Complimenti, non é facile raccontare questo disagio, c é tanta ignoranza ancora. Il vostro video aiuterá tanti a non sentirsi soli, e a far capire questo fenomeno a chi non lo conosce.
Sai, noi diamo per scontato che il passato sia difficile da raccontare, sempre. Raccontare non è un segno di coraggio, non è una prova dove si supera una paura. Quando raccontiamo le nostre storie a tante gente, si pensa di poter aiutare qualcuno e/o per poter riflettere meglio su noi stessi, almeno, come nel caso del video. Anche a me, per esperienze terribili che ho raccontato, mi hanno dato del coraggioso, quando, in realtà, è facile raccontare una cosa che abbiamo superato, piuttosto che qualcosa che ci fa sentire vulnerabile in quel momento(e come si nota questo problema non viene vissuto come una condanna, ma come un limite che deve pian piano essere superato per la propria pace, come una sorta di miglioramento, di crescita). Immagino che nemmeno loro si sentono coraggiosi per questa decisione, che hanno preso. Di sicuro, questo video è utile.
Questo ragazzo é molto coraggio, lo stimo tanto e la madre super comprensiva. Mi sono venuti i brividi perché ho sofferto di brutto anch'io, solo mai compresa da nessuno, ero una che soffriva in silenzio. Sono contenta di vedere che questo ragazzo abbia ricevuto un grande supporto, tutti i ragazzi che hanno questo tipo di problemi dovrebbero essere aiutati e spero che nel futuro sia sempre così e l'ignoranza possa venire meno
Ti raccomando, Christian, di restare fuori, di fare, studiare, diventare cosa e chiunque tu voglia essere. Solo le bellissime persone come te possono cambiare in meglio il mondo. Sei la differenza proprio con le tue umanissime fragilità. Il tuo coraggio, insieme a quello di tua madre, di esservi raccontati aiutando tante altre famiglie, é un dono grande, ma anche bello, luminoso. Umano. Ti abbraccio, Christan, augurandoti il meglio dalla vita, e che tutte le persone che incontrerai sappiano meritarti.
S'intravvede del grande potenziale in questo ragazzo, continuando il percorso riuscirà sicuramente a raggiungere traguardi magari prima inimmaginabili, complimenti
Che Ragazzo dolce ! E' la sua sensibilità che lo ha reso emotivamente fragile ! Troverà sempre di più la sua forza interiore e crescerà ancor più la sua autostima che gli faranno da corazza ed avrà sempre più fiducia in se stesso e nelle sue potenzialità .In questo lavoro il compito e le responsabilità della Scuola sono di una portata enorme !!! Un grande abbraccio a questo Ragazzo e alla sua Mamma da una vecchia insegnante in pensione !!!
Io ho un figlio autistico e comprendo benissimo l'importanza di figure di sostegno competenti e di aiuto a scuola e a casa. Grazie per la vostra testimonianza
Complimenti sinceri alla madre, si vede da come parla del figlio che lo ama e lo conosce profondamente. È evidente che c'è molta comunicazione tra di loro.
Viva la sincerità. COMPLIMENTI AI GENITORI.❤🙏🏼❤🙏🏼 Nella vita bisogna APRIRSI ED essere forti e affrontare le proprie difficoltà. Anche se purtroppo le prossime generazioni avranno problemi peggiori. TROPPA TECNOLOGIA.
Finalmente parli ancora di hikikomori! Questo ragazzo deve essere molto grato ad avere una mamma cosí, che gli è stata dietro ed è stata in grado di dargli i suoi spazi ed ha voluto capirlo. I miei genitori non lo avrebbero mai fatto per me.
Bravo Christian! Condividere le tue difficoltà come stai facendo tu con questo video, penso che ti aiuterà molto. Sono convinto che tu abbia la forza interiore per uscirne alla grande.
Quante storie diverse ci sono in giro, quante famiglie accomunate dagli stessi problemi. Io non so se sia giusto attribuirmi l'appellativo di hikikomori, dal momento che mi capita di uscire (molto sporadicamente comunque). La verità è che, da quando ho scoperto questo fenomeno, ho trovato tantissime affinità con chi ne soffre. La mia fobia sociale non nasce dal bullismo (che ho comunque subìto alle superiori) e nemmeno da un tremendo lutto che ha colpito la mia famiglia quando ancora ero piccolo, bensì nasce da un altro disturbo ansiogeno, l'anginofobia (per chi non lo sapesse, è la paura irrazionale di morire soffocati dal cibo, liquidi e talvolta persino salìva). Con il tempo quest'ansia ha preso sempre più il sopravvento, non permettendomi di coltivare e sperimentare rapporti sociali o anche passioni che mi smuovessero. Ed ora eccomi qui, dall'alto (o dal basso, a seconda dei punti di vista) dei miei 23 anni, solo come tanti altri in questo nostro paese. Per chiunque soffra, per qualunque cosa, voglio mandare un abbraccio, nella speranza di un domani migliore per tutti noi
Purtroppo il fenomeno della fobia sociale è cresciuto a dismisura con la pandemia. Auguro a queste meravigliose persone di risolvere le loro problematiche al più presto con l'aiuto di validi professionisti.
È stato molto coraggioso e bravissimo di raccontarci!!Anche la mamma è stata bravissima di affrontare assieme.. Anche la mia nipote ha la stessa problema da 4anni e nn riesce ancora uscirne fuori.. Spero tanto che un giorno riesca riprendere la vita normale come tutti altri ragazzi!!🙏🙏
Mi emanano una dolcezza indescrivibile...si vede che il ragazzo durante tutto il video è molto emozionato, sensibile da questo argomento seppur abbia avuto il coraggio di parlarne. La madre mi sembra una persona bellissima, infatti così a pelle sento di volerle bene, sento il suo amore verso il suo figlio e provo quasi invidia verso quel ragazzo che ha una madre così. Per fortuna che è guarito.
Complimenti alla mamma che ha fatto mille ricerche, acquistato libri e parlato con altri genitori. La loro situazione è l'opposto della mia. Il faccio ricerche e mi affibbio cosa potessi avere, acquisto libri, vedo video come questi ecc... E mia madre mi prende in giro e rifiuta che io possa avere qualcosa... Certe persone non dovrebbero proprio fare i genitori....
Soffro di dca da 10 anni (ora ne ho 20) e mio padre è ancora capace di darmi della capricciosa. Ho perso anche due anni di scuola, perché non riuscivo proprio a stare in classe. Gli insegnanti si sono mostrati disponibili solo nei primissimi tempi, poi l'indifferenza più totale. Ora frequento una scuola privata e sono all'ultimo anno. Ci sto provando, ma ovviamente non è semplice... La cosa che più mi fa star male è il sentirmi costantemente in colpa perché soffro... non c'è tempo per "piangersi addosso", bisogna sempre fare, essere positivi e dimostrare
Davvero vorrei essere carina, gentile e pensare sempre bene delle persone, ma la verità è che sta società mi fa schifo e me ne andrei tranquillamente a vivere in Alaska
Christian vedo solo ora il tuo video, sono passati due anni da quando è stato pubblicato. Complimenti a te e a tua madre, per tutto ciò che ho visto e sentito. Tra tutto ho visto soprattutto tanto amore, il tuo per la vita, quello di tua madre per te e anche se non erano nel video ho sentito l'amore di tuo padre e perché no... anche del tuo educatore. L'amore può tutto! Grande Christian ❤ Mi piacerebbe sapere come stai adesso e cosa stai facendo nella vita.
Sono patologie e non capricci o paure che hanno tutti, se non comprendiamo questo continuiamo a minimizzare e rovinare vite ,non possiamo essere convinti che gli altri affrontino le difficoltà nel nostro stesso modo, ci sono migliaia di variabili che non comprendiamo della nostra vita figuriamoci di quella degli altri. Cerchiamo di essere maggiormente inclusivi e tolleranti 👍 Auguri alla mamma e al ragazzo
Il male è la cultura affettiva (Genesi 2.17) in aperto contrasto al sistema guida umano dell'amore per il prossimo (indistinto per chiunque), poi l'incidenza sulla persona dipende dalla sensibilità genetica, dai genitori, dalle opportunità, dalle scelte ideative ecc., ma sembrerebbe che da questo orecchio il mondo non ci senta
Soprattutto ci sono famiglie "all'antica" (le chiamano così adesso) o disagiate e non vuol dire che ci debba essere una tossicodipendenza o reati di mezzo (la mia non ha nessuna delle due all'interno, ma è molto disagiata e indifesa nella società), e in Italia è pieno, come nel mondo del resto ma il sistema ci impone ad essere invidiosi degli altri, in continua concorrenza e materialista a livelli estremi; soprattutto bisogna apparire in continuazione. Ora ho 23 anni (non sono mai stato hikikomori o chiuso, ma avendo una grave malattia alla colonna vertebrale non ho avuto una vita adolescenziale come avrei voluto e dovuto. Spero che si superi questo trambusto e tutto il disagio che esiste anche perché stiamo andando verso un baratro mai visto prima...
Preferirei vedere interviste del genere fatte senza genitori, spero che questo ragazzo trovi professionisti che lo aiutino a formare rapporti umani soddisfacenti soprattutto al di fuori della famiglia e a trovare una autosufficienza affettiva.
Sono sempre più convinta che di storie come queste se ne raccontino troppo poche. Parlo da ragazza di 19 anni che due anni fa ha cominciato a sperimentare una situazione analoga a quella esposta in questo video. Sempre stata una studentessa modello, ogni anno solo 10 in pagella, l’alunna che tutti i professori consideravano a dir poco perfetta, sempre pronta a partecipare a progetti scolastici di ogni tipo, mettendoci tutto l’impegno del mondo, sempre quella che arrivava prima alle gare di matematica di istituto, quella che vinceva i concorsi di poesia e di scrittura nazionali. Insomma ero una ragazza a cui non mancava nulla, anzi a detta di molti avevo qualità al di sopra della norma. Inutile dire che dopo tanti anni vissuti in questo modo mi ero convinta anche io di essere invincibile. Poi due anni fa è cominciato il mio calvario: all’inizio del quarto anno di liceo scientifico comincio a soffrire di un’ inspiegabile ansia talmente forte da non farmi dormire la notte. Da qui il crollo totale: non riuscivo ad entrare in classe perché mi mancava l’aria e sentivo la necessità di scappare fuori, ogni notte mi svegliavo di soprassalto completamente sudata e con le palpitazioni. La paura di ciò che avrebbero potuto dire e pensare gli altri di me mi ha portato a resistere e a nascondere questo problema a tutti per circa 5 mesi, poi a febbraio 2022 non ci sono più riuscita. Un lunedì mattina mi sono svegliata e non ho più retto: sono scoppiata in lacrime e ho detto ai miei genitori che non volevo andare a scuola; in realtà sapevo dentro di me di essere arrivata al limite e che non ci avrei messo mai più piede. Riesco a passare comunque il quarto anno non superando il limite di assenza, trascorro l’estate rinchiusa in casa senza la forza e la voglia di andare nemmeno al mare, trascorro le mie serate in terrazza seduta su una sdraio. A settembre 2022, all’inizio del quinto e ultimo anno di liceo scientifico, i miei genitori le provano tutte per farmi alzare dal letto e andare a scuola ma è sempre un fallimento perché l’angoscia prende il sopravvento e nulla riesce a farmi staccare da quel cuscino. Smetto di andare a scuola davvero e l’unica cosa che posso fare è ritirarmi. Nessuno, né i miei compagni di classe, né i miei professori capiscono il perché del mio assurdo comportamento che mai si sarebbero aspettati. Passo mesi rinchiusa in casa sia per l’ansia di uscire che per la paura di incontrare qualcuno lì fuori a cui dare delle spiegazioni sul perché mi fossi ritirata da scuola. Vado da due psicologhe per circa 2 mesi ma nessuna è in grado di aiutarmi. In quel disperato periodo in cui tutto era buio decido di contare solo sulle mie forze: mi sforzo tutti i pomeriggi di uscire di casa, prima solo per pochi minuti facendo il giro dell’isolato, poi allontanandomi sempre di più dalla mia abitazione fino a stare per più di due ore a passeggiare per la città. La mia ansia diminuiva giorno dopo giorno. Decido di non voler perdere l’anno e rischiare di non prendere il diploma. A marzo 2023 faccio domanda alla mia scuola, da cui mi ero ritirata già da alcuni mesi, per fare l’esame di maturità da privatista. Potevo scegliere qualsiasi liceo scientifico nella mia provincia, ma scelgo il mio, scelgo di fare l’esame insieme ai miei ex compagni di classe nonostante avessi interrotto anche con loro ogni tipo di rapporto. Volevo mettermi alla prova fino in fondo anche correndo il rischio di avere tutti gli occhi puntati addosso appena avessi messo piede a scuola. Studio e mi preparo da sola in un solo mese per sostenere la maturità. Il 3 luglio 2023 svolgo l’orale e mi diplomo con 86 centesimi. La vecchia me avrebbe accettato solo e unicamente il 100 e lode, ma la nuova me più consapevole e matura sa che quell’86 vale più di qualsiasi altra cosa. Sono passati due mesi dalla mia maturità e combatto quotidianamente contro l’ansia sociale, cadendo e rialzandomi quotidianamente; ma adesso ho un sogno: aiutare chi è nella mia stessa situazione. So che Il mio destino è questo e che solo così tutto il dolore che ho provato, tutte le lacrime che ho versato avranno davvero un senso. Questi problemi dilagano sempre più nella nostra società, quindi vi prego di non giudicare mai nessuno senza conoscerlo perché non sappiamo quale battaglia stia affrontando. L’ansia sociale non colpisce solo i deboli, ma può riguardare anche i più abili e intelligenti. Complimenti alla mamma di questo ragazzo, ma soprattutto complimenti a lui perché ci vogliono degli attributi che la gente non può nemmeno immaginare per affrontare e superare queste situazioni.
L'ansia sociale non colpisce solo i giovani. Lì fuori c'è un mondo anche assurdo che può mettere a disagio molta gente. Tieni duro e sappi che comunque puoi fare tante cose senza per forza stare in mezzo alla gente. Per esempio scrivere, mi pare tu sia molto portata. E puoi scoprire quanto sia bello stare in mezzo alla natura per conto proprio, dimenticando gli umani e sentendo l'enorme compagnia che può dare. Certo un pò di pace con sé stessi la si deve trovare, senza pensare al giudizio di nessun altro.
Da quello che vedo sentendolo parlare è un ragazzo normalissimo (anche nell'apprezzare i videogiochi) che non ha motivo di sentirsi meno degli altri. Probabilmente è molto sensibile ma è un valore aggiunto. Spero che anche lui lo realizzi
Ora a 43 anni m e ' uscita fuori anche a me sta " malattia .... Mi so isolato .... Cmq .... Bravo bravo bravo ....!!! Vi vedo in forma sia te che la tu mamma .... Via ... Ora cerca tt i giorni di stare fuori casa più che puoi ... Se ti va vai giocare a calcio pallavolo insomma qualsiasi sport ... In compagnia ... Stai tranquillo ti passa tt la fase più complessa l hai superata .... Via via sei apposto forza e coraggio ... E stai al sole quando puoi .... Ciao un abbraccione e vai sul mare .... Ciao
Guardando quest'intervista mi sono commosso, ho 30 anni. Con particolarità differenti, ma ho sofferto e soffro anch'io di disagi simili. Credo che la molla che è scattata in questo ragazzo, quella di "voler aiutare gli altri", sia la più forte per farti uscire da queste situazioni. Ora che riesca o meno a fare medicina, e al netto di eventuali ricadute, sono sicuro che finché rimane su questo binario è sulla strada giusta per dare tanto a sé stesso e agli altri. Importante è anche essere consapevoli delle dipendenze che spesso si vanno a formare in un contesto simile, che spesso ti tengono legato alla zona di comfort, lui sembra parlare in questi termini del gioco online. Nel mio caso oltre al gioco online c'è stata anche la pornografia; é difficile riconoscersi dipendenti da qualcosa (specie nel caso della pornografia, per lo stigma che la circonda e la vergogna che ne può scaturire), ma credo sia fondamentale per muovere i primi passi e cominciare a vivere.
ti capisco bene ho 24 anni e ho passato le solite cose, assistenti sociali hanno fatto si che finissi le medie perchè mi ero isolato 3 anni, poi mi hanno diagnosticato fobia sociale e disturbo ossessivo compulsivo con disturbo di personalità, ne soffro tutt'ora ma sto cercando di uscirne andando dalla psicologa, anche io giocavo online e non facevo altro, il mio problema fu il bullismo come principale, ma fin da bambino avevo l'ansia sociale
@@edward5247 Per esperienza ti dico che il momento più bello se hai sofferto questo tipo di disagi, il momento in cui capisci di star bene, è quello in cui ti rendi conto che la tua "zona di comfort" si é estesa al mondo intero; che stai bene ovunque e non hai bisogno di nulla. È uno stato di grazia difficile da raggiungere, ma possibile. Ora sto di nuovo malino e lotto per migliorare la mia situazione ma un paio d'anni fa (dopo un lungo periodo di chiusura), sono finito dall'altra parte del pianeta, mi sono innamorato, e per poco non sono rimasto lì a vivere. Sará una stupidaggine, ma prima non lo avrei immaginato possibile, invece ero lì e sono ancora felice a pensarci.
La pornografia è la cosa più sporca e oscena che l uomo abbia mai inventato .È distruttiva se vuoi ho una rivista che ti può aiutare, complimenti x il tuo coraggio.
Sì , una persona che ha vissuto qualunque esperienza sulla propria pelle e riesce a superarla poi può aiutare chi si trova a vivere la stessa cosa . Questo dà anche un senso alla sofferenza che sì è dovuto vivere , a non considerare quegli anni sprecati , bensì un periodo in cui si è imparato qualcosa non attraverso i libri , ma per esperienza diretta .
Un ragazzo molto intelligente e sensibile, comunque (a mio avviso) è fondamentale il rapporto fiduciario tra genitori e figli e soprattutto il problema (per quello che è possibile) va minimizzato con il soggetto e portato all’esterno solo con psicologi o persone (genitori o ragazzi) che vivono le stesse problematiche / questa è la mia esperienza.
Non mi risulta che siano i soli... Oggi ci sono molte altre realtà: bisogna saperle cercare e bisogna anche essere fortunati a trovare le persone giuste al momento giusto. Noi non siamo stati sostenuti da nessuna dea bendata e adesso per mio figlio è troppo tardi. Quando parlava un po' ovunque (giornali, TV varie, seminari, convegni, ecc) del suo disagio era troppo avanti e i tempi non erano maturi: aveva vent'anni e prometteva bene; il lockdown ci ha messo del suo per ricacciarlo in isolamento, dove tutt'ora, dopo sette anni di impegno, si è rifugiato 🤷😳
fa talmente schifo il mondo e la gente che capisco questi ragazzi che ri chiudono in una stanza e interrompono ogni contatti al di fuori. a volte ci sto pensando anche io.
@@lasc1195 Sei il ragazzo del video? Posso consigliarti "Io e te" è un romanzo di Niccolò Ammaniti, mi ricordi il protagonista e magari ti farebbe piacere leggerlo
Si abbandonati e non creduti anche noi genitori, e la scuola superiore di mio figlio il nulla cosmico e molte volte mi sono sentita una deficienze, perché mi dicevano che ero io ad esagerare.
Stiamo uscendo molto lentamente da questa situazione con il timore che mio figlio possa ricadere nuovamente nel totale isolamento. La scuola lasciamo perdere, i primi anni è stato un incubo. L'incompetenza totale di quelli che si definiscono docenti, impreparati e ignoranti. Il problema è che sono laureati.
Senza bullismo è molto meno problematica la cosa, hai un 50% di problemi in meno. Comunque non è facile parlarne ti faccio i miei complimenti più sentiti.
Forza e coraggio....la vita è piena di insidie ma anche di gioie ..e io sono convinto che tu e tua madre ....riuscite a uscire da questo tunnel ....!!! un abbraccio!!!
Wow questo ragazzo è molto sveglio e bello,non si direbbe per niente che ha subito tutte queste difficoltà,è un miracolo per come sta adesso,io un periodo PER COLPA DEGLI ALTRI mi sentivo così e sono dovuta andare lo stesso tutti i giorni a calci nel culo,questo "approccio educativo" essendo donna,mi ha distrutto la vita perché mi ha fatto venire il terrore che succedesse a mio figlio e di conseguenza ho abortito
Ho unproblema simile con uno dei miei figli. Dai commenti vedo che c'è tanta ignoranza su questo tipo di problemi ma bisogna provare per capire cosa significa e sentirsi impotenti. Io sono stata sempre una mamma severa ma non c'era modo di venirne fuori né con le buone né con le cattive. Armarsi di santa pazienza e soprattutto farsi aiutare da persone competenti prima che la cosa diventi cronica. Comunque complimenti e tanti tanti auguri
Io mi sento a disagio nelle associazioni di volontariato. Ho fatto il volontario da ragazzo sulle ambulanze ma ci sono persone che non mi piacciono assolutamente sono ignoranti, gasati e se vedono una persona che purtroppo ha ricevuto troppa educazione lo deridono. Ho fatto anche il volontario al WWF ma non fa per me. Ci sono persone che parlano solo di sbornie, joint io purtroppo ho avuto un altra educazione, altrimenti se avessi fumato un solo joint mio babbo mi avrebbe picchiato. Mi diceva in accento pisano un le fuma i carabinieri ti rovinano poi non puoi fare i concorsi pubblici.
Ciao. Hai provato in un rifugio per animali? Loro non giuficano e sanno dare molto anche più degli umani. Sei prezioso, non sprecare questa tua sensibilità.
L'UOMO NON SA DUE COSE: 1) Di nascere felice (Genesi 2.7/8) 2) E che la felicità della fanciullezza una volta colpevolmente persa perseguendo la cultura affettiva (Genesi 3.6) non è più recuperabile (Genesi 3.24)
Come lo capisco a 12 anni avrei voluto suicidarmi ...perché odiavo i miei compagni ...magari mi avessero tenuto a casa ...e stato bello che abbia potuto superare questo periodo senza forzature ...🙄🤔😢
A questo ragazzone ora cosa manca? Boh, questo mondo è proprio vero che è fatto solo per i brutti.... La bellezza sia esteriore che interiore è una menomazione sociale per questo mondaccio
Bravo ,un consiglio , secondo me in questi casi anche fare volontariato un po' di ore a settimana sarebbe giusto. Questo darebbe lo stimolo giusto a capire che gli altri hanno comunque bisogno del suo aiuto e farlo sentire importante e nello stesso tempo responsabilizzarlo . Questo aiuterebbe a dimenticare anche il periodo che ha trascorso. Grazie ai genitori per aver dato tutto l'aiuto e grazie anche al mondo della scuola che ha capito la situazione e ha dato supporto a questa famiglia.
Disagi come questi sono causati da una società violenta e iperaggressiva. La fregatura è data dal fatto che si attribuisce troppa importanza all'esteriorita delle cose e nessuna al proprio modo di essere interiore, a partire da se stessi. Stimarsi, credere in se stessi parte da noi e la ricerca di approvazione è il passo più erroneo che si possa fare. Lo sforzo deve partire da noi, e le critiche degli altri su noi stessi devono contare zero. Chiudersi in casa non risolve le frustrazioni, semmai peggiora uno stato di ansia e disagio e pospone la soluzione del problema. Io sono stato un ragazzo problematico degli anni 80-90, ma non ho mai dato granché peso alle prese in giro o ai difetti che mi evidenziavano continuamente le persone arroganti. Ora so che ho fatto bene a fare così. Dovete avere coraggio ragazzi.
Purtroppo io sono ancora con mia figlia nella prima fase....i mesi passano ,nn succede niente, nn abbiamo incontrato le persone giuste nonostante tutte le ricerche che porto avanti ,sembrano tutti prendere superficialmente il problema.
Combatti anche contro una società che tu vuole prepotentemente imporre di non essere te stesso, ma di essere uguale a milioni di altre "pecore". Se sei appena leggermente differente ti "scartano" , ovvero ti escludono, e questa è l opzione tra virgolette migliore, perché potrebbe capitarti pure di peggio.
Ma per favore... Già viviamo in una società pessima ( e dico pessima anche se vorrei dire un'altra cosa ma è troppo volgare) , se poi non c è nemmeno affetto in famiglia, dove lo si trova? Fatevi un esame di coscienza prima di scrivere, per favore.
Hikikimori Dalla veglia in assenza di sonnolenza pocede l'attrazione per il mondo esterno (Vangelo di Giovanni 10.1/6), ovvero la felicità e la salute, mentre dalla sonnolenza diurna nella veglia a fase continua in soggetti geneticamente sensibili promossa dalla cultura affettiva perseguita (Genesi 2.17) che smagnetizzando la Pineale invade il lobo frontale (il Tempio di Dio) procede il male malessere umano e a riflesso il rifiuto della realtà da cui gli Hikikimori. OVVVERO GLI AFFETTIVI SONO LA CAUSA DELLA DISGRAZIA UMANA. IDDIO INVERO COMANDA L'AMORE INDISTINTO PER CHIUNQUE (pr il prossimo) SENZA RIGUARDI PER ALCUNO.
si anche io la vedo come te , semplicemente pigrizia di non muoversi dalla propria comfort zone e poi si arriva a questi punti, tratterò anche questo argomento nel prossimo video
Nessuna differenza , eravamo tutti uguali e con pari possibilità, poi c'è da dire che anche i genitori di oggi non sono i nostri ....i nostri erano severi ma giusti...
Nessun insulto però boh, molte di quelle paure che sento sono un po’ paure che tutti hanno. Semplicemente alcuni non hanno il lusso di poter rimanere a casa a giocare ai videogiochi perché non tutti i genitori sono così accondiscendenti come sua madre sembra essere. Secondo me alcune volte questa generazione (facendone parte) è molto debole mentalmente perché siamo troppo agevolati dalla esplosione tecnologica di questi ultimi anni. Che ci lascia poter far quasi tutto nel comfort senza dover mai uscire dalla nostra comfort zone. Solo parere personale✌🏼
...può essere in parte vero ma conta che il fenomeno in Giappone è nato quando tutta questa esplosione tecnologica non c'era. Poi sicuramente, è una situazione figlia di un certo benessere economico, nei paesi meno sviluppati questi problemi non ci sono ma perché lì la priorità è portare la pagnotta a casa. Sull'accondiscendenza dei genitori, onestamente io credo che nemmeno la durezza nel lungo tempo porti poi a risolvere un problema del genere, anzi, rischia di causare atteggiamenti ancora più estremi. E' vero ci sono paure che tutti più o meno hanno ma non siamo tutti uguali e non tutti sono capaci di gestirle e tenerle sotto controllo... ognuno fa quello che riesce.
Io condivido parte di cio' che leivha scritto,ma credo anche per conoscenza personale,che chi 25 anni fa era adolescente e aveva dei problemi disfunzionali emotivi, veniva lasciato a sé stesso e c'era chi come me che oggi è viva e vegeta con molte ferite però....chi invece nelle stesse condizioni per curarsi da solo si buttava sull'eroina o alcool, ho visto persone care morirci... se invece fossero esistiti all'epoca dei centri di ascolto e vero aiuto, ora erano vivi e amati. Il suo commento lo capisco, ma mette in evidenza come purtroppo l'essere umano nel 2021 ancora tende a sottovalutare i problemi emozionali,che vorrei ribadire,vengono prodotti dall' emisfero destro del nostro cervello "specializzato" nel metterci un comunione con ciò che ci circonda e crea l empatia... Se vi fa male un organo lo curate, se invece vi fa male la parte emozionale che ha la SUA SEDE NEL CERVELLO, organo primario di noi umani....c è vergogna e viene sottovaluto. Equilibrio nell'educazione ok. Ma conoscere la scienza di tutti i nostri organi è fondamentale per il benessere umano. Non si troverà mai armonia nel mondo se non guariremo tutti i nostri traumi e ciò che ne consegue.
@@ilariap.7519 capisco quello che dici, ho usato la tecnologia solo come esempio. Non penso dipenda solamente da ciò, però è di sicuro un fattore che al giorno d’oggi puoi far quasi tutto da dentro casa. I genitori non devono essere severi però alcune volte dovrebbero stimolare di più i propri figli e non solo confortarli lasciandoli abbattere alla prima difficoltà. Anche io se non esco per tanto tempo tendo a diventare più triste, però sin da piccolo sono sempre stato costretto a fare almeno uno sport. Quello per esempio non era essere duri da parte dei miei genitori ed ha aiutato tanto nel lungo termine
@@zanza3762 però tu hai usato la parola costringere...cioè i tuoi genitori ti hanno costretto, per me è sbagliato ...oggi che sei cresciuto se una persona ti costringe a fare qualcosa tu come la prendi? magari un bambino che viene costretto dai genitori ad andare a calcetto perchè un giorno dovrà diventare qualcuno o perchè deve per forza conoscere gli altri può diventare un problema...a te magari il costringerti a fare sport non ti ha fatto male, ma magari ad un ragazzo piu introverso e timido lo è... nel video c'è un passaggio in cui dice che l'educatore ha fatto uscire da casa il ragazzo con piccoli step come ad esempio mettersi seduto su una panchina, non lo ha costretto ad andare al centro commerciale perchè il ragazzo lo potrebbe vivere male e potrebbe restarne traumatizzato e peggiorare la situazione... solo i professionisti sanno il modo migliore per approcciarsi alle persone e ogni persona è diversa e vive esperienze di vita diverse
Ok, ma poi cmq ci sarà un momento in cui, vuoi o non vuoi, bisognerà confrontarsi con l'ambiente esterno e con le altre persone (dovrà lavorare, o no?). Lì il problema sarà l'incapacità di gestire i rapporti sociali, poiché non c'è stata nessuna "palestra" per imparare a farlo
Certo non è bello però se ognuno si comportasse cosi bisognerebbe avere decine di aule e insegnanti, oltretutto suo padre ha di certo un peso in questa cosa per tutti gli altri sarebbe un problema, privilegi chenoncapisco...BAH
Non è facile per un preside giustificare il sostegno o l asacom ci vuole impegno politico dei ministri istruzione e sanità nell inserire la diagnosi del disturbo nei vari regolamenti o leggi che prevedono i servizi ai ragazzi. Cerchiamo di capire i presidi e i professionisti medici e psicologici se a questi mancano gli strumenti normativi, picciotti oggigiorno i dirigenti hanno paura di interpretare le norme giuridiche, figuriamoci quando le norme mancano. 'U pisci sempre da'testa fete. Fate bordello con le vostre associazioni, se le avete e se non le avete fatele, i politici, purtroppo, fino a quando non ci sono in ballo i "numeri voto" non si muovono
Va beh ma a me sembra di capire che la madre era accondiscendente al fatto che il ragazzino restasse a casa.. io quando andavo a scuola media o superiore se dicevo a mia mamma che non avevo voglia ci andavo a calci nel c...
Oh mio Dio beata ignoranza. Tu perché non ci volevi andare? Magari i motivi non erano gli stessi? Ci hai pensato a questo? O pensi che tutti debbano essere uguali e fatti con lo stampino come questa società di m...a vuole imporci?
Maaah... non capisco. Ho 47 anni e quando ero piccolo e frequentavo le scuole elementari e pure dopo alle medie se non mi alzavo mia madre mi buttava giù dal letto, mi aiutava a vestirmi e mi spediva a scuola per via aerea😂😂. Odiavo la scuola e i professori, ma mi hanno fatto studiare, anche perché l'alternativa sabbe stata andare a lavorare. I problemi dei genitori e le debolezze si riflettono sui figli, madre e figlio sono uguali.
@@cambiare_idea5374 quindi secondo te è normale che un figlio tratti così la propria madre e che la madre lo giustifichi secondo te? La mela non cade mai lontano dall'albero.
@@giuseppep6396 non serviva riempirlo di botte, mia madre non mi riempiva di botte, ma qualche scapaccione al momento giusto. Ci si forma con quello che ci circonda e le debolezze dei genitori si riflettono sui figli. Poi se proprio non si riesce bisogna avere l'umiltà e l'intelligenza di chiedere aiuto prima che sia troppo tardi. Una pianta se la raddrizzi fin da piccola, crescerà dritta e forte, se aspetti troppo otterrai solo che si spezzerà. Poi siamo tutti d'accordo che fare i genitori sia il mestiere più difficile del mondo e la bacchetta magica non esiste.
Complimenti, non é facile raccontare questo disagio, c é tanta ignoranza ancora. Il vostro video aiuterá tanti a non sentirsi soli, e a far capire questo fenomeno a chi non lo conosce.
Grazie di cuore.
👏👏👏
Sai, noi diamo per scontato che il passato sia difficile da raccontare, sempre. Raccontare non è un segno di coraggio, non è una prova dove si supera una paura. Quando raccontiamo le nostre storie a tante gente, si pensa di poter aiutare qualcuno e/o per poter riflettere meglio su noi stessi, almeno, come nel caso del video. Anche a me, per esperienze terribili che ho raccontato, mi hanno dato del coraggioso, quando, in realtà, è facile raccontare una cosa che abbiamo superato, piuttosto che qualcosa che ci fa sentire vulnerabile in quel momento(e come si nota questo problema non viene vissuto come una condanna, ma come un limite che deve pian piano essere superato per la propria pace, come una sorta di miglioramento, di crescita). Immagino che nemmeno loro si sentono coraggiosi per questa decisione, che hanno preso. Di sicuro, questo video è utile.
Ci fosse un accento giusto
@@fable_enthusiast Cioè, che intendi?
Sto passando tutto questo, da un anno oramai, con mia figlia...... Questo video mi da speranza..... Buona vita alla vostra famiglia
Anch'io da 6 mesi tutto scatenato da episodi di bullismo a scuola..
Che tenerezza..e che bello sentire i grandi progressi che questo ragazzo ha già fatto :) non sono per nulla scontati.
Vi auguro ogni bene..
Questo ragazzo é molto coraggio, lo stimo tanto e la madre super comprensiva. Mi sono venuti i brividi perché ho sofferto di brutto anch'io, solo mai compresa da nessuno, ero una che soffriva in silenzio. Sono contenta di vedere che questo ragazzo abbia ricevuto un grande supporto, tutti i ragazzi che hanno questo tipo di problemi dovrebbero essere aiutati e spero che nel futuro sia sempre così e l'ignoranza possa venire meno
Ti raccomando, Christian, di restare fuori, di fare, studiare, diventare cosa e chiunque tu voglia essere. Solo le bellissime persone come te possono cambiare in meglio il mondo. Sei la differenza proprio con le tue umanissime fragilità. Il tuo coraggio, insieme a quello di tua madre, di esservi raccontati aiutando tante altre famiglie, é un dono grande, ma anche bello, luminoso. Umano. Ti abbraccio, Christan, augurandoti il meglio dalla vita, e che tutte le persone che incontrerai sappiano meritarti.
S'intravvede del grande potenziale in questo ragazzo, continuando il percorso riuscirà sicuramente a raggiungere traguardi magari prima inimmaginabili, complimenti
Ragazzo hai la mia massima stima, non è semplice parlare di un disagio simile
Che Ragazzo dolce ! E' la sua sensibilità che lo ha reso emotivamente fragile ! Troverà sempre di più la sua forza interiore e crescerà ancor più la sua autostima che gli faranno da corazza ed avrà sempre più fiducia in se stesso e nelle sue potenzialità .In questo lavoro il compito e le responsabilità della Scuola sono di una portata enorme !!! Un grande abbraccio a questo Ragazzo e alla sua Mamma da una vecchia insegnante in pensione !!!
Io ho un figlio autistico e comprendo benissimo l'importanza di figure di sostegno competenti e di aiuto a scuola e a casa. Grazie per la vostra testimonianza
Complimenti sinceri alla madre, si vede da come parla del figlio che lo ama e lo conosce profondamente. È evidente che c'è molta comunicazione tra di loro.
Viva la sincerità.
COMPLIMENTI AI GENITORI.❤🙏🏼❤🙏🏼
Nella vita bisogna APRIRSI ED essere forti e affrontare le proprie difficoltà.
Anche se purtroppo le prossime generazioni avranno problemi peggiori.
TROPPA TECNOLOGIA.
Finalmente parli ancora di hikikomori! Questo ragazzo deve essere molto grato ad avere una mamma cosí, che gli è stata dietro ed è stata in grado di dargli i suoi spazi ed ha voluto capirlo. I miei genitori non lo avrebbero mai fatto per me.
Esatto, i miei genitori sono l'opposto...
Bravo Christian!
Condividere le tue difficoltà come stai facendo tu con questo video, penso che ti aiuterà molto.
Sono convinto che tu abbia la forza interiore per uscirne alla grande.
Come capisco questa mamma. Auguro il meglio a questo ragazzo, forza forza. Sei coraggioso!!
Quante storie diverse ci sono in giro, quante famiglie accomunate dagli stessi problemi. Io non so se sia giusto attribuirmi l'appellativo di hikikomori, dal momento che mi capita di uscire (molto sporadicamente comunque). La verità è che, da quando ho scoperto questo fenomeno, ho trovato tantissime affinità con chi ne soffre. La mia fobia sociale non nasce dal bullismo (che ho comunque subìto alle superiori) e nemmeno da un tremendo lutto che ha colpito la mia famiglia quando ancora ero piccolo, bensì nasce da un altro disturbo ansiogeno, l'anginofobia (per chi non lo sapesse, è la paura irrazionale di morire soffocati dal cibo, liquidi e talvolta persino salìva). Con il tempo quest'ansia ha preso sempre più il sopravvento, non permettendomi di coltivare e sperimentare rapporti sociali o anche passioni che mi smuovessero. Ed ora eccomi qui, dall'alto (o dal basso, a seconda dei punti di vista) dei miei 23 anni, solo come tanti altri in questo nostro paese. Per chiunque soffra, per qualunque cosa, voglio mandare un abbraccio, nella speranza di un domani migliore per tutti noi
hai mai pensato di rivolgerti ad uno specialista?
Purtroppo il fenomeno della fobia sociale è cresciuto a dismisura con la pandemia. Auguro a queste meravigliose persone di risolvere le loro problematiche al più presto con l'aiuto di validi professionisti.
Grazie di cuore per la vostra testimonianza. Auguro tutto il bene possibile!💖
Avrai sicuramente aiutato qualcuno. Non è da tutti mettere la faccia 👊🏼. Continua così!
È stato molto coraggioso e bravissimo di raccontarci!!Anche la mamma è stata bravissima di affrontare assieme.. Anche la mia nipote ha la stessa problema da 4anni e nn riesce ancora uscirne fuori.. Spero tanto che un giorno riesca riprendere la vita normale come tutti altri ragazzi!!🙏🙏
Grazie sono madre,ringrazio entrambi,mi sento meno sola. Davvero grazie
Bellissimo!!!!!!! Grazie!!! Un grande arricchimento personale. Ho 60 anni e ancora un sacco di cose da imparare.
Mi emanano una dolcezza indescrivibile...si vede che il ragazzo durante tutto il video è molto emozionato, sensibile da questo argomento seppur abbia avuto il coraggio di parlarne. La madre mi sembra una persona bellissima, infatti così a pelle sento di volerle bene, sento il suo amore verso il suo figlio e provo quasi invidia verso quel ragazzo che ha una madre così. Per fortuna che è guarito.
Grazie di cuore per questa vostra testimonianza.
Complimenti alla mamma che ha fatto mille ricerche, acquistato libri e parlato con altri genitori. La loro situazione è l'opposto della mia. Il faccio ricerche e mi affibbio cosa potessi avere, acquisto libri, vedo video come questi ecc... E mia madre mi prende in giro e rifiuta che io possa avere qualcosa...
Certe persone non dovrebbero proprio fare i genitori....
Unica soluzione è di superare le paure, non di coltivarle
@@JiaLena27 e chi ha detto il contrario?
Soffro di dca da 10 anni (ora ne ho 20) e mio padre è ancora capace di darmi della capricciosa. Ho perso anche due anni di scuola, perché non riuscivo proprio a stare in classe. Gli insegnanti si sono mostrati disponibili solo nei primissimi tempi, poi l'indifferenza più totale. Ora frequento una scuola privata e sono all'ultimo anno. Ci sto provando, ma ovviamente non è semplice... La cosa che più mi fa star male è il sentirmi costantemente in colpa perché soffro... non c'è tempo per "piangersi addosso", bisogna sempre fare, essere positivi e dimostrare
Davvero vorrei essere carina, gentile e pensare sempre bene delle persone, ma la verità è che sta società mi fa schifo e me ne andrei tranquillamente a vivere in Alaska
Christian vedo solo ora il tuo video, sono passati due anni da quando è stato pubblicato. Complimenti a te e a tua madre, per tutto ciò che ho visto e sentito. Tra tutto ho visto soprattutto tanto amore, il tuo per la vita, quello di tua madre per te e anche se non erano nel video ho sentito l'amore di tuo padre e perché no... anche del tuo educatore.
L'amore può tutto!
Grande Christian ❤
Mi piacerebbe sapere come stai adesso e cosa stai facendo nella vita.
Sono patologie e non capricci o paure che hanno tutti, se non comprendiamo questo continuiamo a minimizzare e rovinare vite ,non possiamo essere convinti che gli altri affrontino le difficoltà nel nostro stesso modo, ci sono migliaia di variabili che non comprendiamo della nostra vita figuriamoci di quella degli altri. Cerchiamo di essere maggiormente inclusivi e tolleranti 👍
Auguri alla mamma e al ragazzo
Grazie per questo commento
hai perfettamente ragione: fondamentale è la reale comprensione del disagio provato da queste persone. Solo così le possiamo aiutare.
Il male è la cultura affettiva (Genesi 2.17) in aperto contrasto al sistema guida umano dell'amore per il prossimo (indistinto per chiunque), poi l'incidenza sulla persona dipende dalla sensibilità genetica, dai genitori, dalle opportunità, dalle scelte ideative ecc., ma sembrerebbe che da questo orecchio il mondo non ci senta
Sono d'accordo 😊
Soprattutto ci sono famiglie "all'antica" (le chiamano così adesso) o disagiate e non vuol dire che ci debba essere una tossicodipendenza o reati di mezzo (la mia non ha nessuna delle due all'interno, ma è molto disagiata e indifesa nella società), e in Italia è pieno, come nel mondo del resto ma il sistema ci impone ad essere invidiosi degli altri, in continua concorrenza e materialista a livelli estremi; soprattutto bisogna apparire in continuazione. Ora ho 23 anni (non sono mai stato hikikomori o chiuso, ma avendo una grave malattia alla colonna vertebrale non ho avuto una vita adolescenziale come avrei voluto e dovuto. Spero che si superi questo trambusto e tutto il disagio che esiste anche perché stiamo andando verso un baratro mai visto prima...
Preferirei vedere interviste del genere fatte senza genitori, spero che questo ragazzo trovi professionisti che lo aiutino a formare rapporti umani soddisfacenti soprattutto al di fuori della famiglia e a trovare una autosufficienza affettiva.
Sono sempre più convinta che di storie come queste se ne raccontino troppo poche. Parlo da ragazza di 19 anni che due anni fa ha cominciato a sperimentare una situazione analoga a quella esposta in questo video. Sempre stata una studentessa modello, ogni anno solo 10 in pagella, l’alunna che tutti i professori consideravano a dir poco perfetta, sempre pronta a partecipare a progetti scolastici di ogni tipo, mettendoci tutto l’impegno del mondo, sempre quella che arrivava prima alle gare di matematica di istituto, quella che vinceva i concorsi di poesia e di scrittura nazionali. Insomma ero una ragazza a cui non mancava nulla, anzi a detta di molti avevo qualità al di sopra della norma. Inutile dire che dopo tanti anni vissuti in questo modo mi ero convinta anche io di essere invincibile. Poi due anni fa è cominciato il mio calvario: all’inizio del quarto anno di liceo scientifico comincio a soffrire di un’ inspiegabile ansia talmente forte da non farmi dormire la notte. Da qui il crollo totale: non riuscivo ad entrare in classe perché mi mancava l’aria e sentivo la necessità di scappare fuori, ogni notte mi svegliavo di soprassalto completamente sudata e con le palpitazioni. La paura di ciò che avrebbero potuto dire e pensare gli altri di me mi ha portato a resistere e a nascondere questo problema a tutti per circa 5 mesi, poi a febbraio 2022 non ci sono più riuscita. Un lunedì mattina mi sono svegliata e non ho più retto: sono scoppiata in lacrime e ho detto ai miei genitori che non volevo andare a scuola; in realtà sapevo dentro di me di essere arrivata al limite e che non ci avrei messo mai più piede. Riesco a passare comunque il quarto anno non superando il limite di assenza, trascorro l’estate rinchiusa in casa senza la forza e la voglia di andare nemmeno al mare, trascorro le mie serate in terrazza seduta su una sdraio. A settembre 2022, all’inizio del quinto e ultimo anno di liceo scientifico, i miei genitori le provano tutte per farmi alzare dal letto e andare a scuola ma è sempre un fallimento perché l’angoscia prende il sopravvento e nulla riesce a farmi staccare da quel cuscino. Smetto di andare a scuola davvero e l’unica cosa che posso fare è ritirarmi. Nessuno, né i miei compagni di classe, né i miei professori capiscono il perché del mio assurdo comportamento che mai si sarebbero aspettati. Passo mesi rinchiusa in casa sia per l’ansia di uscire che per la paura di incontrare qualcuno lì fuori a cui dare delle spiegazioni sul perché mi fossi ritirata da scuola. Vado da due psicologhe per circa 2 mesi ma nessuna è in grado di aiutarmi. In quel disperato periodo in cui tutto era buio decido di contare solo sulle mie forze: mi sforzo tutti i pomeriggi di uscire di casa, prima solo per pochi minuti facendo il giro dell’isolato, poi allontanandomi sempre di più dalla mia abitazione fino a stare per più di due ore a passeggiare per la città. La mia ansia diminuiva giorno dopo giorno. Decido di non voler perdere l’anno e rischiare di non prendere il diploma. A marzo 2023 faccio domanda alla mia scuola, da cui mi ero ritirata già da alcuni mesi, per fare l’esame di maturità da privatista. Potevo scegliere qualsiasi liceo scientifico nella mia provincia, ma scelgo il mio, scelgo di fare l’esame insieme ai miei ex compagni di classe nonostante avessi interrotto anche con loro ogni tipo di rapporto. Volevo mettermi alla prova fino in fondo anche correndo il rischio di avere tutti gli occhi puntati addosso appena avessi messo piede a scuola. Studio e mi preparo da sola in un solo mese per sostenere la maturità. Il 3 luglio 2023 svolgo l’orale e mi diplomo con 86 centesimi. La vecchia me avrebbe accettato solo e unicamente il 100 e lode, ma la nuova me più consapevole e matura sa che quell’86 vale più di qualsiasi altra cosa. Sono passati due mesi dalla mia maturità e combatto quotidianamente contro l’ansia sociale, cadendo e rialzandomi quotidianamente; ma adesso ho un sogno: aiutare chi è nella mia stessa situazione. So che Il mio destino è questo e che solo così tutto il dolore che ho provato, tutte le lacrime che ho versato avranno davvero un senso. Questi problemi dilagano sempre più nella nostra società, quindi vi prego di non giudicare mai nessuno senza conoscerlo perché non sappiamo quale battaglia stia affrontando. L’ansia sociale non colpisce solo i deboli, ma può riguardare anche i più abili e intelligenti. Complimenti alla mamma di questo ragazzo, ma soprattutto complimenti a lui perché ci vogliono degli attributi che la gente non può nemmeno immaginare per affrontare e superare queste situazioni.
Grazie mille per la tua testimonianza, in bocca al lupo
@@caterinadimauro1649 grazie, crepi il lupo🤞
Un abbraccio forte forte forte forte vogliono dire tante cose ciaociaociaociao
Molto toccante il tuo racconto. Spero che adesso tu stia meglio. Continua a reagire, non mollare mai.
L'ansia sociale non colpisce solo i giovani. Lì fuori c'è un mondo anche assurdo che può mettere a disagio molta gente.
Tieni duro e sappi che comunque puoi fare tante cose senza per forza stare in mezzo alla gente. Per esempio scrivere, mi pare tu sia molto portata. E puoi scoprire quanto sia bello stare in mezzo alla natura per conto proprio, dimenticando gli umani e sentendo l'enorme compagnia che può dare. Certo un pò di pace con sé stessi la si deve trovare, senza pensare al giudizio di nessun altro.
Sei sensibilissimo, forza forza, è sei proprio un bel ragazzo.
Beato te che hai qualcuno che ti aiuta. Per la mia famiglia ci posso anche morire in questo schifo di stanza.
Ma no Giovanni perché? Cerca un aiuto , magari in classe con i professori....ti auguro di stare bene... davvero
Novità Giovanni? Spero tu abbia in qualche modo trovato aiuto , ti auguro il meglio
❤️
Una testimonianza importante!grande ragazzo
Da quello che vedo sentendolo parlare è un ragazzo normalissimo (anche nell'apprezzare i videogiochi) che non ha motivo di sentirsi meno degli altri. Probabilmente è molto sensibile ma è un valore aggiunto. Spero che anche lui lo realizzi
Ora a 43 anni m e ' uscita fuori anche a me sta " malattia .... Mi so isolato .... Cmq .... Bravo bravo bravo ....!!! Vi vedo in forma sia te che la tu mamma .... Via ... Ora cerca tt i giorni di stare fuori casa più che puoi ... Se ti va vai giocare a calcio pallavolo insomma qualsiasi sport ... In compagnia ... Stai tranquillo ti passa tt la fase più complessa l hai superata .... Via via sei apposto forza e coraggio ... E stai al sole quando puoi .... Ciao un abbraccione e vai sul mare .... Ciao
Guardando quest'intervista mi sono commosso, ho 30 anni. Con particolarità differenti, ma ho sofferto e soffro anch'io di disagi simili. Credo che la molla che è scattata in questo ragazzo, quella di "voler aiutare gli altri", sia la più forte per farti uscire da queste situazioni. Ora che riesca o meno a fare medicina, e al netto di eventuali ricadute, sono sicuro che finché rimane su questo binario è sulla strada giusta per dare tanto a sé stesso e agli altri. Importante è anche essere consapevoli delle dipendenze che spesso si vanno a formare in un contesto simile, che spesso ti tengono legato alla zona di comfort, lui sembra parlare in questi termini del gioco online. Nel mio caso oltre al gioco online c'è stata anche la pornografia; é difficile riconoscersi dipendenti da qualcosa (specie nel caso della pornografia, per lo stigma che la circonda e la vergogna che ne può scaturire), ma credo sia fondamentale per muovere i primi passi e cominciare a vivere.
ti capisco bene ho 24 anni e ho passato le solite cose, assistenti sociali hanno fatto si che finissi le medie perchè mi ero isolato 3 anni, poi mi hanno diagnosticato fobia sociale e disturbo ossessivo compulsivo con disturbo di personalità, ne soffro tutt'ora ma sto cercando di uscirne andando dalla psicologa, anche io giocavo online e non facevo altro, il mio problema fu il bullismo come principale, ma fin da bambino avevo l'ansia sociale
la zona di comfort è ciò che distrugge quelli come me, mai ritirarsi nel comfort va a peggiorare il disagio quando poi bisogna uscire allo scoperto...
@@edward5247 Per esperienza ti dico che il momento più bello se hai sofferto questo tipo di disagi, il momento in cui capisci di star bene, è quello in cui ti rendi conto che la tua "zona di comfort" si é estesa al mondo intero; che stai bene ovunque e non hai bisogno di nulla. È uno stato di grazia difficile da raggiungere, ma possibile.
Ora sto di nuovo malino e lotto per migliorare la mia situazione ma un paio d'anni fa (dopo un lungo periodo di chiusura), sono finito dall'altra parte del pianeta, mi sono innamorato, e per poco non sono rimasto lì a vivere. Sará una stupidaggine, ma prima non lo avrei immaginato possibile, invece ero lì e sono ancora felice a pensarci.
La pornografia è la cosa più sporca e oscena che l uomo abbia mai inventato .È distruttiva se vuoi ho una rivista che ti può aiutare, complimenti x il tuo coraggio.
@@flaviabarosio7759 dimmi pure il nome di questa rivista
Il ragazzo ha avuto la fortuna di avere una famiglia competente
Sì , una persona che ha vissuto qualunque esperienza sulla propria pelle e riesce a superarla poi può aiutare chi si trova a vivere la stessa cosa . Questo dà anche un senso alla sofferenza che sì è dovuto vivere , a non considerare quegli anni sprecati , bensì un periodo in cui si è imparato qualcosa non attraverso i libri , ma per esperienza diretta .
E' questo che mi fa soffrire: il fatto di essere dovuto emigrare per poter realizzare il mio sogno di aiutare ragazzi d oro come quello del video.
E per ogni persona come te, c'è una connessione in attesa ❤
Ti capisco!!siamo tutti o almeno io sono con te.💪👍
Un ragazzo molto intelligente e sensibile, comunque (a mio avviso) è fondamentale il rapporto fiduciario tra genitori e figli e soprattutto il problema (per quello che è possibile) va minimizzato con il soggetto e portato all’esterno solo con psicologi o persone (genitori o ragazzi) che vivono le stesse problematiche / questa è la mia esperienza.
continuate a fare questi video, siete gli unici in italia, vogliamo più storie, più attivismo, io sono di milano, se serve una mano scrivetemi in pv
Non mi risulta che siano i soli... Oggi ci sono molte altre realtà: bisogna saperle cercare e bisogna anche essere fortunati a trovare le persone giuste al momento giusto. Noi non siamo stati sostenuti da nessuna dea bendata e adesso per mio figlio è troppo tardi. Quando parlava un po' ovunque (giornali, TV varie, seminari, convegni, ecc) del suo disagio era troppo avanti e i tempi non erano maturi: aveva vent'anni e prometteva bene; il lockdown ci ha messo del suo per ricacciarlo in isolamento, dove tutt'ora, dopo sette anni di impegno, si è rifugiato 🤷😳
Anche io ero così da bambina. E avevo perfettamente ragione!anche adesso la gente mi fa schifo!!!
Come ti capisco..idem
Questo ragazzo ha degli occhi stupendi
Amore sei anche un bellissimo ragazzo! Sensibile e bello!
fa talmente schifo il mondo e la gente che capisco questi ragazzi che ri chiudono in una stanza e interrompono ogni contatti al di fuori. a volte ci sto pensando anche io.
Si ti capisco anche a me questo e' capitato! Grazie per aver condiviso, q.sto video
lo capisco molto bene, ho passato le sue stesse cose ai tempi delle scuole medie, ho anche io la fobia sociale
Coraggio!!!!!
@@lasc1195 Sei il ragazzo del video? Posso consigliarti "Io e te" è un romanzo di Niccolò Ammaniti, mi ricordi il protagonista e magari ti farebbe piacere leggerlo
Si abbandonati e non creduti anche noi genitori, e la scuola superiore di mio figlio il nulla cosmico e molte volte mi sono sentita una deficienze, perché mi dicevano che ero io ad esagerare.
Stiamo uscendo molto lentamente da questa situazione con il timore che mio figlio possa ricadere nuovamente nel totale isolamento. La scuola lasciamo perdere, i primi anni è stato un incubo. L'incompetenza totale di quelli che si definiscono docenti, impreparati e ignoranti. Il problema è che sono laureati.
Complimenti alla mamma per la forza e il coraggio
Grazie
Che forza. Auguri di cuore
Grazie
Dal titolo pensavo fosse hikikomori anche la mamma.
Sarebbe stato epico
io che fosse hikikomori solo la madre
Ha fatto molti progressi. Bravissimo 😊
Fare il genitore e un impegno un dovere un lavoro molto ma molto difficile. La signora ha proprio il viso del grande impegno che ci vuole.
Senza bullismo è molto meno problematica la cosa, hai un 50% di problemi in meno. Comunque non è facile parlarne ti faccio i miei complimenti più sentiti.
Complimenti
Christian forza un abbraccio.🥰
Forza e coraggio....la vita è piena di insidie ma anche di gioie ..e io sono convinto che tu e tua madre ....riuscite a uscire da questo tunnel ....!!! un abbraccio!!!
Grazie❤
Wow questo ragazzo è molto sveglio e bello,non si direbbe per niente che ha subito tutte queste difficoltà,è un miracolo per come sta adesso,io un periodo PER COLPA DEGLI ALTRI mi sentivo così e sono dovuta andare lo stesso tutti i giorni a calci nel culo,questo "approccio educativo" essendo donna,mi ha distrutto la vita perché mi ha fatto venire il terrore che succedesse a mio figlio e di conseguenza ho abortito
😪
@@lasc1195 Ma che commento è ? Se dovevi mettere questa emoticon , era meglio evitare e basta
@@Jonny-z5q ha sbagliato,voleva mettere una faccina triste
Infatti anche io ho scritto che per me lui è stato fortunato...
Ho unproblema simile con uno dei miei figli. Dai commenti vedo che c'è tanta ignoranza su questo tipo di problemi ma bisogna provare per capire cosa significa e sentirsi impotenti. Io sono stata sempre una mamma severa ma non c'era modo di venirne fuori né con le buone né con le cattive. Armarsi di santa pazienza e soprattutto farsi aiutare da persone competenti prima che la cosa diventi cronica. Comunque complimenti e tanti tanti auguri
Grazie Marco
Un ragazzo dolce delicato e profondo...ha fatto bene ad aprirsi perché meraviglioso
Io mi sento a disagio nelle associazioni di volontariato. Ho fatto il volontario da ragazzo sulle ambulanze ma ci sono persone che non mi piacciono assolutamente sono ignoranti, gasati e se vedono una persona che purtroppo ha ricevuto troppa educazione lo deridono. Ho fatto anche il volontario al WWF ma non fa per me. Ci sono persone che parlano solo di sbornie, joint io purtroppo ho avuto un altra educazione, altrimenti se avessi fumato un solo joint mio babbo mi avrebbe picchiato. Mi diceva in accento pisano un le fuma i carabinieri ti rovinano poi non puoi fare i concorsi pubblici.
Ciao. Hai provato in un rifugio per animali? Loro non giuficano e sanno dare molto anche più degli umani. Sei prezioso, non sprecare questa tua sensibilità.
@@lorenafagioli9840 ho fatto il volontario anche alla vab antincendio boschivo ma non fa per me. Il mondo del volontariato ha chiuso con me
@@lorenafagioli9840 adesso sostengo una associazione ambientalista della Repubblica Democratica del Congo si chiama Cerapc con 10€ al mese
Capisco bene....auguri di ❤
L'UOMO NON SA DUE COSE:
1) Di nascere felice (Genesi 2.7/8)
2) E che la felicità della fanciullezza una volta colpevolmente persa perseguendo la cultura affettiva (Genesi 3.6) non è più recuperabile (Genesi 3.24)
Da cui la nevrosi di massa e le varie psicopatologie se la sensibilità genetica dell'individuo è maggiore rispetto alla massa.
Carinissimo questo ragazzo❤❤
Stiamo vivendo la stessa cosa....ma il mio ha 17 anni
❤ ci sono passata, tanto amore e tanta pazienza ne verrete fuori. Il tempo sistema tutto ❤
La rabbia la conosco bene e di vede dalle nocche del ragazzo, se esce solo quando si perdona un presunto torto che scatena la rabbia.
Come lo capisco a 12 anni avrei voluto suicidarmi ...perché odiavo i miei compagni ...magari mi avessero tenuto a casa ...e stato bello che abbia potuto superare questo periodo senza forzature ...🙄🤔😢
A questo ragazzone ora cosa manca? Boh, questo mondo è proprio vero che è fatto solo per i brutti.... La bellezza sia esteriore che interiore è una menomazione sociale per questo mondaccio
Bravo ,un consiglio , secondo me in questi casi anche fare volontariato un po' di ore a settimana sarebbe giusto. Questo darebbe lo stimolo giusto a capire che gli altri hanno comunque bisogno del suo aiuto e farlo sentire importante e nello stesso tempo responsabilizzarlo . Questo aiuterebbe a dimenticare anche il periodo che ha trascorso. Grazie ai genitori per aver dato tutto l'aiuto e grazie anche al mondo della scuola che ha capito la situazione e ha dato supporto a questa famiglia.
Ma il padre in tutto questo? Una delle ragioni principali di questi disagi è la mancanza del padre o la sua inadeguatezza.
è uno degli insegnati nella scuola ma non è assente
Ho conosciuto uno che ha avuto la stessa cosa ora ne è uscito e c'è la farà anche lui
💞
Beata e felice serena la donna che non ha mai partorito
Brava la famiglia, ha fatto tutto bene.
Disagi come questi sono causati da una società violenta e iperaggressiva. La fregatura è data dal fatto che si attribuisce troppa importanza all'esteriorita delle cose e nessuna al proprio modo di essere interiore, a partire da se stessi. Stimarsi, credere in se stessi parte da noi e la ricerca di approvazione è il passo più erroneo che si possa fare. Lo sforzo deve partire da noi, e le critiche degli altri su noi stessi devono contare zero. Chiudersi in casa non risolve le frustrazioni, semmai peggiora uno stato di ansia e disagio e pospone la soluzione del problema. Io sono stato un ragazzo problematico degli anni 80-90, ma non ho mai dato granché peso alle prese in giro o ai difetti che mi evidenziavano continuamente le persone arroganti. Ora so che ho fatto bene a fare così. Dovete avere coraggio ragazzi.
E pensa che la società nel frattempo è peggiorata parecchio e si è "incattivita"
Che bel ragazzo anche
Attore
...❤
15:40 proprio quando finalmente gli é venuta voglia di uscire é arrivato il COVID e il lockdown. Che sfiga!
Purtroppo io sono ancora con mia figlia nella prima fase....i mesi passano ,nn succede niente, nn abbiamo incontrato le persone giuste nonostante tutte le ricerche che porto avanti ,sembrano tutti prendere superficialmente il problema.
Di dove sei?
Come ti capisco
Ma non c'è nessuno che si domanda come mai stanno tutti nella societa del grande nord? Una societa veramente allucinante, da paura
ogni tempo ha avuto le sue battaglie, prima si combatteva per sfamarsi adesso si combatte contro se stessi e il nemico invisibile chiamato covid.
Combatti anche contro una società che tu vuole prepotentemente imporre di non essere te stesso, ma di essere uguale a milioni di altre "pecore". Se sei appena leggermente differente ti "scartano" , ovvero ti escludono, e questa è l opzione tra virgolette migliore, perché potrebbe capitarti pure di peggio.
Teresa le tieni ancora conservate le foto che ci scattarono a Leuca da piccolini ?
Da rivedere anche l'uso eccessivo del "comunque" della madre. Aiuto
Ma che c entra? C era una psicologa di mio figlio che ripeteva sempre "ecco". Ed era una psicologa. E allora?
Vero..sembra un po' ingombrante.Forse e' un impressione errata ma mi arriva questo.
Io sono stato bocciato due volte in prima media e tre volte in seconda media Nessuno neanche i miei si sono accorti del mio disagio
ATTENZIONE ALLA CULTURA AFFETTIVA IN CASA COI FIGLI PICCOLI:
IL RISCHIO è ALTO
Cosa intendi?
@@EM-ow3ht Che i figli poi non siano in grado di affrontare le difficoltà da soli
Ma per favore... Già viviamo in una società pessima ( e dico pessima anche se vorrei dire un'altra cosa ma è troppo volgare) , se poi non c è nemmeno affetto in famiglia, dove lo si trova? Fatevi un esame di coscienza prima di scrivere, per favore.
Hikikimori
Dalla veglia in assenza di sonnolenza pocede l'attrazione per il mondo esterno (Vangelo di Giovanni 10.1/6), ovvero la felicità e la salute, mentre dalla sonnolenza diurna nella veglia a fase continua in soggetti geneticamente sensibili promossa dalla cultura affettiva perseguita (Genesi 2.17) che smagnetizzando la Pineale invade il lobo frontale (il Tempio di Dio) procede il male malessere umano e a riflesso il rifiuto della realtà da cui gli Hikikimori. OVVVERO GLI AFFETTIVI SONO LA CAUSA DELLA DISGRAZIA UMANA. IDDIO INVERO COMANDA L'AMORE INDISTINTO PER CHIUNQUE (pr il prossimo) SENZA RIGUARDI PER ALCUNO.
Questo non è depressione o hikikomori, è stato anni a giocare a fortnite e a shoppare, si chiama dipendenza. Ed è diverso
si anche io la vedo come te , semplicemente pigrizia di non muoversi dalla propria comfort zone e poi si arriva a questi punti, tratterò anche questo argomento nel prossimo video
Un tempo non esistevano bullismi, ci divertivamo, anzi quando ci penso
mi viene una nostalgia.......
Fabioo '961 20/12/2021 h. 01,37
Nessuna differenza , eravamo tutti uguali e con pari possibilità, poi c'è da dire che anche i genitori di oggi non sono i nostri ....i nostri erano severi ma giusti...
Ti sbagli. Se provi a rifletterci sopra, la società è cambiata profondamente e in modo repentino e non è colpa della tecnologia.
Ed è questo il problema, non è dei genitori
Nessun insulto però boh, molte di quelle paure che sento sono un po’ paure che tutti hanno. Semplicemente alcuni non hanno il lusso di poter rimanere a casa a giocare ai videogiochi perché non tutti i genitori sono così accondiscendenti come sua madre sembra essere. Secondo me alcune volte questa generazione (facendone parte) è molto debole mentalmente perché siamo troppo agevolati dalla esplosione tecnologica di questi ultimi anni. Che ci lascia poter far quasi tutto nel comfort senza dover mai uscire dalla nostra comfort zone. Solo parere personale✌🏼
...può essere in parte vero ma conta che il fenomeno in Giappone è nato quando tutta questa esplosione tecnologica non c'era. Poi sicuramente, è una situazione figlia di un certo benessere economico, nei paesi meno sviluppati questi problemi non ci sono ma perché lì la priorità è portare la pagnotta a casa. Sull'accondiscendenza dei genitori, onestamente io credo che nemmeno la durezza nel lungo tempo porti poi a risolvere un problema del genere, anzi, rischia di causare atteggiamenti ancora più estremi. E' vero ci sono paure che tutti più o meno hanno ma non siamo tutti uguali e non tutti sono capaci di gestirle e tenerle sotto controllo... ognuno fa quello che riesce.
Io condivido parte di cio' che leivha scritto,ma credo anche per conoscenza personale,che chi 25 anni fa era adolescente e aveva dei problemi disfunzionali emotivi, veniva lasciato a sé stesso e c'era chi come me che oggi è viva e vegeta con molte ferite però....chi invece nelle stesse condizioni per curarsi da solo si buttava sull'eroina o alcool, ho visto persone care morirci... se invece fossero esistiti all'epoca dei centri di ascolto e vero aiuto, ora erano vivi e amati.
Il suo commento lo capisco, ma mette in evidenza come purtroppo l'essere umano nel 2021 ancora tende a sottovalutare i problemi emozionali,che vorrei ribadire,vengono prodotti dall' emisfero destro del nostro cervello "specializzato" nel metterci un comunione con ciò che ci circonda e crea l empatia... Se vi fa male un organo lo curate, se invece vi fa male la parte emozionale che ha la SUA SEDE NEL CERVELLO, organo primario di noi umani....c è vergogna e viene sottovaluto.
Equilibrio nell'educazione ok. Ma conoscere la scienza di tutti i nostri organi è fondamentale per il benessere umano.
Non si troverà mai armonia nel mondo se non guariremo tutti i nostri traumi e ciò che ne consegue.
@@ilariap.7519 capisco quello che dici, ho usato la tecnologia solo come esempio. Non penso dipenda solamente da ciò, però è di sicuro un fattore che al giorno d’oggi puoi far quasi tutto da dentro casa. I genitori non devono essere severi però alcune volte dovrebbero stimolare di più i propri figli e non solo confortarli lasciandoli abbattere alla prima difficoltà. Anche io se non esco per tanto tempo tendo a diventare più triste, però sin da piccolo sono sempre stato costretto a fare almeno uno sport. Quello per esempio non era essere duri da parte dei miei genitori ed ha aiutato tanto nel lungo termine
@@zanza3762 però tu hai usato la parola costringere...cioè i tuoi genitori ti hanno costretto, per me è sbagliato ...oggi che sei cresciuto se una persona ti costringe a fare qualcosa tu come la prendi? magari un bambino che viene costretto dai genitori ad andare a calcetto perchè un giorno dovrà diventare qualcuno o perchè deve per forza conoscere gli altri può diventare un problema...a te magari il costringerti a fare sport non ti ha fatto male, ma magari ad un ragazzo piu introverso e timido lo è... nel video c'è un passaggio in cui dice che l'educatore ha fatto uscire da casa il ragazzo con piccoli step come ad esempio mettersi seduto su una panchina, non lo ha costretto ad andare al centro commerciale perchè il ragazzo lo potrebbe vivere male e potrebbe restarne traumatizzato e peggiorare la situazione... solo i professionisti sanno il modo migliore per approcciarsi alle persone e ogni persona è diversa e vive esperienze di vita diverse
il punto è che molto probabilmente questo fenomeno esisteva anche prima, ma è sempre stato ignorato o interpretato in malomodo.
È solo un capriccio dei genitori che vogliono i figli socievoli, esiste l'homeschooling.
Ok, ma poi cmq ci sarà un momento in cui, vuoi o non vuoi, bisognerà confrontarsi con l'ambiente esterno e con le altre persone (dovrà lavorare, o no?). Lì il problema sarà l'incapacità di gestire i rapporti sociali, poiché non c'è stata nessuna "palestra" per imparare a farlo
PS il computer giochini butta tt nella spazzatura ....
Gli sono anche venuti gli occhi a mandorla, sembra un po cinese 😂
Ce li ho sempre avuti così :=)
Bellissimo intervento, grazie nille @lasc
Certo non è bello però se ognuno si comportasse cosi bisognerebbe avere decine di aule e insegnanti, oltretutto suo padre ha di certo un peso in questa cosa per tutti gli altri sarebbe un problema, privilegi chenoncapisco...BAH
Non è facile per un preside giustificare il sostegno o l asacom ci vuole impegno politico dei ministri istruzione e sanità nell inserire la diagnosi del disturbo nei vari regolamenti o leggi che prevedono i servizi ai ragazzi. Cerchiamo di capire i presidi e i professionisti medici e psicologici se a questi mancano gli strumenti normativi, picciotti oggigiorno i dirigenti hanno paura di interpretare le norme giuridiche, figuriamoci quando le norme mancano. 'U pisci sempre da'testa fete. Fate bordello con le vostre associazioni, se le avete e se non le avete fatele, i politici, purtroppo, fino a quando non ci sono in ballo i "numeri voto" non si muovono
Così de botto
Va beh ma a me sembra di capire che la madre era accondiscendente al fatto che il ragazzino restasse a casa.. io quando andavo a scuola media o superiore se dicevo a mia mamma che non avevo voglia ci andavo a calci nel c...
Oh mio Dio beata ignoranza. Tu perché non ci volevi andare? Magari i motivi non erano gli stessi? Ci hai pensato a questo? O pensi che tutti debbano essere uguali e fatti con lo stampino come questa società di m...a vuole imporci?
@@mel4608 dopo un anno l'unica cosa che mi sento di risponderti è che non me ne frega un cazzo 😂
Non riesco a comprendere questo problema. A me sembra un problema di incapacità nel fare i genitori.
Dici così perché non ti è capitato.
Maaah... non capisco. Ho 47 anni e quando ero piccolo e frequentavo le scuole elementari e pure dopo alle medie se non mi alzavo mia madre mi buttava giù dal letto, mi aiutava a vestirmi e mi spediva a scuola per via aerea😂😂. Odiavo la scuola e i professori, ma mi hanno fatto studiare, anche perché l'alternativa sabbe stata andare a lavorare. I problemi dei genitori e le debolezze si riflettono sui figli, madre e figlio sono uguali.
Che ignoranza.
@@cambiare_idea5374 quindi secondo te è normale che un figlio tratti così la propria madre e che la madre lo giustifichi secondo te? La mela non cade mai lontano dall'albero.
@@mattiaballarin8122 e che avrebbe dovuto fare? riempirlo di botte?
@@giuseppep6396 non serviva riempirlo di botte, mia madre non mi riempiva di botte, ma qualche scapaccione al momento giusto. Ci si forma con quello che ci circonda e le debolezze dei genitori si riflettono sui figli. Poi se proprio non si riesce bisogna avere l'umiltà e l'intelligenza di chiedere aiuto prima che sia troppo tardi. Una pianta se la raddrizzi fin da piccola, crescerà dritta e forte, se aspetti troppo otterrai solo che si spezzerà. Poi siamo tutti d'accordo che fare i genitori sia il mestiere più difficile del mondo e la bacchetta magica non esiste.
Dategli della cannabis
L unico commento intelligente sotto sto video
@@Tomasnoppvero