Complimenti, video molto chiaro ed esplicativo. Piacevole da vedere. Le foto mostrate alla fine poi sono splendide, colori naturali e inquadrature bellissime. Bravo!
Salve Domenico, interessante lo sviluppo della pellicola colore a casa, ma si può anche stampare? Esiste una carta fotosensibile a colori? E come ci si comporta con l'ingranditore? Che ne pensi di quello della Intrepid camera, può essere uno strumento valido? Grazie e buon lavoro!
Ciao Domenico, sto guardando il video "come preparare un ottimo colore", non capisco perché non posso mettere commenti. Vorrei chiederti dove si possono acquistare i materiali che usi come il riscaldatore, le bottiglie marroni e il Baker. Grazie
Che dire... lo sviluppo pellicola a colori, risolto il problema della temperatura, è più semplice per la sua univocità. Stessa cosa la carta ma, pur da possessore di una Jobo CPE 2, il trattamento della carta nel drum è lento (si puo lavorare anche in vasca ma sempre al buio totale ed a temperatura corretta, il che non è il massimo della comodità...), occorre determinare la filtratura (io adopero, anzi adoperavo come analizzatore colore una sorta di griglia con dei microfiltri da confrontare con un riferimento per ottenere la filtratura corretta), quasi obbligatorio l'esposimetro da stampa e il marginatore o quantomeno un riferimento stabile sul piano di stampa visto che per il posizionamento della carta si lavora nel buio totale (esisteva una speciale lampada Durst, ma costava parecchio, magari ora ci sarà qualcosa di nuovo). Poi l'annoso, irrisolto problema dei chimici carta e pellicola (andava un pò meglio con l'indimenticabile, inarrivabile, meraviglioso, estinto - al pari del mitico Kodachrome - Cibachrome) che una volta preparati, utilizzati o meno, dopo poco più di un mese (se non ricordo male) comunque scadono. Alla fine, tenuto conto che a differenza del B/N le uniche variabili possibili sono corretto / sbagliato, ti rendi conto che non conviene. Forse più interessante lo E6, visto che dopo la sviluppo hai un prodotto finito e puoi scegliere i telaini che preferisci. Ovviamente, indipendentemente ed a prescindere, un immenso grazie per l'interessantissimo video, per contenuti, completezza e chiarezza. Non c'entra poi molto ma poiché in passato ho sviluppato sia le Agfachrome che C41 ed E6, ignorando la regola delle spirali dedicate ai processi colore, mi sono poi trovato col tempo le mie spirali Jobo parecchio ingiallite (anzi "arancionite"), nulla di che ma la cosa mi dava fastidio. Dopo aver fallito i tentativi con ogni tipo di sapone oggi ho provato a tenerle a bagno nella varichina per un'oretta, agitando di tanto in tanto e con successivo lavaggio in acqua molto calda (ma sempre da rubinetto): sono tornate praticamente nuove.
Complimenti, video molto chiaro ed esplicativo. Piacevole da vedere.
Le foto mostrate alla fine poi sono splendide, colori naturali e inquadrature bellissime. Bravo!
Grazie, cerco di essere il più chiaro possibile.
Salve Domenico, interessante lo sviluppo della pellicola colore a casa, ma si può anche stampare? Esiste una carta fotosensibile a colori? E come ci si comporta con l'ingranditore? Che ne pensi di quello della Intrepid camera, può essere uno strumento valido? Grazie e buon lavoro!
Buonasera, è previsto anche un video sulla stampa poi a colori? Si stampa con lo stesso procedimento per il b/n?
Salve, si sto pensando a farlo ma mi ci vorrà un po’ di tempo, è leggermente diverso il procedimento ma non più complesso.
Ancora complimenti ..
Ciao Domenico, sto guardando il video "come preparare un ottimo colore", non capisco perché non posso mettere commenti. Vorrei chiederti dove si possono acquistare i materiali che usi come il riscaldatore, le bottiglie marroni e il Baker. Grazie
Fotoimpex
Il perché non puoi mettere commenti mi sfugge.... mistero
Con la tua esperienza, quale c41, consigli di più...
Io mi sono trovato molto bene con il cinestil anche del Bellini ho sentito parlare bene ma mai provato fino ad ora.
Che dire... lo sviluppo pellicola a colori, risolto il problema della temperatura, è più semplice per la sua univocità. Stessa cosa la carta ma, pur da possessore di una Jobo CPE 2, il trattamento della carta nel drum è lento (si puo lavorare anche in vasca ma sempre al buio totale ed a temperatura corretta, il che non è il massimo della comodità...), occorre determinare la filtratura (io adopero, anzi adoperavo come analizzatore colore una sorta di griglia con dei microfiltri da confrontare con un riferimento per ottenere la filtratura corretta), quasi obbligatorio l'esposimetro da stampa e il marginatore o quantomeno un riferimento stabile sul piano di stampa visto che per il posizionamento della carta si lavora nel buio totale (esisteva una speciale lampada Durst, ma costava parecchio, magari ora ci sarà qualcosa di nuovo). Poi l'annoso, irrisolto problema dei chimici carta e pellicola (andava un pò meglio con l'indimenticabile, inarrivabile, meraviglioso, estinto - al pari del mitico Kodachrome - Cibachrome) che una volta preparati, utilizzati o meno, dopo poco più di un mese (se non ricordo male) comunque scadono. Alla fine, tenuto conto che a differenza del B/N le uniche variabili possibili sono corretto / sbagliato, ti rendi conto che non conviene. Forse più interessante lo E6, visto che dopo la sviluppo hai un prodotto finito e puoi scegliere i telaini che preferisci. Ovviamente, indipendentemente ed a prescindere, un immenso grazie per l'interessantissimo video, per contenuti, completezza e chiarezza.
Non c'entra poi molto ma poiché in passato ho sviluppato sia le Agfachrome che C41 ed E6, ignorando la regola delle spirali dedicate ai processi colore, mi sono poi trovato col tempo le mie spirali Jobo parecchio ingiallite (anzi "arancionite"), nulla di che ma la cosa mi dava fastidio. Dopo aver fallito i tentativi con ogni tipo di sapone oggi ho provato a tenerle a bagno nella varichina per un'oretta, agitando di tanto in tanto e con successivo lavaggio in acqua molto calda (ma sempre da rubinetto): sono tornate praticamente nuove.