La piu` grande ricchezza degli inglesi e` riuscire a proiettare quest'aura di competenza e capacita`, quasi completamente infondata, che in effetti e` scolpita nell'immaginario del mondo.
Quando in realtà sono campioni di incompetenza, incapacità e nazionalismo. Vedi l’incapacità di gestire la loro piccola isola è un quarto di quella irlandese. Allo stesso tempo con velleità di grande potenza mondiale.
Beh hanno praticamente forgiato l'era moderna con l'industrializzazione e i paesi anglofoni sono tra i migliori al mondo sotto tutti gli aspetti, ovviamente inclusi anche gli stati uniti.
@@toffonardi7037 D’accordissimo, l’obbedienza e la volontà di servire la Regina sono alla base della loro “forza” Altrimenti un popolo abbastanza ignorante e pigro, parlo della maggioranza ovvio e non di l’elite. Da Canadese mi da anche più fastidio questa venerazione, immeritata a mio avviso per la loro monarchia schifosa.
@@SuperJuvexxx “anche gli Stati Uniti” ma stai scherzando? Sopratutto gli Stati Uniti! Piccola Bretagna e un bel niente in confronto agli US Zero barrato, anche se loro pretendono aver inventato l’acqua calda. Poso capire gli italiani che vanno gli per fare soldi e imparare la lingua, pero questo rispetto per una nazione di pirati vigliacchi e ubriachi non lo capisco veramente. Qua sono con gli francesi que non si fanno ingannare più di tanto.
Con le vostre analisi mettete quasi paura ma, ci ricordate sempre da dove veniamo e quali indicazioni ci si prospetta davanti. La Storia dei popoli è un inesorabile fermento e vi oi ci rendete testimoni del presente in grado di capire. Grazie.
Complimenti a Federico Petrone, rispetto al solito ha preparato degli interventi puntuali e ben costruiti, sembra essere molto cresciuto negli ultimi mesi!
Scusate, lo chiedo in tutti i video che riguardano l'Irlanda: l'Italia e/o il Vaticano ha mai tentato di sponsorizzare l'unificazione della Repubblica di Irlanda? Grazie
Mi è piaciuta la parte delle tensioni interne scaricate all’esterno, infatti il fenomeno hooligan per esempio inizia negli anni ‘60 proprio alla perdita delle colonie. Una volta infatti, questa massa di disadattati veniva imbarcata sulle navi con destinazione colonie penali e non o per fare pirateria… Questa mia riflessione ha preso spunto da una discussione, all’indomani della Finale vinta, con un inglese il quale sosteneva che i problemi di ordine pubblico erano causati solo dalla working class più ignorante e disadattata.
@@toffonardi7037 grazie per il suo gentile commento. In effetti in Italia non abbiamo mai completamente canalizzato questa violenza traendone “benefici” per la collettività (Colonie, Impero, …) di una parte della popolazione. L’ha capito e ci ha provato (per suoi interessi) forse Mussolini con le sue squadre negli anni ‘20, poi la guerra e la ricostruzione; ma negli anni ‘70 la violenza riesplodeva, allora erano le varie organizzazioni terroristiche a trarne beneficio, ma mai lo Stato. Forse l’unico momento di sfogo/disciplina/punizione era il servizio militare obbligatorio; in cui le teste calde venivano in qualche modo controllate con le buone o con le cattive. Ora come dice lei I violenti o vengono intruppati dalle organizzazioni malavitose o si ritrovano in baby-gang dedite al teppismo fine a se stesso.
@@HMJM9 Era infatti una colonia penale. Fino all' 800 il viaggio di andata via mare durava circa un anno e mezzo. Con queste tempistiche, spedire qualcuno in Australia significava, di fatto, toglierselo di torno definitivamente.🙂
Buongiorno, mi permetto di segnalare un refuso sulla mappa al min. 7:36. La battaglia di Bosworth Field fu vinta dal futuro re Enrico VII Tudor, non VIII.
Molto interessante! Una curiosità, avete fatto un numero sulle Filippine di recente? Mi interessava sapere in particolare dei rapporti che le Filippine hanno con Giappone, Cina e Stati Uniti.
Hanno fatto un volume sull'indopacifico dove si parla anche delle Filippine nel luglio 2020. Ma un volume dedicato solo ed esclusivamente a questo stato non lo hanno mai fatto
Brutti rapporti con la Cina che con le sue navi sconfina andando nelle acque filippine e di altri Stati vicini. Rapporti abbastanza buoni con gli USA, per via dei comportamenti cinesi e per via delle basi militari statunitensi sul territorio delle Filippine. E vale più o meno la stessa cosa con il Giappone ... anch'esso ha delle basi militari statunitensi sul proprio territorio ... la differenza è che la Cina preferisce provocare militarmente Taiwan anziché il Giappone
La domanda da farsi è sempre la stessa: cosa conviene a noi italiani? Potrebbe essere un punto a favore se il Regno Unito si disunisse (o almeno si occupasse di restare unito), perché il peso del nostro paese in Europa crescerebbe, sarebbe un opportunità per noi, da sfruttare, magari facendo la voce grossa nel Mediterraneo. D’altro lato, in un futuro scontro con la Cina/Russia è nel nostro interesse che una potenza come il Regno Unito sia compatta.
Il peso di un paese è direttamente proporzionale alle qualità della sua classe politica, economica e sociale. È il motivo per cui non contiamo un caxxo.
Il problema non è la classe dirigente in sè, ma l'ideologia dell'opinione pubblica. Un intervento militare italiano in Libia, ad esempio, sarebbe considerato dall'italiano medio come un'azione fascista. Abbiamo le mani legate.
@@Vindrows Non solo l'opinione Pubblica MA anche nella nostra Mentalità che le cose vanno fatte tutte insieme cioè i soliti discorsi; L'Europa cioè l'ue 'deve fare' o 'deve andare' 'quella cosa' o 'questa cosa' tutti insieme e stesso discorso si può fare per la NATO' quindi l'Italia per sua volontà o per volontà altrui non fa quasi niente senza gli altri.
La teoria del cerchio interno e esterno della struttura imperiale britannica è interessante. In un altro video il dottor Fabbri la usa anche per spiegare il risveglio del secessionismo catalano. Sorge tuttavia la domanda su quali sono i precedenti storici ? Quali imperi del passato hanno visto crollare o andare in crisi il proprio cerchio interno in conseguenza della perdita di quello esterno ? L’unico esempio che mi viene in mente è l’Urss. Ce ne sono altri ?
Scusate, ma avrei una piccola obiezione: avete notato che nella stessa Repubblica di Irlanda ci sono una marea di protestanti senza alcun problema? (La cosiddetta chiesa d'Irlanda)
Si. Ma gli irlandesi hanno avuto problemi con gli anglicani, non con i protestanti. E non sono la stessa cosa. Gli inglesi sono fedeli alla chiesa d’Inghilterra con a capo la regina, i protestanti sono tutta altra cosa
Scusate la domanda magari proposta senza troppo bagaglio di conoscenze a rigurdo... Da brianzolo ho spesso sentito di indipendenza lombarda e pur consapevole che so tratta di questioni completamente distanti dagli irridentismi inglesi di regni ben più diversi da quegli presenti in U. K., pensate possa essere possibile che nelle prossime decadi vi sarà un indipendenza lombarda dalla Repubblica?
figurati se lasciano la lombardia indipendente...la lombardia viene spremuta come un limone dal governo di roma...mica si lasciano sfuggire la gallina dalle uova d'oro...l'indipendenza sarebbe possibile solo dopo una guerriglia separatista.scenario del tutto irrealistico
L’identità ticinese è roba da immigrati, nel senso: tutti i ticinesi che si dichiarano “svizzeri con fierezza”, ovviamente rinnegando ed odiando a morte l’Italia, sono in realtà figli d’immigrati veneti e/o bergamaschi che in Ticino ci sono venuti solo per scappare dalle grandi guerre…, quindi sfogano la loro vergogna e frustrazione sputando sull’Italia che i loro padri hanno spudoratamente tradito. Poi ci sono i “dadaisti”,… ma il discorso si farebbe troppo ampio.
All'elenco di potenze straniere hanno cercato di sfruttare l'Irlanda aggiungerei la Francia napoleonica e la Germania guglielmina. La mancanza di volontà di unificazione dell'Irlanda del Nord è probabilmente demografico: c'è una grande fetta di popolazione che si sente parte del Regno Unito ma non dell'Irlanda. Infine, va sottolineato che nel processo di costruzione dell'impero, scozzesi e irlandesi hanno avuto un ruolo fondamentale come "manovolanza" (entrambi i paesi hanno fornito grandi masse di marinai, soldati, coloni).
sì, ma il senso d'appartenenza cambia con il tempo e con le generazioni, finché l'UK gode di prestigio ci staranno attaccati, nel momento in cui andasse incontro a decadenza le cose potrebbero cambiare, i topi abbandonano la nave che affonda.
28:45 È interessante denotare come su di una cartina in lingua inglese sia possibile ritrovare locuzioni celtiche. Leggere infatti "Lough Neagh" e non invece "Neagh Lake" è sintomo di due considerazioni. La prima è che gli anglosassoni antepongono evidentemente il limnonimo alla parola "lago", mentre irlandesi e scozzesi (e i popoli di lingue romanze) non sembrano soliti farlo. La seconda è che appunto la cartina inglese dell'Irlanda del Nord - e devo dedurre anche quella scozzese, per via dello stracitato Loch Ness - riporta ancora oggi il termine in Middle English "lough" (pronunciato /lɒk/, all'incirca come "lak") che è un prestito dell'Old Irish (comune anche ai gaelici scozzesi). In Italia questa forma di "tolleranza/concessione" linguistica è un fatto soltanto recente che difficilmente permetterà alle lingue minoritarie d'Italia di riappropriarsi degli originari toponimi. Le traduzioni errate dei nomi siciliani in italiano si sprecano; un esempio fra tutti è quello di "Isola delle femmine".
Argomento denso ma la puntata evidenzia i limiti di questo format su TH-cam per cui è necessario leggere la rivista (che non è condensabile in 30 minuti) comunque è una promozione apprezzata. Nel merito ho qualche dubbio sulla attuale "capacità" UK che latita in molti settori HiTech o anche maturi: (p. es. le auto sono prodotte da aziende estere), tanto che l'Italia è meglio "attrezzata". I loro punti di forza sono la finanza (un pò troppo parassita e disinvolta) e alcuni settori degli armamenti e difatti comperiamo di solito poche cose made in UK. Senza una robusta base manifatturiera la vedo un pò dura: senza Hardware si corre il rischio di avere VaporWave scambiandolo per Software.
anche questo video è ben fatto così come lo scorso, comunque riguardo al fatto che gli irlandesi utilizzino gli avversari degli inglesi in funzione anti inglese ci sarebbe da aggiungere che i vari nazionalisti che adesso sono tanto europeisti( gallesi e scozzesi e in parte quelli irlandesi) erano contro la CEE nel referendum del 1975.
@@SPGstoriapoliticageopolitica : se non ci proponi la Fonte e come cercarla pensiamo che c'hai uno "spacciatore" 😹 e quindi ti abbandoniamo subito, perché sei strano e on attendibile... 😂
@@marcellotiberti8737 vede messere Einaudi è un provocatore che passa il tempo a provocare ed a spacciarsi per sotuttoio anche se pare il contrario. Riguardo le fonti scrivo di controllare la voce di Wikipedia english sul referendum del 1975 e lì si possono leggere le posizioni dei partiti in Gran Bretagna.
IRNORD è territorio doganale GB ma in funzione del protocollo di recesso non si fa dogana per la merce destinata lì. È cmq una mera questione di mercato. Perchè secondo me la Ue è in grado di fare ragionamenti solo di MERCATO e poco geopolitici. Basta osservare la strategia PESC unionale che dipende quasi totalmente da decisioni statunitensi.
Fate bene ad escludere il Galles, vista la sua estensione territoriale, vista la votazione a favore della Brexit (più o meno uguale alla votazione inglese) e il fatto che all'incirca solo un milione di persone parlano il gallese ... praticamente tale numero è quasi uguale a quello della popolazione indiana immigrata in Inghilterra (circa un milione di persone) ... perciò se mai ci fosse una secessione dei gallesi dal Regno Unito (cosa altamente improbabile), ci dovrebbe essere anche una secessione degli indiani e di altre etnie principali che sono in Inghilterra ... anche perché bisogna considerare che gli indiani e gli africani aumenteranno ancor più drasticamente di quanto è avvenuto in questi ultimi 10 anni se gli inglesi continueranno ad accogliere quasi tutti come hanno fatto fino al 2021 ... se continueranno ad accogliere troppa gente, i gallesi diventeranno addirittura minoritari rispetto ad altre 2-3 etnie immigrate nel Regno Unito, conteranno meno di una parte di popolazione immigrata nel Regno Unito e molto probabilmente si estingueranno entro pochi decenni. Stiamo assistendo al genocidio di alcuni popoli, soprattutto in questo periodo storico
Non sottovaluterei, il desiderio di indipendenza dei Gallesi, e il desiderio di autonomia della Cornovaglia. Non si parla mai, seppur non faccia parte del Regno Unito dell'Isola di Man.
@@marcofulgo223 c'è chi è invece pronto a giurare che non esistono sostantivi maschili... :) Scherzi a parte, tradotto è "uscita", quindi per noi al femminile. Dovremmo allora dire anche un "call", il "tax", lo "strategy", ma non si fa. Si italianizzano, come evitando di mettere le s alle parole inglesi anche se al plurale (questa proprio una regola in italiano, che io sappia).
Tema : cosa hai fatto oggi a sQuola? Svolgimento: Oggi ho imparato che c'è un inglese che ha votato contro la brexit mentre la moglie scozzese a favore. LOL 😂
ma secondo voi davvero li fattore religioso nel 2021, con una crescente fetta di popolazione atea o non praticante, svolge ancora un fattore chiave nell'unificazione dell'Irlanda?
Il fattore religioso non è che una facciata per una tensione, ad oggi, di carattere prettamente etnica e culturale... I nordirlandesi hanno origini nella Scozia e sono una popolazione diversa, in più temono la "vendetta" irlandese in caso di unificazione
È sempre stata una questione di potere. Vista la storia, si potrebbe azzardare a dire che, nel futuro i confini cambieranno (sicuramente) ma l'Inghilterra sarà ancora lì, nella sua isola, nell'Europa (futura), ma fuori! Anzi aggiungo una mia considerazione forse banale, ogni cartina geografica emessa dovrebbe riportare la data di emissione...obbligatoriamente. 😉
Ma la scissione dell'Irlanda, non produrrebbe l'instabilità dell'isola inglese ed irlandese? Non è obiettivo americano quello di mantenere lo status Quo? Anche perché gli inglesi si sono sempre dimostrati fedeli alleati degli americani.
Global Britain e scaffali dei supermercati vuoti grazie a Brexit . Mi sembra una bella contraddizione . Quale effetto della mancanza, prevista per natale e forse prima , della salsiccia avvolta con la pancetta ( che sembra una specialità molto amata) sulla geopolitica inglese? Dimenticavo i marinai inglese imbarcati megaportaerei nel mar della Cina faranno bene a fare la spesa in qualche paese durante il ritorno se vogliono fare il cenone il natale a casa
Eh sì, figlioli, per essere veramente indipendenti bisogna avere "gli attributi": gli italiani, infatti, non ce la faranno mai, non vogliono proprio! Quanto ai "vicini dell'Inghilterra...." auguri, buona crescita e buona emancipazione: non è mai troppo tardi per provarci! Gli italiani sono un "caso disperato" ma questi, forse....
non capisco perchè in nord irlandesi dovrebbero avere remore a finire in irlanda..avrei potuto capire fino a 30 anni fa, quando l'irlanda era con le pezze al culo ed era uno stato povero...poi la tigre celtica, in 10 anni è passata da essere uno stato povero a quello con il maggior pil procapite in europa dopo il lussemburgo, sfruttando abilmente gli aiuti della neonata UE e favorendo la tassazione bassissima per le aziende dall'estero (e diventando poi un fastidio epr altri stati europei, ma se lo fanno olanda ed altri perchè non farlo anche loro..sono stati abilissimi, raramente una classe politica ha curato piu gli interessi dei cittadini allora di quella irlandese...). Ora non capisco queste remore...è come se si dovesse decidere se per esempio il triveneto confluisse nella svizzera...non capirei proprio chi non volesse entrarci (ps il pil procapite irlandese è simile al pil procapire svizzero, tanto per farsi una idea....). Io farei il possibile per accelerare il passaggio della nord irlanda in irlanda se fossi un nord irlandese e fuck off UK, ora che questa ultima spocchiosa è ben più povera dell'irlanda a livello di pil procapite..! Capisco poi come certi irlandesi non vogliono l'ulster, fino a 30 anni fa sarebbe stato un accettare una parte ricca rispetto a se, ora sarebbe come accettare invece dei poveri.
Fabbri fa continaumente reduzionismo, gli importa più di portare avanti la sua narrazione che di descrivere i fatti (tecnica alla Harari) però è innegabile che motli spettatori sono innamorati delle narrazioni: sono più facili da ricordare schematizzare ed incasellare. Insomma Fabbri è la parte pop di Limes, che però è quella che consente al canale youtube di fare massa critica. p.s. Con il passare dei mesi, sta cominciando ad inserire sempre più distinguo sulla celticità degli scozzesi, ancora qualche mese di pressione e sentiremo la parolina magica "Scots" :-)
@@pasqualecozza7083 Ogni volta che si parla di Germania per esempio e ogni volta che tira fuori le superstizioni razziali ancora esistenti negli stati uniti. Il punto di vista di Fabbri è quello di un americano, non di un italiano, lui debugga facilmente le storture del pensiero italiano (le famose amenità), ma noi spettatori contemporanemente ci accorgiamo delle storture del pensiero americano. Per esempio gli inglesi popolo capace di stare al mondo: certo negli anni '40 e '50, ma da come hanno agito negli ultimi decenni si direbbe che il loro know how è andato un pò perduto. Sono le persone e non i popoli che portano avanti il Know how: dopo che l'apparato inglese che ha davvero lavorato dentro un'impero è andato in pensione e dopo che sono andati in pensione i loro allievi, non è rimasto nessuno a sapere come essere davvero "imperiali", quelli di adesso lo leggono sui libri. E che cosa sono quelle due portaerei senza adeguati caccia e gruppo portaerei che navigano verso la cina? Nelson si sta rivoltando nella tomba. Quello degli inglesi capaci e sofisticati è un tipico stereotipo americano.
@@mrwolf84 aggiungo anche che, la vicenda dell'afghanistan ha fatto capire che la geopolitica è solo opinione dei fatti. Ne ho sentite di tutti i colori, nessuno ci ha capito nulla. Fabbri, è un superbo narratore del presente e passato ma dubito che possa prevedere le traiettorie future. Come dice Barbero, l'unica cosa che ci ha insegnato la storia, è che non bisogna invadere la Russia...
Tax Justice World, mettono l’Olanda al quarto posto come paradiso fiscale, dietro Isole Vergini Britanniche, Isole Cayman e le Bermuda. Ma che stai dicendo?
@@NICO12981 HAHAHAAHAH e se ce lo dice tax justice world...basterebbe dire che non esiste alcuna "justice" nelle tasse ne' un "fair amount" di tassazione (a meno che lei non possieda qualche verita' assoluta, come pretendono quelli di tjw, sul perche' una aliquota di 1.9% sia meglio di un 19% o 99,9%...). Ma il report che cita e' il corporate tax haven index, quindi un solo aspetto...peccato che...le svelo un segreto...secondo tale criterio ogni nazione sarebbe un "paradiso fiscale" di ogni altra nazione...infatti la UE quanti ne ha in lista nera? Una scarsa manciata...
@@marcolombardo6847 Ah beh e se ce lo dice Andrea Marco Lombardo… fonte autorevolissima, economista plurilaureato ad Harvard. Non lo dice Dario Fabbri, c’è la Commissione Europea che se ne occupa
@@marcolombardo6847 ma che hai da ridere? sei tu che contraddici la tua stessa affermazione precedente. O hai scritto male la prima volta, oppure ti arrampichi nei muri la seconda. In ogni caso la tua arroganza mal si sposa alla tua esposizione claudicante.
@@NICO12981 La CE? Quelli che hanno accusato l'Irlanda di dare illegal tax benefits ad Apple e poi sono stati bastonati dal TdUE? Idem per quel che concerne Amazon e il Lussemburgo?
Grande abbraccio, ragazzi dall'Argentina, siamo sempre vicino a voi!!!
La piu` grande ricchezza degli inglesi e` riuscire a proiettare quest'aura di competenza e capacita`, quasi completamente infondata, che in effetti e` scolpita nell'immaginario del mondo.
Anche perché sono quelli che parlano meglio la lingua planetaria
Quando in realtà sono campioni di incompetenza, incapacità e nazionalismo. Vedi l’incapacità di gestire la loro piccola isola è un quarto di quella irlandese. Allo stesso tempo con velleità di grande potenza mondiale.
Beh hanno praticamente forgiato l'era moderna con l'industrializzazione e i paesi anglofoni sono tra i migliori al mondo sotto tutti gli aspetti, ovviamente inclusi anche gli stati uniti.
@@toffonardi7037 D’accordissimo, l’obbedienza e la volontà di servire la Regina sono alla base della loro “forza” Altrimenti un popolo abbastanza ignorante e pigro, parlo della maggioranza ovvio e non di l’elite. Da Canadese mi da anche più fastidio questa venerazione, immeritata a mio avviso per la loro monarchia schifosa.
@@SuperJuvexxx “anche gli Stati Uniti” ma stai scherzando? Sopratutto gli Stati Uniti! Piccola Bretagna e un bel niente in confronto agli US Zero barrato, anche se loro pretendono aver inventato l’acqua calda. Poso capire gli italiani che vanno gli per fare soldi e imparare la lingua, pero questo rispetto per una nazione di pirati vigliacchi e ubriachi non lo capisco veramente. Qua sono con gli francesi que non si fanno ingannare più di tanto.
Lucidissimo Federico Petroni, ha proprio fatto un ottimo approfondimento
Applausi a Petroni che al di là delle analisi lucide, introduce sempre spunti interessanti: ieri libri, oggi canzoni
"Buongiorno, oggi parliamo di tutte le nazioni che compongono il Regno Unito... eccetto il Galles (altresì chiamato il Molise del nord europa)"
Il Molise è affascinante. Un saluto dalla Liguria 🙂
Be ma il Galles è irrilevante in questo discorso, non se ne parla proprio di una sua indipendenza
nord Europa ?
il Galles è una nazione non una para-regione come il MOlise. e non è in nordeuropa ma semmai in quella occidentale insulare
Bellissimo come sempre! Grazie a voi :)
Con le vostre analisi mettete quasi paura ma, ci ricordate sempre da dove veniamo e quali indicazioni ci si prospetta davanti. La Storia dei popoli è un inesorabile fermento e vi oi ci rendete testimoni del presente in grado di capire. Grazie.
Complimenti a Federico Petrone, rispetto al solito ha preparato degli interventi puntuali e ben costruiti, sembra essere molto cresciuto negli ultimi mesi!
Scusate, lo chiedo in tutti i video che riguardano l'Irlanda: l'Italia e/o il Vaticano ha mai tentato di sponsorizzare l'unificazione della Repubblica di Irlanda?
Grazie
Mi è piaciuta la parte delle tensioni interne scaricate all’esterno, infatti il fenomeno hooligan per esempio inizia negli anni ‘60 proprio alla perdita delle colonie.
Una volta infatti, questa massa di disadattati veniva imbarcata sulle navi con destinazione colonie penali e non o per fare pirateria…
Questa mia riflessione ha preso spunto da una discussione, all’indomani della Finale vinta, con un inglese il quale sosteneva che i problemi di ordine pubblico erano causati solo dalla working class più ignorante e disadattata.
@@toffonardi7037 grazie per il suo gentile commento.
In effetti in Italia non abbiamo mai completamente canalizzato questa violenza traendone “benefici” per la collettività (Colonie, Impero, …) di una parte della popolazione.
L’ha capito e ci ha provato (per suoi interessi) forse Mussolini con le sue squadre negli anni ‘20, poi la guerra e la ricostruzione; ma negli anni ‘70 la violenza riesplodeva, allora erano le varie organizzazioni terroristiche a trarne beneficio, ma mai lo Stato.
Forse l’unico momento di sfogo/disciplina/punizione era il servizio militare obbligatorio; in cui le teste calde venivano in qualche modo controllate con le buone o con le cattive.
Ora come dice lei I violenti o vengono intruppati dalle organizzazioni malavitose o si ritrovano in baby-gang dedite al teppismo fine a se stesso.
Gli inglesi per sherzare dicono che per andare in Australia non serve il passaporto ma una sentenza di condanna.
@@HMJM9 Era infatti una colonia penale. Fino all' 800 il viaggio di andata via mare durava circa un anno e mezzo. Con queste tempistiche, spedire qualcuno in Australia significava, di fatto, toglierselo di torno definitivamente.🙂
Buongiorno, mi permetto di segnalare un refuso sulla mappa al min. 7:36. La battaglia di Bosworth Field fu vinta dal futuro re Enrico VII Tudor, non VIII.
Molto interessante!
Una curiosità, avete fatto un numero sulle Filippine di recente? Mi interessava sapere in particolare dei rapporti che le Filippine hanno con Giappone, Cina e Stati Uniti.
Hanno fatto un volume sull'indopacifico dove si parla anche delle Filippine nel luglio 2020. Ma un volume dedicato solo ed esclusivamente a questo stato non lo hanno mai fatto
Brutti rapporti con la Cina che con le sue navi sconfina andando nelle acque filippine e di altri Stati vicini.
Rapporti abbastanza buoni con gli USA, per via dei comportamenti cinesi e per via delle basi militari statunitensi sul territorio delle Filippine.
E vale più o meno la stessa cosa con il Giappone ... anch'esso ha delle basi militari statunitensi sul proprio territorio ... la differenza è che la Cina preferisce provocare militarmente Taiwan anziché il Giappone
@@gianlucatoniato2181 grazie mille, controllerò!
Bravissimi come sempre. A quando una serie di video dedicati alla Corsica e nello specifico alla Corsica “italiana”??
i corsi stanno bene con la Francia
I Francesi non ci lasceranno mai la Corsica, per il semplice motivo che lì ci è nato uno dei più illustri transalpini: Napoleone Bonaparte
La domanda da farsi è sempre la stessa: cosa conviene a noi italiani?
Potrebbe essere un punto a favore se il Regno Unito si disunisse (o almeno si occupasse di restare unito), perché il peso del nostro paese in Europa crescerebbe, sarebbe un opportunità per noi, da sfruttare, magari facendo la voce grossa nel Mediterraneo. D’altro lato, in un futuro scontro con la Cina/Russia è nel nostro interesse che una potenza come il Regno Unito sia compatta.
Il peso di un paese è direttamente proporzionale alle qualità della sua classe politica, economica e sociale. È il motivo per cui non contiamo un caxxo.
Storicamente l Italia ha sempre tratto vantaggio da un nord Europa debole. Quindi be vengano una Francia, Germania e UK zoppicanti.
@@HMJM9 Giusto e ci aggiungerei anche la Turchia (anche se non fa parte del 'Nord Europa)
Il problema non è la classe dirigente in sè, ma l'ideologia dell'opinione pubblica. Un intervento militare italiano in Libia, ad esempio, sarebbe considerato dall'italiano medio come un'azione fascista. Abbiamo le mani legate.
@@Vindrows Non solo l'opinione Pubblica MA anche nella nostra Mentalità che le cose vanno fatte tutte insieme cioè i soliti discorsi; L'Europa cioè l'ue 'deve fare' o 'deve andare' 'quella cosa' o 'questa cosa' tutti insieme e stesso discorso si può fare per la NATO' quindi l'Italia per sua volontà o per volontà altrui non fa quasi niente senza gli altri.
La teoria del cerchio interno e esterno della struttura imperiale britannica è interessante. In un altro video il dottor Fabbri la usa anche per spiegare il risveglio del secessionismo catalano. Sorge tuttavia la domanda su quali sono i precedenti storici ? Quali imperi del passato hanno visto crollare o andare in crisi il proprio cerchio interno in conseguenza della perdita di quello esterno ? L’unico esempio che mi viene in mente è l’Urss. Ce ne sono altri ?
Ancora credo che non sia troppo tardi per correggere quest'anomalia istorica ed unificare l'isola.
Ma ci vuole volontà massonica. Se la palla di neve non inizia a rotolare non può diventare valanga.
E riprenderci la Corsica :D
@@davideluciani1754 se continua cosi venderemo pure la sardegna.
@@davideluciani1754 mangiato pesante ieri sera eh!
@@davideluciani1754 lei non sa leggere? Niente qui ne ha parlato, stiamo parlando degli irlandesi.
Scusate, ma avrei una piccola obiezione: avete notato che nella stessa Repubblica di Irlanda ci sono una marea di protestanti senza alcun problema? (La cosiddetta chiesa d'Irlanda)
Massì sono tutte palle come se fossimo ai tempi del trattato di Westfalia. E del resto in 🇬🇧 c'è pieno di cattolici e altro
Boris Jhonson dice di essere cattolico, e ha fatto pure battezzare i pargoli.
Si. Ma gli irlandesi hanno avuto problemi con gli anglicani, non con i protestanti. E non sono la stessa cosa. Gli inglesi sono fedeli alla chiesa d’Inghilterra con a capo la regina, i protestanti sono tutta altra cosa
@@carlbellic6059 gli anglicani sono acattolici e anticattolici d antipapisti anche se non riformati
@@HMJM9 che personaggetto
Ovviamente anche questo vorrei recuperare....chiedo alla mia libreria di fiducia. Altrimenti Amazon???
Scusate la domanda magari proposta senza troppo bagaglio di conoscenze a rigurdo... Da brianzolo ho spesso sentito di indipendenza lombarda e pur consapevole che so tratta di questioni completamente distanti dagli irridentismi inglesi di regni ben più diversi da quegli presenti in U. K., pensate possa essere possibile che nelle prossime decadi vi sarà un indipendenza lombarda dalla Repubblica?
figurati se lasciano la lombardia indipendente...la lombardia viene spremuta come un limone dal governo di roma...mica si lasciano sfuggire la gallina dalle uova d'oro...l'indipendenza sarebbe possibile solo dopo una guerriglia separatista.scenario del tutto irrealistico
@@jorham1 volevo dire autonomia, comunque le spremute da sole non bastano per una buona colazione di solito
anche il canton ticino pur essendo di madre lingua italiana mai si sognerebbe di unirsi all italia neanche per sogno
L’identità ticinese è roba da immigrati, nel senso: tutti i ticinesi che si dichiarano “svizzeri con fierezza”, ovviamente rinnegando ed odiando a morte l’Italia, sono in realtà figli d’immigrati veneti e/o bergamaschi che in Ticino ci sono venuti solo per scappare dalle grandi guerre…, quindi sfogano la loro vergogna e frustrazione sputando sull’Italia che i loro padri hanno spudoratamente tradito. Poi ci sono i “dadaisti”,… ma il discorso si farebbe troppo ampio.
@@alessiorenzoni5586 vabbè vah potevi fare di meglio. E anche l'altro sopra
@@alessiorenzoni5586 non e' una questione identitaria si tratta di malgoverno credo
@@alessiorenzoni5586 non conta solo l'origine, quello che conta è il senso di appartenenza.
All'elenco di potenze straniere hanno cercato di sfruttare l'Irlanda aggiungerei la Francia napoleonica e la Germania guglielmina.
La mancanza di volontà di unificazione dell'Irlanda del Nord è probabilmente demografico: c'è una grande fetta di popolazione che si sente parte del Regno Unito ma non dell'Irlanda.
Infine, va sottolineato che nel processo di costruzione dell'impero, scozzesi e irlandesi hanno avuto un ruolo fondamentale come "manovolanza" (entrambi i paesi hanno fornito grandi masse di marinai, soldati, coloni).
sì, ma il senso d'appartenenza cambia con il tempo e con le generazioni, finché l'UK gode di prestigio ci staranno attaccati, nel momento in cui andasse incontro a decadenza le cose potrebbero cambiare, i topi abbandonano la nave che affonda.
28:45
È interessante denotare come su di una cartina in lingua inglese sia possibile ritrovare locuzioni celtiche.
Leggere infatti "Lough Neagh" e non invece "Neagh Lake" è sintomo di due considerazioni.
La prima è che gli anglosassoni antepongono evidentemente il limnonimo alla parola "lago", mentre irlandesi e scozzesi (e i popoli di lingue romanze) non sembrano soliti farlo.
La seconda è che appunto la cartina inglese dell'Irlanda del Nord - e devo dedurre anche quella scozzese, per via dello stracitato Loch Ness - riporta ancora oggi il termine in Middle English "lough" (pronunciato /lɒk/, all'incirca come "lak") che è un prestito dell'Old Irish (comune anche ai gaelici scozzesi).
In Italia questa forma di "tolleranza/concessione" linguistica è un fatto soltanto recente che difficilmente permetterà alle lingue minoritarie d'Italia di riappropriarsi degli originari toponimi. Le traduzioni errate dei nomi siciliani in italiano si sprecano; un esempio fra tutti è quello di "Isola delle femmine".
Argomento denso ma la puntata evidenzia i limiti di questo format su TH-cam per cui è necessario leggere la rivista (che non è condensabile in 30 minuti) comunque è una promozione apprezzata. Nel merito ho qualche dubbio sulla attuale "capacità" UK che latita in molti settori HiTech o anche maturi: (p. es. le auto sono prodotte da aziende estere), tanto che l'Italia è meglio "attrezzata". I loro punti di forza sono la finanza (un pò troppo parassita e disinvolta) e alcuni settori degli armamenti e difatti comperiamo di solito poche cose made in UK. Senza una robusta base manifatturiera la vedo un pò dura: senza Hardware si corre il rischio di avere VaporWave scambiandolo per Software.
Nella prima cartina c'è un errore: a bosworth nel 1485 vinse Enrico VII non Enrico VIII.
anche questo video è ben fatto così come lo scorso, comunque riguardo al fatto che gli irlandesi utilizzino gli avversari degli inglesi in funzione anti inglese ci sarebbe da aggiungere che i vari nazionalisti che adesso sono tanto europeisti( gallesi e scozzesi e in parte quelli irlandesi) erano contro la CEE nel referendum del 1975.
Fonte? La tua ?
@@gigieinaudi24 toh chi si rivede. Fonte? Vada a guardarsi i risultati del referendum del 1975.
@@SPGstoriapoliticageopolitica : se non ci proponi la Fonte e come cercarla pensiamo che c'hai uno "spacciatore" 😹
e quindi ti abbandoniamo subito, perché sei strano e on attendibile... 😂
è la terza volta che commento e spero sia l'ultima perché non ho usato un turpiloquio.
@@marcellotiberti8737 vede messere Einaudi è un provocatore che passa il tempo a provocare ed a spacciarsi per sotuttoio anche se pare il contrario. Riguardo le fonti scrivo di controllare la voce di Wikipedia english sul referendum del 1975 e lì si possono leggere le posizioni dei partiti in Gran Bretagna.
IRNORD è territorio doganale GB ma in funzione del protocollo di recesso non si fa dogana per la merce destinata lì.
È cmq una mera questione di mercato. Perchè secondo me la Ue è in grado di fare ragionamenti solo di MERCATO e poco geopolitici. Basta osservare la strategia PESC unionale che dipende quasi totalmente da decisioni statunitensi.
@@toffonardi7037 La Francia è Molto probabilmente la Nazione che più di tutte pensa in maniera 'Geopolitica' in Ue
@@toffonardi7037 Certamente.
👍👍👍
Perché brexit al maschile? È uscita
Fate bene ad escludere il Galles, vista la sua estensione territoriale, vista la votazione a favore della Brexit (più o meno uguale alla votazione inglese) e il fatto che all'incirca solo un milione di persone parlano il gallese ... praticamente tale numero è quasi uguale a quello della popolazione indiana immigrata in Inghilterra (circa un milione di persone) ... perciò se mai ci fosse una secessione dei gallesi dal Regno Unito (cosa altamente improbabile), ci dovrebbe essere anche una secessione degli indiani e di altre etnie principali che sono in Inghilterra ... anche perché bisogna considerare che gli indiani e gli africani aumenteranno ancor più drasticamente di quanto è avvenuto in questi ultimi 10 anni se gli inglesi continueranno ad accogliere quasi tutti come hanno fatto fino al 2021 ... se continueranno ad accogliere troppa gente, i gallesi diventeranno addirittura minoritari rispetto ad altre 2-3 etnie immigrate nel Regno Unito, conteranno meno di una parte di popolazione immigrata nel Regno Unito e molto probabilmente si estingueranno entro pochi decenni.
Stiamo assistendo al genocidio di alcuni popoli, soprattutto in questo periodo storico
anche in Scozia e Irlanda solo una minoranza parla la variante celtica.
Non sottovaluterei, il desiderio di indipendenza dei Gallesi, e il desiderio di autonomia della Cornovaglia. Non si parla mai, seppur non faccia parte del Regno Unito dell'Isola di Man.
³
Pero a nostri tempi o meglio attuale momenti dove la tecnologia fa dei padrona il sua estinzione o scioglimento si accelera piu rapidamente
sulla bandiera Union Jack è disegnata la bandiera in disuso del Regno d'Irlanda.
@@Mistral790 La vecchia bandiera dell'Irlanda era una croce di Sant'Andrea rossa su sfondo bianco , se guardi bene la Union Jack la puoi intravedere .
Ovviamente la croce di Sant'Andrea.
E il Galles? non vedo il Galles come mai
Ma perché dite "il" e non "la" Brexit?
Perché nella lingua inglese non esistono sostantivi femminili.
@@marcofulgo223 c'è chi è invece pronto a giurare che non esistono sostantivi maschili... :) Scherzi a parte, tradotto è "uscita", quindi per noi al femminile. Dovremmo allora dire anche un "call", il "tax", lo "strategy", ma non si fa. Si italianizzano, come evitando di mettere le s alle parole inglesi anche se al plurale (questa proprio una regola in italiano, che io sappia).
“L’Impero britannico è un Impero della mente” (W. Churchill)
Beh, le corazzate non erano del tutto inutili
Perche gli usa sono filo irlandesi?
"GLI" imperi?
Tema :
cosa hai fatto oggi a sQuola?
Svolgimento:
Oggi ho imparato che c'è un inglese che ha votato contro la brexit mentre la moglie scozzese a favore.
LOL 😂
Insomma l'Irlanda è alla ricerca di un nuovo pappone 🤭
ma secondo voi davvero li fattore religioso nel 2021, con una crescente fetta di popolazione atea o non praticante, svolge ancora un fattore chiave nell'unificazione dell'Irlanda?
Il fattore religioso non è che una facciata per una tensione, ad oggi, di carattere prettamente etnica e culturale... I nordirlandesi hanno origini nella Scozia e sono una popolazione diversa, in più temono la "vendetta" irlandese in caso di unificazione
no di certo, la religione non è più un tema così centrale.
È sempre stata una questione di potere. Vista la storia, si potrebbe azzardare a dire che, nel futuro i confini cambieranno (sicuramente) ma l'Inghilterra sarà ancora lì, nella sua isola, nell'Europa (futura), ma fuori!
Anzi aggiungo una mia considerazione forse banale, ogni cartina geografica emessa dovrebbe riportare la data di emissione...obbligatoriamente. 😉
Ma la scissione dell'Irlanda, non produrrebbe l'instabilità dell'isola inglese ed irlandese? Non è obiettivo americano quello di mantenere lo status Quo? Anche perché gli inglesi si sono sempre dimostrati fedeli alleati degli americani.
Global Britain e scaffali dei supermercati vuoti grazie a Brexit . Mi sembra una bella contraddizione . Quale effetto della mancanza, prevista per natale e forse prima , della salsiccia avvolta con la pancetta ( che sembra una specialità molto amata) sulla geopolitica inglese? Dimenticavo i marinai inglese imbarcati megaportaerei nel mar della Cina faranno bene a fare la spesa in qualche paese durante il ritorno se vogliono fare il cenone il natale a casa
Eh sì, figlioli, per essere veramente indipendenti bisogna avere "gli attributi": gli italiani, infatti, non ce la faranno mai, non vogliono proprio! Quanto ai "vicini dell'Inghilterra...." auguri, buona crescita e buona emancipazione: non è mai troppo tardi per provarci! Gli italiani sono un "caso disperato" ma questi, forse....
Migliore nazione gli USA
non capisco perchè in nord irlandesi dovrebbero avere remore a finire in irlanda..avrei potuto capire fino a 30 anni fa, quando l'irlanda era con le pezze al culo ed era uno stato povero...poi la tigre celtica, in 10 anni è passata da essere uno stato povero a quello con il maggior pil procapite in europa dopo il lussemburgo, sfruttando abilmente gli aiuti della neonata UE e favorendo la tassazione bassissima per le aziende dall'estero (e diventando poi un fastidio epr altri stati europei, ma se lo fanno olanda ed altri perchè non farlo anche loro..sono stati abilissimi, raramente una classe politica ha curato piu gli interessi dei cittadini allora di quella irlandese...). Ora non capisco queste remore...è come se si dovesse decidere se per esempio il triveneto confluisse nella svizzera...non capirei proprio chi non volesse entrarci (ps il pil procapite irlandese è simile al pil procapire svizzero, tanto per farsi una idea....). Io farei il possibile per accelerare il passaggio della nord irlanda in irlanda se fossi un nord irlandese e fuck off UK, ora che questa ultima spocchiosa è ben più povera dell'irlanda a livello di pil procapite..! Capisco poi come certi irlandesi non vogliono l'ulster, fino a 30 anni fa sarebbe stato un accettare una parte ricca rispetto a se, ora sarebbe come accettare invece dei poveri.
con il passare delle generazioni le cose potrebbero essere così
fabbri è inascoltabile per le inesattezze (per non dire altro) che dice
Quali, ad esempio?
è arrivato il bastian contrario
Fabbri fa continaumente reduzionismo, gli importa più di portare avanti la sua narrazione che di descrivere i fatti (tecnica alla Harari) però è innegabile che motli spettatori sono innamorati delle narrazioni: sono più facili da ricordare schematizzare ed incasellare.
Insomma Fabbri è la parte pop di Limes, che però è quella che consente al canale youtube di fare massa critica.
p.s. Con il passare dei mesi, sta cominciando ad inserire sempre più distinguo sulla celticità degli scozzesi, ancora qualche mese di pressione e sentiremo la parolina magica "Scots" :-)
@@pasqualecozza7083 Ogni volta che si parla di Germania per esempio e ogni volta che tira fuori le superstizioni razziali ancora esistenti negli stati uniti. Il punto di vista di Fabbri è quello di un americano, non di un italiano, lui debugga facilmente le storture del pensiero italiano (le famose amenità), ma noi spettatori contemporanemente ci accorgiamo delle storture del pensiero americano.
Per esempio gli inglesi popolo capace di stare al mondo: certo negli anni '40 e '50, ma da come hanno agito negli ultimi decenni si direbbe che il loro know how è andato un pò perduto. Sono le persone e non i popoli che portano avanti il Know how: dopo che l'apparato inglese che ha davvero lavorato dentro un'impero è andato in pensione e dopo che sono andati in pensione i loro allievi, non è rimasto nessuno a sapere come essere davvero "imperiali", quelli di adesso lo leggono sui libri.
E che cosa sono quelle due portaerei senza adeguati caccia e gruppo portaerei che navigano verso la cina? Nelson si sta rivoltando nella tomba.
Quello degli inglesi capaci e sofisticati è un tipico stereotipo americano.
@@mrwolf84 aggiungo anche che, la vicenda dell'afghanistan ha fatto capire che la geopolitica è solo opinione dei fatti. Ne ho sentite di tutti i colori, nessuno ci ha capito nulla. Fabbri, è un superbo narratore del presente e passato ma dubito che possa prevedere le traiettorie future. Come dice Barbero, l'unica cosa che ci ha insegnato la storia, è che non bisogna invadere la Russia...
Fabri, Fabri...limitati alla geopolitica. Irlanda e Paesi Bassi NON sono "paradisi fiscali"...
Tax Justice World, mettono l’Olanda al quarto posto come paradiso fiscale, dietro Isole Vergini Britanniche, Isole Cayman e le Bermuda.
Ma che stai dicendo?
@@NICO12981 HAHAHAAHAH e se ce lo dice tax justice world...basterebbe dire che non esiste alcuna "justice" nelle tasse ne' un "fair amount" di tassazione (a meno che lei non possieda qualche verita' assoluta, come pretendono quelli di tjw, sul perche' una aliquota di 1.9% sia meglio di un 19% o 99,9%...). Ma il report che cita e' il corporate tax haven index, quindi un solo aspetto...peccato che...le svelo un segreto...secondo tale criterio ogni nazione sarebbe un "paradiso fiscale" di ogni altra nazione...infatti la UE quanti ne ha in lista nera? Una scarsa manciata...
@@marcolombardo6847 Ah beh e se ce lo dice Andrea Marco Lombardo… fonte autorevolissima, economista plurilaureato ad Harvard. Non lo dice Dario Fabbri, c’è la Commissione Europea che se ne occupa
@@marcolombardo6847 ma che hai da ridere? sei tu che contraddici la tua stessa affermazione precedente.
O hai scritto male la prima volta, oppure ti arrampichi nei muri la seconda. In ogni caso la tua arroganza mal si sposa alla tua esposizione claudicante.
@@NICO12981 La CE? Quelli che hanno accusato l'Irlanda di dare illegal tax benefits ad Apple e poi sono stati bastonati dal TdUE? Idem per quel che concerne Amazon e il Lussemburgo?