Riappropriarsi di parti di sé abbandonate per anni e anni è una delle cose più spaventose ed allo stesso tempo più meravigliose che io abbia mai vissuto. Non sarò mai abbastanza grata a me stessa ed alla mia psy per aver compiuto questa impresa. ❤
Ho appena scoperto tramite la mia psicologa di avere questo disturbo. Ho deciso di intraprendere la strada della guarigione.. ce la farò anche io.. grazie per l incoraggiamento ❤
siamo davvero così complicati... personalmente, da qualche mese per un brutto lutto ( mia madre ) la mia mente ha giocato brutti tiri : a distanza di mesi mi restituisce come flash improvvisi, pezzi di immagini di quell'ultima sera, cose che avevo dimenticato... La mente (il cervello) è davvero, davvero, un telescopio che può salvarci, al momento giusto sà cosa deve fà, o viceversa può farci perdere, l'importante è mantenere sempre accesa la fiaMMella della Sim-patia ;-) Grazie Psy
Non ho una patologia, non ho tutti questi sintomi ;-) Ma in seguito ad un trauma che mi ha sconvolto l'esistenza mi sono dissociata per difendermi da quel dolore. Infatti spesso ho associato la frase Vivere due vite al mio modo di pormi di fronte a questo. Vivere due vite, ovvero quella di fronte agli altri, col sorriso o col riso (peraltro sempre spontaneo, quel sorriso mi serviva e mi serve per mantenermi stabile) e vivermi i miei momenti di dolore lontano da tutto e tutti. Perchè spesso chi ti sta intorno non vuole e non puo' vedere gli altri stare male, non ce la fa a sostenerti, non capisce quello che provi. Non ce la fa proprio, ho avuto prova che nel momento che faccio vedere la mia sofferenza è un qualcosa che sconvolge l'altro, non la accetta...per cui vivo spesso ''due vite''. Ma le emozioni le provo, anzi le provo ancora più intensamente di quanto facciano alcuni. Anche ridere o sorridere mi procura quella sensazione di pienezza, per dire a me stessa che si, non ho perso la voglia di vivere, anzi...!
@Tony Tataperrelli è forte. Mi sembra di non esistere nel mondo reale. Per spiegarmi nel modo più semplice possibile: per esempio per rendermi conto se una persona che vedo esiste, ho bisogno di toccarla. Se è una ragazza ho bisogno di accarezzarla in viso, allora forse riesco a sentire qualche emozione
@Tony Tataperrelli ne ho cambiati diversi. ora sto prendendo gli ansiolitici ma per stare meglio ho dovuto aggiungere dei massaggi al centro estetico. mi sembra di sentire la pelle, almeno credo
@Tony Tataperrelli ciao Tony, io non sono dissociata...ovvero quel dolore che ho costante nella mia vita( e che riguarda me indirettamente) lo tengo nascosto alla vista degli altri. Anche perché ho notato che agli altri il dolore non fa piacere vederlo, quasi tutti non hanno gli strumenti cognitivi e altruistici per poterti capire e sostenere, per cui la mia "doppia" vita sta nel non far pesare agli altri quello che vivo e sorridere anche quando non ne avrei tanta voglia. In questi ultimi tempi pero' mi sono stufata di "fingere" che non avrei bisogno anch'io di appoggiarmi, il più delle volte agli altri concedo l'alibi del mio essere forte e da non aver questo bisogno, e gli altri "ringraziano" perché li sgravo dall'ingrato compito . Diciamo una dissociazione equivalente quasi a compassione dei limiti dell'essere umano, vah.
A 13 anni un uomo mi ah fatto violenza ed era come se non sentivo niente, quasi come dormissi. Ora dopo 10 anni non sento niente, per il 90% del tempo non ricordo niente del mio passato nemmeno le cose belle, non sento belle sensazioni ma nemmeno brutte, non ricordo chi sono. Perché non c’è niente che mi ricorda il bello della mia vita, un cibo che magari mi ricorda la mia infanzia, un odore, qualsiasi cosa. A volte quando sento sporadicamente le emozioni mi sento così bene, ma poi sento che durerà poco. E come ciliegina sulla torta soffro anche di vertigini.. non riesco a stare nemmeno in piedi .. è molto debilitante
Mi dispiace per te. Oggi il mio medico psy mi ha detto che mi dissocio, e ho visto questo video. Ho avuto un vissuto simile al tuo, solo che ho qualche anno in più (36) e sono uomo. Vai da un psichiatra, probabilmente devi cercare più di uno , non tutti ci capiscono. Io ne ho cambiati parecchi nella mia vita. Ho trovato una moglie incredibile, anche se non è perfetta ma mi aiuta molto. Una cosa che mi ha aiutato di più, è appagare la mia sete spirituale, che solo Dio può colmare con la conoscenza che ha fatto scrivere nella Bibbia. Trovare risposta soddisfacente per il perché c’è tanto male in questo mondo aiuta. Sopratutto da forza per sopportare. Quella ciliegina può diventare una scatola di ciliegie , e un giorno un albero. Non mollare, non sei sola. Tu riuscirai a uscirne vittoriosa❤
È vero! Riesco a dipingere solo dopo un periodo di malessere, appena prima di ritrovarmi soddisfatta, quando ancora sono triste, riesco finalmente a creare🎨🎨🖌️ è come se la pittura sia un ponte tra il dolore di prima e la felicità di dopo ❤...allora sono dissociata ciclicamente 😅❤ grazie mille!
personalmente ho notato che ogni volta che ho patito "traumi", ho perso completamente la memoria di cio' che ho detto o fatto in quei momenti. Come conseguenza ,per molto tempo, non ho sentito dentro nulla( o molto poco), raffreddando ogni sentimento,; non sapevo nemmeno verbalizzare le mie "lontanissime possibili emozioni", che sentivo come estranee, come in una bolla, come fossi sott'acqua. Questo meccanismo è perdurato nel tempo, ed è diventato un modo d'essere
Video interessantissimo perché dopo anni so come chiamare quello che vivo ogni tanto da 13 anni. Da quando avevo 10 anni, infatti, ho iniziato a soffrire di vertigini ma non solo. Lamento di “non vedere” e di sentirmi “fuori dal mondo”. Per anni ho sempre unito le due problematiche, che spesso adesso so che vanno di pari passo, ma allora la me bambina avrebbe avuto terribilmente bisogno di questo video. Per questo grazie Michele💙 -Miriam
All'università ho studiato i meccanismi di difesa tra i quali derealizzazione e depersonalizzazione: non li ho mai capiti. Poi un giorno ne ho fatto esperienza ed è stato terribile. P.S. Anche sull'identificazione proiettiva ho avuto qualche difficoltà, ma questo è un altro discorso 😂
@@letibruni condivido, non sembra un meccanismo di difesa ma una sorta di punizione per quanto sia terribile. Imparando cosa sono però è già diverso. Sapere è potere, sempre.
Cioè le vertigini che tu hai, non sono delle reali vertigini, ma vertigini prodotte da un disagio psicologico? Però li senti come se li avessi veramente? È corretto?
Vedo un cane nero nel bianco e mi immedesimo in me. Mi vedo io nell'ombra colpito dalla luce dell'ambiente circostante, ma mi sento sempre solo. Anche io la uso per i dolori. Tu in quali punti senti dolore? Se posso chiedere
Dottore, prima di tutto vorrei fare i complimenti per il canale e i video che sono uno più illuminante dell'altro. In questo mi ha particolarmente colpito la frase "io creo perché mi dissocio". Spero che non si offenda se un indomani rubo la filosofia di questa frase per usarla in qualche opera creativa :)
Molto bello , mi è piaciuto assai. Dissociazione è anche vedersi dall'esterno , o vedere il proprio bambino interiore sempre dal di fuori e volerlo proteggere?
Giusto!bravo! Pratico tale autoterapia,ma se i colpi sono bassi e ripetuti, il bene dello svuotarsi di sé all'occorrenza, per preservarsi, diventa una roba tremenda,,, disintegrante alle lunghe, si può diventare opportunamente orfani di sé stessi ma ,,,se non ci fossero le maternità illegittime di cane e gatto, non saremmo manco qui a raccontarcelo🙏😊😘
Il finale è fantastico 😂😂😂 sei " un genio"( "del male" 😅😅😅). Scherzo!, me lo diceva spesso un mio datore di lavoro..per ridere! 😊 Tu sei bravissimo e io..sono un po dissociata, a volte...perché mi sento " un vuoto"...
Buongiorno dottore, grazie per i contenuti che sempre ci porta. Ho una domanda, quando sono colto da depersonalizzazione e mi sento estraneo a me stesso e a tutto quello che mi circonda sono anche in preda ad un attacco di panico, ho una paura irrazionale, se "distaccarsi" dal proprio io è una sorta di "autodifesa/auto-guarigione perché dovrei provare un attacco di panico? Capisco che anche l'attacco di panico è comunque una forma di "autodifesa" della mia mente, ma se avviene, la mia mente non mi sta proteggendo da qualcosa (di irreale), mi sta dicendo di scappare (attacco/fuga) e il fatto è che mi accade in contesti del tutto normali, come stare in un bistrot con la mia ragazza a bere un tè Non capisco come la mia mente mi stia aiutando, perché in quel caso io devo scappare dal locale e uscire fuori in preda ad un attacco di panico e tutto intorno a me non è reale, io non sono io, la mia ragazza è diventa una sconosciuta, e l'attacco di panico aumenta. Ho paura di perdere il controllo, di smettere di respirare e di non essere in grado di fare nulla. In sintesi non capisco come la derealizzaziine e la depersonalizzazione mi aiuti, perché a me sta solo danneggiando. Grazie
Non mi è mai capitato di dimenticarmi chi sono o da dove vengo o dove abito, ma c'è stato un periodo lungo dell'infanzia e dell'adolescenza che mi sono successe tutte dalla a alla z: problemi economici, bullismo, malattie in famiglia, malelingue, bugie, segreti, morte dei genitori. E non ricordo nulla di quegli anni. Ma niente proprio eh, tutte le scuole medie fino al terzo superiore (quindi circa sei anni) completamente cancellati. Scomparsi.
😂😂Dott, se ne trovassi uno sano, tu non avresti lavoro neh!!😁😁 La dissociazione ehh, che affascinante argomento...!!😉😉 Lieta giornata a te, Dott, a Valentina e al resto della ciurma 😁😁💫💫
L'anno scorso ho passato tre mesi ininterrotti in cui ero talmente diversa da avere disforia di genere e comportarmi in una maniera talmente poco etica, empatica, sensibile etc che ho cambiato nome per quel periodo... tutto questo dopo essere stata a contatto con un sociopatico. Mi piace pensare che tutto questo sia accaduto perché sono riuscita a empatizzare pure con un rettile come lui. Tutt'ora accetto entrambe le versioni di me, e cambio comportamento in base alle esigenze... ma quella volta non lo feci per scelta. Era ovvio che fosse una risposta al trauma. Stavo bene, ero energica, poi di colpo mi annoiavo, poi uscivo con le persone solo per fare qualcosa ma non riuscivo nemmeno a percepirle emotivamente, erano accessori. Non sapevo dire se stessi bene o male. Tutt'ora so solo di aver trattato delle persone come oggetti in quel periodo... cosa che non avevo mai fatto. Come se fossi stata fuori dal mio corpo. Ho potuto solo dare un nome a questo stato d'animo, e da allora cambio nome ogni volta che capita - solitamente per brevissimi momenti di stress. Comunque sono contenta che la cosa dell'usare l'altro per noia fosse reciproca: in quel momento non ero nelle condizioni per sbattermene di qualcuno, non so se mi spiego. Dopo quel periodo è subentrata la rabbia, e per tutto l'anno è rimasta. Ora le acque si stanno calmando, e inizio a vedere solo me stessa in qualsiasi cosa, com'è giusto che sia. Non sto a chiedermi cosa stia facendo in questo momento quel rettile di ragazzo, e neanche spero sia morto. Non più. Direi di aver passato abbastanza tempo a pensarci. Prima o poi pure la rabbia finisce, e ho scoperto che, dopotutto, un margine di senso di colpa mi è rimasto. È un ottimo progresso: sul senso di colpa posso lavorare, a differenza di chi non ne prova! Sono estremamente fortunata, davvero❤
Non sono mai stato nessuno . Ho lavorato pochi anni avuto relazioni brevi e strane con pazienti psichiatrici comunque ne traumatiche ne positive. non ricordo nulla del mio passato. Ho iniziato da 2 anni ad assumere analgesici oppiacei saltuariamente (ossicodone). Mentre sono sotto il suo effetto ricordo qualche giorno vissuto in maniera dettagliata. Poi ricomincia il film inutile di una vita non vissuta emarginato e al massimo bullizzato. Non ho mai ricevuto spiegazioni da diversi psichiatri che increduli non sanno diagnosticare tutto ciò. Vivo attualmente in povertà in quanto come nel resto della mia 'vita' preferisco dormire e non ho interesse alcuno . Le persone che incontro sono solo un fastidio. Non posso dire di aver mai pensato al suicidio ma se mi dicessero che sto per morire resterei impassibile come sempre. Se avessi l'aiuto necessario ricorrerei senza troppo pensarci alla eutanasia. Quasi 50 anni di vuoto fra un ricovero in psichiatria e una famiglia che al massimo mi ha dato due pasti al giorno del resto altro non ho chiesto se non di restare nel mio torpore, senza essere invitato a relazionarmi con essa che del resto era composta da una madre che a sua detta le ho rovinato la vita ed un padre che credo seppur in maniera più lieve era affetto dalla stessa situazione. Non credo esistano farmaci psichiatrici utili in quanto li ho provati tutti come pure la psicologia alla quale ho davvero poco da narrare.
Non so se c'entra qualcosa, ma mi hanno raccontato di un uomo che aveva perso il padre quando era piccolo e non ricordava nulla di lui, aveva il vuoto completo, ma ricordava bene il suo nonno che aveva perso qualche anno prima del padre, quando era ancora più piccolo. Credo che il dolore lo abbia indotto a difendersi in qualche modo cancellando sia la perdita, sia ciò che aveva perso.
L'identità è una cosa che serve per associarsi alla realtà, sì, ma il crederci troppo, al contrario, ti dissocia dalle altre realtà. Se hai un' identità usala come maschera ma quanti diventano la maschera stessa! Non c'è un equilibrio: o sei associato nevrotico o sei dissociato psicotico... preferisco quest' ultima perché, l'avevo scritto già in un altro post, posso vantare di responsabilità umane, mie personali, cosa che gli associati no...la responsabilità umana, per me, è l' unica medaglia al valore che conosca.
Non ci posso credere .. ho questo problema e mi ci rivedo abbastanza in tutto . Lo sento come una sorta di super potere sia in positivo che negativo. Qualche mese fa ho passato un periodo molto difficile e da lì è cominciato il cambiamento , oggi pratico la mindfulness e spesso riesco a controllare le mie emozioni , sopratutto in positivo però al tempo stesso della medaglia mi sento dissociata dai coinvolgimenti emotivi forti come un tempo . Magari può essere la dissociazione , riesco a vedere 100 prospettive e ipotesi delle situazioni o problemi e questo mi aiuta a non provare tristezza , odio , ma anche gioia forte . Cosa ne pensate?
Ho un ricordo di personalità che ho e lo sento ma sento anche di non affidarmi totalmente al cuore . È una sensazione strana , proprio per caso ne ho parlato al mio amico qualche settimana fa e l’ho descritto come una sensazione di stare dentro una bolla di cristallo gigante e decidere se rimanere lì o uscire dove ci sono le altre persone , solo che non ho ancora trovato la Chiave di come uscirne fuori siccome dentro è molto comodo anche se a volte viene un ripensamento del “ma magari ti appartiene anche la tua tristezza e altre mille emozioni , l’amore vero è invece cerchi di rifugiarti” A volte vedo il mondo è me stessa in 3 persona , consapevolmente però . Se qualcuno di voi è uno psicologo , cosa vi viene in mente ?
Secondo me sbagli a non voler provare tristezza, rabbia, paura, gioia. Non devi combatterle, cacciarle via. dovresti accoglierle e aspettare che se ne vadano via da sole.
Piu gente ha tirato fuori il soggetto "Puer"...mi chiedo come mai? Devono averlo dissociato da sè...ah, possibile, sì...e si ricordano che quando si era bambini i momenti dissociativi erano tantissimi (nei tempi moderni, poveri bimbi, molto meno). Bello sia saltato fuori il Puer! È una sua capacità quella di dissociarsi, fantasticare, immaginare...
Guarda che il "dissociato" si è incazzato perché sei andato via senza salutare!😂😂. Grazie Doc, non conoscevo la dissociazione. Per fortuna questa "mi manca"😅❤
prof., tante cose si sono palesate nei dettagli solo da adulta. le conseguenze sono state (e sono) belle pese... mortali. by viva per miracolo (per ora).
ho un evifente stato di dissociazione causato da emarginazione professionale reiterata. Potrei rivolgermi ad un psicologo/psichiatra specializzato in questo tema che podda darmi aiuto ? sindacati inutili. la legge la sto valutando. zona Padova grazie
Due episodi davanti un film, che mi ricordava fatti dolorosi...mi sono estraniata boh forse per 3-5 minuti non saprei dire, completamente immersa nel dialogo dei due personaggi...non sapevo più chi ero, che giorno era, e in che fase del giorno ero se mattina o sera, un'altra volta dopo un fatto che mi ha creato ansia e angoscia...sono uscita con la macchina... completamente un automa, alla pizzeria mi parlava la tipa non capivo niente, mi arrivava la voce come da un'altra dimensione, a rallentatore e metallica... Per altre due volte invece ho vissuto credo un senso di separazione dalla realtà, non totalmente, l'impressione è stata come se avessi avuto l'emisfero cerebrale diviso in due una parte sembrava addormentata alla coscienza quotidiana, e la mia penna scriveva pensieri su un foglio così spontaneamente senza sforzo...quindi decisamente atto creativo... l'indomani mi sentivo come se avessi preso una sorta di droga, che mi faceva percepire la realtà in maniera potenziata rumori suoni, vi giuro una sensazione bellissima, di estrema calma, concentrazione, percezione aumentata e tutte le cose trovavano una collocazione, un'ordine. Non saprei cosa fu, non uso sostanze stupefacenti né ho preso farmaci...queste ultime furono esperienze veramente molto coinvolgenti, estremamente positive
Forse risposte lei non dà ma ci provo cmq. Grazie a questo stato mi hanno diagnosticato il bipolarismo e ora sto bene. Ma nonostante i farmaci a volte mi succede ancora. Può essere perché vivo una famiglia complessa e problematica?
In sintesi ..come se ci guardassimo dall'alto fare ma non siamo presenti nel farlo..lo facciamo ma contemporaneamente non lo facciamo, come se lo facesse un'altra persona ma non noi.
Ci vivo bene nella mia dissociazione ma devo avere un luogo mio, un rifugio, e questo è un problema perché ci vogliono i mezzi economici e "contatti" (connessioni), pseudo talenti ecc.. è gia difficile per la gente normale figuriamoci per chi pare non riesca a muoversi bene e a poter anche avere aiuti importanti e veri, e magari umani, disinteressati. Ho dovuto al contrario eliminare tutta la vigliaccheria umana (utile per formare un corpo, una maschera) e tanto onore alla mia forza ma vorrei tanto ritrovare il mio corpo potendo isolarmi e uscire rinforzata da questo spessore e dal suo fascino insolito che altri invidiano e contro cui dovrò certo lottare e di brutto...L' invidia verso il diverso è qualcosa di molto brutale, spesa male cone sempre diventa una vera e propria discriminazione al pari di ogni razzismo.
Michele, il dubbio mi assale😅: ma se non si provano emozioni, come fanno gli artisti a usare la dissociazione per creare? Non gli servono le emozioni? Mi sento ignorante come una besctia😂
In effetti è come se le emozioni si cristallizzino, le guardi, le senti , ma non ti comandano, le comandi tu.. credo proprio sia una forma di dissociazione, almeno credo, di sicuro non ti accorgi neanche del dolore fisico.. figurati se sai dove sei🤣.. però è piacevole.. forse una piacevolezza per sfuggire alla vita?!..chissà..
Gli Artisti USANO il vuoto della dissociazione a differenza di chi il vuoto non lo utilizza e quindi si sente senza emozioni, disorientato e perde memoria temporaneamente...ecco l' invito che ci fa lo psy, quello di utilizzare il vuoto, essere creatori di sè stessi.
@@jo.pavonecome faccio ad utilizzare un vuoto, se in quel tempo è come se non ci fossi ? ...poi quando mi chiamano è come se mi svegliassi, ma non ricordo niente di quel lasso di tempo....a volte invece mi sento strana..e mi è capitato,di essere cosciente ma è come se non mi riconoscessi allo specchio . Come se non fossi io.
Pensando alla frase di un utente sulla carbonara...mi è venuto in mente quelle rare volte che qualche sedicente e convinto carnivoro facendomi battute sul veganismo si sia ritrovato poi in uno stato di dissociazione dalla realtà alla mia semplice e certo non prevista risposta: silenzio e vuoto espressivo fui quello che vidi...perché la mia risposta davvero era logica mentre lui stava dando i numeri circa il suo pseudo ragionamento... Perciò, quanto i pseudo "sani" sarebbero dissociati se fossimo piu noi "dissociati" a prendere le redini della realtà....per noi la nostra naturale dissociazione è una difesa al mondo nevrotico e psicotico latente, è un vuoto che si crea se ci stiamo sentendo troppo esposti ai costrutti sociali, per chi è nevrotico è notmale che non ha alcuna dissociazioni sulla realtà se non, come nell' esempio, davanti ad "altre" realtà, quelle fuori dal senso comune.
Ciao, scusa ma è un medico che fa le diagnosi. Come ha detto nel video all’inizio. Poi non è per dire alle persone che ci stanno antipatiche: sono Dissociate. Questo stato, viene da un trauma terribile come uno stupro o cose simili, e si ripetono per giorni settimane e mesi interi. Non sorge per una discussione banale che si fa con uno sconosciuto dal niente. È una patologia grave, si è parzialmente o totalmente invalidi. Vuoi dire che il 99% della popolazione lo sia perché non pensa come te? O non è il contrario ed è meglio che ti dai una calmata?
" sempre stata capace di dissociarmi dalle associazioni ma non da quelle delle idee, e manco dall' unica persona da cui dovrei prendere le distanze , qualche volta , ma che non me lo permette perchè ha un ego troppo grande e vuole essere sempre presente a sè stessa. ma poi la tizia è sempre connessa col circondario da quando era bambina e ascoltava i discorsi dei grandi pure mentre era presa dai giochi perchè è una maniaca del controllo, costei, oltre a essere una che parla agli altri mentre parla a sè ,chè pare parli da sola e invece parla al connesso a lei , ma da sempre, tanto che pare uno di quegli animali domestici che all'improvviso si mettono, occhi e orecchie dritti, a guardare nel vuoto , chè sono pazzi e sentono gli spifferi degli spiriti. provo e riprovo a staccarmi, a mandarla via per un po' , a dirle di tacere e di non farsi sentire o di farmi almeno da specchio ,in modo che io possa guardarla come altro , come l es traneo che È, e invece niente, lei resta là a dirmi con quella sua voce da saccente signoria del sotuttoio di questa analisi _ma che sarebbe ,stà cosa, una dissociazione soliloquica? ma falla finita , chè sei solo buona a raccontartela per il gusto di non crederci, và_ "
Da se stessi non si riesce. C’è bisogno di aiuto di uno specialista. Oggi, dopo 20 anni di cura, il mio medico mi ha detto che sofro di episodi dissociativi. Quindi se dipende da me che non sono laureato in psichiatria… quando ci arrivo? Fra 120 anni? Poi se lo so, chi mi da i consigli per gestirlo?
Io ho passato bullismo droga, due incidenti di cui uno con un morto, mio padre con due cancri, la tipa che mi lascia due mesi dopo, sono un po suonato e strano, però non ho bisogno di andare da uno psicologo Cioe sentirei di cambiare il mio vero me e di plagiarlo in base alla convenienza della società, chi mi sa dare una spiegazione logica senza dirmi va in terapia?
mi è successa qualche volta la seconda, è terrorizzante la sensazione che quella che parla non sei te e non sai come tornare dentro come se la te stessa ti avesse abbandonato e diventi un corpo inanimato, qualsiasi cosa provi a fare per cambiare i tuo stato riesci solo ad osservarti da lontano.. spero non mi torni piuù la dissociazione 😱
@@jo.pavone nono ma infatti non l'ho paragonata all'attacco di panico, boh a me la dissociazione di questo tipo mi è successa solo qualche volta fortunatamente anche perché sei veramente fuori in quei momenti, è impensabile avercela sempre perché è come se non esistessi qualsiasi cosa fai perde di senso
@@cleliarossi9998 non saprei bene...mi hai ricordato l'attacco di panico perché una dissociazione del genere, se coscienti, provoca panico, quel senso di distacco dal corpo, e un vuoto fonico tutto intorno... Forse, se non hai provato panico ma solo disorientamento allora è una normale dissociazione, normale nel senso che puo accadere spesso, per persone caratterialmente predisposti...sta alla persona come vivere il momento, se in modo cosciente, sapendo vivere quei momenti o inconsciente, cercando di respingerli. Pensa che c'è chi si procura con ke droghe apposta gli stati alterati di coscienza, devono averne la predisposizione.
@@jo.pavone ah okei ho capito, allora non è che provo panico come in un attacco di panico perché la sensazione principale è quella appunto di essere distaccati da sé stessi quindi apatici però intendevo che allo stesso tempo quando mi succede mi fa molto preoccupare perché non so come tornare normale perché in quei momenti sembra impossibile uscire da quegli stati
@@cleliarossi9998 perfetto, sì...lo psy ci dice che dobbiamo capire da cosa ci stiamo difendendo, da quale realtà, quale dolore...se lo vedi allora puoi viverti quella "difesa" in modo sano, cosciente come ci dice lo psy, perché ti renderai conto il perché si è azionata e saprai anche quando e come sfumerà...io non saprei vivere senza, ne ho bisogno di questi "vuoti" che sono i miei spazi personali...ognuno, certo, in base al proprio grado di coscienza.
Sì! Archetipico di Venere, ella vive nell' esperienza dei sensi...infatti Venere è una dèa alchemica, a sè stante rispetto alle altre, "presenta la terza via, quella che invece che separare, unisce e permette la vera creazione, crescita personale e comunione con l’altro, così come con il mondo intero." Un' artista, scrittore potrebbe così scrivere un' autobiografia vedendosi vivere o altro.
Può capitare di svegliarsi un giorno e di "non sentirsi nel proprio corpo". Potrà sembrare alle altre persone che voi stiate mentendo e vi rideranno dietro. Vedrete il mondo a "rallentamento", delle volte immaginando delle cose. Avrete una sensazione di vertigine e vi girerà la testa. Potrebbe capitare più volte di essere visti con lo sguardo perso nel nulla, mentre non si provano le emozioni che si sentiranno confuse, mischiate, non reali.
Io mi sono dissociato quando ho smesso di fumare erba di botto, dopo 6 anni a fumare tutti i giorni tutti il giorno per evitare l'ansia. Ora dopo tre mesi tutto apposto
Ed è una cosa che passa ? Che cosa hai fatto per farla passare? Io sono 4 mesi che sono in questa fase alcune volte di più altre volte meno ma è proprio fastidiosa questa sensasazion.
@@geanypirvulescu6474 si...c è voluto del tempo ma passa...io ero ad uno stadio gravissimo. Pensavo di non guarire mai...ci vuole il tempo e passerà gradualmente ..coccolati. ascolta il tuo corpo è fai solo ciò che desidera
Grazie per la risposta avvolte sentire da qualcuno un riscontro positivo aiuta davvero tanto io adesso sto facendo una psico terapia e vedo ogni settimana un miglioramento… però vorrei tornare tranquillo come prima il prima possibile
Ci devi credere e devi provare a cambiare giorno per giorno hai sicuramente qualcosa da tirare fuori non chiuderti in te stesso affrontala la dissociazione solo così potrai ritrovarti. Ti posso consigliare la meditazione a me negli ultimi mesi mi ha aiutato molto all’inizio sembra non succeda nulla ma piano per volta sentirai che poi lasciarti andare e non stare sempre allerta e in ansia. Fatti forza dajjeee
Magari!! Mentre si mangia dovrebbe esserci attorno silenzio cerimoniale ma difficile dissociarti se hai realmente un buon piatto davanti da assaporare...inoltre se hai carne davanti sai che è un animale e se hai valori morali non solo non ti dissoci alla realtà ma la critichi anche. Purtroppo c'è chi ha dissociazioni anche mentre mangia e non riesce a saziarsi, non appaga il proprio corpo e i propri sensi...a parte le dissociazioni basilari umane motivo per cui l' uomo è insaziabile e mangia freneticamente
È circa 16 anni che sento un vuoto dentro di me. Non so cosa voglio, per me sembra tutto uguale: inutile. Non so cosa mi piace, cosa non mi piace. Mi faccio andare bene tutto, bello o brutto che sia. Sopporto e vado avanti. Verso dove? Non lo so. Mi sembra tutto finto. Bah!
In poche pennellate hai costellato la personalità di un mio “amico”… prima adorava i cani poi regala il suo ad un amico come nulla fosse, sta in compagnia del maiale dei suoi genitori per poi aiutarli a macellarlo…viene a cena a casa mia poi mi evita incontrandomi per strada… e io che ci sto male facendomi mille domande… dissociazione “pericolosa”anche per chi ha a che fare con queste persone.
Mi dispiace per te e il tuo amico. Ma forse adesso puoi farti una ragione. il problema non sei tu. E la triste condizione di chi ha sofferto probabilmente un grande trauma.
Vi capita di parlare con gli altri e sentire estranea la vostra voce.. parlare come col pilota automatico A me spaventa e dallo spavento perdo il filo del discorso...non è una sensazione piacevole. Personalmente ho avuto un trauma un anno fa e da allora ho attacchi d'ansia e da qualche mese queste sensazioni La psico costa ma credo di aver bisogno di un aiuto in più Se vi va ditemi la vostra, aiuta sapere che altri srntono ciò che senti tu. Grazie
Non sono d'accordo con la prima parte del.."cosa ci faccio qui,come ci sono capitato?" ..esistono vari stadi di dissociazione quindi.. Pensiero mio ovviamente
Ricordate Ecce Bombo di Nanni Moretti quando telefona all'amico " A che livelli è arrivata la dissociazione mia!!" th-cam.com/video/UmIugU3RJtA/w-d-xo.html
A volte dissociarsi dalla realtà, contingente aiuta ad accettarla con serenità ,Grazie dott di guidarmi a sorridere anche nel momento del disorientamento! In
Ho notato che mi dissocio in queste 6 situazioni: quando annuso 5 profumi contemporaneamente, quando esce sperma dal pene, mi lavo la pelle, vado in moto, faccio un massaggio, bevo bevande molto zuccherine. Quando vivo tutto questo mi sembra di morire.
Riappropriarsi di parti di sé abbandonate per anni e anni è una delle cose più spaventose ed allo stesso tempo più meravigliose che io abbia mai vissuto. Non sarò mai abbastanza grata a me stessa ed alla mia psy per aver compiuto questa impresa. ❤
Ho appena scoperto tramite la mia psicologa di avere questo disturbo. Ho deciso di intraprendere la strada della guarigione.. ce la farò anche io.. grazie per l incoraggiamento ❤
siamo davvero così complicati... personalmente, da qualche mese per un brutto lutto ( mia madre ) la mia mente ha giocato brutti tiri : a distanza di mesi mi restituisce come flash improvvisi, pezzi di immagini di quell'ultima sera, cose che avevo dimenticato... La mente (il cervello) è davvero, davvero, un telescopio che può salvarci, al momento giusto sà cosa deve fà, o viceversa può farci perdere, l'importante è mantenere sempre accesa la fiaMMella della Sim-patia ;-) Grazie Psy
Ho provato derealizzazione e stordimento in alcuni periodi di ansia forte.. grazie per questi video super interessanti! ❤
Non ho una patologia, non ho tutti questi sintomi ;-) Ma in seguito ad un trauma che mi ha sconvolto l'esistenza mi sono dissociata per difendermi da quel dolore. Infatti spesso ho associato la frase Vivere due vite al mio modo di pormi di fronte a questo. Vivere due vite, ovvero quella di fronte agli altri, col sorriso o col riso (peraltro sempre spontaneo, quel sorriso mi serviva e mi serve per mantenermi stabile) e vivermi i miei momenti di dolore lontano da tutto e tutti. Perchè spesso chi ti sta intorno non vuole e non puo' vedere gli altri stare male, non ce la fa a sostenerti, non capisce quello che provi. Non ce la fa proprio, ho avuto prova che nel momento che faccio vedere la mia sofferenza è un qualcosa che sconvolge l'altro, non la accetta...per cui vivo spesso ''due vite''. Ma le emozioni le provo, anzi le provo ancora più intensamente di quanto facciano alcuni. Anche ridere o sorridere mi procura quella sensazione di pienezza, per dire a me stessa che si, non ho perso la voglia di vivere, anzi...!
Io ho dei problemi con l'identità e nell'identificarmi con l'ambiente circostante.
@Tony Tataperrelli è forte. Mi sembra di non esistere nel mondo reale. Per spiegarmi nel modo più semplice possibile: per esempio per rendermi conto se una persona che vedo esiste, ho bisogno di toccarla. Se è una ragazza ho bisogno di accarezzarla in viso, allora forse riesco a sentire qualche emozione
@Tony Tataperrelli ne ho cambiati diversi. ora sto prendendo gli ansiolitici ma per stare meglio ho dovuto aggiungere dei massaggi al centro estetico. mi sembra di sentire la pelle, almeno credo
@Tony Tataperrelli ciao Tony, io non sono dissociata...ovvero quel dolore che ho costante nella mia vita( e che riguarda me indirettamente) lo tengo nascosto alla vista degli altri. Anche perché ho notato che agli altri il dolore non fa piacere vederlo, quasi tutti non hanno gli strumenti cognitivi e altruistici per poterti capire e sostenere, per cui la mia "doppia" vita sta nel non far pesare agli altri quello che vivo e sorridere anche quando non ne avrei tanta voglia. In questi ultimi tempi pero' mi sono stufata di "fingere" che non avrei bisogno anch'io di appoggiarmi, il più delle volte agli altri concedo l'alibi del mio essere forte e da non aver questo bisogno, e gli altri "ringraziano" perché li sgravo dall'ingrato compito . Diciamo una dissociazione equivalente quasi a compassione dei limiti dell'essere umano, vah.
Metti il tuo dolore davanti a Gesù Cristo crocifisso che è morto anche per i tuoi peccati.
A 13 anni un uomo mi ah fatto violenza ed era come se non sentivo niente, quasi come dormissi. Ora dopo 10 anni non sento niente, per il 90% del tempo non ricordo niente del mio passato nemmeno le cose belle, non sento belle sensazioni ma nemmeno brutte, non ricordo chi sono. Perché non c’è niente che mi ricorda il bello della mia vita, un cibo che magari mi ricorda la mia infanzia, un odore, qualsiasi cosa. A volte quando sento sporadicamente le emozioni mi sento così bene, ma poi sento che durerà poco.
E come ciliegina sulla torta soffro anche di vertigini.. non riesco a stare nemmeno in piedi .. è molto debilitante
Mi dispiace per te. Oggi il mio medico psy mi ha detto che mi dissocio, e ho visto questo video. Ho avuto un vissuto simile al tuo, solo che ho qualche anno in più (36) e sono uomo.
Vai da un psichiatra, probabilmente devi cercare più di uno , non tutti ci capiscono. Io ne ho cambiati parecchi nella mia vita.
Ho trovato una moglie incredibile, anche se non è perfetta ma mi aiuta molto.
Una cosa che mi ha aiutato di più, è appagare la mia sete spirituale, che solo Dio può colmare con la conoscenza che ha fatto scrivere nella Bibbia. Trovare risposta soddisfacente per il perché c’è tanto male in questo mondo aiuta. Sopratutto da forza per sopportare.
Quella ciliegina può diventare una scatola di ciliegie , e un giorno un albero. Non mollare, non sei sola. Tu riuscirai a uscirne vittoriosa❤
È vero! Riesco a dipingere solo dopo un periodo di malessere, appena prima di ritrovarmi soddisfatta, quando ancora sono triste, riesco finalmente a creare🎨🎨🖌️ è come se la pittura sia un ponte tra il dolore di prima e la felicità di dopo ❤...allora sono dissociata ciclicamente 😅❤ grazie mille!
Un video illuminante. Sembra descrivermi perfettamente.
Come si chiama il libro di James Hillman citato da Michele?
personalmente ho notato che ogni volta che ho patito "traumi", ho perso completamente la memoria di cio' che ho detto o fatto in quei momenti. Come conseguenza ,per molto tempo, non ho sentito dentro nulla( o molto poco), raffreddando ogni sentimento,; non sapevo nemmeno verbalizzare le mie "lontanissime possibili emozioni", che sentivo come estranee, come in una bolla, come fossi sott'acqua. Questo meccanismo è perdurato nel tempo, ed è diventato un modo d'essere
Video simpatico ma tremendamente profondo, per ogni sintomo non ci ha girato intorno, è andato dritto al punto. Grazie
Bravissimo Dottore bella spiegazione
Grazie infinite!❤ io sono anni che provo tutto ciò che hai detto dottore. Adesso che sono consapevole....riesco a darmi risposte.😔
Video interessantissimo perché dopo anni so come chiamare quello che vivo ogni tanto da 13 anni. Da quando avevo 10 anni, infatti, ho iniziato a soffrire di vertigini ma non solo. Lamento di “non vedere” e di sentirmi “fuori dal mondo”. Per anni ho sempre unito le due problematiche, che spesso adesso so che vanno di pari passo, ma allora la me bambina avrebbe avuto terribilmente bisogno di questo video. Per questo grazie Michele💙
-Miriam
All'università ho studiato i meccanismi di difesa tra i quali derealizzazione e depersonalizzazione: non li ho mai capiti. Poi un giorno ne ho fatto esperienza ed è stato terribile.
P.S.
Anche sull'identificazione proiettiva ho avuto qualche difficoltà, ma questo è un altro discorso 😂
@@letibruni condivido, non sembra un meccanismo di difesa ma una sorta di punizione per quanto sia terribile. Imparando cosa sono però è già diverso. Sapere è potere, sempre.
@@m.9455 verissimo.
Sperimentare sapendo fa meno paura che sperimentare e basta
Cioè le vertigini che tu hai, non sono delle reali vertigini, ma vertigini prodotte da un disagio psicologico? Però li senti come se li avessi veramente? È corretto?
@@LavitadiMary ho sia vertigini fisiche, quindi non psicologiche, sia derealizzazione che è psicologico
Mi è accaduto per difendermi dal dolore e uso la dissociazione per superare l'ansia e il dolore fisico.
Vedo un cane nero nel bianco e mi immedesimo in me. Mi vedo io nell'ombra colpito dalla luce dell'ambiente circostante, ma mi sento sempre solo. Anche io la uso per i dolori. Tu in quali punti senti dolore? Se posso chiedere
Dottore, prima di tutto vorrei fare i complimenti per il canale e i video che sono uno più illuminante dell'altro.
In questo mi ha particolarmente colpito la frase "io creo perché mi dissocio".
Spero che non si offenda se un indomani rubo la filosofia di questa frase per usarla in qualche opera creativa :)
Molto bello , mi è piaciuto assai. Dissociazione è anche vedersi dall'esterno , o vedere il proprio bambino interiore sempre dal di fuori e volerlo proteggere?
Si, mal mia spyco mi ha confermato oggi. Il bimbo può essere un’altra personalità….solo per tranquillizzare
Giusto!bravo! Pratico tale autoterapia,ma se i colpi sono bassi e ripetuti, il bene dello svuotarsi di sé all'occorrenza, per preservarsi, diventa una roba tremenda,,, disintegrante alle lunghe, si può diventare opportunamente orfani di sé stessi ma ,,,se non ci fossero le maternità illegittime di cane e gatto, non saremmo manco qui a raccontarcelo🙏😊😘
Il finale è fantastico 😂😂😂 sei " un genio"( "del male" 😅😅😅). Scherzo!, me lo diceva spesso un mio datore di lavoro..per ridere! 😊 Tu sei bravissimo e io..sono un po dissociata, a volte...perché mi sento " un vuoto"...
Bellissimo grazie
Buongiorno dottore, grazie per i contenuti che sempre ci porta. Ho una domanda, quando sono colto da depersonalizzazione e mi sento estraneo a me stesso e a tutto quello che mi circonda sono anche in preda ad un attacco di panico, ho una paura irrazionale, se "distaccarsi" dal proprio io è una sorta di "autodifesa/auto-guarigione perché dovrei provare un attacco di panico?
Capisco che anche l'attacco di panico è comunque una forma di "autodifesa" della mia mente, ma se avviene, la mia mente non mi sta proteggendo da qualcosa (di irreale), mi sta dicendo di scappare (attacco/fuga) e il fatto è che mi accade in contesti del tutto normali, come stare in un bistrot con la mia ragazza a bere un tè
Non capisco come la mia mente mi stia aiutando, perché in quel caso io devo scappare dal locale e uscire fuori in preda ad un attacco di panico e tutto intorno a me non è reale, io non sono io, la mia ragazza è diventa una sconosciuta, e l'attacco di panico aumenta. Ho paura di perdere il controllo, di smettere di respirare e di non essere in grado di fare nulla.
In sintesi non capisco come la derealizzaziine e la depersonalizzazione mi aiuti, perché a me sta solo danneggiando. Grazie
Non mi è mai capitato di dimenticarmi chi sono o da dove vengo o dove abito, ma c'è stato un periodo lungo dell'infanzia e dell'adolescenza che mi sono successe tutte dalla a alla z: problemi economici, bullismo, malattie in famiglia, malelingue, bugie, segreti, morte dei genitori. E non ricordo nulla di quegli anni. Ma niente proprio eh, tutte le scuole medie fino al terzo superiore (quindi circa sei anni) completamente cancellati. Scomparsi.
questa che stai descrivendo è rimozione, non è dissociazione. Nella dissociazione la perdita dei ricordi è temporanea.
Impressionante
Michele sei troppo forte 👍
😂😂Dott, se ne trovassi uno sano, tu non avresti lavoro neh!!😁😁
La dissociazione ehh, che affascinante argomento...!!😉😉
Lieta giornata a te, Dott, a Valentina e al resto della ciurma 😁😁💫💫
L'anno scorso ho passato tre mesi ininterrotti in cui ero talmente diversa da avere disforia di genere e comportarmi in una maniera talmente poco etica, empatica, sensibile etc che ho cambiato nome per quel periodo... tutto questo dopo essere stata a contatto con un sociopatico. Mi piace pensare che tutto questo sia accaduto perché sono riuscita a empatizzare pure con un rettile come lui. Tutt'ora accetto entrambe le versioni di me, e cambio comportamento in base alle esigenze... ma quella volta non lo feci per scelta. Era ovvio che fosse una risposta al trauma. Stavo bene, ero energica, poi di colpo mi annoiavo, poi uscivo con le persone solo per fare qualcosa ma non riuscivo nemmeno a percepirle emotivamente, erano accessori. Non sapevo dire se stessi bene o male. Tutt'ora so solo di aver trattato delle persone come oggetti in quel periodo... cosa che non avevo mai fatto. Come se fossi stata fuori dal mio corpo. Ho potuto solo dare un nome a questo stato d'animo, e da allora cambio nome ogni volta che capita - solitamente per brevissimi momenti di stress. Comunque sono contenta che la cosa dell'usare l'altro per noia fosse reciproca: in quel momento non ero nelle condizioni per sbattermene di qualcuno, non so se mi spiego. Dopo quel periodo è subentrata la rabbia, e per tutto l'anno è rimasta. Ora le acque si stanno calmando, e inizio a vedere solo me stessa in qualsiasi cosa, com'è giusto che sia. Non sto a chiedermi cosa stia facendo in questo momento quel rettile di ragazzo, e neanche spero sia morto. Non più. Direi di aver passato abbastanza tempo a pensarci. Prima o poi pure la rabbia finisce, e ho scoperto che, dopotutto, un margine di senso di colpa mi è rimasto. È un ottimo progresso: sul senso di colpa posso lavorare, a differenza di chi non ne prova! Sono estremamente fortunata, davvero❤
Ma dove avevi incontrato questo sociopatico? Se posso chiedere
Non sono mai stato nessuno . Ho lavorato pochi anni avuto relazioni brevi e strane con pazienti psichiatrici comunque ne traumatiche ne positive. non ricordo nulla del mio passato. Ho iniziato da 2 anni ad assumere analgesici oppiacei saltuariamente (ossicodone). Mentre sono sotto il suo effetto ricordo qualche giorno vissuto in maniera dettagliata. Poi ricomincia il film inutile di una vita non vissuta emarginato e al massimo bullizzato. Non ho mai ricevuto spiegazioni da diversi psichiatri che increduli non sanno diagnosticare tutto ciò. Vivo attualmente in povertà in quanto come nel resto della mia 'vita' preferisco dormire e non ho interesse alcuno . Le persone che incontro sono solo un fastidio. Non posso dire di aver mai pensato al suicidio ma se mi dicessero che sto per morire resterei impassibile come sempre. Se avessi l'aiuto necessario ricorrerei senza troppo pensarci alla eutanasia. Quasi 50 anni di vuoto fra un ricovero in psichiatria e una famiglia che al massimo mi ha dato due pasti al giorno del resto altro non ho chiesto se non di restare nel mio torpore, senza essere invitato a relazionarmi con essa che del resto era composta da una madre che a sua detta le ho rovinato la vita ed un padre che credo seppur in maniera più lieve era affetto dalla stessa situazione. Non credo esistano farmaci psichiatrici utili in quanto li ho provati tutti come pure la psicologia alla quale ho davvero poco da narrare.
Non so se c'entra qualcosa, ma mi hanno raccontato di un uomo che aveva perso il padre quando era piccolo e non ricordava nulla di lui, aveva il vuoto completo, ma ricordava bene il suo nonno che aveva perso qualche anno prima del padre, quando era ancora più piccolo. Credo che il dolore lo abbia indotto a difendersi in qualche modo cancellando sia la perdita, sia ciò che aveva perso.
Michele potresti consigliarmi 3 libri per approcciarmi alla psicoanalisi?
Bellissimo video🙏❤️
Sei troppo bravo❤
L'identità è una cosa che serve per associarsi alla realtà, sì, ma il crederci troppo, al contrario, ti dissocia dalle altre realtà. Se hai un' identità usala come maschera ma quanti diventano la maschera stessa! Non c'è un equilibrio: o sei associato nevrotico o sei dissociato psicotico... preferisco quest' ultima perché, l'avevo scritto già in un altro post, posso vantare di responsabilità umane, mie personali, cosa che gli associati no...la responsabilità umana, per me, è l' unica medaglia al valore che conosca.
...mi ritrovo moltissimo nella riflessione che hai scritto😮😅😊
Purtroppo non ti seguo.
🤣🤣 Ecco come devo chiamre molte persone che conosco... Dissociati! Grazie! video illuminante!!👏👏👏👏
Non c'è nulla da ridere...
A tratti ne ho sperimentato 4 su 5. Per fortuna so chi sono. La dissociazione mi aiuta a tenere stretto ciò, soffrire di meno forse
Non ci posso credere .. ho questo problema e mi ci rivedo abbastanza in tutto . Lo sento come una sorta di super potere sia in positivo che negativo. Qualche mese fa ho passato un periodo molto difficile e da lì è cominciato il cambiamento , oggi pratico la mindfulness e spesso riesco a controllare le mie emozioni , sopratutto in positivo però al tempo stesso della medaglia mi sento dissociata dai coinvolgimenti emotivi forti come un tempo . Magari può essere la dissociazione , riesco a vedere 100 prospettive e ipotesi delle situazioni o problemi e questo mi aiuta a non provare tristezza , odio , ma anche gioia forte . Cosa ne pensate?
Ho un ricordo di personalità che ho e lo sento ma sento anche di non affidarmi totalmente al cuore . È una sensazione strana , proprio per caso ne ho parlato al mio amico qualche settimana fa e l’ho descritto come una sensazione di stare dentro una bolla di cristallo gigante e decidere se rimanere lì o uscire dove ci sono le altre persone , solo che non ho ancora trovato la
Chiave di come uscirne fuori siccome dentro è molto comodo anche se a volte viene un ripensamento del “ma magari ti appartiene anche la tua tristezza e altre mille emozioni , l’amore vero è invece cerchi di rifugiarti”
A volte vedo il mondo è me stessa in 3 persona , consapevolmente però . Se qualcuno di voi è uno psicologo , cosa vi viene in mente ?
Secondo me sbagli a non voler provare tristezza, rabbia, paura, gioia. Non devi combatterle, cacciarle via. dovresti accoglierle e aspettare che se ne vadano via da sole.
Grazie dott. ❤
Piu gente ha tirato fuori il soggetto "Puer"...mi chiedo come mai? Devono averlo dissociato da sè...ah, possibile, sì...e si ricordano che quando si era bambini i momenti dissociativi erano tantissimi (nei tempi moderni, poveri bimbi, molto meno). Bello sia saltato fuori il Puer! È una sua capacità quella di dissociarsi, fantasticare, immaginare...
Guarda che il "dissociato" si è incazzato perché sei andato via senza salutare!😂😂. Grazie Doc, non conoscevo la dissociazione. Per fortuna questa "mi manca"😅❤
Mi hai rubato le parole di bocca! 😂😂😂😂
Almeno questa (!) manca pure a me
@@va8503 😉
prof., tante cose si sono palesate nei dettagli solo da adulta. le conseguenze sono state (e sono) belle pese... mortali.
by viva per miracolo (per ora).
Perfetto: derealizzata e stordita senza dolore e senza identità.
Sono dissociata. E io che pensavo di essere soltanto apatica😂
ho un evifente stato di dissociazione causato da emarginazione professionale reiterata. Potrei rivolgermi ad un psicologo/psichiatra specializzato in questo tema che podda darmi aiuto ?
sindacati inutili. la legge la sto valutando.
zona Padova
grazie
Due episodi davanti un film, che mi ricordava fatti dolorosi...mi sono estraniata boh forse per 3-5 minuti non saprei dire, completamente immersa nel dialogo dei due personaggi...non sapevo più chi ero, che giorno era, e in che fase del giorno ero se mattina o sera, un'altra volta dopo un fatto che mi ha creato ansia e angoscia...sono uscita con la macchina... completamente un automa, alla pizzeria mi parlava la tipa non capivo niente, mi arrivava la voce come da un'altra dimensione, a rallentatore e metallica...
Per altre due volte invece ho vissuto credo un senso di separazione dalla realtà, non totalmente, l'impressione è stata come se avessi avuto l'emisfero cerebrale diviso in due una parte sembrava addormentata alla coscienza quotidiana, e la mia penna scriveva pensieri su un foglio così spontaneamente senza sforzo...quindi decisamente atto creativo... l'indomani mi sentivo come se avessi preso una sorta di droga, che mi faceva percepire la realtà in maniera potenziata rumori suoni, vi giuro una sensazione bellissima, di estrema calma, concentrazione, percezione aumentata e tutte le cose trovavano una collocazione, un'ordine. Non saprei cosa fu, non uso sostanze stupefacenti né ho preso farmaci...queste ultime furono esperienze veramente molto coinvolgenti, estremamente positive
Hai descritto perfettamente la mia situazione
Forse risposte lei non dà ma ci provo cmq. Grazie a questo stato mi hanno diagnosticato il bipolarismo e ora sto bene. Ma nonostante i farmaci a volte mi succede ancora. Può essere perché vivo una famiglia complessa e problematica?
In sintesi ..come se ci guardassimo dall'alto fare ma non siamo presenti nel farlo..lo facciamo ma contemporaneamente non lo facciamo, come se lo facesse un'altra persona ma non noi.
Dottore ad ogni suo video mi sento i sintomi... TUTTI. Sono grave?
Tutto vero si perde il proprio io piu assoluto! Il passato pero rimane!
avevo il sospetto fossi tipo di pescara... quando hai detto che ti piacevano le pallòtt ho avuto la conferma... :D
Ci vivo bene nella mia dissociazione ma devo avere un luogo mio, un rifugio, e questo è un problema perché ci vogliono i mezzi economici e "contatti" (connessioni), pseudo talenti ecc.. è gia difficile per la gente normale figuriamoci per chi pare non riesca a muoversi bene e a poter anche avere aiuti importanti e veri, e magari umani, disinteressati.
Ho dovuto al contrario eliminare tutta la vigliaccheria umana (utile per formare un corpo, una maschera) e tanto onore alla mia forza ma vorrei tanto ritrovare il mio corpo potendo isolarmi e uscire rinforzata da questo spessore e dal suo fascino insolito che altri invidiano e contro cui dovrò certo lottare e di brutto...L' invidia verso il diverso è qualcosa di molto brutale, spesa male cone sempre diventa una vera e propria discriminazione al pari di ogni razzismo.
Michele, il dubbio mi assale😅: ma se non si provano emozioni, come fanno gli artisti a usare la dissociazione per creare? Non gli servono le emozioni? Mi sento ignorante come una besctia😂
In effetti è come se le emozioni si cristallizzino, le guardi, le senti , ma non ti comandano, le comandi tu.. credo proprio sia una forma di dissociazione, almeno credo, di sicuro non ti accorgi neanche del dolore fisico.. figurati se sai dove sei🤣.. però è piacevole.. forse una piacevolezza per sfuggire alla vita?!..chissà..
Gli Artisti USANO il vuoto della dissociazione a differenza di chi il vuoto non lo utilizza e quindi si sente senza emozioni, disorientato e perde memoria temporaneamente...ecco l' invito che ci fa lo psy, quello di utilizzare il vuoto, essere creatori di sè stessi.
@@jo.pavonecome faccio ad utilizzare un vuoto, se in quel tempo è come se non ci fossi ? ...poi quando mi chiamano è come se mi svegliassi, ma non ricordo niente di quel lasso di tempo....a volte invece mi sento strana..e mi è capitato,di essere cosciente ma è come se non mi riconoscessi allo specchio . Come se non fossi io.
Pensando alla frase di un utente sulla carbonara...mi è venuto in mente quelle rare volte che qualche sedicente e convinto carnivoro facendomi battute sul veganismo si sia ritrovato poi in uno stato di dissociazione dalla realtà alla mia semplice e certo non prevista risposta: silenzio e vuoto espressivo fui quello che vidi...perché la mia risposta davvero era logica mentre lui stava dando i numeri circa il suo pseudo ragionamento...
Perciò, quanto i pseudo "sani" sarebbero dissociati se fossimo piu noi "dissociati" a prendere le redini della realtà....per noi la nostra naturale dissociazione è una difesa al mondo nevrotico e psicotico latente, è un vuoto che si crea se ci stiamo sentendo troppo esposti ai costrutti sociali, per chi è nevrotico è notmale che non ha alcuna dissociazioni sulla realtà se non, come nell' esempio, davanti ad "altre" realtà, quelle fuori dal senso comune.
Ciao, scusa ma è un medico che fa le diagnosi. Come ha detto nel video all’inizio.
Poi non è per dire alle persone che ci stanno antipatiche: sono Dissociate. Questo stato, viene da un trauma terribile come uno stupro o cose simili, e si ripetono per giorni settimane e mesi interi. Non sorge per una discussione banale che si fa con uno sconosciuto dal niente.
È una patologia grave, si è parzialmente o totalmente invalidi. Vuoi dire che il 99% della popolazione lo sia perché non pensa come te? O non è il contrario ed è meglio che ti dai una calmata?
Domanda: ma l' amico immaginario cos'è? Il nostro io interiore o solo un metodo del bambino per sfuggire alla realtà?
" sempre stata capace di dissociarmi dalle associazioni ma non da quelle delle idee, e manco dall' unica persona da cui dovrei prendere le distanze , qualche volta , ma che non me lo permette perchè ha un ego troppo grande e vuole essere sempre presente a sè stessa. ma poi la tizia è sempre connessa col circondario da quando era bambina e ascoltava i discorsi dei grandi pure mentre era presa dai giochi perchè è una maniaca del controllo, costei, oltre a essere una che parla agli altri mentre parla a sè ,chè pare parli da sola e invece parla al connesso a lei , ma da sempre, tanto che pare uno di quegli animali domestici che all'improvviso si mettono, occhi e orecchie dritti, a guardare nel vuoto , chè sono pazzi e sentono gli spifferi degli spiriti.
provo e riprovo a staccarmi, a mandarla via per un po' , a dirle di tacere e di non farsi sentire o di farmi almeno da specchio ,in modo che io possa guardarla come altro , come l es traneo che È, e invece niente, lei resta là a dirmi con quella sua voce da saccente signoria del sotuttoio di questa analisi _ma che sarebbe ,stà cosa, una dissociazione soliloquica? ma falla finita , chè sei solo buona a raccontartela per il gusto di non crederci, và_ "
Quale il modo per cambiare rotta? Da dove si dovrebbe partire?
Da se stessi
Da se stessi non si riesce. C’è bisogno di aiuto di uno specialista. Oggi, dopo 20 anni di cura, il mio medico mi ha detto che sofro di episodi dissociativi. Quindi se dipende da me che non sono laureato in psichiatria… quando ci arrivo? Fra 120 anni? Poi se lo so, chi mi da i consigli per gestirlo?
Un mio amico non riesce a piangere da anni e ne sente il peso. Potrebbe essere dissociato?
In adolescenza forse ero più sul punto 2, poi c'è stato un periodo che assomigliava ai punti 4 e 5, mentre ora al più sto sul punto 1.
Io ho passato bullismo droga, due incidenti di cui uno con un morto, mio padre con due cancri, la tipa che mi lascia due mesi dopo, sono un po suonato e strano, però non ho bisogno di andare da uno psicologo
Cioe sentirei di cambiare il mio vero me e di plagiarlo in base alla convenienza della società, chi mi sa dare una spiegazione logica senza dirmi va in terapia?
Comunque non mi drogo piu se il punto sarà quello ahahah e non ho fatto il sert ✌🏻
È un argomento molto interessante e le parole sono giuste 👍
mi è successa qualche volta la seconda, è terrorizzante la sensazione che quella che parla non sei te e non sai come tornare dentro come se la te stessa ti avesse abbandonato e diventi un corpo inanimato, qualsiasi cosa provi a fare per cambiare i tuo stato riesci solo ad osservarti da lontano.. spero non mi torni piuù la dissociazione 😱
Però la dissociazione non è da paragonare all'attacco di panico...la dissociazione è sempre, è raro quando al contrario sei associato.
@@jo.pavone nono ma infatti non l'ho paragonata all'attacco di panico, boh a me la dissociazione di questo tipo mi è successa solo qualche volta fortunatamente anche perché sei veramente fuori in quei momenti, è impensabile avercela sempre perché è come se non esistessi qualsiasi cosa fai perde di senso
@@cleliarossi9998 non saprei bene...mi hai ricordato l'attacco di panico perché una dissociazione del genere, se coscienti, provoca panico, quel senso di distacco dal corpo, e un vuoto fonico tutto intorno...
Forse, se non hai provato panico ma solo disorientamento allora è una normale dissociazione, normale nel senso che puo accadere spesso, per persone caratterialmente predisposti...sta alla persona come vivere il momento, se in modo cosciente, sapendo vivere quei momenti o inconsciente, cercando di respingerli. Pensa che c'è chi si procura con ke droghe apposta gli stati alterati di coscienza, devono averne la predisposizione.
@@jo.pavone ah okei ho capito, allora non è che provo panico come in un attacco di panico perché la sensazione principale è quella appunto di essere distaccati da sé stessi quindi apatici però intendevo che allo stesso tempo quando mi succede mi fa molto preoccupare perché non so come tornare normale perché in quei momenti sembra impossibile uscire da quegli stati
@@cleliarossi9998 perfetto, sì...lo psy ci dice che dobbiamo capire da cosa ci stiamo difendendo, da quale realtà, quale dolore...se lo vedi allora puoi viverti quella "difesa" in modo sano, cosciente come ci dice lo psy, perché ti renderai conto il perché si è azionata e saprai anche quando e come sfumerà...io non saprei vivere senza, ne ho bisogno di questi "vuoti" che sono i miei spazi personali...ognuno, certo, in base al proprio grado di coscienza.
La sensazione di essersi ( specialmente da ragazza ) guardata vivere, invece di vivere, è sintomo di dissociazione?
Sì! Archetipico di Venere, ella vive nell' esperienza dei sensi...infatti Venere è una dèa alchemica, a sè stante rispetto alle altre,
"presenta la terza via, quella che invece che separare, unisce e permette la vera creazione, crescita personale e comunione con l’altro, così come con il mondo intero."
Un' artista, scrittore potrebbe così scrivere un' autobiografia vedendosi vivere o altro.
Può capitare di svegliarsi un giorno e di "non sentirsi nel proprio corpo".
Potrà sembrare alle altre persone che voi stiate mentendo e vi rideranno dietro.
Vedrete il mondo a "rallentamento", delle volte immaginando delle cose.
Avrete una sensazione di vertigine e vi girerà la testa. Potrebbe capitare più volte di essere visti con lo sguardo perso nel nulla, mentre non si provano le emozioni che si sentiranno confuse, mischiate, non reali.
Interessante
Io ho provato anche la sensazione di uscire dal corpo. Durante la discussione di laurea mi vedevo la schiena mentre parlavo...
Ora come stai? Ne sei uscita?
@@Ivan-vl6ff ho risolto un po' di traumi e non ho più avuto questi episodi, al massimo il sovrappensiero guidando 🙂
io vedo gli altri che si dissociano quando parlo e ho capito di avere una voce molto noiosa. forse non è la stessa cosa, ma è più chic
Io mi sono dissociato quando ho smesso di fumare erba di botto, dopo 6 anni a fumare tutti i giorni tutti il giorno per evitare l'ansia. Ora dopo tre mesi tutto apposto
Io sono nella stessa situazione ma non sta passando dopo 4/5 mesi .
Come hai fatto a farla passare?
6° sintomo, comune su Twitch: "NOOOOOO, mi dissocio ragazzi!"
Qual è la differenza tra una disocciazione ed un disturbo dell’attenzione in una conversazione?
Il Vuoto che in uno c'è e nell' altro no.
L ho avuta per 4 anni..un incubo...ma il con il tempo ho compreso che il mio corpo e la mia mente volevano proteggermi
Ed è una cosa che passa ?
Che cosa hai fatto per farla passare? Io sono 4 mesi che sono in questa fase alcune volte di più altre volte meno ma è proprio fastidiosa questa sensasazion.
@@geanypirvulescu6474 si...c è voluto del tempo ma passa...io ero ad uno stadio gravissimo. Pensavo di non guarire mai...ci vuole il tempo e passerà gradualmente ..coccolati. ascolta il tuo corpo è fai solo ciò che desidera
Grazie per la risposta avvolte sentire da qualcuno un riscontro positivo aiuta davvero tanto io adesso sto facendo una psico terapia e vedo ogni settimana un miglioramento… però vorrei tornare tranquillo come prima il prima possibile
Come va?
Tutto sommato non male pero c’è ancora avvolte di più avvolte meno ma con la meditazione penso che piano piano ne usciró tu ?
Io mi dissocio
Dissociato da 12 anni 24 h su 24. Morirò così ormai.
Ci devi credere e devi provare a cambiare giorno per giorno hai sicuramente qualcosa da tirare fuori non chiuderti in te stesso affrontala la dissociazione solo così potrai ritrovarti. Ti posso consigliare la meditazione a me negli ultimi mesi mi ha aiutato molto all’inizio sembra non succeda nulla ma piano per volta sentirai che poi lasciarti andare e non stare sempre allerta e in ansia.
Fatti forza dajjeee
Se resto con la mia carbonara e lascio scorrere tutto, è dissociazione?
Magari!! Mentre si mangia dovrebbe esserci attorno silenzio cerimoniale ma difficile dissociarti se hai realmente un buon piatto davanti da assaporare...inoltre se hai carne davanti sai che è un animale e se hai valori morali non solo non ti dissoci alla realtà ma la critichi anche.
Purtroppo c'è chi ha dissociazioni anche mentre mangia e non riesce a saziarsi, non appaga il proprio corpo e i propri sensi...a parte le dissociazioni basilari umane motivo per cui l' uomo è insaziabile e mangia freneticamente
E una cosa mostruosa per quattro anni,,,se non fosse stato per i miei genitori ❤,,
È circa 16 anni che sento un vuoto dentro di me. Non so cosa voglio, per me sembra tutto uguale: inutile. Non so cosa mi piace, cosa non mi piace. Mi faccio andare bene tutto, bello o brutto che sia. Sopporto e vado avanti. Verso dove? Non lo so. Mi sembra tutto finto. Bah!
In poche pennellate hai costellato la personalità di un mio “amico”… prima adorava i cani poi regala il suo ad un amico come nulla fosse, sta in compagnia del maiale dei suoi genitori per poi aiutarli a macellarlo…viene a cena a casa mia poi mi evita incontrandomi per strada… e io che ci sto male facendomi mille domande… dissociazione “pericolosa”anche per chi ha a che fare con queste persone.
Mi dispiace per te e il tuo amico. Ma forse adesso puoi farti una ragione. il problema non sei tu. E la triste condizione di chi ha sofferto probabilmente un grande trauma.
Vi capita di parlare con gli altri e sentire estranea la vostra voce.. parlare come col pilota automatico
A me spaventa e dallo spavento perdo il filo del discorso...non è una sensazione piacevole.
Personalmente ho avuto un trauma un anno fa e da allora ho attacchi d'ansia e da qualche mese queste sensazioni
La psico costa ma credo di aver bisogno di un aiuto in più
Se vi va ditemi la vostra, aiuta sapere che altri srntono ciò che senti tu. Grazie
Ecco mi capita a volte quando sono leggermente brilla
La vita è solo una questione di like, di iscrizione ai canali e di condivisioni 😛😂😂😂😂😂
😢😢😢
Io non so come potrei essere utile alla mia fidanzata che ne soffre, datemi un consiglio
Basta, non li guardo più i tuoi video...le ho tutte le problematiche che descrivi....un disastro....
Non sono d'accordo con la prima parte del.."cosa ci faccio qui,come ci sono capitato?"
..esistono vari stadi di dissociazione quindi..
Pensiero mio ovviamente
Dissociazione = sonnolenza nella veglia a fase continua
"In fondo in quel vuoto io ho inventato un mondo
Sorrido prendo un foglio scrivo viva Francesco"
Forse anche Tricarico si sentiva un pò dissociato..
Ricordate Ecce Bombo di Nanni Moretti quando telefona all'amico " A che livelli è arrivata la dissociazione mia!!" th-cam.com/video/UmIugU3RJtA/w-d-xo.html
Io infatti ho una diagnosi di dissociazione e sono artista 🤣🤣
Presente😂😂😂😂
Io la mattina appena mi alzo
Pallotte cacio e ova
Sono dissociata
A
😅😅😅
A
A volte dissociarsi dalla realtà, contingente aiuta ad accettarla con serenità
,Grazie dott di guidarmi a sorridere anche nel momento del disorientamento!
In
oddio 😶
Se questo video ti ha dissociato 😂😂😂😂😂😂
🤣🤣🤣🤣🤣
Ha lo stesso effetto della droga🥴😅🙄🙃
Ho notato che mi dissocio in queste 6 situazioni: quando annuso 5 profumi contemporaneamente, quando esce sperma dal pene, mi lavo la pelle, vado in moto, faccio un massaggio, bevo bevande molto zuccherine. Quando vivo tutto questo mi sembra di morire.
Mi dissocio dottore. Sapere chi si è veramente è un quesito megalittico Personalità è un termine che proviene dal greco, significa maschera.
E come si cura? 😢