da materiale combustibile, preferibilmente all'aperto.
@@saveriog.825 Si esatto.
Io preferisco usare il pannocarta e poi lo metto nella stufa a legna che ho in bottega.
E una volta che è lì faccia quello che gli pare
😄😄😄
@@Restaura_con_Gianni Ah beh... Dentro la stufa è il posto più sicuro...! 😁
Mi sono dimenticato di precisare per chi ha fatto il primo commento, che l'effetto del calore auto-prodotto può essere pericoloso su uno straccio imbevuto ed appallottolato, ma lo strato lasciato sul legno non corre rischi perché la superficie è troppo grande rispetto alla quantità di prodotto per permettere un aumento di temperatura significativo.
Caro collega sono falegname da 50 anni e fin'ora non ho trovato soluzione per infissi in iroko ed essenze esotiche specie nelle zone marine e credimi le ho già provate tutte anche olio di lino e flatting ..... durata un paio d'anni e non più
Ciao Rino.
Io non ho la tua esperienza nel settore degli infissi ed ho restaurato solo legno che sta dai 200 m sul livello del mare in su.
E posso dirti che lontano dal mare la finitura tixotropica trasparente della Sayerlack o lo stesso prodotto, della Renner durano circa 8 anni. Un po' meno se esposte a sud, un po" più se non vedono il sole.
Con questa finitura spero di allungare, ma sto ancira sperimentando...
Ma quello che è certo, ci si riesce a fare ottimi restauri di legno molto malmesso e sverniciato a macchie dalle intemperie, facendolo tornare nuovo senza carteggiare!
una mano di olio cotto sul legno grezzo anche se poi si passa lo smalto o pittura da esterno colorata, aiuta il legno a non marcire troppo in fretta...
Interessante, grazie!
I panni imbevuti di olio cotto li puoi mettere in barattoli di vetro CHIUSI.
si, così non prendono ossigeno.
Comunque ho tentato in tutti i modi di farli incendiare, ma non mi è mai successo...
Ciao Gianni. Com'è questo trattamento misto a distanza di un anno? Non trovo altri che hanno usato questa ricetta se non dandola separatamente. Ma separata vuol dire prendere sempre per mano la carteggiatrice dopo un tot di anni, e ha sempre quell' effetto plasticoso. Il tuo no.
Dopo 2 anni e un po' ci ho rifatto un altro video. La finitura era ancora buona ma molto opacizzata, gli ho dato una nuova passata di questa mistura ed è tornata come nuova. Poi ho avviato un nuovo esperimento, in cui uso questi prodotti ma senza acquaragia quindi 60% olio cotto e 40% flatting. È stato possibile spruzzarla e non è stato necessario togliere l'eccesso. Il risultato è stato fin troppo lucido, tanto che l'ho dovuta opacizzare con un trucco, ed ora vediamo se dura come l'altra
@@Restaura_con_Gianni grazie mille, ti seguo da un mesetto e non avevo ancora visto il seguito. Lo andrò a guardare. Grazie ancora
@@robertinod.a.7813 purtroppo non è ancora pubblico ma riservato agli abbonati. Fra alcuni mesi sarà disponibile per tutti
noi qui raggiungiamo i 40°C
Ma nooooo, Hermione noooo, non me l'aspettavo 😂😂😂
😂😂😂
Bambina baffuta è sempre piaciuta!
Il problema è che i flatting a solvente stanno diventando sempre più rari
Vero...
Traducire Flatting al español
Flatting in Argentina???
barniz sintetico para barcos