Io faccio il blocco con il milelario ed un telaino di quest'ultimo dove metto la regina. Per qualche situazione particolare uso il Timolo e o strisce di Ossalico con Glicerolo.
Il gocciolato non è efficace in presenza di covata, il formico sì, quindi si fa solo il formico. Poi non si mischiano mai due prodotti perché le prove scientifiche sul campo vengono fatte sul prodotto usato singolarmente secondo quanto previsto nella scheda tecnica.
Probabilmente dipende dal tipo di prodotto usato bisognerebbe sentire le case produttrici. Sicuramente se da bianca la soluzione diventa color marrone anche chiaro si è ossidata e non funziona più bene
Volevo avere un suo parere. Ho una famiglia che ha cambiato la regina. Ieri ho visto che c'è veramente poca covata opercolata ma in questo momento sta raccogliendo perché dalla mia zona è in piena fioritura il tiglio. Ha due melari uno pieno e l' altro che sta a poco più di metà. Ora il mio dubbio è se potrei fare un gocciolato anche con sopra i melari. In questa situazione cosa mi consiglierebbe di fare? Grazie in anticipo.
Sia Apibioxal gocciolato sia Formic Pro richiedono la rimozione dei melari prima del trattamento. Questo prevedono le istruzioni di uso che è sempre utile seguire per non compromettere il miele dei melari.
Volevo avere un suo parere,io preferisco fare acido ossalico vaporizzato perchè ritengo sia il piu efficace sbaglio? seconda domanda è vero che acido ossalico vaporizzato ammazza o cmq da molto fastidio a regine vergini di qualche mese ed è sconsigliato? grazie mille maestro è davvero bravissimo sono un giovane apicoltore :) lunga vita alle api
Ossalico sublimato e gocciolato hanno la stessa efficacia, non ci sono differenze statisticamente significative. Quando le regine non sono feconde (i primi 10-15 giorni di vita) qualsiasi operazione apistica è un po' a rischio. L'acido formico, nelle formulazioni ad evaporazione rapida, può provocare la morte delle regine. I prodotti moderni a base di acido formico ad evaporazione controllata non hanno questo problema.
Se sulla seconda arnia (quella con poca covata) attendessimo qualche giorno lo sfarfallio delle ultime api (ignorando al più i fuchi), potremmo trattare con l'ossalico come nella prima? E se nel frattempo la regina cominciasse a deporre le prime uova, questo trattamento sarebbe un problema? Grazie
Quando vediamo covata opercolata essa impiega circa 11 giorni per nascere tutta. A conti fatti se la regina vergine si feconda presto gli acari escono in presenza di covata ricettiva e ritornano nelle celle in un momento in cui l'acido ossalico non agisce più.
Sì è come dici, io di solito metto il secondo il giorno successivo perché l' odore all' impatto è forte e talvolta formico e prodotti a base di timolo, se hanno odori di impatto forti provocano abbandoni.
esatto , una cosa tremenda , la regina si rifiuta di covare perchè sa che c'è molta varroa , nonostante dopo l'acacia abbia fatto un trattamento tampone
Non necessariamente: significa togliere la regina dall'arnia di solito per fare il blocco della covata in assenza di regina (poi si può attendere che ne allevino una o darne una artificialmente alla fine del blocco della covata). Io quando applico questa tecnica uso la regina per fare un nuovo nucleo che riparte con sole api e senza covata. Per esempio si possono asportare i favi senza covata e la regina (3 o 4 favi di scorte) per fare un nuovo nucleo. Una buona tecnica è quella di fare un nucleo da 6 favi con i favi di scorta di due arnie utilizzando la regina più giovane. Le varianti del metodo sono molte...Poi ovviamente la parte in blocco va nutrita perché resta povera di scorte. Alcuni uccidono la regina, ma non mi piace, a quel punto preferisco fare un blocco di covata con telaio orizzontale tenendo la regina perché quando le regine non funzionano più bene ci pensano le api a cambiarle e lo fanno sulla base di dati che noi non siamo in grado di raccogliere...
@@NeslerRomanobravo, quello che volevo sentire. In giro ci sono tanti ipocriti finti amici delle api che per qualche chilo di miele in più non si fanno scrupoli
Volentieri chiarisco. Se si legge la scheda tecnica di apibioxal si vede che è previsto solo un utilizzo per gocciolamento e sublimazione. Non è previsto un uso spruzzando la soluzione, questo significa che non sono state fatte prove scientifiche su effetto del prodotto e danni per le api per spruzzamento. La soluzione zuccherina che si gocciola è veramente molto acida. Gli insetti adulti hanno un esoscheletro di protezione e tuttavia subiscono qualche danno (per questo il trattamento non si può ripetere sulle stesse api), le uova e le larve non hanno esoscheletro. Uniti ,questi tre dati di fatto, mi tolgono ogni dubbio: non lo faccio. Poi mi chiedo il motivo: perché farlo? Il gocciolato e il sublimato hanno una efficacia altissima veramente difficile da superare!!!
@@NeslerRomano chiaro, io però pensavo a oxuvar che ha la possibilità di essere anche spruzzato e mi chiedevo se la sua efficacia sia confrontabile con il gocciolato dato che si dice sia meno impattante sulle api
@@mirkorizzo2146 E' un prodotto che io non ho mai usato e quindi non ti so rispondere. Bisognerebbe scrivere alla casa che produce il farmaco e chiedere i risultati di efficacia di gocciolato e spruzzato. Loro li hanno sicuramente.
@@mirkorizzo2146 Adesso ho trovato, danno una efficacia del 95-99% quindi circa come il gocciolato forse un po' di più. Però il principio attivo usato è sempre ossalico in soluzione zuccherina e quindi dubito del fatto che l'effetto sulle api sia diverso anche considerando che si bagnano anche le larve.
Salve, credo che non vada bene toccare formic pro a mani nude, come se fosse un prodotto innocuo. Se non sbaglio si dovrebbero usare anche protezioni per le vie respiratorie
Sì può essere, però le istruzioni non dicono nulla in merito (normalmente se c'è pericolo nelle modalità di uso si parla delle protezioni individuali necessarie) , e, in questa formulazione, l'acido è contenuto in un pane di gel che ne rallenta l'evaporazione e il pane stesso è avvolto da una carta che va lasciata, sempre con lo scopo di rallentare l'evaporazione quindi le mani non dovrebbero entrare in contatto con l'acido. La scheda di sicurezza dice di non toccare il prodotto con le mani e non è molto chiara dato che il prodotto è avvolto dalla carta. Certo se si usano dei guanti mono uso e degli occhiali sicuramente va bene, nel caso specifico non li avevo con me. Laddove ci sono dei pericoli veramente seri,come per apibioxal sublimato, già la scheda tecnica nelle modalità di uso chiarisce quali protezioni individuali sono necessarie.
Lo scorso anno ho perso 6 nuclei per colpa di una partita di Formic pro distribuito da Alveis. Dimostratosi inefficace per errore di produzione. Oltretutto avuto a contributo dalla regione...che ci aiuta. Mai più formic pro ne marq.
Io lo avevo acquistato, il fornitore mi ha telefonato avvisandomi che era difettoso e me lo ha cambiato (erano noti i numeri dei lotti difettosi). Il prodotto in realtà è buono però con quei lotti difettosi (il problema era la carta che lo avvolge) hanno fatto un bel pasticcio...
@@NeslerRomano selezione e miglioramento genetico, unica strada percorribile e sostenibile, oltre che essere più salutare evitando tutti quei trattamenti
@@NeslerRomano se per te è una cosa normale, trattare qualcosa per farlo sopravvivere allora ok. Capisco che in questo periodo storico trattiamo anche il cibo che mangiamo, però non sarà una cosa che andrà avanti ancora per molto.
@@oitaoitatrattobasso609 Si proprio trattare il minimo indispensabile per far vivere, applicando molte tecniche e facendo pochi trattamenti a basso impatto. Sempre meglio che non trattare allevando varroa, facendo morire le proprie api e infestando quelle vicine come fanno molti illuminati ...
Grazie mille per il video …molto utile
Come si possono conservare i favi con polline e miele che si tolgono dal nido ? Grazie e complimenti per la professionalità
Io faccio il blocco con il milelario ed un telaino di quest'ultimo dove metto la regina. Per qualche situazione particolare uso il Timolo e o strisce di Ossalico con Glicerolo.
La mia scelta per le situazioni particolari è ossalico quando non c'è covata e formico quando c'è covata.
👍
Alla famiglia con regina vergine e covata si poteva fare gocciolato e formico insieme?
Il gocciolato non è efficace in presenza di covata, il formico sì, quindi si fa solo il formico. Poi non si mischiano mai due prodotti perché le prove scientifiche sul campo vengono fatte sul prodotto usato singolarmente secondo quanto previsto nella scheda tecnica.
@@NeslerRomano grazie della risposta
Buongiorno signor Romano. La soluzione di acido ossalico che non ho utilizzato, la posso conservare? Se si per quanto tempo e dove?
Probabilmente dipende dal tipo di prodotto usato bisognerebbe sentire le case produttrici. Sicuramente se da bianca la soluzione diventa color marrone anche chiaro si è ossidata e non funziona più bene
Grazie mille
Volevo avere un suo parere. Ho una famiglia che ha cambiato la regina. Ieri ho visto che c'è veramente poca covata opercolata ma in questo momento sta raccogliendo perché dalla mia zona è in piena fioritura il tiglio. Ha due melari uno pieno e l' altro che sta a poco più di metà. Ora il mio dubbio è se potrei fare un gocciolato anche con sopra i melari. In questa situazione cosa mi consiglierebbe di fare? Grazie in anticipo.
Sia Apibioxal gocciolato sia Formic Pro richiedono la rimozione dei melari prima del trattamento. Questo prevedono le istruzioni di uso che è sempre utile seguire per non compromettere il miele dei melari.
Volevo avere un suo parere,io preferisco fare acido ossalico vaporizzato perchè ritengo sia il piu efficace sbaglio? seconda domanda è vero che acido ossalico vaporizzato ammazza o cmq da molto fastidio a regine vergini di qualche mese ed è sconsigliato? grazie mille maestro è davvero bravissimo sono un giovane apicoltore :) lunga vita alle api
Ossalico sublimato e gocciolato hanno la stessa efficacia, non ci sono differenze statisticamente significative. Quando le regine non sono feconde (i primi 10-15 giorni di vita) qualsiasi operazione apistica è un po' a rischio. L'acido formico, nelle formulazioni ad evaporazione rapida, può provocare la morte delle regine. I prodotti moderni a base di acido formico ad evaporazione controllata non hanno questo problema.
Mi scusi maestro intendevo regina già feconde ma con qualche mese di vita
@@meoo123456 Su regine feconde non ho riscontri, nè ho mai letto nulla in proposito.
Se sulla seconda arnia (quella con poca covata) attendessimo qualche giorno lo sfarfallio delle ultime api (ignorando al più i fuchi), potremmo trattare con l'ossalico come nella prima? E se nel frattempo la regina cominciasse a deporre le prime uova, questo trattamento sarebbe un problema? Grazie
Quando vediamo covata opercolata essa impiega circa 11 giorni per nascere tutta. A conti fatti se la regina vergine si feconda presto gli acari escono in presenza di covata ricettiva e ritornano nelle celle in un momento in cui l'acido ossalico non agisce più.
La dose di formic pro in in arnia da 10 telai non è di due panetti? 1 solo credo sia solo per i nuclei
Sì è come dici, io di solito metto il secondo il giorno successivo perché l' odore all' impatto è forte e talvolta formico e prodotti a base di timolo, se hanno odori di impatto forti provocano abbandoni.
Quest'anno la varroa è tremenda. È come se non si fossero fatti i trattamenti
esatto , una cosa tremenda , la regina si rifiuta di covare perchè sa che c'è molta varroa , nonostante dopo l'acacia abbia fatto un trattamento tampone
forse perchè i trattamenti, non sono la strada giusta..
@@oitaoitatrattobasso609 condivido, tu come fai?
@@deepcosco Selezione e miglioramento Genetico.
Le api possono tranquillamente sconfiggere la varroa da sole.
Buongiorno, cosa significa orfanizzare? Eliminare la regina?
Non necessariamente: significa togliere la regina dall'arnia di solito per fare il blocco della covata in assenza di regina (poi si può attendere che ne allevino una o darne una artificialmente alla fine del blocco della covata). Io quando applico questa tecnica uso la regina per fare un nuovo nucleo che riparte con sole api e senza covata. Per esempio si possono asportare i favi senza covata e la regina (3 o 4 favi di scorte) per fare un nuovo nucleo. Una buona tecnica è quella di fare un nucleo da 6 favi con i favi di scorta di due arnie utilizzando la regina più giovane. Le varianti del metodo sono molte...Poi ovviamente la parte in blocco va nutrita perché resta povera di scorte. Alcuni uccidono la regina, ma non mi piace, a quel punto preferisco fare un blocco di covata con telaio orizzontale tenendo la regina perché quando le regine non funzionano più bene ci pensano le api a cambiarle e lo fanno sulla base di dati che noi non siamo in grado di raccogliere...
@@NeslerRomanobravo, quello che volevo sentire. In giro ci sono tanti ipocriti finti amici delle api che per qualche chilo di miele in più non si fanno scrupoli
Non parla mai di acido ossalico spruzzato, sarei molto curioso di sapere cosa ne pensa. Grazie
Volentieri chiarisco. Se si legge la scheda tecnica di apibioxal si vede che è previsto solo un utilizzo per gocciolamento e sublimazione. Non è previsto un uso spruzzando la soluzione, questo significa che non sono state fatte prove scientifiche su effetto del prodotto e danni per le api per spruzzamento. La soluzione zuccherina che si gocciola è veramente molto acida. Gli insetti adulti hanno un esoscheletro di protezione e tuttavia subiscono qualche danno (per questo il trattamento non si può ripetere sulle stesse api), le uova e le larve non hanno esoscheletro. Uniti ,questi tre dati di fatto, mi tolgono ogni dubbio: non lo faccio. Poi mi chiedo il motivo: perché farlo? Il gocciolato e il sublimato hanno una efficacia altissima veramente difficile da superare!!!
@@NeslerRomano chiaro, io però pensavo a oxuvar che ha la possibilità di essere anche spruzzato e mi chiedevo se la sua efficacia sia confrontabile con il gocciolato dato che si dice sia meno impattante sulle api
@@mirkorizzo2146 E' un prodotto che io non ho mai usato e quindi non ti so rispondere. Bisognerebbe scrivere alla casa che produce il farmaco e chiedere i risultati di efficacia di gocciolato e spruzzato. Loro li hanno sicuramente.
@@mirkorizzo2146 Adesso ho trovato, danno una efficacia del 95-99% quindi circa come il gocciolato forse un po' di più. Però il principio attivo usato è sempre ossalico in soluzione zuccherina e quindi dubito del fatto che l'effetto sulle api sia diverso anche considerando che si bagnano anche le larve.
@@NeslerRomano in realtà la soluzione per spruzzato non contiene zucchero ma è solo acqua e acido ossalico ad un concentrazione del 3%
Salve, credo che non vada bene toccare formic pro a mani nude, come se fosse un prodotto innocuo.
Se non sbaglio si dovrebbero usare anche protezioni per le vie respiratorie
Sì può essere, però le istruzioni non dicono nulla in merito (normalmente se c'è pericolo nelle modalità di uso si parla delle protezioni individuali necessarie) , e, in questa formulazione, l'acido è contenuto in un pane di gel che ne rallenta l'evaporazione e il pane stesso è avvolto da una carta che va lasciata, sempre con lo scopo di rallentare l'evaporazione quindi le mani non dovrebbero entrare in contatto con l'acido. La scheda di sicurezza dice di non toccare il prodotto con le mani e non è molto chiara dato che il prodotto è avvolto dalla carta. Certo se si usano dei guanti mono uso e degli occhiali sicuramente va bene, nel caso specifico non li avevo con me. Laddove ci sono dei pericoli veramente seri,come per apibioxal sublimato, già la scheda tecnica nelle modalità di uso chiarisce quali protezioni individuali sono necessarie.
Lo scorso anno ho perso 6 nuclei per colpa di una partita di Formic pro distribuito da Alveis. Dimostratosi inefficace per errore di produzione. Oltretutto avuto a contributo dalla regione...che ci aiuta. Mai più formic pro ne marq.
Io lo avevo acquistato, il fornitore mi ha telefonato avvisandomi che era difettoso e me lo ha cambiato (erano noti i numeri dei lotti difettosi). Il prodotto in realtà è buono però con quei lotti difettosi (il problema era la carta che lo avvolge) hanno fatto un bel pasticcio...
i trattamenti, non sono il sistema giusto.
Attendo lumi sul sistema giusto
@@NeslerRomano selezione e miglioramento genetico, unica strada percorribile e sostenibile, oltre che essere più salutare evitando tutti quei trattamenti
@@oitaoitatrattobasso609 Tutti ??? Si parla di due trattamenti l'anno con prodotti a basso impatto ammessi anche nel biologico
@@NeslerRomano se per te è una cosa normale, trattare qualcosa per farlo sopravvivere allora ok.
Capisco che in questo periodo storico trattiamo anche il cibo che mangiamo, però non sarà una cosa che andrà avanti ancora per molto.
@@oitaoitatrattobasso609 Si proprio trattare il minimo indispensabile per far vivere, applicando molte tecniche e facendo pochi trattamenti a basso impatto. Sempre meglio che non trattare allevando varroa, facendo morire le proprie api e infestando quelle vicine come fanno molti illuminati ...