Buonasera grazieeeee avvocato gentile ma io in cassazione ho denunciato 3avvocati io jo il gratuito patrocinio e non te se fila nessuno mannaggia però questa ultima si salva bene lei non ha più i genitori e forse vede in una mamma virtuale un bocca al lupo sempre ok eureka 👍👏💪🇮🇹
Questa sentenza vale anche nel caso in cui si preveda di vendere la casa entro un certo tempo dalla separazione? per esempio dopo 3 anni? Intendo, qualora il padre non volesse riappropriarsi della casa familiare ma venderla in quanto proprietario, avrebbe questo diritto? O vita natural durante la casa rimarrebbe comunque ad uso della madre senza alcuna possibilità per il padre proprietario di disporne?
Se la casa viene assegnata per esempio come mi sembra di capire nel suo caso alla madre, allora poi la possibilità di venderla sulla carta esiste lo stesso ma ovviamente sarebbe molto molto difficile impossibile riuscire a vendere una casa abitata da una madre separata con bambini. Se poi l’ordinanza di assegnazione della casa viene trascritta a quel punto lì praticamente non è possibile proprio venderla. Quindi o si raggiunge un accordo con l’altra parte in sede di separazione stabilendo che dopo tre anni per esempio la casa non non sarà più assegnata in quanto verrà posta in vendita Oppure bisognerebbe venderla ancor prima della separazione
Salve avvoxato; mi figlio è autistico e ho condivisione con tempi paritetici. Ho lasciato in giudiziale la mia casa di proprietà alla ex coniuge. La madre però non assicura la frequenza ad un centro per l'autismo di mio figlio attività necessaria a cui provvedo io in quanto titolare di una attività e nkn ha tempo. Secondo lei posso riottenere l'assegnazione della casa familiare tenendo conto che sono un dipendente pubblico ed usufruisco della legge 104/92 ed avrei possibilità avendo accesso ai congedi STRAORDINARI della stessa garantendo una maggiore frequenza al centro per l'autismo maggiore rispetto ai soli 3 giorni attuali che ne usufruisco ora? Grazie
La possibilità di ottenere l'assegnazione della ex casa familiare è strettamente dipendente dalla collocazione del figlio. In altre parole, Lei dovrebbe chiedere una revisione delle condizionio della separazione sostenendo che è Lei il genitore che si occupa prevalentemente della cura di Suo figlio. Se tale condizione verrà accertata dal giudice, allora la Sua domanda potrebbe venire accolta. Ritengo invece irrilevante a quetso fine il fatto che Lei usufruisca della l. 104.
Se c' è un abbandono del tetto coniugale da parte del marito, e la casa coniugale e' del marito( lasciata in eredita' dal padre) in caso di separazione la casa a chi andra',premesso che il matrimonio e' stato fatto in comunione dei beni e ci sono 2 figli maggiorenni non sposati e la madre non ha reddito in quanto casalinga ( da 34 anni) grazie ,cordiali saluti(spero in una sua risposta)
Dipende tutto dai figli. Se cioè i figli sono economicamente indipendenti, allora la casa con può essere assegnata a Lei moglie e dunque Lei e i figli dovreste lasciarla nella disponibilità del proprietario. Se invece i figli, pur maggiorenni, dipendono ancora economicamente da Voi, allora la casa verrebbe assegnata alla madre.
Domanda: possedendo la casa, in caso di separazione, vedrei perdere la casa anche se la madre è comproprietaria di un appartamento con la nonna ad una ventina di minuti di mezzi pubblici? Il fatto di perdere la casa a Milano manda praticamente in rovina il padre?
Le circostanze che Lei indica possono portare ad una riduzione dell'assegno di mantenimento. Tuttavia, la casa familiare viene generalmente assegnata al genitore con il quale rimangono collocati cioè conviventi in via prevalente i figli
i giudici su quale base scientifica valutano l'impatto sui figli nel caso in cui cambiano casa o se la casa rimane alla mamma o al padre? Perché non citano nelle decisione gli studi scientifici?
Semplicemente perché è il codice civile dunque la legge che detta una regola valida sempre, ovverossia che la casa debba essere assegnata a quello dei genitori con il quale il figlio rimane a vivere in via prevalente. Dopodiché sono d’accordo con lei sul fatto che occorrerebbe capire quale sia il genitore con il quale il figlio continuerà a vivere in via prevalente ma questo è un altro tema che sarebbe molto lungo approfondire in questa sede. 😉
Mio figlio si deve separare abita in casa d'affitto e a due minori se rimane alla convivente chi paga l'affitto premetto che il contratto e a nome di mio figlio .grazie per un'eventuale risposta
La legge prevede che ci sia una successione nel contratto di affitto. Ciò significa che il genitore al quale verrà assegnata la casa, quindi per esempio la madre, dovrà poi sostenere anche il pagamento del canone di locazione. E questo vale anche se il contratto è intestato all’altro genitore. È chiaro tuttavia che questo inciderà sulla quantificazione dell’assegno di mantenimento dovuto dal padre.
La Legge spesso e volentieri in questa sezione infittisce i problemi. I genitori dovrebbero essere responsabili nel collaborare pacificamente in rispetto al figlio a non creargli traumi.
Ma se invece di una precedente convivenza dei figli con la madre nella casa del padre, si fosse partiti da zero con una decisione di affidamento paritetico, il padre avrebbe potuto tenersi la casa di proprietà? La logica mi dice di si, lei che ne pensa?
La logica dice di sì ma la legge prevede che comunque il figlio minore debba avere la residenza presso uno dei genitori e questo del resto è inevitabile perché, allo stato attuale della legislazione, non sono possibili due residenze anagrafiche diverse.quindi in definitiva se anche è prevista la collocazione paritetica, la casa viene comunque assegnata ad uno dei genitori e precisamente al genitore che verrà indicato come genitore collocatario (sebbene con un’espressione impropria)
Buonasera avvocato scusi se è possibile sapere da lei un suo commento dopo 18 anni per un divorzio e si continua ancora ma non c'è un tempo per finire queste cause bahhh grazie🤔😔
Gentile Antonella, lo so che di mamme single ce ne sono tante. Ne ho parlato indirettamente nei video dedicati alla separazione tra conviventi, ma in effetti ha ragione Lei; bisogna pensare anche a video dedicati specificamente alle mamme single. Lo farò. Grazie per il Suo suggerimento!!!
Grazie, molto per il servizio svolto, è molto interessante seguirti
Grazie infinite per l’apprezzamento che incoraggia a proseguire. 💖🌹
Buonasera grazieeeee avvocato gentile ma io in cassazione ho denunciato 3avvocati io jo il gratuito patrocinio e non te se fila nessuno mannaggia però questa ultima si salva bene lei non ha più i genitori e forse vede in una mamma virtuale un bocca al lupo sempre ok eureka 👍👏💪🇮🇹
Questa sentenza vale anche nel caso in cui si preveda di vendere la casa entro un certo tempo dalla separazione? per esempio dopo 3 anni? Intendo, qualora il padre non volesse riappropriarsi della casa familiare ma venderla in quanto proprietario, avrebbe questo diritto? O vita natural durante la casa rimarrebbe comunque ad uso della madre senza alcuna possibilità per il padre proprietario di disporne?
Se la casa viene assegnata per esempio come mi sembra di capire nel suo caso alla madre, allora poi la possibilità di venderla sulla carta esiste lo stesso ma ovviamente sarebbe molto molto difficile impossibile riuscire a vendere una casa abitata da una madre separata con bambini. Se poi l’ordinanza di assegnazione della casa viene trascritta a quel punto lì praticamente non è possibile proprio venderla. Quindi o si raggiunge un accordo con l’altra parte in sede di separazione stabilendo che dopo tre anni per esempio la casa non non sarà più assegnata in quanto verrà posta in vendita Oppure bisognerebbe venderla ancor prima della separazione
Salve avvoxato; mi figlio è autistico e ho condivisione con tempi paritetici. Ho lasciato in giudiziale la mia casa di proprietà alla ex coniuge. La madre però non assicura la frequenza ad un centro per l'autismo di mio figlio attività necessaria a cui provvedo io in quanto titolare di una attività e nkn ha tempo. Secondo lei posso riottenere l'assegnazione della casa familiare tenendo conto che sono un dipendente pubblico ed usufruisco della legge 104/92 ed avrei possibilità avendo accesso ai congedi STRAORDINARI della stessa garantendo una maggiore frequenza al centro per l'autismo maggiore rispetto ai soli 3 giorni attuali che ne usufruisco ora? Grazie
La possibilità di ottenere l'assegnazione della ex casa familiare è strettamente dipendente dalla collocazione del figlio. In altre parole, Lei dovrebbe chiedere una revisione delle condizionio della separazione sostenendo che è Lei il genitore che si occupa prevalentemente della cura di Suo figlio. Se tale condizione verrà accertata dal giudice, allora la Sua domanda potrebbe venire accolta. Ritengo invece irrilevante a quetso fine il fatto che Lei usufruisca della l. 104.
Se c' è un abbandono del tetto coniugale da parte del marito, e la casa coniugale e' del marito( lasciata in eredita' dal padre) in caso di separazione la casa a chi andra',premesso che il matrimonio e' stato fatto in comunione dei beni e ci sono 2 figli maggiorenni non sposati e la madre non ha reddito in quanto casalinga ( da 34 anni) grazie ,cordiali saluti(spero in una sua risposta)
Dipende tutto dai figli. Se cioè i figli sono economicamente indipendenti, allora la casa con può essere assegnata a Lei moglie e dunque Lei e i figli dovreste lasciarla nella disponibilità del proprietario. Se invece i figli, pur maggiorenni, dipendono ancora economicamente da Voi, allora la casa verrebbe assegnata alla madre.
Domanda: possedendo la casa, in caso di separazione, vedrei perdere la casa anche se la madre è comproprietaria di un appartamento con la nonna ad una ventina di minuti di mezzi pubblici? Il fatto di perdere la casa a Milano manda praticamente in rovina il padre?
Le circostanze che Lei indica possono portare ad una riduzione dell'assegno di mantenimento. Tuttavia, la casa familiare viene generalmente assegnata al genitore con il quale rimangono collocati cioè conviventi in via prevalente i figli
i giudici su quale base scientifica valutano l'impatto sui figli nel caso in cui cambiano casa o se la casa rimane alla mamma o al padre? Perché non citano nelle decisione gli studi scientifici?
Semplicemente perché è il codice civile dunque la legge che detta una regola valida sempre, ovverossia che la casa debba essere assegnata a quello dei genitori con il quale il figlio rimane a vivere in via prevalente. Dopodiché sono d’accordo con lei sul fatto che occorrerebbe capire quale sia il genitore con il quale il figlio continuerà a vivere in via prevalente ma questo è un altro tema che sarebbe molto lungo approfondire in questa sede. 😉
Mio figlio si deve separare abita in casa d'affitto e a due minori se rimane alla convivente chi paga l'affitto premetto che il contratto e a nome di mio figlio .grazie per un'eventuale risposta
La legge prevede che ci sia una successione nel contratto di affitto. Ciò significa che il genitore al quale verrà assegnata la casa, quindi per esempio la madre, dovrà poi sostenere anche il pagamento del canone di locazione. E questo vale anche se il contratto è intestato all’altro genitore. È chiaro tuttavia che questo inciderà sulla quantificazione dell’assegno di mantenimento dovuto dal padre.
La Legge spesso e volentieri in questa sezione infittisce i problemi. I genitori dovrebbero essere responsabili nel collaborare pacificamente in rispetto al figlio a non creargli traumi.
Si vero ma purtroppo i genitori non sono sempre così responsabili ! 😉
Ma se invece di una precedente convivenza dei figli con la madre nella casa del padre, si fosse partiti da zero con una decisione di affidamento paritetico, il padre avrebbe potuto tenersi la casa di proprietà? La logica mi dice di si, lei che ne pensa?
La logica dice di sì ma la legge prevede che comunque il figlio minore debba avere la residenza presso uno dei genitori e questo del resto è inevitabile perché, allo stato attuale della legislazione, non sono possibili due residenze anagrafiche diverse.quindi in definitiva se anche è prevista la collocazione paritetica, la casa viene comunque assegnata ad uno dei genitori e precisamente al genitore che verrà indicato come genitore collocatario (sebbene con un’espressione impropria)
in poche parole per la Cassazione basta essere donna per godere di privilegi, in Italia la giustizia è alla frutta !
beh non proprio. Non si può generalizzare.
Buonasera avvocato scusi se è possibile sapere da lei un suo commento dopo 18 anni per un divorzio e si continua ancora ma non c'è un tempo per finire queste cause bahhh grazie🤔😔
18 anni per un divorzio è inaudito. Oggigiorno non sono più tempi normali.
Perchè non parla mai di Mamme single? Ce ne sono tante
Gentile Antonella, lo so che di mamme single ce ne sono tante. Ne ho parlato indirettamente nei video dedicati alla separazione tra conviventi, ma in effetti ha ragione Lei; bisogna pensare anche a video dedicati specificamente alle mamme single. Lo farò. Grazie per il Suo suggerimento!!!
@@avvocatoritarossi GRAZIE