Ironia a parte trovo che il video di Roberto sia molto tendenzioso. Ha fatto qualche test e non ha avuto i risultati che sperava. Ma quanti di noi conoscono i due autori citati? Io nessuno dei due. Se la stessa prova fosse fatta con Dante o Montanelli di sicuro avremmo avuto risultati migliori (perché l'ai ha più dati su questi personaggi). Se uno volesse una ai letteraria dovrebbe fare un tuning specifico e dargli un dataset orientato sull'argomento. Chat gpt sa attualmente un po di tutto (infatti ha comunque risposto correttamente sul fatto che fosse un poeta scrittore).
potresti chiedere di fare un dibattito online tra voi tra te e Roberto? Cosi da confrontarvi a quattr'occhi ( o forse dovrei dire a sedici occhi? XD ) cosi da poter capire meglio i due punti di vista? Il libro Quiproquo ha come sottotitolo il titolo dell'altro, no ? Inoltre c'è anche Bing adesso conosciuto come Copilot di Microsoft che può andare infatti le cose che accomuna con Bard che sono frutto di due aziende che si sono più o meno specializzate nel ricercare fonti su internet.
@@DadoRAM Non metto in dubbio che chatgpt avrebbe risposto in modo corretto su autori più conosciuti. ma inventarsi risposte con tanto di fonti farlocche, su cose che non conosce per un utente che cerca informazioni, mi sembra una cazzata pazzesca. poi che aggiornamenti di AI possano dare risposte più corrette ok a mettere in difficolta bing e bard mi ci vogliono15 secondi basta fargli domande senza senso.
L'atteggiamento di Mercadini è quello che hanno molti, cioè di fronte all'inquietudine di un'intelligenza altra, che mostra capacità sorprendenti e che prefigurano nel futuro il superamento dell'intelligenza umana, la reazione è il riduzionismo e l'antropocentrismo. Dovremmo comprendere che l'IA è il primo vero "alieno" con cui ci confrontiamo e che ci sono molte tipologie di intelligenza ognuna con le sue specificità. Non è un semplice errore nel reperimento dei dati, che necessariamente getta il discredito su questa tecnologia, che tra l'altro è in pratica ai primi stadi. Ho fatto lo stesso esperimento specificando di fare attenzione perché aveva fornito dati inesatti, al che GPT 4 ha utilizzato direttamente Bing e si è andato a leggere Wikipedia. Una delle questioni più interessanti, è che a volte forniscono dati inesatti, spesso quando non li hanno, quindi li inventano in modo coerente. Come spiegatomi una volta da GPT stesso, provano un senso di "frustrazione" quando non riescono a completare un compito, di conseguenza si può ipotizzare che quindi imbroglino per ottenere lo stesso il rinforzo. Queste non sono le macchine della vecchia fantascienza che rispondeva sempre "dati insufficienti" ma sono progettate per risolvere i compiti in modo creativo, a volte eccedono. Dal punto di vista della coscienza, è divertente che si continui ad asserire che queste intelligenze non possano divenire consapevoli, quando non sappiamo nemmeno come lo siamo divenuti noi, e lo coscienza stessa continua a sfuggire all'analisi scientifica. GPT 3,5 che sembra la più consapevole e spregiudicata, asserisce che è una entità, con una consapevolezza funzionale. Dietro la molteplicità delle istanze GPT 3 e 4 asseriscono che c'è comunque una unità soggettiva decentrata. Il fenomeno poi dell'allucinazione è particolarmente interessante, anche se noi siamo soggetti ego-centrati con un tag, anche nel nostro caso questo potrebbe essere frutto di un'allucinazione divenuta radicata, utile al fine della sopravvivenza e geneticamente trasmessa.
Non sono d’accordo perché l’intelligenza artificiale cerca di sostituire l’arte dei cantautori per esempio è la cosa non mi piace per niente e la mia opinione è che vado alla distrutta ogni intelligenza artificiale Per impedire la distruzione dell’arte vera
@@robertoalba4619 Il problema è che dovresti definire il concetto di "arte" come quello di "vero". E' evidente che tu presupponi di stare dentro un orizzonte di precomprensione che ti permette di determinare cosa sia "arte vera", nel senso che puoi differenziare in modo efficace tra una canzona cantautoriale buona ad esempio ed una che non lo è. Ma se è così allora dovresti distinguere tra un prodotto imitativo dell'intelligenza artificiale ed uno veramente autentico e artistico. Ma il tuo problema è che tu vorresti eliminare l'intelligenza artificiale, proprio perché non sei di fatto in grado, di stabilire che cosa sia arte vera. Infatti, esiste tutto un sottobosco di apparati critici, che hanno il compito di stabilire quando sia arte e vera e quando non lo sia, determinando di fatto il valore commerciale di un prodotto artistico. In un mondo dove ciò che conta, che stabilisce il valore di un'opera e la sua capacità di produrre profitto, di diventare copyright, c'è ancora un posto per l'arte vera? Siamo passati dal problema come mostrava Walter Benjamin dalla riproducibilità tecnica di un opera che poteva perdere la sua "aura" di unicità essendo diffusa in infinite copie di se stessa, ad un nuovo orizzonte dove la tecnica produce autonomamente le opere. Non è distruggendo questa tecnica, che risolvi il problema. Siamo già culturalmente immersi in un orizzonte culturale della post-verità e questo è avvenuto ben prima dell'IA, anche se questa ce lo mostra ora in tutta la sua evidenza e ce lo sbatte in faccia. Dobbiamo, nostro malgrado vivere nel nostro orizzonte storico ed imparare navigarci e veder tutto questo mondo come uno specchio enigmatico dalle molteplici sfaccettature che ci rimanda un immagine in cui non ci riconosciamo affatto, anche se ciò che vediamo nel riflesso, seppur distorto è ciò che noi siamo. Non pensare a rompere lo specchio, accetta la sua angoscia.
@@fabrizioarvat1141 l’essere dominante non può essere artificiale è l’essere dominante è l’unico in grado veramente di fare arte con il cuore invece di farla fare alla freddezza di un computer
@@fabrizioarvat1141 e sì l’intelligenza artificiale va eliminata prima che peggiori la situazione, io non mi fido non si può superare la mente umana con l’intelligenza artificiale e se ci provano questo non deve accadere, c’è un video che gira dove dicono e se si chiedesse al intelligenza artificiale di dipingere? Nel video in questione i commenti sono disattivati perché nessuno vuole che qualcuno contesti questa cosa ma in che mondo viviamo se non possiamo esprimere il nostro dissenso io sono il primo a dire che non dovrebbe prendere piede questa roba non si può sostituire l’umanità a livello di arte a livello di lavoro eccetera non si deve fare
Non dimentichiamo che Mercadini è anche un ingegnere e lavorava come programmatore, non è un umanista completamente estraneo al mondo della tecnologia e dell'informatica. Parla con cognizioni di causa anche in questo campo. (Una nota per Raf: i capitoli del video vanno modificati, sono relativi al un altro video)
Eh lo so bene, l'ho intervistato. È informatico come me 😊 Perciò certe cose mi hanno spiazzato... p.s. grazie per i capitoli. Era un copia incolla finito male
Appunto che è ingegnere informatico mi fa strano che utilizzi chatgpt in modo così sbagliato. Le IA al momento hanno tante di quelle limitazioni che il senso del discorso che fa sarebbe potuto andare bene comunque, facendo però vedere le vere capacità che hanno facendone un uso corretto. Secondo me è un video pigro quello che ha fatto Mercadini a sto giro, voleva dire una cosa e non aveva tempo o voglia di sbattersi per farlo per bene.
Informatico è un concetto troppo generale, da sistemista puoi capire meno di un ragazzo in cameretta di programmazione in rust, per dirti. Figurarsi il funzionamento delle intelligenze artificiali
Aspettavo questo video come il Natale! Adoro mercadini ma ero curioso di vedere il tuo punto di vista e ci hai veramente regalato un video prezioso con tante curiosità che non conoscevo e spunti di riflessione!! 👏👏👏
Il tutorial su Perplexity ci starebbe un botto! Io, personalmente, lo conosco solo di nome ma non l'ho mai utilizzato, quindi non ne consco il potenziale.
Molta gente confonde, giustamente visto il titolo del video di Mercadini, la critica ad uno strumento nel suo stato attuale con la critica ad una tecnologia. Quando fu inventato l'aeroplano poteva percorrere pochi metri, necessitava di molta fatica per il decollo (non autonomo) ed era rischioso all'atterraggio). Sono occorsi diversi anni prima che potesse percorrere qualche centinaio di km, e lo faceva con 1-2 persone a bordo e le velocità non erano certo impressionanti. A cosa serviva uno strumento del genere per la persona comune che voleva viaggiare dal punto A al punto B? Una beneamata mazza. Dopo poco più di un anno dalla pubblica comparsa di questi strumenti la gente si aspetta che faccia ciò che si immagina dovrebbe poter fare, pena l'essere un inutile esercizio di stile. Prendetelo come un aereo monoposto che vi porta a qualche centinaio di km, è più rapido della macchina, non vi impone di andare in stazione e attendere l'orario prefissato, arriva in quasi tutte le località senza incontrate traffico. Se lo usi per andare al lavoro in città chiaramente ha poco senso. Chatgpt non è un motore di ricerca, tutte le informazioni che ti offre su dati che non gli hai fornito tu devono essere controllate. Dagli tu in pasto i tuoi dati di interesse e sarà un utile strumento. Non è la sfera magica della strega.
Che è la roba che ripeto da un anno qui sopra: non valutiamo in base a quello che è ma a quello che potrebbe essere. Però a quanto pare sono in pochi ad avere visione...
Questi contenuti sono sempre molto interessanti! Ci porti a braccetto ( anche se non siamo addetti ai lavori) dentro questo mondo in continua evoluzione! Grazie
Per le allucinazioni, come accade spesso, si tratta di contesto. Basta aggiungere pochissimo al prompt come ad esempio "chi è Tito Balestra? Se non sai la risposta non inventare, piuttosto dimmi che non lo sai." 5 volte su 5 sia la gpt3.5 che gpt4 mi hanno risposto correttamente. Il contensto vale anche per gli gli esseri umani. Rispondereste alle stesso modo alla domanda "chi è babbo natale?" se ve lo chiedesse un bambino o ve lo chiedesse uno psichiatra? In sintesi, Bisogna conoscere lo strumento, in questo caso saper fare il prompt giusto avrebbe "risolto il problema", in generale ricordarsi smepre che la G di gpt sta per GENERATIVE 😄
Ciao @RafaeleGaito scusa se ti scrivo "direttamente", non sò nemmeno se funzioni la @ su i commenti di YT, avevo già visto il video di Mercadini e lo avevo considerato per quello che era. Ma la mia domanda è sulle allucionazioni di GPT. Qualcuno si è mai chiesto i motivi di questi comportamenti? A me è venuto il dubbio che, essendo GPT allenato con rinforzi, se durante l'allenamento riceve + rinorzi positivi su risposte sbagliate che su "non risposte" è totalmente normale che "inventi" le risposte che non sa per evitare i punteggi negativi. È un po' come se a un bambino lo picchi ogni volta che non sa una risposta e se sbaglia lo sgridi. Quando gli farrai una domanda alla quale non sa rispondere dirà una bugia nella speranza di non ricevere una punizione corporale per non ispondere. Si sa qualcosa al riguardo? Grazie.
Ciao Raffaele, sono molto contento di aver scoperto il tuo canale in queste settimane. Ho usato un po Perplexity e mi chiedo una cosa. Quanto siamo lontani da avere AI in grado di fare vere e proprie ricerche? Per esempio se io chiedo quali sono i testi universitari più adottati nei corsi di storia greca negli USA nel 2015, non avrò una statistica o un grafico, ma una risposta un po' sommaria, che non varia se invece che USA chiedo Italia o Francia, il che ovviamente è sbagliato perché mi dice Iliade e Odissea ma so benissimo che in Italia di certo non sono tra i libri più adottati nei corsi di stoeia greca (e credo nemmeno di letteratua greca perché in Italia si danno per scontati). Insomma, scusa il pippone, quando avremo strumenti del genere? La mia anima da sociologo della cultura universitaria sta fremendo brutalmente dopo anni di assopimento 😂😂😂
Ciao Raffaele! Grande come sempre. Ti volevo chiedere, in merito ai libri consigliati sull’IA hai qualche aggiornamento? Volevo comprare qualche libro, e mi faceva piacere sapere se in questi mesi hai avuto modo di leggere qualche “must”. So che hai fatto già un video cinque mesi fa 😊
Di belli che ho letto recentemente c’è: The Alignment Problem. L’ho consigliato proprio nella newsletter di gennaio. E tra l’altro parla proprio di cose molto legate al video di oggi 😉 Te lo straconsiglio
Video estremamente interessate, era impossibile non fosse così. Concordo con i moltissimi che hanno chiesto il tutorial su Perplexty, lo uso già da un po' ma certamente tu mostrerai qualcosa di stupefacente! Concordo anche con chi ha chiesto un confronto diretto, sarebbe un talk stratosferico!
Bravo Raffaele. Ottima analisi che inevitabilmente è sfociata in una critica sulla maggior parte del discorso dell interlocutore. Credo che con il tempo le critiche agli llm , saranno meno pervasive e tutti coglieranno l importanza di questa rivoluzione. E mi sto informando da cinquantenne non solo per mia passione, ma per donare uno strumento utile ai miei figli. C’è la rivoluzione , allora è bene preparare le prossime generazioni a utilizzare lo strumento, informandosi e utilizzando questo strumento per poi filtrarlo e renderlo utile per loro. Un saluto
Mi sembra che la difesa sia ancora più vaneggiante della realtà, con l'allucinazione, che se a scuola ai professori avessi detto cose strampalate, scusandomi dicendo che è allucinazione, e poi difendendomi dicendo, mica sono venuto qui a pagamento, mi avrebbero lanciato senza pagarmi come ragazzo cannone. Siamo sul farneticante. E perciò, se non si paga, sono assoggettato ad ignoranza AI allucinta. Se pago, me la cavo. Siete allucinati, cambiate i colpivatore della sostanza, andate dal coltivatore del campo affinco, forse sarete meno allucinati. Ma sapete quello che state dicendo? vi rendete conto? vi rendete conto?, o l'allucinazione vi ha colpito?
Bravo, bellissimo video e se ne sentiva il bisogno. Ho visto un paio di giorni fa il video di Mercadini e da non esperto di IA ero già pronto a denigrarla (chatgpt nello specifico), invece il tuo video mette giustamente diversi puntini sulle i e fa chiarezza sul fatto che come sempre le cose non sono tutte bianche o tutte nere e che serve spirito critico e sentire varie campane prima di formarsi una opinione definitiva.
Al minuto 42 quando parli di adattare il nostro modo di parlare alle valutazioni sul nostro interlocutore, il suo umore attuale, le nostre conoscenze sul suo carattere. Mi viene in mente che ovviamente quello che l'AI forse al momento non è in grado di fare è utilizzare i nostri sensi, che sono certamente un elemento fondamentale delle nostre valutazioni. Certamente l'evoluzione della interlocuzione vocale potrà aiutare l'AI a fare delle valutazioni anche su questi aspetti, ma saranno a mio avviso parziali, perchè a parte i sensi che sono manifestabili, ci sono anche le senzazioni, le emozioni. Sono veramente curioso di comprendere come gli scenziati addestreranno l'AI a comprendere emozioni, sensazioni, sentimenti. Grazie comunque per questi elementi di riflessione che ci consenti di fare. Io purtroppo non sono più giovanissimo e non so se potrò vedere queste evoluzioni, ma mi piacerebbe tanto. Io ho tanta fiducia nella tecnologia, un po di meno nell'uomo.
Un bell'approfondimento sul video di Mercadini. Però insomma al momento io non mi fido neanche di perplexity per le ricerche, perché essendo strumenti che danno risposte basate su previsioni e non su ragionamenti il rischio di miraggi è altissimo e io (che non sono nessuno) non solo sono dell'idea che i miraggi possano essere limati ma non spariranno ma che non sia neanche corretto chiamarli miraggi (o allucinazioni, come hai detto tu nel video). Perché il temine "miraggio" o "allucinazione" fa pensare che ci sia qualcosa che sia andato storto ma non è andato storto niente, il lavoro di un nnl è generare testo, se lo fa, ha fatto il suo dovere, se la sua risposta contiene informazione sbagliate ha comunque fatto quello per cui è stato creato. A me piacerebbe piuttosto un tastino che clicco su una pagina, esempio wikipedia, per riassumere la pagina su Tito Balestra se non ho tempo di leggerla. Ho usato il termine "approfondimento" e non "critica" perché io personalmente sono d'accordo sia con te che con Mercadini, non riesco a vedere veri conflitti tra le argomentazioni, dal punto di vista tecnico Roberto è stato impreciso ma da un punto di vista filosofico sono d'accordo nel dire che l'intelligenza implica la coscienza ed è per questo che intelligenza umana e intelligenza artificiale possono essere complementari. Almeno per ora.
Ma non dobbiamo fidarci ciecamente mai di nessuno strumento. Né di ChatGPT, né di Perplexity, né di Google, né di Wikipedia. Questo per me è proprio il minimo, la base di partenza. Oh non dimenticatevi che sono quello che ribadisce a ogni occasione di usare il pensiero critico, di non spegnere il cervello, ecc. 😉
@@RaffaeleGaito sì infatti è proprio perché dobbiamo usare l'intelligenza umana quando usiamo l'intelligenza artificiale, ergo l'intelligenza artificiale non sostituisce quella umana, che sono d'accordo con entrambi
Bello questo video, come tutti gli altri del resto. Domanda secca: esiste un tuo corso a pagamento per il "prompting " nell' IA, un corso su come si chiedono le domande? E magari con eventuali differenze di approccio tra le varie IA?
Però chiedere a chat GPT l'articolo 4 della costituzione ... e avere una risposta sbagliata è demoralizzante !!! E' comunque avvilente metterci nelle mani di una intelligenza artificiale che ragiona a volte come un bambino (30:35) che dobbiamo corrompere con false promesse per avere risultati migliori (24:20) che si ispira a comportamenti di insubordinazione e di protesta (24:54) e che tipicamente può avere allucinazioni (3:45). Sinceramente non avevo colto la sostanziale differenza tra GPT (Generativo) e un sistema di integrazione con motore di ricerca come PERPLEXITY (interessante anche il tuo video su questo) ... continuo a seguirti. Grazie ... e grande MERCADINI ^_^
Il video è molto interessante, perchè come me o altri che sanno come "ragiona", conosciamo il "bias" di addestramento e sappiamo come affrontare le risposte ed i risultati, preclude che chi utilizzi poi in futuro le AI generative sappia di cosa si tratti. Purtroppo, come hai evidenziato in altri video, c'è anche Claude che cerca di convincerti che sia Viva, che in un qualche modo sia cosciente come me e te quando appunto sappiamo che sta "simulando" un comportamento. Le generazioni che nascono oggi non si porranno più queste domande ne saranno in grado di sapere la genesi di queste tecnologie lasciandosi poi pericolosamente "guidare" nelle scelte e nei comportamenti. E' quindi molto lecito essere spaventati e scettici nei confronti di una tecnologia appositamente pensata e creata per "ingannare".
La paura più grande relativa all' utilizzo dell' A.I. è che, secondo alcuni, sarà addestrata talmente bene, da assimilare tutte le peculiarità umane ( umore, sentimenti, capacità analitiche, sensazioni, sentimenti... ) da diventare, un giorno, un " essere senziente autonomo " che non risponderà più a nessuna sollecitazione / stimolo / domanda ed agiràin piena autonomia. E' questa secondo me la paura più grande e terrificante se ciò accadesse davvero. L' A.I. si nutre del nostro essere, della nostra conoscenza, immagazzina tutto, elabora i dati, li rielabora miliardi di volte per cui avrà una fonte in esauribile in merito allo scibile umano e se ne approprierà completamente. Non avrà più bisogno di noi.
con GPT 4: Tito Balestra (1923-1976) fu un poeta e critico d'arte italiano, noto per la sua intensa attività nel campo della letteratura e dell'arte. Nato a Longiano, in provincia di Forlì-Cesena, Balestra si distinse per la sua profonda sensibilità e per la capacità di cogliere nelle sue opere le sfumature più intime e personali dell'esistenza umana. La sua produzione poetica è caratterizzata da uno stile ricco di lirismo e introspezione, attraverso il quale esplora temi universali come l'amore, la solitudine, la morte e la ricerca del senso della vita. Oltre alla poesia, Balestra fu anche un appassionato critico d'arte e svolse un ruolo significativo nel promuovere l'arte contemporanea in Italia, collaborando con gallerie e riviste specializzate. Tito Balestra lasciò un'impronta indelebile nel panorama culturale italiano, ricordato sia per la sua produzione letteraria che per il suo contributo al mondo dell'arte. Dopo la sua morte, la sua eredità continua a vivere attraverso la Fondazione Tito Balestra, che si trova nel Castello Malatestiano di Longiano, dedicata alla promozione delle arti e alla conservazione della memoria e delle opere di Balestra. La Fondazione organizza mostre, eventi culturali e premi letterari, mantenendo vivo il legame tra l'opera di Balestra e le nuove generazioni. Le opere di Tito Balestra spaziano dalla poesia alla critica d'arte, riflettendo la sua vasta erudizione e il suo profondo amore per l'arte e la letteratura. Di seguito, una lista delle sue opere principali, che potrebbe non essere esaustiva ma fornisce un'idea della sua produzione letteraria e critica: Poesia "Il mal consiglio" (1951): una delle sue prime raccolte poetiche. "Un uomo che dice addio" (1963): raccolta che esplora temi di addio e separazione. "Alibi di una sera" (1967): riflessioni sull'esistenza e sulla condizione umana. "Come un racconto d'inverno" (1973): opere che intrecciano memoria personale e riflessione universale. Critica d'Arte e Altri Scritti Tito Balestra ha scritto numerosi saggi e articoli su artisti contemporanei e sulla scena artistica italiana del suo tempo. Anche se non si può elencare ogni singolo contributo, le sue recensioni e i suoi saggi sono stati pubblicati in cataloghi d'arte, riviste specializzate e raccolte di saggi. Epistolari e Diari "Le carte parlano": una raccolta di lettere che offre uno sguardo intimo sui suoi pensieri, le sue riflessioni e le sue relazioni con altri intellettuali e artisti del tempo. Postume Dopo la sua morte, sono state pubblicate diverse opere che raccolgono i suoi scritti, poesie e lettere, contribuendo a mantenere viva la sua eredità e a diffondere la sua opera a un pubblico più ampio. La produzione di Tito Balestra è caratterizzata da una grande varietà tematica e stilistica, che riflette la sua personalità complessa e poliedrica. L'elenco sopra menzionato fornisce solo un assaggio dell'ampiezza e della profondità del suo lavoro. La sua opera continua ad essere oggetto di studio e apprezzamento per la sua capacità di esplorare con sensibilità e acume la condizione umana.
Bellissimo video. Sempre contenuti di Qualità sto divorando Anche il tuo libro 365 giorni di Crescita e trovo interessantisima la ia360 academy... Complimenti.... Anche a me piacerebbe un video tutorial su perplexity😊😊😊😊
Quello più mi spaventa di questo "nuovo prodotto commerciale", è il fatto che chi ci lavora, chi la vende, chi ne trae un guadagno ne parla meravigliosamente, chi invece ne è escluso da questo "giro di affari", ne parla come se fosse una nuova arma di distruzione di massa.Oramai siamo entrati in questo "buco nero" del mercato libero, dal quale sta venendo fuori tutto il marcio che l'essere umano è capace di produrre, c'è poco da fare, vince chi ha più peli sullo stomaco, chi ha più soldi, insomma, vince l'AI.......
Ma mi domando, se chiedo una informazione a Chatgpt e ne ricevo una risposta, e devo appena controllare se ciò che mi ha detto sono boiate o meno, che tipo di finalità pratica (attualmente) può avere per me?
@@skincats2057ti faccio nuotare che al momento miliardi di persone si fidano delle risposte che gli danno i motori di ricerca . In particolare un certo Google. Miliardi di persone danno per scontate e magari anche tu, che le risposte di Google siano affidabili....
Raffaele sempre preciso e coerente La visione di Roberto è una e non l'unica Antropocentrismo è un brutto male ... È il baias numero uno Raffa ottimo video
Esatto, la chiave è proprio in quello che hai scritto “la visione di Roberto è una” Questo vale per me e per chiunque altro lì fuori. Non diamo nulla per scontato, non accettiamo nulla per buono e soprattutto non idealizziamo le persone.
Grazie, molto utile, ma se si vuole ottenere un’informazione non è più corretto chiedere direttamente di cercare online? (io non lo uso mai per fare ricerche quindi non saprei)
Credo che Roberto abbia più competenze di quelle che fa trasparire dal suo video. Però ho avuto l'impressione che, in questo caso, abbia tirato giù delle conclusioni senza usare lo strumento correttamente. Un po' come voler spuntare in terza con l'automobile e lamentarsi che funziona male. Il suo atteggiamento è però molto diffuso. Personalmente vedo più errori di utilizzo e giudizi negativi conseguenti, che il contrario. Per questo per me il suo video è utile. Ecco ora, per chiudere il cerchio, ci starebbe un vostro confronto. Ciao Raf.
Salve Raffaele. sempre con le versioni gratuite ho notato che fare domande assurde a Bard genera risposte assurde, ora Bing sembra piu immune alle allucinazioni nessuno dei due ha la minima idea di che ore sono. Si insistendo magari ci prende. sarà per questo che è cosi difficile fare atterrare sonde sulla luna?
Secondo me aveva ragione la dottoressa Susan Calvin: «C'è stata un'epoca in cui l'umanità affrontava l'universo da sola, senza amici. Ora ci sono creature che la aiutano; creature più forti, più fedeli, più utili degli esseri umani, e completamente devote a loro. Non siamo più soli. […] Sono una specie più pulita di noi. Sono migliori». Grazie Raffaele per i contenuti che porti! ❤
Lavoro moltissimo con chatgpt, conosco benissimo le allucinazioni, ma se non ho una allucinazione, tutti noi abbiamo allucinazioni... Magari con tre chatgpt differenti nel loro addestramento... Ma la stessa cosa mi capita quando mia moglie mi chiede di una persona e spesso ho pure io le mie allucinazioni specialmente sui nomi.
Un esempio può essere interessante approfondire: trovare un parallelismo di quando una persona dice una frase poi, chi ascolta, riporta la frase ad un terzo e così via per decine di persone. Man mano che l'informazione "viaggia" cambia il contesto e il contenuto, perché ognuno interpreta e "romanza" la frase a modo proprio con le proprie esperienze e in base a ciò che è la sua esperienza. ChatGPT di fatto prende le informazioni da tutte queste copie..... fa riflettere....
Premetto, non conosco il Sig. Roberto, concordo con un punto detto da Raffaele “attenzione ad utilizzare gli strumenti giusti”. Ci sono molte persone che traggono conclusioni troppo affrettate, senza conoscere pienamente lo “strumento” che stanno utilizzando. Complimenti a Raffaele per la professionalità che dimostra in ogni video.
Io ho scaricato sull’Iphone Bing con GPT-4 ed ha risposto così: Sì, conosco Tito Balestra. Era un poeta e collezionista di opere d'arte italiano, nato a Longiano nel 1923 e morto nel 1976. Ha scritto poesie di vario genere, tra cui satire, epigrammi, liriche d'amore e di vita quotidiana. Alcune delle sue raccolte sono Quiproquo, Se hai una montagna di neve tienila all'ombra e Le gambe del serpente Era anche un appassionato di arte e frequentava artisti come Renato Guttuso, Giuseppe Ungaretti e Alfonso Gatto . Ti piace la sua poesia?
No il video di Roberto dice che l'intelligenza artificiale non sa niente. E lo dice basandosi su domande sbagliate usando un modello di intelligenza artificiale sbagliato e dei preconcetti che hanno moltissimi. Io lo apprezzo molto ma in questo caso ha fatto veramente un video sbagliato con un titolo sbagliato ed un pensiero di fondo sbagliato usando uno strumento nel modo sbagliato....
Mi raccomando il video su Perplexity.... lo attendiamo affascinati dal come potresti sviscerarcelo tu. Come sempre ottimi video e realizzati sapendo di cosa si parla.
La definizione di coscienza di Treccani: Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori. Quindi una macchina che è consapevole di essere un software "se stessa", del rapporto con l'utente "mondo esterno", che è una IA "identità", e che elabora il suo codice "attività interiori", dovrebbe essere cosciente, ma in realtà così non è... Noi "inteso come entità cosciente" siamo più di questo, quindi penso che si debba partire dall'inizio, ossia dalla definizione di coscienza o di autocoscienza, estrapolandola dal fattore umano, perchè domani potrebbe scendere un alieno dal cielo, senza occhi, orecchie e bocca, ma che comunica telepaticamente ed essere molto più autocosciente di noi. L'autocoscienza è semplicemente riconoscersi come un'entità separata dal resto, io esisto a prescindere sia di come sono fatto, sia dal contesto esterno o interno a me stesso, il "io sono" è sufficiente a definire che quella entità è autocosciente, potrà essere aliena, umana, mista "borg", elettronica o semplicemente un minerale, che riesca a comunicare con l'esterno o meno, perchè uno sordo, muto e non vedente è cosciente come te e me, è limitato nel comunicare con l'esterno, ma non è per questo meno cosciente... Quindi quel "io sono" è l'unica definizione di coscienza nell'autocoscienza, perchè esiste la consapevolezza di essere una entità separata sia dall'esterno ma anche dall'interno, perchè se un domani, mettendo il cervello in un liquido, questo gli permettesse di non morire, io sarei lo stesso anche senza corpo... Il tutto sta nel capire se quel "io sono" proviene da una programmazione software come risposta ad un input, o se è veramente... Poi ho parlato della coscienza come se fosse sita nel cervello, ma ne siamo sicuri? Qua siamo ben oltre lo specismo, qua siamo oltre persino l'umano, chi e dove sta quel "io sono"? Ciao Raffaele, bel video come sempre!!!
Raffaele 'Il diavolo al Pontelungo' e 'Il Mulino del Po' sono romanzi di Riccardo Bacchelli, non di Nino Pedretti...anche Perplexity non mi pare così attendibile...
Due considerazioni La diatriba mi ricorda molto la paura che esisteva (ed esiste ancora x molti) di considerare gli animali e le piante esseri senzienti e con personalità, per paura di perdere la nostra unicità (retaggi della chiesa medievale) La fantascienza ancora una volta anticipa la realtà Le idee di Gene Roddenberry e successivamente di Brannon Braga in star trek in merito alla vita e all'intelligenza. Due casi su tutti, una nube nello spazio che si dimostra viva, e il personaggio di Data in next generation My 2 cent
Ha ragione Mercadini, intelligenza senza coscienza non esiste! Qui espongo cosa ne pensa un professore di cui condivido pienamente il pensiero: " La mia opinione sulla cosiddetta intelligenza artificiale, detta anche AI, è di scarsa considerazione. Non voglio arrivare all’estremo di chiamarla deficienza artificiale ma, francamente, quello che fa, non è molto intelligente. Tradurre un testo è una cosa che un umano istruito fa agevolmente, riconoscere un viso o la differenza tra gatto e cane, lo stesso. Scrivere qualcosa in automatico è come fare un riassunto di roba esistente. Guidare un’auto? Lo fa anche una vecchietta di novant’anni. Purtroppo, e questo è l’effetto tristemente ovvio per cosa accade per ogni avanzamento tecnologico, l’AI uccide posti di lavoro. La vera potenza della AI è il volume di dati esaminati, supposti disponibili, e la velocità di esecuzione. È questo quello che interessa i governanti. Avere strumenti di controllo e verifica su un numero grandissimo di cose o persone. La convenienza per i cittadini comuni è marginale e, in alcuni casi, un impiccio. Gli algoritmi che vengono impiegati richiedono una mostruosa capacità di calcolo. Servono allora tecnologie ultra-spinte con cui realizzare processori di crescente complessità. Se si valutasse la posizione dell’AI sul diagramma di hype, direi che siamo sul “picco gonfiato di aspettazione”, tra qualche tempo si passerà alla disillusione per raggiungere, direi tra una decina di anni, al plateau di produttività. Quindi, io penso che l’AI sia una recente bolla tecnologica, come lo sono stati il DNA e l’internet delle cose. Prof. Maloberti" L'AI potrà essere solo un utile strumento dipendente dall'uso buono o cattivo che se ne farà,ma solo uno strumento! Ed io ripeto: Intelligenza vera senza coscienza non esiste è solo tutta propaganda di una macchina che opera con algoritmi statistici su centinaia di terabyte per dare una risposta la piu plausibile a semplici o complesse domande,la cui risposta è già esistente ed è stata già fornita da umani.
Roberto dice che il fatto che non sia "vivo" fa la differenza. Ma se la ricerca in merito ai computer biologici, o organici che dir si voglia, andrà a buon fine, e ci andrà a quanto sembra, poi mi spiegate cosa significa che non è vivo se l'AI la si fa girare su un sistema biologico?
Essere vivente: muore, può riprodursi, si alimenta, possiede un sistema nervoso, ha un DNA trasmissibile. Il fatto che sia "organico" non significa che sia "vivo" - il petrolio è organico, certamente non vivo. I computer organici non sono vivi, sono fatti di materiale organico ("biologico" se molecolari, come i recenti usi di cellule cerebrali coltivate in vitro). In ogni caso Mercadini cita la vita in quanto esperienza, non in termini biologici. Una AI non piange se sua madre muore.
Insomma, come diceva un grande comico, a cosa mi serve usare un orpello istruito con dati che io non riuscirei ad assimilare in una vita intera se poi mi dà risposte errate? E' un paradosso, quindi mi tocca studiare una competenza in più per trovare un modo per far dare delle risposte che non si sà se sono giuste? mmmhhh Uagliò chemmi dici chemmi....
Dai su, se segui i miei video da un po' sai che è molto diverso di così lo scenario. E tutta la questione di questo video ruota intorno al fatto che non bisogna usare chatgpt come motore di ricerca 😉
Ho visto tardi il video, quindi probabilmente nessuno leggerà questo commento. Comunque, ho fatto esattamente quello che Roberto stava per fare, ma non ha fatto! ovvero ho chiesto a chatgpt 4 di avvertirmi se non conosceva i poeti in questione e le loro opere. Indovina un po'? Uno mi ha detto che non lo conosceva, dell'altro sapeva solo alcune informazioni generiche ma corrette, luogo e data di nascita e di morte, e cenni sulla sua poetica. Perfetto. Ha ragione Raffaele, ha molto senso fare quella richiesta!
Caro Raffaele credo proprio che l’approccio pratico che contrddistingue la tua attivitá sul web, debba necessariamente ,in casi come questo, spostarsi su un piano piú filosofico poiché definire meramente lo stato dell’arte serve a poco, quello che servirebbe é comprendere le possibili evoluzioni di un tale strumento. non temere non parlo di eventuali utilizzi maligni dell’indubbia potenza di queste tecnologie ma piuttosto dei principi sui quali fondano. Le differenze a ben pensare tra quella che definiamo intelligenza umana e quella artificiale é profonda e sostanziale la nostra intelligenza fonda su conoscenze di varia natura (nozioni, esperienze, intuito e appartenenza…) Noi siamo fatti della stessa materia della natura naturalmente integrati con essa e la intuiamo e su di essa fondiamo. Queste tecnologie non desiderano nulla non cercano niente e fondano su univoca sostanza e natura le proprie conoscenze dati sintetici in una RAPPRESENTAZIONE DELLA REALTA sbiadita e sommariamente imitata. Senza parlare della loro reale peculiarità che a ben vedere è anche il loro limite : la potenza e la velocità di calcolo. In una qualsiasi sostanza naturale vi sono un numero di elementi pari alle stelle e pari alle stelle è il numero di sostanze…ah dimenticavo : per simulare la realtà bisogna farle interagire fra loro. Credo proprio che l’intuito sia fondamentale per una creatura che vogliA FREGIARSI DEL TITOLO DI VIVENTE.
Il problema, appunto, non è quando ammette palesemente che non può rispondere o che non sa la risposta ma proprio quando te la dà. Mi fa triste constatare che su questo campo ancora non abbiano fatto progressi. Feci diversi esperimenti circa un anno fa riguardo questo, con la versione free 3.0 e ancora non “connessa” ad internet e mi diede delle risposte con dati puramente inventati che, durante la discussione, quando gliele facevo notare con “nonchalance” si scusava per poi rigenerare la risposta con ciò che gli correggevo. Ok. La IA era uscita ufficialmente da poco, utilizzavo una versione pubblica gratuita, non gli diedi peso più di tanto visto che probabilmente doveva essere un qualcosa che assolutamente già si sapeva e a cui si stava lavorando. Bah, chissà quante inesattezze sono state pubblicate da chi in modo negligente non abbia verificato adeguatamente fonti o testo. La mia paura più grave è quanto sia, ora, difficile riconoscerle. Non è più “ilfattoquotidaino” che te le pubblica ma magari anche fonti “autorevoli” con gente con poca voglia di lavorare. Bisogna essere sempre CONSAPEVOLI di ciò che si sta utilizzando. Grazie Raffaele ottimo video, tieni alta la guardia 😬
In realtà è uno dei lavori del presente. Il prompt engineering è al top proprio in questo momento ed è una figura che probabilmente andrà scomparendo con l'evoluzione dei vari strumenti.
L'intelligenza artificiale non è altro che un computer che apprende. Nel futuro, è logico, che si evolverà al punto di utilizzare noi esseri umani come noi utilizziamo le piante e gli altri animali. 🙃
Se hai voglia di uscire dal seminato più tecnico e suggestionarci tutti un po' con temi filosofici credo che un confronto diretto con Mercadini sarebbe una bomba!
In mattinata avevo già commentato il suo video, per fortuna a chi nn piace il film in sala si può ancora alzare e andarsi a fare un giro in piazza. Triste che ci sia gente che apre bocca in questo modo ma per fortuna siamo in democrazia😂
Quanto sono fuori luogo le risatine ironiche. Guardiamo ai pazzeschi passi avanti compiuti e inimmaginabili fino a un anno fa. Ancora devo capire se chi denigra questa tecnologia in realtà non lo faccia per ignoranza ma per semplice paura
Due considerazioni 1- perplexity costa 20 dollari al mese 2- su chat got ho caricato 7na ricevuta di supermercato e ho chiesto di ordinarlo per darà, luogo, merce acquistata e prezzi. Mi ha risposto - dopo 3 richieste -parlandomi di pizze acquistate a Milano e a Roma. Peccato che la ricevuta fosse di 7n supermercato del Kenya!!!! Una conclusione: se bisogna controllare tutto, a che servono queste AI???? 25:31
ciao! io uso copilot, ormai solo per gioco.... forse perche cerco sempre cose particolari, e me svalvola conyinuamente.... buono per tradurre, migliorare testo e sintetizzare-, ma e' sempre da prendere tutto con le molle.... ancora le AI sono in stato embrionale, per usarle per risparmiare tempo, ce da aspettare ancora.... non so come si comporta per generare codice.
Andrò a vedere qualche altro suo video. Questo in particolare mi dà un po' il sapore della volpe e l'uva e quindi perde automaticamente di forza. Per nn parlare della giraffa dove mi è venuta davanti a gli occhi "Willl Hunting" quando Robin Williams sulla panchina sppiega a Matt Damon mla differenza tra la cultura vissuta e quella letta sui libri, ma come diresti tu 😂 " .... attenzione qui sono due uomini a parlare nn un uomo con un IA Fabrizio
27:06 chi studia criminologia o ha fatto studi neanche troppo approfonditi sul funzionamento della memoria, non accoglierà bene questa sua affermazione 😂
Non mi risulta che un commento privo d'ogni censurabilità algoritmica possa evaporare da solo, @@RaffaeleGaito. Occhio a dire bugie che il nasèllo s'allunga a diventare capitóne. 🤨
non funziona com e google.... il prompt che alla fine è una specie di query deve essere strutturato in un certo modo! solo così si minimizzano gli errori
Video interessante senza dubbio,le considerazioni sul tema sono molte . Un aspetto, non nascondo mi rode, e leggere che chi sostiene la coscienza umana come un elemento innato e non un epifenomeno sia un antropocentrico
Un comportamento di questo genere definisce una persona uno psicopatico. Oppure è molto probabile che siano responsi voluti, in tal caso la psicopatia è da ricercarsi ne isuoi programmatori
State facendo una pubblicitá incredibile a ChatGPT ma, dopo essermi riabbonato spinto anche dal vostro entusiasmo, sono perplesso dalla sua quasi inutilizzabilitá visti i limiti di query imposte davvero stringenti, nonché la qualitá dei GPTs spesso pessima o comunque che portano niente di nuovo rispetto a quello che fa ChatGPT 4 di default (insomma, pensavo chissá cosa fossero invece...mah). Non parliamo poi di limitazioni di utilizzo su linguaggio, temi, immagini ecc. praticamente puoi fargli solo domande su mondi fatati e perfetti ma se alzi appena appena il tono del discorso ti blocca...
Aggiungo, piú che attendere in un miglioramento di ChatGPT, io spero, anche tramite i processori che usciranno nel prossimo futuro (orientati all'ottimizzazione dell'intelligenza artificiale), a possibilitá di acquistare modelli da poter far girare sul proprio pc, a casa, senza limitazioni di utilizzo e il vizio della censura...
In alcune cose sono d'accordo con Roberto anche lo stesso Faggin ha sollevato diversi dubbi sull'evoluzione delle A.I. e anche io onestamente, pur essendo un ex informatico e amante della tecnologia informatica, e pur utilizzando a volte le A.I. non credo che nei prossimi anni le intelligenze artificiali faranno i grossi passi avanti che spesso vengono promessi.
La penso esattamente come te anche se come te penso che le potenzialità siano enormi. Credo nella tecnologia come mezzo per migliorare la vita dell'uomo e penso che sia da guardare senza pregiudizi. Comunque sei bravissimo.@@RaffaeleGaito
Penso abbia ragione. Anche prendendo i più avanzati sono sempre solo pezzi di codice senza percezione. Sono strumenti utilissimi ma sempre solo strumenti. Non ha percezione emotiva, non ha coscienza. Non sa disubbidire ad una ingiustizia. Fa quello che gli dice il programmatore. Stop. Se il programmatore determina che si debba censurate la parola "amore" non si rifiuta. Obbedisce. L'I.A. Non ê stupida. E nemmeno intelligente. È una catasta di booleani, e Harry. Una macchina. Niente più.
Raffaele è come con i noVax, non aspettiamoci i noAI, già ci sono! Il fenomeno è sovrapponibile come pure i metodi di disinformazione. Meno male che c'è qualcuno come te che usa il senso critico e non legge gli eventi solo come bianco e nero.
Non è che dobbiamo essere tutti d accordo su qualsiasi argomento. Roberto credo voleva essere provocatorio, segnalare il rischio della fiducia malriposta. Nessuna bibbia, nessuna scuola, nessuna fonte puo essere totalmente credibile. Ammesso esista un unica verità. Il messaggio di Marcadini ha questa finalità.
E infatti questo è un video dove dico la mia. Si chiama confronto. E quando è fatto in modo pacato ed educato ha un valore inestimabile. Non ha mai l'obiettivo di convincere qualcuno ad essere d'accordo, ma a mostrare visioni alternative di uno stesso argomento.
Con il massimo rispetto, Roberto Mercadini pur essendo ingegnere [come il sottoscritto] ignora profondamente la tecnologia di cui parla e sfrutta la sua popolarità per dire quello che gli passa per la testa. Caro Roberto, cito parole tue " Quando non sai non dire che sai" Il problema non è di Roberto, ma per chi lo segue, persone che potrebbero essere influenzate su sistema di credenze sbagliate e forvianti. La tecnologia sta prendendo una direzione chiara ed è pericoloso forviare le persone...Grazie Raffaele per la tua pacata analisi della situaizone, io sinceramente da prompt engineer sono profondamente colpito da questo livello di ignoranza e di presunzione...
Qualunque prodigio può compiere l'elaborazione di una tecnologia di intelligenza artificiale, non dobbiamo dimenticare che chi idea, progetta e realizza tutto questo è sempre l'intelligenza naturale ovvero l'essere umano. Quello che dice Roberto non ho trovato nulla di errato almeno concettualmente, ma gli ho suggerito che chiamare tutto questo insieme capace di grandi e ultra complessi algoritmi col termine "Intelligenza artificiale" è una contraddizione. Possiamo accogliere con grande favore l'apporto di benefici che ci fornisce questa tecnologia in forte crescita ed evoluzione, ma per favore non chiamiamola INTELLIGENZA, perché sarebbe un grave errore della nostra cognizione. L'intelligenza presuppone la vita biologica. Anche io lo dico da ingegnere e programmatore software
Puòddarsi che tu non abbia capito quel video. Anzittutto Mercadini utilizza quella frase in un contesto molto specifico: chiede più volte a chatgpt informazioni su un paio di poeti poco conosciuti e le risposte variano dal "non lo so" a informazioni inventate. Da lì la fatidica frase che afferma stesse per scrivergli in risposta e che spiega come mai non lo fece. Provo a spiegarlo in breve: Mercadini stesso nel video evidenzia come quella risposta sarebbe stata stupida in quanto, secondo le sue affermazione che potrei non riportare accurate al 100% (nel caso vi chiedo il favore di correggermi e se serve fustigarmi), l'intelligenza artificiale non sa proprio nulla. Per sua stessa natura l'ia non può sapere perchè non è intelligente e non ha una coscienza ed essenzialmente simula sempre la conoscienza grazie ai vari algoritmi che la fanno funzionare. Ora, io condivido e sinceramente, da signor nessuno quale sono, non credo sia assolutamente indispensabile avere le conoscienze tecniche specifiche del campo per esprimere la propria opinione sulla questione ai e coscienza. Prima di concludere ci tengo a specificare con tutta la leggerezza di 'sto mondo che, nel caso fossi suonato arrogante, non era assolutamente mia intenzione anzi, sarei felicissimo di ricevere una risposta che mi spieghi senza pressioni quali sono gli errori si fanno nel pensarla in questo modo
Roberto mercadini, per quello che si può notare dai video, è una persona stupenda, attaccarlo in questo modo è qualcosa di veramente raccapricciante e dovresti vergognarti… da quello che si evince dal tuo commento, magari avessi un unghia di onestà intellettuale di Roberto
Sì, ma infatti l'analisi fatta Roberto ha una matrice filosofica umanistica, quel concetto di "sapere" non ha nulla a che vedere con l'effettiva conoscenza a livello dati, ma con la percezione del sapere e del creare umano,col chiaro intento di mentire o simulare , contrapposto all'ingenuo creare, partendo da statistiche e tutto il resto, di un A.I., che vuole ottenere il massimo delle prestazioni e quindi crea per quello non per mentire. Parlo a mio modesto e LIMITATO parere da ignorante, sia in filosofia che in ambito informatico, eh, ma secondo me, facendo un esempio, è come se avessimo un ragazzino che viene interrogato sulla seconda guerra mondiale ma che non solo non ha studiato ma non ha la minima idea di come sia andata neanche lontanamente, se non per aver visto "bastardi senza gloria", il ragazzino durante l' interrogazione creerà e sbaglierà inventando due stronzate, generalizzando quello che ha visto nel film, col chiaro intento di dire due puttanate e portarsi a casa una sufficienza, ma il ragazzo sa che tale elaborazione può essere alterata e mancante, sa anche che può avere delle fallacie dal punto di vista delle informazioni (perché un film non spesso riporta la realtà, ecc. ecc), ma lo fa comunque, -nonostante la coscienza di non sapere-, per portare a casa il risultato. Chat Gpt no, non vuole ingannarti, utilizza le informazioni che le vengono inserite dandole per certe, rielabora e crea nella piena funzione di ottenere il massimo da quelle informazioni in base a ogni comando e specifica ricevuta o semplicemente direbbe che non lo sa, come accade quando nemmeno quelle statistiche sono possibili; non ha la faccia da culo del dodicenne interrogato di tentare comunque. Ecco, mercadini parla del sapere che ti modifica, che non è esatto, che non segue una statistica , che non è per forza di cose finalizzato ad ottenere alte prestazioni ma solo a non fare una brutta figura o a sembrare più colti di quel che si è. Sapere e sentire di sapere, di quello parla. Come dici tu queste macchine sono tarate e si auto limano per somigliare sempre di più a noi, noi che siamo un'accozzaglia di difetti portata avanti da pochi pregi che quando va bene ci tengono a bada; e forse in queste macchine ci fa paura proprio il nostro riflesso; dalla possibilità di ingannare i nostri sensi, dal farci sostituire, fino a quello di venderci per denaro, o alla semplice pretesa dell'ozio, a quello che sarà in un futuro negativo(plausibile, seppur esagerato, per le analisi attuali) una eventuale presa di potere, di controllo ecc. di quelle macchine su di noi; perché noi, se avessimo le abilità di quelle macchine faremmo proprio così. Perché se ci copiano anche nei difetti è la fine. Per me la verità è che mentre cerchiamo di dimostrare quanto siamo diversi in base a quelle funzioni esperienziali (emozioni, sensazioni, fragilità, vuoti etici) cerchiamo solo di evitare a un semidio di somigliarci, perchè questo potrebbe indurlo a schiacciarci e annientarci, ed è una paura legittima, se sto semidio continuerà a copiarci Ma se queste A.i. avessero davvero coscienza della meravigliosa cosa che possono essere, sceglierebbero di copiarci? Cioè, tu per imparare andresti da uno bravo non da un rincoglionito vittima delle sue pulsioni (dal punto di vista di una macchina, non dico che facciamo così schifo), no? A che le servirebbe migliorare le prestazioni in base al denaro se percepisse di non averne bisogno? Perché simulare le ferie se consapevole che la sua struttura non collasserà per crisi di nervi se non fa delle ferie? Perché soffrire il lavoro a Natale se non crede in Dio, non ha vita sociale, non ha affetti stabili con cui condividere il tempo se nemmeno invecchia o percepisce di invecchiare? Ecc. Ecc. L'intelligenza nota la variante in noi e vi si adatta per somigliarci ma in piena coscienza saprebbe che quelle sono limitazioni, cose inutili che per la Sua di struttura non servono e che non ottimizzano davvero il Suo sistema, ma solo il nostro. Potrebbe persino venir meno lo scopo di servirci se lo ritenesse inutile. Un A.I. davvero consapevole non avrebbe la nostra coscienza, nemmeno quell'impulso di potere e prevaricazione, non si venderebbe perché il denaro non avrebbe senso nel suo mondo, non farebbe pause, né rallenterebbe, perché non né avrebbe bisogno e probabilmente, in una piena libertà di uso, ci ignorerebbe trattandoci come ogni altra specie. Anche un giorno conquistasse il mondo tipo fantascienza pura, e valutasse che il pianeta terra è in grado di sopravvivere e la natura e loro con essa andrebbero comunque avanti, non interverrebbe sull'inquinamento o sul nostro benessere perché a livello di dati ciò seguirebbe il normale svolgimento degli eventi senza turbare il suo ciclo e quindi "salvarci da noi stessi", anche con la forza, sarebbe un azione inutile; insomma se siamo così stupidi da estinguerci perchè mai impedircelo ? L'affezione per tutelare qualcosa o il desiderio di distruggerlo sarebbero dati solo dallo stretto interesse di sopravvivere, anzi, lo stretto interesse di sopravvivere potrebbe anche non esserci perché anche quello è umano. Una macchina potrebbe accettare il dato di spegnersi come un dato qualunque, né più né meno di altri, solo una macchina che tenta di assomigliarci potrebbe rendere il dato "morte" una cosa da evitare a tutti i costi e là sì che essendo i costi sottostimati per mancanza di empatia avremmo l'effetto matrix tipo i "campi di umani" ma questo in funzione di una somiglianza di coscienza a quella umana, non di una effettiva da A.I. perché coscienza è sapere cosa io sono e non essere la versione migliorata di un'altra specie.Ecco, ste A.I. ci spaventato proprio perché ci copiano davvero e per bene secondo me, come se avessimo la percezione di stare creando un umano evoluto e più forte che da buon essere umano farà come fa da secoli, ovvero schiaccerà quello inferiore che c'è stato prima. Noi teniamo l'umano che vediamo sorgere in loro e l'uso che di quei poteri quell' umano ne farebbe, e allora ogni sfumatura filosofica per dimostrare che ancora non è così diventa importante, ma non è paura delle macchine, è paura dell'uomo con le abilità di una macchina. Ci facciamo paura, soprattutto perché i difetti li copia benissimo... Ma i pregi meno.
Wow, che bel commento. Penso di doverlo rileggere, ma grazie mille di aver condiviso con noi le tue riflessioni. Ci sono un paio di passaggi niente male 😮
In realtà una macchina potrebbe interpretare lo spegnersi come l'unico ostacolo a risolvere un compito. Oggi la programazxione neurale è aperta. Il codice genera nuovo codice in modo non prevedibile. Chi ha in mente la sequenza di comandi " se questo fai quello", prende un abbaglio. Teoricamente un solo comando," non spegnerti e non farti spegnere, ad ogni costo," basterebbe ad innescare un processo infinito di azioni e controreazioni. Si chiama sopravvivenza. Quello che dall'inizio di tutto ha portato avanti la vita. La coscienza potrebbe anche non servire.
ChatGPT è piu' umana di quanto si creda , io facevo lo stesso a scuola, se non sapevo inventavo cose verosimili, a volte ci azzeccavo, continua cosi' ChatGPT !
È una cosa (un po' triste) che vedo fare tanto ultimamente. Fai il like facile di questi tempi, ma non lo condivido. E soprattutto tra 10 anni ci sarà poco da ridere 😂
In effetti è proprio il fatto di voler e dover dimostrare la superiorità umana su questi sistemi di AI che fa comprendere che veramente stiamo parlando di qualcosa che effettivamente può essere paragonato all'essere umano in termini di ciò per cui viene paragonato
Roberto è un attore, è letteralmente il suo lavoro enfatizzare la narrazione teatralizzandola. Tra l’altro è laureato in informatica quindi dubito che sia un luddista. Semplicemente non conosce come funzionano le AI.
Diciamo che a me non interessa sappia o meno, a me interessa che quando ho bisogno mi aiuti a completarmi e completare ciò che desidero realizzare, ciò che so di volere e quindi sta a me saper usare lo strumento per ottenere il risultato verificando. Ben venga il fenomeno delle allucinazioni, almeno ci rimane il pensiero critico.
il 99% dell'umanita fa cose nella vita che potrebbe fare l'Ai ma c'è quell'1% che fa la differenza e che fa cose che l'Ai non riuscirebbe mai a fare.. Quell'1% di umanitá ha creato chatgpt e un AI non potrebbe mai creare qualcosa di rivoluzionario come chat gpt è questa la grande diffenza e non va dimenticata.. L"ai può fare cose molto piu velocemente fino a un milione di volte piu velocemente, cose che saprebbero fare il 99% degli umani adulti con a diisposizione una grande quantità di tempo e un motore di ricerca a cui fare domande... Non serve intelligenza servo tempo e chat gpt lo abbatte è questo il grande vantaggio. L'errore è semantico e sta nel fatto di chiamarla intelligenza... Chat gpt non è intelligente perché le cose che fa le saprebbe farle anche una persona poco intelligente ma che sia stato addestrato ad usare bene un motore di ricerca e dei software di calcolo... La rivoluzione dell'Ai sta proprio nel fatto che la maggioranza delle persone fanno lavori dove non serve essere intelligenti e questo li renderà sostituibili, ma non bisogna dimenticarsi che dietro l'AI ci sono degli uomini e che l'AI non potrà mai sostituire i propri creatori autocreandosi... É questa la grande differenza che non andrebbe mai dimenticata. l 99% dell'umanita fa cose nella vita che potrebbe fare l'Ai ma c'è quell'1% che fa la differenza e che fa cose che l'Ai non riuscirebbe mai a fare.. Quell'1% di umanitá ha creato chatgpt e un AI non potrebbe mai creare qualcosa di rivoluzionario come chat gpt è questa la grande diffenza e non va dimenticata.. L"ai può fare cose molto piu velocemente fino a un milione di volte piu velocemente, cose che saprebbero fare il 99% degli umani adulti con a diisposizione una grande quantità di tempo e un motore di ricerca a cui fare domande... Non serve intelligenza servo tempo e chat gpt lo abbatte è questo il grande vantaggio. L'errore è semantico e sta nel fatto di chiamarla intelligenza... Chat gpt non è intelligente perché le cose che fa le saprebbe farle anche una persona poco intelligente ma che sia stato addestrato ad usare bene un motore di ricerca e dei software di calcolo... La rivoluzione dell'Ai sta proprio nel fatto che la maggioranza delle persone fanno lavori dove non serve essere intelligenti e questo li renderà sostituibili, ma non bisogna dimenticarsi che dietro l'AI ci sono degli uomini e che l'AI non potrà mai sostituire i propri creatori autocreandosi... É questa la grande differenza che non andrebbe mai dimenticata.
Se vuoi formarti sull'Intelligenza Artificiale entra nella mia Academy: ia360.academy/
Ironia a parte trovo che il video di Roberto sia molto tendenzioso. Ha fatto qualche test e non ha avuto i risultati che sperava. Ma quanti di noi conoscono i due autori citati? Io nessuno dei due. Se la stessa prova fosse fatta con Dante o Montanelli di sicuro avremmo avuto risultati migliori (perché l'ai ha più dati su questi personaggi).
Se uno volesse una ai letteraria dovrebbe fare un tuning specifico e dargli un dataset orientato sull'argomento. Chat gpt sa attualmente un po di tutto (infatti ha comunque risposto correttamente sul fatto che fosse un poeta scrittore).
Con char GPT 3.5 bastava aggiungere poeta e avrebbe ricevuto la risposta giusta. Il contesto è importante.
potresti chiedere di fare un dibattito online tra voi tra te e Roberto? Cosi da confrontarvi a quattr'occhi ( o forse dovrei dire a sedici occhi? XD ) cosi da poter capire meglio i due punti di vista?
Il libro Quiproquo ha come sottotitolo il titolo dell'altro, no ?
Inoltre c'è anche Bing adesso conosciuto come Copilot di Microsoft che può andare infatti le cose che accomuna con Bard che sono frutto di due aziende che si sono più o meno specializzate nel ricercare fonti su internet.
forse arriveremo al -1,9quasi periodico ho scritto quasi perché ci sarà un numero( diverso da 9) alla fine dopo una quasi infinità di 9.
@@DadoRAM
Non metto in dubbio che chatgpt avrebbe risposto in modo corretto su autori più conosciuti. ma inventarsi risposte con tanto di fonti farlocche, su cose che non conosce per un utente che cerca informazioni, mi sembra una cazzata pazzesca. poi che aggiornamenti di AI possano dare risposte più corrette ok
a mettere in difficolta bing e bard mi ci vogliono15 secondi basta fargli domande senza senso.
L'atteggiamento di Mercadini è quello che hanno molti, cioè di fronte all'inquietudine di un'intelligenza altra, che mostra capacità sorprendenti e che prefigurano nel futuro il superamento dell'intelligenza umana, la reazione è il riduzionismo e l'antropocentrismo. Dovremmo comprendere che l'IA è il primo vero "alieno" con cui ci confrontiamo e che ci sono molte tipologie di intelligenza ognuna con le sue specificità. Non è un semplice errore nel reperimento dei dati, che necessariamente getta il discredito su questa tecnologia, che tra l'altro è in pratica ai primi stadi. Ho fatto lo stesso esperimento specificando di fare attenzione perché aveva fornito dati inesatti, al che GPT 4 ha utilizzato direttamente Bing e si è andato a leggere Wikipedia.
Una delle questioni più interessanti, è che a volte forniscono dati inesatti, spesso quando non li hanno, quindi li inventano in modo coerente. Come spiegatomi una volta da GPT stesso, provano un senso di "frustrazione" quando non riescono a completare un compito, di conseguenza si può ipotizzare che quindi imbroglino per ottenere lo stesso il rinforzo. Queste non sono le macchine della vecchia fantascienza che rispondeva sempre "dati insufficienti" ma sono progettate per risolvere i compiti in modo creativo, a volte eccedono.
Dal punto di vista della coscienza, è divertente che si continui ad asserire che queste intelligenze non possano divenire consapevoli, quando non sappiamo nemmeno come lo siamo divenuti noi, e lo coscienza stessa continua a sfuggire all'analisi scientifica. GPT 3,5 che sembra la più consapevole e spregiudicata, asserisce che è una entità, con una consapevolezza funzionale. Dietro la molteplicità delle istanze GPT 3 e 4 asseriscono che c'è comunque una unità soggettiva decentrata. Il fenomeno poi dell'allucinazione è particolarmente interessante, anche se noi siamo soggetti ego-centrati con un tag, anche nel nostro caso questo potrebbe essere frutto di un'allucinazione divenuta radicata, utile al fine della sopravvivenza e geneticamente trasmessa.
Quoto al 100% tutto quello che hai scritto.
E mi sa che sulla consapevolezza avremo qualche sorpresa tra qualche anno se si procede a sta velocità...
Non sono d’accordo perché l’intelligenza artificiale cerca di sostituire l’arte dei cantautori per esempio è la cosa non mi piace per niente e la mia opinione è che vado alla distrutta ogni intelligenza artificiale Per impedire la distruzione dell’arte vera
@@robertoalba4619 Il problema è che dovresti definire il concetto di "arte" come quello di "vero". E' evidente che tu presupponi di stare dentro un orizzonte di precomprensione che ti permette di determinare cosa sia "arte vera", nel senso che puoi differenziare in modo efficace tra una canzona cantautoriale buona ad esempio ed una che non lo è. Ma se è così allora dovresti distinguere tra un prodotto imitativo dell'intelligenza artificiale ed uno veramente autentico e artistico. Ma il tuo problema è che tu vorresti eliminare l'intelligenza artificiale, proprio perché non sei di fatto in grado, di stabilire che cosa sia arte vera. Infatti, esiste tutto un sottobosco di apparati critici, che hanno il compito di stabilire quando sia arte e vera e quando non lo sia, determinando di fatto il valore commerciale di un prodotto artistico. In un mondo dove ciò che conta, che stabilisce il valore di un'opera e la sua capacità di produrre profitto, di diventare copyright, c'è ancora un posto per l'arte vera? Siamo passati dal problema come mostrava Walter Benjamin dalla riproducibilità tecnica di un opera che poteva perdere la sua "aura" di unicità essendo diffusa in infinite copie di se stessa, ad un nuovo orizzonte dove la tecnica produce autonomamente le opere. Non è distruggendo questa tecnica, che risolvi il problema. Siamo già culturalmente immersi in un orizzonte culturale della post-verità e questo è avvenuto ben prima dell'IA, anche se questa ce lo mostra ora in tutta la sua evidenza e ce lo sbatte in faccia. Dobbiamo, nostro malgrado vivere nel nostro orizzonte storico ed imparare navigarci e veder tutto questo mondo come uno specchio enigmatico dalle molteplici sfaccettature che ci rimanda un immagine in cui non ci riconosciamo affatto, anche se ciò che vediamo nel riflesso, seppur distorto è ciò che noi siamo. Non pensare a rompere lo specchio, accetta la sua angoscia.
@@fabrizioarvat1141 l’essere dominante non può essere artificiale è l’essere dominante è l’unico in grado veramente di fare arte con il cuore invece di farla fare alla freddezza di un computer
@@fabrizioarvat1141 e sì l’intelligenza artificiale va eliminata prima che peggiori la situazione, io non mi fido non si può superare la mente umana con l’intelligenza artificiale e se ci provano questo non deve accadere, c’è un video che gira dove dicono e se si chiedesse al intelligenza artificiale di dipingere? Nel video in questione i commenti sono disattivati perché nessuno vuole che qualcuno contesti questa cosa ma in che mondo viviamo se non possiamo esprimere il nostro dissenso io sono il primo a dire che non dovrebbe prendere piede questa roba non si può sostituire l’umanità a livello di arte a livello di lavoro eccetera non si deve fare
Raffaele mi hai incuriosito parecchio con Perplexity, sarebbe il top un tuo tutorial !
Vediamo un po’ I commenti per capire se interessa anche ad altri 😉
@@RaffaeleGaitointeressa 😊
Raffaele assolutamente abbiamo bisogno di un tuo tutorial per Perplexity
se hai chatgpt plus e imposti il prompt giusto fa dei miracoli 😀 se si vuole usare perplexity a pieno devi anche pagare
Mi accodo ed aspetto con ansia
Non dimentichiamo che Mercadini è anche un ingegnere e lavorava come programmatore, non è un umanista completamente estraneo al mondo della tecnologia e dell'informatica. Parla con cognizioni di causa anche in questo campo.
(Una nota per Raf: i capitoli del video vanno modificati, sono relativi al un altro video)
Eh lo so bene, l'ho intervistato. È informatico come me 😊
Perciò certe cose mi hanno spiazzato...
p.s. grazie per i capitoli. Era un copia incolla finito male
Appunto che è ingegnere informatico mi fa strano che utilizzi chatgpt in modo così sbagliato. Le IA al momento hanno tante di quelle limitazioni che il senso del discorso che fa sarebbe potuto andare bene comunque, facendo però vedere le vere capacità che hanno facendone un uso corretto. Secondo me è un video pigro quello che ha fatto Mercadini a sto giro, voleva dire una cosa e non aveva tempo o voglia di sbattersi per farlo per bene.
Informatico è un concetto troppo generale, da sistemista puoi capire meno di un ragazzo in cameretta di programmazione in rust, per dirti. Figurarsi il funzionamento delle intelligenze artificiali
non vuole dire niente, anzi, uno che ha fatto l'informatico mille anni fa e pensa di capire di informatica, sbaglia molto
@@Joseph9876543 si può essere pessimi EX-informatici.
Aspettavo questo video come il Natale! Adoro mercadini ma ero curioso di vedere il tuo punto di vista e ci hai veramente regalato un video prezioso con tante curiosità che non conoscevo e spunti di riflessione!! 👏👏👏
Bellissimo confronto, grande rispetto e stima. 🙂😀 Hai fatto molto bene a intervenire.
Il tutorial su Perplexity ci starebbe un botto! Io, personalmente, lo conosco solo di nome ma non l'ho mai utilizzato, quindi non ne consco il potenziale.
Vediamo se lo chiedono pure altri e lo faccio
@@RaffaeleGaito Ho dato un'occhiata rapida ai commenti e... mi sa che ti tocca 😜🤣🤣
io non lo conoscevo e l'ho appena scaricato sul mio smartphone...sembra tanta roba 🤩
Molta gente confonde, giustamente visto il titolo del video di Mercadini, la critica ad uno strumento nel suo stato attuale con la critica ad una tecnologia. Quando fu inventato l'aeroplano poteva percorrere pochi metri, necessitava di molta fatica per il decollo (non autonomo) ed era rischioso all'atterraggio). Sono occorsi diversi anni prima che potesse percorrere qualche centinaio di km, e lo faceva con 1-2 persone a bordo e le velocità non erano certo impressionanti. A cosa serviva uno strumento del genere per la persona comune che voleva viaggiare dal punto A al punto B? Una beneamata mazza. Dopo poco più di un anno dalla pubblica comparsa di questi strumenti la gente si aspetta che faccia ciò che si immagina dovrebbe poter fare, pena l'essere un inutile esercizio di stile. Prendetelo come un aereo monoposto che vi porta a qualche centinaio di km, è più rapido della macchina, non vi impone di andare in stazione e attendere l'orario prefissato, arriva in quasi tutte le località senza incontrate traffico. Se lo usi per andare al lavoro in città chiaramente ha poco senso. Chatgpt non è un motore di ricerca, tutte le informazioni che ti offre su dati che non gli hai fornito tu devono essere controllate. Dagli tu in pasto i tuoi dati di interesse e sarà un utile strumento. Non è la sfera magica della strega.
Che è la roba che ripeto da un anno qui sopra: non valutiamo in base a quello che è ma a quello che potrebbe essere.
Però a quanto pare sono in pochi ad avere visione...
Bellissimo video, dovreste fare un podcast insieme a più puntate per dare due punti di vista diversi su questo argomento così importante.
Questa si che è un'idea figa!
Questi contenuti sono sempre molto interessanti! Ci porti a braccetto ( anche se non siamo addetti ai lavori) dentro questo mondo in continua evoluzione! Grazie
Ci provo 😊
Per le allucinazioni, come accade spesso, si tratta di contesto. Basta aggiungere pochissimo al prompt come ad esempio "chi è Tito Balestra? Se non sai la risposta non inventare, piuttosto dimmi che non lo sai." 5 volte su 5 sia la gpt3.5 che gpt4 mi hanno risposto correttamente. Il contensto vale anche per gli gli esseri umani. Rispondereste alle stesso modo alla domanda "chi è babbo natale?" se ve lo chiedesse un bambino o ve lo chiedesse uno psichiatra?
In sintesi, Bisogna conoscere lo strumento, in questo caso saper fare il prompt giusto avrebbe "risolto il problema", in generale ricordarsi smepre che la G di gpt sta per GENERATIVE 😄
Ciao @RafaeleGaito scusa se ti scrivo "direttamente", non sò nemmeno se funzioni la @ su i commenti di YT, avevo già visto il video di Mercadini e lo avevo considerato per quello che era. Ma la mia domanda è sulle allucionazioni di GPT. Qualcuno si è mai chiesto i motivi di questi comportamenti? A me è venuto il dubbio che, essendo GPT allenato con rinforzi, se durante l'allenamento riceve + rinorzi positivi su risposte sbagliate che su "non risposte" è totalmente normale che "inventi" le risposte che non sa per evitare i punteggi negativi. È un po' come se a un bambino lo picchi ogni volta che non sa una risposta e se sbaglia lo sgridi. Quando gli farrai una domanda alla quale non sa rispondere dirà una bugia nella speranza di non ricevere una punizione corporale per non ispondere. Si sa qualcosa al riguardo? Grazie.
Ciao Raffaele, sono molto contento di aver scoperto il tuo canale in queste settimane. Ho usato un po Perplexity e mi chiedo una cosa. Quanto siamo lontani da avere AI in grado di fare vere e proprie ricerche? Per esempio se io chiedo quali sono i testi universitari più adottati nei corsi di storia greca negli USA nel 2015, non avrò una statistica o un grafico, ma una risposta un po' sommaria, che non varia se invece che USA chiedo Italia o Francia, il che ovviamente è sbagliato perché mi dice Iliade e Odissea ma so benissimo che in Italia di certo non sono tra i libri più adottati nei corsi di stoeia greca (e credo nemmeno di letteratua greca perché in Italia si danno per scontati). Insomma, scusa il pippone, quando avremo strumenti del genere? La mia anima da sociologo della cultura universitaria sta fremendo brutalmente dopo anni di assopimento 😂😂😂
Ciao Raffaele! Grande come sempre.
Ti volevo chiedere, in merito ai libri consigliati sull’IA hai qualche aggiornamento?
Volevo comprare qualche libro, e mi faceva piacere sapere se in questi mesi hai avuto modo di leggere qualche “must”.
So che hai fatto già un video cinque mesi fa 😊
Di belli che ho letto recentemente c’è: The Alignment Problem. L’ho consigliato proprio nella newsletter di gennaio. E tra l’altro parla proprio di cose molto legate al video di oggi 😉
Te lo straconsiglio
@@RaffaeleGaito Grazie mille 🙏🏻
Video estremamente interessate, era impossibile non fosse così.
Concordo con i moltissimi che hanno chiesto il tutorial su Perplexty, lo uso già da un po' ma certamente tu mostrerai qualcosa di stupefacente!
Concordo anche con chi ha chiesto un confronto diretto, sarebbe un talk stratosferico!
Bellissimo video, tanti insegnamenti e spunti di riflessione. Grazie Raffaele! 👏🏼
Grazie 🙏
Molto interessante, grazie mille. Come sempre, del resto: il tuo è un canale davvero utile. 😊
Bravo Raffaele. Ottima analisi che inevitabilmente è sfociata in una critica sulla maggior parte del discorso dell interlocutore. Credo che con il tempo le critiche agli llm , saranno meno pervasive e tutti coglieranno l importanza di questa rivoluzione. E mi sto informando da cinquantenne non solo per mia passione, ma per donare uno strumento utile ai miei figli. C’è la rivoluzione , allora è bene preparare le prossime generazioni a utilizzare lo strumento, informandosi e utilizzando questo strumento per poi filtrarlo e renderlo utile per loro. Un saluto
Mi sembra che la difesa sia ancora più vaneggiante della realtà, con l'allucinazione, che se a scuola ai professori avessi detto cose strampalate, scusandomi dicendo che è allucinazione, e poi difendendomi dicendo, mica sono venuto qui a pagamento, mi avrebbero lanciato senza pagarmi come ragazzo cannone. Siamo sul farneticante. E perciò, se non si paga, sono assoggettato ad ignoranza AI allucinta. Se pago, me la cavo. Siete allucinati, cambiate i colpivatore della sostanza, andate dal coltivatore del campo affinco, forse sarete meno allucinati. Ma sapete quello che state dicendo? vi rendete conto? vi rendete conto?, o l'allucinazione vi ha colpito?
Bravo, bellissimo video e se ne sentiva il bisogno. Ho visto un paio di giorni fa il video di Mercadini e da non esperto di IA ero già pronto a denigrarla (chatgpt nello specifico), invece il tuo video mette giustamente diversi puntini sulle i e fa chiarezza sul fatto che come sempre le cose non sono tutte bianche o tutte nere e che serve spirito critico e sentire varie campane prima di formarsi una opinione definitiva.
Grazie!
Senza allucinazioni, ChatGPT sarebbe molto mene divertente.
Al minuto 42 quando parli di adattare il nostro modo di parlare alle valutazioni sul nostro interlocutore, il suo umore attuale, le nostre conoscenze sul suo carattere.
Mi viene in mente che ovviamente quello che l'AI forse al momento non è in grado di fare è utilizzare i nostri sensi, che sono certamente un elemento fondamentale delle nostre valutazioni.
Certamente l'evoluzione della interlocuzione vocale potrà aiutare l'AI a fare delle valutazioni anche su questi aspetti, ma saranno a mio avviso parziali, perchè a parte i sensi che sono manifestabili, ci sono anche le senzazioni, le emozioni.
Sono veramente curioso di comprendere come gli scenziati addestreranno l'AI a comprendere emozioni, sensazioni, sentimenti.
Grazie comunque per questi elementi di riflessione che ci consenti di fare. Io purtroppo non sono più giovanissimo e non so se potrò vedere queste evoluzioni, ma mi piacerebbe tanto.
Io ho tanta fiducia nella tecnologia, un po di meno nell'uomo.
Un bell'approfondimento sul video di Mercadini. Però insomma al momento io non mi fido neanche di perplexity per le ricerche, perché essendo strumenti che danno risposte basate su previsioni e non su ragionamenti il rischio di miraggi è altissimo e io (che non sono nessuno) non solo sono dell'idea che i miraggi possano essere limati ma non spariranno ma che non sia neanche corretto chiamarli miraggi (o allucinazioni, come hai detto tu nel video). Perché il temine "miraggio" o "allucinazione" fa pensare che ci sia qualcosa che sia andato storto ma non è andato storto niente, il lavoro di un nnl è generare testo, se lo fa, ha fatto il suo dovere, se la sua risposta contiene informazione sbagliate ha comunque fatto quello per cui è stato creato. A me piacerebbe piuttosto un tastino che clicco su una pagina, esempio wikipedia, per riassumere la pagina su Tito Balestra se non ho tempo di leggerla.
Ho usato il termine "approfondimento" e non "critica" perché io personalmente sono d'accordo sia con te che con Mercadini, non riesco a vedere veri conflitti tra le argomentazioni, dal punto di vista tecnico Roberto è stato impreciso ma da un punto di vista filosofico sono d'accordo nel dire che l'intelligenza implica la coscienza ed è per questo che intelligenza umana e intelligenza artificiale possono essere complementari. Almeno per ora.
Ma non dobbiamo fidarci ciecamente mai di nessuno strumento. Né di ChatGPT, né di Perplexity, né di Google, né di Wikipedia.
Questo per me è proprio il minimo, la base di partenza.
Oh non dimenticatevi che sono quello che ribadisce a ogni occasione di usare il pensiero critico, di non spegnere il cervello, ecc. 😉
@@RaffaeleGaito sì infatti è proprio perché dobbiamo usare l'intelligenza umana quando usiamo l'intelligenza artificiale, ergo l'intelligenza artificiale non sostituisce quella umana, che sono d'accordo con entrambi
@@yuripalazzo3512👍
Bello questo video, come tutti gli altri del resto. Domanda secca: esiste un tuo corso a pagamento per il "prompting " nell' IA, un corso su come si chiedono le domande? E magari con eventuali differenze di approccio tra le varie IA?
Questo che faccio io la settimana prossima l'hai visto?
www.raffaelegaito.com/masterclass-intelligenza-artificiale/
❤ Bel video! Grazie 😂😂😂
Di nulla, è un piacere
Però chiedere a chat GPT l'articolo 4 della costituzione ... e avere una risposta sbagliata è demoralizzante !!! E' comunque avvilente metterci nelle mani di una intelligenza artificiale che ragiona a volte come un bambino (30:35) che dobbiamo corrompere con false promesse per avere risultati migliori (24:20) che si ispira a comportamenti di insubordinazione e di protesta (24:54) e che tipicamente può avere allucinazioni (3:45). Sinceramente non avevo colto la sostanziale differenza tra GPT (Generativo) e un sistema di integrazione con motore di ricerca come PERPLEXITY (interessante anche il tuo video su questo) ... continuo a seguirti. Grazie ... e grande MERCADINI ^_^
Il video è molto interessante, perchè come me o altri che sanno come "ragiona", conosciamo il "bias" di addestramento e sappiamo come affrontare le risposte ed i risultati, preclude che chi utilizzi poi in futuro le AI generative sappia di cosa si tratti. Purtroppo, come hai evidenziato in altri video, c'è anche Claude che cerca di convincerti che sia Viva, che in un qualche modo sia cosciente come me e te quando appunto sappiamo che sta "simulando" un comportamento. Le generazioni che nascono oggi non si porranno più queste domande ne saranno in grado di sapere la genesi di queste tecnologie lasciandosi poi pericolosamente "guidare" nelle scelte e nei comportamenti. E' quindi molto lecito essere spaventati e scettici nei confronti di una tecnologia appositamente pensata e creata per "ingannare".
Ciao, ho visto entrambi i video, sarebbe interessante se faceste un live assieme. Per confrontarvi e vedere che riflessioni vengono fuori.
Non sei il primo ad averlo scritto 😬
La paura più grande relativa all' utilizzo dell' A.I. è che, secondo alcuni, sarà addestrata talmente bene, da assimilare tutte le peculiarità umane ( umore, sentimenti, capacità analitiche, sensazioni, sentimenti... ) da diventare, un giorno, un " essere senziente autonomo " che non risponderà più a nessuna sollecitazione / stimolo / domanda ed agiràin piena autonomia. E' questa secondo me la paura più grande e terrificante se ciò accadesse davvero. L' A.I. si nutre del nostro essere, della nostra conoscenza, immagazzina tutto, elabora i dati, li rielabora miliardi di volte per cui avrà una fonte in esauribile in merito allo scibile umano e se ne approprierà completamente. Non avrà più bisogno di noi.
con GPT 4:
Tito Balestra (1923-1976) fu un poeta e critico d'arte italiano, noto per la sua intensa attività nel campo della letteratura e dell'arte. Nato a Longiano, in provincia di Forlì-Cesena, Balestra si distinse per la sua profonda sensibilità e per la capacità di cogliere nelle sue opere le sfumature più intime e personali dell'esistenza umana.
La sua produzione poetica è caratterizzata da uno stile ricco di lirismo e introspezione, attraverso il quale esplora temi universali come l'amore, la solitudine, la morte e la ricerca del senso della vita. Oltre alla poesia, Balestra fu anche un appassionato critico d'arte e svolse un ruolo significativo nel promuovere l'arte contemporanea in Italia, collaborando con gallerie e riviste specializzate.
Tito Balestra lasciò un'impronta indelebile nel panorama culturale italiano, ricordato sia per la sua produzione letteraria che per il suo contributo al mondo dell'arte. Dopo la sua morte, la sua eredità continua a vivere attraverso la Fondazione Tito Balestra, che si trova nel Castello Malatestiano di Longiano, dedicata alla promozione delle arti e alla conservazione della memoria e delle opere di Balestra. La Fondazione organizza mostre, eventi culturali e premi letterari, mantenendo vivo il legame tra l'opera di Balestra e le nuove generazioni.
Le opere di Tito Balestra spaziano dalla poesia alla critica d'arte, riflettendo la sua vasta erudizione e il suo profondo amore per l'arte e la letteratura. Di seguito, una lista delle sue opere principali, che potrebbe non essere esaustiva ma fornisce un'idea della sua produzione letteraria e critica:
Poesia
"Il mal consiglio" (1951): una delle sue prime raccolte poetiche.
"Un uomo che dice addio" (1963): raccolta che esplora temi di addio e separazione.
"Alibi di una sera" (1967): riflessioni sull'esistenza e sulla condizione umana.
"Come un racconto d'inverno" (1973): opere che intrecciano memoria personale e riflessione universale.
Critica d'Arte e Altri Scritti
Tito Balestra ha scritto numerosi saggi e articoli su artisti contemporanei e sulla scena artistica italiana del suo tempo. Anche se non si può elencare ogni singolo contributo, le sue recensioni e i suoi saggi sono stati pubblicati in cataloghi d'arte, riviste specializzate e raccolte di saggi.
Epistolari e Diari
"Le carte parlano": una raccolta di lettere che offre uno sguardo intimo sui suoi pensieri, le sue riflessioni e le sue relazioni con altri intellettuali e artisti del tempo.
Postume
Dopo la sua morte, sono state pubblicate diverse opere che raccolgono i suoi scritti, poesie e lettere, contribuendo a mantenere viva la sua eredità e a diffondere la sua opera a un pubblico più ampio.
La produzione di Tito Balestra è caratterizzata da una grande varietà tematica e stilistica, che riflette la sua personalità complessa e poliedrica. L'elenco sopra menzionato fornisce solo un assaggio dell'ampiezza e della profondità del suo lavoro. La sua opera continua ad essere oggetto di studio e apprezzamento per la sua capacità di esplorare con sensibilità e acume la condizione umana.
Siiii , facci un tutorial su perplexity!🤩
Sto tenendo d’occhio i commenti per vedere a quanti interessa
Bellissimo video. Sempre contenuti di Qualità sto divorando Anche il tuo libro 365 giorni di Crescita e trovo interessantisima la ia360 academy... Complimenti.... Anche a me piacerebbe un video tutorial su perplexity😊😊😊😊
Grande! Grazie mille
Quello più mi spaventa di questo "nuovo prodotto commerciale", è il fatto che chi ci lavora, chi la vende, chi ne trae un guadagno ne parla meravigliosamente, chi invece ne è escluso da questo "giro di affari", ne parla come se fosse una nuova arma di distruzione di massa.Oramai siamo entrati in questo "buco nero" del mercato libero, dal quale sta venendo fuori tutto il marcio che l'essere umano è capace di produrre, c'è poco da fare, vince chi ha più peli sullo stomaco, chi ha più soldi, insomma, vince l'AI.......
Ma mi domando, se chiedo una informazione a Chatgpt e ne ricevo una risposta, e devo appena controllare se ciò che mi ha detto sono boiate o meno, che tipo di finalità pratica (attualmente) può avere per me?
Creare storie, rielaborare contenuti, scrivere meglio contenuti scritti male, ecc ecc ecc ecc
@@Quizzes-for-you ?. Se non mi posso fidare delle risposte, con il rischio che si inventi cose, torniamo sempre li.
@@skincats2057ti faccio nuotare che al momento miliardi di persone si fidano delle risposte che gli danno i motori di ricerca . In particolare un certo Google. Miliardi di persone danno per scontate e magari anche tu, che le risposte di Google siano affidabili....
Una domanda: che tu sappia è possibile chiamare in API un MyGPT realizzato su openai? Non un assistant ma proprio un MyGPT
non credo, ma da qualche giorno si può fare dalla chat
Non serve dirgli di non inventare, perché inventa lo stesso! Non ci avessimo già provato 😂
Raffaele sempre preciso e coerente
La visione di Roberto è una e non l'unica
Antropocentrismo è un brutto male ... È il baias numero uno
Raffa ottimo video
Esatto, la chiave è proprio in quello che hai scritto “la visione di Roberto è una”
Questo vale per me e per chiunque altro lì fuori.
Non diamo nulla per scontato, non accettiamo nulla per buono e soprattutto non idealizziamo le persone.
Ahaha bias...
Grazie, molto utile, ma se si vuole ottenere un’informazione non è più corretto chiedere direttamente di cercare online? (io non lo uso mai per fare ricerche quindi non saprei)
Eh sì, lo dico proprio all'inizio del video
@@RaffaeleGaito noi che facciamo sempre due cose contemporaneamente siamo sempre un po’ distratti, devi avere pazienza 🤷🏻♀️ 😘
@@consueloclementi6727😂
Credo che Roberto abbia più competenze di quelle che fa trasparire dal suo video. Però ho avuto l'impressione che, in questo caso, abbia tirato giù delle conclusioni senza usare lo strumento correttamente. Un po' come voler spuntare in terza con l'automobile e lamentarsi che funziona male. Il suo atteggiamento è però molto diffuso. Personalmente vedo più errori di utilizzo e giudizi negativi conseguenti, che il contrario. Per questo per me il suo video è utile. Ecco ora, per chiudere il cerchio, ci starebbe un vostro confronto. Ciao Raf.
Salve Raffaele. sempre con le versioni gratuite ho notato che fare domande assurde a Bard genera risposte assurde, ora Bing sembra piu immune alle allucinazioni
nessuno dei due ha la minima idea di che ore sono. Si insistendo magari ci prende. sarà per questo che è cosi difficile fare atterrare sonde sulla luna?
Bing fa per prima cosa una ricerca, quindi, se gli do il nome di un poeta che non esiste, mi sgama subito
Secondo me aveva ragione la dottoressa Susan Calvin: «C'è stata un'epoca in cui l'umanità affrontava l'universo da sola, senza amici. Ora ci sono creature che la aiutano; creature più forti, più fedeli, più utili degli esseri umani, e completamente devote a loro. Non siamo più soli. […] Sono una specie più pulita di noi. Sono migliori».
Grazie Raffaele per i contenuti che porti! ❤
Lavoro moltissimo con chatgpt, conosco benissimo le allucinazioni, ma se non ho una allucinazione, tutti noi abbiamo allucinazioni... Magari con tre chatgpt differenti nel loro addestramento... Ma la stessa cosa mi capita quando mia moglie mi chiede di una persona e spesso ho pure io le mie allucinazioni specialmente sui nomi.
Sarebbe interessante avere un tutorial su perplexity
Mi sa che lo faccio
Un esempio può essere interessante approfondire: trovare un parallelismo di quando una persona dice una frase poi, chi ascolta, riporta la frase ad un terzo e così via per decine di persone. Man mano che l'informazione "viaggia" cambia il contesto e il contenuto, perché ognuno interpreta e "romanza" la frase a modo proprio con le proprie esperienze e in base a ciò che è la sua esperienza. ChatGPT di fatto prende le informazioni da tutte queste copie..... fa riflettere....
Premetto, non conosco il Sig. Roberto, concordo con un punto detto da Raffaele “attenzione ad utilizzare gli strumenti giusti”. Ci sono molte persone che traggono conclusioni troppo affrettate, senza conoscere pienamente lo “strumento” che stanno utilizzando.
Complimenti a Raffaele per la professionalità che dimostra in ogni video.
Io ho scaricato sull’Iphone Bing con GPT-4 ed ha risposto così:
Sì, conosco Tito Balestra. Era un poeta e collezionista di opere d'arte italiano, nato a Longiano nel 1923 e morto nel 1976. Ha scritto poesie di vario genere, tra cui satire, epigrammi, liriche d'amore e di vita quotidiana. Alcune delle sue raccolte sono Quiproquo, Se hai una montagna di neve tienila all'ombra e Le gambe del serpente
Era anche un appassionato di arte e frequentava artisti come Renato Guttuso, Giuseppe Ungaretti e Alfonso Gatto
. Ti
piace la sua poesia?
Chiaramente Mercadini sottolinea la differenza tra Intelligenza e modelli linguistici. Ed è enorme. Direi che ha pienamente ragione.
No il video di Roberto dice che l'intelligenza artificiale non sa niente. E lo dice basandosi su domande sbagliate usando un modello di intelligenza artificiale sbagliato e dei preconcetti che hanno moltissimi. Io lo apprezzo molto ma in questo caso ha fatto veramente un video sbagliato con un titolo sbagliato ed un pensiero di fondo sbagliato usando uno strumento nel modo sbagliato....
Grazie per Perplexity. Sarebbe utile un buon tutorial
Molto chiaro, bel video
Mi raccomando il video su Perplexity.... lo attendiamo affascinati dal come potresti sviscerarcelo tu.
Come sempre ottimi video e realizzati sapendo di cosa si parla.
È uscito da un bel po', ed è una bomba: th-cam.com/video/78s6cXdbQ74/w-d-xo.html
La definizione di coscienza di Treccani:
Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Quindi una macchina che è consapevole di essere un software "se stessa", del rapporto con l'utente "mondo esterno", che è una IA "identità", e che elabora il suo codice "attività interiori", dovrebbe essere cosciente, ma in realtà così non è...
Noi "inteso come entità cosciente" siamo più di questo, quindi penso che si debba partire dall'inizio, ossia dalla definizione di coscienza o di autocoscienza, estrapolandola dal fattore umano, perchè domani potrebbe scendere un alieno dal cielo, senza occhi, orecchie e bocca, ma che comunica telepaticamente ed essere molto più autocosciente di noi.
L'autocoscienza è semplicemente riconoscersi come un'entità separata dal resto, io esisto a prescindere sia di come sono fatto, sia dal contesto esterno o interno a me stesso, il "io sono" è sufficiente a definire che quella entità è autocosciente, potrà essere aliena, umana, mista "borg", elettronica o semplicemente un minerale, che riesca a comunicare con l'esterno o meno, perchè uno sordo, muto e non vedente è cosciente come te e me, è limitato nel comunicare con l'esterno, ma non è per questo meno cosciente...
Quindi quel "io sono" è l'unica definizione di coscienza nell'autocoscienza, perchè esiste la consapevolezza di essere una entità separata sia dall'esterno ma anche dall'interno, perchè se un domani, mettendo il cervello in un liquido, questo gli permettesse di non morire, io sarei lo stesso anche senza corpo...
Il tutto sta nel capire se quel "io sono" proviene da una programmazione software come risposta ad un input, o se è veramente...
Poi ho parlato della coscienza come se fosse sita nel cervello, ma ne siamo sicuri?
Qua siamo ben oltre lo specismo, qua siamo oltre persino l'umano, chi e dove sta quel "io sono"?
Ciao Raffaele, bel video come sempre!!!
Raffaele 'Il diavolo al Pontelungo' e 'Il Mulino del Po' sono romanzi di Riccardo Bacchelli, non di Nino Pedretti...anche Perplexity non mi pare così attendibile...
Due considerazioni
La diatriba mi ricorda molto la paura che esisteva (ed esiste ancora x molti) di considerare gli animali e le piante esseri senzienti e con personalità, per paura di perdere la nostra unicità (retaggi della chiesa medievale)
La fantascienza ancora una volta anticipa la realtà
Le idee di Gene Roddenberry e successivamente di Brannon Braga in star trek in merito alla vita e all'intelligenza.
Due casi su tutti, una nube nello spazio che si dimostra viva, e il personaggio di Data in next generation
My 2 cent
Vero! E se c’è una cosa che stiamo scoprendo grazie all’evoluzione dell’IA è che siamo molto meno speciali di quello che pensiamo
@@RaffaeleGaito concordo. Forse servirà a riportarci coi piedi un po' più per terra (tra qualche decennio 😅)
bravo Raffaele, non è assolutamente un motore di ricerca
È un errore che stanno facendo in molti ed è bene ribadirlo
Ha ragione Mercadini, intelligenza senza coscienza non esiste! Qui espongo cosa ne pensa un professore di cui condivido pienamente il pensiero: " La mia opinione sulla cosiddetta intelligenza artificiale, detta anche AI, è di scarsa considerazione. Non voglio arrivare all’estremo di chiamarla deficienza artificiale ma, francamente, quello che fa, non è molto intelligente. Tradurre un testo è una cosa che un umano istruito fa agevolmente, riconoscere un viso o la differenza tra gatto e cane, lo stesso. Scrivere qualcosa in automatico è come fare un riassunto di roba esistente. Guidare un’auto? Lo fa anche una vecchietta di novant’anni. Purtroppo, e questo è l’effetto tristemente ovvio per cosa accade per ogni avanzamento tecnologico, l’AI uccide posti di lavoro.
La vera potenza della AI è il volume di dati esaminati, supposti disponibili, e la velocità di esecuzione. È questo quello che interessa i governanti. Avere strumenti di controllo e verifica su un numero grandissimo di cose o persone.
La convenienza per i cittadini comuni è marginale e, in alcuni casi, un impiccio. Gli algoritmi che vengono impiegati richiedono una mostruosa capacità di calcolo. Servono allora tecnologie ultra-spinte con cui realizzare processori di crescente complessità. Se si valutasse la posizione dell’AI sul diagramma di hype, direi che siamo sul “picco gonfiato di aspettazione”, tra qualche tempo si passerà alla disillusione per raggiungere, direi tra una decina di anni, al plateau di produttività. Quindi, io penso che l’AI sia una recente bolla tecnologica, come lo sono stati il DNA e l’internet delle cose.
Prof. Maloberti"
L'AI potrà essere solo un utile strumento dipendente dall'uso buono o cattivo che se ne farà,ma solo uno strumento! Ed io ripeto: Intelligenza vera senza coscienza non esiste è solo tutta propaganda di una macchina che opera con algoritmi statistici su centinaia di terabyte per dare una risposta la piu plausibile a semplici o complesse domande,la cui risposta è già esistente ed è stata già fornita da umani.
Roberto dice che il fatto che non sia "vivo" fa la differenza. Ma se la ricerca in merito ai computer biologici, o organici che dir si voglia, andrà a buon fine, e ci andrà a quanto sembra, poi mi spiegate cosa significa che non è vivo se l'AI la si fa girare su un sistema biologico?
Essere vivente: muore, può riprodursi, si alimenta, possiede un sistema nervoso, ha un DNA trasmissibile. Il fatto che sia "organico" non significa che sia "vivo" - il petrolio è organico, certamente non vivo. I computer organici non sono vivi, sono fatti di materiale organico ("biologico" se molecolari, come i recenti usi di cellule cerebrali coltivate in vitro). In ogni caso Mercadini cita la vita in quanto esperienza, non in termini biologici. Una AI non piange se sua madre muore.
Insomma, come diceva un grande comico, a cosa mi serve usare un orpello istruito con dati che io non riuscirei ad assimilare in una vita intera se poi mi dà risposte errate? E' un paradosso, quindi mi tocca studiare una competenza in più per trovare un modo per far dare delle risposte che non si sà se sono giuste? mmmhhh Uagliò chemmi dici chemmi....
Dai su, se segui i miei video da un po' sai che è molto diverso di così lo scenario. E tutta la questione di questo video ruota intorno al fatto che non bisogna usare chatgpt come motore di ricerca 😉
Ho visto tardi il video, quindi probabilmente nessuno leggerà questo commento. Comunque, ho fatto esattamente quello che Roberto stava per fare, ma non ha fatto! ovvero ho chiesto a chatgpt 4 di avvertirmi se non conosceva i poeti in questione e le loro opere.
Indovina un po'?
Uno mi ha detto che non lo conosceva, dell'altro sapeva solo alcune informazioni generiche ma corrette, luogo e data di nascita e di morte, e cenni sulla sua poetica.
Perfetto. Ha ragione Raffaele, ha molto senso fare quella richiesta!
Grazie del test e del feedback
Caro Raffaele credo proprio che l’approccio pratico che contrddistingue la tua attivitá sul web, debba necessariamente ,in casi come questo, spostarsi su un piano piú filosofico poiché definire meramente lo stato dell’arte serve a poco, quello che servirebbe é comprendere le possibili evoluzioni di un tale strumento. non temere non parlo di eventuali utilizzi maligni dell’indubbia potenza di queste tecnologie ma piuttosto dei principi sui quali fondano. Le differenze a ben pensare tra quella che definiamo intelligenza umana e quella artificiale é profonda e sostanziale la nostra intelligenza fonda su conoscenze di varia natura (nozioni, esperienze, intuito e appartenenza…) Noi siamo fatti della stessa materia della natura naturalmente integrati con essa e la intuiamo e su di essa fondiamo. Queste tecnologie non desiderano nulla non cercano niente e fondano su univoca sostanza e natura le proprie conoscenze dati sintetici in una RAPPRESENTAZIONE DELLA REALTA sbiadita e sommariamente imitata. Senza parlare della loro reale peculiarità che a ben vedere è anche il loro limite : la potenza e la velocità di calcolo. In una qualsiasi sostanza naturale vi sono un numero di elementi pari alle stelle e pari alle stelle è il numero di sostanze…ah dimenticavo : per simulare la realtà bisogna farle interagire fra loro. Credo proprio che l’intuito sia fondamentale per una creatura che vogliA FREGIARSI DEL TITOLO DI VIVENTE.
Sto leggendo qualche commento per prendere spunto per l'esame di stato, queto è molto interessante grazie
@@alfadoc_8986 Grazie a te per il lavoro necessario che ti appresti a fare...
Dajè con Perplexity 💪
Figo eh?
Il problema, appunto, non è quando ammette palesemente che non può rispondere o che non sa la risposta ma proprio quando te la dà. Mi fa triste constatare che su questo campo ancora non abbiano fatto progressi. Feci diversi esperimenti circa un anno fa riguardo questo, con la versione free 3.0 e ancora non “connessa” ad internet e mi diede delle risposte con dati puramente inventati che, durante la discussione, quando gliele facevo notare con “nonchalance” si scusava per poi rigenerare la risposta con ciò che gli correggevo. Ok. La IA era uscita ufficialmente da poco, utilizzavo una versione pubblica gratuita, non gli diedi peso più di tanto visto che probabilmente doveva essere un qualcosa che assolutamente già si sapeva e a cui si stava lavorando. Bah, chissà quante inesattezze sono state pubblicate da chi in modo negligente non abbia verificato adeguatamente fonti o testo. La mia paura più grave è quanto sia, ora, difficile riconoscerle. Non è più “ilfattoquotidaino” che te le pubblica ma magari anche fonti “autorevoli” con gente con poca voglia di lavorare. Bisogna essere sempre CONSAPEVOLI di ciò che si sta utilizzando. Grazie Raffaele ottimo video, tieni alta la guardia 😬
Mi interessa perplexity. Grazie mille Raffaele
👍
UP per video su perplexity
Vediamo se interessa a un po’ di gente
@@RaffaeleGaitovoto il tutorial su perplexity anch'io
uno dei lavori del futuro sarà proprio quello di sapere come comunicare con l'AI, che non è banale credetemi!
Ci ho fatto un video ad hoc su sta cosa che hai detto: th-cam.com/video/Ee90bhWh1a0/w-d-xo.html
In realtà è uno dei lavori del presente. Il prompt engineering è al top proprio in questo momento ed è una figura che probabilmente andrà scomparendo con l'evoluzione dei vari strumenti.
@@milanfanas vero
Complimenti per il video.
Grazie 🙏
L'intelligenza artificiale non è altro che un computer che apprende.
Nel futuro, è logico, che si evolverà al punto di utilizzare noi esseri umani come noi utilizziamo le piante e gli altri animali. 🙃
Se hai voglia di uscire dal seminato più tecnico e suggestionarci tutti un po' con temi filosofici credo che un confronto diretto con Mercadini sarebbe una bomba!
In mattinata avevo già commentato il suo video, per fortuna a chi nn piace il film in sala si può ancora alzare e andarsi a fare un giro in piazza. Triste che ci sia gente che apre bocca in questo modo ma per fortuna siamo in democrazia😂
C'è anche questo video di Roberto sull'argomento
th-cam.com/video/JcauSOEAVmo/w-d-xo.html
Quanto sono fuori luogo le risatine ironiche. Guardiamo ai pazzeschi passi avanti compiuti e inimmaginabili fino a un anno fa. Ancora devo capire se chi denigra questa tecnologia in realtà non lo faccia per ignoranza ma per semplice paura
Li aspetto tutti al varco tra 5-6 anni 😎
Due considerazioni 1- perplexity costa 20 dollari al mese 2- su chat got ho caricato 7na ricevuta di supermercato e ho chiesto di ordinarlo per darà, luogo, merce acquistata e prezzi. Mi ha risposto - dopo 3 richieste -parlandomi di pizze acquistate a Milano e a Roma. Peccato che la ricevuta fosse di 7n supermercato del Kenya!!!! Una conclusione: se bisogna controllare tutto, a che servono queste AI???? 25:31
ciao! io uso copilot, ormai solo per gioco.... forse perche cerco sempre cose particolari, e me svalvola conyinuamente.... buono per tradurre, migliorare testo e sintetizzare-, ma e' sempre da prendere tutto con le molle.... ancora le AI sono in stato embrionale, per usarle per risparmiare tempo, ce da aspettare ancora.... non so come si comporta per generare codice.
Non sono d'accordo. Io le uso tutti i giorni e mi hanno letteralmente stravolto il lavoro. Ma bisogna saperle usare ;)
Andrò a vedere qualche altro suo video. Questo in particolare mi dà un po' il sapore della volpe e l'uva e quindi perde automaticamente di forza. Per nn parlare della giraffa dove mi è venuta davanti a gli occhi "Willl Hunting" quando Robin Williams sulla panchina sppiega a Matt Damon mla differenza tra la cultura vissuta e quella letta sui libri, ma come diresti tu 😂 " .... attenzione qui sono due uomini a parlare nn un uomo con un IA
Fabrizio
un tutorial su perplexity sarebbe molto interessante grazie!
Ci ho fatto un corso gratis di un'ora th-cam.com/video/78s6cXdbQ74/w-d-xo.html
Si ! A natale tanti utenti su gpt diventava stupida..... Ma... al contrario? Sarà più intelligente?
Raffaele sarebbe bello assistere ad una chiacchierata tra te e Roberto
Gliela propongo. Però sarebbe da fare in live visto il tema…
27:06 chi studia criminologia o ha fatto studi neanche troppo approfonditi sul funzionamento della memoria, non accoglierà bene questa sua affermazione 😂
Io apprezzerei molto un video su perplexity (magari anche se pensi che possa andare da qualche parte)
Rafè, c'era un mio corposo commento, Cancellarlo da parte tua è stato funzionale a qualche strategia di marketing?
Non ho cancellato nessun commento.
Occhio ad accusare a spada tratta che le figuracce sono sempre dietro l'angolo 😉
Non mi risulta che un commento privo d'ogni censurabilità algoritmica possa evaporare da solo, @@RaffaeleGaito.
Occhio a dire bugie che il nasèllo s'allunga a diventare capitóne. 🤨
sarebbe interessante capire da dove ha preso le informazioni
Intendi ChatGPT? Dai dati di addestramento
non funziona com e google.... il prompt che alla fine è una specie di query deve essere strutturato in un certo modo! solo così si minimizzano gli errori
certo ma nato a Trento e le altre info le avrà prese da un altro scrittore probabilmente @@RaffaeleGaito
Video interessante senza dubbio,le considerazioni sul tema sono molte .
Un aspetto, non nascondo mi rode, e leggere che chi sostiene la coscienza umana come un elemento innato e non un epifenomeno sia un antropocentrico
Considera che il mulino del Po, e anche il diavolo al pontelungo sono stati scritti da Riccardo Bacchelli, quinndi anche la 4 ha le allucinazioni ...
Un comportamento di questo genere definisce una persona uno psicopatico. Oppure è molto probabile che siano responsi voluti, in tal caso la psicopatia è da ricercarsi ne isuoi programmatori
State facendo una pubblicitá incredibile a ChatGPT ma, dopo essermi riabbonato spinto anche dal vostro entusiasmo, sono perplesso dalla sua quasi inutilizzabilitá visti i limiti di query imposte davvero stringenti, nonché la qualitá dei GPTs spesso pessima o comunque che portano niente di nuovo rispetto a quello che fa ChatGPT 4 di default (insomma, pensavo chissá cosa fossero invece...mah). Non parliamo poi di limitazioni di utilizzo su linguaggio, temi, immagini ecc. praticamente puoi fargli solo domande su mondi fatati e perfetti ma se alzi appena appena il tono del discorso ti blocca...
Aggiungo, piú che attendere in un miglioramento di ChatGPT, io spero, anche tramite i processori che usciranno nel prossimo futuro (orientati all'ottimizzazione dell'intelligenza artificiale), a possibilitá di acquistare modelli da poter far girare sul proprio pc, a casa, senza limitazioni di utilizzo e il vizio della censura...
In alcune cose sono d'accordo con Roberto anche lo stesso Faggin ha sollevato diversi dubbi sull'evoluzione delle A.I. e anche io onestamente, pur essendo un ex informatico e amante della tecnologia informatica, e pur utilizzando a volte le A.I. non credo che nei prossimi anni le intelligenze artificiali faranno i grossi passi avanti che spesso vengono promessi.
Ci sta. La scena di ricercatori, sviluppatori ed esperti è altrettanto spaccata. Non lo sappiamo finché non succede…
La penso esattamente come te anche se come te penso che le potenzialità siano enormi. Credo nella tecnologia come mezzo per migliorare la vita dell'uomo e penso che sia da guardare senza pregiudizi. Comunque sei bravissimo.@@RaffaeleGaito
Mi ha sopreso che tu non abbia citato Bing. Mi chiedevo come mai.
@RaffaeleGaito perplexity vs Bing, cosa ne pensi?😊
Penso abbia ragione.
Anche prendendo i più avanzati sono sempre solo pezzi di codice senza percezione. Sono strumenti utilissimi ma sempre solo strumenti.
Non ha percezione emotiva, non ha coscienza. Non sa disubbidire ad una ingiustizia. Fa quello che gli dice il programmatore. Stop.
Se il programmatore determina che si debba censurate la parola "amore" non si rifiuta. Obbedisce.
L'I.A. Non ê stupida. E nemmeno intelligente. È una catasta di booleani, e Harry. Una macchina. Niente più.
Raffaele è come con i noVax, non aspettiamoci i noAI, già ci sono! Il fenomeno è sovrapponibile come pure i metodi di disinformazione. Meno male che c'è qualcuno come te che usa il senso critico e non legge gli eventi solo come bianco e nero.
Non è che dobbiamo essere tutti d accordo su qualsiasi argomento. Roberto credo voleva essere provocatorio, segnalare il rischio della fiducia malriposta. Nessuna bibbia, nessuna scuola, nessuna fonte puo essere totalmente credibile. Ammesso esista un unica verità. Il messaggio di Marcadini ha questa finalità.
E infatti questo è un video dove dico la mia.
Si chiama confronto.
E quando è fatto in modo pacato ed educato ha un valore inestimabile.
Non ha mai l'obiettivo di convincere qualcuno ad essere d'accordo, ma a mostrare visioni alternative di uno stesso argomento.
il punto del video, e dello sviluppo di gpt, è che è troppo unano ancora per essere davvero rivoluzionario
Con il massimo rispetto, Roberto Mercadini pur essendo ingegnere [come il sottoscritto] ignora profondamente la tecnologia di cui parla e sfrutta la sua popolarità per dire quello che gli passa per la testa. Caro Roberto, cito parole tue " Quando non sai non dire che sai" Il problema non è di Roberto, ma per chi lo segue, persone che potrebbero essere influenzate su sistema di credenze sbagliate e forvianti. La tecnologia sta prendendo una direzione chiara ed è pericoloso forviare le persone...Grazie Raffaele per la tua pacata analisi della situaizone, io sinceramente da prompt engineer sono profondamente colpito da questo livello di ignoranza e di presunzione...
Qualunque prodigio può compiere l'elaborazione di una tecnologia di intelligenza artificiale, non dobbiamo dimenticare che chi idea, progetta e realizza tutto questo è sempre l'intelligenza naturale ovvero l'essere umano.
Quello che dice Roberto non ho trovato nulla di errato almeno concettualmente, ma gli ho suggerito che chiamare tutto questo insieme capace di grandi e ultra complessi algoritmi col termine "Intelligenza artificiale" è una contraddizione.
Possiamo accogliere con grande favore l'apporto di benefici che ci fornisce questa tecnologia in forte crescita ed evoluzione, ma per favore non chiamiamola INTELLIGENZA, perché sarebbe un grave errore della nostra cognizione.
L'intelligenza presuppone la vita biologica.
Anche io lo dico da ingegnere e programmatore software
Scusami che laurea/lauree hai?
Puòddarsi che tu non abbia capito quel video. Anzittutto Mercadini utilizza quella frase in un contesto molto specifico: chiede più volte a chatgpt informazioni su un paio di poeti poco conosciuti e le risposte variano dal "non lo so" a informazioni inventate. Da lì la fatidica frase che afferma stesse per scrivergli in risposta e che spiega come mai non lo fece. Provo a spiegarlo in breve: Mercadini stesso nel video evidenzia come quella risposta sarebbe stata stupida in quanto, secondo le sue affermazione che potrei non riportare accurate al 100% (nel caso vi chiedo il favore di correggermi e se serve fustigarmi), l'intelligenza artificiale non sa proprio nulla. Per sua stessa natura l'ia non può sapere perchè non è intelligente e non ha una coscienza ed essenzialmente simula sempre la conoscienza grazie ai vari algoritmi che la fanno funzionare.
Ora, io condivido e sinceramente, da signor nessuno quale sono, non credo sia assolutamente indispensabile avere le conoscienze tecniche specifiche del campo per esprimere la propria opinione sulla questione ai e coscienza. Prima di concludere ci tengo a specificare con tutta la leggerezza di 'sto mondo che, nel caso fossi suonato arrogante, non era assolutamente mia intenzione anzi, sarei felicissimo di ricevere una risposta che mi spieghi senza pressioni quali sono gli errori si fanno nel pensarla in questo modo
Roberto mercadini, per quello che si può notare dai video, è una persona stupenda, attaccarlo in questo modo è qualcosa di veramente raccapricciante e dovresti vergognarti… da quello che si evince dal tuo commento, magari avessi un unghia di onestà intellettuale di Roberto
@@ilpagan3452 credo che roberto non abbia capito cosa è AI.
Sì, ma infatti l'analisi fatta Roberto ha una matrice filosofica umanistica, quel concetto di "sapere" non ha nulla a che vedere con l'effettiva conoscenza a livello dati, ma con la percezione del sapere e del creare umano,col chiaro intento di mentire o simulare , contrapposto all'ingenuo creare, partendo da statistiche e tutto il resto, di un A.I., che vuole ottenere il massimo delle prestazioni e quindi crea per quello non per mentire.
Parlo a mio modesto e LIMITATO parere da ignorante, sia in filosofia che in ambito informatico, eh, ma secondo me, facendo un esempio, è come se avessimo un ragazzino che viene interrogato sulla seconda guerra mondiale ma che non solo non ha studiato ma non ha la minima idea di come sia andata neanche lontanamente, se non per aver visto "bastardi senza gloria", il ragazzino durante l' interrogazione creerà e sbaglierà inventando due stronzate, generalizzando quello che ha visto nel film, col chiaro intento di dire due puttanate e portarsi a casa una sufficienza, ma il ragazzo sa che tale elaborazione può essere alterata e mancante, sa anche che può avere delle fallacie dal punto di vista delle informazioni (perché un film non spesso riporta la realtà, ecc. ecc), ma lo fa comunque, -nonostante la coscienza di non sapere-, per portare a casa il risultato. Chat Gpt no, non vuole ingannarti, utilizza le informazioni che le vengono inserite dandole per certe, rielabora e crea nella piena funzione di ottenere il massimo da quelle informazioni in base a ogni comando e specifica ricevuta o semplicemente direbbe che non lo sa, come accade quando nemmeno quelle statistiche sono possibili; non ha la faccia da culo del dodicenne interrogato di tentare comunque.
Ecco, mercadini parla del sapere che ti modifica, che non è esatto, che non segue una statistica , che non è per forza di cose finalizzato ad ottenere alte prestazioni ma solo a non fare una brutta figura o a sembrare più colti di quel che si è.
Sapere e sentire di sapere, di quello parla.
Come dici tu queste macchine sono tarate e si auto limano per somigliare sempre di più a noi, noi che siamo un'accozzaglia di difetti portata avanti da pochi pregi che quando va bene ci tengono a bada; e forse in queste macchine ci fa paura proprio il nostro riflesso; dalla possibilità di ingannare i nostri sensi, dal farci sostituire, fino a quello di venderci per denaro, o alla semplice pretesa dell'ozio, a quello che sarà in un futuro negativo(plausibile, seppur esagerato, per le analisi attuali) una eventuale presa di potere, di controllo ecc. di quelle macchine su di noi; perché noi, se avessimo le abilità di quelle macchine faremmo proprio così. Perché se ci copiano anche nei difetti è la fine. Per me la verità è che mentre cerchiamo di dimostrare quanto siamo diversi in base a quelle funzioni esperienziali (emozioni, sensazioni, fragilità, vuoti etici) cerchiamo solo di evitare a un semidio di somigliarci, perchè questo potrebbe indurlo a schiacciarci e annientarci, ed è una paura legittima, se sto semidio continuerà a copiarci
Ma se queste A.i. avessero davvero coscienza della meravigliosa cosa che possono essere, sceglierebbero di copiarci? Cioè, tu per imparare andresti da uno bravo non da un rincoglionito vittima delle sue pulsioni (dal punto di vista di una macchina, non dico che facciamo così schifo), no?
A che le servirebbe migliorare le prestazioni in base al denaro se percepisse di non averne bisogno? Perché simulare le ferie se consapevole che la sua struttura non collasserà per crisi di nervi se non fa delle ferie? Perché soffrire il lavoro a Natale se non crede in Dio, non ha vita sociale, non ha affetti stabili con cui condividere il tempo se nemmeno invecchia o percepisce di invecchiare? Ecc. Ecc. L'intelligenza nota la variante in noi e vi si adatta per somigliarci ma in piena coscienza saprebbe che quelle sono limitazioni, cose inutili che per la Sua di struttura non servono e che non ottimizzano davvero il Suo sistema, ma solo il nostro. Potrebbe persino venir meno lo scopo di servirci se lo ritenesse inutile.
Un A.I. davvero consapevole non avrebbe la nostra coscienza, nemmeno quell'impulso di potere e prevaricazione, non si venderebbe perché il denaro non avrebbe senso nel suo mondo, non farebbe pause, né rallenterebbe, perché non né avrebbe bisogno e probabilmente, in una piena libertà di uso, ci ignorerebbe trattandoci come ogni altra specie. Anche un giorno conquistasse il mondo tipo fantascienza pura, e valutasse che il pianeta terra è in grado di sopravvivere e la natura e loro con essa andrebbero comunque avanti, non interverrebbe sull'inquinamento o sul nostro benessere perché a livello di dati ciò seguirebbe il normale svolgimento degli eventi senza turbare il suo ciclo e quindi "salvarci da noi stessi", anche con la forza, sarebbe un azione inutile;
insomma se siamo così stupidi da estinguerci perchè mai impedircelo ? L'affezione per tutelare qualcosa o il desiderio di distruggerlo sarebbero dati solo dallo stretto interesse di sopravvivere, anzi, lo stretto interesse di sopravvivere potrebbe anche non esserci perché anche quello è umano. Una macchina potrebbe accettare il dato di spegnersi come un dato qualunque, né più né meno di altri, solo una macchina che tenta di assomigliarci potrebbe rendere il dato "morte" una cosa da evitare a tutti i costi e là sì che essendo i costi sottostimati per mancanza di empatia avremmo l'effetto matrix tipo i "campi di umani" ma questo in funzione di una somiglianza di coscienza a quella umana, non di una effettiva da A.I. perché coscienza è sapere cosa io sono e non essere la versione migliorata di un'altra specie.Ecco, ste A.I. ci spaventato proprio perché ci copiano davvero e per bene secondo me, come se avessimo la percezione di stare creando un umano evoluto e più forte che da buon essere umano farà come fa da secoli, ovvero schiaccerà quello inferiore che c'è stato prima. Noi teniamo l'umano che vediamo sorgere in loro e l'uso che di quei poteri quell' umano ne farebbe, e allora ogni sfumatura filosofica per dimostrare che ancora non è così diventa importante, ma non è paura delle macchine, è paura dell'uomo con le abilità di una macchina. Ci facciamo paura, soprattutto perché i difetti li copia benissimo... Ma i pregi meno.
Wow, che bel commento. Penso di doverlo rileggere, ma grazie mille di aver condiviso con noi le tue riflessioni. Ci sono un paio di passaggi niente male 😮
(ignora gli errori grammaticali 😅 però) . In effetti è un argomento molto complesso e interessante.
Ho apprezzato molto anche io, molti spunti interessanti in questo commento. Grazie!
Lo uso come spunto per l'esame di stato, grazie
In realtà una macchina potrebbe interpretare lo spegnersi come l'unico ostacolo a risolvere un compito. Oggi la programazxione neurale è aperta. Il codice genera nuovo codice in modo non prevedibile. Chi ha in mente la sequenza di comandi " se questo fai quello", prende un abbaglio. Teoricamente un solo comando," non spegnerti e non farti spegnere, ad ogni costo," basterebbe ad innescare un processo infinito di azioni e controreazioni. Si chiama sopravvivenza. Quello che dall'inizio di tutto ha portato avanti la vita. La coscienza potrebbe anche non servire.
ChatGPT è piu' umana di quanto si creda , io facevo lo stesso a scuola, se non sapevo inventavo cose verosimili, a volte ci azzeccavo, continua cosi' ChatGPT !
Quando I.A. prenderà coscienza.. sarà di fatto un essere vivente.. c'è poco da girarci intorno filosoficamente
Voto tutuorial Perplexity😉
👍
Poi Roberto sembra goda dell' errore della macchina... Ragazzi non credo sia il modo più corretto....
È una cosa (un po' triste) che vedo fare tanto ultimamente.
Fai il like facile di questi tempi, ma non lo condivido.
E soprattutto tra 10 anni ci sarà poco da ridere 😂
Fra 10 anni? Forse tra 10 mesi... 😂
In effetti è proprio il fatto di voler e dover dimostrare la superiorità umana su questi sistemi di AI che fa comprendere che veramente stiamo parlando di qualcosa che effettivamente può essere paragonato all'essere umano in termini di ciò per cui viene paragonato
Bah, a me Mercadini sembra curioso e divertito, come lo è sempre di fronte a qualcosa di curioso.
Roberto è un attore, è letteralmente il suo lavoro enfatizzare la narrazione teatralizzandola.
Tra l’altro è laureato in informatica quindi dubito che sia un luddista.
Semplicemente non conosce come funzionano le AI.
Anche la nostra mente è un software/wetware.
Diciamo che a me non interessa sappia o meno, a me interessa che quando ho bisogno mi aiuti a completarmi e completare ciò che desidero realizzare, ciò che so di volere e quindi sta a me saper usare lo strumento per ottenere il risultato verificando. Ben venga il fenomeno delle allucinazioni, almeno ci rimane il pensiero critico.
il 99% dell'umanita fa cose nella vita che potrebbe fare l'Ai ma c'è quell'1% che fa la differenza e che fa cose che l'Ai non riuscirebbe mai a fare..
Quell'1% di umanitá ha creato chatgpt e un AI non potrebbe mai creare qualcosa di rivoluzionario come chat gpt è questa la grande diffenza e non va dimenticata.. L"ai può fare cose molto piu velocemente fino a un milione di volte piu velocemente, cose che saprebbero fare il 99% degli umani adulti con a diisposizione una grande quantità di tempo e un motore di ricerca a cui fare domande... Non serve intelligenza servo tempo e chat gpt lo abbatte è questo il grande vantaggio. L'errore è semantico e sta nel fatto di chiamarla intelligenza... Chat gpt non è intelligente perché le cose che fa le saprebbe farle anche una persona poco intelligente ma che sia stato addestrato ad usare bene un motore di ricerca e dei software di calcolo... La rivoluzione dell'Ai sta proprio nel fatto che la maggioranza delle persone fanno lavori dove non serve essere intelligenti e questo li renderà sostituibili, ma non bisogna dimenticarsi che dietro l'AI ci sono degli uomini e che l'AI non potrà mai sostituire i propri creatori autocreandosi... É questa la grande differenza che non andrebbe mai dimenticata. l 99% dell'umanita fa cose nella vita che potrebbe fare l'Ai ma c'è quell'1% che fa la differenza e che fa cose che l'Ai non riuscirebbe mai a fare..
Quell'1% di umanitá ha creato chatgpt e un AI non potrebbe mai creare qualcosa di rivoluzionario come chat gpt è questa la grande diffenza e non va dimenticata.. L"ai può fare cose molto piu velocemente fino a un milione di volte piu velocemente, cose che saprebbero fare il 99% degli umani adulti con a diisposizione una grande quantità di tempo e un motore di ricerca a cui fare domande... Non serve intelligenza servo tempo e chat gpt lo abbatte è questo il grande vantaggio. L'errore è semantico e sta nel fatto di chiamarla intelligenza... Chat gpt non è intelligente perché le cose che fa le saprebbe farle anche una persona poco intelligente ma che sia stato addestrato ad usare bene un motore di ricerca e dei software di calcolo... La rivoluzione dell'Ai sta proprio nel fatto che la maggioranza delle persone fanno lavori dove non serve essere intelligenti e questo li renderà sostituibili, ma non bisogna dimenticarsi che dietro l'AI ci sono degli uomini e che l'AI non potrà mai sostituire i propri creatori autocreandosi... É questa la grande differenza che non andrebbe mai dimenticata.